Nuovo atlante istorico

발행: 1831년

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MEMORABILI.

ni te due gli aggiori di Germanico Nerone AE Druso li Seriato in eo di opporglisi Seconda vit mentele sue furie. Agrippina clie uoltis enderit a 'sospes iidi Tiberio e baiadita e peris remeli 'esilio e Della miseria. I gli uolono di fame Della rigione. In questo tempo cessa di vivere Livia ali et di 80 anni ii dispi eZgo ostratote dat suo perfido si glio ne punisce orgoglio ed i tradimenti. Imperatore vieta chera memoria di ei osse norata di sorte alcia Da ne annulla loeStamento si a persecutore diluit i suo amici. Tiberio aveva dato it overno delia iudex Potigio Pilato Aeli anno 33 costa consegna Gesu cristo a Giu- dei che o crocis/ggono Son talici prodigii che accompa gDano la morte de Sal tore de monilo che Pilato

avendone informatori imperatore si agitate senato laquestion semesu risio debbasi innoverare tra te ali redivinita di Roma. Finat mense Seiano promotore di tanti delitii resta an-oli'esso villima ello pion aggio e delle PersecuZioni. Scopre Tiberio te sue mire di logi tergi ii trono e laevita loria troagare Per ara dei carnesce e strassi Dare da popolo per te contrade La sua famiglia, i suoi amici periScono con essO L empla Plancina mogliedi Pisone soccumbe alla medesima sorte. La morte de ministro iungi dat diminuire a crescela tirannia deli Imperatore Aggrava egit leprovinci ediim poste consisca gli averi de doviZiosi a sua in gegnosa barbarie prolungari tormenti e ne immagina seria Prede' vovi. irantio ne pia eri come ne suppligii ol

traggia con violenge a virtu delle donne i a illustri Immola at suo capricciri pudore delle Vergini rapiscea parentici iovanelli ita Vaghi veste gli omini a.dontia te falacitille da inse, e gode et edere lator vergogna elatroci ubblici luoghi d infamia e di

Logorato da 'vigi in sacchito agi anni par che alle sue mani possa te e luride di sangue suggatio a Po-oci a poco te redini deli impero. a sua stupidegga dalena a Demici di Roma I Daci s impadronis orici delia Mesia i Germani devasta Doria Gallia Artabatio ne de' Parti insultando a sua abolegeta gli logii l Armenia gli in sacci i missa it commessi e lo consi glia ad e

spiare t 'obbrobrio det suo regno Cora una morte SPONtanea. Finalmente declinando a salute di Tiberio te sue sor-ge mancano Perde ii sentimento e Credesi morio. Uni versale erit iubbilo a questa voce ma eSS Udo in Venuto tuiti si sbigotiis rono Caio Caligola da lui desi gnato a trono e Macrone relatio et palaggo, te- mendo a sua Vendella lo soliogano sotto itinua notate. Tiberio uore ait 'eta di 8 anni dopo vetitidue di regno Ilisopolo suile prime uot illario Dei evere ipiti discreti domandatio che osse sol terrato ne luogo stabilito per seppellire gli empti. Caligola dat pubblico voto e collocato sui trono. lsacro nome di Germanico e di cudo at figlio ed ii po- polo spera edere in tu risorie e Paterne vir lo. Inquest illusione ii senato annulla it test me into di i herio ch gli aveva associato Tiberio suo sigii uolo. Celebratim uti strali di iberi 'as etlano i delato rid 'indicare at novo imperatore ulti quelli che per

Risui eguai mente una memoria Sopra Certa Congi urnira mala Ponti O di tui dicendo non aver satio cosa ameritare Pinimici etia di alcutio Riunendo it rigor alta benignitii punisce in vernatori rei di concussione. Est lia Deli Gallie Poragio Pilato risorma saggiamente 'it dine de 'cavali eri richiam a gli suli supprime te de

lagioni e cerca di addormentare hi seste ei inaudite prodigalita. Caligola nonino iungament far violenZa a se St2SSD, fingendo Virtu he non possiede. Dopo otio meSi adei velo comparisceri tiranno ed i suo regno non resenta he una congerie 'cingiusti Zie e di sollie Leggi COStUmi Umaraita gione, tutio e conculcato. Egli in Comincia a agri ars de sangite coli'uccisione di Tiberio, e Macrone. Si a uti dilesto delle sue crudelia e Nora arrossis e di alchin eccesso arrossendo solo di aVer per avo i grand 'Agrippa perche di oscuri natali e uole che Agrippina sua adre Data in ringit Slo U

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Claudio.

