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Le persili di Decebalo I inducono ad una Duova Pediχione. Questo Re into, a se tesso si uccide, e di- vietie a Dacia provincia di Roma. Indi passa in si per qualch motivo di doglianga contro Cosro ne de Parti conquista ' Armenia laMesopotamia ovalicarii olso ersico e itioitras sino ait 'Oceano Finalitiente costretio damna inserinita a ripi gliare it cammino di Roma lascia it comando ella mani di Adriano che non puc conservare alauna dirita
Muore Traiano in Cilicia dopo uti regno di anni is non eriga italasimo, di ver amat foverchiamente ilvino Aveva come dicesi proibito di seguire i sues Ordini che asse opo ungi, pasti. Per una ad gione segnata da lutina moglie di raiano Adriano si a subito iconoscere Imperatore dat te legioni di Soria Quest astuta politica disvela it cara tere di uti ambiaioso pii vago di potenga, b dellarii utagione di rettitudine. Fornito dimotis in gegno, ed i molle cognigioni liene una equivoca condotta in cui it male si ammisto a bene re de sospetio tuti lesiae Peragioni. Ad gni modo I suo governo non e chedegno di ode. Ydriano valente ne reprimere te proprie Passioni, Comparis e ne primi tempi se inplice, OdeSt POPO'lare Clemente Scontratos in uia de suo antichi Demici gli dice Sono Imperadore e ster se salνo. ASSiduo alle delibera ioni det senato nulla decide sera Zaconsultario. Rimproverat perche pagasse soVerchiamen ieci magistrati io do ad essi risponde it danaro de L
erario , acciocche non sieno tentati di ρrender auello de particolari.
La sua clemen ga glia ita di politica che di virili Si Smentisce in molle occasioni Talvolt egli diviene ge-loso det merito ed inglusto verso i suoi migliori amici. Adriano distingues particolarinente come legislatore con editti pleni di sapienga. Ogli a padronicia potesta di vita e di mori suci loro schiavi. a notabili re- Strigioni alia barbara legge, che rescriveva I suPPli-etio di tuti gli schiavi di uni rone trucidam. Veglia
Parii Olarment ali aluministragione delia giusti etianelle provincie stilla Ond alta de governatori e de Magistrati. ostiene a disciplina elle armate dando esem pio a soldatico marciare a tedi, caric di una pe-
vero liberale con rudenZa, Si sa adorare da soldati sottometiendoli a dovere. Lunglii viaggigii san conoscereri' immensa estengione deli impero. Innalgamella Grant,rettagna uti muro dat laimbo catura delia in sino a golso di Sol way ondepreservare dat te incursioni la parte meridionale deli iso-la Utile per gni doVe ecla sua presenZa colla sermeZeta a mante ne la pace in Germania, olla giustigia av- vegeta gli Spagriuoli a giogo romano e sed te turbo tenge delia Mauritania Mitigari tributi in Sicilia e concede ampli privilegi a sit coin mercio ma in vano colla generosita tenta di acquisiarsi a gratitudine degli Eglaiani egii non pu fissare te volubili inclinagioni di quest Popol Sedigioso. et lascia i Egitto passa in Grecia rivede tene sua citia predi letta e la ricolma di donativi. Ma tulte te sollecitudini per evitare a guerra non valgono mante nere tranquilla lata testina I Giudet in-sammati delia ricordariga elle glorie Passate, e eden do innalgare ella loro capitale uri empto a Giove Cori Ono per Ogui ove alle armi e deliberano o di perire o di ricuperaret indipende ra. Si areolano otio gli tendardi di ut salso Messia, e e si violenta a ri- bellione che 58mila Ebre sono esterminati in tre cam- Pagne Ii rimanente e vera luto. Viene ad essi vietato ilrimetiere illedi in Gerosolima che' imperatore irisab-brio solio ii nome di Elia Capitolina. Un inserinita di languore inasprisce i carattere di Adriano e is retide crudele. Egli versa it sangue dimoli illustri personaggi. Non avendo gli adoti Verodispregevole pe suoivigi Ma per buona Sorte non Vendo questi godulo iungamente delia sua ortuna, i ado-gione di Antonio cancella ' ignominia ella prima scella. Si aggravaigni diu in sermita di Adriatio. Dive uti insopportabilici suo pati meriti. v uole iaccidersi e domanda armi O Veleno; a vieta rito in che osse Obbedito. Oporia sua morte ilium Cesare olliene a tertiis
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dat Senato pleri di si ego contro a memoria de morio
impetatore che i suo alli non ossero aboliti e ches osse giusta cla consuetudine, collocat si a gli Dei. Antonino sercita come i suo predecessori uri assoluta autorita solio Orme repubblica De Ma colla gius tigia colla prude Dra colla benignita temper i suo citere. Esente a passioni e da debOlegχe serba una Ostante equanimita unico copo delia sua sana filososia Mae-StOSO Senga alterigia popolare eriga vilia, inspira rive
st i modi non ' tincrescere P enti tite, id scemarcle vese La ii sicura mansera umentare e rendite e P economia.
