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Lia popolo cli solamente NoraV l aratro e la spada e dispreggiava ii commercio Pochi progressi do vectare Delle arti e Delle scierare La si tofosia chel, per scopo a cura di manteriere a Calma deli atii mo e preservario a tumultu delle passioni, non ave-va grandi alti altive per una Dagione la quale viveVaeSClusiva triente per a gloria Lua eg amenti pacifici di Platone eratio vani trast ulli per uomitii superbi e se roci ci quali altro non anelavatio checla conquista delinondo. Qui dirae arti aliari delle lettere rimasero periungo tempo ignote a Rouiani Eglino per lo pagio diso niani piu masnadieri disciplinat che uomitii di ge-
Per che saccheggiare i monumenti elle arti seneta saper giamma imitarii. Avevatio linia a Pilo gran numero di statue alte citia di Etruria dati a Macedonia; avevano Pogliato Corint Atene trasportando a Roma tulit i tesori uelle arti chera religione it genioe 'avrigia perio anni avevano ammassato a Delso, ed in tanto non era nato alciano artista nomano Roma considero questi monumenti pili comerii Osei che comeesemplari la loro vista pia que ait 'orgOglio ma noravat se a risvegliare it alento Questo popolo sormidabile mella sita siessa gloria Oveva far piet a 'Greci primache i inti avessero struit ed in ivitii i loro vincitori. Di pol tulte te arii dei di segno Dori surcino colli-Vnte fora su Cesso a Roma che agit stessi reci dic ut i Romani furori in tutiori dis epoli gli ammiratori ed i tiranni.
Da prima sol in quest'arte si segnalaron i Roma-Di m ess su ' eloquelaga delle passioni non delicis ludio ed inspirata alia natura ait 'ingstgno per dirigere a sua Vogli uia PoPolo tumultuoso La loro lingua formata albucchio TOscano composta di suoia asprie uvidi ii Oia ebbe in sulle prime ne varieta he dol- eZZ3 ne recisione. Ignorando cio che obiam asi socie- a e che presso tuti liopoli cit si ullo set 1io e stiliasso licii Darii non avevanti quella solla di seni iniet ile 'idue ne uella universalita di signi, ne reiade urinlingua il luadro deli universo. Essa non per tanto tra ilium tilio elle sagioni negli arringlii degli accam pamenti nolle discussioni det senato su SemPre re iSa RVe energica e Vigorosa Ma quando arri chita veniae di tui leto spoglie de Greci e che i conquistator ebbero tro-vato ne paesi conquistati legioni gusto maeStri e mo-delli 'eloque riga 'innalgo a pit alto grado, e Roma pote Opporre CiCerone a Demos tene Cesare a Pericle ortetigio a schine 'acit a Senosonte.
L poesia che per i pii precedes passi delia flos si a Doti e tro in Roma che Op questa ed e cosa nota-hil che i poetici quali colla loro fantasia popolarono ΓΟlimpo e crearono Dei a per tutio furono i primia combattere presso i Romanici idolatria. Ennio rideva degli augurii e bessava a credulitas iopolare. Lu regio prosesso in e versi a contagiosa dolirina 'Epicuro e Virgilio Stesso sece discendere ilpio ne at in seruo acciOcche per bocca et vecchio Anchise si acoontasse a Romani a celeste origine et gloria ella casa dei tulit.
Oratio su losos e Poeta ad n tem P severo Delle sue salire contro 'avari Zia e 'ambigione fu 0 indiligentissimo in i cli alto a per 'amore Pel vitio Per a vita molle egit rari apostolo de' placeri . iunaltro poeta seppe eglio nobilitare a lingua romana cola immo gini con rasi e vocaboli stranteri O Diiovi. oti l arto mai laragione la voluita, adulagione conpii eleg3nZ3. L armonica musa de lenero Ovidio si adopero in vano a lenal erare it rigore di Augusto irritato ualle dissoluieκκ dimi ulla sua gliuola. bandito amornaquesto amabile Poeta insegno alle rive gelatu et o
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laniora de bucin gusto Le sue incomparabili coni: Dedi est uo, lene di sali arguti come quelli di Aristos arte ole-lioliti mi De quotli dime nati dro. grandi talenti letierari sembravatio in I oma Piarite soliche rapiantate furono insigni, a Carsi oraZio Virgilio CVidici Tibullo Catullo tot sero 'su CESSO-γi a speranga di uguagliarii iam mai Plauto e Tereu-gio Dor ebbero eredi famosi sulla scena comica e latragedia, Che olea credet si pia consor me a Serio ca- r. ittere de Romani non passo mai a mediocrita.