Caligo la appresenta te parti di tuti gli Dei sacendos adorare cir come GiOVe Or come iunone Bacco, Ercole c. inal mente Per uia deliri seneta sempio,

tralia da savorit it proprio cavallo e pensa di solle- vario at consolato. Pres dat capriccio diis amandare armate recasi allesponde et Reno come Per una strepit Osa impresa. Faappialtare in uia Osco Parte de suo soldati Per sor- Prenderi come emici in Halna Oscia rosei e cantavit torie. Indi passa presso ' Oceano alla pari delia Graii brettagna di cui medita a conquista schi era I e-sercito sulla costa da it segnate delia battaglia se Z a-Ver alciano a comballere. Fa a cogiter conchiglie a suo soldati, e superbo di queste posite de mare, toria a Roma per lienere gli Oriori dei trionso.

re de suo soldati, e principalmente alia sua uaritia germanica Final mente Cassio Cherea tribuno retoriano delibera conuari compagni ardimentosi di affrontare ogni cimento per toglierli a vita. vendolo Sor PreSO albi torno et agno se gli avvici uti e lo colpisce Onun Pugnate i suo compagni, seguorio ' Sem Pio, et trasggotio Caligola uore allet di ventinove imni e sui finire de quarto di regno. SParit ii tiranno i consoli 'avvisatio di istabiliri repubblica ; in i soldati voglion uti Iaa Peratore. Alcuni di essi vagando a cas in torno et PalaZZo Co vrono Claudio gio di Caligo la Mentre costi, iungi dat Per Sare ait 'impero e palpitante per a Propria ita,

de gni speranga di liberta. Claudio abben che in et di quarant antii trovas tut-taVia in una specie di puerigi a It suo spirito debole ed stupidito da uti aspra educarione lovende in Al ace

tutio. a natural mente mansueto da principio si a Bd OrBre On una condolia oppostam quella de suo pre- decessore Brucia due memori intit late la vada dii tignato in cui Caligola aveva sci illo i Domi diquelli destinati l suppligio Λbo isce e strenue meZZObasso ed odioso di estorsioni Cori questi anda metit

par cheria clemeneta eri ut Dan ita succedessero alia barbarie ei alle PersecuZioni. Una se inmitia a obbrobri a dei suo sesso Messalinas pos de Ita imperatore divide uita a sua considerim On servi infami cori Narciso, Ora Pall3rile e cor at iri liberti l cui enorme opuleriga non e che ii si ultodel de litto Vendono costoro agni cosa dispongotio et lo- O Padrone deitatio e catagianori suo editti regna DO sottia it Suo nonae e sono gli strumenti degli secrabili progeti di Messalina. Dichiaratas in una manter si strepitosa a tirannia Si soraua una conglura Camillo G vernatore delia Dal magia prende te armi edistiche il litot ad imperatore via e abba Ddonato ei ucciso a propri soldati Merit res fata nodelle per pii sigioni conli ori sucii complici Mes- Salina ed i servi colgono P occasione diris gare t odio loro e la loro rapacita Claudio tesso iudica gli accusati in senBlo. In questa circosian Zacla celebre Arria da singolari pro vera coraggi O. et suo marito Personaggi Oro Solare inVollo Delia conglura non poterido schivare la morte Arria o forta a revenire ii suppligio Veggeti loto ii reSoluto ella ' immerge uia pugnate Dei seno indi loeStrae e glielo presenta dicendo: Peto non a 33οalcian male. It marito ' uccide ad sempio delia in agite. Claudio contro grai aspellativa sorma progetti di conquisse e s accinge a oggiogare lamnan brettagna 1ὶ Platagio ha ordine di comiticiare a pedigione I soldatis anam utinatio dicendo di non v6ler a dare a Combattere di la ut mondo Comparisce arcis per BCquie lare it tumulto questi e insultato e vilipes . tutiostoche socillare in servo si tibidisce at generale. Le prime selici impres di Platagio artimano P impe Talore. Egli passa in Brettagna ove resta at Cuni gi Orni esPugna diverse sorterge e trionsa. Nel suo ritoriaci Roma viceve grandi congratulagioni Il senato gli a cor da Uri Tompos inglesso. AP innalga archi di ariotiso

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MEMORABILI.

e sono stabili ii i iochi annuali inde Perpetuare lama emoria elle sue impreSe. Mentre chera imperatore si occupa embra DCC it parsi et governo sua moglie Padron assoluta et animo dicitii abbandonas pubblica mente alle pii turpi dissolutegete Invaghilasi di Silio M'obbliga a ripudiare unam glie de piri ospicui natali e di i a Non contenta, lo pos in assenga di Claudio Lo stupido imperatore informato di questo stratio avveni metito da' suo liberii prima ministri de veneficii o di altri missa it di essa lina e poscia da ei impruderite mente ProvOCati. Ad uti tale annungio balordit e trematite Claudio crede non essere Pili imperatore. I fortato a deporreognitimore per attendere alia vendetia Silio e molli altri complici deli impudio triadi Messalina d ordine didia ciso fori messi a morte EsSa medeSima perisce Per operadi lusesso polente liberto. Claudio pos in seconde Dorge Pallera Λgrippina 1-glia et suo si alello Germanico chera anno di Britannico a per scopo sar succedere at rono Domitio erone cli aveva avulo alii lino matrimonio. imbigi sae crudele Agrippina ratia Claudio con tant alteri gia, cti temendone os i ta vende ita fa vvel errare. La morte di Claudio e uri secreto in cheragrippina non Prende te Dei essari mistare per i elevagi ne di Nerone. Questi e riconosci ut imperatore alle coorti pre

tio, e liberale. Seneca e Burro ministri di tui sanno in suo nome eccellenti cose. I tribunali ripigliano la loro aut rita ii dispotismo cessa inquietares citia lini iiii discorso Pierio di sapienZa pronungiato in senato dat Principe, indi scolpito sopra avole di argento an ungia a pubblica selicita Nerone, uri torno Dei solicis riverela condanua di uri delinquente AESClama Con compassio

rotio agi adulatori degna tiavia sua illustre sposa Per arsi in reda ad una liberta irritata Agrippina diaver perdui it suo ascendente, divieri furiosa. iunge a minacciar il si glio che si dii hiarerebi, in favor di

