Archivum Historicum Societatis Iesu. Vol. LXII - 1993

발행: 1993년

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articoli originari, che it Baldini segnala nelrAoertema at testes. It loro centro unitario, arricchito da molti e diversi elementi, e l'astronomia, scienga dipunta fra it i5 2, anno detrapparire della nova, e il l 632, anno della pubblicaetione dei Dialogo galileiano, che apre una faSe conceltuale nuΟVR.Ιnsieme e nello ssondo dei saggi che formano ii tessuto di questo libro occorre ricordare qui lo sforgo di maggior peso dello studioso in collaboragione con il Napolitani: l'edigione deli Epistolario di Cristoforo Clavio l532-l6l2), personalita di grandissimo spicco scientifico delia Compagniadi Gesu. Tale edicione costituisce la base per omi ricerca approsondita Sul-rillustre scienciato e sulla trama di relationi molleplici e ample che egit intre io con il mondo culturale dei suo tempo. Di queste interconnessioni etrame assat estese ii recentissimo Convegno Internagionale si Christoph Clavius e Pallivita scientifica dei grauiti neffeta di Galileon, tenuio presso P Universita di Chieti, e intento di analisi e di comprensione assai articolate, che attende di essere studiato e Vagliato. Date queste premesse generali ii presentare un'opera densissima e some-gliatissima per linguaggio e profondita di contenuli, richiede prelimina ente un appromio alle linee di melodologia ed atro iraonte storiografico nel quale Pautore pone la sua ricerca. Di qui si puo passare a metiere in eVidenZai complessi ed articolati contenuti dei libro a partire clatrenucleagione di undato fondamentale, che e essenZiale per comprendere ii modo di lavorare del-rauiore: la lettura dei testi e delle personalita dei mondo delia scienZa gesuitica, contestuale ed attentissima a ricostruire te tappe dei processo genetico delle idee delle persone coinvolte netresame storico, at fini di una sua delinea-gione d'insieme articolata e scandita cronologicamente.

Il libro di Baldini non e un manuale di storia delia sciema delia Compagnia di Gesu, piutiosto si compone, come egit preserisce dire, di una serie disondaggi su di essa; nemmeno e scritio per i gesuiti. s scritio per i cultori della storia dei pensiero scientifico e delia cultura italiane in un periodo di crisi

dei ve hio modello scolastico-rinasci mentale di scienZa, che troVa luitavia una nuova vitalita neli elaboragione teorica detrordine. Esso si salda intorno ad un nucleo complesso teologico-meta sico-ssico-matematico di tipo aristotelico-tomistico proposto dalla Compagnia di Gesu nella sua componente Spagnota, prima dei progressivo ed inesorabile decadere prodotio daglisviluppi delia ricerca sperimentale in astronomia, fisica e matematica.Le aree che ropera indaga sono quelle detrastronomia e delia mathesis mixta, te piu pronte a recepire ii nuovo ed a vecler modificato it loro assetio aseguito della messa in opera di pratiche ossemative che smentiscono te leo te

λ Baldini precisa che ii suo volume sir cogite scritti in parte inediti, in parte gia pubblicati, maqui risiampati con alcune modifichen p. l . Semono indicationi dei capitoli nuo vi e delle appendici, nonche di quelli derivanti ea sue pubblicationi. Vogliamo ricordare qui, per la loro rilevan-Za te due appendici, precedule ris itivamente da una pagina di introducione Appendice I) e inserite net contesto di in commento Appendice ΙΙ) Appendice I Theorica solis di Cristo foro Clavio 469-564: Appendice ID Iprofessori di matematica e filosofia nel Collegio Romino. IIIJ-

I632, e la documentagione mari critia delia loro altivita 565-582.

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precostituite. Ρertanto questa presentacione, dopo aver esaminato it merito dei preliminari metodologici, entrera net vivo dei contenuti alia luce raVincinata delle letture deli'autore, che studia opere e scritiori altamente significativi per i cambiamenti, anche marginali, pero sempre importanti, di strutture Oparti delle strutture dei modello scientifico vigente. Di esse osmra alcuniesempi: te linee di una storia della censura, la conserenga di Maelcote net Collegio Romano 23 dicembre l604), Clavio e Bella ino.

