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si prohibisse dat Partamento di Parigi, come Segui per u Arresto, controcia mente et spressa volonta della Regina, laquale convoco
subito ii Consegii dissitato, de che dotio Arresto dei Partamento
s Sospendesse per altro arresto et decreto di esso Consegito, et S. Maesta consorme alla sua molta picta et Zelo anco 'inten
tione, che si saecia a totale revocati0ne de sodetto Arrest dolPartamento, come it Vescovo di Montepuleiano ara di ordine di
Nostro Signore efficacissime in stange, et si spera bene. Si da V. gria conto di questo satio, acci che sentendone agionare
Pa Maidini alta Regina di Francia L 29 Novembro 1610. Oppoe8ser Stato questa attina col Signo di illoro ho isto publicato et impresso l'Arresi di questo Partamento controci libro ulrag Cardinat Bellar-mino pion dicia tomerita, o di a numero di bugio, che non uol essersosserto da liuom Cattolico, ne a bene, pulche ardiscera Partamento non solo di usurpars la cognitione della Ottrina della Chiosa, a non si ver-gogna di qualificare ossa dottrina con termini si in degni Oltro a publica ingluria, che ne riceve u Cardinale, o Cardinale si benemerito di Santa Chiosa. O non veggo como possi restar qui tu con a dignita di Sua Santita se sors non mi rition il laro ostra Maesta professione, che tuti cio
guit contro a parota alia aesta Vostra, et i rimedio, ch Εlla uolo, choio peri, a non 8 su questi rispelli mi Acuseranno On Sua Santita, se οnon mi parto pulche dissicii mente putris Sua Beatitudine credere chera' auitorita di Sua Maesta si si poca, che avulsatano a me tanto volt e Si inStantemente, non abbi prima potui impedire u eccesso si grande, O almens non habbia sin a quest hora fati alcun publico risentiment contro gl auitori.
Et a V. Maesta saccio humilissima iverenga. Cod Corsin. Ita s. 326 sq. b. baldini a Card. orgliose L 29 Gennaro 611. S i primirumori, che si fecero qui de Libro et g Cardinato Bellarmino, si dubito, che 'emptet de Partamento non eccitasse ne quella 'alcuni eologi, e massim di questi Sorbonici a sar alcuna dichiaratione in regiuditi deli' nultorita, che o ouuta alli Papi, consorme alla dottrina di cito g Cardinale, et alla verita Cattolica; nde mi risolsi 'avvertirno molti, tra Oromiei confidenti rimostrandoli che quest saria stato u principi di uia scisma manifesto, da quale saria venula in conseguenga la ouina olla Religione in quest Regno, di che hebber essi tanta apprensione, che mi RSSicurarono, che si sarianno pili tosto assentati a Parigi, che acconsentire a cosa di si grande e mala conseguenga. ingragiat Dio, che i Partamento non sirisolso di tentareri' opinioni o dotii Sorbonici, perche ancorche ve ne iano de buoni o pii, si puo per temere che gi altri avessero superato ii numero di questi, i quali se potessero havere ian capo si uon o di tanta autoritain quest Collegio, qua saria quello, di cho serissi a V Sgria Ilima con lopaΘεate, polressimo sperare, ehe i loro partito si sortificaria, o che eli'
i resenti mento di . . et a pro visione satia a Consigito di
Siato sospendendo 'Arresto scito dat dotio Partamento . . Di
49. Al ungi in Francis. Se non si a rimodio alla tantalidenga dolii stanapatori costi come ante volt si h etto di volersare, ne naSceranno Ogni gi 0rno vovi inconvenienti. a letteralatina che si fuge seritia a Lucis ero, che crve per risposta allibro et g Cardina Bellai minio, e detestabile, et ella mede-sima lega si a rim0stranga istampata di nu0vo 0ntro li adridella Compagnia dei iesu. Onde si necessario che V. S. vvertala Regina, che sera Maesta non preme agitardamente a reprimere questa Si grande audacia, ne nasceranno effeti perniciosissimiche non haveranno pol ri medio. Se ne partura qui ne0ra ali' Ambasciatore, a V. gria non cessi di reiterarne spesso i uolos filii costi, perche si ratia di cosa molto importante, e dilauore mele accommando. Di Roma li 2 di Febraro lsii l. Cod. Auget S. i. i.)50. I Nunzio in Francia Li duo Preti Secolari clio V. gria avvisa' have nolle predictio deli Avvento satio diseorsi eos scandalos et pioni di veneno c0ntra 'autorii de Papi et contra Padri Giosuit et altri Religi0si reformati, se si lasciano audare impuniti dolia loro impleia, tiroranno molli a crederit, et aranno aneo animo ad altri ch hanno sensi perversi et simili alii loro.
Occurrenge osse quest corpo per essere, quale convieno per a dignita et
che anno redicat l'Avvent passato qui ci son stati duo Predicatori secο-lari, 'uno de quali morbonico o Curato 'una di queste Parroch se chenei lor ultimi sermoni anno discors a molt empiamente e Scandalosamento
deli autorii do aptis do Giosuit et altri Religiosi risormati, di che misono grandemento Oisut con leunt di quelli che bisognava, et aspello chetorni di rotagna gr Vescovo di Parigi, eho com intendo, Sara qui traire giorni, per dolermene emeacemunt seco, e per animari a SeVero abligo, ehe merita tant audacia e temeris , he a parer mi non deve QSSer minore
di quello, che portara i privare ii Curato delia Parocchia est' uno e 'altrodella predicagione in perpetuo essendo eos necessario, e per Vitare aggior 8eandalo, o per ovare quel P animo dat pori colo 'in sottarsi 'Εresia, o direndersi scismatici. mpercho io non hora dubitare ulla pia mente e elodet Vescovo, a solo da temerora' abuso deli appellationi a quest Partamento, capi de quale omentano simi sorte di gente scandalos et empta, e que8to Curat in particulare, che enga dubio vi avera ricorso, perci mi OnViene
in ei unire a volonta della Rogina, de Cancellior ora' altri Ministri principali conmuella di detto Monsignoro, accio uello gli ara per debit delεu ussiti pastorale si a sostentito ei esseguit con 'autorita di Sua Maesta, ε per Sara questa astante contro quella, che in gni cosa si usurpa ilPartamento Cod Corsin. 514 sol. 1.3
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Per V. gria saecia esseacemento gli offitii che si richiodono inquesto satio, che se non serviranno per ottener tutia Ia provisione che OnVerrebbe, serviranno almen a affrenare in qualche parte
hu0mini tali, e Diocla conservi. Di Roma lici di Febraro l6ll. l. e.)bl. idem. I Theologi di cotest Universita, et della Sor- bona specialmente degenerano molio a loro redecessori, cheerano soliti pugnare perci' autorita de Pontefici et di questa Santa Sede, a quale autorita alcuni di essi eremo hora deprimere, et in particolare que Richer, de quale V. gria serive concie sue lettere di 4 de passato, i cui ardire merita veramente 'esserripreso, et . . a da procurario uitavi appresso a Regina et suo Ministri di uo senso con straordinaria efficacia, et pertulti i modi possibili. Qui si procurer i ritorii de Corellio Vecchio indico, a non si a se ara lacile it persuaderglielo. In tanto Ella perseveri a sare a sua parte c0Sii, come si Spera,che Si per sare, e Dio a prosperi sempro Di Roma li 2 di Febraro 16ll. I. c.)b2. volo Quinto a Confessore de Re Cattolico. Per quelebe si si intes qui che in Sicilia si stata satia una certa prohibitione deli undecimo omo degli Annali Ecclesiastici de Cardinal Baronio, et per que che uo causare di scandalo et di mal
CO la Sorbona bisogna clio V. gria si mostri ossitioso et amore-Vole, e tenga confidonga particolare con quelli ho o dira trag Cardinat Ubaldini et quello cho si uo lare grandemente amare et stimare V. S. et che ella non Ostri desiderare et procurare apertamente, chera Gesuit stano riceviat in quella Universita, non potendosi occare questo asto enga gransentimento della Sorbona, in cui si trovarono Ochi Dotiori che non vi si opponghino, angi ara servitio della propria Compagnin che V. gria divertisca i esuit da tentare per hora questa receitione, perche non pure comes Vede non Pitterrebero, a si renderian maggiormente odiosi, sorti pero quando bisogna a disserire ii tentativo almen sino che lino sta,' et persetta, assinche con 'autorita sua possa dissolvere una volta 'ingiuste diffi- colla, che vi sono attraversate in ul; oggiungendos a V. S. cho si dimolia importanga angi necessarissimo it conservaro a deita Sorbona devota et 88eguente a questa S. Sede. Instruitione a g Bentivost Arctvese avod Rhodi destinato Nuntio in Francia 16l6. Mod Corsin. 468 fol. 10 sq.)3 Qua controversias quas auctoris Historiae Conciliorum Generalium in quatuor libros distributae ud Colon. 1683 opus de ecclesiastica et politica potestate inscriptum excitavit cis R. Bauer eschichte de Auselehnun gege die apstliche Autoritat. X. Stimmen aus Maria-Laach. . IV.Froib. 1873. pag. 20 sq.