Britannico da te sacrificato per conserit gli Γ impero. Nerone Pili non si riti ene F avveleriare it giovane principe in uri convit alia sua presenZa ed a quella ellamadre. Dic hiara con tin editio che non avendo piἰ fratello ripone litterae sue sperange ella repubblica.DoPo usi si ero delitto Nerone si abbandona ad grai forta di e cessi. iunge a correre Per te contradela nolle travestito in compagni di gi vani dissoluti, insultando gli uni rubando gli altri, sponendosi amille vilipendi ricevendo Percosse non OnΟSCluto, erecandos a lode te sue vitta.

Ppubblici astari ira e mani di due ministri illuminati

Non Offrono grandetrimento da questi di sordini deli 'imperatore Molle impos igioni sono abolite uia equo editto reprime te concussioni de pubblicani Ma luccisione di Britanni o te dissolus egete erae solli di Nerone tuti annungia gli ori ori deli tirannide. Una donia impudicaria nascerem vovi delitii Poppeabrillant per spirito e sigura inspira una colt evole RS-sione ali impseratore. spirando ella alle Sue OZZe et revellendo te opposietioni di Agrippina at ripudio di t-tavia risolve di sarta perire. Suscita contro quest' altera principessa a gelosi de figlio e lo trascina alparricidio. Agnippina e Decisa da sicarii ne suo Proprio letto I senato ed ii popolo approvano ii delitto e conporrono in solla ad incontrare ei ai cogite re ii tiranno in trion . a questi colpevoli maggi norito sentatio a pili crudeli rimopsi. eme egit a luce det torno e non uo opportare 'oscurita della not- te Le volt de palageto risuonano de' suo gemiti eodest ri dare ad gni ora che oede a adre intris di sangue che it sagello delle furi lo perseguita, e lo stria-zia continuan ente. Da questo uiato ulla a sua vita non e che UNO SPR-

ventos delirio 'irgoglio, di sit rore e di delitii Aonpotendo pii sotti arsi at iudigio degli omini riguardo

alle agi Oni, iii magina paggamente Oliener ne ammiraZira De eo talenti Sale pubblica mente sulle cene suona lal ira, canta e Sempre tiranti anche ne' divertimenti

vieta agit spetiatori di scire aloeatro.

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Per tanta corruniorie, abbenche logorori colosso della Romana grandeZZa e ut lavia imponente al dicitiori per a sita maestos Sembi anga Il valore eri 'ultima vir

in dio oma Veggo si ulla via formidabili i Romanitae' campi di attaglia e se non meritatio Piu a Stima per a iustigia sono ancora te uti e rispetiali perte amni Suetonio acilino pedito contro iis e toti ri-

bellati s impadronis e det isola di Mona dis es plud alia superstigione, che dat coraggio. Λ prima iurata imo inani voltari fac in a Druidi Dia into in fine iltimore concepito agit idoli da' sacrifici e a 'boschi

gutio ad uti tempti a liberia e la religione di questi infelici popoli Alcula centurioni Romanai in o ala del tritio delle genti insultanni adice Regina degi Issent e De oltraggiano e si glie Il distinore risveglia ilsopito coraggio de Brettoni, si acciano ii civernainre Calpo e passano a sit di spada o mila normani. Λ

comati dat da B.,adicea Ouesta coraggios Regina ani mala alia vendi ita gli os De bottaglia. Elia Ornanda da generale e comballe da sudato uincia regulare ser- me ga de Roma Di trio tisando final mente dei disperato valore de sel 'aggi questi son alluli e ne PeriSCODO O mila Boadice prende ii veleno Suetonio temperatido colla moderagione a vii loria ris labilisce la quie-ie Della re it gran. Tra poco pii gravi divengono te calamita di Roma. Burro UOre e credesi v velenato Gli succedono Del comando della guordia Fennino Ruso uom, labbene maseram Spirito e Solonio Tigillino vii cortigiano compagno delle dissolu egete ei. inistro elle crudelia di Nerone. Seneca Per una vituperosa debolegra lasciara imperatore si rit ira alia corte erat abbandona interamente allo studio deli morale che molle volt aveva alia

Politica sacrisi ala Nerone privo de' suo consigit si da Pili che ma in balia de' delatori. Immola molle vitti mei lustri ni pudia iravia e sposa 'artificiosa OPPea. In quest epoca lacrinaevole uia solo Romano TrRSea da ru a di u in flessibile costanga Accusato a die rone di averto iastinato e condanuato a Perire; talim uore fortando at coraggi gli amici che gli an co

rona Dei momento Strem O.

