Archivum Historicum Societatis Iesu. Vol. LXII - 1993

발행: 1993년

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ANITA MANCIA

che eSSa non era una ScienZa, non corrispondendo ai parametri della scienga secondo Aristotele. Nel sedicesimo secolo it tema se la matematica era da considerarSi una sciema oppure no su largamente clibattuto. Fra gli assertoridella non scienti cita delia matematica it piu celebre fu Ρeretra l 35-l6l0) mentre Da i disensori det suo statuto scientifico emerse ii Biancani si 566l624), che dis endeva la certeraa delia matematica e delle sue dimostragioni. Chi e ii siprogressistan dei clue' Lo si polrebbe dire sottanto se ii linguaggio edi criteri usati dat due matematici fossero di tipo moderno.

I matematici gesulti si adeguarono con ritardo alia nuova epistemologia galileiana e newtoniana. Cio produsse una emarginagione deli'ordine rispet-to at centri delia vita culturale Da sei e settecento. Resta da stabilire se l'emarginagione su una concausa deli'inadeguamento o non piutiosto la conseguen-ga della rigida struttura dotirinale che l'ordine si era dato. Quanto ali insegnamento delia matematica, occorre distinguere te fonti dei matematici gesvitici dalla manualistica e dati'evoiugione detrinsegnamento stesso per quanto attiene i suoi ambiti e i contenuti prescelli. It contesto di origine delia matematica gesvitica fu italiano in gran parte. Esso e legato at Collegio Romano, it primo e per molli anni Punico nel quale rinsegnamento della disciplina su stabile. Le fonti di due grandi matematici della Compagnia, Balthasar Torres si l8-l56 l) e Cristoforo Clavio l 3T-l6l2)surono Francesco Maurolico l495-l TI) e Federico Commandino i509 1 TI) di Urbino. Torres la allievo di Maurolico, Clavio ne lesse gli inediti egit editi. Entrambi derivarono da questi autori it riserimento at classici greci dato filologico) sia a livello problematico delle problematiche da seguire)che a quello delle melodiche. La manualistica gesvitica matematica segulva rordine ed i contenuti dei classici greci, non li ripensava criticamentes. L'orientamento delle Scelle ge-suitiche in tal senso fu archimedeo e concentrato Sulla geometria, con particolare riguardo per te questioni di misura. La geometria archimedea, te questioni di misura e la statica costituiscono i traiti piu appariscenti delia mathesis mixta gesvitica di tutio ii xvI secolo, la statica essendo legata alle ricerche archimedee sui centri di gravita. La dissusione, invece, dei temi apolloniani provenne at matematici gesulti e in particolare a Clavio dalia lettura di Commandini. Questa insergione si attuo tultavia abbastanga tardi, net 1600. Essa' S. Corradino net suo intervento at Convegno di Chieti su Cristoforo Clavio L' stomatizga-gione euclidea nei predecessori immediati det Clavius ha mostrato i gravi limiti delia lettura dei classici ad opera degli umanisti, Da i quali l'esempio di P. Ramus si l2-l T2) e it piu significativo. Egli asse a che l'unita di metoclo nella varieta delle discipline e retorica. Pertanto la matematica, a Suo parere, ha Soltanto una ValenZa pratica. Applicare questi principi alia lettura degli Elementi di Euclide produce gravissimi Daintendimenti. It testo euclideo diventa oscuro in Ramus. Franςois de Candale i502-l 94) ribalia da capo a fondo la struttura asstomatica fondando la geometria sutra timetica. In questa siluatione it merito di Clavio e stato quello di restituir-ci nella propria versione degli Elementi i574), dei quali ha fomito it primo commento tecnico l'aoio asstomatico delia deducione geometrica. Ha pero conservato it concello ereditato da Proclo F secolo) di un'immediata evidenZa dei postulati, che si puo ancora accertare per gradi o

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ne dei lavori di Franςois Viete si 40-l603), che avvenne sta tramite la lettura diretia, sia tramite ii rapporto diretio di Clavio e di Grienberger suo collaboratore, con quasi tuiti i protagonisti delia matematica vietiana: M.

