Nuovo atlante istorico

발행: 1831년

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immischiarsi negli assari det Peloponneso, e annungi a tuitii divisa menti di Arato. Esacerbati gliachei contro Sparta per a dis satia sosserta , en trano in alleanga colino di

Macedonia, rompono gni negogiagione Coi Laced emoni, continuano la guerra. Cleomene, senZa bigottirsi a Duo vi sta coli, addo p pia i vigore e riporta attre vitiori , mn Antigonoavangatos con Omila omini s'imposseSsa a viva sorgad Orcomene, di Mantinea, ocio riduce a di fendere a Laconia It coraggio de Re di Sparta si accresce o pericoli libera alia servi tu i 'Iloti, gli arma , e nercequesto ument di sorga cingannand ognora i nomici colla sua celerita , comparisce improvvisa mente formidabile innanti a Megalopoli, e la prendo 'assalto Gliabitanti di questa citia preseris cono di an darsen ines ilio, abban donando tutio, piutiost che obbedire alle leggi di Sparta, e separarsi agit Achei Ma non tardano questia pentirsi di aver hi amato Antigono , da Cui son traitati non come alleati, a come sudditi L sorga gli a pagare i suo sol dati, e fa gemere Arato sui grave dannoch avea agionato gli tesso alla sua patria. Prosiliando Cleomene de momento in uici Macedoniavean refoci quartieri, in verno , piomba sopra essi lictatio, e saccheggi l Argolide Nella eguente States' inuoltra Antigono in Laconia con omita omini. Gliene oppone Cleomene 'Omila I due serciti si scontrario a Selesia, presso a monte limpo Ostinato e i com-hat timento, ed in decisa per lungo tempo la vittoria Euclida , fratello di Cleomens comanda P ala sinistra dei Laeod0moni. Gli Achel Ie ruppe di Antigono, per Ordine de Re longono a badaci ne mico senZa attaceario, attem a sua antaggiosa postgione in il giovane Fili po-

Tnene , semplice capita nomelle miligi Achee, scorgendonet resercito emico u movimento da cui crede potertrarre antaggio, non spetia ordin alc uno Strascinaco suo sempio quelli che lo circondano, e muOVe Cora

tro gli Spartani. Gli Achel ed i Macedonido sostengono; s'impadronisco doli alture, invitus p Euclida et oba ite, e con quest a vveni mento decide delia vittoria A mal- grado de glici rhi de Re di Sparta, lasalange macedonerompe Tace demoni Seimila rimansono sui carn podii attaglia Euclida e trucidato gli ausiliari quasi tuti periscono Cleomene non ri conduce a Sparta che o uomini.

In quest grata dis astro, Sparta appales t antica ser-m eZga e si ostra Deli' ultimo momento di sua ovina dogna deli 'antica sua gloria. Si deplora a pubblica di-savventura , non a privata vecchi invidiano a soriodo 'giovan guerriori morti per la patria. Cleomene opportar non ub la ista di Lacede mone prossim a ricevere it glogo dei vincitore Senga sperangad soceorreria risolve di vendicaria, e 'imbarca colla sua famiglia per i 'Εgitto, da cui spera trarre potenti soccorsi. Gli ritis acci uno ecchio la sua fuga, dicendogli cheuia discendente di Ercole ovea piutiost mori remotio lassia da di Antigono , he abbassarsi a ricorrere qua supplicante ad uti successore dialessandro. Cleomenerisponde: Quando si corca a mortes fa Puo O che si utile e lodoωοle; a morire Per iuggiro Ἀωνersit e unmancar di Oraggi , e ura ab hiandonarct a Patria. Entra Antigono uella ei ita di Sparta. ago delia vit-toria e delia parte riga di Cleomene, non commetie alcuueccesso ma Se non versa it sangue de'popoli, reca uncolpo mortale alia repubblica, coiraboli rorae loggi di Licurgo. Egli rito tua poscia in acedonia , ve non

vive che re anni.

Cleomene in tanto aiunt in Alessandria, e accoli da Tolo meo co riguardi doviati a suo grado , alia sua glOria, alia sua ventura Ι re ' Egitto arma vascelli leva sol dati, per restitui re a Sparta ii suo ero , e laperduta liberta dis gragia tamente a morte impedisce a Tolo meo di condurre ad esset to te sue promeSSe. I successore di olome nou redita e Sue xii tu .

De' vili adulatori denunciano Cleomene agit occhi de Re: il grande uom vie cacciat ii, carcere; i suo amici gliene prono te porto Iline di Sparta, punt da que sta in giuria, corre te contra de di tessati dria colle armialla mano, chia mando it popolo alia liberta Aleunt bravi Laced emoni lo circondano; a moltitudine ii eguerili complango ma non ii di fende. Si avan gano i satellitide Re , o Pintrepidi Spartani, edendos abbati donati si ueci dono Pinci' altro per Ottrars ali 'onta de SVP M. i. d, ita pligio Inesorabile it reta Egitto ordina lx mortes det metie

