Nuovo atlante istorico

발행: 1831년

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MEMORABILI.

do di sognato a Greci, o paventando i nemici a segno No medesimo tempo Gilippo attacea i sorti di lemmi-che lentrano in citia rara ne prende uno d' assatio, i choria abbati donare liDopo questo avveni mento Nicia concepisce Olta spe altri due. ranga 'impadronirsi di iracusa tanto tu cherae attre Incoraggiato da questo vantaggio, risolvo di prosegui reeitta delia sicilia trovansi seco unite , e somministrario a guerra prima che gli Ateni est ii cevessor Soccorso. alis sue truppe provvisioni di gni specie. Persuade di uox i Siracusani ad agetardare un 'ialtra Bloccati ira iracusani per terra e per mare e dispe Battaglia in mare chera per essi, Psito piu felice del-rando di potersi pili iungamente disendere, sono a pian Ia prima Nicia avrebbe voluto evitare it combattimento, to diciendersi, quando iunge Gilippo generale acede ma vi e sergato a due suo colleghi Menandro e u mons , he conducendo loro, soccors, di truppe , i idem o Gli teni est hanno S galere, od Siracusani ho. libera da gni timore Fidandosi delle sue sorge , is pie L primo torno te due solle sono in presen Za , e non no doli orgoglio Spartano, Gilippo manda agit tentes hanciuogo che delle cara mucce u torno opori ira-u araldo, per dichiara loro che accordava inque gior cusani non fanno it me nomo movimento, e De tergo sini per evacuare la Sicilia Nicia radegna di ii spondere , riti ratio Gli Ateni est immaginandos che non ritor ne reb-e te due parti si proparano a combattere. bero ait 'attaco , si lasciano sorprendere e battere Essi Nolla prima ussa gli Spartani sono sconsiti. It torno avrobhero ricevulo una consita an cor tu terribile, seseguente Gilippo attacca gliratentes in tu vantaggiosa non avossero avulo la precaugione di procaeci arsi in por' postgione, e riporta una vittoria compluta. to sicuro. erdon Sette galere, e u gran numero di Forgat Nicia a porsi sulla disensiva os impadronisce soldati son salti rigioni eri . di Plem mira presso de grun porto, ove costruisce tres Mentre Nicia e costernato percia sua infelice situ agio sorti, in uno de 'quali si inclitude colla sua guarnigione ne i 'arrivo delia flotta di Demos tenera libera a gni I Laced emoni ricevono a Corint Ἀρllo tuove ruppe angustia. Εssa e composta di 63 galere con inque mila Nicia in questa situ agione scrive a suo compatrioiti, che soldati, e tres mila re ieri. Con una prudente condo ita in vece di assediare i Siracusani trox asi assediato da es si avrebbe potui di vox far trahoccare da illaticia si e da loro alleati: oggiunge, che molis citia si erano alla parte de gli Ateni est; ma a precipitagione di Demo- Sol levate contro di lui , e che en ga n uovo soccors e lene, e de gli altri generali , he si oppongono a con-d 'iu opo inunciare ali impres in fines domanda it suo si gli di Nicia, non serve che a rendere tu segna lata larichiam per esse la sua salute alterata a segia da non loro confitia. Permet tergii di continuare a servire Gliotoni est riget Viea risoluto di attaccare tost la citia, o per ius cir-tando quest' ultima in chi est ri solvon H'invia egii iuri vi cominciare col prendere Epipoli. Ne primo ass0ltomedonte , e Demosten con truppe res cho, do vendo it tentato mella nolle Iopra questa sorteZga . gli a leni est primo partire sui momento , eci' altro a principies delia 'impadronis cono delle sortifica gioni steriori. Ma ne se- primavera Si nominano ne me desimo tempo Menandro, condo solio ait 'improvviso alta cali alle truppe delia cite Eutidem per unirsi tost a tui . t uscite Alle loro linee, e ostentiised Gilippo. paven Gilippo ne disegnes di prevenire gli Atonios prima di tale quos te ali oscurita , prendo nocia fuga mari eoZjricevere i soccorsi, persuade ira iracusani a tentare una che te se guono anno una vigorosa resistenga, anno in battaglia in mars , munire egi cercherobbo di prendere contro gli Ateni est, Ili respingon ne sanno una 'I 'I 'U' 'x' d'assatiora sorte di Plem mira L prima phrte di questo terribile carnesicina It terrore si sparge et armata. Progetio a a uoto mara' ultima hara 'aspellato successo suggitivi strascinano seco que' che veni vanes in Jor Oc Gli Atentes non han che o vascelli da opporre glira cors , o prendendoli per emici con ess loro si a ZZUs de 'Siracusani, a superiori in destregga sono vittoriosi sano La densita elle tenebre impedisce di distinguere 16Scoti filia degli

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hoschi, i glomo opo sono inseguit , e trucidati allaca vallo ita uomica Gli Ateni est per dono duemila omini in questa attaglia. Gilippo vendo tost scorsu la Sicilia , o fati leva diti uppe si os AP, acquista Sopra gli Aterii est una tale supe riori tu . che ri solvon questi di abhandonaro Pisola, eriti parsi.