li popolo Romano golico stimatore et merito lette rario, reser iv la pantomima a dramini de agioni alle Parole te tot te sanguinolente de' gladiatori e degit orsi alle gare deliingegrio. Ilbo S FIAVeps , ii tempora ella terga guerra punica la silosos a Cou ParVe per a prima volia in Roma ne pote arsis trada che coli'aiuto dei iusso. suo eterno nemiCO CD
si an lavatio instem ii velen era antidoto. Quando fu conquis lata a Grecia ali arati romane i silosos greci intrapreser a a con litista di Roma.Paolo milio vincitore di Perseo coridusse a tene Metrodoro e gli commise 'educagione de sigii Pare - mi altri flosos e re lori Seguiror D. Carneade, Accademico Diogene Stoico Critolao Peripatetito surono pediit da gli leni est a Roἰ nati et grado di ambasciatori costianii romatii ' P-P UeVari tuitavia alia propagagione ella dottrina Ca- Onesilieti sore sece acco inlatarei minantici elateri legati es ii durae che ossero banditi illos si eri dotii da Roma. nuo e che 'ignorauga s adoperi ad Lia pedire 'a-
I secondo Sicipione passava dat cainpo di glori, alladolia conversa χi De di a eZio ei Pol ibio Cesare si
disti ias non solo com ea oratore in ben anche Comesticis M. e Cicerone sor Passaridolo ira questo doppi Die
Pito su itello che di ede a citi ad inauga roinaria allasilosofi a Pasciuio degli critti di Demos tene di Plato De di Sosiacie d Euripide sormato alia filosos dat libri e Galla conversaetione de sapienti pili celebri
Cicerone Ponea elle opere e ne'discorsi tutia a soreta delia agione coitilliada snri deli' i gegno. Quivi si ro-va Pros audita e Pompa dimens ieri sapienZa ed eleganga: vicit a mini rari impasto della gravita romana colla im- magi agione reca. I sentimenti repubblicani e te vir lumi animavario questo granis uomo , t inclinavano alle doli in ili Zenone ; 'amor della quiete a quelle d Epic tiro in moderagione e sors la ebolegeta dei suo carattere gli secero preferire it diabbi at dogma e Pero se i ii sistem a cademi O.
e primi tempi gli austeri osservatori de costumi sierano dati alla se ita stoica Pii consor messe' a rigi legaude' principii l loro cara tere e Pili ita a Naratera erein vigore te virili repubblica ne Ma quando stimii furori corrotti, gli Omini liberti ui ed ambi iosi si ap-Piglia rotio alla dottriti di Epicuro che se o. ii laridi lepassioni si sim eva dat timore di uri altra vita Cesareis tesso in Pieri senato Prosesso a Pert liente i 1 sua Pi
Dione coiitro im nor tali lci de Pallima. Cosi ii si si uiuarilassato degli Epicurei die id ultimo colpo alia corruetgione de 'costumi della religione e dei te leggi Laviridis it perno stile buone isti Lugioni logorato questo, v. icillano e crollant, gli stati Daella mariter otid 'erasi dissus traci Romani a fi lcis ista scorgesi che a Celta ili una sella determinatadipe deva dat arallere di colui che ad ollava alia
sola autori a les Primo maestro da lui ascollato Aie ie Sapevasi discutere ne si discusse malo as a Cui 3. Si suppos e. he i reci tuito avessero inventalo rhebastasse Pensare coitie essi quindi si calcar arto cie is Iriente te or me loro e Palve che a silosos si osse Diostrata in Rostia solo Per e lare elle opinioni losi esso di sordine ch era Dei overuo.
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Le id est religiose si da primi tempi non furori tra-scurate a Romani Romulo volendo consolidare ii suo potere ebbe ricors at culto. Non contento di essersi annutigiato per gli di Marte Olle, corne si e SSerVato ite ii suo impero osse conser malo a luminosis
grai ella volonta degli Dei. L isti iugione elle cerim ,- Die religiose forinciparte de 'si tot primi stabili inenti diretii Don solo ad inspirare a cit ad inici amor della patria edella gloria ma be nanche della eligione Dion igi di Λlicarnasso Vide ancora a tempti suo te iret te deglii di presentate Opra avole di lega e dentro panieri di vimini da Cicerone studii ale pii accus te at telo in tale
semplicita che ali Ora quando erano Portate in vas id 'Oro
diuina umento it numero de Sacerdoti si ituiti Janc molo De reo uno per Marte altro per iove il ergo Per Romolo che si adorava solio ilis me di Quirino. Questi ponte sici celli raci patriai e resed utida fomino pol testice ratio nominati aliopolo Iliu- mero di essi e quello degli auguri ument 4 pos i dimotio 'egolavario questici sacrifici lecerimoni gior Di di sesta, 'es plagioni ci salti, i funerali. Istrui vano i popolo spiegavano i prodigii e iudicavano tu itele ii relative alia religione. Le vestali furori istituite pure da nomolon diuina ne
la legge ava loro grandi privilegi Sole fra se donne
potevano disporre de loro beni. Veni vano crediate itigi ustigia fetiga iuramento. in littore con fasci te prece leva I colpevoli ricevevatio a gragia at loro in Ontro Ma gravi pene eran institie ali infragione de loro loveri. Se una vestale las lava estinguere it suoco Sacro, che iaccendere non si Poteva che coiisaggi delsole it sommo pontesce a saceva attere colle vergite. Se violava ii voto di castita era seppellita viva. Sotioil regno ello tesso Numa si crearono Pure Vari BCerdoti chlamat Salii che angavano e canta vario imi durante te seste istituite in commemoragione di uno scudodi brongo, che si reten leva esse cadulo dat telo persa cessare uri terribile contagio che soti queSto Principe si manifesto in Roma.