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i et

spendere ad una croco it corpo di questo principe illustro. Morto Antigono, Sparta concepiscet speranga di oderri tornare Cleomene dati 'Εgitto con soc Orsi, e ristabilire Ia sua in dipendeneta Lassi Oventu Lacede mone corre nil 'ar mi, i ecchi la prona no verso la gloria te donne la ec- citano alla vende ita tuti e in movimento. Un foro partigiano de Μacedoni perisce in una Sommossa cim

prox visa mente si de ii tradimento de Bera Egitto , lamorte di Cleomeno, la distriagione delia sua famiglia , ede'suoi amici. Si riceve ello tesso tempora notigia del-l arrivo a Corint di Filippo successore di Antigono dolia sua alleanga cogit Achei, e della ossa delle sue squadre contro littoli Sparta alta ioja passa subita-

mente a dolore, dati speranga alta costernaetione; illeso delle sue catene te embra tanto tu insopportabile quanto avea credula Pi Vicinaci 'Occasione di speZZarte. Da questo momento in pol essa geme solio ii governodi molli tiranni , chora tema de risorgimonio delia liberta rende sanguinar e seroci Uno di ossi, Chilone , fatrucidare gli Esori, e bati disce Luccide ivttici citia dini cherali danno Ombra per la lor virtu. Filippo successore di Antigono et 'ascendore a teono, esercita grandi inglusti Zie suci popoli ho sottomoti alsu dominio. I solo Arato os dirgli a verita. Importu-nsito itinera si rigido censore o D v velenare. Privo Filippo do' consigi di ui e ab han donato alia vittoria. Lo frenato suo dispotismo Obbligacia maggior parte de' Gree di andaro in contro a giogo della repubblica romana , he consola te conquistat nagioni olla loro dissatia , col P associari alia sua grandegeta e liberta. In questo tempoma canida, altro tiranno di Sparta, di

accordo cogit Eloij, penetra ne territorio degit Achoi, Filippo res pinge i loro attacchi, e li balte.

gia vollina con tant sorZa, che attraversa cla coragga edit corpo e lo tende mort a suolo Sparta perdo milado' suo pila ravi guerrieri in questo combattimento Laprses di Focea e la conseguenga di ante impresas e gli

Achei per conservarne memoria innat Zan una statua dibron et a loro eiu rate.

Nabido no prendere e redini de governo di Sparta

si per in crudoliara 'antecessore Compone la sua uardiadi truppe strantere, manda a suppligio gli Domini di cuitem se, acci in Ando iii distini citia dini, e ne usur- paci ricchogge. Filippo gli a come in deposito in clita di Argo, ove commetto gravissimi eccessi. Nabide, adrone delia maggior parte dolio citta et Pelopponeso, continua ad ingrandirsi co terrore, e ad arricchirsi co saccho ggio Gli Achoi vendo angiato ilpenerale e la fortuna cie loro schiere rivo de genio diFilo pomeno, deboimente resistono gli Spartani. Mentre quΡsto grande uomo vi aggia in Creta per co- noscere la savi egga delle sue leggi, e la moderagione delia Sua politica , a procella preparata a d anno di ilippo ad densa si gni giorno. Nabido, i Tebant, ii Re di Pergamo, o gliratot entrano in alleanga con Roma. Una graubattagii h luogo presso inocosalo tra i 'esercito Romano, offit Re di Macedonia; questi resta compluta mentem attulo. Nominari senato at cuni commissar per regolare gli assaridella Grecia .Quinetio Flaminio generale detrarmata Romana, proclama in liberta delle citia greche in Europa, emeti 'Asia. Questo proclama tempuhblicato ne'gi uochi Nemet edeccita presso di tuiti tras porti di gioja , senet avvedersi deli' ambigione de Romani celata solio una sint modera Zione.

Si ubbi disco agi ordini de console Nabide solo ri-Cusa di restitui re Argo Il Senato ordiri a Quingi di b-bligario colla sorκ Romani marciano contro Sparta. Nabide rispinto in una sortita, propone di rendere Argo. Quingio estgo lacii heragione delle citia marittime, cento talenti, ed at cuni ostaggi.