Nella sua premessa at testo, l'autore si confronta con una serie di importanti questioni storiche e melodologiche i limiti cronologici della formaZione delia filosofia gesvitica: la metodologia delia ricerca: il modello della sintestgesvitica' nella filosofia e nelle scienZe: le tende e della storiografia di fronte alia scienZa deli'ordine. Riguardo at primo punio, i limiti cronologici diso agione delia filosofia gesvitica, gli anni Da il l 50 e il l T0 sono costitutivi per Toledo, Ρeretra e Fonseca. Le aggiunte di SuareZ e VagqueZ si situanofra 1590 e 1600. Ρertanto la sintest gesvitica era gia compluta at tempo della produgione matura di Clavio si T0-1610). Quanto alla metoclologia della ri- cerca, due sono te modalita di approccio

quella che considera sitsolatamente credeme, test, metocli e risultati, siluandociascuno nelrevolutione detrarea tematica o disciplinare nella quale pare corretio includerio: quella che netranalisi approfondita dei salti rinviene premesse conceituali, consuetudini epistemologiche, divieti formali che rinviano ad una struttura di pensiero sostaminimente compatia e riconoscibilen p. 93.L'autore Segue naturaimente questo secondo orientamento, che e Storicamente piu proficuo ed attento a cogitere i traiti det modello ovunque si manifestino. Quanto a quest ultimo sui quale ritornero in seguito in sede di presentagione dei suoi contenuli, di importanZa centrale per cogitere analiticamente e nelle sue connessioni strutturali l'Oggetto delia ricerca,l'esperienga della sintest gesvitica uera praticamente tuita quella delia scolastica antica e recente, sitrata attraverso certe estgenu detrumanesimo, la maggiore dispo-

nihilita di testi classici e l'applicagione ad essi di melodi filologicin p. li). Questa definigione delia sintest gescitica - ci pare la prima di una serie ancorche molio generale e breve, contiene pero tuiti gli elementi alti ad una Sua prima caratteriZZagione. L'autore recupera insatti it nucleo della dottrina geSuitica, che e scolastico antico e recente, paSSato at Vaglio di sicerte estgenge detrumanesimois, con it che ne circoscriVe, delimitandola, la presenga, richia-

mando due dati la maggiore disponibilita di testi classici, che e un prodotio

in Il termine di simodello gesiticon viene usato da Baldini per primo, che ne prende, per dircosi, la responsabilita e la novita, stabilendone te modalita d'uso. Egli lo intende come associa-Zione degli elementi costitutivi la struttura filosof -scientifico-teologica dimostrativa delladottrina delia Compagnia, e rappresentatione Schematica, che prescinde da evolutioni mentre eattenta alia struitura. Di questa e bene ricordare in apertura di analisi clue dati la normativita el'originalita rispello es contenuit che la compongono, presenti anche in attre filosofie o sistemi.

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deli'umanesimo, sottoposto per altro alia censura deli'ordine, e rapplicarione ad essi delia filologia. La sintest gesvitica, che gia era compluta negli annidella produgione matura di Clavio si P0-l6l0), non m vn prodotio detresistenZa delia Compagnia. Quest ultima fu un prodotio di estgenge di cui lasintest fu la ragionaliZZagione. Tale asse aZione ulteriormente caratteriZZante, Vale in qualche senso e molio generalmente, precisa l'autore. Storia deli'ordine e storia detracme delia scienga detrordine non vanno di pari passo. Ιl momento di massima asse agione esterna delia Compagnia, it XVII se- colo, e quello della crisi deli intero corpo dotirinale. Questo si puo caratteriZZare ad un ulteriore livello, per merao di immagini, una delle quali, pur nei limiti ben avvertiti da Baldini, pare molio efficace

si . . . La cristalliZZaZione apparente di una sostanga colloidale, interrotta quasi al-l'inigio datrintervento di agenti che riportano la sostaneta in sol ione evidenZiando componenti diversen in . t 3.