Entulo degli titilichi Romani it virtuoso Imperatore proinde ditello a se a collivare ii campo e la igna,
Seni pre aut donare a sorga alle leggi la santita alia religione Vien Paragonas a Numa E tale it potere deli 'e- Seu Pica suo Sopra i costumi pubblici che Ottiene illo- me di adre delia trib. Vigilante per reprimere gli abusi mantie ne tranquillo ' impero. Una parte de suo elogio o sorma it silen-gio della storia sopra agioni strepitos soli it Suo O-
mal grado di tale tranquillita in uniunt stesso lani et lagna lata ia e la Germania si sollevano quasi Che OleSSero perimentare ii suo carallere. Urbic ri- ducem Brittanni alia sommissione ei aggiunge nuOVesorii scagioni at nuro 'odriano It senato gli decreta ilscipi annos De di Britannico Daci ri belli sola prorita- mei: le uniti est imperi lope eriga essusione di Sanguesa eguai mente sedare a rivolt de 'Germani. Dopo questi alti di vigore noti ha Piu mestierit implegare la orga
Dalle naetioni pili remote ei indipendenti vieta lal volta leti per arbitro elle loro contese La Baltriana et Ircania gi iiivia noram ha solatori Stangoro Redeli In die Farasmane ne della theria e Abagaro principe Ara bo Velagono a Roma per in hinare ii vitiolios moriarca Essendo elatrato itine de Parti in Armenia con uries ei cito basia una lettera ' Antonino perche subito evacuasse ii aes e. Sua moglie Faustina indegna di tal marito lo crucia coli' orgoglio e colle sue si egoiategge Usa Antonino lapa Zienga di Socrate eram a Plutiosto fossi ii ne i capricci che pubblicare gli scandali cor undivorgio. Morta Faustina it senatorie decreta nori divini ediat cresce net-l Olimpo i numero delle sertimine dissolute comera Oavea temptulo di Domini sanguinari e crudeli. Malgi ad la luce di questo secolo da per tutiori Romani inclinati l culto de vigi sono inglustii crudeli Verso a religione cristiana Biguardano i eguaci diquesta come Domini tui holerali peri colosi te cui maS- Si me teDdono a Ovesciare i stato e me ire tuti l in
per benedice la iustigia est clemenin deli 'Imperat re i Cristiani sono perseguitati messi in rigione, mandati alla tortura dati in pasto alle besti feroci. Giuslino, famoso per 'eloqueriga e pii ancora Pel SUO martirio imprende a dissipare questa inglusta opinione; Pubblica una saconda apologia deliado trina e de costumi cristiani la dirigge ait Imperatore a suoi gli ad Ottivi a senato, a popolo romano e si agna sorte delia il- legalita e della irata Dia con uiri instiggono a tanticitia lini pene orribili setizache ossero convinti de loro pretes delisti. at Antonino per intendere a verita fa n freto favore de' cristiani ordina che M a unoti accusasSs
tori in sorga di ta editio la Chies e total mente tranquilla Male massime paciscite ' Antonino non posSODO placere a bellicosi Romani Essendos permesso ale uno
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d vantare in sua reserigari templielle litori di Cesare e di Traiano egi ripe te la sentenet di Scipione:
Stimo tu gloria salvare tin citiassino, che ccidere mi te emici.
L impero non turbato Per burrasche politiche viendos lato da molli flagelli ella natura in t economia deli imperatore ripara ampla mente i anni recati a Nar bona ad Antiochia a Cartagine a grandi caresti e da incendi da rem uoti e a Roma da una suraesta non-dagione et evere. Dopo di ver provvediato 'hisogni della repubblica Mucii accrescerne ii decoro. porti di Terracina e di Gaeta ita gni 'ostia gli aquidotii 'Λtigio si annoverano traal insigni monumenti di sua grandegeta Celebra glici tu chi secolari proteggeri letterati de suo temPo e favoris e gi' in gegni. Cotto improvvisamente Antonino dopo unianchetto da ebbre violenta e reVedendo Vicinaria morte CON- ferinaci adorione gi satia di Marco Aurelio e placido
alla meta ' una carrier seminata di virtuos evra davigi Dello spirare par che si actitormentasse Muoremel Seltantesim quirit anno delia Sua vita vetitesimo tergo di regno. Universat mente comptanto lacrime incere ne is DOrRNO a memoria. olio. Luci Ver consormemente a voti di Adriano erastato pure adotiato ii 'Antonino ma Dei morire non Vendo indicato altri che Marco urelio per SucceSSore que
si iungi ali apprositarsi di una disposietione a lui fa-