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Si rompe a nega gione. Quingio con seimila omini costiando Filo POuaene di questa tonsusione, intra stringe 'assedi maggiormente Gli Spartani si disendo colle sue quadre in cit tu, agunci popolo, lo induce ano con intrepide geta. Ad onta de loro coraggio i 'o pigliare te sue leggi , a sua liberta, e ad in ipsi talia mani final mente superano es sortifica gioni, insuriatim consederagione degit achei. Juibisce a suo soldati cilLacede itioni incendiario gli disia pii vicini alle mura, commetiere gli eccessi che ordi uaria mente accompagna nole amme sermano i Romani, che paventati si riti rario. a vittoria, ricus u dono di i a talenti offertogli dat Nabide restituisce Argo, ea e conchiusaria pace. Quin Lacede moni, e si acquisia una gloria eminente, do vulagi pago di ave liberata Argolide, visita te citia delia tu alle sue virtu che alle sue armi. Grecia, ista hilisces da per tutio 'ordine, e a Miusti I Re di Stria entra iii Grecia, mura bat tuto da Attilio. Zia , aguna in Corint i deputati di tuit lea reche o Questi opo di aver debelloti gli Eloij. uole impadronirsi polagioni, rende conto de suo operato , dichiara di non dici parta Filo pomene emico di qua lunque dominanione aver concedula cla pace a Nabide che per impedire a strantera, si illa audacemente in 1sparta oriani mari co- ruina di Sparta ; forta final mente i Greci ali unione, aggio de' citia dini, e costringe i console ad allonianarsi s imbarca per Roma , ove ode gli nori de trionso a poco opo Lacedem Oue mette Filopomene ella ne-il piu glorioso, e t tu itieritato cessita di uerreggiare contro di iei, per aver proscritii Nabide per consigito deglii tot che mari tengono in alcuni Achei latrati in illa Opo a pace , mella ire-telligeriga con Antioco re di iria, solleva e citi ina delaga he questi ante nessero intelligenZa colle citia maritti me, ed assedi Gigio Roma spe disce sulle coste det ritti me che Sparta cerea di assogget ture, e la cui in dipen-la Laconia it protore Attilio con una notia e glirachel deuga e protelia da glirachel Gli Spartani rompouo gnia endo dato it comando de' loro seruit a Filo pomene, alleunga con essi, ed acciecati ut risentimento Contro que dichia ratio a guerra a Lacede moni sta consedera κione, scri vota a console Fulvio proponen- Morte di bidu Filopomene arma alcuui ascelli che sono battuli a dogli di metiore la repubblica otiola protegione di Roma.quelli di Nabide, ripara egit en presto questo colpo, Gli chei dichiarano la guerra a Sparta I due tuti dissa ii tiranno in ordinata attaglia presso Sparta iuviano deputati a Roma, perche L Senato alia dicasset sorZa a inserrarsi ella citia questa contes . a decisione e ambigua Ome quella de Rotta cos la pace glii tot eseguiscon idoro dis egui gli oracoli. Gli Achel la interpretano in loro favore. Piu aperta mente, contra ggono alleauga conantio co, Filipomene si v vicina a Sparta con uia fercito,' domano divisamentora'impndronirsi ad uri tempo di Deme imandacia unigione di color che ad onta dei traitato, triade, di Calcide erat Lace demone. ce Generali sono ave vano di recente usurpato it Orgo maritii mora Loo. letti per questa spe digione Diocle opprende Demetria I tu agguardevoli citia diuites cono dati citia per rat-de, os e spinto da gli abitanti di Calcide Alossa me ne tare in in meggo alia conferenga litibunditi di Spartas petis di sar ii uor colpo con in tradimento: u che si trovano ne campo degli Achel, tombario Sopragendo di vole soccorrere Sparta, 'introduce mille uo a loro concit tudini, e ne trucidano Ottanta Quest summi ni , he Nabide iceve con tota come ui utile sussi nesto avuenimento sparge a discordia uella Citta. Filo dio contro glirachei Alessa me ne col pretestora secolui pomene vi entra quasi senga resisten Za e Piu non cori consurire t ulloniana da 'suo armati; lo assate repontina Siderando Sparta come ' ornament, della Grecia mamente, to ovescia da cavallo, et sauccidero da'suoi sol come uri roseo di Roma, ne a demolire te aura, li-Histi. Questo trionso doxuto alia perfidiam di corta durata centia i soldati mercenarj, e porta id 'ultimo Hanno MMentre glii tot corrono ut puta Ago per saecheggiario, gli questa famosa cit tu coli' abolire de leggi di Licurgo, Spartani si precipituri sopra di essi licia gliano a peggi, e te ave an satio per lungo tempora sua sorZa, e la ui vendi cano la morte di Nahi de con quella diatessumene gloria.

Filopon eue

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AVVENI MENTI

493 Cadmo viciae dalla Fenicia is si rende adrone delia Beogia. Vi sabbrica a citi di Tebe , ora sortegeta ad me , alia quale dari suo nome , e vi stabilisce a se dodo suo domi ut O. Tebe sotto i suo Re e quasi sem pre in reda ad intestino divisioni L disgragi dei Pinfelice Laio uno de 'successori di Cadmo , la immergonomella desolanion o. O-linice , fruit incestuoso di Edipo e di iocasta, voveguerra a suo fratello Eteocle re di Tebe, e si collega

con Adrasto re di Argo suo uocero e con altri Questae la guerra che chiam asi 'ini rosa de 'soli ero innianai Tebe .loriano essi te oro armi suo alle porte di que Sta Citta, a non possono impadronirse ne Gli Epigoni, i figliuoli do'chpitani di quest' armata sono tu selici; Io anni opo prendo no Tebe 'assulto. Μorto aut 14. re Tebe divi ene repubblica. Quindici Tebani go dono per lungo tempo una pace prostanda,

sin cherae interno divisioni danno ii meχgo agit par nidi s oggiogarii. a Pelopida gli scaecia da Tebe ove sierano impadro uiti della sorteget Cadmea, i solo baluar I do di questa citia. Egli avendo dormato in corpo digio vani uniti co' legam di una inviolabile amici gia, o vhilagri di se coli' obbligo di non abbati dona maici loro compagni, sirenaeo Ilustre per a prima volt a combattimento di Ie-gira Pelopida alla testa di questi bravi guerrieri atteuna salange lacede mone, la meite in fuga e decide costla vittoria. Tale antaggio accresce tanto maggior mentela gloria di elopida , che prima di quest tempori Lacedo moni non eratio stati batituti iam ma da n nemico inferiore in numero.

Umiliata Sparta Ia Grecia ode ii ripos e la pace ;ma tale tranquillita teneae presto turbata dati 'ambigione di Tebe. Questa repubblica libera appena vito dominare an Ch 'essa e togliere 'indipendenga gli altri stati della

κione tu favores di questa 'ittar essi Q distriaggono. Sparta ri prende te armi; tua vi in ara' incomi iactare leostilita, si appono delle conferenge. In una di esse Agesilao rora Sparta dichiara 'Τebant cheran guerra e noxi tabile, se non restituis conesta liberta alte citia ella Beogia. I celebre Epaminonda , checi voto do suo i cotidi ita VP'mix' 'ii' dini ave rapit alle lettere, e messo alla testa de go verno , ostien do versi in comi iactare dat liherare loe citia

della Laconi o della Messenia , prima di tirlare dolieultre contra de greClle.