Il limite di questa immagine chimica, e la sua sincronicita. Detto con leparole detrauioreula diversita delle componenti non era un satio atemporale, ma emerse in Seguito atruso di nuovi criteri scioe atragione di quegii stessi agenti); questi pero posero in evidenZa e quali carono in modo nuovo caratteri distintivi preesistentin Ibid.).

In merito at rapporto fra storiograssa e scienZa det Pordine, non si puo pili accellare la tesi di una estraneita dei modello gesuitico alla scienga deltempo. Cio per due ragioni: perche questo giudiZio ideologicamente limitatoe aprio istico ha esonerato gli storici gesuiti datresame dei materiali contenuti net modello, che spesso erano interessanti; perche ii modello elaborato dat

gesulti e una costruZione intelleituale, un prodotio umano, queSto dato elandamentale, che una storiograssa non contrΟVersistica deve caratteriZZaresiper clo che su e per clo che rivela su fatii intelleituali profondi ... indipendente- mente dat suo giudicio sulla sua accellabilita e sui suoi scopin p. tq).Ιl dato ptu interessante, almeno in senso storico critico, fra quelli con iquali rauiore desinisce ii modello gesuitico e quello disistrodotio umanon. In- sieme con esso va posto l'insistito risuto dello studioso di collocare la propria ricerca entro un'ottica di parte, aprio istica e ideologicamente vigiata, quale e quella della storiograssa controversistica. Di qui occorre muovere eda questo occorre hilarirsi per sosse arsi sulla delinearione piu scientifica edapprofondita della dottrina gesvitica quale ci e proposta nel saggio di ra ordo che intitola l'opera ed e nuovo rispello agit altri: Legem impone subactis. Teologia, filosofia e scinge matematiche nelia didattica e nella dottrina delia

linee di una ricerca semantica deitagitata e quanto mai necessaria per coloro che non conoscono ii mondo delia scolastica e delia filoso a medioevale: il si-

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gnificato dei termini - ente, natura, naturalita, qualita, quantita, numero etc. - che ricorrono in meta sica, filosofia, fisica e matematica ed ii loro uso nei testi e manuali delia Compagnia di Gesu. Senga tutio questo lavoro preliminare infatii, i non specialisti non polrebbero capire aspelli fondamentali sequelli che conoemono il linguaggio - attraverso i quali la Compagnia Veicolata sua rinessione e ii suo pensiero scientifici. I. l. Gratteri det modello gesuitico di scienza. Relagioni fra te discipline. Ildonio ordine delia gerarchiggagione, religioso ed epistemODgiCO.Ιl modello gesuitico di scienga si puo studiare tanto nelle sue partiZioni interne ambiti) quanto nelle relagioni intercorrenti fra esse. Entrambe te li- nee sono complementari perche nessun oggetto si puo comprendere appleno se lo si i sola, tanto piu la dottrina gesvitica che e composita. Di piu, l'analisi delle modalita di relagioni fra te parti consente di comprendere termini e Caralteri delia loro organiraagione, che e gerarchica, prima di descriverte in det-taglio. Che cosa significa dunque ii titolo stesso dei primo saggio legem impone subactis8 Contiene la sidec ittarionen di una immagine propria delle Accademie Ρartentes, che configura it rapporto tra filosofia, leologia e matemati-

CR. ESSa Segue un modello unico sicaratteriggato da ire figure lamminili in una disposigione sissa: una at centro, era sedula su un trono rialgato; te attre due erano poste piu in basso e ai lati la pedana dei trono. Ogni impresa era completata da un motio, anch'esso variabile lessicalmente, ma costante net significato di base. Nel collegio di Roma questo su Legem impone subactis. Altrove Tibi Serviat utraque ... La figura in trono rappresentava la teologia equelle ai lati la filosofa e la matematican pp. l9-20).Che cosa ool dire e come si deVe intendere la nota funZione ancillare

delia filosofiaΤ Essa viene proposta in modo nuΟVO, sipiu Sosisticaton, alia luce delia distingione fra scienge subalternanti e subalternate, che la logica dei gesulti aveva formalimato partendo datresegesi scolastica dei secondi Analitici. Una scienZa si dice subalternata, per esempio in astronomia e in fisica, quando una dimostragione data suppone una legge fifica assumendone la verita senga provaria. Si dice cosi che l'astronomia e subalternata rispello allafisica, subalternante. I risultati delle discipline Subalternanti erano norme perte subalternate.