' Cist. Cod. Vallicellan Q 38. Sortitur spetianti alta Monarchia di Sicilia fol. 2 sq. Philippi III Edictum datum die 3. Octobris sit contra Tractatum Card Baronii de Monarchia Siciliae .procedendo mas e forma
esempio, habbiam ordinato a Nostro Nuntio di iratiarne a nomeNostro conraua aesta et di darne ne parte a V. Reverentia, laquale con ad0prarSi come confidiam a persuaderneci rimedio, sura eos degna della prosessione et de carie suo, et deli opinione he portiam delia sua bonia. Ne resto ci riportiam almedesimo Nuntio, e Di te conceda gni aumento di gratia. Dat.
53. I Nunato in Francia. Quelli ch hanno tanta apprehensione delli Ugonotti, che per rispello loro ritardano ii deliberaredontro 'Autore de Theatro deli Antichristo, et contra i libro istesso, anno riguardo a chi eno overiano senZa pensare a luello che pili converria, come arebberii reprimereri'audacia degli Ugonotti, et di chi gli aderisce, ma8Sime circa que8te materie, ehe concernonora' autorita di Papi et ella Sede Apostolida, hepur a I Regina et i suo bu0ni Consiglieri uello et, importidi sosteneria; ma non perche V. gria copra gni giorno diss- enita nuove circa questo satio a da cessare da suo ossiti, angivu0le ostro ignore che ne r interponga tanto tu vivamente quanto pili ve ' i bisogno, perche a Santita Sua uo pure
sapere che debba finiamente produrre qualch stulto, et se ne avara almen questo che gli retici aranno meno audaci, et quando non si ottenga altro che pur . . a da procurare conogni studi di ottenerio, eda per ultimo checla Regina si dichiaridi senti male ante maledicenge, et restarne ossesa e Dio laeonservi. ii Roma ira di Margo Gll. Cod. Angel. S. 6. 7.)54. Al ungi in Francia. qui sommamente iaciutot' avulso che i redicatori di questa Quadragesima costi si sienop0rtati bene et modestamente, et heri due Preti secolari che predi- earon l'Αvvento passato candolosamente, leno Stati represi et se gr Vescovo di arigi et iura Maesta come quella, delia quale pili temono, ander perseverando di conteneri in ossitio, ne eguiranno molli uoni essetti, aggiunt massime la vigilangadi V. S., alia quale per ne mi offero con tutio 'animo. Di Roma I 12 d'Aprile sill Cod. Angel. S. 6. 7.)55. Al Nunzio in Francia Mostrando a Regina dictavere gran compassione dei overi attolici d'Ιnghilterra, ostra Ia sua pieta laquale deve tanto pili riscaldarsi a favoririi, quanto si iussera la persecutione che patiscono, et pili debole a speranga del80llevamento. iero V. gria perseveri ne suo offitii appresso
de accusationa invettiva, que de relacio historica' quae quidem ratio in Edicto allata abhorret a veritate .
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S. Maesta vivamente com anco con ambasciator residente ap presso que Re accioche si saecla qualelie bene, et quando altro non si possa, i sodetti attolle non si tengano abbandonati danoi I eho si sine di questa e di uore me te accommando.
56. Eidem. I uoni Religiosi, e spetialinente i Claustralidi sania vita sono di confusione gliraretici, et guida a Cattollet onde sie0me si reputa che 'ammissione costi de adri Carmeli tani Discalgi si per essere utile alla salute deli anime et alla Religione cos Nostro ignore a sentit m0lto iacere di quanto
V. gri avulsa 8Serranaimente Succediit a lor lavore per opera dei primo Presidente eccitato anco a cio dati pietu della Regina, odagii ossiti di .igri concia Maesta Sua et con tui, di che a tutust da laude, o Diocla conservi. Di Fraseati ii ii iugnoras, 1 l. l. e. bi. Eidem. Quoni 0rdini p0sti a primo residente perra1rrenare 'audacia et impieta degli Stampatori, accresceno quila uona opinione che si a di tui, et a paterna dilettione che Sua Beatitudine e porta, di che per arte testimonio pili vivos' invio a V. S. con te passate u Breve per a congratulatione de suo uovo grado, et eo que piu cli' lla avera poluto ve-dore alia copia si desidera per che V. gria continui dictaverbuona intelligonga seco per servitio publico, o Dio a prosperi
monte ii Primo residente uom da bene, a Sua Santita agion di restarne contenti88ima si per a riputagione attribuendo a Corte agi usseti suo questa deliberagione, si per i benestio segnalatissimo, he ne risultera alia Sode Apostolica, alia quale soprastava a Governo di prima pericoloevidentissimo, ut si Odon con grand allegregga de buoni te queret degi' Eretici, i quali altamente si dogitono, che solo in odio loro et in gratia di Sua Santita si stat escius it Thurino, disperato Ora in manter per ve-dersi anteposto uno iii iovane di tui, e di contraria saltione, che uoluscire assatio a Pariumento. Merita gran ode a Regina, perche gli h bisognato servirsi deli autorii per vincere 'Ostinatione de vocellio Primo Presidente, it quale non voleva lasciar la carica se non a savore delati uano, spero, che en prest si levera anc it SerVino, ii quale essendo emico antico de nuovo Primo residente, a dicendo agi amici suci che a libertade Partamento si perduta e cho gli a pensando di vendere quanto O8sted in Francia, et andarsene a Vivere a VeneZia. Prosessa it rimo residente grand obligatione a Sua Santita, e pro- mette di tener meo un ottima intelligenga, delia quale o procurero di valermi con prosito. 'ardore con it quale a Sua antita proseguit laquerela deli arresto, a hora satio 1'effetio suo, ne si puo sperare 'aVan
Signore habbia operato, che diversi Principi Christiani laeessero offitio eo Re 'Inghilterra a favor de attolici, come anno attoet reiteratoto tu Volte, 0 d per che ne si seguit alcu stulto, angi cresce tuttaViacia persecutione contra di toro, come iamo avulsati a persone gravi. Onde Si ede chiaramente che non tempora pensare a matrimonii con que Re come pare chesi pensi da certi proponendo it matrimonio con avola, et tantomeno, quanto che si comprenderi sine di queli essere di spargere et propagare Eresia in queste nostre parti 'Italia. Peros V. gria ne sentira partare, 0me saetimente usi succedere, si lasci intendere quale si ii senso di 08tro ignore, angi sele paresse di prevenire qualch Ministro confidente, perche si adherapagnoli sono assa perti in e8so matrimonio, se ne riporta
Sua Beatitudine alla prudenga diraei, aquale Dio Nostro ignoredonservi. ii Roma a 2 di Giugno 16l 1 Cod. Aug. S. 6. 0.)59. si unato in Francia. Vedra V. gri dati aggiunto glio in copia uello cli si stato satio sapere a Nostro ignore in materia dei iuramento che i Re 'Inghilterra uole che sidebba prestare a Cattolici Sua Santita dice che . . cerchidi hiarirsi se si vero h i Cardina de Perone abbia detioquello che si resuppone, et essendo Vero eda 'indurio a retraitars con serittura che habbia da publicarsi perche restando in essere un opinione tale di persona tanto grave et constituita in una dignita Ecclesiastica tanto eminente, partorirebbe malissimo essetio usi nondimen ta solita sua desierit per non offendere