Irritato Agosilao cancella da traitato ii nome di Tobe, rompe la conserenZB, e dichia rara a guerra. Sparta a marciare solle cita mente in Beogia mila Laee demoni , e 3 mila alleat , sotto gli ordini de re Cleombroto Questo principe manda degli a caldi per intimare 'Tebani di is abbrica Platea e Tespia sui loro risi ut marcia verso Leuctre per iunirsi ali 'ormata. Lo largo di ebo ascendo no a simila omini, mactanno alia loro test Epaminonda e elopida. Epaminonda comandaci 'armata. Facendo uso in que Sta circos tanga di una uova attica, porta quasi tuti lesiae sorge alia sua ala sinistra, e nonci scia ne centro Deli' ala dritta che una linea sottilissima, che egli tende per circondare Cleombroto. Neli 'iscoger costui tali dispositioni, tenta ambiar ilsuo ordine di battaglia; ma elopida alla testa de batta-glione Sacro lo attacca ne movimento, e mette gli Spar lantani in disordine. Epaminonda in questo momento si xauga con 'ala mattagria di Leche ave fortificata , e decidera vittoria Cleombroto in chro

vano si dis en de conis valore degno di Sparta egi eucciso, de par cho Cleonimo figli di tui, i suo principali usfigiali ora truppe tu celte de Lacede moni. Una ussa terribile harauogo in torno an 'estinio Cleombroto; gli Spartani si attono con accanimento per disendere ii corpo de loro B ed impadronirsene Epaminon da edendo che questo sterile punt d 'onore prolunga v il combat timento laseia prendere Cleombrotin a gli

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GRECI

Epaminonda

marcia OPrii Sparta

Spartani, e porta ulterae sue ruppe Opraci altra ala, i ta glia a peZZi. La cavalleria tehatia pinge ed insegueri nemico, cambia a riti rata ita una rotta compluta. Ι Lacedemoni perdotio in questa giornata simila uomini, e Tebe oo. Epaminonda semplice ne' suo costumi come ne suoi sentimenti, non Ostra orgogii per si grati trions , manifesta solamente di esse selice percia giOj che questa vittoria ave recat a suo genitori.

Tebe litoriosa trova da per tutio alleati gli Elei, i Focesi i Locri , gli ubei abbracciano i suo partito. La causa de vincitore embra ad essi reseri bile, perche i successo ave deciso deli' opiuione. Ι 'aristocragia che governava in Argo, temendo di perdere ii suo potere proteito a Lacedemone, uo comprimereri partigia ni delia democragia ma questi eccitatioi popolo, che a mari assa sopra i ricchi e i grandi. Ι 'armata di paminonda erat elopida co'nuovi al-leaii inovas sorte dimoni ita omini. Εssa traversari 'Eurotari mal grado a resisten Zarae'nemici cherali ucci dono

molia gente.

Epamiuoud entra ne'subhorghi di Sparta La pruden gad Agesilao salva la citia dou egi si liene racchiuso, escana di combattere, perche una consilia avrebbe partorii fatali conseguenge. Sparta fornita di sortifica gioni non a rebbe potui resistere iungamente. a paminonda te mendo di concitarsi contro 'invidia o 'odio degli altri popoli co distruggeriaci contento di avere h- battula tu sua tirannia , si ritira operto di gloria, opoaver liberato messen da glogo degli Spartani. Epaminonda e Pelopida suo collega dicit torno in Tebe sono

capital mente accusati, per aver ritet ut it comando quat-tro est olire ii reseritio Epaminonda si disende in persona, dicendo che volentieri accellerebbe a morte, se uolsi tutia a tui inungiare a gloria delle sue ultime agioni, e dichia raro di averte fati fetigari consen- timento della repubblica Riscuo te egi l ammiragionei luogo di conda una Quest eroe, superiore alle iccolegge delia vanita, adempte colla tu attenta cura n ussicio subalterno chei suo nemici gli an conserire con animora insulturio. Lo cariche dice gli nobilitano i citradino; ma iloittadia Parimento nobilita e caricho. Frattanto gli Spartani umiliati implorano soccors da-gli tentesi Atene promette di non aver cheis in te resse con loro comuue , e molli altri popoli en trano a parte di questa onsederagione Gli alleati ercano a protegione de Re di Persi a. Tebe deputa elopida per sconcertar te oro mi su-re La sua gloria, i suo talent , ii procaccian la stim di Artaserse Memnone e gli riesce di persuaderio favoreggiare uua repubblica, che non essendo maistata in guerra o Persiani, cerca di tenere a bilancia fra Sparta , distene loro nemiche.LUlustre generale eseguisce posciam incarico iurae Pelopida lapa- avo delli sua ui putatione. Nien egit , spodii contro sto quutro Ales-

bigione e crudelia, paventano tuti i popoli de paese. Alessandro non o attende e si da alla fuga Arrivando elopida istabilis re a tranquillita , e conduce Seco in staggio o argoni della prima nobiliari se gli altri Filippo, che di pol ascende a trono.Qualche tempo opo questa impres , per ut e perta sua patria tu gloriosa elle sanguinos vittorie, ca- de per ut eccesso di considenga fra te inani di Alessandro ma euche rigionier lo minaecia di punire suo delitti. Richiesis a tiranno perche andasse in traccia della morte, assinoh,turali risponde abbia Prest a Crires Eritando maggiormente fodio degli uomini o degli Dei. Liberato da Epaminonda si abban dona incauta mente sit 364

a desiderio delia vendetta, si spone O ImprudenZR pida.

in una attaglia per uccidere Alessandro di sua Propriamano, e spira alle ferit in meggo alle sue truppe gia

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civile in Arcadia, ramantinea, e Tegea, ebe si dichiara per i eget, Sparta disten pe loro avversarj.

