Nuovo atlante istorico

발행: 1831년

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Prime impreseu Alessandro.

In sagiabile Alessandro di gni specie di gloria aveagili mostrato ii desideriora essere it piu sapiente degliuomini , come illi grande de Re. Gli stati dolia Grecia dispregetano a sua iovi ne2ga, ni uno iudica che questo principe ovesse in breve diventare per loro illiu formidabile degli uomini. In vece di mostrars fgomentato da gli ostacoli che circondano ii suo trono, a pronia mente sentire la sua autorita alia corte la sua benescen ga 'popoli, exi suo rigore a ne mici, e mescolando sagacemente lata olcegga

a vigore, si concilia 'assegione de' popoli. Bist.bili loci' ordino pubblico Alessandro attende a sedar il formento dolia Grecia Gli Acarnaniani, gli Am-hracioti, i Tebant, erat Arcadi che acciat aveano dat loro aes le guarnigioni macedoni, disthiarano non do- versi riconoscere Alessandro per generale de Greci Gli Argivi, gli Elei, i Lacedemoni proclamano la loro indi pendenga Atene sementa queste agitagioni I popoli piuvicini alia Macedonia si preparano a rendere generale a sollevagione , mentre i barbari et settentrione la minacciano colle armi. Αlessandro pavent alcuni nemici colle minacce, altriguadagna con promesse. I essalicio riconosco no i primi per loro capo Gli An figioni gli danno i comando generat di cui aveano investito suo adre. Armato da questo decreto in aspeltata mente Si present alle porte di Tebe la quale et momento cessa dat Largi rosis tenga Sconcertati gli Atentes da tanta celeritagi' inviano deputati per almare ii suo degno. Alessandro, opo aver repressa colla sua presen Za, Ia coaligione che sorma si volea contro di lui , ri tornain acedonia, e marcia controci harbari LGeti dispreκ-Zando la sua giovi negga, si erano rivoliati esso li at-

te e ne saccheggiari paese. I passaggio de monte Emo, che supera a malgrado della dissicolla de'luoghi o dei numero de ne mici, sa conoscere luminosamente it suo coraggio e la sua fortuna Soggloga in poco tompo leonii, i raci, Triballi. gl 'Illirii Udendo a fama delle suo geste, i Celtigit spediscon una deputagione per accertario delia loro amici Aia. Alessandro, reputandos gia te muto da questi popoli est richi ed de motivo de loro timore Essi altera mente is pondono di non temer chera caduta dei cieto. Le vitiori do giovane principe cogi Illiri lo conducono a di a deli 'Istro. Per evitare che questi barbari durante la sua lontauaraga si portassero a nuove ribellio 366 335ni, obbligari Re inti a seguiri in Asia Indi si vendica crudelmen tu de' Tebant con incendia recla loro citta. Riceves uia ambasciat da gli Ateni est, i quali solio l'aspei. to di congratularsi de' suo trionsi intendono di amman-

sarrie la collera.

Accogite Alessandro gragiosa mente grin viati, e domanda cho si dassero in sua alia gli oratori , he tanto a-veano declamato contro di tui; maraten prega ilino di asciare a popolo a punigione de colpevoli, e impetrane tempo tesso la sua clemeneta pe'Tebani suggitivi. In ta guis pacificate te cose, egit ri torna inmacedonia , ove a celebrare pubblici tuochi in onoro di Giove o dellemuse Alcun tempora opo si reca a Dolso Per consultare oracolo sopra la guerra deli 'Asia Bicusala itonossa di salire sul tripode Alessandro a prendein braccio e vera a porta a malgrado di ei. a sacerdotessa sciam a Figlio io, a te non si vis r sistere. Alessandro sui momento parte dicendo, di non veritu Bisognorat altro ora colo. Convocati da esso in Corint tuiti i Greci, di belNuovo o nominano generalissimo. Dichiara in quest assem blea che tuit te citia recte rimarrebbero libere , evieta loro di richiamare gliribanditi, e di eouoscere I-Cun OVrano. 36ro 334 Giunt i momento di seguireri grandi suo diSegui, iamosa pedi-ra una l'esercito compost dici 2 mila acedoni, di mila tone di tes-

te da armenione, di mila riballi desilirii, di 15oo cavali eri macedoni comandati dati lota di 5o cava lieri essali gui dati da Calante dito Greci da Erigio; snal mento dito uomini di mitigia loggierata Tracta edi leoni , sotto gli ordini di Cassandro. a maggior parte di questi rufficiali sono in et di piuta 6 anni.

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Annida Non. Λ v. G.

A VENIMENTI

Clito,infestione, Cassandro, Tolo meo, Calanis, erdicca , Cratere, Celo, Filippo glio diraminia. Alossandro lascia i governo delia Macedonia, laispegione ulla Grecia ad Antipatro . he god di tuitala sua considenZa.