60. Eidem. Essendos Sua antita voluto insormare alSgr Cardines di Gioiosa dello stato presente della Religio Cattolle in cotest Regno, come dolendos di non sentire quel uont Ecclesiae in Francogallia statum ideo quod publicatio Concilii Tridentini de dio in diem differebatur miserum fuisse nemo ignorat. D. Instruitione amasse Barberino etc. Cod Corsin. 859 exe in . m. Zur Uirchengesch. pag. 125 et Maidini a Card. orghese L 18 Decembro 16H: Su' 'Oppositioni, che si sentono sare da questi olitici alla publica-gione de sacro Concilio diarento, ho iudicato spediente, cheo mi Auditore sacci alcune brevi osservationi per poterne partare di buo senso, e consorme anco alle leggi delia Francia, et agi' diti Regii, con hi bisognera, et in particolare con questi relati, i quali anno in queste materie bisognota' aluto erat hiaregga, equali Aservationi si mandan a V. griallima con te prelate Oppositioni esse in Latino e conisue attre seritture 8tampat in Francia a favore e contro la detin publicatione. Lo scopo miο distat di prepararsi contro 'auttorita demotiori Frances soli, e per degi' nitri se non 'allega leuno, e di pili dimostraro quanto si stat possibile,
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progresso he havrebbe desiderato ella disciplina celesiastida it deito Cardinale a certificato Sua Beatitudine, che almen non restava alta Regina che i es ovi 0 potessero a presente meglio che in leu tempo odissare a debito oro, come eramanifesto per te avorevoli rispost date a Sua Maesta gliarticoli, ohe in quesi ultima Assemble it Clero gli presento, pertequali risposte si sono rimossi di molli stacoli ch ess havevano. di che domo Sua Santita a sentito particola consolatione, ostvvole che si rappresentata da . . ara Maesta con odaro inolo a singola sua pieta et prudenZa, 0iche questo si ii modo di dare augumento a culto di i et alla Religio Cattolica, a quale insegna a populi che debban anco restare a ovula obedienga a Principi temp0rali, onde p0 8 c0nservano i stati in riposo, et che per Sua Beatitudine rega Sua Maesia a continuarea Vescovi et a tutiori Clero a sua protettione, assinche risiedanopi volentiori, et saccinora suntioni che devono in servitio doli'
animo e lites loro. Puo ne in questo proposito V. griarimostrare alia aesta Sua, che durante a minorit de Re Diole porge occasione eo questi m eZZi di aequistare appresso Sua Divina Maesta gran merito et una Singolare obligatione con a Chies non senZa sua perpetua l0de appresso a posterita oltrela presente ri putatione et commodo che ne riceve, ne a questa
rimostrangara Sua Santita mossa ad altro che dat dispiacere eli hadi edere che si diminuise la Religio Cattolica, si accreschinol'Eresie, et si perdino ante anime per gli impedimenti che in molle maniere a Chies et suo Ministri ieevono elle loro sun-tioni. Questi medesimi ossi ii et discors potril . . passare colCancelliere, 0 Villeroy et 0 Pre8idente Giannino, si perche questi sono stati come ' intende uelli che favorirno te deiterisposte, si anco perche 80no di aut0rita prineipale ne Consigitodi Sua Maestu. Dopo questo potra V. gria traitare coimgr Cardina diΡerona et sarti noto che tragr Cardinal Gioiosa ha reserto a Sua Beatitudine la gran cura con laquale esso gr Cardinale di Peronas si adoperato in quest ultima Assemblea a benestio de Ciero tanto he tuiti que beni lie erano succeduli si potevano rieonoscere principalmente dat gelo, valore et autorita di Sua gria Ilima, ehe perora Santita n si restata m0llo contenta, et te da grand0de,
che non si dissorme la dispositione de Sacro Concilio a quella de Concilii Nationali o Provinciali antichi e moderni delia Francia, et a uello che si di gia osservato, si procureris di aggiungere qualch altra cosa che possarendere anco tu deboliri'oppositioni. Cod Cors. 516 sol. 326 sq.
desiderando che tutiavi tenga in modo lamano alte sudette coseche non rimanghino enZ essetto et senga stulto, et che in cibsara alutat sempre da S. Beatitudine in tuit quello, che dependera aciei, a che Sua Santita gustarebbe havere avulso et consigito da S. Sgria Ilima per aper bene, ehe trada si pud tenerea pr0movere e0Se tanto necessarie per servitio ditio, bene della Religione et salutis deli anime. Questi istessi o simigilanti propositi sara bene hes. Sgria tenga eo altri Veseovi, i quali ella
Parigi, di Angres et di antes che si ritrovano spesso co8ti. Potrebbe sors anco parere spediente, di che pero Sua Beatitudine si rimette alla prudenga di V. S., ch ella partando alla Regina et suo ministri et alii Vescovi, lacesse cadere a proposito dometa lontano ii dire, che conoscendo Nostro ignore che pertuito et in gni tempori servitio dimi et ii bene della Religione et deli anime non depende da altro che da buono et cattivo governo de Veseovi nelle loro cariche, pensa di 0lere esse pili insormata delle Chies di tuita la Christianita, di quello che si usato d0ppo qualch anni, et sare come gi sacevano i api suci Predecessori, dicendo a S. Maesia et Ministri, et, da questo risulterais bene di contener i relati ne loro os stio et debito, et ad essi redit che S. Beatitudine intende ei sare per alutarii co consigito, et con a proteitione ad adempire gli oblighi loro. Si allarghi nondimen V. gria piu o meno, come parer aciei per la risposta et prudenZa sua, assin che gli os filii che si saranno habbino a produrreri' essetio che si pretende, e Dio a conservi et prosperi sempre. Di Roma lii di Lugii l6ll. Cod. Angel. S. 6. 7.)61. At Nunzio in Francia. Non pud che iuva molt Iadichiaratione satia dat g Cardinat di erona a molli In glesicost deli opinione oppostali salsamente da uel rete Sildonio, ma molio pili iovarebbe ch egii se ne dichiarasse in Seritto. Per si star attendendo uello che sara eguito opo 'ultimo os stio di . . in questa materia, ella quale deve premere tuttaVia, et rimostrare a Signo Cardinale che 0nviene alia dignita et eStimatio sua, che essendos publicata a calunnia si publichineir istesso modo ne la disesa e Diora prosperi sempre. Di
Roma lim si 'Agosto 611 Cod. Ing. S. 6. 7.)62. A Nunzio in sagna. Desidera Nostro ignore chequando Sara tempo V. S. Illma tiri inungi ii negotio della revo-eatione deli Edilto di Sicilia sopra i libro de Cardinale Baronio
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pia memoria, da che a malatia et convalescenga et g Dudad Lerma et det Padre Consessore anno ritardato che non se ne si potui venire a capo sn ul.