Ιl culto de Romani era quasi guale a uello degli Etruschi e de' Greci ed abbericli Di Digii Alicar
DRSSO asseri S a esset si glirio sem Pre cautelati contro esuperstigioni strantere non 'hadubbio che ad Ottaro no
pollo altri infernali che di moravario Deli' in seruo. O- me Plutone Proserpina Saturno altri marini la cui sede era negli antri et mare, O me ereo, Glauco Tritone altri rustici che avevano a cura elle cose CampeStri come Pale Pomona Tutelina Ma tra ut
te te divisioni di quesii Dei la principale fumuella ili
Dei mainiori. e minori maiorum, et minorum gentium9.
Dei aggiori ratio uelli che si creuevano i iii
Potenti e che Per tat agione trovans talvolt chia 1nati anche grandi Dei. . . Cum Sociis, natoque, ac natibus, et magnis Diis Virg. I uti gli Dei aggiori ven ivano distini in due Hassi
ale uni hi amati consentcs, altri selecti. Dai conseia livetiiva sormatu i consi gliodi Giove id erati a numero dici et an noverati da Ennio in que due versi barbari.
Iuno, Vesta, Minerva, Ceres, Diana, Venia , MarS,
Mercurius, Iovis, Vel funus, Vulcanus, solio. Gli Dei selecti eratio at numero di ollo, cloemiano Saturno mea Genio, Plutone Bacco, it Sole e la Luna. E celluati questi venti tuti gli altri Veni vano com presi tra i minori he guat mente formavario due Ordini chlamati Indigetes, e SemoΠeS. Gl 'Indigeri ratio quelli che da omini si erano trassormati in Dei come Ercole , sculapio, castore Polluce, Quirino et c. Semoni quasi semihomines 9erano uelli a cui dignita non sembrava abbasian Zagrande per 3ver una sedia et ciet O inde occupaVamoliri luogo medio tra gli Dei de cieto e delia terra. Tali rario an , Agonio Priapo, Volurinio L.
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Λnoli te doti che adornan gli uomini si divinigma rotio presso i Romani come it talento la virtu lapistia la edella la PudiciZix; et pari che i benidella vita come a concordia la PaCe ii riposo lagalute la felicita die si manco di norat coicii toto di Deita anche te cos avVerse nil uomo come a febbre it pallore it timore i peri colo non Per invocarne
Λliri Dei ac luero da bisogni delia vita come laDe Cunina, per Proteggere i ambirii nella culta Pa-
sentina per allonianare da ess il timore. Ossilao per consolidare te oro ossa E S , e Otina per venis arti Fabolino per arti partare : State lino per assisterii quando in Omiris lavano a Teggersi in pleni ec. Per te attre eta altri Dei furori assegnati Nel numero di essi erativi Agenoria, che in citava ad agi re
Ne primi temptat sacerdote agnava 'altare collat te e non col Viuo Questa Semplicita accordavasi colla mediocre ortuna de Romani Ma essi furori heri presio Dello stato diciostituirvi gli antinali e trovando anche queste Offerte tro PPO semplici Per Vergogna
detrimanita, iniquella tessa Roma dove a tuiti ipopoli avasi ii nome di barbari Dei gloria della se si de Compitalici immolavano de giovanetii. ali or ribili sacrisigi furori pro ibiti et 'aiano di Roma 655
ma innoVarons in diverse occasioni. Le villime che 'immolav.1sio in uostro pari alle
Divinita in sernali eratio era. Q elle che si offri vano in numero impari gli Dei alle de de cisti della terra deli aria erano perseita mente ianche i a s hi per gli Dei sem in per te Dee A ioveod a Cibete offrivas una troia progna e ne temptio- steriori si preseri it toro agnello. iunone si os serivatio delle vacche elle pepore. Λ Plutone de tori eri a et uno de cavalli e degli agnelli e perte ali re Divinita et mare e villime Ove vano esserebiarache, a se erano uccelli Ovevari essere neri S immolavari verro Gl porco la troia e alvolta anchaia pecora era agnello a Cerere. tori os serti nil po lo avevano e corna orate Sevili Presentavatio ancora degli agnelli de caproni, elle pecore de capriuoli es gli os riva n cavallo quando Prendevasi et sole. Le vitti me osset te a Marte erano ii verro lariete illor il cavallo it gallo e 'avvol toto gli eratio sacri. Α Minerva Trivas it toro agri ello it bove in domito a Diana la cerva is a iovenca. Non si trova animal e celluat da numero elle vitti me offerte a
uri agnello a Fauno uri gallo ad sculapio. Le in se si contentaron det vino Le persoue i che sacrisi cavano ut toro agi Dai Lari. 1 poveri non offrivario ad essi che uti Pecorella uri OrCO, ungallo uia Caneo una rondiuella Si Osfrivatio purde pesci a certe Divinita.