n eo. La prima impres deli 'ero Macedone e i passaggio de Granico egi traversa questo sume ad ontadio Iomita Persiani comandati amemnone di odi, illiuabile de' generali di Dario; Iomita ne mici cadon Del P agione, e lyasia minore dixi eno loruit di questa prima vittoria Sardi, seso, Mileto, Alicarnasso Sonprese, o si Ottomettono; utra in Gordio, ove sistevat carro diis antico re chlamato Gordio, it cui timone era legato con nodi inestricabili Un ora colo avea Pro- messo I impero deli Oriente a colui che lo sciogliereb-he Alessandro opo inutili sorti, taglia questo nodo colla sua sciabla, e crede in ta modo ademptrra ora- colo. Indi percorre a Frigia, la Cappadocia, e 'impadroniscera Tarso ove e sorpres da una malattia pericolosa e si ede sui momento di spirare, Per es fersi ha gnato ne Cidno. Ivi mostra que celebre ratiodi magnanimita verso it suo medico Filippo dat quale Prende con fiducia e senga pensarci a Levalida conOSciuta , mal grado Ι'avvis di esse quella destinata ad

avvelenario. Nessandro appena convalescente corre Colla Sua armBastallia 'tis mala incontro a Dario, e vince contro dies uicia celebre battaglia 'asso nolle ole delia Cilicia , che separa uol Asia minore alia tria I ersiani tome credesi xvi Perdon Ioomitu omini La adre, a moglie, es 4-gli di Dario restano rigioni eri egi siesso non issuggeche a tento at vincitore chera' insegue. opo questa vittoria Alessandro percorre a Siria, prende Damascoripiena 'immensi tesori di Dario, distrugge Tiro cheprende 'assalto opo u penos assedi di sette mest, entra Pacifica mente in Gerusalem me , saccheggia Gaza, e sottomette 'Egitto. Visita ne deserto it templo di Giove Ammone, ove si s riconoscere figlio de nume, edifica la celehre citia di Alessandria. Alossandro lascia Egitio per audare a cercare Dario che vendo adunate tuitu te sorgo de suo impero ullativa orientale de Tigri in vano se a vincitore au 36 3 33itaggiose proposiZioni Alessandro traversara 'Eufrato Lil ttaglia di r Tigri e arriva alia ista di Dario fra Gaugamelo ' ' Arbella In questo famoso campo si decide la sorte del-Ι Asia. Alessandro alla testa di omita fanti, o di in 8mila cavalli, combatie 65omita Persiani exuccide loro si dice Zoomila omini. Tal oria latia glia cho Histrugge a monarchia persiana Babilonia e Susa diven-gono i primi egui delia vittoria, de pari clio Persepoli cui sa appiccare ii suoco per u eccesso di ubbria chegga, ad istigagione delia cortigiana Taide. Mentre Alessandro insegue Dario, questi divi enecla vitii in delisi infame tradimento. I Satrapo BuβSQ, uno sitiet aliae do'suo uffigiali, 'impadronisce di tui per consegnario Codomano. a vincitore, o succedergi sera sortuna gli osse savo- revole. Questo traditore atra vvicinamento delle armimacedoni assassina timente i suo adroue, che ricusad seguirio Alessandro, che deplora Dario, insegue daprincipio ii suo uccisore, a disperato di raggiungerio, torna a catompila quivi a riposa re u istante te suetrupperi e ri prendendo tosto a sua marcia litoriosa, entra eli Ircania, e oggloga ultim popoli a meκκο-giorno dolroxo. Qui si pone rabboccamento singolare, senκ dubhio avolos di Talestri regina dellera incingoni, che viene di si ungi per considerare colui, ad cui fama erupiva univerSO. Verso questo latesso tempori uccidere Filota, exi dilui padre Parmeniones Puno era stato sino aliora suo amicos altroci piu illustre gelante e sedeterae'suo generali. I figlio e messo a morte solio pretestora una cospiraetione, exilia dre vilmente assassinato per timore che vendicasse a morte de figlio. Queste sono te prime macchi della gloria d'Alessandro e per quanto Siano

enormi, ventura tamente non sono e sole, ne te ultime.

Ostinato gli in inseguire it persido Besso, traversa paesi renduti sterili alia natura, o devastati dat ne-

mico, che crede di non potere suggire a vincitore, se non separandosene conrae'deserti. La costangara'Αlessandro supera tuiti questi stacoli, aggiunge Besso, Ch tra-

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dito a suo nolla Sogdiana , e consegnat a Macedoni, o trova in una morte terribile it castigo de suo regi cidio Bicondotio a Ecbatana, quivi op essere stato mutilato, e attaccat vivo a qua tiro alberi avvicinati porserga, i quali ad diriggandos diuo con violenga tra- sportano ungi te membra lacerat de traditore. Alessandro arriva nol mente a Glassar te, prende Ci-ropoli abbricata a Ciro , traversa it unam e dissa ibarbari che vengono ulla sponda opposta indi gli ab bandona per occuparsi di piu grandi conquis te, e rivolgere te sue mire ed i suoi passi verso te regioni deli 'In dia. Maracunda, capitale della Sogdiana uccide nella sua ubbria cheggari vecchi Clito questo illustre guerriero, che gli ave salvato la vita a passaggio de Granico, Ia prima fra te sue vittorie, spira sotiori suo colpi.

Alossandro traversa 'Indo, e arriva elle contra de indiane, ove assilo uno de' Re de paese, o riceve da amico, menire u altro nominat Poro lo combalteio coraggio. iu ravo che fortunato, questi e distatiodi a dati Idaspe , o cade in potere di Alessandro , di cui otiione a stima e suo nobile Oraggio. Sempre Vittorioso, e sem pre avido di conquisie, Ales sandro ' in oltra verso it Gango, conra' iniungione di superario e penetrare sino 'consilii orientali delia terra; in i uoi soldati spaveritati alle dissicolla, o a'desertid' ignoti , est, ricusano di se guiri e 'Obbligatio a ri- nun Ziare a progetio ritOrna suli Indo per ossi draca .il cui assedi quasi perde a vita , essendo saltato dat-l 'alto deli mura dentro a citia, ove trovas uella nec sessita di disendorsi contro una solla di numici, sinchei uoi solditi non etiano a terra e porte per CCOr-

vere in suo SOCCOPSO.