Negli anni sta l600 e l610 il Collegio Romano su at centro della discuS-sione sulla novita costituita dati'uso vietiano detralgebra in questioni geometriche. I risultati di questa applicagione non furono avvertibili nella produ-gione di Clavio, ma furono presenti nella matematica gesvitica det tempo. Inessa non entrava Soltanto la gemetria archimedea ed ii modello algebrico vietiano nella geometria analitica ma anche ii calcolo e, attraverso rastronomiae la cariograssa, la trigonometria e la geometria proiettiva, per la costruZione degli orologi solari. Queste parti pero erano incluse net programma di inSe-gnamento dei corsi avangati. La trigonometria ebbe uno suiluppo elevatonetl Astrolabium di Clavio e net progetto di lavole trigonometriche di Grien-berger. Quanto at calcolo, it suo uso e la sua presenZa nelle universita italianesurono limitate allo studio delle quantita discrete, alia parte elementare degliargomenti artimetici inclusi negli Elementi di Euclide con aggiunte ridotte.

Ιl calcolo e to studio sui numeri trovarono una loro espreSsione e parte importante netropera di Clavio soprattulto per quanto concerne la teoria delle proporZioni. Essa assunse un ruolo tanto riteVante nella sua rinessione da potersi porre come base delia riconsideraZione di gran parte delia matematica dei periodo. La matematica di Clavio, in particolare, fu centrata principalmente sulla geometria, meno Sutralgebra, polche egli non pote conΟScere a fondo te opere degli algebristi contemporanei e quelle dei francese Viete, che pure era noto in ambiente gesuitico VeneZiano.

In assenga di una storia delia matematica, che Baldini reputa difficile scrivere, dato che i manoscritii pubblicati dalle accademie furono pochi e non tuiti i materiali di base per la ricostruZione analitica sono disponihili, questo brevissimo quadro sintetico dei suo insegnamento che egli traccia emolio utile. Esso infatii mentre mostra i limiti cui la disciplina sottostava ed i problemi delia ricerca, melle pure in evidenZa la ri heraa e la amplerga e lavarieta delle fonti di cui i gesulti si servirono, te quali se aveSSero potuto essere usate in un ambito meno condigionato dalla struttura gerarchica det mo-dello gesuitico, avrebbero prodotio ben diversi risultati. Nelrespostgione dei contenuti det saggio introduttivo e sembrato opportuno seguire it criterio di sar partare ii testo ii piu direttamente possibile, attraverso citagioni dirette detrauiore, ma anche attraverso it ri assunto delle sue idee: via, quest ultima, assai difficile data la natura complessa dei tema e dello stile dello studioso Cio perche questo primo Saggio cheda il litoto at libro e veramente essenZiale per capi re te problematiche an frontate in tuiti gli altri Esso ha, a mio parere, quattro meriti melodologico e propedeutico alla

scieneta dei gesulti, polche mmisce i criteri fondanti delia lettura e deli artico-

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lagione det modello gesuitico fra xvi e XVIII secolo, la subalternanZa criterio,

di piu, legge formale che determina i caratteri dei contenuti) e la doppia gerarchiZZaZione religioso-epistemologica, epistemologico-logica criteri norme regolative deli'approccio alle scienge articolate secondo la legge di rap- porto subalternante-subaltemato), di valore e di applicagione storico-didattica; semantico, perche decodifica it significato dei termini det linguag-gio scolastico in filosofia naturale entro ii quadro dei realismo logico: filoso- fico epistemologico, perche discrimina l'esperimento scolastico datresperien-Za delia scienZa moderna, centro socale per discernere elementi di novita ri- spetio alla tradigione, ali intemo delle procedure di osservagione e di rinessione messe in alto dagii scientiati soprattulto matematici e astronomi) ge-suiti; didattico-storico-epistemologico, polche esamina la struitur tone del-rinsegnamento delle discipline scienti che, fra te quali la matematica e in modo particolare te mathematicae mixtae, indagate anche netrambito dei di- battuto statuto epistemologico, hanno vn molo importantissimo netraprirela via verso Possemagione dei senomeni progressivamente piu libera dat fortissimi condicionamenti detraristotelismo e detresperimento scolastico, Verbale e disputatiVO. Non si insistera mai abbasta a sulla centralita e sulla novita per la storiograssa delia scoperta della distingione fra te due gerarchie Haccomunatenella cifra simbolica detraccademia Ρartentan nota p. 243. Gli storici spessole hanno sommate designandole con i termini sidogmatismon e siaristoteli- Smo, in Se non erronei ma poco utili se non associati ad un'anali si dei percorsi diversi delia loro influe an p. 24). Tale mancata distinetione ha impedito lasvolta, o quello che Baldini chlama piu decisamente uun mutamento definitivo dei modi delia ricostruetione det molo delia Compagnia nelrevoluZione intelleituale net secoli XVI-XVIIn p. 26).La receZione di essa e quindi la sua applicaZione eliminera te condan-ne o te assoluZioni pregiudi Ziali, e soprattulto, la scissione sitra giudiZio