Si sacrificava gli Dei infernali ed a Mani opo iltramonia de sole ei agit altri op i suo ascere. xllorche tutio era disposto ii sacerdote eguito da diversi gio varietti Che CantaVan accomPagnati l sonatori di lauti trombelle e talvolta anche di ire . si avvicina va ali altare, e rivolgeasilai sole nascente Egliaveva a testa velata o Coverta secondo a divinita eii genstre di sacris io dicui si traitava; ed era coronato dirami deli albero consacrato alia Divinita che invocaVa.
Essi surono apprima costrutti in modo, Che coloro quali prega vano v an ii vis rivoli verso 'occi dente ma Iginio ci a conoscere che furono dipo edi- sicati in una diregione opposta Per i Piu non VeVano he uua sola erit rata e quat he volt due ad ambest 'estre mita Aedes hi amavasi gni templo Temylum ut luo go Scoveri Per Osservare ii volo degli uccelli Fanum lo-Ve si re devatio gli oracoli. De lubrum it ungo dun SPiagioni Sacellum era uti sit scoverto irCOra lato lauri SemPlice muro, e consacrato a qualch Divinita.
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Da primari vestimenti te Romani rari semplici comes loro costumi essi de par che i Popoli selvaggi si copersero delle pelli degli animali cli allevavatio, oche prendevatio alla accia. Si vestirono di pol 'una tota ac di lana stretia da una cin tura A quella degli uti
mini che era eriga maniche in tem P di Pace se e so VrapponeVa una Veste denominata toga ei in guerra uti mantello corto simi gliarite a quello de' Greci ch eraattaccato ulla palla sinistra e lasci ava libero e scoperto it braccio desim. La toga de' senatori e de cavalieri era oriata dij -POra e Si hi amaVa Pret Sta. 'usan Za voleva che pe' baricheiti si pigilasse uia abito Particolare det to intest. Quando te dam e romane assisteVani a qualche cerimo Dia aggiungevano a loro Vestit una iunga coda cheaveva ilis me di stola I colore degli abili stra hiaticope ricolit arunc te poveri Dero in occasione di iusto. ebbero tu sorti di algari appo i Romani e vi sutem po in cui variaron essi a tenor elle condigioni In generale se ne distinguevano di due specie La prima
I Dero per e carpe degli omini ed illiano perquelle delle donne erano a principio i colori decenti.
Le cortigiatae ambiaron uti a uso insensibit mente e fecero dar a prelagione alle carpe osse ch et leno POrtaVan per ostentarione. In progresso gi 'Imperatori furori si gelos di questo colore che per se soli Veia dolo riserbato lo proibirono gli omini De O Permisero che alle donne. Quarti ait 'acconciatura de capo ess su solioPOSta Rtulti l capricci della moda. t una cosa non ando Pili Soggella a variagioni Romani On sembran esset si accordali che sulla stima che facevano delii Ondo pili ardente.