VoreVOle, uole a parte de trono i suo fratello dot-tivo. 1 senato assent alla domanda e per a prima Volta edes Roma govei Data a diae Imperatori gualine potere in trOPPO diversi et carattere. Marco Aurelio iusto altivo nemico della molleZga non uole che ii bene e non Chiam intorno a se chegli Domitii virtuosi Lucio Vero dissoluto dedito a placeri circondato a liberti e da Ortigia ne in risPet tofo et suo collega si studia 'imitarii in ubblicola dos sic gravita. 'in s impone tuti te cure et fatiche delia suprema potesta l'altro non ne PTOUR, chera orgoglio ed i placeri. L 'avveni mento de 'due Cesari alaron e segna talo dagrandi disastra Spaventosiorem uoti altra non laetione dei evere incendi di diverse citia carestia in Italia; peste in Orientae mara pili grande di tuit te calamitae a nascita di Commodo che Faustina mogli di Marco Λurelio partoris e per sventura et Ondo I sacerdoti pagani di tutiori impero attribuendo questi flagelli a prog ssi et Cristiane Simo Son glimperatori stretii di cedere at torrente deli opinione ei a i teli 'ingiusto abominio insorio contro omini non de dii ad altro che est amor ditio, e de Prossit Do Da Per tulto perseguitati Giustin riceve a corona et martitio a Roma e Poli carpo a mirne. a Se non uo Marco Aurelio impedire tanta iniquita, ne modera almeno a violen ZR. popoli strati ieri edendo lariguire 'impero per sa- me e per contagio colgono 'Occasione di vendicat si edagii altri flag0lli uni scorio uello della guerra Vologes Re de larii entra ne ilΛrmenia e lagii a Pegalle legioni quivi stabilite. Indi accia alla Soria it o-
vernatore romano Attilio Cornelio I Calli anno una irrugione ella Regia. Sibi bellariori Britta lini Calpur nio Agricola heri degra di questo nome, Chiam riu- reti alia Gallia e acqueta a Brettagna Aurelio Vittorino respingeri Catti Ma per vincereri Piarii crede ilSencti necessaria a questa guerra a presenga di uno degli imperatori Bram a Vero 'onore di presedervi ma tu chera gloria, o alletiano i placeri et vi ag gio la doloegga de clima te asiatiche Volui tuosita evuot sotto ii nome di Cesare menare colaria vita 'riti tonio Marco Aurelio che ne conosce a molleZZa glipone a starico Omini valorosi alti a beta comandare in Sua vece Bimast Sol in Roma, tutio si dedica alia pubblica felicita. Le sue leggi sono eguali per tuiti ne matri favo es pendere te hilarice delia iustigia. Allevia i tribuli supprimendo i isenetioni risormando it iusso ed impie gando Delle spes pubbliche sol tanto e non in altro ildatiar deli stato. Ricus i litoli chera' adulagione proscinde Che deSi dera a vanita ed accella solament quelli me sono datidalia gratitudine.
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ero in Asia post in non caleria guerra stabilis eii suo oggior no ne deligiosi boschetli di Dasne presso Antiochia Da questo luOg Sacro a Venere scrive ira gegnos lettere silos sicli a Marco Aurelio manda Ordini a generali 0 lasciando heri uno regnasse che COm-bat tessero gli altri mollemente si iace in seno a pia-ceri. Mari capi des armata condiacono felice inente laguerra Po Ver resa Λrtassata e consilio Vologes in altaglia campat s impadronis otio di Seleucia brucian' Babilonia e Ctesis ante ei abbation ilmagnis o Palagiti te Re de' Parti. In questa circos langa i Romani opo di ver ba-ragliato serciti di coOmila Dornini e portate te armis in a Babilonia prendono ne scit terranei de templo di Apollo uia collano oro e riportano in occidente uni lagello terribile racilii uso in questo satale troseo. 'e-SCe una est ei, retida e tali De sonori anni che''eser- cito pol tutio 'i in pero perde a massima parte delia Popolagione. Intantori Sarmati uadi i Marcomata chlamano ali armi tuita a Germania e si collegano Credendo giunt , t 'istante di abbatiere a potenet di Roma Corre arco urelio co suo iungotenenti Pompeiano e Pertina ead incontrarii e libis pinge ma cresci ut be presto dinumero G barbari r icomparis rono iii che mai. Vero tornato in Roma oti tene gli nori de trionso
sopi anno me di artico Marco Aurelio gli da in isposa a propria gliuola.
Indi, accolle tuti te foret che rimangono a diae im- Peratori assaigono i Marcomani e i uadi presso qui lea. I numero lotta lungamente contro laiuona attica ei il valore. Marco Aurelio lette in otia i ne- mici e ne occupa i ca1npo. Eglino hiedon tregua; Vorrebi, accordaria per ri tornare a placeri di Roma Dia Marco Λurelio ii seguendoli senga interruetione libati erat obbliga a ripassar Ie roratiere. DOP si gloriosa campagna uel ritornare a Roma idue Imperatori, Vero uore per Strada. Marco Aureliod i ut illa edova di tui a Pompeiano suo luogotenente, sthia abile per talenti, esperi egZa e Valore. L Imperatore pensando tu allo stat che a se piliair imper che alia sua amiglia correggeri costumi delpopolo ma non ut risormare uelli della sua casa. Faustitia i sotiora a regia, Lucilla non embra pii virtuosa e ad onta de saggi receitori post a fiatico di Commodo i vigi della insanetia beniresagisconori delitii della sua Vita. Vinii a non distruttici nemici si collegario ripren-
ri sterie lineno dat mare et Nord at Danubio, tutio in armi Marco Λurelio con poche ruppe a fronte alprogressi di questa non laetione ma ad Onta et suo valore perde una battagliamella quale PerisCono uomita uo mini it resto prende a fuga e e incalgato sino ad Aquilea Mentre tutio credesi perduio egii iunisce i pro di, consoriaci timorosi di senile valorosamente a citia, scorisgge i barbari obbliga luti' i nemici a conchiuderela Pace, e torna a Roma a godere ii meritato trionso.
