Raccolta di tutti i più rinomati scrittori dell'istoria generale del Regno di Napoli principiando dal tempo che queste provincie hanno preso forma di Regno .. Dissidentis desciscentis receptaeque Neapolis libri sex Raphaele De Turri auctore

발행: 1770년

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unci tanto uomo si conveniva: venne con una innata di Cinquan ta gaIere,.che .sta una villa bestissima a oderIa: es era con et oil Priore Salviati, Generale delle galere delia Religione di S. Gio: di Rodi, e D. Alvam Baran Generala delle galere di Spagna, cliemeo prima si era giunio con Parmata in Sicili. , egendo vemuo tar clo per l'occasione di Corone. Tuiti questi ob divino at Primcipe crinia, e con essi si iocamino alla volia di Genova ; & a Pisa capendosi , ehe Io Papa si voleva imbalcare per Marse ia,

Io ac inpagnarono tutu , ancorche andasse a sare si matrimonio idella utpote con to figlio de so Re di Franeta , con disgusto. de

Entro i I ripae a Marse ia alli 6. di Oitobre , & es di semente ci venne to Re , & la Regina di Frama con tre figli Iuoi, & se si ii matrimonio , e dices. Clie apponia no molle se contra P Imperatore , perche it Papa voleva proprio. Mode na e Remio, & n Re di Francia it Ducato di Milano, ovvero ii Regno di Napolis e mui dui erano d' accordici a non volere u Concilio, che Ι'Imperatore desiderava Contra la eresia luterana. Nesso stella tempo P Imperatore' cavi it Duca di Milano conting. sua nipote , fglis de to Re di Danimarca , per assicurassi dessa volonta di quello Prencipe, e per chiarire ih mondo , cheello non sava con Ia mira de impossetIalse di quello Siato. Dicevasi aliora, ehe per lo Aegno, che P Imperatore M va con puto contra de to Papa pet lo matrimonio di Franaa, non si aveva ad essettuar piu iI matrimonio. appuntato des lasfiglia sua naturale Madama Margarita de Austria con Ales die, min

Quelli clio rimasero a Corone dopo partita Parmata de IoPrincipe d'Oria, ebbero. inuasioni da Turciti per insino che ab bandonarono quello loco ia Nesr anno Teguente ci su ammaZZato Macci o che γψernava la soldatesca in Ioco de is Mendoria , Consorine auca predeitci it Marchese de in Vasio, conoscendo lassia natura ardita, e Poco consideIda. λ

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- A Hi r . de Febram si termino ii camevese eon uni limino gloco .de Caroselis a la piaria de Ia Incoronata. Alli as dello stem mese, giorno de Santo Mattia, arrivo a Corone con una stagata Gio: Cola de Lipari , inandato datio Vicere di Napoli con lettere di esso Vicere , e deso Vicere de Sicilia , nolle quasi concordemente scrivevano per ordine dela Imperadore , che abbandonassem Ii noliri quello loco , ei cliese ne veneflem nelio Regno di Napoli. Assi s. di Marro arrivarono a Corone cinque navi , dove se liniarcarono quelle genti , che la' flavano per lo Imperatore scon te artigliarie, te armi , munietioni , & aure robbe loro , de acto . primo di Aprile secero vela alia volta di Ponetite. Dices , clie Io Imperatore determinalle de abbandonare queIIo loco per Ia graia speia , che te correva a mantenerio allaquale non volsero contribuire ne to Re di Francia, ne to Papa,nc li Veneriani, ne ii Gran Mastro di Sari Gio: , & ancora perio gran Pcricolo , dove averta mandato la sua gente eon desen dere quello loco iii mearo de potentissimi e crudelissimi ne-mici Barbarossa Emoso Corsale di mare , gia satio Ammiragii delle galere delio Gran Turco P anno passato , hi questa Prima

Vera si appareechio a fare una uscita con Ottanta valcelli a data dello nostro Regno.

. . Nella fine di I nglio passo il laro di Messina , dove abru-

sciarci anima. . .