Noli ait che ouo per iubarcarsi di nascosto ac adeon' octissi delia luna : tuiti ne traggono augur funesti. Consultati l 'indovini dicorio, che gli tentosi non deb-honsi in barcare prima di nove torni Nicia dominato dati superstigione dichiara , che spetierobbecia rivolu gion intera delia luna per mollers alta vela. Insor miti i Siracusani di tale progetto, stabiliscono dinon ascia Plo es eguire. In questo disegno attaccan immediata monte i trinceramenti nemici eat portano vn leg-giero vantaggio. Ι giorno opo rinnovando 'attacco,ilopo uti ostinato combalii mento gli tentes vinii per- dono 18 vascelli, ed Eurimedonte chera comandava eucciso Onde impedire lacior fuga per mare, i Siracu- sani hiu donora' ingresso de porto largo o passi vim et tono a traverso de'vascelli Pattenui da ancore, e catene di ferro Vedendosi gliatentes cosi rinchiusi, e prividi vi veri, agrardano vn'altra battaglia I capi det Parmata mettono in iis tutia a loro eloquenga per animare letruppe, tacendo loro conoscere che datPesito dei combat- timent dipondeua non solo la vita la liberta di esse, mn ancora a sorte delia loro patria Nicia riem pie cento Galere di soldati, o gitta i resto sulla riva Le Galere Atotiles si precipitano sulle catene per romperte quelle di iracus accorrotio per oppOrvisi. e due armate Sicorison dono talinente in ut luogo si angusto, che ognimanoura divi en impossibile i hordi dolio tiavi si ra vvl-

in ano e si combalte corpo a corpo O inaudito furore. DistPugione det Do P diverse ore di una mischia sanguinosa Iaiotta lassottaintentes e degli Ateni est o respinta ed inseguit Sulla ri Va, V re Sta abhan donata.

Ι 'armata ne ritirarsi trox tuttici passaggi vardati. Bravando questi sta coli , e opo di avo abbati donato hi ammalati od i seriti a furore de nenaico , si pre

La retrogvardia comandat da Demos tene si s marriscon et roscurith. Attaccata ed ii Vestita, opo una lunga di-ses , Demostene edes costretio a rendersi co 'seimilauom in che ha otio ii suo comando. Nicia proseguendo la marcia, stabilis ceri suo campo so-pra una eminen ga Indi circondato dat te orgo nomicho, a pro delle iratiative, olffreta pagare te spes delia uer ra, o di dare degli staggi. Questa proposietione e riget-tat , e eguit da Un alta CC improvvisO. Non rimanen-

dogli altro campo che i suo coraggio, si dis en de vigo- rosa mente e si rit ira sulle sponde de sum Asinaro. Qui vi molli soldati oppressi ulla salica, volendo disse tarsi sonorucidati Nicia non pote nil piu ristabiliret ordine, si ronde a Gilippo a condigione, che rispar-miorobbo it rosio delle ruppe. I numor de'prigioni eri e prodigioso. I Siracusani ri- tornan in trioris nulla loro capitale , tuti gli alboridella trada sono retti in rosei carichi dello armi dolvinti. I popolo di iracusa domandacia morte de' prigioni eri Nicola vecchio venerabile con eloquente discors pro-va, che una vendetia cos atroce disonorerebbora loro vittoria; ma Diocle secondando i voti de popolo Siracu

Gli altri prigioni eri son inchius in vaste carceri, do vera maggior parte di essi uore di miseria. Mentre Atene ede te sue campagne devastate, te sue mine Sorprese ecie sue mura minacciat da gli Spartani, facia morte di Nicia, sed Demostene, e la totale distru-gione dello tot te, praeli armate Per colino di venturegii alleatici' abban donatio per mettersi sotio a protegione di Lacedemone, trovando tu iusto insu partito, perche oci pila sorte. Alciano citia deli Asia tu coraggiose e pii leali restano fodelici gli Ateni est. Tisaferne overnatore di idia e re di Persia, Farnaba et satrapo deli'Ellesponto, promet tono de' suS-sidii agit Spartani se Oglion o jutarii 4 privare queste

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citia delia loro indipondenda , o distruggere cos gli ut timi alluati di tene. Sparta conculcando te leggi di Licurgo vi acconsente: la bram di dominare te a ricevere ' Oro strantero, si arula contro a liberi greca. a corte di Persia intadalle armi della Grecia , ma trionsante per i in triglii, prosi ita delle divisioni de suoi emici, per corrompertio abbat terti.

Le calamita di tene risuo gliano in Alcibiadeci' amordella patria. Egi per impedire illarionso compluto di

Sparta, traversa te ratiative di Tisa seriae , e moltiplicagi 'in triglii , onde ritardar ne i successo. Cerca di sar i- torno alla patria, purchera amministragione della re. puhblica osse assidata a mani potenti, e tolla da quelle de popolo, chera avea aridito. Per impugnare i suo compatriolti ad accellare queste proposiZioni , offre non solamente a protezione di Tisa serne , a quella ello tesso re di Persi , presso di cui erasi rico verato. Frinicio uno de generali, pia de gli liri si oppone a suo ri torno questi per Ompier i suo progetti ne avverte Astioco generale parmiano , d ossce di abban donare in suo potere a notiae 'armata di tene. Scoperta si tale persidia , Frinicio spogitato delia sua carica , e indi messo a morte. Gliotonios essettuano la variagione ne gOverno prO- post da Alcibiade. Si abolisce a democragia in moliopiccole citia , e tost Pisandro stabilisce audacementela risorma ella tessa tene. Per dare unisuovo si Stem a go verno, a nominare ieci commissar ri vestitidiis assoluto potere, coli obbligo di render conto alpopolo non tempo resisso, elle loro operagioni. Spirato questo termine si convoca n assemblea e nerale in cui stabilisce, che ognun potesse fare quello proposigioni che tu gli paresser convenienti. Si decreta tosto 'elegione diis nuovo consigii conpleno potere di amministrare i vhhlici assari, o di sce-glieremuovi magistrati. Si eleg gono inque residenti chonominano Io citi adini ne numero de 'quali sono puressi. gnun ne associa re altri, i che forma uia con 'Tii .innia de' os si gli di OO, ne quale is lede 'autorita. In ta modo