Nelle Accademie Ρartente it criterio di gerarchiZZagione delle parti delsapere leoretico era duplice, leologico-religioso ed epistemologico. La loro

' Allo stato attuale non ci sono dati sufficienti per poter studiare l'evoiugione det motio deli Accademia Romana. Nel l620 se ne stampo l'impresa. AlriniZio det seicento, tuitavia risale l'immagine delΓΙmpresa Partenta di Napoli, caratteriZZata da un albero a tre punte, ilcui ramo centrale si protende verso it cieto ed e piu alto dei due laterali. In questa seconda configuragione hispello a quella delle figure lamminili una delle quali si trova su un tronorialZato, e lectio vedere un cambiamento. Pero manca un motio che attesti la disserenga di impostagione. Mancano in Ogni caso elementi per uno studio dei problema deli'evoiugione dei simboli delle accademie partente.

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mescola a non era un satio originale dei gesuiti. Tuttavia it modo e te forme detrassociagione che regolavano la subalterna a dieclero vita ad un modellogesuitico . Neirambito dei primo criterio su possibile distinguere raristotelismo gesuitico da quelli alessandrinista ed averroista, avversati dalla Compagnia di Gesu. Neirambito det secondo fu possibile distinguere fra gli orientamenti interni atraristotelismo per la sua interpretarione delia natura e dei concelli implegati. Ιl modello di scienga, eteronomo, era fortemente condiZionato dat criteri proposti. Quello epistemologico, che lasciava largo spaZio alla meta sica, condiZionava la fisica e la matematica. La meta sica poteva fornire principi alle attre due scienZe, la fisica alia matematica e la matematica solo a se Stessa. In questo sistema la logica era molto piu che un elemento formale, perche assumeva resegesi scolastica detrorganon. It criterio di gerarchiggagione religioso-teologico imponeva alta sica requisiti saltuati: quello logico-epistemologico imponeva loro un insieme di presuppostgioni dimetodo e categoriali di origine meta sica derivanti, in ultima analisi, dallateologia fondamentale. Con it tempo, man mano che la nuova scienZa sperimentale progrediVa est asse ava cambiando molli aspelli della dottrina aristotelica, la Compagnia di Gesu si vide costretia ad abbandonare it criterio epistemologico aristotelico di partigione delle scienZe e a stabilime un altro che toglieva Valoreal vecchio, mentre lasci ava operare quello religioso. ESSo produsse Alcune conseme e molio importanti quali it fissuto della teoria corpuscolare, del-reliocentrismo, delle i potest micro si che di tipo corpuscolare, di alcuni mo-

lativo di tematiche periseriche. Ι condigionamenti imposti invece dat criterio epistemologico furono piu pervasivi. La fisica e la filosofia naturale aristote- liche furono disese. Se ne diede una interpretaZione per la qualesii fatii oggetto detrindagine sperimentale e quantitativa erano la manifestatione delle strutture profonde descritis dalla metassica e dalla filoso a naturale... Quandoluitavia nel Π00 ii quadro epistemologico aristotelico era ormai stato completamente salsificato, la Compagnia lo abbandono, rescindendo rinsieme dei legami fra teologiae metassica da un lato e discipline empiriche datraltron p. 26) La consapevoleraa avvertita detroperare dei due criteri della gerarchig-Zagione caratterimanti PorganiZZagione gerarchica det modello di sciema ge-suitico e un latio demo della massima attengione che andrebbe indagato afondo nelle sue premesse genetiche e consemenZe. Mentre non mi posso intrattenere sulle prime, mi pare importante sottolineare te seconde per i loro

essetii sui plano deli operativita dei gesulti e delia ricerca storica. Ιl doppiocriterio della gerarchiZZagione non opero nei gesulti, che non ne ebbero laconSapeVoleraa. La consapevoleraa della mancata disserengiagione fra i due gradi della gerarchiggaetione e necessaria allo storico delia scienZa per superare i limiti della storiografia precedente, divisa fra assolugione e condanna della Compagnia di Gesu. Ρare di poter aggiungere che la percegione di sistatio

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duplice criterio ha rilevanZa metodologica e didattica insieme, nonche Storiografica, net senso che tuiti gli studi futuri sulla dottrina delia Compagnia di

Gesu ne doVranno tenere conto.