I barbari tentano riuovi e pili grandi s rgi. Non eser- citi ma Dagioni armate ogliora precipitat si sun 'impero. Spossata Ronia per Ie Passate calamita velles co-stretia ad assoldare gladiatori schiavi ed anche suorusciti Per supplire alis uoto delI erario mettera 'Imperatore in vendit i suo mobili, e quelli della in glie B accolle te orae, marcia rapidamente controci Marcomani ed i Guadi Essendos i Romani imprudentemente avarigati ci Barbaricli circondano te legioni investite a grai lato tentano invano di ars largo in meZZ a nemici. a sterilita dei luogo la fatica leserite G ardore de sole la et spossario de tutis inomani cui non resta cheracegliere tracia morte e lacattivita. Mentre Marco Aurelio inutii mente si adopera a risve-gliare a risura una dirotia pioggia ad dat telo ilsoldato a cogite eli 'elmo quest acqua salutare e ne attinge foreta, coraggio e vita. Una procella e diver-
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sa piomba et tempo medesimo sopra i Demici Il telorovescia sopra di essi grandini, e samme et in predaal terrore divengono vittima de furore de 'Rcimani 1 . Dopo questa itias peltata vittoria 'imperatore in alga ivinti erit ratia con tanta umanita che chi et Ono lapace. Per una sormidabile ri belli ne in Oriente i imper tore edes obbligato di terminare alii ii prestola guerra dei 3ttentrione . Cassio a comando deli esercitod 'Λsia animato da una falsa voce inforta sulla morte
di Marco urelio si a proclamare Imperatore dati 'e-sercito di Soria Questo uomo Virtuos in apparenZa,ma coi costumi di Catilina aveva sedotta coloe dices ii Faustitia per usurpare ait 'Imperatore it talamo ed ii trono. Marco Aurelio opo aver conchius in pace o Germani marcia contro it ribelle Cassio mu-re per man de 'suoi tessi soldati Ρortata ne iam uoua a Marco Aurelio invece ibi everta con iubilo, si duole perche gli vieri tollo it iacere di perdociare. La persida Faustina , per celare a sua complicita,chi ede con calore a punigione de fautori et ibelle: il senato si appales disposto at rigore Marco Aureliolo conglura di non commetiere in ustigia contro sigii che non an olpa et deliti paterno di non conteridere a tui ibant delia clemen ga col punire liavangi di una sagione gi sperita. Gli viene inutii mente oppostora incoraggiare colla Ol egetari tristi a cospirare alia sua vita: a tirannia non a benignita, risponde egit, evone in rischio a ita δε princi 'i, vesso 'ab
Poco opo Faustina uore t 'Imperatore non ignorandone i vili per coprii li di uia velo religioso te a prestare i soliti nori res dati'us alle Imperatrici. Ella a uia templo ei uti rappello di vergini addetieat suo culto. i Questo oppio fenomen e riserito da tuti gli storici, a di-
Conti uaricli, Mareo Ri ireti ora suo vi aggi ooncede an privilegi ai commercio di mirne ei e prodigo di favor alia citta di te e che di fronde Per tutiol' impero la luce della silosofia. Dopo otio anni di s-Seneta ritorna a Roma e fa elle ubbliche largigioni. In questo tempo Commodo suo iudegno figli uolo Prende la veste virile e vieta ait Imperatore nominat Principe ella ioventii console, e suo succes Sore. Utta
Roma credendo trassus te virili di Marco Aurelio Delsigii di Faustina si da in reda a trasporto. Commodo Comparis e sui carro delia vittoria a fiatico et Padre, e mentre medita atroci delitii partecipa fra legenerali acclamagioni at trionso della gloria in della virili. L 'Imperatore stanc di attagite e di Viaggi, sentendo it bis gno di que ripos , he ii Mondo avevaricev ut da lui, lascia per qualch tempo a senato lacura degli affari e siritira in una sua deligi a Lavinio OV compone molli libri; volendo esser ii modello de' Principi non solo colle agioni in anche cogit critii.
Nuovi flagelli turbano bentosio a quiete de Mondo
Romano Smirne, Cartagine Efeso Nicomedia Sonoroves late da trem uoti L Imperatore tedifica queste Citta, e ripara a dantii degli abitanti. Per unam uoua irrugione degli citi Jagigi e Sarmati ΓΙ iuperatore e obbligato a ripi glia te armi Prii ita di alloniana1 si da per isposa a Commodo Crispitia si glia dei senatore Valente momo ag Vini devole. lis io Parti reci senatori ci cavali eri ci citia lini vetigono a supplicario, di fasciare a tuiti qualch norma Per eri condursi nella vita privata e Pubblica edis spiegar Orola sua sublime dot trina capace di resistere a tui te ledeboleZZe mane, ei assi curare ad uia tempesta Propria felicita e uella dei Mondo I 'imperatore corriSpondea pubblici volt e pende re torni a svolgere iii incipii chera avexario costantemerate dii ello ne' Pensieri e elle pere. In tal nuκlo ut popolo corrotto allopulenλa uia Senat, superho dominatore de Re P sit Ali non itin angi alia sorha itie 'pi di ella sapieri' do malidario te ioni per ii ingere a consegit icti erat O della sesicita cana miliaiulci ne Setili dira delia virlii.