In questo medes imo tempo Corbulone pii fortunato

degli abitanti di Roma copre di allori te macchio deli'

tas lato attere in Armenia ei aveva conchius uratratiato vergogi Oso. ornato in Asia Corbulone Obbliga Vologes Re de Parti ad assentire che suo Datello Tiridate deponesse a corona a pie delia statua di Nero- De L orgoglioso im Peratore di Cio non ago gli co- manda di venire a Roma Nerone assis su magnis otrono circondato da retoriani dat senato e dat o Polo riceve questo Principe miliato e libi mei te incapo it diadema. Usurpando Oicia gloria et suo generale, uol esse salutato imperatore , come Se VeSse

egi combat tuto Porta in Cabirpidoglio una corona d 'Oro,

chiuile it templo dimiano

Indi aspirando ad altra gloria recas in recta colpretesto di lagitare t istino et Peloponneso ma ne vero isegno di concorrere alii ernio de gi uothi olimpici. Λbbenche eccellente Deli' arte di condurre cavalli, lasortuna delude a sua abilita It carro si rom P a meZZo Corso e solo 'adulagione de Greci gli decreta a palma Ebro di tota di hiara libera la Grecia Per te madelle pene riservate a parricidi non os domandare di initiarsi a mister Eleusini e pago di aver ottenui lacorona di Elide torna a Roma in trionso Scortato datina turba di musici ' istrioni.

in eccesso di collera lacia morire Final mente avendo a Dola scandali comuni spingerit vigio olire la demen-ga. Si veste a dotina si copre di uti vel giallo aguis delle vergin elle condorte ali 'altare e si marita Solennemente con Pitagora emeris o suo liberti Ripi

gliati pol gli abit virili sposa 'eunuco Sporo vestito

Cresce ogni torno a sollia e la crudelia di Nerone. I Romani ridorti alla pia deplorabile vitta, non hanno altra Speranga di salute che uella rivolia ed ii suoco diessa, CoPert lungo tempo, s Oppia a principio uelle

Gallie.

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ROMANI.

273 Vindice oriundo di questa provincia e di nascit illustre solleva i Popoli ancora Orgogliosi sotiora oppressione AbbisOgnando di soccorso 'indirigga a Galba governatore elle pagine uom Pacifico che quivi era si schqrmito a colpi deli tirannia con una ita OSCura ed flamminata. Ben s aVvis Galba a ta invito the coli evole diverrebi, deliberando, e chelisogna sulfalt o marciare contro Vindice che gli offreri impero o Prendere te armi contro Vimperatore. rari due partiti si appiglia a uello della ri bellione.

Mentre talis embo si forma contro Nerone, a questiit suo ingresso trion sale in Napoli e si gella in ultigit eccessi della dissolutegga e de' placeri La Priman tigia delia rivolutione elle Gallie, Detiche perturbario gli da allegri a trovandovi nuovi prelesti di au-mentare, suo tesori ei a sodisfare la sua crudelia.

li aveVano proclamato Galba imperatore cade in una tetra mali conia. Vile Della ventura quant crudele Della PrOSperita resta per seite glornici inclitus Dei suo palaZgo. vendo it senato dichiarato Vindice emico deli stato si crede atquanto sicuro Altri messaggi ridestano i suo pavento maci senato O ianima an COra proscrivendo Galba. Da questo momento erone Porta ali eccesso delia paggia te sue orgie e te deedi vendetia ordina che iano trucidati tuitici Overna tori elle provinci , e che Si mellatio a SaCCO, C a

au Velanare in uia convito littici senatori incendiare

per a seconda volia a capitale disclogliere e lascia re per te trade te besti seroci et circo otide impedire che ii popolo spegnesse te si amme diei tempo me desimo dichiara che, ad affrontare i nemico Orma una uardia di meretrici che veste ei arma asoggia di magZOni. Senato Patrigii cavali eri popolo soldati tuti instite si ri bellano e iurano a morte det ostro oli' ein formato a tavola ella generale sollevari orae Furi bon-do, Perga due vas di cristallo e domanda a suo schia vi de veleno Poco opo pedisce corrieri ad ostia per ordinare ali' armata navale di tur Pronta a riceVerto. Gli lene annutigiato che i preloriani Non ogliolio ac compagnario. remante, e tabbioso non a u qualPartito appigliarsi. Final mente si ri OVera ella casa campestre di uno de sunt liberii chlamato Faone L senato intanto si radiana dichiara emico della patria lo condantia secondo it rigore ello antiche legni, e proclama Galba imperatore Faone is tesso liene re a ii de reto e liannutigia che in orga det medes imo deve esset legato ad una colorina ulla pubblica piaaga bat tuto colle Ver-ghe e guttato et evere Oimc grida i mostro cos de De orire u bravo Stionatorii cetera Non potendo Nerone soStenere tale idea, Prova con trepida mari lapiant di uri pugnate, a disarmato alia villa dice Non essere ancor iunta 'ora fatale Final mente Deli' acc stat sici soldasi per assalirio si a uore ed tu lato dat suo segretario si acci in ola it pugnate etermina cosi a sua infame carriera, et Panno irentesimo di sua eta e tredicesimo di regno, lasciat: lo unnonae che litti sprim i delitii. Galba ali et di Vatini non trovameli impero che Galba Otto De , u D est insopi Ortabile alle sue forge e uno cogito V xς W0 che o mi accia di naufragio Intento a domare ' insoleti ga de soldati punire i vigi ei a temPire it pub-blico tesoro reso fausto adla prodigalita de' suo pre

gli risolve di doliare uti successore te di cui virtu lorendessero degno deli' impero edisssere ne tempO Stes- socio cudo delia sua e chieZZZ.Volendori suo favoriti argi uti rede a loro pelta SOrge una Contes tra loro otione parta a Propria causa con calore luttavolta Galba desiderando unicamente di provvedere a ben ubblico rigetia a sua domari da e dolia per successore Pisone iova ne illustre non men Per nascita che per virtu Mara arinat i ii ii se Dalo a veggi da gran tempo agi 'in triglii ed alia corru-Zione, degnati uri imperatore incapace di sagiare la