Epaminonda , incaricato de comando, iam secondo tentativo contro Sparta, e penetra ella citia; ma Agesilao I salva di uovo colla sua prudenZa, e CO Suo Bhitaeli, di alore. I generale ebano ri torna sollecita mente indietro Mantinea. per non trovara Dacie due armate ne miche. Gli alleatigii sono alle palle, exha Iuogo la famosa attaglia diΜantinea. Epaminonda splega in essa tuti la scienZa militare, e combatie da eroe una serita di una lavellotio chericeve sui petio, corona la vittoria e la sua vita gloriosa. Trasserito a campo , mentre che dura tutiavi Pagione gli tene annunZiat che morra quando si estraggail erro alia sua plaga. ' unico suo pensiero in questo momento ela informarsi deli esito delia battaglia, che si divenuto delia sua armatura. Vederi suo cudo gli vie detio heri ebani sono vincitori, consolari suo uffigiali disperati non riguardate loro dice egit que sto glom come illine delia miti ita: h dosso PiuetOsto ilirincipi delia mi elicita Lascio Tebe trio ante. arta umiliata, eda Grecia libera dalla schiaωitu. Tulli gemono veggendolo morire senga prole ei soggiun ge, che Leuctre, emantinea gli terrebbero luogo di posterita, e non lascerebbero perire ii suo nome. Final mente cava egit stesso i gi avellotto e spira in uncistante. Dopo a morte di questo grande uomo cui Cicerone da i primo tuos tra Pillustri personaggi della recta inuesta potenga ricade elP oscurita in cui era prima di esso e di Ρelopida Tebe non e tu nulla e Sinoalla sua distrugione operata da Alessandro ii grande non

osse alcu notabile ax venimento. I macedone conquislatore eli'invadere la Grecia ri- volge particolarmente te sue armi controci Tebant, chese dotii da una falsa voce delia sua morte, aveano truci

dati Macedoni di guarnigione uella citia della Giunto Alessandro presso e murata Tebe, adopra dapprima

Morte diapa

minonda.

consigit, e latere a pericolidolce aga per da loro ii tempora i ristot-che anno ad incontrare Promette la liberta, urche si si consegnino enice e rotolo autori principali delia rivolia. Tebani in vece di aderire a questa inchiesta, domandano che Alessandro consegnasse loro Filota, ed Antipatro due de' primar suo generali, ed invitano pubplica mente tuiti que che amano a indipendenga della

Grecia ad unirs con essi. Rotta Ogni negogiagione Alessandro cinge d'assedio lacitia. e suo armi sono favori te da una sua ruigione macedone stagionata ella occa Cadmea. I Macedonici impadroniscono di ebe. In ta di fastro i ebani dimostrano vn coraggio degno degli ero di Leuctre, e di au- tinea. Non tega alcuno innangi a vincitore. Quei di Platea , i Focesi e i Tespies a servigio di Alessandro, e e cui citia erano state altra volt distruite da-gli serciti Tebani, vendi cano atrocemente te antichuingi uri e la ruina delia loro patria, non risparmiandone donne, ne sanciuili, e trucidando e vitti me in alpi ede degli altari. Lacedemoni ne imitano it furore.

Questa paventosa strage dura per un 'inter giornata; periscono seimila Tebani Somila sonoeuduti, de matrone Disteuhion ditebane pri gioniere si veggono ridoti in servi tu sinat Tebe. mente Tebe e total mente distrutta.

Alessandro sa rispellare sol tanto i tempti l eas delpoeta indaro, e quelle famigiis ebane che data aveano ospitalita ad esso, ed a padre suo.

harbari soldati diralessandro volendo distruggere letombe de'Tebani morti a Cheronea, line ordina di

Venti anni opo Cassandro figlio di Antipatro ripara

questa citia.

Finalmente i destino di ebe e quello de restante della Grecia ella diu tene reda de' Romani.

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Antii de Mou. v. G.

MEMORABILI

Sisi so gli uolo di Eolo, o ni poteratilena odifica lacitia di sira denominata posci Corinto. gli a permo glie Merope ni poterat Atlante. I successori di tui sono Glauco suo figlio,Bellerofonte, ornitione, ersandro, Alino. Sisis, socondyla savola caccia Medea da Corinto, che in-

catena la morte sinoal momento in cui Marte a liberaria, per complacere Plutone i cui regno diventa va deserto. I post collocano Sisis neli' inserno, per aver egit tradito u secreto di iove, e ove e condan nato a girare