I 'Oligarchia prende it post delia democragia. I senato,

rosistendo a tali innovarioni , victi dispers da 4o inagistrati col pugnate ulla mano.Questo ait di violenga vien Oguit da una crudele proscrigione : i parti giunt sella democrugia sono impri-gionati , e trucidati nuo 'i despoli Si mos trano iucrudeli verso it popolo, che i suo te mici. I 'armata che tro vasi a Sam' sapeud' queste atrocita, si solleva depone i uoi capi , e mei te et tuo go diessi agito e Trijs: bulo Essi ricli arnan Alcibiade , elo nominario loro generale.

Lacede moni iungi .d prositare di quos ti orbidi , udi attuccare pronia mente tene , Ortano te oro arminella Euhec, o se ne impadroniscono. Questo errore Salva et momento gli tentes i. Essicii prendo no coraggio,

confirmano i richiam di Alcibiade, e epotigono i oo

magistrati , he tanto aveano abusato de loro precario

potere.

Alcibiade non uolo lentrare in tene, prima di averri parat i suoi torti conrae' serviet . ed i suo tradimenti On elle vitiori Galla est di te uni uscelli uni si

x iunisce alia notia a te niese attaccari Lacede moni presso di abi do, o gli alte compluta monte. Dopo questa vittoria Alcibiade imprudente mente correa Sardi per ostrarsi litorioso a Tisa serti e t satrapol si arrestare; ma gli corrompe alcune guηrdie, ait rene ccide , si salva , rimonia Sulla lotta, e opo di es- sersi iunito a Teramene , e a Trasibulo , marcia VerSo Cinico con o ascolli, ovo rova ali ancora a stolia de Peloponneso Coti a delle sue navi in se gue i ne mici , he abbati donano te oro galero, se ne CC id urigran numero Glio tentes prendono la otia ne mica,

si rendo no adroni di i Zico. Alla testa de' suo mittoriosi soldati Alcibiade 'impa dronisce di molte citia , che si orano ri bellate agit te-ui est. Marciando di vitiori in vittoria a vela verso' tene. Niente pub gua gliare o splendore di questa en-trata trion sale. Ateiae , he crede vas perduta , itro,ssi

it toriosa gli omini inani sestano i loro trasporti collegri da; te doniae , i ecchi , d i sanci ulli es primo nota loro tota collo agri me Alcibiade vi en rice viat CO'meon ero e uia liberat0re tu nume. uol iusti sic arsi

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ARTsCOLO QUARTO

AVVENIMENTI

Dissa ita di An

s gli occhi de popolo deli 'antica accusa , macia sortuna Questa svontura ianima in Ate neci nomici di Alethi, 'uo' diβgr' telo ovea assoluto vi e cancellat i docreto de suo est de Trasibulo lo accusa vant' it popolo di avo es abbati 'se' lio, e si ordina 'sacerdoti di rivoca polo loro male digioni dona tori suoi vascelli, e di avere elle colpe voti intelli Opolo et suo eas porto non si contenta di ronderes digerage o Sutrapi.s vinci toro i uoi diritti sed i suo boni. Di menti stando, Iliso pol credulo alle voci Heli 'invidia conda unache Milaia de non avo potiato otion ero una corona di di uovo ali es illo it guerriero, che poco tempo primas Muro, da a proscritio una corona di oro . a plebe volea portare at trono. Non gli si permette dissendorsi Vuo dichia rario r0 im i sciet i illa lini si limitano a d obblighto di risuggirsi ne Chersoneso Lisandro nominario generalissimo dello orgo di terra , o di mare prosita di questo avveni mento, Conqui Sta diverse citia, Alcibiade rus portato Diu porcia gloria . cho perci auto vi stabilisce i go verno aristo cratico I suoi servigi sono Tita , bbi disce Fa vola ori 1 o vascelli vorso lyi sola eos i mal ri compensati a Sparta , come o erano'stati quel di Andros che si ora ribollata Avondono oggio stati gli ira Alcibiado in ten0. I comando delia fotia gli utenΘbit' uti, Parte per Samo. Intimoniti a 'suoi solio suo tollo o dato a Ctillica trida Gli Ateni est anno a Couo 'ii ς' xy-d' CeSSi , I ace demoni scolgono in ii sandro in genora Jo ne ii post di Alcibiade. degum di essere ii suo in lagonista. Ligandro assuo salto Callica trida intra prendera assedio dimet innameli 'i sola alia fatica, apse issionato sog o de' costumi es sella di Lesbo cho prende 'assulto Minacci di sar abban -d Se Plina de suo passo . pleno di valor . vendo con donare it mare a Conone i insegiae et porto di iti doti l sua armata ad Esses uni ro iutti bascolli di lene con 16 vascelli ne prende O, assedia ellatrδε Pori , e forma un canti ero percos trutro selle galeret citia. Olire dodici vascelli, hae recava no a Conon soc- Corso, ne prende altri Io Sentendo che gli tentosi ve an messo alla vela tutia a loro sotta , consistente in 15 vasc0lli , ne lascia 5 de' suo avariti iti lene , eva loro in contro con altri . 2 alle Arginia se Vicino a 3548 466 Lesbo I combat timento 'impegna, e continuo 'ambe Battaglia ellele parti con equale ravura. I vascello di Callicateida o Arg DRβς- colato a sorido , gli altri prondono da fuga Gli abitantirende ii porto lib0ro a meroadant , incoraggia i commercio , e gittari fondamenti dolio splondore di questa illustre citia. Αvvortito , homiro glio dolis di ersia era a Sardi rgii visita . o si uolo dolia illea locondo ita di is aserno Ciro inimico orsonat de Satra