Ottone 1 ro de favoriti di Galba delus Delia suam Spei

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di num. Di .

taliva di succedet gli a troia a ric arre alia foreta ad utiale trusal=e, e liaria loro della crudelia e deli avarietiadi Galba. edendosi acclai nato ait 'armata, si leva a1DaSchera, e dichiaracia sua inlutigione di cibal rario alii Ono 1 soldaii disi osti alla ibellione secondano te sue mire, O prendori sopi a te palle era dichiarano im- Peratore. Per inlini arire ictita linito portario uel cani Po

Indi a poco Galba abba donato dat suoi partigiarii isoldati Dei Foro Si Pagliano sopi a di uiri edendoli

tando a testa ordina agit lassassini di colpirio fecit bene deliopolo lo richi ede L, sol dato gli reciderit cap est of fre in cim ad uti lancia agit occlii di Ottone che condi spregio loria gettare Costes erisce quest 'imperatore do-po se ite mesi di regno I corpo di Galba resta Delle strade, si utantoche non vi e Septilio damno de suo i schiavi.

Iliuovo imperatore in comi iacia a regnare con uia tra

lora clemen ga purdotiando a Mario Celso uia de' favOriti di Galba non conteni di questa indulgeriga, O PromoVe alle liri me cariche, protestando che a sedet tae sempi' degna di rico in Pensa. ers questo tempote legioni delia Germania atti- vate alia prodigalila d alle promesse et loro generale Vitellio lo proclaniari imperatore Oitone Parte Senga indugio a Roma per combalterio. 'armata di Vitellio composia di omita Domini e comandata a Suo generali alente e Cecina rimasto itellio Delle Gallie per adunare ii rest delle sue ruppe, e tale impagien et di agglassar si 1ὶe due Serciti che Dello spagio di ire gloria si anno re battagii tuite favore voli ad Ollone ma questi selici successi sono di breve durata. In uri altro constillo e truppe di Ottone sotivin te a Bebriaco sed Ollone is tess si uccide, op uri regno di ire mesi e tuque torni Vitellio e dichia rato imperatore dat senato, eris uote i soliti maggi res at potere nil orna in Roma da vincit Ore, e riguarda COme una conquis tala capit de ella repubblica Abban

donandos ad gni genere di dissolutegra, di crapole, di crudelia, in odio ait 'universo te legioni deIEOri erit deliberatio di elesgere inperatore Vespas auo cheda Nerone era stat quivi inviat a sar la guerra gli Ebrei. Vitellio enche sepolio De te dissolute2ge determina di dis endere t impero ordina a suo due principali O- mandanti Valente e Cecina di domare ribelli. I liri

mo Sercito ch 'entra Deis Italia coma dato da Antonio Primo incontra Cecina lareSSO a Cremona Leduear- male invece di combattere velagon ad uia trat lato e Sidichiarano per Vespasiano Ma Ostori 'esercito imperiale Pentito della prol ria insedella, opod 'aver imprigionato

Cecitia attacca Antonio erae che seraga condottiere la baitaglia dura per uitaria Otte La mattina Segueriae uri altro combatlimento a luogo i maci soldati di Antonio, De salutare ii sole nascente secondo it loro costume i Vitelliani credendo che i loro emici aves- sero ricev uti de'soccorsi, si anno alla fuga e Deciae riscon 3 mila Cremona e res e incendiata. Tra a necessita di perire o di abdicare sceglieri 'imperatore it solo Iaartito conveniente alia sua deboleZZa.

Egli accella e condigioni 13rolmstegit a Flavio Sabino presetio di Roma ratello di Vespasiano; si Obbliga a

cedere ' impero per una gi Ossa pensione colla liberta

sa a moltitudine ad uti si lacrimevole pelta Olo, TeSi Ste alia sua risoluetione era riconduce a viva orga alPalagio Sabino attaccato e battuto si ricovera ne Cam-Pidoglio. ove e assediato alte coorti Pretoriaue che Debruciatio e porte. I templo diruiunone e incendialo. Sabino e reso, strascinato a te di Vitelli ed visatio in rani mal grado gli sorti di quest princilie per placare la insuriata sol latesca. Cessata glai speranga di riconciliarione sopi aggiunge Primo Balte costia i nemici sotio te mura di Roma La

della citia e fa maia assa sopra tuiti gli abitanti, chein vano tentatio di is eudersi. Trouasi Vitellio uas os iurus angon scuro 'On-

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MEMORABILI.