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Dopo veream maestratori suo conlitta lini 'Imperatore ii ascia per an lare a disenderit. In diae campa-gne contro gli citi adempte i overi di generale edi soldato vince diverse battagite, rispinge i barbarientro te oro oreste Ostruis e sorteZZe sulle froni iere. Volendo incalgarii pii iungi a comi notare ella terga Cam Pagna e sorpres in Vienna a una selibre ar- de te. Ostierae con assegnagione it male e guarda conitidisserenga I avvicinamento della morte I viri di Commodo gli presagiscon te disgragie di Roma Chiam a toto Presso a suo letto lo accomanda a 'suo primari us s-giali, o forta alia iusti Zia e Galla clemenZa. OPOquest ultimo rasoret cade in deliquio. Nelgiorno seguente quando it tributio lene a chie tergii 'ordine gli ri- Sponde No etexi a sol nascent. io gia ramonto Det te queste parole spira ait 'et di 5 anni at decim nonodi regno dopo di ver sormata a felicita de 'Romani e consermata a sente Ia Pesso da uiri Petuta cheserta felicita de iopoli, i flosos do, rebbero esserine , O
Commodo. Commodo herae dissoluteZZe di Faustitia fati credere figli di uti gladiatore, sale lorono ali et diis anni; il volgo De ama avvenerara i soldati a regolateZZa, bucini citiadini credono edere in tui te paterne vir- tu. 1 pri in momenti det suo regno sono intortii, illusione e di speranga Fa egi grandi liberalita alle soldatesche recitara' elogio di suo adre prornette di
tro gli Scit ma ardendo di desi teri di abbati lotiare i deserti della Pannonia per g dei si te deligi di
I ornato in Roma, si abba dona alle sue socose Passioni, e si appales crudele come DomiZiano sorSennato ome Caligo la Mantiene in corte o C0ncubine, SCOrre iOrn e Dotterae laver ne ed i postri holi, ostrastat popolo ora in abito di lotiatore or a cocchi ere, ecli sonora con sedugione o con violenga te tu illustri
matrone d Rottia Spenderit suo tempo in seste e gluOchi dimentico degli assari ii abbati lotia non nulle
Diani de consoli, o dei senato ma erasi 'depravatoridella sua gioventii a compagni delle Sue orgie, 'COmplici elle sue traneZZe. Il suo regno era incomi iaciat colle dissoluteage siniso colle Crudelia Esiliam condaran a morte tuiti coloroche morinorari stilla sua de PraVata condolla I mat con
tenti si dispotigono alla ribellione Quadrato Ordisce una conglura. Quingiario illiu giovane de spiratori trovati meetho di petietrare Della Sua stari Za eclo Ssale Corn modo si di senile e si salva. Quingiano co 'complici trucidato da' pretoriani Scampat da questo eri colo crescon te crudelia erae solli di Commodo F dare alle sere uti disgragiat per aver et to in Suetoniola vita di Caligo la e fa gittare et uoc uia altro infelice per aver troppo riscaldato it suo agno. Nellesesi dimiano velles combattere avariti a popolo in graudo come ian gladiatore Rim Pi OVerato Per questa indecente condo la dat cortigian Leto e Par lii Olarmeri te a Margiaria tu favorita elle sue concubiti e G oro consigi noti anno altro essetto che uello ' inspirat gliril pensi ero di farti morire Averulo uso, come DomiZiano dici rivere sopra avolet te Iliome elle sue Villime perveniat una di queste Delle mani di Maraia SCOVrera' iniqua trama De avverte Leto et enti ai tibi decidono di siccidere ii tiranno. Non essendo riuscito ii egeto dei veleno margia introduce neglimperiali appartamenti uti iovane di nome arcis fa
Commodo uore ali et dira anno dopo avern em Piamente re at 1 e nove est. Ροchissimi anno lecircostange ella di tui morte II suo corpore in volt a P traSPortato come una balla in meggo alle guardie ingran parte ubbriachei immerse et Sorano.
Do. Quando i congi urati comparis Ono alla sua Porta Per salutario imperatore crede che Commodo Vesse ordinato it suo suppligio. Se et dare eman eguo ili timore es tam di esserui a grata tem p preparato, dappales solam exite a sua meravigii a Per averto tanto 93
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Ouesto Principe saggio embra tiranno agi indiscipli-ν .ui Pretori aut L stesso Leto, che per ambigiose mire aveva determitiatoria loro cella gli ei cita alta ri bellione ei uccidou i liti Peratore che riceve a mortes ruga sat dises avvolgendos ii capo Della sua toga edii: vocando Giove veridicatore Ii suo brevissimo regno Dierila tantior talita, e I suu , 1orte PresaSisce graudi
Alire volt i retoriani aveati venduloci' iiDPero orato mettono ali 'in aut . Presentans due compratori Sul- Piciano suocero di Pertinace e Didio Giuliano Quest' ulli tuo a vino at regeto di 5 mila sestergit per clascunt' eloriano It timore obbligaci senato a consermare unti s sicci co tanto insanie.
lil popolo degnato di uia tale obbrobrio sella gliocchi sol rai egro governatore di iri generale di somnia
re Putagione. ieci egit invitato a vendicare lo stato exagovernario Le sue soldateSchelo proclamario imperatore, et e ri Otiosciuio ancora alle proviricie 'oriente.