Apprello deite sopra Io Citraro, Terra di Monaci Benede tini di Montecasino, e perche ii Cittassini se ne suggirono, ab-b scio quella Terra con setie galere merre sat te , che in quelluom si favoravano per la Corie . Dette domi sopra Piseiotta, &alli I. di Agusto pallando a vista de Napoli con piu Paura, Che danno delia Citta , meis gente in terra ness' i sola di Procita , saccheggio quella Terra; ne contento di nuello, atatio atri inpro viso Sporlonga , dove dicono, che sacelle schiavi piu de mille Persione: mando gente per insino a Fundi per pigliare Donna Giulia Gon saga per presumaria allo Graia Turco,ehe la desidera-va per lae Graia fama desa sua bellereta . Fundi su siccheuiala,

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pra uno ravallo in camisi , come se ritrovava. - Ita medefima di taetra interve E a Terracina Con molia mura de lix Pontefice a Roma , ii quale stava poco bene , e si acco in alia morte con li suoi dolori di stomam. , -

Alli di Settembre pes mori ripa Clemente VII. e deu e cose de ici Duca di Grauma: n la morte de to Papa non se ne parto piu 'Quasi ne to med imo tempo morse ii Duca de Ferram minonso d'Este, e Ie succelle nello Stato Ercole suo si io prim genito a e Don France O d'Este suo inlio secondogenito pomdapol la morte de la padre, si venne ad ac sare in Napoli conia Marcheia deici Padola. Alli r r. di Ottobre su satio Papa ii Cardinale Farnese , Decapo de Cardinali, persona ricchimina , ct savia olire modorsi chiamo Paulo IIL Per Ia sua elegione sumno salte gran sestein Roma, essendo.il Papa citiadino Romano , gia che da Papa Martino in qua di Cala Cotonna , tutii ii iam Papi erano statis inieri , e non Qttaclini Romani ; e cosi it primo di Novem-Bre Sua Santita si corono con grandissima secta de la Citia di M,

L' armata di Barbarosia allo ritorno che sece deste maseneges nostro Regno occupo Tunisi eon iriganno , S in mella Cn. in si serruli poderoso, con gran timor della Cristianira , partico Iarmente delle uole di Sicilia , di Sardegna , e deIla Segno di

Per Io che considerando P Imperatore, che se lasci ava sare longo te ci Barbarossa a Tuiesse sema provederes maveria sortificato la Goletin, & P altri porti di melle marine.& si avem stabilito ne o dominio de Tunis i detestand subito lare questa impresa , e per tutis ii Regni suoi mando a lar gente con una segrete2za grande , ehe ne ii vicere de Napoli , M H Principe Andrea d' Oria , ne Io Maxhest de is Vallo potiem sapere ache fine se laeeya la gente. Nesso Regno nostro Prom nomi nati tre Colonnelli a sere M. compagese per uno. II, Conte vi Samo , it Macchese de Finale , & Agomno Spinota Genuestri iti si Principi si misero in suspetia , Bra che lo Papa, de in quale si crede cho sapesse reni cosa , Se agglutasse molto l' Imperatore . Dicevasi , che la gente si ficeva contra de to Re de Frami, per caula che si aveo ab ecato conuo Ra In fl- terra , e si Pretentava. che avessero tratinis cose contra Ι'I mratore , e contra la pace de Cambrai. II

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Π satio su , che in NapoIt per tutio P in verno si secero grandi appare hi , & estre Ie cose che si secero a spese della orie , e de to Imperatore i I Vicere Toledo sabbrico una galera a sue spela: l' istella secero a s se Ibro ognuno, it Principe di Salerno', it Prinei pe di Bisignano , it Duca di Castrovit dare , it Duca di Nocera, it Marchese di Castet vetere, e l'Ala cone Marchese delia Valle ; & infinhi aliti Signori e Cavalioris mei temo in ordine con varie spese per sarsi onore in quella

calione, nella quale se diceva, che aveo da venire P Imper tore in persona.