mir chera arri chire te armature e di ornare i ca- valli da guerra cor bardatur magnis1Che. Per gran tem- po non si iis , i litio che per te vel delle navi, e furori accusati di Olleggaci primi , he ne fecero toglie pii fine. Volsero molli anni prima checla temperanga est Sem plicita romana cedessero ali incentivo delle ricchegge, introdotte alle conquisse. olli personaggi illustri, similia Fabio ed a Paolo natio si gloriaVaDO AN Ora delia lor overta quando Marcello e Mummio Colma vano 'irario pubblico tesori di iracusa e di
Catigiaron gli usi come e massime. I particolari diverinero pili opulenti della Repubblica. Que Romani
che prima sedevano si te Panche a uia desco sobrio, Si ad agi arono su leti sontuosi splendididi Porpora M oro, e 'avorio. La variel de costume de' Romani, che rin Oratra negli antichi monumenti non permetiendo dissendere alle particolarita de' diversi loro abiti presentiam Solament alciani di quelli he denotario positive istin
1l Mallio pariando di quelli noti a Romani olli edegii strumenti militari, e diversi flauti comuni a tuitii popoli deli antichita ci a conoscere cheia ChauSSelia ricavato da antichi monumenti te seguenti figure; et oiit salteriora; et 1 in cenibali che si sosperi levatio Per dare
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Tra i monumenti romani, gli archi e te coloniae dilrionso Son est remanae, e villi a moderni per i assirilievi che 'adornatio i quali ci san conoscere uri gi Brinumero di costumi utensili ed si che Oi Sem Preavremmo ignorati senet is loro scio orso L arco dirae t-
glio e ornato di assibilievi che appresentatio a dis satia de Parti. Un carro trion sale irato da si cavallidi fronte e et quale eratioci due Imperatori Severo e Caracalla veileas ut tempo siluato at di sopra di quest edisicio con qua tro statue 'issiciali romani due api edi, e due a cavali O.
L colori ne iri oti sali tu celebri sono a colonia Traiana ui e a colon Da n toniti a 3ὶ La prima erasituat in m eZZo alla plagga di Traiano et luogo OVeved est ullavia. Questa e una Piccola torre mella quale vi si ascende per una Palinata a lumac siti Opra alcapitello dorico e si de quale iii origine Vi er Sittiata a statua et metitovato Imperatore che it Papa Sisto sece togliere per scistituit vi quella dira Pieti O Il susto e spirat mente ornato di bassibili evi chesorinatio 23 iri alla base sitio at capitello Essi rap- Presentano te due pediatoni di Traiano contro i Daci m disgragiatamente ian rara numero di guresOtio late ann giate De'tempi di barbarie aliorche se De tot sero i ram poni di brongo, che uni vano instemele masse dicitiarino latico di cui questa colorinae formata La sua alteZZa, etiZa comprenderVicia statua,
La colorina Aureliana de ita Λritonina equasi deli alieZZa medeSima e contie ne una simile Scala. Essa e composta di 28 eget dionarmo uia tem p blanco e re Seniemente talltccio e Ossigno. Questa colorina su in-nalgala in Roma De luOgo OV esiste an ora, Per CeIeboare te vitiori cli Marco Aurelio sopra i Marcomani uadi ei altri popoli Germanici ma per una devolari conOScen Za questo principe la dedico a suo suocero 'Imperatore Dion in . e te ted ii nome che conservat ullora E ornata eguaim te di assibili evi che rap- Presentatio Dionabat limenti de Ixomani contro mermani. Nulla sua sonam ita suu vi collocata una statua ibrongo indorato deli Imperatore Marco Aurelio sitio alte in P dello tesso Sisto V, che vi sostitui quella di S. Ρaolo.
Ii teairo di Marcello si incomi notato a Cesare e terminat da Augusto et glio ' Ollavia Semeattribuisce a costrugione a Vitruvio La sua Orma semicircolare aveva 378 ted di dia i Detro i sedili bel contor navano ititeriormente, Potuvano contenere omita spetiatori.
la vita di questo inperatore Presenta unaaSameratoquR-drato sopra dei quale 'in alga n corpo circulare di 7 piedi di circonserenga composto di ire ordini decrescenti. Λl di sopi a della cupola vi era uti pomo di Pinoia rongo orato che onten eva come di est te ceneridi Adriano Belisario essendos sortificat,in quest edificio contro imoii clie ' assediarono e mancando dimu igioni a guerra sece rompere te belle statue che lode Oravan Per get tarn i pergi sopra gli assedianti Tale insigne monumento, mutilato da barbari in diversitempi presenternente chiatnasi Caste Santangelo.
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Allorche presso i Romani risolveas lassuerra e chenon vi rari armate in Piedi, i generale res ello a romandare a spe ligione Vevara giOrni di tempo otidesare i suoi reparativi e te sue leve. gli non pol eva partire che opo questo termine durant ii quale si inalberavatio et Campidoglio due Stendarili uno OSSO, ei uti altro verile it primo per 'infanteria, it secon do per a cavalleria. In tempo della repubblica, i soldati avano ii iura mento elle mani de Coosoli o de tribuni di dipendere da loro ordini e di non abbandonare t armata eriga a permissione di essi. Nelle circostange imperiose i console oci generale spiegava uia insegna color di rosa peri' infanteria e una bleu per a cavalleria e 'incammi- nava verso it Campi loglio ridando ad alta voce: hixtio la salute delia atria mi segua Color cheali prestavano iuramento in questa Circosian Za chiam aVansi
congiurati. I legionario Oveva avere I anni. Λ quest et solamente cessava di essere sanci ullo Duer , e
I. insati eri era composta di re corpi; stati, Prin-Lψi, e Triarii. Gli stati cosi hiamati perche armatidi asse sormavatio la prima linea i principi che Ombat levano colla spada formavano la seconda ed i triarii
armati di grossi si avellotii la terga. lire di questi treiorpi vi ratioci Petili, O soldati armati alia leggiera,
sparsi negli altriore. Questa ruppa agendo a from bolieri arcieri sciva no alle righe per inquietareit emico e Particolai mente a cavalleria.