continua mente uri masso che rotola in vano sopra una

montagna e che rica de Phasso Glauco come credosi e 'istitutore de gi uochi simici Bellerofonte suo glio termina da ero tuti te guerre che intra prende trioniade 'piu grandi sta coli, e viene appresentato su cava l- Io egaseo vincitore diis mostro detio la Chimera. Incerta e la serie de Re di Corinto agion alcuna non segnala e vite di essi Bacchide uno tra loro da ilnome alla sua stirpe, Che vie scacciata dat trono Corinto libera riporta sui mare at cune vitiori , e sotada te coloni di Corcira, di Siracusa , e di attre floride citta. IBacchidi opora iungo hando riportano, e stabilisco noi governo aristocrati Co. Coli 'andar det tempoCipselo usurpad'autorita,mallustifi- ea questo missatio colla sua moderagione: egii regnacio anni. Periandro suo figli uolo com incia come ilia dre aveas nitos annungi do giorni selici ed una alma durevole. Mammirato per te sue cogniZioni, e per la sua pruden-za; sa de saggi regolamenti controci delitti atroci, exicostumi depravati Forma un senato, ostruisce molienavi e per dare atti vita a commercio ri solve dicia glia rei' istino e consondereri due mari. Egli sosti ene delle guerre, te sue vitiori danno un alta idea de suo valore. Lo splendore elle sue imprese, e e lodi de' corti-giani vituppano final mente i suo carattere, di cui avea Sem Pre represso la violenga. In un accesso di collera dhla morte a Melissa sua sposa da lui perduia mente amata Questo erit termine delia sua felicita , elle sue vir- tu. enetrato da pro ndo dolore, cresce i suo cordo-glio ne sapere che ungi di esse complanto, e accusato di vere una volt contaminato it leti di suo a dro. rivo della pubblica stima si circondata satelliti, od immola molle vitti me innocenti a suo furore. I plurato vano de' suo figli chlamato Licoseone struito dat suo avo materno et disgraetiato destino di sua madre, concepiscem odio implacabile contro di tui. ΡΟ-riandro per almario, avendo invano implegato careZZe preghiere, edes obbligato a cacciario dalla sua casa, proibendo a tuitici citiadini, non solamente di rice verto, ma benanche partargli, Otto eua di un ammenda applicabile a templo di Apollo It iovanetio a a risuggiarsi sotto uno de'portici pubblici, i soluto piutiosto disos ri tutio ch esporreri suo amici a furore dei ad te. Final mente o siliato in Corcira, ove e cciso da gliabitanti detrisola in odio de perfido genitore.

Ρeriandro dopo una iunga vita uore lacerato da i morsi, da per successorem Principe poco conosciu-to Che regna re anni. Opo questo corto intervallo ditempo i Corinti avendo iunite te loro truppe a uelle di Sparta, ricuporano di nuovo la liberta. Fidone si distingue come uno de' legislatori di Corinto .E notabile ella storia la guerra tra Corcira, o Corin 36- Iaato, avendo essa occasionato a famosa guerra de Pelo uerra di Cor- ponneso. Gliatentes essendosi dichia rati per Corcira, danno ς ς' a 'Corinti diversi combattimenti it cui risultamento resta in

Nelle turbolonge di Corinto un ambitioso citiadino, i Timoleoue. mosane, tenta ottometterela patria at suo dispotico ed inumano potere. Timoleone fratello di tui, che avrebbe poluto essere a parte delia suprema autorita, dopo di avere inutil- mente implegato te sue prestitere, e te sue rimostrange per lias tornario da colpevole disegno, loria ccidere. Indi a qualch tempo rescello Timoleone comandarr armata destinata a marciare in soccors de Siracusani

tiranneggiati a Dion igi ii iovan da Cartaginest un magistrato di Corint per risu egliare in esso it corag-gio e combattere ii suo risiuio, gli dice Timoleone se tu

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sara bravio controci nostri Henrici, no crederemo chehai uocisos nostro tirannos a se ii comPorteriai male, no ei persuaderem che hai assassinat i tuo iratollo. Timoleone marcia ardita mente in soccorso di iracusa,

exelude la vigilanga de' Cartaginosi Dion igi edendosi songa megeti di ossica ce dises , li consegnacia citiadella non sporsi alle vendetis de' Romani Questi deputativengono insultati e cacciati. Critolao ad alta voce grida b hasta volerio, per resistere a Roma che tuiti i popoli sdegnati contro lasua oppressione son pronii a prende to armi a primo segnate, e che mos trandos una uobile audacia, non a

con tutio te truppe, te armi, Di vi veri, e se ne sugge ebbe maneat i 'ajuto de'Re d oriente. Quos tirahit ei, ni Corinto Magone, generale aleniese, lo segiae ben tosto An Dingli Spiriti Tebe,l 'Arcadia, i 'Eubea, eda maggior partinibale ed Amilcare, incaricati de comando opo di tui, risolvono di recarsi ad attaccare i Corintii; ma Timoleone gli sconsigge es'impadronisce dei loro campo. Questa vit-toria e seguita alia res di varie citia. I Cartagines sono obbligati a chiedere la pace con umilianti condigioni. Timoleone passa it restante delia sua viti in Siracusavivendo a privato, e contentandosi di godere in me2go alia sua famigilacia gloria acquislata. Siracusani pleni dicit conoscenga per quest grand'u Omo loro liberatore, o riguardano come un adre Ledecisioni fugit assari importanti dipendono da 'suggerimenti di tui. Accusato un torno di matversa gione, it o pol e sui procinio di metiere in ranici delatori Timoleone arrestando it loro furore gli avverte che a chiunque e permesso di accusario, e che si vardassero a non lasci ars trasporiare dati rico noscengari per distruggere que medes imi ritti che gli axe loro restituiti. Timoleone termina a sua carrier in Siracusa, ove gli tene innalgato un monumento per memoria elle sue imprese e delle sue virtu.