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dere , e si ossi di attaccure egit tesso it emico per terra con alcune truppe di Tracia, che Ouo a sua disposiZione. Si dis proggano i suo i consigi , si riget tano te sue offerte: 'apparent, timidegga di tui inspira una funesta siducia gli Ateni est i loro equi paggi abhando vano te navi, e disceu dono a terra per darsi in reda a riposo, ed a placere Lisandro profitta dei momento saxo revole, , oristi, diis si alta Ccacia flotta ait 'impro V viso, e se ne impadronisce. Co-At CD ru . non pu appena salvarsi O nove galere. PLace demonii gQ 'in - 4sgonio b, reati organo i campo lo saccheggiano sata ligioni eri i generali e tremita tentesi, de' quali Sparta senZa pieta ordina a morte. Le consegia unge de disastro di Ego Potamos sono terribili Lisandro 'impadronisce di tui te te citia uia-ritti me, e viene a loccare ii porto de Pireo Agid o Pausania assediano tene. Questa dis graZiata citia cir- condata a tui te te parti, non potendo rip rare la distru-gione delia flotta, e deli 'armata propone di Abban dona role sue pretensioni, i Suoi ritti, i suo i alleati, M' Attica ancora purch si lasciasse ii porto libero, e la citia iudi- pendente uia gli insori sigono che si demolisse. Teramene pedito da gli teni est per nego Ziare conLisandro nulla pia conchiudere: a sorte di questa re pubblica e sotio inessa in Isparta alia decisione de senato , e diu popolo. Tebani domandario viva mente la sua ro vina Lisandro xi si oppone, dicendo che non convie privare Iamrecta di uno de suo icchi. Final mente a pace e con-360 404 chius a con milianti condigioni per partes de gli Aterii est.

nare te sortificagioni a suo no 'istrumenti musicali, paria da padrone; obbliga it popolo a sci gliere t 'oli-garchia, e nomina per go vernare a repubblica 3 Ar conti, che meritano pe' loro delitii una su uesti mino talita solio it noui di tiranni. 1 vovi magistrati, timidi e ludeli, si associano mille uomini seu gu pudore. Questa turba avida d impie glii, odi ortuna , pia ali critii, cle ibi ole, gli guardi, edanch i si longio Agli occhi loro a ricche ZZ e uia de litto, la virtu e una Olpa I sangue corre per te tra

do; il lutio e in tuti te famiglie Crigia i piu furioso

gia ed0ndo i iudici bi lanciare sulla sorte di tui, li circo iida diis omini armati, e limina ccia col pugnate allamatio. Neli' universale costerna Zione Socrate Sola mente hail oraggio di partare a saxore di eramene La sua eloque riga e inutile; iudici lo coridannano a Morte , eto mendo it contagio delia virtu pro ibisco no a Socrated is truire i io vani teni est. Atene agitata da tante calamita rivolge gli occhi sopra Alcibiade , sperando ripe ter da essocia sua liberagione ma una delle prime cur de' suo oppressori e di sartouccidere Temendo glino, che potesse essere di ost colo a loro di segni colla sua popolarita, regano gli Spartani a liberarii da n si formidabile ne mico Lisandro

alle , mine , alloniana i barbari, he non han Oraggiodi combattere con vi , pavent ii resto, in a tuiti uel suggire liciariciano de dat di e 'ucci dono. Cosi uore ali et di o anni questo Omo celebre, he ave a vicenda formatori flagello la gloria delia

Gli Attini est privi de suo braccio, o desoluti per lasua perdita , cadono sotto i colpi deli inglustigia. Iam eZZo ait 'universale costerna Zione Socrate sola me ut Sabravare gli assassini , e consola te xit time.

cilicidini tu distinii e tu coraggiosi si disper donon ella Grecia ; a ' implacabile Sparta li persegu ta a

Trasibulo alla testa di questo pugnora inti epidi uerrier attacca P oo utimi ui conlaudat. Agliorconti li

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melle in rotta, e es termina ian corpora Spartani he

