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eltiadini si sieno scoperti a farci aperta, e manifesta guerra , e a prestare ogni favori
possibili a' prefati nostri inimici neli' assedio
di Sorano , e aver consentito , e di nuovo
consentire , che que' medesimi abbino Ernito, e di nuovo fornischino di vettovaglie, e di munigioni contro di nol la nostra terradi Rincine . Ma perche not abbiamo credulo , che it ram maricarci , e ii dolerci diquesti , e di molli altri simili inconvenienti , non solamente non sia la vera, e la buo na medicina de' nostri mali ; ma pili tosto Possa essere, e sia I' accendere Megno trata vostra, e tra la nostra Comunita , glii abbiamo con buono modo , e con virile animo pratentemente sopportati. E cosi amoreuolmente consortiamo te V. M. a sopportare con pagienZa i vostri , come abbiamo fatio noi i nostri ; e specialmente essendo voi certificati , che tuiti l' inconvenienti intervenuti sono proceduli contro at volernostro , e abbianne prese grandissima dispia cenZa ; perocche, come voi sapete, innanai che
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che incominciassi, per obviarvi ne secem Ogni provisione possibile , in fino a farne proibiZione capitale . E miche cominci rono , ci siamo ssorzati di fariae late la resti tuZione possibile . E cosi faremo di questi ,
a questo abbiamo etiamdio gastigato chine suron cagione . E se iusse ben noto alla S, V. quello, che per levare via di questi inconvenienti s' e adoperato peli' uificio noestro, samo certi, che ne prendereste piacere, Conserto , e consolarione assai . Ma egit est trascorso ne' soldati des nostri tempi questa liceneta dei predare , che non e in alcuno modo possibile di potervi in tutio rimediam re , e noi il sappiamo , che tutiodi ne fac clamo prova per te continue prede, ch tutio giorno lanno i nostri soldati a' nostri sudditi. E se voi etiamdio sapessi bene, quan ta , e quat resistenZa no i abbiamo fatio , e Scciamo continuamente a di questi nostri
principali capitani , che stando colla gola
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aperta, & agognando delle vostre predeo tultavia ci lusingano , e confortanci , chenoi it consentia mo loro ; & per tirarvici,ci offerono di buoni, e di rilevati partiti, & la maggior parte riuscibili , vi parrebbe, ehe noi procedessimo verso di voi realmente, come con buoni , e cari fratelli , chenoi vi ripuliamo. E non solamente non abbiamo voluto mai, e non vogliamo ac- consentire alc una coli , che possa risultare in danno , o in detrimento dei nostro stato, angi l'abbiamo loro aperta fronte, & spre samente negato , & in tutio stoliogliene . Che se vot avessi fatio cosi verso di noi, non aresti , pariandoci pur cost alia dimestica , dato ne ricetto , ne vettovaglia a pr detii nostri nimici , che e stato la principalcagione di tuiti l' inconvenienti seguitati infino a qui. Et cosi sara degli altri, che per l' avvenire seguiranno. Et se gli e cosi, che per certo a nostro parere egit e pure ,& evidentemente si vede in serma tale , che non se ne puo con rasione dubitare ;
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il vero , & il buono ri medio di questi tanti
mali non e per certo la continua doglianga Senese ; ma e pili tosto it tor via la cagi ne di quelli, che e la concessione det ri-cetto , & vettovaglie , che voi ne date . E per questo risipetto, e a questo fine principalmente vi mandammo it nostro Ambastiadore , at quale commetiem mo , che di chiarassevi la nostra ollima disposiZione a ubcinare ben con voi, come con buoni amici , e cari fratelli , per la comune salute dei vostro , e nostro stato . E dimostratovi etiamdio la cagione degi' inconvenienti intervenutivi, per nostra parte vi richiedessedi negare it ricetto , e vettovaglie a' nostrinimici, che e quel solo, che noi intendia mo , che serebbe stato , e serebia ancorati vero , e ii certo rimedio degi' inconvenienti , che sono seguitati, & che segui-ranno per l' avvenire , se per questa via nonci si provede , & questa provisione consiste in voi soli. E se voi la farete , come con
fidandoci nella sapienta delle S. V. serna,
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, mente speriamo , ve ne seguira prima , chevoi rileverete in tutio questa briga da dosso e delle genti Raonesi, & delle vostre , lequali not intendiamo volgere immediat alia recuperagione delia nostra terra di Rin
virili, e net numero delle nostre genti di prevalergli, essendo pochi, e male iii Ordine , come sono, in modo tale che la minore speranga, che not abbiamo , e di rispignerti in dietro col loro danno, & vergo-gna . Appresso gratificherete a tutio ii nostro popolo in forma tale , che noi ripute- remo , che voi ci facciate un singolare,& uno rilevato beneficio , & resterem mone grande mente Obbligati, & olire alle pre-dette due cose ne seguira tale unione tra 'lvostro , & nostro popolo, che non solo noi, ma ancora i nostri posteri, e successori per tunsia tempi con Onore, & consolisiones e