I cava lieri Ormavari Uri ordine Separato e OdeVR-no molle distingtoni It primo che ii Censore inserive Va Dei registro pubblico hiat Davastis incise della glo-Neuth. nesto nonae fit pol dato a colui chera ImperAsor deSignava per u SuecesSore. Gli arcier a a Vallo rario leggiurnae te arcii ali essi avevatio a loro retra plena di .e cie sulla Palla di illa con una I no te evan Parco e coli' altra una reccia. At loro latato ritto pendeva a Pada, e qualche Olta alia sint stra uia Pugnate tulti aveVano de caschi La cavalle Ieria leggier ne primi temp era armata di una ia- vellitia di re dardi a larga punia, ei una Parma Cori vessa fati di uia sempli et uoi di bove. cavali eri pesanternente armati avevano a lancia la Pada Ha massaria quale altro non era che una Palladi metallo ammanicata di una corta leva, a faretraguarti ita di dardi a larga punia, e la scure Una grRnde Parma Che essi non prendevano che in presenZa delnemico Pendeva sulla ualdrappa de cavallo.
Questo e i nome, he avano i Romani a corpi ditruppa organirgati per a guerra. Ιl numero delia loro
composigione non suo OStante originariamente venivasormai da 3 mila tanta ciui e oo cava lieri questo
inque e se mila uomiti ita infanteria e di 3 o 36cavalieri Divid evasi in dieci coorti Ogni coorte era di visa in re manipoli it mani Polo in due centuri laceraturi in dieci decurie. Gli us sigiali stila legione oratio i Tribuni i Ducena ri, i Centurioni et i De iii ioni. I tribuni eratio distin ii in due classi quelli della prima comandavan due
coorti, ei a V evan in gni coorte uia tribuno di se cotida classe sotto i loro ordini 1l ducenario Comandava unmani polo ed ii centurione una centuria. I centurioni erano letti alle legi ni tesse Ii primo che veni vas elio Per questa carica preci levari nome di rincipale, OmandaVR a Prima conrte e Deli occasione I' inter legione Il decurione era n uffigiale subalterno Che OmandaVa una decuria Ha quale corrispondeua alia decima parte di una centuria.
consoli non solo eratio magistrati civili in i generali degli es ei citi. Subiloche ventuano designati Perandare a C Ombattere ii emico, hascendo a Roma Ve- Vario D potere assoluto Sopra 'armala e pol evano in
fliggere anche a peti di morte La cassa militare era loro disposiZione.
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t uiliaiore ora uia magistrato SD Prenio e che Venivaci dato nolle sole circosiarige dissicili quando a patria ero iri perii olo. Egli Poleva arrolar elle ruppe farcias uerra e la pace seneta esse obbligato di vendere conto dolia sua conantia. L Imperatore era loliolo clie da' soldati vera iva dato a loro generale dos' una Segnalata vitioria, che do-Veva ineri lare lorionso. Legato utilitare. Ali Orche i generale si console si a
vii gli di consi glio. Esso oveva rendere Conto at Sena-io della condolla dei generale e deli trupPe. Il refello et retorio era it capydella guardia Pretoriana o imperiale la seconda Persona deli 'irnpero, ed aveva te attribugioni di magistrato e di vingiale. li proconsole fa eva e veci de console et Ornan do deli aritia in Rientrando in 1 oma, te sue fungioni cessavan alis istante sopi alluit se i consoli erano
Il questore regolava amministragione deli armata. La tenda dei generale vera iva collo cita Della situario De la pili commoda per Scovri te adiacerim e dare gli ordini In questo Dogo chlamat prelorio metie-vasi a bandier consolare e serviva di putilo determi-
Nato, Per tua clare 'accam pamento di uti armata con
Sol Are Composta ordinari amente di ti legioni. Quante volt alia esia degli sercili si trova Vario 2 COD soli, Onc legioni te dispos igioni de campo eratio te Stesse mai ullo raddoppiato die' asi in cui l armata ovea ri manervi per qualch tempo, si fac evatio de 'inerti alia rapello e da distanga in distanga, Si costr vivano elle
Seguenti umeri delia tau Λ indicano a disposi-Zione et campo. 1 retorio. Questorio xi due Legati. ribuni s reserti degli alleati. ω ocati equiates. 7 Mocati edites Veterarii richi amati ai servigio)8 Extraordinarii equites si iti nordinarii edites sol dati celli Delle ruppe degli alleati . 1 Selecti equites pii Selecti pedites soldati s ulli tra gli extraordinarii . II
Principia spazio ira e tende de tribuni, e quelle delle legioni). 13 Cavali eri romani. g. Triari leta. 15 Principi legg. 16 siali legg. 17 Cavalieri degli alleati. 18Fantaccini degli alleati. 10 Quintana, strada che tra-Ver Sava it campo per meZZO). I Spagio de vallo ui Vallo 22 sso. 23 Portatre toria. 4 Porta Decumana. 25 Porta principale destra. 26 Porta Principale sinistra. Le tende de 'Romani erano di pelli di montoni, osten ut da due sorcheid uria traversa missat con icchetii.