gare Per alitu ne ore la sua iniSera Vila; sivario do manda di esser Post iii carcere sino ait arrivo i e spasiano a Roma mos trando overgit comunicare inportati si segreii 1 soldasi gli legatio te iani at dorso e gellanilogii una corda at collo lo conducono De soro caricandolo di Perbi improveri Giunt Delluogo de suo suppligio ten satin inor ire tra in ille Ormenti. Il suo corpo dopo di essere stat a strascinato per les trade e illato ignominiosamente Dei TeVere. Vespasiatio abbeuche assente, e riCODOSCluto impera tore Ol consenso de senato Dopo ver dimorato per

qualch mese in Alessandria di Egitio lasci ai suo si glio ii ii comando deIl armata destinata ad assediare Gerusalemme e ritoria ara Oma, OV e riceVuto tragii liniversali applausi. iii insanio incalga a uerra controci iud ei que sto Popolo ieco ei ossi nato 1idando della protegione det Clelo irritato alle sue empieta iuvario re Si Ste alia

perbia Roma Tito e ricol malo di nori erat e comit. I senato decreta a tui ei a Vespasiano lorionso. Si Portatio it avarii a carro dei vinctiore basi sacri dei templo di Salomone e molli de suo ricchi ornamenti. Vespasiano associa ito ait 'impero linoitiani riveg-g0D Soilo questi due insigni personaggi a pace lugiusti Zia e la virili da grati tempo bandite alia loro Capitale. Vespasiano rende ii vigore alle leggi l 'auto rita a magistrati Condiscendente alle deliberaZioni astabile e popolare verso i illa lini sermo e Severo Coi soldatiori melle la tranquillii in Rinna a sui reZZ Sulle trade la quiete Delle provici se Ia disciplina negli serciti. Abbellisce noti, di superbi monumenti, e di m a sto an siteatro F incidere supra o lavole di ratiae lo- α gliori leggi e tende et pari te sue vigilanti cure alleat ire citia deli impero. Inacessibile alia an ita favella Pesso de propri natali abiet hi si id degli adulatori e rammenta loro che suo adre era stato uia saZioso arricchito colinua dagno di uti inpiego si scale. Νel icevere uia gloria una ista di congi urati cla fain brani, e dice non inli conoScerti. Estrema menteeConomo non a Sente ualla taccia di avarietia mali suo amore per i danai O Ou riguarda cheri utile pubblico. Final mente quest Virtuoso imperatore e assa lito clama lallia in uua elle sue ille in Campania Tutilla credori l giera egi solo a giudica peri Olosa. Cresciuia i in1emii ita abben che strem a1nent debole. alienis sempre agi assarii, ne uol matrima Dersi in te t a dicendo che n imperatore eo nis ire in iedi Deldii queste parole sala r ultimo stat ira te braceia delle et Sorae che o reggono VesPasiatio uore ais eladi 6 antii e opo averne regtiato dieci I dolore delia sua perdita e guale ali amore Che Vea SaPuto inspirare a Romani.

rimanda Berenice Orella di Agrippa re de Giudet, ab beuche peris utatuente appassionis odi questa PrincipeSSB. placer della giovent i comparis otio at consi Ont deidoveri delia ovi antia II desideri di sar et bene e lapaSsiora predominante detri inperatore Amici te hoperduio a gio tita , diceva gli a finire di uia tortio Non ego alato ali uno de suo beneficii. La OlceZZa, a generosita . e a iustigia di questo principe fauno amare da tuiti i uotii e gli pro cui an il litoto di deliri de genere uimano. Illo Otitinua agge risorine incolniticia te a Vespa Siano ne vari ordini ello stato, me costumi nelle I -

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Vesuvio.

gi ii e regolamenti detra inmitiistraal aiae I delatori tanto otiora ii ne in inaevoli tempi di Rurna sono da ut con dantiati alla flagella Aione e Venduti come Chiavi. re tia i in sordigia de legali abbrevia te procedure e Punisce a vanita de' iudici. Il senato e libero elle sue di scussioni tie' suoi suffragi ii popolo euo scet tro in sua mano non embra cli ii Ostegrio delia liberta. Questo Principe Vendo mesSa uora regola ellerendite non manca di appagare la vanita de Romani. Adorti Roma di monumenti superbi da magni sicli se-

malgi adsit ante virili intratio di criminos ambigione viene ad affligerglicit uore Senga saSperat ne 'animo. a fratello Domi iano lenta di sollevargii controci retoriani e pareoChie legioni In vecedi siliario, Tito lo prega a restitui rglici amici gia, o associa ali impero G dichiara suo successore, e colle agrime gliocchi lo conglura, Perime Non oglia oon uti delitio

usurpare uti trono destinat Ogli alia natura.

Mentre Tito uouasi occii palo a sormare a felicita dolpopolo romano Agricola in B ella gna Ostiene con successo ' onore elle sue armi Vince gli Ordovici Dei uo resistergit lisola di Mona dissesad alia supersti Mone de 'D uidi e dat mare. Dopo vere Consilii i Brettonicolla Orga sol tomette i loro animi alteri colla modera gione De ad Olcisce ii OStume erat 'induce a Prenderela lingua gli ili e gli usi ρ'I omani Agricola conmodesta relagione informari' imperatore di quanto aveva fasto macia fama ne divulga a gloria. in 1eZZo a tanta felicita Par checi Romani ossero condarmati dat telo a s 3frrire Pene adeguale a loro de lilii e mens re te virili di Tito anno a' loro mali quat Che regua Pavetitos calamita desolano 'Italia. Uti 'orribile est toglie dat monito circa tomita persone algi orno. In questa spaventeVole Sciagura i solo it is impavido dis preggando it PeriCOlo 1 in Ora i suo concilia lini, Consola e s Viene Pinserini, e con vigilanti premur sermaci progressi et contagio. Una violenta erugione de VeSuvio lene anche a tur bare a Pace dei suo regno. Restatio Sepol te solio altissimi strati di lava te citia di Ei volano, e di orupei;