E con qi resti apparrecti enuo P anno Is 3 s. neI quale allizo. di Marzo su possa a Napoli una gabella de uno denaro Per

un tornese a rotolo lopra lo pesce, cata, e salsume Per la ma tonata de Napoli, la quale non si era elatia ancora . E da quello di s cominciam a Ievare te felice che eram Per te strado de Napoli, & se cominciaro a metiere ii mattoni. V Delli inlini hQm inmm Hella medel mia primavera iI Ma ebese dello Vallo partito da ista ando ad abbo arse con Io Primcipe d' Oria a Genova per comandamento dello Imperatore , Eda Genova se ne ritoriab alia vesta de Napoli con molle navis osse, e galare, e molia gente, ricevendo la henediaione dei P, Pa α Civii ave hia , cheba posta era veniato in persona a detio

loco , dove deite ancora iI Stendardo de Generale della Chiela a Virginio Orsino. Alli a. di Maraio atrivomo alto p to di Napoli venti otio navi , & ii di seguente .delli ire arrivomo venti due galere con Virginio Otiino Generale delia Clitela , e Io Marchese della Uallo. navi portorno tremilia soldati novi da Spagna , che t m chimano Bisogni , li quali per aver mal patito per la stra-da , in'risoniate a Napoli andomo inangiando per te laverne di Napoli , e Bevendo allegra mente , ma allo pagare erano semprein Contrasso. La cosa su tale, che uia Horno vennem alle mani

Spagnuoli e Napolitani eon molia occisione deli' una , e deli' altia Parte , e gran bisbiglio per la Citia . iΙ che tu di gran dis- Piacere allo Vicere , ii quale non puoth , conforme la sua rigo rosita , sarne dimos raetione di gastigo , per non aver Porino Ve riscare da chi venisse Ia culpa , se desti soldati . o da' Napole

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la veterana Spagnuola, e la gente novamente salta in Italia, ConDon Federico e Don Garria de Toledo figli de to VicerE , ii Marcheso de Io,Vam , Don Antonio di Aragona ligito de laDὐca di Montatio . it Marchese de Laino , it Marehele . de Vim , Monsignor Bencio satio Marchese cli Quatata, it Conte derula Novellara , iI Conte de Pepoli , ii Conte di Anveisa i Scipione Carrasa fratello delIo Principe di Stigilano I Don Di ego

Successe ima cosa grariosa in melli due giorni ι che stetiei'Imperatore a Cagliari . e sit, che Virginio Orsino vedendo quas tui te te persone di Conto mettersi te coppole, o Cappelli 'in te. M avanti P Imperatore , dello stesso modo sece esto , seneta cheIe io dicen P Imperadore ; per Io che it Mastro de Cerimoniele dimando come si era coperto , fispose , perche ave esto catarro , & alteraiosi si parii da quella brigata, e metasi sopra Iasua Capilania usci dat porto per andarsene con la sua squadra il the redendo e Imperatore da una sinestra , dimando di quellegesere che partivano , perlocche informato della cosa , mando achia mare Virginio Orsino , Onorandori , come a tal Personaggici

se conveni va-

Alli I 3. di Giugno sece vela tuita P armata de Io Imper tore , quale su potentissima, di no di trecento veIe, da Cajiaari alla volia di Africa , dove giunse con prospero vento in tregiorni R il maggior regalo che stimo avere ly Imperatore inquello vianio , H l' ac a di Santo Pietro Martire , che venire con Ii vascelli d Napoli. , υ P. Gionto in terra P Imperatore a Porto Farina , derie B M. sone di Generale alio triarcheis des visio, con Ordine, che tinti lo obedlucro , & ego medesimo is obediva, iacendo come il

Alli go. di Gigiis m Roma su latis Cardinese Marino Ca- Samiolo Protonotario Apostoli . Alii

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AIR quatim di Luglio per industria dello Marchese de loVasto , con gran travaglio , e morte di molia gente , su prela laGoletta. Fra P altri ci morimo in quella occalione ii Come di Sarno, e Cesare Berlingiero suo statello consobrino, iI Conte di Anversa, BaldaTarro Caracciolo, Costaneto de Costaneto, Ottavio IIIonam, & altri Napolitani. Il Principe di Salerno Generale delia insentaria Italiana , si segnato notabilinente , come fecero tutii l' aliri Napolitani nominati di sopra , & altri che ci andarono, R ebbero fortuna di non morire.