I negotio delli Sponsali rarae due Corone non si eos vicinoe0me su presupp08to, i che V. gria Ι. intendera egii daMg Arcivescovo di Capua, a quale mi riporto. De traitato delmatrimonio di avola con Inghilterra placera a Nostro ignore ches. S. Ilima procur di sapere quello che porta ii Conte delia
Motta, et che ella ad anco negotiando consorme a bisogno.
Se V. S.I. intendera altro delia mutatione de Contestabile,
sara caro ne avulsi. de bacioice Roma it primo di Novembre 16ll.
ghilterra per i castigo di quelli In ghlesi, che per la via di Santo
Homero mandarono que libri, che poc piaequero alie, meritanodi essere tenui in poco conto a Sua AlteZZa, si comes. griasorive haver satio, ii quale avulso si stato caro, et arebbe cosa di molia meraviglia, et assolutamente contraria alia pieta deli' Arciduca che si avesse a prohibire a missione in Inghilterra dilibri attolle per a via di Fiandra mentre per ante te se ne
mandano delli retici nelle provincie attoliche, et a V. gria dicuore mi accommando. Di Roma lita di Novembre 6ll. Cod. Aug. S. 6. 12. 64. It tinato in Francia Merita molia laude a pietadella Regina, et a veneratione che porta alta pia mente delia
Madro Teres Fondatrice deli Ordine risormato de Carmine, et
per rispeti della Maesia Sua 0stro Signore ara ordine che sitiri nangi it Processo, a te canoniggationi non si anno cosis requentemente per te cause che 0880no esse note a pari di
In odio Corfiniano 42 Decreta Consistorialia 1498 1641 f. 37Ps. d. 14. Januarii 1622 reperitur Relatio super vita, moribus, gestis B. Theresiae de vita, necnon in ser. Sessoriano CCXLV sol. 164 exstat Votum ab Octavio piscopo Praenestino Card. Bandini manu propria Scriptum pro Canonigatione . heresiae et in Consistorio semipublico . 23. Februar. 1622 lectum, quae quidem duo documenta cum Bulla Canonigationis Omnipotens Sermo Dei d. 4. Id. Mart. 1622 Acta'. heresiae a Jesu illustr. Josepho Tandermoere Bruxell. 1845. sol. 309 sq. cohaerent. Λ eandem
Sanctam vitae spiritualis Magistram spectant Codices allicellani H 48 fol. 167 S. Ther. Vita et Cultus per annus digestus), C 126 Memoriae historicae), P 197 n. 21 Varia Excerpta ex eiusdem Vita et n. 19 0ssicium
proprium pro Ordine Carmelitarum Discalc cum Octava , . 178 n. 18 In- Structiones et Doeumenta rationis mentalis et contemplationis collecta ex eius operibus.
65. Eidem. I attolle d'Inghilterra sanno intendere a Nostro Signore, che 80no abband0nati de tuito agi Ambaseiatori et Ministri di nostri rencipi, ehe ove prima sol evano averti in protettione, hora anno iv 08t secondando gli uomori di quot Re. In che se e S. Beatitudine considera che chi ha bisognod'aluto non ii pare mal haverne tanto che basti, et se non 'hapienamente si uole delle persone a clii 'aspeltava, ad gni modo si saei eosa, ehe ii detii Ambaseiatori si vadino per qualeherispello affrenando ne loro offitii quando deveriano essere piuealdi, onde S. Santii desidera che per quello he uo ocear ait' Ambasciator Frances V. . operi che a Regina e commetta sertamente di favorire et protegere que Cait0lie con quanto uo, affinelie que Re si tempri alle ante et si continue persecutioni loro, et a V. . di uore mi accommando. Di Roma li 22 di Dicembre 16ll. l. δ66. Al Nuntio in sagna. Mi pare superfluo di replicarea V. S. Ilima quanto N0stro ignore desideri chealla porti qualchebuona risolutione intorno alla revocatione o sospensione deli'
Edilto publicato in Palermo contro i libro de Cardinale Baronio, massim che oltra a rispetio della fodis saltione di Sua Beatitudine a let 'accresce timolo di procura tuito cio per a dignita di questa Sant Sede et per honore delia memoria di hi si stato
de n0stro Ordine, et gli a ceresciuio ornamento et splendore c0n a sua virtu. Et a V Sgria Ilima bacio humilinente e mani.
67. Al unato in Francia. 'opusculo det Casabuono Calvi ni8ta' non pud se n0 essere simile a tui, quale V. gria ci' De eodem, quem caliger eruditorum Phoenicem appellabat, Ca-8aubono prosecisse se per Baronium non semel professo Alberici II, 14 I)est. Maidini a Card. orghese L 20 aggio 1614. Casabiton Calvinista a finalmente publicato in Inghil terra, ove gli si ancora alli stipendii di que Re P osservationi contro ii primo omo degi Annali det g Card. Baronio plene di tanta empieta, o furore contro eotesta Santa Sede, i Sommi P0ntefiet, I pia memoria di Suaragria lima, e quelli che 'hanno ne loro seritii eguitato, che molli delli stessi Calvinisti in Inghilterra ne sono, come
intendo, rimasti consus e scandaliggati. Jo subbene non o Veduta 'Opera, n0n 88endone compars ancora alcun esemplare in queste librarie, Osso nondimeno agi avulsi venutine di Londra, alia voce commune, che Se 'si
dpar8 qui e dat sapere, che tuiti i parti di simili ingegni sono ostruosi pestiteri, o interpost i iei tu emeaei mei eo Sgr Cancelliere, assuebe face con gni studio e diligenga impedire, che non si divulghin quideli Copie, ii quale havendo prima da Londra ieeuutara' opera e trascor8a
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signisca non si potendo da altivo arbore produrre uo fruito. Con tutio ei se Ella ne poti si avere un 8Semplare, Sara carolo mandi, c0m si disposta di sare. Ben deverebbe la 0rbonari sentit si ob egi si si satio te cito di ire che ne punt di revela la consessione Sacramentale, quando si ratia delia vitara' unPrincipe ripinione sua si r istessa eo quella di essa Sorbona,
laquale se si lasciasse persuadere a sarne una autentica dichiaratione in contrario, come V Sgria con quanto puo devera procurare
Paolo ha dato occasione una eos a Vera, aquale si che per una
trovatala otii piissima, a con molia pronteZZa pro messo di lare quanto
potra, aestio non si sponga o communichimul, et a di pili mostrato P ardentemente desiderare, che vi si risponda quanto prima, i che acci si saecipiti compitamen te et a maggior confusione deli auitore, si stata . . di parere che de ita opera si partisca in duo ore valentissimi uomini, 'uno de quali osservi in particolare gi errori da lui commessi nullo stile, 'altro commessi nulla congiuntione elle linguo, et i tergo quelli deli Istoria, si mandino tutio te prefato osservationi a chi havera la principat carica diri spondere, ii quale iudica it medesim Cancelliere debba essere ii ad red'Eudemo Joannes Gesulta, i cui stile e modestia ello scrivere gli sono sempre infinita mente pinei uti ii qua discors siccome o satio sapere aiprincipali di questi Padri delia Compagnia, si perche tra di Oro e ne sonu qui aleunt, che sariano altissimi a sare te deite annotationi, si anche percherlavvisin il loro adre Generale, perche sacci sapere a deito adre, chepospost Ogn altra cosa, si diu tutio a quest altione, Osi ho volui rap- presentari riverentemente a V. gria lima, accio vovendo con 'efficaciad suo usficii it adre Generale, ei assicurino, che i predet to iidemonaoannes si doni incontinente e con gni diligenga o servore a salica si meritoria, ella quale avi quest vantaggio molt considerabile di sapere, che r intraprende con gusto o desideri di questo Ministro di questa Corona,