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goderanno I' abbondanZa d' innumerabili heni, di che la natura ha dotato questi paesidella vostra , e nostra Toscana , i quali iuverita sono tanti, e tali, che secondo lavera sentenga degli Scritiori antichi, nella copia delle cose pregiose eli' avanra tutiet' attre provincie dei mondo . Et se voi allegas per scula di non serio l' impotenga, vi rispondiamo , che noi siamo si potenti, che come i nemici viaranno I' intenZione vostra di dinegare loro te vettovaglie , non aspetieranno piu olire, che ii protesto di ciotato con semplice parole per parte deula S. V., tanto , e tale e ii terrore , che glihanno gia preso dei numero delle nostregenti tra piE , & cavallo, essendo lor pochi,& male in ordine , come voi sipete. Et per questa via libererete ii vostro , e ii nostropaeis di tante , e di si terribili oppressioni,
o mostrerete etiamdio a tutio ii mondo,
che voi sete degni dei Principato, e det g verno per saperui accordare col tempo . Et se per avventura nol serete, che mi possi
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tino in alcun modo credere , per te ragioni preallegate , che sono evidenti, e chiare ,
di voi sete prudentissimi, ne seguira it man- tenervi te genti Raonesi adosso, te quali sitireranno dierro te nostre poche . Abbiamo at tutio deliberato , essendo bene impunio,& in ordine , come siamo, immediate ri- cuperata la terra di Rincine , di far proua , se te genti nimiche aspetieranno te nostre , che non puo intervenire , senZa gran dannode' vostri paesi , & senga gran pericolo delvostro stato . Et per tanto desiderando noldi fare ii debito nostro in verso di noi , eparuto utile , & necellario pella conserua-Σione det comune stato e vostro, & nostro dichia rarvi la nostra pura , & sincera inten-χione per questa Lettera , nella quale nolinrendiamo di pregarvi, e consertarvi per . comune bene di voi, e di nol, che vi piaccia sepra questa nostra richiesta prendore quella buona , savia , e utile deliber, - χione , che richiede la gravita di questocaio , che non potrebia essere di maggiore
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importanga, & farne con presteZEa precisari posta at nostro Ambaseiadore, O veramen te a noi, come vi parra it meglio , e se ciebudirete in questa nostra richiesta, come, speriamo , non sera di bisogno acconsentiatele vettovaglie per te nostre genti, come ali te fatio a'nimici, perche, come e stato detio, se ne partiranno senaa pili aspellare l' empito, e la furia de' nostri, che verranno animosa mente a ritrovarii. Et se pure per qualche rispereo non ci es audiste , siamo
certi almeno I' acconsentirete ancora a noli
altrimenti vi dimostreresti partigiani, e CD
Ialani, e non naturali, come avete sempredetto infino a qui; e se uoi dicessi: facendoquello, di che noi vi ricorretaiamo, not diventere innao inimici det Re; & di iaceremmo etiamdio at Veneziani nostri collegati ;vi rispondiamo, che noi siamo di questo sentimento , che poiche ii Re pe' nostri peccati venne nelle parti di Toscana , egii abbifatio maggiore danno a voi, i quali egli
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satio a noi, che egli chlama , & appellaci per nimici. Sicchh avendo noi per manifeste esperienre gia due volte prouato, ch tutio it bene, che voi potete ritrarre da C talani, e tenerii di iungi da vostri terreni,
e cosi versa vice ii solo male , che si puo avere da loro, h teneneli a dota , deli per
Dio piacciavi con buono , e con virile animo per bene des comune stato e vostro , e nostro , claudirci in questa nostra costonesta , e cost utile domanda, di che haasleguitare l' onore della S. V., e la tranquillita di tutio ii vostro paese, e la fraterna unione dest' uno, e deli' altro popolo e vostro , e nostro , e ricordiamovi con sede, che voi non vi confidiate deste promesse, es osserte , che vi laccia codesto Ambascia..dore det Re, che vi dira di fare maravi glie . Ed egii non puo , come vedrete, in
grossare ii campo suo di qua pel manca naento dei denaro , ed etiamdio Perche egliha sospetio de' Signori det Reame, che han no ritti gli orecchi a questa venula det Re
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Benato , it quale con gran potenga in brevissimi di si ritrovera nelle parti di Lombardia . Ed ii simile vi dicitano, che vi piaecia guardarvi dalle promesse, e dalle offerte, che vi sera i'Ambaseiadore Vene-Σiano , certificandovi, che moltiplica Iorotante brighe , e tante note adosso. e Milegenti dei Duca , che si trovano appresso a Brestia a miglia otio, e dei predetici Re Renato , e degli Unieri, i quali nelle parti di Fregoti con gran poteneta scendono a danni loro , che non che possim prestaresavore O es Re , o a voi, aggiunto per laperdita di Costantinopoli , e di Pera , te mos testie , che so abbondono iuro nelle partidi Levante Di che incresce per ri etiQM' Turchi , che non che e' possino prestare
favore at Re , O .a Uoi, rna eglino avram necessita , se non vorranno perdere at intini, stato di terra di vendicate degit aluti dagli uominis S sa etiamdio loro necessa. rio ricorrere a' Divini , corne per lettera