Alii a 8. dolio sesso mese in Napoli , per la felice nova deIIa prela delia Goloeta di Tunisi , ii Vicere sece cantare it Te

Deum laudamus allo Arci vescorato, e cavatcb quello glorno Conmolia pompa per la Citta , portando come Sindico delia Cittaal suo Iato Tiberio de Ianuario deI Sepgioidi Porto : si seceuna gran sparatoria di artigliaria , e grande allegrezra .ll di sinuente ali. de Luglio si sece la processione gener te dati'. Arcive ovato ali' Annunciata , in rendimento di grazie per Ia prela delia Goletia : ci interveniae it Vicere , e per Sit dico it Marcsese di Sira delis Semio, di Portanova. Alli . di Agosto un' altra volta su Cantato iI Te Deum Iaudamus cliennemente neu'Arci vesco to di Napoli , per Ia felice nova ventita da Tutata delia sua pressi , e della fuga de Barbarolsa cavatcb si Vicere , e su Sindico Pieta' Antonio Crispanodello Seggio di Capuana. II giorno seguente s.ldi Agosto nella Processione generaIe , clie si sece in rendimento di graetie per la prela di Tunisi, dat-l' Arci vescovato a Sant' Agustino, nesa quale ce ando ii Vicerεsu Sindico Iacovo Carmignano delio Senio di Montagna . Dopo Ia presia de Tunisi se publico, Che r Imperatore vetava a Napoli: & mi no cosi in publico , come in privato se apparecchio a riceverto conita maniore demostrarione di alle-

Alii i . di Agora Iastiando l'Imperatore sortificata Ia Goletia con presidio de Spagnoli , & in nisi Multasse Re , conobligo di essere suo consederato e tributario, sece vela con tuta Parmata per Sicilia.

Alli Io. di Agosto i'Imperatore armo a Trapani di Sicilia , da Trapani ando a I 'alerino , dove su rice to alii a o. di Settembre con gran sollennita , come Capo di quello Regno; da Palermo se ne veniae a Messina , dove su Iicevulo con pompa

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uale a Pesermo, perche quella Citta 8arreggia con PaIermo. Da Messina l' Imperatore passo a Riggio , de dove per Ia labria ando visitando it nostro Regno , S a gara in Ogni parte con tutia quella maggior spesa e dimostrarione dilati reetis possibile , e in particulare dat Principe di Bisignano su rice, utocon spela Reggia ; dello clie li Spagnuoli che veniaero con Io

Imperatore , res torno non Poco meravigilati, e Io stello Imperatore se marcui io delle superbe caccie, e delli belli Iochi de is

Ne eon minor demostraetione su ricouis GI Prencipe di S, Ierno nesso suo Stato, essendono questi due si pili potenti e gwΩsii Baroni desio nostro Regno , dom finita Ia Casa dello Princiam di Melii Caracciolo , la quale non cedeva punio di grandeae Ea e di riccheam alia Casa di Bisignano e di Salerno . Tulli li Titulati delis Regno di Napoli stavam in prete

denaa di coprirsi avanti Io Imperatore : dicevam , este mentrer Imperatore veniva come Patrone e Re di Napoli , doveva tra

tarti & onorarii, come facevano ii Re di Napoli, li quali sace vano coprire tuiti it Titulati , & il Re Fetrante' it Cattolles quando venne a Napoli Cossi sece. Con tuuo ei P Imperatore

non to volse sate, & i I primo che si pregiudico a stare in cari se, su it Marchese delia Tripalda, es quale pol seguirono Ii alui , per non dimostrare de non volare ac dire allo Patrone .

Uuello che su peggio , e di maggior dispiacere alii Titolati di Napoli tu , che sece Particolarita di alauni , rhe Ii piacque farti prire in varie Parti de is Regno ,. e ques L sumno ii Prencipidi Squillace, e di SuImone, si Duchi cu Castrovillari, e di dici cera , ii Marchesi di Castesvetere , e di Vieo , S it Conte di Coneta. Non so se ci iurono estri, ehe ben pub.essere. Questilo dico, OItre de to Dum di Montesto, ii quese e figlici di Re,e dello Prencipe di Bisignano, at quale Meva dato l' Imperat re ii Tosone cly Oro, S alui , che in Bologna, A in alue par ii sora delio Regno si sono coperti, perbi' usanra di Spagna , in che chi si copre una volta avanti Io Patrone , si pre sempre 3ma di questi Signori , che si seno coperti nelio Regno , an ranon si in , se fore della Regno I' Imperatore si fata copriis. Alli aa. di Novembre artivo P Imperatore a Pietra Bianea, tre miglia lontano da Napoli , essendo partito la malim da Sa- Ierno , S at pallare per Ia Cava essendoli satis da quelli Cavalest ri tu uno ricco presente di moneta S oro , dentro S uno gran