Questo primo successo risu egliando it coraggio, ianima e sperati Ze: o uomini ven gono ad umentare lesuo orgo I persidi magistrati te mendo una desegione e nertile, san trucidare ella citia, tuti i iovani in ista todi porta te armi che risi utari dicisequit i loro vessilli. Ne me desimo tempo cercano di traitii re con Trasibulo,

proponendo gli di associario a loro potore Risutando Α' ogli on dis proget te loro osserto, alia testa di OOO O- irat ni mini ontra ne Pitoo obbligaci nomici a suggire edisc-

detti si solleva , depone gliorconti, e per iacere Sparta moti in lilogo di essi i decemviri, che volendoso gui rescit sistem de loro predecessori, atta cano Trasibulo per disca cciario a Pireo, ve erasi trincerato Lisandro e Pausania accorron per ostenere i decem viri, attono alcuui corpi teni est, e li organo a iti-rarsi nulla citia. Trasibulo imper terr to comparisco in meggo de popolo La sua e emente eloquenga is veglia e passioni as- sopito tigii tentes i. a tuti l parti si corre alle armi doctim viri ieris cono, de pari che gli Arconti. Trasibulo, vendo distruit gli oppressori della sua patria, vi ista hilisce 'antico Overno, e propone n per dono generale, O cui si promet te di obbliar il passato te leggi anno i primi ero vigore t elegio no dei magistrati si colle solite ceri monte. Verso questo tempo Seno fonte teni ese resos in jutodi Cin il gior anomella sua pedigione contro ArtaserSes ratello di tui si rendo immortale per A parte che pren de ella famosa uitimita de tomita. In torno ab tempo me desimo Atono si disonora colla

Delia avea dichiaratoci pili aggio de' mortali, lene incusat di non credero gli Dei dolia Grecia, di tolerintrodurre uia nuovo culto, e di corrompere o spiritodella ioventu. In vano 'oratore ista compone u eloquente discors in dises di tui Socrat0. risu tando que'st'; pologia, preserisce una dises semplice, come la sua virturi dice non riguardur a morte coine usi male, 3604

che per evitaria non uo mentire e legioni elio avea date per imparare a dis preZZaria. Egli si presenta a tribunale non come uri ceu Sato, in come un iudice diquelli che devotio iudicari O. L 'odio repondera alia iusti Zia Lil aggio e condan nato ii decreto non avendo Stabilita a pena avrebbedo viato cogiteria egit tesso se condo 'uso ira a pri-gione, e 'ammenda. Socrato dichiara di non ricon Oscersi colpevole , ma

conveni rgli uella di esse nudrito ne rimanente dei suo glorni a spes delia repubblica , per ver ConSacrato a sua vita alia patria, ed alia virtu. I iudici irritati alia sua sereet g lo condannano abere a cicuta Socrate , opo intes la sentenga diceat iudici , che a natura o avea gi condannato alia morte prima di loro ma che a verita condanna esst,ed i suoi accusatori ad terni rim Orsi. Socrate resta 3 giorni in prigione prima di seguirsi In senteneta, in questo tempo non obban dona a sua ser- megga se visitato da'suo amici, cui mostra una inalterabito larith. Criton riesce di vada gnare ii custode ella pri-gione per sario suggire: a Socrate ostiene chera'iniquita diis decreto non autorigga n Cittadino a tras grudire e loggi. Implegara'ultimo de 'suo glorni a trai- tenersi co'suo amici suit 'immortalita deli 'anima Giuato i momento satale, it coraggioso flosos colla sun0sta oppa in mano, ungi dat riguardarcia morte come

lire a ciolo dice che gli omini scendo alla vita trovan due cammini , per uno de quali a virtuis condo ita uel centro delia selicita, o peri'altro ii dolitio e stra scinato a suppligio Indi ordina di sacris carsi uagallo ad sculapio abbraccia i suo si gli , e rega a Divinita di tenderi felice et suo ultimo passaggio. In sentire 'esseti de veleno si melle a iacere, e muOre placida mente, O po di ver improverato 'suo amicidi gemere per tui. I 'invidia cho uor co grandi uomini vitti me elle Sue persecuZioni, permette aliopolo a tentes e di xendicario

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I 27 con tarda ri Onoscenga esso passa ali istante dat furoroa penti mento proclama Socrate innocente, rivoca ildecreto fatale che l avea condannato, manda a morte Melit uno de' suo accusatori, dissilia gli altri. Finalmonte i colebro Lisippo gl innalga una statua Phrongo, monumento men durevole che a memoria delle sue 36io si Viri Vittor a d Co' opo qualine anno Conone uadagna una vittoria navale sopra gli Spartani presso Gnido indi non si occupa si dolia speranga di rialgare te mura di teno

e liboraria da glogo di Sparta Gli iesce impegnare

Persiani a sarcia guerra 'Lace demoni Incaricato di co- mandare la sotta di ersia con alcuniarillanti successi Prova a Laeedemone, che Atene senga mura inclitude ancora formidabili di sensori. Damn'alira parte glirato-

Ateii iesi a Coro di Coronea. D L. Questa guerra Si continua con vigore da in Parte edali 'altra se riga decisivi antaggi ; noli ambidue glistati eguai mente indeboliti per una guerra inutile ad al-cuno di essi , conchiu dono la pace. Dopo te famose attaglie traci obani Di Lacede moni, melle quali veriano v veni mento importante riguarda gli teni est a questi ultimi vie dichiarata laguerra da alcune repubbliche loro alleate, per essersi serviti di tuitici Andi destinati alla guerra , per rapPresentare con incredibile pompa degli spe ita coli, ed a pro-muo vereri persegionamento elle arti. Questa guerradi poca durata , e notabile sola mente per a morte di Cabria generale tentose, cho noli assedi di Chio preserisce .onore alia vita, volendo piutiost perire et suo

vascello, che rendersi.