Naturaimente la comprensione a6ertita della compresema dei modesso disclema gravitica e nesse concrete opere degli autori dei due criteri della gerarchiZZanone, non deve sare dimenticare la prolanda ed intima interconnessione, alpunto che solo in occhio intelletiualmente esercitato ed epistemologicamente attregrato e in grado di cogitere in uno stesso testo l'interconnessione di piu componenti metafisiche, fisiche, matematiche, teologiche. Tale doppio criterio non opera per tuiti i testi allo stesso modo, ma va inaeso storicamente e relativiraato secondo una periodiZZacione che distingue i testi det xvi e det xvii secolo da quelliclei XVIII, in corrispondema con i mutamenti piu rilevanti dei mondo delia scien-ga e delia cultura, di cui la Compagnia di Gesu e parte. Dei modello gesuitico si puo dare un'altra descrigione complementare alia prima configuragione secondo l'angolarione dei contenuti. I.2. Altri aspelli det modello modalita si realismo : ambiti di partigioni e suegnificato dei concelli natura, ente, como .La Compagnia di Gesu e realista in scierae. La meta sica e la fisica sono siscientiae realesis anche per essetio detroperare dei criterio di gerarchiggagione religioso fra te scienge. Dato ii realismo delia sciema naturale dei gesulti, siccome ogni qualita detrente e ente essa stessa come la categoria ontologica

della base, risulta inevitabile it rissuto di misure e calcoli, cloe di una fisica

quantitativa. Questo produce un'altra importante conseguenZa nei rapportitra sisica e matematica. Siccome la seconda assume i suoi principi senga di-mostrarii dalla sisica, finisce per essere una scienZa descrittiva. La matematica e visione desse proprieta e delle relationi di enti dati. Come si

configura E la sede di enti intelligibili apparienenti alia materia intelligibile edestranei alia dimensione temporale. La matematica e Vista come una regione particolarissima delia natura, i cui enti sono puramente dimensionali, ma non localiZZabili ne percedibili. Inolue mentre in fisica si processo dimostrativo si configura

me untdiregionale, in matematica non Sembra mistere in nemo tra ordine causale e ordine dimostrativo; non si da un ordine di dimostranone causale. II concello di natura. Ρer la scolastica e per i gesulti sinaturan e sinaturalen ricoprivano vn ambito vastissimo, assai diverso da quello delia scienZa moderna. Tanto lascienZa gesvitica quanto quella moderna usano i termini di sinaturan o sinatura rerumn in un senso descrittivo globale e in uno strutturale-fungionale. Ladisserenga tra te due in merito atruso dei concelli e di contenuto. Le categorie strutturali e fungionali aristoteliche erano infatii eterogenee rispello a quellesiammesse net discorso scientifico attuale' p. 27). La differenga piu rilevantetultavia consiste net satio che mentre it moderno concello di natura e connotato dimensionalmente, quello scolastico astraeva dalla percepibilita e dalla dimensione. La 11sica gesvitica era qualitatiVa.