Alessandro scendendo quindiciungo ' Indo arriva sin ali oceano , ve in contra con sorpres it curios en uox spei tu colo det usso, e risivss de mar , he erape tui ignoto de par che per tuti i uoi Riprendesinat mentes la trada di Babilonia per terra . mentre a sua otia abbati donandosi sotio a condoti di Nearco, Sopra muri conosci uti, arriva felice monte a porto di Armogia , sitiant ali ingresso de golso Persico. Alessandro, at suo ritOrno, sposa a Persepoli Statira,

la glia primogenita di Dario, e dura minore ad Efestione, it tu caro de' suo favoriti, che vore Ocodopo per gli eccessi della sua intemperati Za. Alessandro di i torno a Babilonia e trattenui dat leprodigioni de'Caldei , he gli annungiano di trovare inquesta citia i suo se pol cro. Qui vim conquislatore delmondo turbato a terrori, paventat da oraColi , erraincerto ne contorni di Babilonia, paventa udo di sporsialia morte a lui tante volt assmutata. Finat monte i desiderio degli Omaggi che o atten- dono in questa capitale vince gni timore Giunto tilsu pala ZZo vi ric ex gli ambas ciatori di quasi ulti

popoli dei P Europa o deli Asia. 1 deputati di Corinto gli Urono , in nome delia citia , i dritto di citia di-nanga, osserta che apprima loria sorridere; ma insormato pol che Ercole solo avea ottenui questo privilegio avanti tui, ' accella di buo grado. Si occupa per qualch tempora eli' esecugione de'suoi di segni petra 'abbelli mento di Babilonia, e sa preparativi per uove conquis te ma a sorte trono ad untratio te sue sperange , Ed i torni suo i. In u gran anchelio do pora ver molle volte uotata latageta di Ercole, capace di molli hoccati, perde Alessandro a conosceriga, ex assa litora una violenta febbre. Rinvenula inutile 'arte de' medici, id otio in pochi gloria ait 'estremita, da i suo uello a Perdicca eria silaro innangi a suo lotio riuoi ecchi soldati. loro gemit sono alii eloquente oragione funebre Vie domandato a chi lascere hbeci impero : a vii degno is ponde egit ma re edo oggiunge , ch lo Ostre discordie Onore anno a mi memoria con strant itiochi fu- Hebri. Quando usi tu gli domandanori suo i generali che 368 3 iti si rendano illi onori sun ebria allorche sciret fellei. di in '

32 uni opo uri regno glorioso diis', lasciando di se unari putagione, alia quale alcun principe non a potu tofors ancor pervenire. Non ascia chem sol figlio chia. mat Ercole , e che ave avulo da Barsiana figlia di Artabazo e edova di Memnone . a si crede che morendo 'ossa ne e Stat ira ossero gravide.

I successori diales sandro non sostengonesta gloria dictui.

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Cassandro

Lamacedonia e in reda alle rivolligioni Nessun fraci derano come, vile bandito dopora sua dis ita Avea suo coimpagni e moderato abbastanga per opportare u n osserto uti templo alla Fortuna, ne hiu donora portepadrone, ne a sussiciente reponderanga per orga gli a momento delia sua disgragia. aliri ad obhedire. In tale stato di ioso aspellando che Cassandro per rendereri suo driui piu rispottabili agi ij, tu sorte elle armi decidesse delle loro retensioni, con occhi de' Macedoni, prende in moglie essalonica foret lavengono dicit conoscere per re Arideo fratello naturale di di tessandro favorito da destino piu non ha altri no- Alessundro Per essere questo principes imbecille, Per mici, heri rimorso si odiato dispreggato, obhedi-dicca e dichiarato reggente per go vernar solio ii nome o. Un trono acquislato On tanti delitii ad tra poco A sis dicia santasma di Re Antipatro ch tro vas a go verno Cassandro muore dopo di aver overnato qualine di ii; imaeo. della Macedonia, tenta tuit' megeti por ussi curaesen ii Macedonia i suo figli si contendono a successione. Uno POSSESSO macia sua amministragion non esscindo chem di loro chiam in suo juto Demetrio che 'uccido, ex uno i toto di potero, ali ascia it tori coloso niti di si da loca mare Re ma privato pol et trono a Pirro disputare o 'suoi colleghi; sed e porciui una orgon te di e da Lisi maco uore per dolore, e per dissolutegete. timor erat spe digioni Morendo lascia cla roggongi alo Vinio Lisi maco, Lucciso in una attaglia contro Se lis percone it i in ecchio capitano di Alessandro e ri leuco, lascia la Tracta. la Macedonia in alia de vin-serba i suo i stati et suo proprio glio Cassandro citore choraiunt nella capitale de 'nuovi suo stati, vi e Polis percone richiamaal overno limpia ad re dira Dcciso da Tolo meo Cerauno bandito Aragitio. In SS h. i. lessandro mi di et ri torno umenta Jo turholonge ella finisco it piri grando oci 'ultimo de'capitani di Alessandro. sa morire Arideo. a reggen Za di olis percone non e che a se te di regno che stra scinato avea Cerauno a tanto una guerra terribile e costante fra ut o Cassandro figlio delitio, altri liene a commetiere per appagarda sua am di Antipatro, dolia quale sestano vittim P due figli di bigio no Arsinoe sua sorρlla, edova di Seleuco, era stata Alessandro ed limpia proclamata Bogina perfido Cerauno in gannandola, QueSta Regina assediata in id ita e eos trotta ad arron la posa, o poscia 'uccide instem co' suo figli Liberato dersi a discregione: parenti dollo vittimo da ei sacri da gni concorrente si s Re di Traci , erat Maced Ovia. - , , siCate convocanora 'assemblea do' Macodoni , o ne domati I ciolo non litor metto di godore lungamentei frutto iri sei idano a punigione Ella si di fendo con alto rogga ues de dolio suo crudelia. Un innumere volo sercito di Galli co ' creto a condanna a morte I soldati scesiti puri secu mandati in prima a Belgio e Lindi da Brenno entrano Zione ricusano dicitende la mano ulla adro de loro in Macedonia Cerauno acciecato ricus a i soccors deieroe che tante volt gli ave aut dati alla vittoria; a Dardani, o rigetia loe proposigioni di pace de 'barbari, si gli delle sortunato vittimo dolis barbari dici ei noti che manis stano volo soli ni un tributo Gli affronta 3i a scoliando che propria dis peragione . te si getiano con obole tu olo di armati e uore solio i loro colpi. SOPra, e ne tron cano P giorni. Finat monte liber4ta clama eo donia da questo flagello Final mente pervenulo Cassandro a sorga di Heli iti a divisense oggoti di uove guerre tra Antioco SUCCessore