et tempo medesimo Sesti mi Severo uomo ambigioso od aliivo mostrando ii desideri di vendicar Pertinace sis. Proclamare imperator edalle legioni deli illirico e veg-go usi ad in temptiore imperatori it cui litoto non emana che a 'soldati. Marcia Severo alla volt di Roma dove Don trOVadi Curia resistetiga. Costernato Didio ostre di dividere ili Oiere. I senato gli a per collega it suo emico ma
roit abba donario Didio, che e condan nato dat senato e iustigiat a. Settimio Severo Dei salire a trono a condatariare alsuppliχio tulti i preloriani, che aveatio concorso ali uc
cisione di ertinace Cassa gli altri alicibandisce per sempi e a Roma. vendo satio it suo ingresso alla te sta di omita oriri ni si reca a senato, iura dicitia
xveva gli prima di abbandoriar Roma conserito illii Iorai Cesare ad Albino comandante delia Grati bi et-tagna ii solo capace a Contendet glirit trono e revenire cola questa si inulagione te machinagioni di tui Ma vit
torioso in Asia gli toglie te prerogative di Cesare Peraver uri pretesto di opprimerio Albino edendo ri solii taria sua rovina si a proclamare imperatore e s incam initia per i Italia Maici Severo contro di tui e ripor ta una vittoria decisiva traiione e Trevoux Albitio si uccide Pili crudele opo tale vittoria Settimio melle morte molli senatori, a rendere gli otiori divini a Commodo e con Peliacoli e profusioni si rendo benalio iii ii popolo ed i soldali. Indi a ri torno itiosi perdomare i Parti sollevati; a quivi ali uni prospei mainii tili eventi. Gli rabi gli san due volt levarci'as
sedi Arra. Severo ad finalmente ne' lacci deli adulagione Ploetiano piudi tui adrone ello talo carico di nori, presetio et retorio e console, da sua sigila in O-glie a Caracalla gliuo primogenito deli imperatore. Uti matrimonio si luminoso sorma lauovina dei favori to Caracalla detestando it ministro perche diaria SPO-sa glia di tui loria comparii reo vanli de Padre. Mentre questi dolcemente gli improveracla sua ingratitudine e logiano cerca di iusti si carsi ii iovane Principe o di sarma e loria iaccidere da uti soldato.
Caracalla e Geta suo fratello abbenche eguai meriteribaldi si odiano a morie. Impossibilitat Severo a re primere adoro neqvigia spera sol trarii dat disOrdine coii ducendoli alia ueri a Dopo averti eriti ambi destinati O me Suo Successuri ali impero, i Delia seco contrisi retunt et tentrionali cli' erano penetrati Delia Provir
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cia romana. I iovarai Principi noti sono men vigiosi avaritici loro emici Mentre t Imperatore trovastas cendo uti traltato in saccia de due es ei citi Cara alia essendosi Vangat Per Ommettere uri parricidio, tenui- tenuio alle alte strida de circos tanti. Terminate leti attative, Severo a venire ella sita tendacii principe Sciagurato e reSentanilogi una spada alla preseneta di Papiniano presetto et retorio se tu se risoluto glidice , di esser Puccisore et adre tuo, seguisci quil iniquo disegno, e se et sar non si tu tesso I sangue io, comanda a Pastiniano che i facci se tu Isuo In eratore, egit iubbidiris Questa patetica legio- De haloco esset to It mostro insensibile a rimorso Orma una Congi urat anno seguente per isbalga dat rotici l im- Peratore Ma questi Puniscet sedigiosi id accorda ancora
Severo ia informato non a resistere a tanti crepactiori Sentendosi avvicinarsi a morte es lama sono soStato tutio, e tutio non e nulla Arre a si sa 'urna de stinata a ripopre e sue ceneri in Veggeridola di 'e racchitidera tu colui che tinmerso non a soluto cont&nere. Muore 'orchra' anno si di sua eta ei at ducimo Ottav di regno. Caracalla e Geta sono ricoracisci uti imperatori al-l'esercito prima di iungere a Roma It loro odio cam-bi evole non tarda a ri; amsest ars in D modo atrosse. Olendo it primo regna solo entra con ali uni ban fili Deli appartamento dimeta era uocide tra e 1 accladella propria adre. Diventito per questo delitin Solopadrone deli' impero supera in crudelia Domigian a
La Sua tirantii a uoue ad ira a rino comandante leti upPe Della Mesopotamia Costui Per uociderio Si serve di Margiale uomo di una orga sol prendente e Cen' turione elle guai die. Mentre Caracalla esce da Edessa 4 ei andare a Carra i congi urati Dei vellerio divergere ualla trada a compagnato solo da uno schiaVO Mar giale cogite 'istante in cui a per montare a CaVallo e col retesto di alutario gl' immerge uti pugnate Dei Seno Concorrono alle suevi Placi Soli lati e e veridicu- noua morte trucidando Martiale Egli non aveva regna-io che se anni. Tuttici voti si a cordano per acrino. pretoriani ilo proclamatio inperatore, e anno it tit alo di CeSare ueri uo. a suo si gliodi nonae Diadumeno II senato conserinari ele-Σione. In odio alla memoria di Caracallaci senatori ne sarino abbatiere te statue, a Per tem depretoriani