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L'ampterga det termine sinaturan non escludeva dati'ambito sisico enti quali gli angeli, che figuravano accato alte pietre, ali'uomo, at punio geometrico, alia privarione, alia grandeZZa. Detto in altro modo,

sinaturan era termine piu amplo che nella ScienZa moderna non net senso sidelle dimensioni attribuite at cosmo, ma net senso che in quel pensiero scolastico) distin-gioni dei tipo qualitativo-quantitativo, dimensionale-non-dimensionale, SicΟ-psicologico, Sosianciale-relagionale erano introdotte in modi che non escludevanodalia natura nessuno di quei terminin p. 28). Come tale concello era amplissimo, cosi l'influe a esercitata dalla meta sica e dati'ontologia aristoteliche sui modello teologico tomistico su assai grande. In particolare la norione di ente ri Vette un ampli amento sino a comprendere enti molio eterogenei fra toro, come Dio, un angelo o l'uomo. Lascella realista che aVeva iuncione antio amista e antinominatista, trafforma-va in enti tutae te parti dei discorso, tranne gli articoli e te particelle grammaticali: li rei cava postulando per essi attrettante sostange: e ii caso della parola siprosondita, intesa come nome di un ente esistente se definibile dat filosofo) indipendentemente dat te singole profondita misuraten p. 28). Quanto alta Smologia scolastica e a quella aristotelica, te possibilita delia prima erano incomparabit mente pii, ample delia seconda. Ρer la scolastica infatii ii cosmo era it risultato di in alto libero clipendente da Dio, che avrebbe poluto configurare ii mondo in molli modi. La Compagnia di Gesu accellava e dila evat'aristotelismo in sitica; pero, per quanto autene i senomeni dei cosmosiasseriva che Dio aVrebbe poluto struiturario secondo in numero indesinito di parametri o lemi diversi da quelli interni at modesso aristotelico-tolemaicon p. 29-30).

Anche se i 'aristotelismo fu dogmaticamente accellato dati ordine in sica, it grande ampliamento della cosmologia scolastica non produsse quei risultati notevoli che ci si sarebbe potuit attendere per due ragioni: l) l'impossibilita per l'esperimento mentale scolastico di farsi esperimento reale o di darluogo a modelli quantitativi dei fenomeni ipotiagati; 2) te siluarioni e te leggialternative che considerava erano presentate pregiudiZialmente come realialogiche e non fisiche p. 30) due ragioni messe acutamente in evidenra dat Baldini - soprattulto laprima - devono essere tenuae in consideratione soprattulto quando lo studioso passa ad eruminare negli altri fami il rapporto Da l'esperimento scolastico accollo dat gestati e l'esperie a delia sciema moderna, che costituisce it punio cruciale di verita falsificabilita desse leo te delia Compagnia. D'altra parte non si devedimenticare - come nota it Baldini - che la staticita della sisica gesvitica tradicionale, prodotia da ragioni strutturali, non impedi at Boskovic si Tll-lT8D che co- nos va la sciema moderna ad alto livello, di elaborare

siconcerioni di grande originalita, che la sifica matematica di modello galileiano non era, verosimilmente, Sufficiente a produrre: di satio, non ne produsse di comparabili in altri autori nei quali quella tradicione mancon p. 303.

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Questa ossemaZione e di grande importanga. Essa attesta se non la Vita-Ma, certo l ampleZZa delle due tradicioni - scolastica e moderna - che confluiscono originalmente in Boskovic. I. 3. Struitura pro nia det modello di filosofia naturale gesuitico averto ge

Baldini descrive in questi termini la struttura ontologica deduttiva delmodello di scienZa gesuitico

sita struttura profonda dei modello di scienga gesuitico si sormava secondo Un aS-setto gerarchico piramidale dat concelli piu generali della teoria detrente alte realia naturali piu circOscritie. Tale configuratione a6eniva mediante Paggiunta at genus delia disserentia specifica, che consentiva di costruire livelli di realta se dunque articolagioni regionali) in senso sidiscendenten, mediante somma di attributi. Le modalita dicontenuto di questa strutturaZione rientravano, come detio, in un ambito altamente tomistico. La struiturassione estema non corrispondeva pero a questo assetio di stret-ta origine ontologica, che di per se avrebbe richiesto una esposiZione sistematico-deduttiva, ma ad uno di origine storico-consuetudinaria, anch'essa di matrice scolastica, che richiede pero consideraZioni appositen p. 373. La genesi ontologica e te articolaZioni delle parti secondo un modello deduttivo non basiano a descriVere la sua strutturaZione esterna. QueSin non va indagata solianto a livello dedultivo-formale, dat piu generale at particolare mediante aggiunta di attributi, ma anche a livello deli' organiZZagione di-dattica net tempo. Ι.4. UmSinnamento delis Scisnge nesse Scuole delia Compagnia It melodo e i contenuti detrinsegnamento delia filosofia nelle scuole ge-suitiche seguono raristotelismo scolastico di derivagione iberica, di cui Domingo di Soto l494-l 560) era it tramite, aliora particolarmente Vitale at contrario di quello italiano. Egli innuenga Francisco Toledo l 33-l 96), uno fra i pili innuenti professori dei Collegio Romano, e dissonde la tradigione dei