le ceneri coprono 'Italia in Sicilia e lem sie 'Λsfrica . a terra se inhra possa alle scindat Denta Teire Polli suo edono a gior ni Caliginosi Λ inpie correnti dis unco righiottiscono e divorario litto It mare Palati

cando largiti olfi toglie a suggitivi gni sperant diri fugio Borghi popolosi floride citia Cona Paris roranii ore torni e te genti disperate credorio Vellere lincendio de morado. In questa guerra et Clelo contro a terra uti otio illustre Plinio it vecchio ungo ili sat Dinar a natura in egeto at i sordine degli elementi uiuore menti e nefa a descriZione. Verso it medesimo tempo Roma sol si e in uasti di uia incendio ma a pii grande ei irrime stabile veritura Per 'umanita ecla perdita ello tesso Tito cheri Ciolo rapisce at mondo clopo di avur oriatio is olendere per Dochi istanti a uisa di uia olce aggi in in glorii o

Agitato da funesti presentim nati e dato in re tam l-la in tetra malin otii a Tito per dissiparia si rit ira in

in Casa campestre. Vedericlo rcissimo it suo sine ducit si ominessa mente cogit Dei di perire si giovane Sen ZR Ver meritat questa pena Egli uor ali'ela diarini opo Verne regnato due , due meSi, e Io

La Sua morte sparge il lutio e la costernaesone in

Roma. Ι iovani citia lini plangono in ess il ad re ivecchi ii glio Radunatosi eriga convopagione ii Senato gli e prodigo di elogi che per a prima Volla Dori sono et tali ait 'adularione e gli decreta ouori divini.

Furbo quanto Tiberio, crudele itant Nerone in 83migiano nasconde ii suo carat here Deli' ascendere luro-Do. Ei 'interliene ad ammaggar mosche ella Sua δ-

mera e si dile ita di far occidere uomini Deli istessa grai sa. Prende ii ii toto ditio dandosi in reda ad libo

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dardia e uia per se tuiti otioli nil litari Promulgaal cune leggi uone opera alvolt da principe iusto generoso ma Oche pratiche di falsa Virili non ser voti che ad accrescere 'irrore de suo vihi. ra gliati in segni della sua amministra'ione e notabile uellodi aver esiliati damoinari sit sos e gli sciungiati egii per coronare ii delitio scali iacia virlii Sotio ii suo regno te armi di Agricola dilatano a romana potenZasino ait' estremitariettentrionale d Europa Questo granil' uom conquistacla Caledonia ultimo ri overo delia liberta 1l re di questi popoli bellicosi Galgaco di nome

di senile coraggiosa mente la sua indipenderiga emori suC-cumbe Serim gloria.

Invidiando Domi etiano i merito di gricola: opoavergit a malin uore concedulo statue e regi trio is ali lo richiam col pretesto di spediri Della Soria Agrico la modest e riservato. sugge ali 'infortunio che gli so vi asta colla solitudine. Et riuore tranquillo non se rigas spello di essere avveleuato a DomiZiano. Per assis urare a quiete alia sua famiglia lascia Α-gricola in legato a Domi iano una parte de suo beni che sono accellati come testimoniacira diciti. Da seriga considerare secondo Tacito che n uon adre noustus far suo rede cheis Princi ' ribaldo. In questo tempori Sarmati e gli siti anno una correri Deli impero e trucidario una legione o loro generale Decebat Re de Daci rompe uerra a Romani,sconsiggera' sei cito dei console Appio Sabino e quellodi Cornelio Fasio comandante elle guardie retoriane, propagacit terrore in tuti tritalia Le legioni accam pate su Danubio sono in Parte Circo radate in Parte disti ut te e Roma per la prima volta abdicando la sua grati legeta in vece de serr implegara oro per otteneria pace colla ris irata de barbari DomiZiano non arrOS-sisce di trionsare per questa ignominiosa Capitolagione, prende ii nome di Germanico. Vedendos assicurato sui trono lascia libero it freno alle sue colpevoli passioni e porta ino at delirio lacrudelia Gode mirando i tormenti de condarinati numerandone cori iacere e lacrime exi sospiri La sua tirannide popola Roma di spioni e questa Pestifera genia crea i colpevoli per mercare uri vile salario Materno che Vea Critio Ontro a tirannia e Giulio Rustico apologista elle Virtu i rasea e di Elvidio peris ora a Per Ver detio a verita. A malgi ad di si crudele sempio controci talenti ela virili uri filosos celebre opollonio laneo si ac cusato di magia, sa Montare a presenga dei tiranno;

si dilande coraggiosa mente ali paria i linguaggio della

sapienZa e delia Verita, e si parte impunito. Questo v veniment, Sernbra tant strata a'suoi partigiani, che

Per spiegario sostengono di essere it filosciso subita Iriente comparso agi occhi deli imperatore. Neli anno decimo de regno di Domigiano, i Cristia ni sono espost ad una Persecurione pietata. S. Giovari ni vi et tussato dentro una caldaia di otio bollente Galla

quale essendone scito inlatio Per mira cito e mandato

in silio ne i is la di Patmos, ove rive 'Apocalissi. Timoleo e lapidato in seso, Diovigi l Areopagita in