Poche notigi abbiam suci evolugioni elle truppe romane. Vegegio elle sue istituetioni militari dedicate ait Imperatore Valentiniano, Non traitando che in generale i diversi ordini di attaglia de gli antichi pareche ii sistema attico di questa Dagione On si stato
molio diverso di quello degli altri popoli. Egli osservache Sette erano tali disposigi Orat, L pri in quella dei quadriiungo La seconda era 'ordine obbliquo im-Ρegnandos ii combattimento coli ala di illa mentre lasinistra si rifilatava emico. Questa disposigione in Ogni tempo fu i putata abile a sar riportare a vittoria
ad uti piccolo numero diluone truppe Obbligate a com-hattere uti maggior umero La terga non disseriva lalla precedente chera impegnava ii combal timento perta sinistra in vece di omincia i attacco per la rit- La quarta consist eva ad impegnare ii combatii-mento colle dias ale tenendo I centro in riserva e lontatio a Demico La quinta disposigione disseriva alla quarta perche covrivas ii centro di truppe leggiere:
PrecaligiODe che o meiteva in sicuro qualutique osse stato ii successo de combattimento dato alle ale.- Lasesta era quasi interamente simile alia seconda ed alia terga. In quest ordinem investiva Per OS dire Perpendicolarmente 'armata emica con uti 'ala sortis caladalle migliori truppe e si cercam di penetraria e me teria in disordine Questa dispositione lallo tesso e gegio Vien ripulata come a pili Vantaggiosa Per coloro che trOVandos inferiori in numero ei in qualita di truppe sono obbligati Galla Decessita a comballere Final mente a se tima exultima dispos igione consi Steva a conformarsi a terreno, Per metiere uri armata in ista todi osteners contro ii numero prositando di ruit le
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combinagioni, che Puo ossrire i terreo modesimo e lasorii si agioni che vi si possono aggiungere. Romani avendo Piso di ruini si sopi a tre linee te legioni romane erano disposte in modo Che se in uti armata vi rario se legioni due erano esse a centro della prima linea due at centro della seconda e due a centro delia terga L instanteria che si ancheggiava ladriit e la sinistra di queste linee era composta alletruPpe ausiliam da uelle egit alleati La cavat Ieria era siluata surae ale: a romana a ritta el'ausiliaria a sinistra; ' infanteria et centro era divisa inmani poli cias uno di et uomini ed in ordine u drangolare sormato imo omini di sponte sopra 1 di prosondita La cavalleria era pari menti divisa in tu mei squadroni Essa Vea moliopia pro nil ita cli fronte ed era di re sopra dieci Tra te linee i indie tro erala ruppa leggiera cineri velit che comi iactavano i at lacco, e staticavano ii ne mico colla reccia e colla son-da. a quando eras impegnatori combat limento sibi tiravatio per gi' intervalli e gli astati occupavo noci primo fronte Rispinti questi si ritii avarao eguai mente is ubera travano i principi per ostenere 'urto Finat meram, Se questa seconda linea veniva orgata ciocche dirado a cadeva riunt vastaraci attaglioni de triarii al- lora tuti questi corpi si erravatio e non formavanoche uri gran corpo di battaglia che comballeva sino ait 'estremita donde e veniatori proverbio di cui parta Tito Livio Res ad Triarios rediit, per dire che in uri' aD sare erasi ricors ait ultimo spediente. Presso gli a lichi vi era ancora uti ordine di balla-glia triangolare chlamato cunctis. Secondo Eliano sor-mavas in due modi uno eram uello salo alla cavat Ieria, 'altro ali insanteria.