SO-no obbligati ad annoverare Da gli Dei colui che avreb bero voluto cancellare alia ista degli omini. Macrino e obbligato a combattere contro si 'in triglii den 'artificiosa Mesa nonna di Eliogabalo che sale Oscia Sut trono 1 suo i aggiri e la vigorosa disciplina da lui SOStenula lo roviriano Vinio da alcrine legioni ammia iiDate sugge verso Calcedonia Ove occiso cla'ri Vol tosi instem col glio. Egli aveva regnato due meSi. Obbligati a stationi et tersi alia scella ella sol latesca i Lixus' ,' senatori imi citia linive ggoti salire sui trono Eliogabalo in et di quail ordici anni La sua Vita abbenche breVe. I reserata uia mesougii di mollegete di libertinaggio e di SiraVagaripe Nello spaZiodi quattro anni sposa Selmogli e luit te ripudia E si rasportato per il e sesso heuri torno conduce sua adre in senato e chiede cheella Sempre assis tesse alle deliberagioni 'importanga Fasabbricare u palaZZo senatorio per te donne Pr Sedu'to alla tessa sua adre ed ordina Per esse uran Pe'cia figgia di abito e delle distingtoni Le discussionidi questo singolare congresso an per oggettoria modae te disserenti muliebri or malita. Folle e crudele Pirige tant' Olire a sua insana ferocia che volendo CDri sultare 'avvenire elle viscere de giovanetti, a Carinare alii bella gioventia Italia per questa secranda
Eliogabalo e uociso a'soldati ribellati, che insegueri- dolo ne 'suoi appartamenti it trovano applattato in uncesto. opo di averto strascinato per te pubbliche Strade caricari dolo di amare invettive 'o uccidon et gellano Dei evere Tale erit suci sine Deli'anno 18 deli eta sua e at quarto di regi O.
Questo ostro insensato ha per successorem iussandro Severo, he ei Za veru osta Olo Sale ut trODO IPSeuati Veio.
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costante Delle adulaZioni viro dat gli nucivi titoli mahgli a la modestia i ricusarii Severo accoPPia a massima manita colla iii rigorosa giustigia. na ante deibuoni e in flessibile controci malvagi Pstio talenti cor rispondono alle Sue virtu ECcellente geometra mi usico versat Della Pittura e Della cultura ha ochi rivali Delia poesia I suo talenti ed ii suo discernimento sono tali che sebherae Vesse appena edici anni Vien
I. Prime sue cure sono di risormare gli abusi. et numero dei suoi consiglieri vi e an ora sua adre ammea donna insigne per Virtu e talenti e per l' iis clies dei suo potere assicurando a si gliori astalio sincero de sudditi ed a questi uti 'esatta amministragione ellagius ligia Traci suo principali ministri di stato 'ia Ulpiatio famoso iureconsulto ed i Senatore Sabino, hici main il Catone de suo te inpo. Simile a ito non
PaSSa torno Seneta coras edere qua loli beneficio La sua clemen 1 si sterna ancora a cristiani oras taxi da precedente governo On una barbari indicibile. In una qui-stione tra loro ed ii corpo de cvochi e dei vina soprauri pergo di volo pubblico decide a disputa O se-guente rescritto egit e meglio lasciare tinua Logo Per che Dio si si adori di qualch modo, che orto in uso per P ubbriache et e P intemperanga.)xlessandro non e men assiduo in guerra che in pace Minacciaiori impero a gni parte egi sa fronte alis e-inio dou unque invasione si manifesta pia formidabile La Prima spe ligione che intraprende e controci Parti edi Persiani La sua regolarita edisciplina ora Ose ignote alia licenetiosa soldatesca It suo campo rassOmiglia adunaberi ego lata illa I Persian sono consilli con grande strage. vendo reso a citia di Ctesisonte e di in Lilonia di Diiovo 'iinper romano ritorii a primieri consui. Verso i anni, decimolergo dei suo regno molli Cia mi di barbari passano i Danubio ed lineno e par-gono it terrore per tutia 'Italia. ' imperatore, Seu Pre rorat a sacrisu arsi per la SalveZZa eL pol Olo marcia in Persona ei ara est i tollente M il orso ellestae Uiltorie viei iinpedito da uia minutinamento de' propri soldati . e legioni accampate reSSO Magoram, Strnua mente corrotte Otto Eliogabalo exavverge ad Ogni genere di rapi ne si rivoliano altamente lagnandos dieSSere gOVernate da una donia a Vara e da uri sata ivllo pusillanime. Massim in v eochio ed SPert a comandante omenta a sedigione ei inflammaria soldatesca. Final mente costui invia uti iustigiere alla tenda imperiale che re id la testa at principe; e poco opo allamadre di gia instruit dat celebre origene della dolitina lim Crisso. Ei uore di 29 anni, OP uia PrOSPero regno di 13 e nove torni. Massim in arac di origine di nascit Oscura di stra ordinario carattere dotato di una orga incomparabile, di sigura gigantesca si appales per no de mostri pili grandi che abbiano a contaminato it trono Ina cessibile a timore prendestini uoco di quello degli altri. Ma te sue crudelia non a PPortatio verun it.:rdo alle operagioni militari, ch egli prosegiae Con uia Copaggio degno di uri principe migliore Viri e molle Volteri Germani, portari ferro et i suoco Dei loro paese e forma