che saria qui gradita o savorita assai supponendos pero, che serivi colla solita sua moderatione, e che SenZa espressa necessita, et aliora molt sobriamento non occhi que punit, che dispiaccion a gusti di questi Politici. ta .ragria lima saeclo humilissima iverenga, et auguro Ogni tu vera selicita Cod Corsin. I sol. 86 sq. Cis. Maidini a Card. orghese L 11 Settembro 1612. Glache Sua Santita aveva pariato a Breves elle lettere di Fra Paolo, io ne hodato un assalto a Villero e lettoli is tesse lettere, equali gli a veramente sentit con meravigii e con dolore. Mi ha detio, che Breve ne ha-veva scriti caldamente non Olo qui, a ne a Venegia a loro Ambraciatore, da quale intendovano non haVer anco quelle eos mutata saccia, essereii novo Ogo reddo e di poco spirito, ne potersi sperare per i migliori
parte tenuia da que Sign0ri gli d interdotio 'adii ali Archivii delle seriti ure tu secrete delia Republica. a verita si che alla
banda nostra non si scita cos alcuna dolio serit iure avuto diosso Fra nolo, perche a Venetia iam stati avulsati a persona graVe, che per sar c0lpo Sarebbe stato necessario di avereos molto hiare, e che non so8Sero 0rtate da o di qua madali Ambaseiatore ivi ira Maesta Christianissima. Ma perchele lettere' id important 80no, comes. gria su seritte in Cisrael s0tt0scritie sotto nome 'altri, se bene si lene sermamento elie sieno di esso Fra Paolo per te conietture vehementi attre volte p0nderate aciei, ultavia non parendo herae eos sieno in stato tale, hora suo lautori che sono potenti l do vessero have per eonvivio, non ci iam m088 si qui Se si p0tesse mu0ver qualebe cosa eo meggo deli Ambaseiatore Frances in Venetia
per ordine ella Regina, sarebbe i partito mi gliore; 0pra di ho intendera Sua Beatitudine volentieri it parere di V. gria. Certa
sn grand acquisio, ne si presto, lire a questo esser hora a Signoria dis- gustata di Sua Maestis per i sati delia lega conci risoni congiuntur 9OcO opportuna per sare simili ufficii, liquali non deve Sua uesta vovere conaltri fini e pretesti , he de bene di quella Republica e delle interessi helia ella sua conservatione oppo it et doli honor, Di o delia nostra sani sede e per richi edono vn intiera confidenga per esse ben ceuuti, per conseguenga emeaci. ora rispost, che con a morte de Doge eracerto esse mancat ii maggior tautore di rataolo, cheo nuovo inclinava pili tost alia pieta che altrimente Cheri Collegio, ove ovrebbe 'Ambaseiatore sporre i negotio, si muta spesso, et si alvolt pleno di migliori, da che Ossono esser alutato assa te deliberationi de Pregadi, he traquelli che ostengano Fra PaOlo, si credibile, che stan anc molli che ostimin nemico de Papa, come gelante deli auitorita della ignoria, non
come retico, i eli quando occassero con mano, canibia relibero it Parere,
i che sarebbero fors in apparonga anco i tu perversi per ri putatione, hunon poteva quest ussici essere che en ricevulo, come si queli altro chelae itine desonto, essendo materia si importante alla salute di quella Republica, et essendo mosso con tant fondamento, ne Sarebbe in gni caso Senga emeaeia, oicho almen perderebi, i Fratera riputatione E perche egli mi replicavit pure, che bisognava per non perderi star provisi di quant oceorre, per quando esso inclinasse ad Opera si anta e Si gloriosa, i pregava a seriverne a loro ambuseiatore a Venegia, accio 'invigilasse
conserisso confidentem ente col Nuntio, da quale polrebbe havere quanto bi80gna, e mi promis di sarto, e mi parve di asciario benissim dispostO.l negotio dipende tutio dati Ambasciatore, o quale bisugna, che 'adoprii Nuntio a che stimo necessario, che s invii norat originali di uite o lettere, perchera' uno verisichino l'altro Cod Corsin. 1 sol. 29 sq. id Excerpi in Istoria et Concilio diarent seritia a P. surga Pallavicino. Parte econda Roma 1657 Praef. Joannis asoni). D. 0puseoli inedit o rari. Florent. 18lb. I, 33 sq.
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eos Melie detio Fratera maechinato eonira l0ro Maesia serivendo persuadendo che gli Ugonotti ovessero dimandare molle c0se, cili tornan in regiuditio grave de Re et de Regno. a seci osse modo dictavere qualch altra sortitura contra di tui chiara
Ogni industria. Dio a conservi e prosperi. Di R0ma ira di Gennaro 16l2 Nod Ang. S. 6. 6. 69. A Nuntio a Venetia Suecesse la morte deli Imperatore che si in telo, et ovendos venire a uoua lettione si temono
travagi degli letiori retici et altri Principi delia sella in Ger
mania. Onde Nostro ignore ne Sta in gran pen8ier et per-plessita, Se bene non per mancare alia sua parte di tutio quello, che appartiene ali offitio suo per i luogo in che Dio 'ha post0, accioche a sutura lettione cada in un oggeit pio et attolico
et degno di grado c0si eminente. Et u quest essetio finelio si habbia maggior lume di que che passa ha a Santita Sua seritio Brevi alii letiori celesiastici Cardinali, relati et altri Principi Cattolle delia natione ess0rtand0li a star niti, et procurare chesi elegga con presteZZa n Principe dotato dicia prudenZa, pietae Zelo, che possa sanare te pia glie deli Imperio asmitto et ella
CD. P. Daniel Histoire de France ed. a. 1729 X, 391 et Reumon Bettrage gur italionischen Geschielit II, 155 sq. ' Della persona di Fra moto Servita .ragria a plena notitia. Jonon avellar do mali che succia, ne elle pessime dot trine et opinioni hesparge e de perniciosissimi consigi che porta, tanto tu rei e malvaggi, quanto tu sono operti dat manto delia sua hipochi ista . . macie diro brevemente che Nostro ignor non a lasciat di parhirne Ome si convienea ignori Ambasciatori . . e per quanto a Fra uolo anno rispost non essere stimat da loro, ne tenui in credito iuno appresso a Republica, ma tarsen colli ritirato, ne oversen per haver Ombra O gelO8ia eruna, beneli si sappia publicamento it contrario V. S. Otra Ondimen OSservare di resco i suo andamenti e o ne saracia tu vera relatione cheiotrahaVerne, perche S. Santita pensara a continuare gi officii O ad altro opportuno i medio, o V. S. successivamento ei ander proponendo uello he piurius irebbe. Si potesse adoperare ni mano per levari di colli e sarto iti- rare altrove a viversi quietamente riconciliandos con a Chiesa, a final- mente non si a sperarne multo, convcrra aspetiarne i rimedio a Dio essendo tanto inangi negi anni che non pia esse grandemente Ioniano alle Sue pene e solamente i de temere, che non si asci tetro degli scolarie degli critti, e che ancora mori non continui ad ossero alla Republica