complessivo orientato ideologicamente) e giudigio sui singoli contributio aspelli orientato specialisticamenteis p. 24). Ne e da dimenticare chegii stessi gesulti non furono consapevoli di tale distingione . Senga di essa non ci si puo rendere conto dello sui luppo o dei mancato sui luppo dellesiconceZioni scientifiche presenti nella generalita delia Compagnia di Gesu in vari momenti ed in vari ambiti di ricercan. Le ragioni della dinamica sui luppolassenZa di suilupposisi comprendono non solo stabilendo it loro rapporto con te conceZioni prevalenti ai momento tra i ricercatori silaiciis, ma anche quello con aspelli diversidelle trame di presuppostgioni corrispondenti ai due criteri gerarchicin p. 24). Baldini non si nasconde la dis colla di questo lavoro. La splega con it satio chesinon si dispone di una storia sufficientemente analitica dei pensiero filosofico dei membri delia Compagnia e quelle trame non sono mai state descritte adeguata- mente' p. 24)

Abbiamo qui una indicarione operativa, da sar fruttificare.

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ΙΙ. LETTURE D'AUTORE: PER UNA STORIA DELLA CENSURA:

NOVA DEL l604; CRISTOFORO CLAvio E ROBERTO BELLARMINO. Cio che unisce saggi diversi come i seguenti: Una fonte poco utillagata per D storia intellet tuale le sicensurae librorumv e stopinionumn neli 'Antica

Compagnia di Gesu: La nova dei I604 e i matematici e filosofi det Collegio

Romano note Su un testo medito: Clavio e la theorica planetarum: L aStronomia dei Cardinale Bellarmino: Bellarmino tra vecchia e nuo via Scien a epistemologia cOSmologia, fisices, e la lettura peculiare detrauiore inteso quale interprete di testi che mediano a loro volta contenuti scientifici intelleituat mente struiturati. Egli enuclea con it suo occhio intelleitualeesercitatissimo i molleplici livelli teologico, metafisico, si Sico, aStronomico, matematico - contenuti nei testi, alia luce dei doppio criterio della gerarchi ZZaZione delle scienZe e la confronta con i dati osservativi della ri- cerca Sperimentale - soprattulto in astronomia - loro coeva, at sint di evi

e si rigidamente costituito, ma risulta di un insieme di parti, Ognuna delle quali non ha ta medesima compatieZZa aristotelico-tomistica detraltra. Perche appunto, ii modello e un prodotio umano, come t 'autore ri leva in apertura delia sua analist. La sua lettura delle opere e degli autori che e raminatissima, in quanto contiene e armonina diversi elementi: gli eruditi, i filologici, i filosoficoepistemologici, l'organiraagione dei dati archivistici, te notagioni storiche epsicologiche, punia al cuore delia ricerca degli scienZiati - astronomi e matematici - gesviti: l'enucle ione dei concello di esperienZa e la sua eventuale Struiturarione in senso moderno, quantitativo o anticipatore dei moderno)Oppure ancora scolasticamente e aristotelicamente struiturato.

ΙΙ. l. II sanio sulla censura nelia Compagnia di Gesu pp. 75-ll 9). Esso muove datresame dei caratteri della dottrina gesvitica alia luce della uniformitas, soliditas et unitas o concordia animorum e ha tre meriti principali: una ricostruetione molio attenta delle vicende delia censura gesvitica aidue livelli interdipendenti storico l'articolaetione delia prassi censoria, lacensura regionale e i Revisori generali) posteriore al l 580 e documentario stadescrigione dei fondi gesvitici archivistici conservati in ARSI e contrassegnati con la sigia opera Nostrorum 223-J); la ricostruZione, Sinteticamente esposta nella parte documentaria dei saggio pp. 95-l03), della storia delle operedi alcum fra gli sciengiati gesulti piu significativi, di idee innovatrici, attraverso it filtro della censura librorum et opinionum, che, net tempi precedenti eatratio delia sua formulatione produceVa una dialettica complessa Da l'au-