Corint nulla presenta di notabile ne'tompita Filippo edi Alessandro Cadu tam ella oscurita risorge dati 'oblio allor-ehe i Greci tentano vn ultimoras orgo per ricuperare in loro indipendenga, merceda samosa lega de gli Achei che soliti 316 αέx Cordano i 'antico potere della Grecia colle loro imprese. Democrito primo magistrato degli Achei, attacca Spar ta prototta a Romani, e saccheggia a Laconia Spe- disce Roma commissar a Corint per lagnarsi detrius ra-aione dei traitati. I Greci rice votio con dispreZZole loro dO-glianae Critolao generale de Corint percorre tu iterae citia ella Grecia e te eccita a combattere controci Romani. Π consolemetello otio trovas in Macedonia pedisce quattro deputati a Corint per fortare la lega Achea a

Coritato reste de alia lega

chea

Parte degli Achei abbracciano la causa di Corinto Metello dii uox propone la pace, o sacris Zio di alcune citia. Si ricus ad ascollario. Egli tost col suo Osercito uoue contro Greci, e limette in otia , iacendo iura mille pri gion ieri. Disperato Critolao de cattivo successo di una guerra, di cui se ii promotoro, si da alla fuga e si sommerge. Ha per successore leo, che accogite un armata di I 4mila omini. roseguendo rapida mente Metello ne'suoi trion pissa a si di spada n corpora mille Arcadi, en-tra uella citia di Tebe, che trova abhm donata agi abi

deo coinando deit' esercito romano. rovandos liel suo campo tre magistrati delia lega Achea ligi a Roma, licia entrare in illa per indurreati Achei a solio mettersi mala fagione di Dieo' 'imprigiona. Gli assediati indi sanno una vigorosa Sortita, e Ostringono i Romani ad allonianarsi. Gonsio de buo successo Die offre a glia a con sole questi frenando i ardore delle sue quadre, simulau Contegit timoroso per incoraggia recla cieca presungione degli Achei. Si nolirano questi contemeraria fidanga; il com battimento h luogonella parte plustretia deli 'isimo. Ilcon 'SOle avendo imboscatacla sua cavalleria, colpisces Greci disiatico li mette in plena rotta, 'aglia loro la riti rata. Dieo,perdendo Ogni speranga,correa Megalopoli sua Patri Coeinto di-uccide la moglie, appicca illaoco alla casa e si avvelena strutta da Mum Gli Achel senga duce si disperdono Gran parte degli ''abitanti di Corint suggono durante a nolle. Mummio entra in citia est 'abhan dona a saccheggio. Son venit utelo donne, e i sanciuili, si mettono da parte te statue,ed i quadri tuite e case sono abbruciate, e les mura distruite sino alle fondamenta Cos finisce Corint ne l-l anno istesso in cui e distruit Cartagine. 3858146

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ME MORA Bl

Carano della stirpe de gli raclidi, parte da Corinto, o sonda i regno dimacedonia. a storia de' primi Bodi questa regione e molio scura, non Si leggono, chepoche uerre particolaxi satie cogi 'Illi rii, co'Traci , co'popoli circonvicini. PMacedoni quantunques indipendenti non isdegnano di vivero sotio la proteZione ora di Atene ora di Tebe,oradi Sparta seconda deIoro interessi.

Aminta adre di Filippo spogitato da gl'Illiri di una

parte de' suo stati, ricorre agit linti Cede ad ossi al- cune terre vicine alta Oro citia per esse Soccorso a riparar o sue perdite. Ristabilito da 'Τessali sui trono, vuo rientrare in possesso delle terre cedule agit linti; cio aluogo ad una guerra. In questa circos tanga Aminia collegas cogit tentesi, e uore poco do po lasciando tro figli tessandro, erdicca, e Filippo, edis altrochia malo Tolomeo. Alessandro per essere ii aggiore succede a padre.

Regna Un anno Solo, e Ostiene una uerra Crudele Con

tro P Illirii Alla morte di tui ausania principe ella mi glia reale, prosiliando delia minorit do' logit timi successori, 'impadronisce de regno Gli Atentes sodoli al- Palleanga salta con Aminia , prendonota Macedonia Ottola loro protegione, e comandati da Iscrate, cacciano Pusurpatore , e ristabiliscono ne regno erdicca cho nolgode ungo tempo in pace, venendogli disputato da Tolomeo suo ratello naturale. E in convongono di i mollers at iudigio di Pelopida generale de'Tobani, questi pronungia in savore di Perdicca, e conduce seco Filippo, che resta per molli anni a Tebe. Qui vi l giovane principe dotato di gran coraggio, distraordinario in gegno e Serbato ad alti destini, studialo leggi elle agioni in civilite per risormare a sua ,l'arte de' sommi capitavi per gua gliarii, o i costumidei popoli liberi per Oggiogarii.

Muore Perdicca dioe anni opo in un combattimento contro gl 'Illi rii, lasciando per successore, fglio in tenera eta, nomato Aminia A questa notigia Filippo suggeda Tebe, 'giunio in Macedonia s'impossessa delia reggen Za. Rinnova ausania te sue pretensioni a trono i racilo jutan uia altro principe, Ageo, si disputa pure lacorona questi e ostentato da gli Atentesi. Lamaco donia trovas infestata agPIllirii, ii tesoroe esausto popolo diviso I 'esercito senga cap e Sen-Za ordine, e la Corte plena di aggiri predice la ruina dello stato malilippo ostras superiore a tuti te di

scolla.