religione Cati0lica in uelle parti, et durante l'Interregno Sileno attenti et avvertiti che non ricevino vovi pregiuditi la religione ei te hiese. Si d commesso ' ancora instantemento alii Nuntii elio uovano con efficacia i loro ossit con hi bisogna per condurre a uel Segno c08 grave et importante negoti0, ne si lasciat di scrivere Soprari' istesso vivamente alla Regina di Francia o a Re attolico, ii quale deve premerci lire t rispello dolia Religione per interesse delia sua serenissima Casa come si crede, eho ara onninamente. Di tutio Si si voluto da a V. S. conto per sua informatidne. In tanto Suo Beatitudine rega it ignor
Dio ad inspirare elle menti dellialetiori quello, eli' pili servitio della santa sede et di tuita a Christianita, et a V. gri di uorem ossero et accommando. ii Roma a 11 di Febraro '6l2. Cod. Ing. S. 6. 15.)70. I Nunato a Francia. Si como si stat ussitio molio
conveniente alia pieta e gelo di quei relati it 0nvenire instemeavanti trag Cardinale di Perona per a censura de pernici080 libro De Potestate celesiastica et Politica, cosi Nostro ignoreti iudica degni di molia commendatione per essersi oppost cogi pia e gener0samente ali impieta deli autore, et alia sua abominevo dottrina. suo pero a Santita . che V. S. 3 ne dia 0ro
aldini a Card. orghese ii 2 Febraro 1612. Quanto andavai libro di Richer serpendo furiosamente tra in Cattolici di Francia, tantopi ci era necessario u grande e re8entane rimedio, quale Sol poteVaessere una rigida e solenne Censura satia da n Corpo de relati Francesi, quale si stata questa de Concilio Provinciale che si si puniat finalmente luppo infinito et incredibili dissicotta da gni banda essendo animato iliar- lamento dugi aperti disgusti de rencipi de sangue con Sua Maesta, ait'Osserte e pratticho delli Eretici, o degi Ambasciatori d'Ιnghilterra e 'OlandaeSasperati per i sponsali conrapagna, e per questo consideration intimiditala Regina et i Ministri. Non iam per anc sicuri, che non prorompa IlPartamento in qualcho uova e liggior temerit1 arrabbiato suo di modo, che contro a sua prohibitione habbin i relati pariato, a possiam Sperare chera' auitorita di Sua Maesta e de suo Consigito cono cui consensos si saltacia censura, a conserversi ancora contro gn altro attentato. a Regina, come o gli ho proposto, ha satio ioggi chlamare da suo Consigitoi Primo residente, e dichiara toti che quello a attora Concilio Provinciale, l'ha satio con gni aggione, e consorme alla mente della Maest Sua, e con sua communicagione, per che si gnardasse iliariament di lare attonicun in contrario, perche cominciarebbe Sua Maestu da lui a sarsi pagarela pena Se continueranno questi Ministri a parta cos suo de denti, comei procuro, confido, cho non nasceranno vovi disordini. Mi pare, he hab-biano giovato e libere querelo, che i ho salte alla Regina, non deli intentione, a della reddegga de Cancelliere, perche egit oppo si si eglio portato. Certo , he Sua Maestis et i Ministri sono stati in angusti tali
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plena laude per sua parte, et issorti a perseverare in eos degna
opera, delia quale ne aranno laudati a m0ndo et premiati a Dio, et a V. . di uore mi accommando. Di Roma li 2 di Febraro 6l2 Cod Ang. S. 6. I 6. 71. Eidem tanto pleno di velen o di abomin evo dot- trina il libro di icher de Potestate Ecclesiastica et Politica, et Ia Declamatione deli Avvocato doli Universitu contra Giosulti 'elio
meritarebbono severo astigo non men gi' mpressori che gli Autori tessi, e pur i 0mportano c08t con tanto scandalo debu0ni, e con si pessimo essem pio, di che sente Nostro ignore acerbissimo disgusto, parendo Stravagante cosa che ogni gi0rno
eschino costi libri contra r aut 0rit Pontificia, et contra questa Sant Sede et alia parte nostra, Malla quale si tanta iustitia
per questo libro, che per non rient rarmi di uox O, si Ovrebbe sperare chosiano per proVedere anelie a Servino con un poco di tempo. mi anno larga intentione, che, levara Richer alta prima iissemblea delia sacotta. Aspeti pero, che te primo lettere di V. gria lima mi diano uouo fiato, mi saccino sorte per quest offutto. in Cardina di Porona si deve assaio a Vescovi di Parigi e 'Angiors, o generat mente a tuiti questi relati, perche con grand unita sono aminati a bene mori heri Vescovi di Bonese 'Orleans, en che anelie questi abbino naimente cedulo uti opinione demigliori, a tuti sono tanto acchi di spirito e 'aut torita, he non havreb-bero ardito di sare quel che anno sati senga spresso consens di Sua Maesta e de suo Ministri De Prencipi non o trovato in quos P Occasione
ne piu sedet ne piu eostanti elie Niversit mena. Cod Corsin. 514 s. 236 sq.
' Pluribus annis posteaquam sequens S. Francisci Salesii documentum epistolare Romae descripseram, ipsius apographum novi in Bibliotheca Parisiens Suppl. n. 1193 exstare a Vivesio repertum est. euvres complδ-tes de S. Franq0is de Sales pubi par 2 Miὶe. T. V. Par. l86l. Ag. 865sq.); quapropter variantes istius exemplaris lectiones praecipuas uncis inclusas duxi esse addendas uana vero titulus et tenor recensionis Romanae hic est:
Lettera mandata a Nan Francesco di Sales Vescovo diminevrai'anno 161 2 a g Arci vescovo di arantasia, e da deit Arcives ovo mandata a me Angei Magnisi per dari a Sgr Card. orghese, come a tedicon una lettera di deit Arci vesco vo Codex ibi S. Petri a Vinc. A D9 60. Ol. 1 sq. Cod Corsin. 724 fol. 318 sq. Per avulsi particolari cevuti a Parigi e da ione Digion), e per libretti tam pati in deiti luoghi si ede chiaramente, ehe quella disputa deli autorita de Ssmo Papa soprati Regi si a uitavia dilatando, come ancora ueli altra della comparagione delli de' Concilii con Sommi Pontes ei. Et d chiaro, che a Maggiore parte de' Pari amenti et uomini di stato et eatolici inclina dalla banda, ch 'δmaDeo RVOrevole, O per di meglio, eli' pur piu m. cli' contraria alia Autorita Papale, stimando che in tu convenevole o giovevole alia autoritaueale, e se te eos Vann avanti innangi), ' peri colo, cho non si faeci una notabit perdit o lamentabile divisione in quel Regno, et massimamente
perche i Re fra re o quati anni ovendo pigliare aram ministragione dique regno ara iacit cosa, che si inclini verso a segetion di quelli cosa
irina degliovversarii, et pr0p0rre a verita attolica per levar
alla saggione di quelli cit. n. , he sono contrarii ali autorita della Santa Sede o si pleghi di plegario da quella banda nella quale egi vedera qualeti'