Filippo re di Macedonia rivolge te suo armi controgli Ateniosi che dissalti in una battagii, segnan una 364 35 non durevole pace. Uuvrr or Nolla guerra detia Sacra, in sorgo fra te disserenti repubblicho della Grecia, per avere i Focesi collivata uua terra apparienente at templo di Apollo, gli tenteside par cherali Spartani, od altri popoli de Peloponneso prendo no i partito si Foces i. Questa guerra Ordinata agit Aufigioni non e notabile che per de stragi ecrudelia, ratiundosi di vendicare uri num osse . Lepussioni stans iam mano, e lascula detesta come sacrilego i suo avxersario Filippo profitta di questa occasione pse preparare te catene alia Grecia, senZa che questa pensassu a di fundersi. a gli tentes in si ammati dati' eloquenga di Demoste ne dando regua 'placeri, Si armano. Atene sem pre tu intimorita ait 'improso di Filippo gi' invia ambas latori, per sapere quali fosserori suoi di Segni Questo principe con in ganno quili se di coucilia suorche Demostene, che resta raconcertates Hair artificio mem fisiede suoi discorsi. Le promesse Di traitati non sono chelluochi per Fi lippo: gli prosegu i suo acquisti, ' impossessa delis Tormopilo disses da gli Ateniosi, devasta la Focide rogu-na gliransigioni, edittiene aprosidonga di questa illustreassemblea, che consolida a sua autorita sopracia Grecia. questa notigia gli tentes prondono te armi forti sicano ii ireo, e spargon to pavento ne Peloponneso. Filippo si arresta. Egli tome di sacerbare gli animi divo nuti dissicili a solio mettersi per una unga abitudinetilla liborta Simulando osse pago et inore di aver terminata la guerra sacra, in ri torno ne' suo stati, e chiodes tuti i popoli della Grecia a conserma dei decreto de- gliransigioni.

Irritata tenedi odore capo dolia Greca consedera-Zione uia Macedone, angionar non uole it decreto ma Demos tenera a conoscere 'suoi conciliadini che illeri colo diis risuto, trarrobbe sopra ossi solici pos dei l 'armi dolia Macedonia Provacia necessita di numentare I loro mitigio per far fronte a quelle di Filippo seneta pero forni re leuia legittimo pretesto alia sua ambigione. I ro di a codonia simul deli paci sicliti dimos tragio ni per asson nare i numici e mentre paria glicitati della Grocia diis iustigia, di pace, e di alle anga, te sue armi invadono la Tracta, si assi cura delia essa glia , o sinisce con assali reci Chersoneso Questa poni sola opo vere Successivament ubhidit alio leggi di Atene, di Sparta, de' principi limit ros, era diveniat in dipendente, tran- ne la citia di Cardia recentem ente usurpata a Cotide

si glio de re di Tracta cho vie dissatio a Filippo; ma Diopito che tro vasi a vicino con truppe teni est si

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a vanet in Tracra, alte alciani rappelli Macedoni, is imp adronisce di molle citia. Filippo si duo te di questo avveni mento, ed accusa alpo polo di tene Diopito di aver violati oratiati . Gli

Oratori sed otii ostengon t accusa. Demostone no dissendere Diopito mas chera coli'usata sua voemen Zara 'astuta politica di Filippo, e s assolverci' accusato. Sorgon delle traitative tra Sparta ed tene osten uteda Demostone. Filippo scrive agi Alenies per opporsia quest' allean Za che resta sospesa Focion alia sest diu esei cito marcia contro di tui. Disce polo questi di

Zenocrate , austero come it maestro , energico e sacon

do ricorda ad unoρmpo te virtv d Aristide od i ta lonii di emistocle In ordinata attaglia vince Plutarcodi retriaci a potae' partigiani di Filippo, e 'impadronisce opo questa vitiori a deli' sola d Euhoa. Filippo . per privare tene elle vetto vagii che rice vera alia Tracta, porta uova mente te sue armi in que Sta contra da , assedi ierint , e minac ia iis angio.

Quest' ardita impres risve glia gli tentes i. Filipporin sacci ad essi te precaugioni che prendo no contro dilui ne punio tesso in cui assale te loro colonie sabia sim arti , perche ricercano alleati. IIs loquengara Demoste ne tuon sempressita Opra gli Ateni est, per dimostrare che Filippo a real mente a loro I guerra , mentre essi si ostin ano a rima nersi in pace con clui. Gli tonios si armano I maneggi prevales ancora Delia cella de generale Caret e letto a ui dare 'armata navale ma conosci uiasi a costui cupidigia , o cione gli e Surrogato. Questi corri sponde con prosperi successi alia pubblica aspeltagione , alte i Macedoni, e costringe Filippo aleva Passedio a Bisangio. Iliso di a codonia in ganna ancora gli tentes conpromesse, e pacificii dimostragioni queste impedis conodi sormarsi una potente lega contro di tui. Due anni durano tali negogia Zioni. In quest tempoegii marcia ella Scigia A ri torno di questa spe digione, dichiarato da gliransigioni generalissimo de 'Greci, invadela Focide, e s impadronisce di Elatea Tale notigia disson do o sp vento in tene Demoste ne propone d inviare ambascia tori a tuti i popoli, per chiam arti ins juto olla liberta.