calculatores a Roma e a Coimbra. Innuisce sui professori di Roma anche lascuola aristotelica di Ρadova, come appare net caso di Ρeretra l 35-l6l0) benche alcune sue leo te fossero respinte, perche in odore di averroismo. Baldini concentra la sua analisi sulla didattica gesvitica nel Collegio Romano=, doue opera vano Clavio e Grienberger i564-l636) e nella provincia

ΦΙl Collegio Romano non m ii primo ad iniZiare i corsi superiori. Fu pero ii primo sie resto per diversi anni Punico, net quale esistesse un insegnamento Stabile delia matematica. Questo, unita- mente alia migliore qualita media dei suoi docenti e at satio che vi studio buona parte di coloro che tra la sine det secolo xvi e l'inigio dei XVII insegnarono la disciplina in altri collegi, italiam edesteri, sece si che la formatione e te scelle o anche te limitaZionii dei primi insegnanti di malematica fossero molio influenti nel determinare gli indirirat delia didattica e delia ricerca neli intera Compagniais p 53 Non si deve dimenticare che molli dei geSuiti interlocutori di Galilei a Pado-Va avevano studiato a Roma. dove erano stati allieVi di Clavio o dei suoi collaboratori p. 3Pl.

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Veneta, cui dedica due ricchi ed ampi sago storice, ove erano altivi i centri diΡadova, sivertice didattico della provincia venetan p. 3533, almeno dat i549 all592, Ρarma, Brescia, Boloma, Mantova. La Scella di queSte aree non e casuale, ne arbitraria. Essa e collegata con quei centri dove e stabile l'insegnamento delia matematica e dove e piu viva la sensibilita, per ragioni socio-culturali, net riguardi delia ricerca sperimentale, che si concreta come apertura verso i dati ossemativi detresperiema soprattulto in astronomia, cosmologia, magnetica e

Non si puo entrare net merito delle ragioni che privilegiarono e refero unica, in un certo Senso, la positione delia provincia veneta fra te attre delia Compagnia. Si puo pero porgere atrattenetione dei letiore it contributo storico delia scuola della provincia veneta siche si trovo ad operare negli stessi anni in cui emerse la ssida di Galileon. Esso

sim di spingere te partitioni disciplinari tradicionali alia loro potem lita massima, ta- lora olue i limiti di compatibilita con l'intero ametto dotirinale deTordine, ponendosi cinme interlocutore privilegiato delia scuola galileiana. Tuuaria, it persistere dei vincoli derivanti classa test di in nemo diretis tra sitica, metasitica e leologia inuest ultima interpretata

costantemente con categorie aristotelicto ost olo l'accestatione da parte delia scuola dicerte icte e di risultati contemporanei in sitica e astronomia e, diu in generale, una uattaciinne interamente autonoma dessa fitica e una sua matematiaracione molio spintan p. 410).