trono di Macedonia , tu vitiori a d 'Ipso, ovo o dissatio di Solouco, o di Antigono figlio di Demetrio La lotta

Demetri O, ve o stabilisce e tutio impero di Alessan termina con norati sit che concede ad Anti OCO Utta u audro e diviso traci vincitori Tolome tieno 'Εgitto e la Asia e lascia a Macedonia ad Antigono Cerca que 'ς η' PoleStina Seleuco a Babilonia, a Porsi , is a Media sti tuiti i modi ondo restituir alii Macedonia 'impe Li)imac la Tracta, a Bitinia, ed altro provincie. ro 6lla Grecia Sotio molle e litta Her Peloponneso, Demetri errante, e eguit da alcuni fidi guerrieri va ontra eli Attica, e 'impossessa di tene. Crede potero Cereare asilo in tene. Gli Ateni est, cho lo avovano facit mente impossessarsi anche di sparta; amoso ir3ttat come uri Dio, allo rcho era vincitore, o consi lega degli Achei attraversa i suo P di segni, sin a tio to

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che per particolari dissongioni degli stati della Grecia, soprattuli per te gelosi insorte tra Arato di Sicione, Cleomone re di Sparta, iesce ad Antigono di entrare in alleanga cogit Achei Cleomene gli prende Megalopolid'assalto, indi a uogo a celebre battagii di Selasia,

ovela vitiori resta indecisa: massinat mente Antigono merce il valore de Tebano Filopomene vince Cleomene, s'impadronisce di Sparta, ri torna in Macedonia, ove non vive Che re anni, e lascia per successore i giovane Filippo suo glio, che rocas a Corint eri alleanga cogit Achei 31sa ui Filippo et Pascendere a trono da a conoscere la bra-Filippo IV ma 'imitaro illustro adro di Alessandro, di cui porta ii nome. Ambigioso pronio eli'operare, e prode elle armi avrebbe sors acquis lata egua iam se a fortuna di Roma non avesse foverchiata la sua. rima di latrare

ne Peloponneso a alloanga con molli principi doli'Illi-ria Que doli' Acarnania, e di Epiro eguo no a parte degli Achei, o do Re di Macedonia. Dori marco genet alo dogli toti utra eli 'Epiro ocio

deVaSta. Filippo, songa essere irattenuto da questa di Versione, penetra in tolia , 'impadronisce deli citia

principali, saccheggi l 'Elide. Un favoritodi questo principe chlamat Apello commette terribili eccessit elle citia alleate, si conduce cogit Achei come illi assoluto tiranno. Filippo conuinto do'dolitti di costui ne ordinacia morte. Indi lino di Macedonia battuli is emici, Lasso datala sua autorita conchiud la pace cogit Etoli. Una impres a Pi Vasta occupa in quos to tempori 'animo de Re PCartaginest comandati da Annibale erano entrati in Italia, eda Veano guada gnata lalatia glia et Trasimen o Giudica Filippo favore vole la circostanga per attaccare i Romani, Per son dare la sua grandegga sulla loro ovina. Dissati preS-s Apollonia, rivolge i suo furore sopra degli alleati. Indi a qualch temporia votito alia sorte Filippo sade'progressi eli Illiria, ed spugna a citia 'Isso. IRomani saltati alla fortuna, opo averat cuperata ira cus e Capua delibera nota rivolgere tuti te Orge con tro line di acedonia. Questa sanguinosa lotta dividet Grecia , i Lacodemoni o gli toti si dichiarano per Roma et que della Acarnania, e gli Achel seguo nocia parte di Filippo Questi ostiene attre guerre, prende Scio di Bitinia, trucida una parte de gli abitanti, vende ii resto, spiana a citia. opo 'assedi e la res di Abido tor-na in Grecia, e entra el P Attica I Romani gli di chiarano a guerra, e inviano soccors agit toni est; questi combattono line dimacedonia, a son dis attie ostretii a lentrare in citia.