Pa. Per fregionarsi maggiormente e truppe accresce lator Paga. Educato alla mani era de barhari abbenchecapo deli armata combat te semPre a Sol dato. Volendo praticare anche in Affrica te sue aut Orita; te legioni in vece di obbedire algano io tendardo della ribellione e dichiaratio I proconsole Gordiano instem col figlio Imperatori. Ma OStoro sono mi SerAmen te uccisi dat governatore di Numidia partigiatio di a simiDO. Le tiranni di questo Imperatore e citan molle, a Varae OSpiragioni. Final mente i soldaticii finiti alla salica e in reda alla fame udendo partare di rivolueti ne a tui te e parti risolvono di uocidere it ostro Per metier sine a loro mali. Massi minore trucidato alle Sue teSSe uaritie menti e dorme Della sua tenda iuste in col glio da lui asso lato ali impero, OP Unregno di circa re anni in De sessantesimo quinto delia Sua ita Ιl suo corpo e gellato a cani ed gli uccellidi rapin n. ΡuPierio e Balbino rei dono per qua me temPo es88 235
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redini deli impero fetiga ver una opposigione III Non essendo ocoordo ira lorori pretoriarii erat rano et Palageto, i assaigono ii Siras ranario ni campo gli uccidolio e Decias iano i cadaveri ella trada come uia terribile sempio delia loro sedigione. In meZZra a questo convolgi merito 'edigiosi incon- Gordiano trant a Cas Gordiano Di pote di quello che era stato Coiso iti Mica e striga indugio lo dic hiara noram Peratore Le virtv di questo Principe a sedi ei anni Par chesuppiissero a disetto di es perieneta La sua mira principale e uella di iunire i membri de governo rario 1 o divisi e ricon iliare instemeri soldaii od illa lini. Dollo e virtuoso possiede una libreri di amita volumi Ha tanto rispello per Misite suo precellore sileiae sposa a si glia e si prevale de senia e delia maiio di tui cor molt vant aggio creandolo Pres et to retoriano Ma colla morte di coslui vel e nato come si suppone dati 'Arabo ilippo cade ancora a fortuna di Gordiatio. arniata at solito intromin i a mor mora re Filippo De omentari lamenti diviene apprima ilcollega dimordiano e di pol ullam usurpa 'autorita. Final mente edendos in stato di seguir il meditato det illo sa ccidere Gordiano che vore in et di II anni dopo uia Prospero regno di circa sei. Filippo e riconosci ut Imperatore ait 'armata. Si associari proprio figlio in et di se aiani e per rendere stabile a sua autorita Deli' interno fa a pace o Per fiant L sue ruppe Doti indugiano a rivoliarsi in sa-vore di Decio loro generale. Λ Filippo vi en roncatala testa da una elle proprie guardie. Egli uore Deli',49 an D 4 5 della Sua et a dopo, regno di inque anni. Decio. Di unanime OnSens Decio e ri otios tuto Per Successore di Filippo La sua savi erga ecla sua altiVita Parche traltera esseroci progressi ella adula deli impero. n senato iudica tanto favore tot mente det suo merito,
chera dic hiara eguale a Trai aDO.L terrae dispute Deli impero rari pagani ed i cristiani ia diveritati a parte maggiore dei illa lini ad Onta elle tu barbare carnes cine e te frequenti inVasioni de barbari indebolis otio it overno se ora rime dio. Decio Ortalosi in Persona a rispingere moti, in
bile alle pubbliche calamita si abba dona ad gni 2Dere di dissoluteχgo. I pagani anno in sacolia di per seguitare i cristiani in ulteri parti delici into.
questi discis tri succede una peste pavent evole ilcui furore dura per Olti anni in uia manistra inaudita. Insorge quindi una guerra civile tra Gallo et i suo q- Derale miliano ii quale vendo riportata una vit loria contro imoli e ait 'armata vittoriosa proclamat Im- Peratore. Λ questa Diiova Gallo scendo dat suo leta r-go si repara a resistere at rivale ma e uociso pol suos glio da Emiliano in una battaglia Delia Mesia. Ei uo- re anni. opo uia regno di duet quailro est. Il senato ricus di iconoscere te pretensioni di Emi liano i armata stagionata presso te Alpi se eglie per Im iperatore Valeriano suo apo Quest Duovo Cesare determina id risormare o stato e mostra uri Carniter ,
che annui et in intelligeriga e coraggio Ma gni risorma divi en quasi impossibile. I Persiani comandati a Sapore loro Re prendono lo venturat Valeriano sui puri to in cui a per attacearli Suo glio Gallieno, avendo promesso di vendicare 'insulto latio at adre vienelelio Imperator ait et: di 1 otii. Grandi crudelia sono sercitate sopi a ' iis elice V:r Ieriano Sapore spinge tant' olire la sua barbarie che senserve cor ne di suppediano per montare a cavallo Egli aggiungendo a derisione alla crudelia Pretende chel alleggia mento deli 'Imperatore avvilito a queste in degrae fungioni sosse it mi gliore che potesse arsialia statua a urget si nore ella sua villoria. Tali