Non vi era una gran disserenga ira gli abili degli us figiali e uelli de soldati. Una colla 'armi o alu
mentiam di scarlallo at curae strisce di Porpora erano Sus scienti per distinguere it generale che quando andRVaalla guerra abbandonava a toga e Vi Sosiit viva questo Brnese, che consisteVa in uri drappo apstito e di sorma Vale che si Portava a di sopra deli armatura Laloga essendo imbaragrante ei soldati su a cornata uia essa diverine Doricla sata, marit, aludamentiam Cheventu talvolt assibblato ulla palla e talvolt sui pet-to It nome di sata, gli autori lo anno quasi a tutio cili che serviva a covi ire it soldato. Non si dubii perliche essa era una specie di iubba eriga maniche chiusa per avanti e en adallata a corpo Da principio sude colore naturale delia lana in progresso fu inta Os
Fra te diverse specie di spade quella tu in iis erata pagnuola a diae agit. ito Livio dice che reci leva interamente te braccia erae teste e saceva delle terri bili erile olire di quest' arme di uiri Romani si ser Vivano con aritaggio la principale erad asta. I fantacciti ne avevatio di due maniere cloe a Pesante 73;e 'altra chi amata lavet lotto 12 era uti arma agetto I umeri 1 o. e 11 denotatio diverse forme discuri; quella circondata di verghe 13 sormava ii a scio se littori si indicano ali re sortiae di armiusat da Romani verso it tempo de Basso impero.
Le principali ratio a testu ggine 10 per metiere gliassedianti De loro lavor at overto delle pietre e de' dardi de ne mico I 'ariete Creo in per abbalter le muradelle plagre La torre ambulante per arvi rassatio; questa macchina era alvolta armata deli ariete 21 .La ala pulla II serviva perciscaglia pietre Penorme grande ZZa. I tolleno 43' col di cui egeto uchi soldali sit uali in una cassa di egno 'innalga vano si rio alla sommita elle mura elle citia assediate per formontarie. 44 Indica ii modo comeri soldati si met- levari a coverto de dardi de ne mico La balista 453 Serviva a scagitare de' grossi ardi.
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va una bandier color di Porpora per sua insegna Particolare. Vedes tat volt Sopra te insegne romane la ma-noraritia 163 questo era it imbolo ella concordia. Dopo di Augusto gni legione portava ancoram im- magine deli Imperatore Costantino diveri ut cristiano inalberocia croce, e la sece rica mare sul Labarum, che prima rara' insegna che si portava avariti it generale. ISTRUMEΝTI MILITARI.
Romani avevano diversi sonatori d'istrumenti militari, cloe i tubicines, i liticines e i cornicines, i primi sonavano una trombetia ritia 17 e che serviva peria fanteria, i secotidi it lituus 15ὶ gli ultimici cornet
Cotisonae di biremi triremi, quatriremi, quinquiremi si distinguevatio te navi a due a re a quattro, cinque ordini di remi Romani ne preser a ii modello Opra uti navigii Cartagine se invenuto stille Osted'Italia. I lati delia nave rigetoritat mente si divi levario in re parti che clavano it loro nonae a diversi rematori Nella tu assa thalamia vi ratioci talamiti inquella di me Ego Erga gli Zigiti e Della Piu alta thranos traniti La prora Lax era armata di una illi Punt di ferro, o di rame cib che chlamaVasi OStrum. Le truppe di mare si servivario delle med est me artui. che quelle di terra Solamente te picche eratio pii lutighe per colpire a maggior distangari nemico avevano an Ora delle pertiche armate di falci Per agitare ii sargianae.
Di tuti quelle che sacevas uso, e Principali ratiole corone L obsidionale che prirna era di erba vel de e quindi 'oro vera iva decretata a colui che i primo avesse ait levar 'assedi O liberata una truppa cir- condata dat nemico. a lxica, a Pili onorevole opol' obsidionale era di uia ramo di quercia, e conferivas a
colui, he avesse salvato la vita di un Citta lino si rotamario si alleato in Corona murat Veniva decretata a primo che vesse inalberat una bandier sopi ala bre cia di una citia assediata ne 'prirni tempi su dis glie di alberi ed indi di oro ornata di merii iacaStrense era pari mente, oro ornata di piuoli es lavasia uello heril primo osse penetrato ne Campo De mico L 'ovale era di miri ei a Cordavasi 'gene rati che ovevano odere deli Ooagione, Ossia piccolo trionso ia trion sale, apprima di lauro ei a d oro conseri Vasi a uel generale che oveva godere gli onori dei trionso la pii grande di tuti te ricompense e chea Corda non potevasi chera ditiatore a consoli ed IPretore, Messa fuiOi aDChe a cordata a Proconsoli eo. Fine de nono articolo.