Obbligato ii Rem mvovere contro i Romani,hau 1 peginio, ed stobbligato di venire ad una conferenga con Quingio Flaminio per traitare la pace. 'orgo glio di Filippo eratio

regZa romana rende impossibile qua lunque concilia gione.

po e inti eramente battuto, e si sottopone alle condigioni noces Io.che iace a senato romano 'imporgli In spettagione dolia conclusione de traitato si s una regia di qua tiromes i. aga ilippo prouulsoria mente lio talenti, o disin ostru ggio ii suo gliuolo Demetrio. Filippo tu non regna in acedonia Negli ultimi suo igiornicia discordia ch'0gli ave disseminato ella Grecia. divide a sua saltii glis. erseo it maggiore de 's gli suo iconcepiscem odio violento controci fratello Demetrio, ne delibera a perdita Lo accusa falsamente a padredi aver voluto attentare alia vita di tui in una tostra, lacaturinia trionsa Demetrio scrive a governatore di una provincia per facilitarsicia suga Sorpres tale corris ponden ga e considerata ui dolitio Filippo oppresso dat dispia cori, indebolito ali et e da 'aisastri, e continua- mente alggato a Perseo condantia Demetrio Questi perisce, exi fratello senta rivali sale ad n oglio insanguinato, in egii di sonora colla sua villa, come orda toto avea co' suo missatii.

I nuovo B di Macedonia inebbriato di orgo glio, si

crede atto a ovesciare la potenZa romana Aumenta I'e- SerCito, pedisCe emissari, e trova da per tutio alleati.

da prode generale rompecia lalange macedone, Ia l-ila Paolo milio. stri gge total mente, riporta inter vittoria, e conquis ta a Macedonia Perseo che non a ne in Cere ne morire ,

caricat, di catene, servo di ornamento ab trionso di Paolo Emilio, e termina i suo ii orni nella catti vita.

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56UOΜINI CELEBRI

Sec. a. G. an. B. G.

Cecrope. 5I Lelege. 1403 Cadmo. 132 Laio Sisiso. 1283 geo. 126 Εdippo. 235 eseo. Eteocle Io9 Codro. ο7 Medonte. 814 Carano Dotti c. 14o Minos. 23 o Ansione. Esculapio Omero Fidone. 884 Licurgo Esiodo. Coreb I vincitorem 'gluochi olim p. Elato I eforo a Sparta Archia di Corinto Aristodemore di essene Dotti c. Emulo di Corinto Isito Cressonte legis. de 'Messeni. Zeluco legis de 'Locresi Archiloco.

Aristomene. 66 Cipselo. a Periandro, Dotti c. Tirteo. 623 Dracone. Terpandro. Arione Alceo. Erinna di Lesbo. Pisistrato. Olicrate. Ippia AE pparco. Armodio oristogitone. 4'5 Demarato. Dotti c. Talete. 593 Solone Arcesilao Sasso. Εpimonides Anacarsi. Esopo Stesicoro. Anassi mandro Biante Chilone Cleobulo Pittaco. Anaximene Teogni de Ferecida Pittagora. 535 Simonide. Tespi Anacreonte Eraclito. armenide

Milgi ado Aristide Leonida Temistocle. Pausania Cimone Pericle Aspasia Alcibiade. Conone Lisandro Teramene. οὐ Trasibulo. Dotti c. schilo Pindaro Anassagora Sosocle. Aristarco Zeleuco Erodoto Empedocle. Euripide. Fidia Cratino Eupoli. Aristolane. Socrate Democrito Gorgia Tucidi de Ippocrate. Protagora Lisia Parrasto Cebete Euclide.

Sec. a. G. an. B. G.

IVIII

Pelopida. Epaminonda Timosane. Timoleone Focione. 36 Filippo. Parmenione. Clito Cassandro. 336. Alessandro ii grande. Antipatro Demetrio Falereo. Dotti c. Senoson te Ctesia. Apollodoro pittore Timo te di Locri. Tolomeo. Antistene Zeusi Archita. Aristippo. Platone. Dione di iracusa. Isocrate Areto. Diogene Licurgo. eopompo Nearco. Onesicrito. foro, Speusippo Aristotile. Protogene Eschine Senocrate. Demostene Demade Apelle. an filo pittore. Timante. Fileta Lisippo Cratete.

Ρirro Antigono Demetrio oliorcete'. Lisimaco Agide. Filippo Cleomene re di Sparta. Nabide. acanida. Filopomene. Arato di Sicione Critolao. Dieo. Dotti eo Metone Pite di Marsi glia geogras . Aristarco astronomo Euclide Epicuro. Zenodoto Teocrito Li Conone. Callimaco Apollonio Pergeo. Archimede Zenone Stratone Diognete. Erasistrato medico. anetone Ctesibio.

Dotti c. Motrodoro . Pol ibio Ιpparco. Carneade Aristarco Alessandrino.

Dotti c. Panegio Diodoro Siculo. Strabone. Iutarco Dionigi di Alicarnasso.