apparenga da aggrandi re d' ingrandire te Sue aggioni essendo che Om. gi' uomini tanto inclinati alla Operiorita ed independenga superiorita independente), come si ede massim in questi tempi, et anco perci' et sali' oth giovenile, che per natura si temeraria et audace se bene si a credero, ehe que Re si di bonissima et christianissima inclinagione. Essendo pol questa som. impres di da Scuotere gni giog u male contagiosissimo passarebbe pia plano di Regno in Regno, e di Corona in Orona, come ivede, eli' altri simili mali sono passati on de pare chera peri colorata grande. Iloi medio non par che si ii volero col ego di valenti Theologi disputaria Quistione, perche quanto tu ara servente la disputa, tanto piu 'accenderanno gl animi e si sara grando om. divisione, Oltro cherae aggioni degi Avversarii son grate ali Orechie de Grandi, non per SSer Vere, maper essere iovevoli ali intento Oro ne manearanii Theologi , he per diversi rispetii abbraeclaranno abbrastino la parte delia divisione, si h ilri medio pili esseace arebbe che mentre governacla Regina uadre add. et i Partamento Consigito), si ratasse amichevolmente amoreuol mente conte per parte dati parte di Sua Santita lamentandosi, eho non essendo glama nata alcuna disserenga tra Sua Beatitudine cd line, angi Sua Beatitudine avendo in Ogn Occorrenga mostrat un animes veramente paterno dataggionati,simo e desiderosissimo de bene e add. stabilimento e delin)grandeZga di quella Corona, non dimen d presente insorgon spur deSSO spuntino certi cervelli pungenti, inquieti, et inimici della anta unione, ehetra Sua Santita e Sua Maesta si ritrova quali che vengono imprudente- mente a ridui re in dubbio, o Sua Santita Aia Gggionata a quella Orona, movendo queli inutili et intempestivo disputo, per meg delle quali generano si add. negi animi deboli od inserini diffidonga diffiden ge de sincero affeti di Sua Beatitudine verso itine et ii Regno. Eoom. che per tanto si contentara Maesia 'imporro silengi a tali temerarie et insent-tu0se questioni seditioso dispute), equali 0ltro cho sono inutili sta Cato lici, Son perniciosi Daul Eretici, o servono di distraggione e diversione alia conversione de medesimi liquali sanno trionso di queste divisioni. In summae Spediente per adesso, che si anneghino ed Gghino quelle dispute et Silen Zio si a una banda come ali altra se bene si da ludare it elodi quelli Predicatori, cho si sono oppost ali insolonga degi Aversarii, ut taVia gia che si ede, che a continua gione di litigare, disputare exaltercliaren0n morZa spegne , angi accendera suoco, saris molio tu giovevole it silenZio, chera disputa, e invec di venire ali Hipotest sarebbe stat megliod' incholcare di ben inculcare la est, ella quale tacitamente Si compren-d0nora' Hipotest. Ε in questa guerra si certo, che la pia add. deStreZZR, prudenZa e doleegga d molio pili utile cho 'infucata dot trina ed ardore di 8pirito. Spreta vilescunt exolescunt'. si irascaris, cognita Videntur. Eispe Sse Volte pur che stabili amo stabili sellino bene la est, a miglior sposta chesi Osda tare ali importunith di questi spiriti turbulenti, si non stimari degnidi risposta, e cos sarebbe bisogno, ch adesso in Francia tuti l Predicatori Soavemente e non turbolentemente inculcbassero e insinuasser om.)
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d' errore hi osse ingannato. Devera per V. gri sarne conia Regina e Ministri uel agitardo resentimento, che convienerappresentando it gravissimo dispiacere, che ne riceve Sua San. tita, et a iusta causa ch ha di dolersi, occando loro cho inquesta anter non si uo pretendere egualita con altri, e chesi ara occasione a S. Beatitudine di credere che non si habbia
sua et ella Sede Apostolica, potelio si lascia libero it freno actaseuno di i ci checli pare in loro ossesa, meravigilandos sorte Nostro ignore he cio si tolerato alia pieta della Regina, hepur a quanto importa a suo interesse e et Regno, chea autorita
Pontisci stia in suo vigore Onde se non se ne su apparire una Volta castigo semplare moltiplicteranno gni giorno dis0rdini et inconvenienti et si ridurranno a ta segno che non vi si potrai'unii Ecclesiastica, era: devogione ulli Catolici verso it supremo Pastore, senZa venire a disputare di queli autorii in particolare, ch ha supra Principi edis quelli ho olla autorita Pontis ei a partano male, non bisognarispondere direttamen te ma indirettamento lamentandos ehe questo sacciano Senga necesSita, e con maligna intengione per meiter in Odio a Santa Sede,
laquale o uita doleissima et assultuosissima Madro di quel Regno, ed invecedi rispondere alle lor propositioni, arebbe eglio 'impugnare e loro in- tengioni amne di renderii odiosi como perturbatori della quieto, e fra tali discors interporre oavomento uelli due cupi deli unita ecclesiastica ebristianismo christiana), o deli amore, o vero delia divotione verso a Sant Sede, nodo di quella, o di queli unione o communione Ecclesiastica. 8arebbe anco bone, che col ego de relati assegi nati e prudenti si procurasse unione e buona intelligenga Dacia Sorbona e li P. Gresulti, acciocho congiungendosi quelli duo bovi boni in in sol giogo, si lavorasse nul
Saer campo pili efficacemente, e quest si poterebi, ancora sare, Se con
destreZZa e discregione o ne ratiasso concia Regina regnante mostrando, che con quo megora' Eresia sarebbe molio indebolita, si comes vero perches in Francia li relati, a Sorbona e li Religiosi ossero ben uniti, 'Eresia non starebbe in piedi ioci anni questa Union non sarebbe difficile a procurarsi dando uona bono notitia alla Regina madre add. deli impur- tanga 'essa e havendo uomini, che con destregga alutasse alutassero)Mgrinungio, e che potessero domesticare addimesticar gi uni coli altri, edis quest poterebbe servire t raeomandare a cosa alli Provinciali e Generali degi Ordini, o mandare Brevi suavissimi ali Universita, ed imparticolare alla Sorbona, ed anco a relati, e in tuti mostraro 'assulto paternodi Nostro ignore verso a conservagione di que Regno, o quanto Si Sua Santita desideri, eho tuiti maestrino i Popoli ella vera e sincera ObbedienZa o omissione elli sudditi a quella Corona; a prima di sire luesta diligenga sarebbe necessario ' haver traitato colla Regina madre add. edi Partamento co Consigito), ed acci servirebbe grandemente, che Sua Santita ne traitasse in Roma coli Ambasciatore o con li Cardinati Francesimostrando unara desiderio, che quelle tuli disputo scandalos stan lasciate: Sero medicina paratur, cum mala per longas invaluere moraS.
piu rimediare. In c0nsormita di che Sua Beatitudine ne hauraitato
seriamente con reues et deitoli che in tempo delino desunt si procedeva in altra maniera Eglicta pronae88 di seriverne gagitardamoni come si crede che ara, et a V. . di uore mi accom
72. si tingio in Flandra. 'imprestito, he dimanda illle 'Inghilterra ad gni persona de suo Stato, he habbia com-imodita di denari, non bastera c0me V. S. avulsa alia prodigalila sua, in sara bene apparire, che chira per natura prosus de suo appetisce volentieri quel' 'altri. I att0lici a quali si motiva da Secretari di que Re che pagando a presente ottanta milia stippi, et uece88ivamente gni anno cent Venti mila, p0trebbonobilenerora' abolitione di tuti te leggi penati, et i liber esercitio delia vera Religione, anno iusta causa di temere deli' nosservanga de patio, che quando lasse stabile, arebbe sors conditi0ne me dura che quella, che provano di presente. Et a V. . di euore mi offero et raecommando. Di Roma li 24 di Margo 161 2.