Filippo nomina per combat teri u distinio oratoro, deito itons, che paria con molia destreZga 'Tobani, od implega abit mente gni forta di seduZione, onde persuadere questo popolo , da iunga et geloso dogii Aloni est, a secondare line ella conquisi deli 'Atti ea , o

tenersi almen neutrale in questa guerra.

T, lo Joita moti it coimo alia gloria di Demostono. Egli dimostra ossor a resa 'Elatea it prosagio dolia rovina di Tobe. Di menti candori Tebant 'antico rancore, en trano a parte elle mire de gli tentesi e ne accottanol 'alleanga Demos tene riguardaci buo successo di questa negogiariori come i suo tu helorionso. Filippo, prima di combattere aperta mente a lega via ole ancora tentare ' artificio. Propone a pace agi Atonios , o a partare t 'ora colo di Delso in suo si vore. Burissi Demos tene di questo strata gemma , e dice chela it otiossabili PietzaNa. Gli totiiosi ricusano a pace Re entra in eoetiacon uum ita Domini. 'esercito greco gua glia i suo et numero e et coraggio Curete con mane ggi ne otiionei comando, sed a Ligiele per collega, omo mediocre quanto it primo : Focione lene es cluso.

La attaglia a tuo go ella planura di heronea. Filippo comanda 'ala destra, doles sandro a sinistrade'Macedoni Dapprima lessandro rompe it attaglione sacro de' Tebani; a Leti et batto ii centro deliosercitoreale. Altero di questa vittoria a trops' 'o re per inse-guire i suggitivi Scorgo Filippo 'errore , me prosilia.

Senga perde tempo uoue colla sua falange, attacca

alia coda gli tentosi , gli bara glia compluta mente, eraggiunge ' ala vittoriosa dol figlio.

Demos tene, it quale si allor axea valorosa mente combattuto, res da timore se ita te armi, dandosi precipitos amente alla fuga. Perdera tene in questa attaglia tremit uomini. Filippo, opo a vittoria, si abban dona 'tras porti di unuindecente ioja D edulo sui campo di attaglia insultare i morti, ballare e cantare, sacendo tu parodia del

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MEMORABILI.

Mocte di Filippo decreto che Demosten avo ottenuto contro di tui De

mude, prigioni ero a te uies , sese gnato di questi eccessi, gli ricorda severa mente a sua dignita, o di rgliche sembra gli Agamentione che rappresenta it perso

ta liberta, e o rimanda seliga riscatio. Oscia conchiu de a pace con tene. Chiam ato Demoste ne in iudigi per aver consi gliato una guerra aut disgragiata, e assoluto e ricol maiodi nori.

Continuano ii tentes a prevalers de' consigi dilui gli e commesso 'elogio suu ebre de 'guerrieri morti Cheronea. Egli a erigere ad essi uua Omba conuna nore vole scri gione.

Demos tene somministra de proprio una somma per riparare e mura delia citia. It popolo gli decreta una corona 'oro. 'oratore schine , eli opporsi a decreto, iustifica a sua celebrita in Demostenera sor- passa. 'arritiga di questi , terminata con una bella a post vos tigii Ateni est e u capo 'opera di eloquenZa. Eschine into e siliato a Rodi. Ligiele e condati nato a morte Licurgo accusatore dilui si in diriget queste parole : Tu eri vitano, Ο-no morti mille citia fini Tu eri vitano e latre. cia meritas 5οggiogata Caiete, colpe vole de pori, a pili ricco e asso

luto.

Final mento a morte di Filippo sparge in tu ita a

Grecia tan iubilo guale a terrore che egit inspirava.

It popolo di tenti 'in corona di ori adornaci templidi hirlande, e ingragia gli Dei.

Muci sue vane sperange sonorae presto deluse Alessandro successore di Filippo resta per qualch e tempoperplesso in torno alla condo ita a tenere verso i popolidella Grecia ; ma eccitato da 'Tebani si decide a Druso dolia forZa. Gli Attini est op ta res di Tebe restano COSternati od Abbattuli per 'improoiso arrivo de vincitore. In eo di rosis tergit iudicano opportuno implorarne lactem eriga Gl'inviano ambasciatori ne numero de qualie Demos tene. Ma questi appona glutito a monte Citerione, clemendo collera inlessandro, lascia i amba sciat e sa ritorii in tene. Alossandro rico noscendo negli orator it sos tegno della liberta, ed i maggiore sta colo a compimento de 'suoi di segni di manda che gli ossero consegnati dieci di essi. In tale occasione Demoste ne pronungi quella savola in- gegnos de 'lupi e de cani, ella quale suppone che lupi dicon o a' pastori, che per ottener a pace bisognaad essi conse gnarci cani destinati alia loro custodia. In questa crudele alternativa glira tentes ricusano ab-han donare a certa morte icior oratori, quantulaques Osse ii solo spediente per salvar a citia. Demade , he Alossandro ave onorato delia sua amici etia offreta 'andar