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L Α b. artolemi pariundo de go verno de gli antichi

Greci,c avverte che non si tro vavan presso di essi duenagioni, o due citia, che Vessero preciSamente la tus

sa forma di go verno oggiunge che da per tutiora costitu gione inclinava verso it dispotismo de grandi, verso quello della moltitudine. I 'Attica su iungamente divisa in II castella in dipendenti. Intorno a tempo della guerra di Troja Toseo lori uni in uri sol corpora popolo, e formo una specie direpubblica, di cui tene era a capitalo Egli distribuli ci ita dini in re classi, nobili, agricol tori, ed artigiani. Quolla de nobili , assa men delle attre numerosa, te gua gli ava o pures superava in potere perche avea in mari tuitu te dignita. Questa forma di overno si mantenne sino a Codro Gli tentes piu che alcu altropo polo della Grecia arieta vano alla in dipendenZa. Una Ontes sopraggiunta rari duo figli di questo se seco aboli recla regia potesta Giove solo si dichiarato Re dilato ne I governo si assidat a magistrati che chiam a vansi Arconti. Questa carica perpetua ed reditaria opo lospagio di ire secoli su rido ita alia durata prima di oanni e pol iis solo e surono creati nove Areonti, a iuncti dessero men Ombra , dividendos fra loroci' autorita. I primo traci novo chia mavas propria mente 'Ar-

conte e co suo nome veni v a Seguitori 'anno corrente.

Prima di Dracone tene an cor non avea leggi quin dii magistrati si resola vano ne loro giu digi arbitrariamente. A temptra Solone it potero supremo si rimesso tra lemani de popolo, e furono te magistratur assidate aimembri principali dello stato Sobheno i citia dini dovigiosi di una discreta fortuna formassero re classi, e i overi una sola gli ultimi tu numerosi trovaron si percise disposigioni de legislatore arbitri dogli assari pluui levanti. Nello pubbliche assemble generali e particolari claScuno 6bbo ritto di suffragio in torno a pace, a guerr , Parnministragione pubblica , ed gni altra cos diretia mente peltante alia patria Gli omini dolPoth di oanni eranori primi a dare ii voto in tale assem blea.

Tut te te magistratur amministrative erano annuali, Bl-

cune eligibili, attre irate a sorte. I iudici erano presim distin tamente, ei a sorte in tuti te classi de' citi ad ini. Tali divisamenti costitui vano vn overno democratico.

I 'Areopago compost di omini i tu rispellabili suincaricato di vegliare a mante nimento delle leggi, e de'co stumi Questa carica era Conserit a vita. ' Areopago avo i diritto di censura. I 'esercitava sopra i magistrati, e sopra i particolari. Si applaudi vano ali Areopago tulte te decisioni de' tribunali Questa potenga suprema Ovea condurre costantemente te autoritam' principi dolia costi iugione, ex particolari alia regola ella morato Gli Arconti noli 'uscire delia loro carica doveano dopo uti Severoesa me essere inscritti at numero de' membri detr Areopago.

Sparta sorma va una repubblica aristocratica, Che uni

vari vantaggi sella monarchia, deli' aristocragia e dolia

democragia Si pens che a creugione di uri senato sortiit di grande autorita polrebbe temperare a potenZide Re , e terre hbe a reno a turbolonga de popolo te cui passioni precipita vano io stato Deli an archia Ladurata delle sue isti iugioni ne provo a Savi eZZa.

duo Re tolli a dii rami delia casa dogli Eraclidi

Continuaron ad occupare ii trono. Uni vano essi glionori delia dignit reale quelli de gran Acerdogio Comanda vano gli serciti e resed evano a senato Psenatorierano in numero di o, contando i due principi, edera n nominati a vita Tutte e leggi e tuiti i do creti veni vano faminati, discussi e proposti a senato. Popolo approvava, o rigetia varae sue proposiZioni senga poterie discutere e modificare.

Altri cinque magistrati, det tiἘsori, scelli dat popolo per impedire a'Re ed a senato di estendere la propria autoritaal diu dolio loro attribugioni, aveano ii diri ito di destitu ire,d 'imprigionareri senatori, e di condannarii a morte .lotevano essi pure sospendere i re datio loro fungioni, sin almomento in culpora colo consultato licii ponesse sui trono. Erodoto, Seno rite attribuiscon a Licurgo a crea-

trario che osse un re per nome Teopompo, che t 'istitui 3o anni dopo a morte di Licurgo, o di segno direprimereri ambigione de senato. II ovorno di Tebe era vario ci suo supremi magistrati chlamavans Beotarchi, exerano ne tem p is tesso

capi delia lega Beotica.

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Quello di Corint dapprima su monarchico I magistrati di questa repubblica , detii ritani erano lettidagli angiani, e celli se loro gni anno. Ilgovernodulla Macedonia su costante mente monarchico

In torno alle leggi sappiamo, che velle di Solonesurono res per modello agit altri popoli , ed adol-tate alia maggior parte elle citia reche. Dra Cone virtuoso Arconto parvo i primo degno delglorioso ministero di legislatore di tene, a gli adde in eccesso di severita statui pene capitali per tuti irae litti indistin tamente, dicendo che i tu levi meritargit embra vano a morte, e che altra unigione non Do leva ritro var per i tu gravi. Volle persin punire e

cos in animate, che vessero casual mente amma ZZBto un

u Omo, sacen dole acciare in bis do con secragione, Per inspirare orrore atromicidio Leci eggi di Dracone crit te Coi sangue, sicco me dicon gli antichi, si distrus- Sero a se me desime per essere impraticabili.

Solone ebbecia gloria di procacci arsi a fiducia di tuitii partiti e di essere cello per legislatore diate ne Ilio

pol vole sario anche re egit si content di accellare ilgoverno della repubblica, o risi ut i sceltro. Solone ave conosci ut che elle pubbliche turbolen geun iccolo numero di malvagi ora saetiosi prositano con audacia, per domin cire deli' inagione della gente dabbene.