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an haccile d'oro tutio pleno , dimando Io Imperatore sequesta era Ia Cava, che Io Principe de Salerno Prete eva, e det toti.de si, ii parte che non era poco Ia pretenZione de Io Prenin

Poso quella sera P Imperatore nella Casa delio Segretario Martitano , S in Mello Ioco si trauenne tre giorni , perche in Napoli non navano in ordine ii archi trioniali , & altri apparati per riceverio , e dicono . che in quelli glorni molio se niaravi-gliasse delle prete arse, che cadem in tempo deli' incendio delia Montagna di Somma. D mattina a 3. di Novembre ando a Preta hianea Ia Citiadi Napoli a baciare it ginocchio e Ia mano a Sua Maesta Cesarea. Fuimo Eitorre Minutolo Eletto di Capuam , Annibale di Capua , S Aurelio Pignone Eletto della Montagna , Gio: Frai cesto Carrasa de Carrastello Eletis di Nido , Antonio Macedo nio Eletto di Porto, Antonio Mormila Eletis di Portan a , &Jor Gregorio Russo Eletto dello Popolo. Pario in nomσ de tu

ti assai bene Ettorre Minutolo , cosi Mon Dottore , come ognium in . signi Mando a Sua Maesta iI grande amore e sedelia esie tene la Nobilia e Popolo de Napoli alia sua Corona, e la grande allegrena che sente vedendo Ia saccia des suo Patrone emi glorioso per tante vittorie. UImperatore ris se con umanita &am evolena grande in lingua Spagnota, cbe Ie cose cella Clitae Regno di Napoli te teneva dentro deI cuore , come cose de ii suoi piu che de vasalli.

Quello glomo la dove nava r Imperatore se teneva per rotis a Ia guerra con to Re de Franra , e se ne partava come rosa, che non poteva mancam . Per Causa della morte, che era socceis

diita meo prima delio Duca de Milano; sopra quat Stato ii Rede Fram a aveva te sue antiche pretemioni , e si credo a , chemat averta comportato , Che s ritenesse per Io Imperio , come in latio si teneva; tarche in mori re it Dum senZa Eredi, atrar

no te handere dele Imperio , S per tutio lo Stato di Milano se irido Imperio , Imperio . Cossi surono Ie nove, che vennero ali mperatore in quel glomo. La moltitudine delle genti , e di personaggi , the navano in quelli di nella piccola Casa delio Segretario Marti rano , eraeola incredibile , e per la strata di Napoli a Pietra Bianca eracosa curiosa a vedere la gran gente che andava , e veniva pervedere I' Imperatore, non seri delli Signori e Cavalieri, e genti H a tu

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uomitii , ma anco populari , e delis pili vile plebo di Napoli,

Alli 2 di Novembre glom de Santa Catarina . semprememorabile alta Citta di Napoli , is it felicissimo urgresso e trio, sala , che sece l' Imperatore caris Quinio nella sua sedetissima