Il sangue de 'martiri divenendo uia seme di proseliti l sede cristiana meite radice anche ne 'palagi de grandi. Flavio Clemente Cugino deli 'imperatore si consessa Cri stiano e paga colla vita ii suo coraggio Domitilla sua Parente a una ConseSSione eguale, et e rilegata Deli' isola Pandalaria. Conoscendo Domigiario quanta e l'avversione che in Spira a Romani e Particolarinente a senato medita piii volt di terminario. Un gloria a vendo convitato lai Daggior parte de' senatori cli conduce ita una salaad Jobbata a brutio is hiarata da lampane epol Crati e ador na per mobili di cataletti segnati O nonae de , coni

mensali quivi prendes porri ualch temporallet to dilalor aura erat congeda. veva egit sposato Domitia Loncina figlia di Corbulone e clopo di averta pol ri pudiat eui presa final mente decide di sarta morire. Per buona sorte cade elle mani della principessa a ista fatale, ove e scrit loci suo Oine cora uel lodi Parte

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96 maestro di casa e de generali orbano e Prelo in L Imperatrice avverte tulti et rischio e tuiti determinano ditron care i torni at tiranno. Abborrito a tutiora impero spaVeniat da resagi lacerato da rimors crede ogni momento velle sitire lasu vita. Nella vigilia ella sua morte a m eZZa Otte pres da terrore, a Venire uia Strologo; ven logii ostia predet to una rara ri VoluZione De Ordinacia morte.

Dopo questo ultimo de litto e trucidat Delle sue stanaeda Stesano e a Partento con altri congi urati. Domihiatio termina i suo gloria ali ita di 4 Latini e ne de imosesto di regno I retoriani o plangono

mari senato De infamara memorIa, ne speZZa te statue is lo condantia alia dimenti anga. t senato si as etla a dare uri successsire a Domi-λiano, prirna cti l armata non to revenisse Cocceio Nerva 'illustre famiglici pagnuola emit et dij anni vi erae letto imperatore Le Suevirili, a sua dol egra

i suo rispello per te leggido sati distinguere ne salire a trono. velle egit a radice de principali vita stilo

Stato, e con tin edittoria cessare qualunque inquisigione relativa 'delitii di stato cheme tempi de orsi era fer vita di pretesto per condan nare ii coraggio spogliaret opulenZa calia raniare a Virtia. cristiani respiratio S. Giovanni ritorna in festa per decreto de principe. Si ri hiamano gli esuli si ali nullatio e conssehe. Marica la orga alle virtu deli Imperatore La sua benignita trOPPO arrendevole degenera in debolegra. LPre loria iisdegnano ii reti di una severa disciplina, si sol- levatio e sanno Stanga, he loro si Consegnassero liuccisoridi Domi Eiano Le preghiere deli imperatore, non Valgono a placarii Nerva os e loro a sua testa dicendo Voler tutiost morire che aerificare gli autoridella propria ortunR. Ris petiando i sedigiosi a sua Persona m SPTeZZando ne a mnesta lo accer hiano staneario it suo vigore e la sua Pagienga est astringorio malin te a con- eguare elle loro mani Petronio e Partento, Ch us iridono. Per si rribile missatio accoriosi Nerva, che alia sua 'leb legη mestieri in os legii a erca monDella propria famiglia uia si tacitia lini per merito i ii distinii. gli adolla Traiano vera mente de-gno di comandare te agioni, e lo associa ali impero. Con universali e si iacere acclamaZioni vieti confirma ala cella. Traiano dopo di aver riportata una segnalala villo

ria in Pannonia ricevera avvis a delia sua saltagione menire trovasi in Colonia sollerit de propri overi noti della sua Ortuna. Ilioni di Traiano porta Io pavento ne ruor de ri- belli I principali capi della sedigione soti puniti di morte gli altri con 'isilio Nerva non abdicarii trono macommetiendo at successore ut te te cure et governo se uisce per tre mes de meritato ripOso, e uiuore di7α anni dop tin regno di 16 est. Traian vania Ogni merito tranne quello delia scien-Za cui supplisce colla sua stima per i dotii. Egli portala virtἰ sui trono. Un torno ne conserire ad unire setto et retoriori possesso delia sua carica ali dice:

O us di questa Vada per me, fg oνerno bens contro di me, se vero male.

Riguardandos coniecit apo e non come it adrone dello stato, iura di osservare te leggi. Non distinguesida senatori che per una tu assidua applicagione evive in eget a sudditi suo da padre, Doni altro bra moso che delia loro felicita. Termina egii di purga Roma agi infami delatori eu edendo te accuse autoriggate dati leggi aggrava te pe- De stabilite eontroci caturiniatori E sua principat cura ouviare che solis pretesto di Zelote' suo interessi ini lii amente non si angariasseroci citiadini dat abellieri.

Pai Perare ' erario. res avea Domigiano ii ii toto di Dio i Romani danti quelici di itimo a Traiano.

Dopo aver e corrispost alia generale aspeltagionec ora atti di uti overrio sermo e virtuoso Peris a tal-gare Roma ali uin illaetione a cui co sarta tributaria de Daci aveata idolia Dornigiano L 'orgoglio de Re Decebat gli a iusto pretestodi roiripere una pace vituperoSa. ratariora 1 una grati balta alia, ella quale

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