73. At Minti a Venetia I libro de potestate ecclesiastica et politica stampat in Francia si stato censurato da tuti i Vescovidelia Provincia Senonense in forma di Sinodo Provinetale vantiit g Cardinale di Perona loro Metropolitano et i anco ODSentiente a Regina, delia qua Censura si mandara' aggiunt c0pia, acetoche V. gria si insormata di quello che passa, non perche
Quando ara stampata, serae inviar uno o pili essemplari et le0rdinera que pili che si iudichera spediente Le si die in-
tanto, che a medesimo libro h stata satia una uova risposta da Andrea Duvat rosessore regio di Theologia noli Universita di Parigi et si opera molio commendata, come an eo a piet et bonta deli' utore. Et a V. . di uore mi offero et accommaudo.
persecutione, et ii iuramento a che sono stretii i attolici dique Regno, si sono ritirate in Francia per monaearsi deli Ordine di an enodetto, et anno ottenui dat Re di potere erigere c08tiis Convento per se et altri che aspellano d'Ιnghilterra, sottoil Overno do Ῥadri det medesimo Ordine ' desiderano pero
Preti Inglesi, che sono qui speranga di stabilire tra loro una Vera concordi per meggo di questa di riunirsi tuti staternamente conra adri della
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mento di esse. Sopra di choraua Santita dico che V. gria loaluti presso alla Regina, et sacci quanto a se ella petitio loroquello che e parera spediente, e Dio a con8erVi e prosperi. Di Roma I 2b 'Aprile sibi 2 Cod Ang. S. 6. IG. 7b si ungi in Spagna. Preme I revocatione della Sospen
sione satia in Sicilia doli' Undecimo omo degli Annali de Ba roni ' quanto .igri sa Ondera piacluto molio cli Ella abbia
Compagni di iesu, e di tenere noli avvenire uona intelligenga con loro ii cho se succedera con esset to e sinceramento, ara una delle maggiori benediti ioni, eho possa venire alia causa de Cattolici di quel Regno. οχ' interpongo volentiori et efficacissimamente tu ita 'opera ia. 'Ambaseiatored'Inghil terra a per ordine spresso de Re sulti si caldi ufficii con a Ro-gina e con liministri qui per impedire a sonitatione de Monastero, checra stata di gia promessa qui in Parigi per monacarvi deli Inglesi, he sibuon opera resta interrotta, a dissimuleranno nondimen Sua Maesta e lidet tiministri, che tacendos i Monastero per cite Francest, vi siano dipresente ammesse due O tre Ingles con speranga di se qualch tempo lasciarne rice vere anche qualchedun altra C ad Corsin. 514 sol. 68 sqn' Do Annalium celesiasticorum pilo me ab Henrico Spondano cum
permissu Baronii Americi II, 32 elaborata est. Ubaldini a Card Bor- gh so. L 23 Aprile sit 3. st scito ultima mento alia stampa 'Epitomedegi Annali et g Cardinal Baroni di pia memoria o Privilegio Regio,
e con approvatione di duo Dottori Sorboni ei, per opera de Padre Spon-dan Bearnense, da lui Ominciata alcuni anni sono Osii On licenga per ordine de Cardinii medesimo, aquale quanto h per 88ere tu rut- tuosa et o per somma mente iacet ut a tuti i uoni, et in particolara Vesco vi de Regno, che si sono trovati qui che di commun consen8Ol rimunerorno subito diis annua pensione di c. 500 di Oro, tanto hadato pili sui naso a questi Politici, et in particolare ali Avvocat Servino, ii quale allim stante mando olire ui termini della sua iurisdittionua levar alia bot tega ello Stampatore gli semplari, che vi siorOvarono legati, et a Sequestrare tuti ii eiulti con parole plene di rubbia o di sui iaeonti Ora' Autore gli Approbaturi, e l'Impressore sino a minaceiarii di Orca; pol l giorno eguente opo una grande invettiva cho sece i modesimo in Partamento contro tutiara' Opera et in specie contro i lu0ghi , he mando V. gria Ilim annotati in fugit a parto, coclube, che OVeva 8Ser prohibita, come troppo regiuditiale a diritti di questa Corona. Ε perche 'opera e diligenga de Primo Presidente, che in io si porto moli pio e prudente, impedi a resolutione che protendeva Sur vino coli' haver rim ess il negotio a pi matura deliberagione, torno Ostui a replicare te sue istange, te quali ne anche gli secero consegui reci suo pessimo intento, non avendo it Partamento elio deputato due de tu ecchi consiglieri per collationare 'Epitomo con gli Annali tessi, per riserire diuo ulla Corte, se vi si alteratione di parolo o di senso, in heri hora Servino ravagitare persona della medesima sarina per infine iungere, ove egli troppo appa8'sionatamento desidera.
ravulsat i negotio con que Consiglieri di Stato, e ne speri bene. Ma quanto e coSe caminano cosi tarde, tanto anno pili bisognodi esse ricordate pe880, i che deveras. gria sar particolar- mente in questa Speditione, delia quale sommamente desideratad Sua Beatitudine, et aciei di uore mi offero et accommandin.
eho ore io con gni sorte di i efficace mei di stare appresso questo Primo residente et altri principali Ministri, a quali como si noto ii grandissimo merit della memoria di deito Cardinale concia Francia, et in particolare coline desonto, a Stima, che sua Maesta sece di tui, lihonori con che Op ta sua reconciliagione alta Chiesa Cattolica lo ratio invita et in morte, it fruit Oh sanno gli Annali suo in questo Regno controgli Ugonotti, o quant in essi abbi operato, commendate alia posteritara' os- seqnio e liberalita de Re di Francia verso eo testa Sant Sede e massimenelaomo ove si ratio delia trastatione deli Imperio di arto Magno i cui epitome ri prende Opra Ogni altra Osa Servino dedicat atrae desonio cosi non ho gran dissicotta di persuadere loro ulcunt di questi punii, olire de'
quali gli ho rimostrato, che 'Epitome non contiene che Ottima e cattolica dottrina, et i senso de Baronio, non stante che in alcii luogo deli Epi- tome si possi trovare qualche parota mutata, o cho pero, come gi Annali hanno havulo sempre cors e sono stati Sempre riceviit qui deve parimenti esserui aggradit i lor Epitome e serae parole che mi anno in particOlare ii Cancelliere, Primo residente e Villero havranno essetio, non ne seguir a vovita di disgusto, di che cerearo 'assi curarmi anc maggior-
mente appresso a Maesta della Regina subito che si poti a negotiare conSua Maesta e con sare, che anco questi relati in corpo ne saccino te loro supplicationi, come si mostrano dispostissimi quando it bisognora richiel a per quanto mi ha accertato trag Cardinal Gioiosa. Ne ho lasciat quest occasione ne senga di nuovo additare a questi Ministri, ii heriar anco conci Regina, i pessimi et impiissimi concotti di Servino riggati non a bene delia Francia, di cui egi si serve solamente per pretesto ma ali oppressione delia dignita Pontificia et autorita cele-8iastica, come costa pur troppo manifestamente di odorsi che diis opera tale egit si scandaliggi e quereli, e che di tanti perniciosissimi libri sciti contro la Religione e contro et Stato, ed in particola di quello det urchetto che non poteva esse pili criminale di tes Maesta, non ne abbi satio mai8trepito leuno ne deita una sola parota It Volume deli' pitome prelato lan gran lagii e molio grosso, per non si possibile di mandari senZabuona occasione. 'autore ne a due semplari legati a posta per la Santita di Nostro Signore e V. Sgria Illoea chis' inviaranno subito, che Si pre-8enti a commodita, alia quale invigilaro quanto devo. Con he so a V. 8gria Ilima humilissima iverenga. Cod Corsin. I sol. 19 sq. Sequuntur sol. 98 numero quatuor, ad iurisdictionem ecclesiasticam et relationem inter sacerdotium et imperium mutuam spectantia Loea Epitomes Annalium D. Cardinalis Baronii piae memoriae, contra quae potissimum declaravit die 1 et 1 praesentis mensis in Senatu Parisiensi Servinus in dicto Senatu Advocatus Regius eo consilio, ut per Senatum dicta Epitome e Regno Galliae eliminaretur*.