Io non entro in queste mi e annotarioni a scrivere is piis re di Napoli come flavano parate , ii archi trioniali , is statiae , ii colossi, te scri rioni in isde dei nostro Cesare , che trionia in Napoli ; i' uno perche in non Abi pensem aliora de notarieminutamente, che aveva assai cte lare con Possicio mio, & coul' Settato; l' altro perche in che questa diligeneta e stata salta daaltri, per metiete in stampa reni cola: e percio parendomi a cora luperchio metterce quello, che me ne ficordine, solamente dico , che in qualsi glia parte che sci andato in Imper tore, maie ita O ric uto Con apparato tale , non solainente elsci, ura quarusvoglia altro Re, S Imperatore in qualsivmlia parte, per quam to li stende la memoria deli' omo, e la tradiatone dedi vecchi. E questo non istamente lo dico io , che seno Napolitano , malo dicevano li Spagnuoli, Todeschi, Romani, e Lombardi, chein quella occasone se ritrovorno in Napoli. La mattina delli a s. di Novembre magno l' Imperatore a mio Reate , e la concorsero a deci nove ore viati ii Baronie bignori Tirolati. Delli sette Ossici in sumno Manio Colon gran Contestabile, it Duca di Somnia Cardona gran Ammirante det Mare , ii Marchese. deIlo Vasto gran Camertingo , it Ducadi Castrovillare gran Protonotario e Logotera , & il Cante di Castro gran Cancelliero. Ce mancorono ii Duca de Amal si grata GiustiZiero , che nava alio Governo de Mena , S it Conte diritema gran Siniscalco, che non volse inritvenire per la nem, cisa che aveo con to Narcheis de to Vasto: Li Signoti Titulati andarno coa varie galantarie de vestiti ricchissimi . e. ng Die asso meglio che polemo : si seite ossici andorno tulit vinitui ad uno modo . di rasis Nanco. con, roborii di grana Carmo sna sederati de armellini hi anchi , e banettoni det medelimo Congioje. O vennem ancora ii ventinove Capi delle piaetae di N poli con li loro consultori tutii vestiti di damasco paonara .

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DI GREGORIO M SSO. Si

Iarorale di Cappa tangaec, e corta , Conligito di Santa Clitara

Sima maria, Vicaria, Bagliva, e Zecca. Da questi accompagnato venne l' Imperatore per infino Ia Porta Capuam con questo ordine. Prima andavano ii Continui,

ni presso Ii Capi delle piarae , e Consultori, appresso li Genti luomini , Cavallari, e Baroni seneta titolo , apprello It Titulati , conia loro precedenra , appret Io Ii sette Ossici nominati, con Ia procedenria loro, suorche it Marchese de to Vasio : appretio an&va ii Vicere Toledo a mano driita , S it Duca di Montalto amano manca, diei ro alii quali andava ii Marcii eis de Io Vasto,sicendo l' osticio de gran Scudiere, conjuno flocco in mano, &appresta ii Regio Tesauriere , che buttava moneta; dopo Ii quali dui Araldi eon li loro vestui delici Ossicio, con te armi Ιmperiali ; apprello ii quali andava I' Imperatore vestito de vel luto

morato , S con uno Cappello alia BOrgognona dello medelimo con to suo tosone in peito e dictro.allo Imperatore veni vano liPrelati, ct con ossi ii suo Cappellano maggiore , appresso li quali ii Cousglieri di Siato, e I'altri Olliciali nominati di sopra con

Delli Signori Grastieri , Andrea ae Oria anclava at suo Ioiaeo de Prencipe de Melli , e P aliti, come li Spagmioli, e Piet Luise Famese figlio dello Papa non ebbero loco stabilito nella ca- valcata ..m ni surono di parere , che se ii doveste dare it luogo piu vicino avanti I' Imperatore , onorandoli come a Brastieri; maii Marchese de to Vallo su di contrario parere, che in quella gior nata non si Oveva levare a Regnicoli it loco loro ; e cossi fisece , che li suddelti Signoti Brinieci andorno ad alto, S a ba scio, dove a ciastiano piu li piacque . Li solitati desta guardia deis Imperatore , cosi archibugieri Icome alabardieri , ct arcieri con tui; ghissime file andarano dati' na , R I' altra lianda della cavalcata , velliti dalla Citia de sol coalori rosio', e giallo , e la loro arme tutae Indorate ,'che parevia una bellissima villa Con questo accompagnamento arrivato l' Imperatore a Podista Capuana , ritrovo it V icario--Generale delia Corte Arcivesco- vale con tutio io Clem in processione , con Ia Croce avanit :quale vedula I' Imperatore sinotatb da cavallo. Ι' adoro o hacio ; ilche satio , e di novo posto a cavallo se ii sere innaneti Ia Citia a

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