Appenala gli prose te redini de governo, tuti eam 36Mbia 'aspello Coli' eloquenga incora it popolo colyar- dimento oggiogaci cortigiani colla sermegeta ristabiliscela disciplina con a cuni alti di rigore reprimo a seditione; l abilit sua ritrova ignoti spedienti Bispellato da gli ussigiali ho ammaestra , adorato da' soldati hechiam a suo compagni, che precede ne' pericoli, da in breve tempo a suo sercitora foret di quello, tra lecui filo ora stato allevato. I hatia glion sacro di Tebe Di modolio sui quale sorma a samosa salange che oggloga la Grecia, conquista PAsia, o sa tremare in colosso romano. Filippo con incredibile atti vita acci in Illirii obbliga i raci a consegnargit ausania, e dissa it corpo te' Dies che disende Ageo. Da Sagae e valoroso rimanda generosamente in Atenei prigioni eri e traita con quella repubblica, ostrando uti vivissimo desideriora'ottenere a sua amici zia. Macedoni, alteri per te vitiori ottenute, depongono

i gio vino minia ni poterat Filippo edis questo anno

Filippo indefesso tigua linent netramministragione Chenelle uerre, stabilisco I miglior ordine di coso ello Stato, umenta ii numero delle milietie, accresce Pentrate, abbellisco a capitale coci monumenti, accOppiala pace alia iustigia introduce te scienete, te lettere, te arti ne regno chiam alia corte colla sua generosit, celebri filosos, stranter illustri invia in gni parte a m bascia tori, ne riceve da tuti te contrade e si met te in breve tempo ne grado dici tendere ben iungi la potenga

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diis paese per tui salvato da una quasi inevitabile ruina e che merceri suo genio era scito da una densa noti per brillare improvvisa mente de pila vivo exina- spetiato splendore. Ne tempo tessocia sorte, per innalgare a gloria dilui, gli prepara n degno competitore. Questi non e uuRe potente, ne u famoso guerrieros a uia celebre oratore Demostene ii quale prova con tuti gli sta coliche a opporre 'talenti di Filippo, che a parota vale spesso un fercito, e chera eloquenga ha i suo sui mini

come la guerra.

I potere di Filippo cresce allor a pari de suo ar- Pres diransi dire. opo aver dissati, in ordinata battaglia gl nitrii prenderanspoli colonia a te niese. Sicco me non uo per anco adombra tropporali Ateni est, dichiara questa citia in dipendente ma a cura di lasciarvi nomini scaltri dassegionati a lui che inducono poco temporaoporali abitanti a porsi sotto Ia sua dominaZione. Incoraggiato da questo uo successo, pinge Piu Ol-tre e sue imprese; oggloga i eoni ed usurpa anche Potide rimandandone la guarnigione tentesP. Demosten che eo occhio inquieto spia gni agione

di Iut, si flarga inutii mente di rendere sensibili a questaingiuriari suo concitia dini; 'abile Filippo trova modod addormentare la loro dissidenet lusin gando ne i amor

proprio , tacendo magni sche promesse, e ricercando laior alleanaa, mentre ne assate gli alleati.

Riescono colant i suo artificii presso i varii popolidella Grecia, che in vece di opporsi 'suo progressi Iouendono angi l arbitro delio loro liti La prosa di Gnido e una delle pili ri levant sue operagioni la conquis tadi questo aes gli procaccia miniere di oro, da cui ri-

cava annuat mente somme immense. Questa nuova sorgente di riccheZZe accresce te sue miliaie, gli procura da per tutio sploratori ed amici, egi a preM 'adito a molte citia Ci gliri dire non esserui sorteaeta alcuna inespugnabile ove si possa introdurre unmulo carico di danaro. Atene e Tebo, in vece dioras tornare i suo dise-gni, si oecupano delle particolari loro contestagioni, econ occors alimentano a discordia iccitata in questotompo noli i sola d Euhea da duo contrarie si atoni.

Questa guerra di poco momento e terminata ait 'arrivo di una ubita aieniese, alia quale barcano truppe checacciano i Tebant.

La regina limpia, moglie di Filippo, da alia luce

Alessandroci grande. Questi nasce lo tesso gloria in cui I insensato Erostrato abbrucia i templo di ses perrendere ii suo nome immortale Neli' ait che Filippo e avulsato delia nascit de figlio, a per lettere di aver meritato it premio a'giliochi olimpiet, e che Armenione uno de suo generali aveari portata una grande vittoria contro M' Illi rii. Filippo inquest momento scrive a famoso flosos di Stagira Aristotile, di avere glaon figlio, e che ingragia gli Dei non per vergileto dato, a perchera han satio nascere ne tempo delia vita di tui, o che spera merce te suecure di avere, successore degno di se. II genio militare di Filippo si appales in una importante occasione Alcuni contadini vicino a templo di Delia aveano lavorate deli terre consacrate ad Apollo: altri ne mici de primi prendono i partito de nume, emat iratiano i profanatori L contes divi ene comune , Ciascuno sotio 'apparenga diis gelo religioso, cerca diSOstenere i suo particolari interessi. I templo di Apollo saccheggiato da n partito, che controci parere de 'sa cerdoti ostie ne dove i num pagare i soldati destinatia disenderio. Dopo dieci anni di sanguinose attaglie, i rivali ri- corrono a Filippo questi vendolo gi prevedulo leuPronis a sercit atruo po Tosto passa te Termo pile; plomba sopra i Greci possati da'loro proprj surori, eli Ostringe a rimetteremelle sue mani questa causa , Og getto di tante tragi.

Filippo trionsante e coperto di gloria si abbati dona a suo gran progeti di distrugger Ia orsi eo braccio de Greci Fatiosi eleggero lor capo in una assemblea, mentre minaccia diciendero ali'Asia tuttici mali ch essa altra volta ave recati alr Europa, e cciso a nodo' suo sudditi, e lascia a figlio Alessandro u regno quasi da lui creato , molle truppe agguerrite, ed abili

generali.

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Nascita

Guem Sacra.

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