solo a dis ender a causa de suo i compatri Otti, eo rie sce. Alsssandro volsendo conciliarsi i Greci per a sua spe digione in Asia, diminuisce e sue pretensioni, e si contenta et Posilio di Caridem nativo 'orea Di mentica te inglurie prsonali ricev ut da gli tente si lusing il loto orgo glio, configliandoli ad essere sollecitide pubblici assari oiche ne caso delia sua mortea re libero essi deitato a legge a uita a Grecia. Dopo a morte di Alessandro si ra vvlvano in reciale sperange de gli amici delia liberta Gli Atentes si b-LAndonatio alla ioja, si credon indipendenti e ad ontades'consigi di Focione, levano vn sercito, armano dei navigii e se guouo rimpetuos suggerimenti di eos tene, Che nominano generale elle loro mili gie. La tribuna risu ona uova mente deli eloquente Oeedi Demos tene egit fortari popolo a sollevare tutia luGrecia per disendore a propria in dipendenga contror ambigione di Antipatro vicere delia Macedonia Focione lotta in vano contro Demos tene, in vano cerea dipersuadere impos ,ibilita di vincere con sorte poco numerose i terribili od agguerriti ferciti de generalidi Alessandro Le passioni non scoliano i consigii della

SaggeZZa, e la guerra e decisa.

Quasi tuti te citi, de Peloponnoso prondono leparti di tene, e eos tene si e de alia testa di considerevole ser ito.

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seguente glio teni est lo battono, Io costringono a iti-rarsi uella citia di Lamia, che assediano Avendo glicii cevulo a soccorso, tenta di nuovo la sorte delle armi IGroci riportano vittoria Antipatro capitola, rende Lamias gli alleati, e ne riti rarsi colle sue Achiere scans prudentemente gni agione, sin alΙ arrivo di Cratero al-l'Asia in suo Oecorso.

Questi vantaggi inebriano d'orgogii ii popolo tente-so i solo Focione, revedendo te conseguen gera questa guerra, sciama E quando fratrem di incere' Indi a poco questi timori si avverano te sorge di Antipatro, perci'arrivo di Cratero si aumentano, quelle de-gli Alleati sono molio inferiori. A mal grado di tale superiorit , attaccano effici nemico coraggiosamente Laterribile salange rompecie loro sile erat melle in Otta propongono la pace : Antipatro da caltro e valoroso ri-

sponde che avrebbe traitato separata mente O ciascuna

citia. La sola unione sace la sorga degli alleati , questo arti sigio la rompe. Si dividon gi interessi; gni citia richiam a te sue mitigie e non attende che ad Ottenere per se tessa savore voli condigioni Antipatro si accosta sue

nuto di abban donare Atene alla vendetis di tui. Gli Atentes derelitti, passano secondo it loro costume, dati'arroganga ali'abbat timento Antipatro era partito daTebe, e movea contro essi: Pinviano Focione, a me desimo tenuio in istima, acci ocche tentasse disarmarnela collera Focione salva Atenera una ruina che sembra va inevitabile mari suoicis orgi non possono liberaria da dure condigioni Antipatro est ge che venissero dati in suo potere Demostene ed Iperide che si ristabilisse l'aristo cragia in Atene , che si ricevesse ella Occa una Uarni-gion macedone , e che ossero agat te spes delia

guerra.

Demostene desporido, informati delia lor sorte, pren- dono la fuga Archia, pedito per inseguirit, ritrova Ipexi de in Egina, lo trappa dat templo in cui si era risuggit , era meite in potere di Antipatro , he loria mo

rire.

Giunt Demostono noli ' sola di aliari , per cerCare Archia 'in durio ad assidars alta lomenta di Antipatro Quest'uom illustre, coperto 'arti sigi O, si v vel e a. Decretano gliratentes checi primogonito di sua famiglia

diti, colloca gli onesti illa dini negi impie glii, reprimo isagiosi e se non pu restitui reci liberta alia sua patria, teria odore i antaggi de buon go verno della pace. Sentes in questa circostanga i rammarico di non averto ascollato, allorche comballevari divisa menti di Leo

s tene.

Le discordie rari successori diralessandro sono dupprima favorevoli a 'Greci. Pol is percone successore di Antipatro richiam gli siliati per procacci ars uia si ut , erestituisce alia citi l 'antica indipendenga Atene in que Ste Cir Ostan Ze e n oggetto troppo importante per liΜacedoni conqui statori Alessan deo figlio dilolispercone; CCOrre per impadroniciene, e per ristabilirui a demo

Μ Nicanore per ordine di Cassandro avea gi occupato it Pi reo La presenet di queste due sorge ne miche, riem pie la citia di discordi ora fagioni Animati gli Α- tentes dalla speranga che Polispercone ava a tuti lectit di ristabilire a democragia , accusano Focione di tradimento Gli rinia clauo ' essere ' intolligeriga coaNicanore e con Cassandro per conservare l'Oligarchia, di cui sem pre eras mostrat partigiario. Focione invano uot disendere a propria causa tumultuosa era assemblea composta di tuiti gli omini pila sagiosi e tu depravati della citia , che ricus an di

ciat mec di si Pligio; ossi sono innocenti; non hiannoui asilo presso gli altari di ettuli ; tenta inutilinentes latio cho obbediro a loro πο . Inutile ecla sua genero

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