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tore, it censore e i vertici detrordine: la preseneta di un nesso bidiregionale trateologia e filoso a di cui sile Censurae sono una prova di grande ampleZZa e evidenaan p. 8 l), merito epistemologico-Storico). Non sempre ii censore, che era in genere filosofo o teologo, judicava secondo i criteri rigidamente juridici ai quali era stato formato. Se era di sor-magione affine a quella deli'autore, tendeva a salvarne l'opera, come net caSodi Zucchi si 86-l670) con Cabeo si 86-l6503. Inolire, ma questa non era laregola, se apparieneva alia periferia detrordine scensura provinciale distiniada quella centraliZZata dei revisori generali) era piu tollerante, e coSi pure Se invece di essere filosofo o teologo era matematico. La dialettica fra scritiore- revisore e vertice detrordine poteva produrre anche cambiamenti sostangialinelle opere sottoposte a censura, come Baldini melle in evidenga negli esempiche fomisce netl'Appendice documentaria. Fra te censure che consentono di ricostruire it profilo intelleituale dei ge- sulti coinvolti nel processo censorio, si possono segnalare quelle di Zucchi

Duneau l 99-1684) alia Physico-Mathesis de lumine coloribus et iride di Francesco Maria Grimal di l6l8-l663). Questo autore merita di essere esaminato ptu da Vicino per te considera-Zioni che consente di fare in merito alle modalita di lettura dei testi det Baldini. In Grimaldi, come in Cabeo e in tuiti gli scienZiati gesulti, se si puo generaliZZare cosi, sono altive due anime, la simatematican e la sifiloso can. Tale presenZa attiVa assume un'altra forma simenire in Cabeo e in altri te consideraZioni fisiche e meta siche si incontra-Vano in uno Stesso testo e interagivano fra toro, nella Ρhysico-Mathesis it discorso sperimentale, in modo coerente e esente da commistioni, origina tuite e solo leproposiZioni della prima parte, mentre quelle delia seconda, nettamente piu breVi, sono interamente tradiZionali net lessico e net concelli e realigZano una dedugione meta sica delia natura siveran dei senomeni indagati che smentisce te proposigioni precedentin pp. 10l-l02.

λ' Sulla Rosa Ursina di Scheiner e intervenuto Corrado Dollo nella sua relagione at Convegno Intemationale di Chieti dat titolo Tamquam nodi in tahula - tamquam pisces in aqua. Egli ha messo in rilievo come la polemica dei gescita con Galilei e secondaria. Mentre prende corpo l'impressione dei lettore di un promito in cui asse test dei filosos si contrappongono quelle degli astronomi, dei Padri della Chima e dei biblisti teologi). La polemica di Scheiner con Aristotele e discreta. Il gesvita ritiene non valido it modo di filosofare che non si basa sui sensi e sulla ragione. Asse a chequando non Si clanno certerae, conriene tacere: sinon asserere et relinquere sub dubitationen. Scheiner sostiene la dipende a delle storie filosofiche classe osservationi astronomiche - in tal senso opera di satio in riballamento delia subaltemaneta rastronomia non e subaltemata alia filoso-sa - e l'autonomia delia sciema astronomica. Delle antiche strutture cosmologiche in Scheiner so-pra ue ii Mocentrismo, mentre crollano desinitivamente i postulati generali della me anica celeste aristotelica. Il senomeno tende ad essere considerato ipsissima res.