Onde evitare questo inconveniente , decreto delle pene gravi contro coloro che in ut tenti potat rivolugione nousi dichiarassero aperta mente per uno de 'due partiti. Que si logge per lungo tempo ammirata , a d raro Se gutta, sorZava a virtu a coraggio. Un'altra leggo condan nava a morte qualunque Citta dino, che tendesse alia usurpagione de potere Supremo, non che i suo fautori.

Tale era o spirito delle sue leggi gonorali. Quelle cheeoncerne vano i particolari considera vano it illa dino,nella sua persona , oo me parte dolio stato; elle sue obbligagioni, come membro di una famiglia, che appartiene allo stato; nella sua condotta, come uno chesia parte di una societa, la cui foret dev 'essere costituita da'costumi. Una massim di Solone era, he non vi sarebbe iu-gius tigia se gni citiadino Onsiderasse, come sua personale, qua lunque in giuria satia ad altro citia dino Cos lalegge volendo proteggereri deboli et i overi contro ipotenti Di ricchi, permetteva ed angi imponexa ad gniateniese 'attaccare e perseguitare in iustigia iniurique avesse insultato u sanci ullo, una donna, ii uom libero, d anche uno schi avo.

Non poteva alcuno impegnare a propria liberta per debiti, ne disporro di quella de'suo figli. Poteva peroi citia dino vendero a glia ora sorella, net caso chesi fosse di sonorata. Ι sulcida ora mutilato ed infamato Le legge era muta sui parricidio, iudicandolo Solone impossibilo.

La calunnia era ogge ita a gravi pene Poteva gnuno arrestare, uomo accusandoi di surto; a se non o leva Provari O, pagavis una sorte ammenda.

La patria non essendo composta che di famiglie , ve-gliava a logge alia loro conservagione I suo capo do eVa Sempre essere appresentato da n glio legittimo adottivo. Ne caso di morte senga posterita, si obbligavas iuridicamento uno degli redi a prendere ii nome delmorto, ex permutare la sua semiglia I pii prossimo parente di una glia unica vexa ritto di posaria. Solone, per evitare a concentragione de' hseni territoriali, avea limitato gli acquisti permessi a particolari. Niuno Oleva vendere te sue terre suor de cas di una

Ad imita hion doli leggi egigia ne , gni particolare

Venne Ostretio a render conto ali' Areopago de' suo a veri, erae'suo me ggi di vivere. 'ogio ora punito Ol-l'miamia L logge rego lavara' educatione de' sanciuili, gli stud dolio scuolo e gli serci 2 de ginnasio. Si allevavano a pubbliche spes i gli de citia dini morti sui campo 'onore. I grandi servigi enduti allo

Stato erano ricompensat con corone I vili erano punit conon iudigio che ii dichia rava infami. Ogni uom di altivi costum era es cluso alle pub-blicho fungioni o allo assemble de popolo. I figlio oveva mantonore it adre ella ecchia iacima se era nato da una cortigiana venixa dispensato daquesto do ere.

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Si puniva di morte gni magistrat ches Tosse comparso ubbriaco in pubblico. La logistagione politi ea di Solone non prevenno leri voluetioni te passioni de popolo surono tu forti

della sua agione.

magistrati ed ii popolo aleniese iura rono di os . servare queste leggi per u Seeolo Furono scritte so-pra Otoli, che si assissero a pubblici dis di. La costitu gione di Sparta era tu aggia e tu solidad tuti quelle che siste vano in Grecia ; era , per coSi dire, norat lato satio tra te passioni ch iurbano ilripos de gli stati , pol che assicurava o splendore deltrono, e la liberta de popol , temperando lo colla sa-

glioso ci'ardire, eo quale Licurgo impres di chia mare costumi in juto, Da Ostegno delle sue leggi. Le sue id e superiori alle ordinari vis te delia politica, ave Vano per Oggetto di fondare larior ga dolio stato sulla virtu eppure moli delle sue leggi sono evidente- mente contrarie a principi delia iustigia ed alle massim di una sana morale.

Per togliere ella sua repubbliea e due tu comunis orgenti della corrugione , la overta e lauicche ZZa, glimis e per cos dire, i heni in comunione, ed guul mente di vis tuite e terre che distribu in 39 mila parti 9 mila furono date 'cit ladini di Sparta, e o mi lasgi abitanti della campagna. Volendo pure stabilire la me desima egua gli anga elle propriet, mobiliari e bandire ogni specie di iusso, aboli lemonete di oro e di argento, e ne re una di ferro, si pesante di si basso valore, che face mestieri di una carret taco due uoi per portare una somma di 5o stanchi. Questo ego lamento pote dispensuri dat cacciare alia sua citia e manisAtture di iusso, o te arit frivole; oppure e irae mando in ando co u sormale editio, per allonianare tutioci che potesse ammollire i costumi. Lo tesso amore delia overta e della gua glian Za

m angia vano insieme; il loro alimento era regolato alia legge, exera proibito ad gni illa dino di prangare privata mente tu propria Casa.