Mentre it judicio degli storici ha evidentiato l' petio dei limiti della scuolagmultica, jungendo a Valutationi injuste per Cabeo si 86-l6 R e Riccioli l 98-l6Tl), Baldini intende evidentime soprauulto i meriti, e pero in modo non certo acritico, con acribia scientifica. 'ova ne e la Valutatione det modello operativo delia scuola emisiana, det quale egli asserisce chesim die mente scientisco, se questo attributo e definito non iri termini alia natura dialete pro Ste, mia in tremini dei proced eriti per il loro controllo: e in aggiunto che nes terminidi tali procedure it lavom compito talia scuola, da Uancani a Riccioli, e sone quantitatium

mente ii diu imponente nest Italia dei Micento, ed ha pocla malo i in Europan p. 42M. Meriti e limiti deli'attivita scientifica dei gesulti nella scuola emiliana sono enunciati in un Hudigio ove gia lo stile, che li misura attentamente, e un indigio delia ricerca di obietti vita. Ed e evidente anche che, per come e formulata, queSta ValutaZione e storicamente definitiva. I. I. Per una illoso is delia matematica. L 'insegnamento delia matematica nelle ScuOle grauitiche.L'attengione che l'autore dedica alia ricostrugione deli'insegnamento delia matematica ed ali'enuclearione di una sua sifilosofian, diversa da quella

' CL L 'origine delia scuola scientifica delia provincia veneta ed i ramorti con Galileo 347-400: Lia scuola scientifica delia provincia dat I606 al I660 40l-465.

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moderna, sono it risultato della particolare postgione in cui si trovano imatematici rispello at fisici delia Compagnia. Mentre infatii questi dilan- dono rigorosamente ii quadro conceltuale aristotelico e tomistico, Sia pure con notevoli ecceZioni in cui si sono formati, i matematici sono piu Sensibili ai dati osservativi detresperienga: sono per certi aspelli Settorialimeno condiZionati dalla presenga di Aristotele net loro ambiti operativi Questo e Vero Soprattulto per la statica, per Pottica, per la geodesta, per lamagnetologia, doVe non e cospicua la presenga di Aristotele, mentre Si fasentire quella di Archimede. Baldini presenta e descrive gli aspelli ontologici, logico-formali, epiSte- mologici e psicologici di una filosofia delia matematica che va inquadratastoricamente, dato che essi non operarono come una unita, ma come un in-

sieme di parti sidisserengiate per apparienenga disciplinare e melodo di iratia-gioneis in. 47). Ιl tutio entro un origgonte disciplinare che vede marcatamentel'eteronomia delia matematica, perchesii'intero complesso delle idee circa origine, natura, stato, struttura e finalita delle discipline matematiche era formalmente ii prodotio di attre disciplinen p. 48).

Fra gli aspelli enunciati, ci pare che meritino attenZione quelli ontologici, logici e soprattulto quelli epistemologici, che determinano se la matematica Va considerata come ScienZR Oppure no.

Fra te precondiZioni ontologiche che riguardano l'oggetto delia matematica vi e la quantitas terminata, dato it risuto aristotelico detrinfinito edeli infinitesimo, nonche quello di considerare ii continuo come somma di indivisibili. Neirambito detraspello logico e asserita requivalenZa fra metodo sillogistico e melodi delia dimostragione matematica, la cui validita consistenella loro trascrigione in sillogismi. Ρertanto

sita sillogistica fu intesa come un modello di inserenZa dei tutio generale, dei quale te prove matematiche erano vn caso particolare caratteriZZato dat riserirsi solo aquantita e clatruso di procedure esteriormente diverse e piu brevin p. 49).

Gli aspelli epistemologici sono i piu documentabili. Alla matematica ventuano applicate te due leo te aristoteliche delia dimostraZione e della causa-lita. Ρer la prima di esse si tendevano a fondere rordine delle ragioni premes-Se-conseguenge) e l'ordine delle cause. It pro SSo mediante ii quale una proposiZione era stabilita, era identificato con quello che connette ii veri carsi diun evento at sussistere di uno o piu altri. Questo processo di identificagione era reso possibile perche anche per gli enti intelligibili era introdotta la distin-Zione aristotelica fra essema e accidenti. I 'essema degli enti intelligibili continua va ad avere priorita rispello agit accidenti. It processo dimostrativo, Pertanto, era di verso unico.s noto come secondo Aristotele it rinvenimento della teoria delle quat-tro cause ali interno di una disciplina ne fondaVa la scientificita. Dato peroche rordine dimostrativo delia matematica non era cauSale, cio comportava

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