Si conducevano anche i sanci ulli a que prangi per he

do discors gravi Eutrando ella sala n ecchio dice-va loro additando a porta Di a non esce cos'alcuna di quanto si dico qui dentro. hambini nati appen veni vano visitati agi angiani delis is petitve tribu i sanci ullo ritrovato debole eracondan nato a perire legge numana contraria alia ra-gione, e ulla natura. Α se ite annici sanciuili si ita ccava

no alla madre; erano distribuit in classi; si a devator it apo camminavano a pie di nudi si accostumava no ait 'intemperio dello stagioni Di dodici anni impara vano te leggi, si ad destra vano alla lotta, a mane ggiaria spada, ad sca gliare i gia vel lotio, ed a combattere fraloro. Per v veggarii ali 'astugia della guerra, si permetiexa ad os si di rubare fruita questi furti non erano puniti che aliora quando si lascia vano sorprendere. Allas est a di Diana veni vano attuli con vergite, per eserci tarii ella pagien Z i, e et coraggio. L educagione elle donne non era men severa diquella de gli uomini. Si fercita vano esse alla lotta, alia corsa, ed anche a lanciare it lavet lotio, e si presenta an nude suit 'arena. Tale usuriga che offende va I modestia, si Opponeva tui tost atra more che a vigio Vo- leva Licurgo cherae doniae sp ,rtaue ossero tu illa dine Che adri, e pose. O promovere it coraggio induroi loro Vore. Questi re golamenti fecero de Lacede moni uti popolo particolare che si rendeam mirabile 'suo Psecoli e alia po- Sterita. Lacede mone era uti templo dedicato alia gloria, edalia in dipendonga, da onici sacerdoti sanatici avexan64ban dite te arti, te lettero lamore t 'agio, i placeri e persin O

tante catene, e merce la pubblica educagione 'impres- Ser eos profondamente negli animi, che non si die de Sparta per molli socoli alcianu se digione di popolin, ale una privata violenga, alc una usurpagione di autorita.

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Greci, acquis tando cognigioni, compres ero tost tuitii vantaggi deli 'agricoltura, per la quale avea eglino dato a div edere tanta avversione, ali Orche gustavano appena primi stulti delia societa Plinio ci assi cura esse giunta quest' arte a ta persegione presso i Greci cheran granodi frumento non Prado produceu cento spighe in Beogia. Essendori suolo doli' Attica nisultuoso, tranne per liulivi, cherali tentes coitiva vano diligente mente, essi Sup plirono alla mancanga di hi ad colle loro coloni θ. Bigan-Zio, secondo Demostene, ii prouue deva di 44omita me dinni di grano annuat mente. I med inno calcola vasi seimoggia et pes di venti libbre incirca per Ogni moggio. Dalla pedigione di Serse in pol tene era dedita alcommercio La marina liene ave apertici canali maera i modestino assa limitato Senosonte ne suo traitato delle vendite es orta gli tentes a non rasandarcos' a cuna, on de renderio florido, e proteggerio.

Ρericle promosse in tene te belle arti Proseguirono esse e corso di due se coli a produrre eccellenti lavori. Εresse 'architet tura que 'superbi monument , e cui pro porgioni formano a ederi una specie 'incantesimo, mentre te moli egi ginne non risve gliano che una estaticumeravi glia I tre ordini di reca archiiset tura, i Dori- eo , 'Ionico, erit Corinti si mari tengono tutiora Comerina regola immutabile. ' ordine oscano in se ritie ne Uua non o quale rusticheZZa .ra compost , enche pili adorno de Corintio, e men perseito. Prima di Pericle a cultura non avea quasi prodotio COS'al curia se non informe. e statu de' Goti, come

Mirone di tono, Polic leto e Lisippo di icione irassitele, Scopa di Paro surono pari mente cultori celebratissimi. iuratio opero si anno vera vano iii sippo. Non Ilermette varalessandro ad at cui altro Psarocia statua di se, Si Ceo me non permetis varii dii iugerio che al solo Apelle.

Tra i celebri pittori astam nomina Pol ignoto, chei consi glio degli An fietioni ingragio conis decreto diaver gratuitamente di piuta la guerra trojana non portico di tene, o che in virtu dello tesso decreto esserdovea spesato Ovunque passasse Apollodoro , he invento la magia de chia roscuro, e prima de quale secondo linio at cun quadro atto non era a s Ermare ilguardo degit spetiatori; Zeus che molio arriochi tosi donava te sue opere, perchi diceva gli rgogliosa mente non esserui oro sussiciente a pagarie; arrasi , he a Zeusi , come dicesi, ricon Obbes vini per essere stato tratio in errore da una cortina da ui di pinta amfilo, che i primo su ad accoppia te scien ne alta pittu

allie vi Timante , inomato e suo quadro 'Isigenia in cui ricoperto avea di veloci 'inesprimi bi dolor di Α-gamen non Apelle, disce polo di amsilo it quale spone vacie opere sue agi occhi de passeggieri, on de approsiliarsi delle loro censare Protogens rivale di Apelle ec.

Una elle os piumotabili presso gli antichi Greci, et sommo legio in cui tonovasi a musica Forma vaessa in certo modo arte delia politica costi iugione, edaveari suo fondarnecio elle stesse leggi. I 'austera parta neppur dis degnavata Alia sua attengione, si Ome unoggetto di si grave momento, che in punt di musica era quaturaque innovagione severa mente inibita Platonesosti ene in necessitura questa legge la quale non do ve-VR a Vere altro motri che la es trema sensibilita de 'Gre ei, e la viva impressione che sui loro animi faceva lyarmoni , in fiammando it coraggio elle battagse, e inspirando P amor della virtu, quand accoppia vas allelodi di gli uomini issus tri cantate a poeti.

Un gusto delicato, una vivace immaginagione, ungenio facile e secondo, procura rono 'Greci ii privilegiodi esseco in fati di letteratura , i ministri od i modellidi tui tiri popoli miti La loro lingua incomparabile si

che prima di con batterem Persiani anno vera va famosi Poeti Omero anteictore alsera dei te olimpiadi suci primo de 'grandi poeti, servi a tutii per anco di modello. Rac-

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