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In Grimaldi te due anime, fisica e matematica, producono vn dualiSmo profondo Variamente interpretato, anche attraverso congetture di tipo pSico' logico. Fuori di esse, la ricerca su di tui doura basarsi su carie d 'archivio piut- tosto che su lettere, manoscritii o altri materiali di lavoro, che Sembrano an- dati completamente perduit. Anche l'opera di Cabeo Philosophia magnetica e interessante per lacompresenZa di un nucleo e di una struttura di pensiero aristotelico in meta sica e contrastante con Aristotele neti 'ambito detresperienZa osServati-Va. Come comporre it contrasto' Per spiegare salti sperimentali per i quali ilricorso ad Aristotele si rivelava insufficiente o suo rviante, Cabeo si servi diipotest corpuscolari. Introdusse net testo un livello esplicativo intermedio fra Panalisi tradigionale delia sostanga e la descrigione dei fenomeni, te ipΟ-tesi scientisichen, storicamente estranee atrapparato aristotelico, ma non in contrasto con esso. La melodica ipotetican ri levata acutamente da Bal-dini, fu un dato tipico di tutio lo sperimentalismo gesuitico fino a Lana Tergi l63l-l68T). Esso permise di introdurre spiegagioni nuΟVe, teorte Corpu- scolari delia realia. Un altro cospicuo gruppo di censure che documentano it rapporto frai'allievo di Clavio, Grienberger e Biancani e satio oggetto di accurata deScri-gione dat Baldini nel saggio Dat geocentrismo alfonsino at modello di Brahe. La discunione Grienherger-Biancani cf. soprattulto te pp. 223-226 et 22T-250). Senga entrare net merito di tuita la problematica, conviene fossermarsi su tre aspelli importanti. It primo, documentario, riguarda te sonti utiliggate per ricostruire la personalita di uno scienZiato: it secondo entra nel merito della strategia adottacla da Grienberger per sar accellare in Compagnia laCosmographia di Biancani; it tergo riguarda ii modo di considerare i rapportifra la scienZa galileiana e la scienZa gesvitica. Riguardo at primo, non basia

studiare solamente te fonti a stampa per conoscere la personalita di un autore, ma occorre riserirSi attentamente alle sue scritture ed alia rinessione private sinon a rontando i quali varie personalita significative restano investite in proprio da un giudigio di staticita consuetudinarian p. 222). Questo e ii caso di Biancani, che documenta la netia scissione tra competenZe e contenuti mente assatio scadenti, come scrive it Baldini) e la loroespressione a stampa sche egli judica dignitosamente conformistica). Nel suo caso la scissione su determinata dalla censura detrordine. Quanto alla strate-gia di Grienberger verso la Cosmographia di Biancani, i suoi due interventi

sidestinati ai Preposito Generale MuZio Vitelleschi, SVolgono pero un dialogo adistanga con Biancani, cosicche e possibile individuami quasi due piant semanticidistinii, tra i quali Grienberger si muove con una sineZZa che non e pura cautela dicensore: in realta egit usa la censura come Strumento di una propria strategia culturale. A prima vista questa si consigura conserVatrice net confronti dei discorso formalmente piu aperto dei testo originario della COSmographia... nella SosianZa, pero,

indica una serie di modalita usando te quali ii contenulo saltuale dei discorso puo essere conservato se su specifici punii arricchito) pur in una veste formale piu rassi- curante per la gerarchian p. 22I3

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L 'analisi molio fine e deitagitata della censura di Grienberger ha it suo punio focale interpretativo neli'individuagione di siquasi due piant semanticidistintin ira i quali ii censore si muove con fineZZa atrinterno di una strategia

culturale complessa che vuole contemporaneamente disendere te acquisigionidella nuova scienZa e accontentare i vertici della gerarchia fomendo atroperaun assetio formale piu rassicurante e percio accellabile. Della sua strategia Grienberger riusci a realinare solo it programma minimosiquello di facilitare la stampa delia Cosmographia riportandone la struttura almodello consueto dei manuali di astronomia flarica, ed inserendo pero in essa la notigia di molli suiluppi recentiis in. 226). Quello che Grienberger non pote sar accellare a Vitelleschi fu l'elimina-gione di punii qualiscanti della cosmologia aristotelica. Quanto at rapporto

Da nuova scienZa galileiana e scienZa dei gesulti segnatamente la matematica), esso e configurabile piutiosto che come l'agire di un intervento esterno in un assetio culturale precedentemente unitation in quanto Gione di un cuneo siche esplicito divaricagioni metoclologiche ed epistemologiche gia esistentiis p. 22T). Immagine quella dei cuneo, che libera it giudigio storico daogni contrapposiZione ideologica. Sarebbe tuitavia superficiale e poco storicamente fondato descrivere come sigalileianon ogni elemento di disserengiagione delia cultura dei matematici gesuiti da quella vigente netrordine. Occorre infatii Valutare esattamente la cronologia delle opere e metteria in relagione con una cronologia scientifica che Vede l'operare di influssi da al

guarda proprio l'utiligetagione delle fonti per fare storia della dottrina del-l'Ordine: la seconda concerne l'origine delia codificagione semantica di termini come soliditas, securitas, unitas, uniformitas. Quanto alia prima e pale- Se che te censure, fonte poco studiata e pero assai utilinata in tuiti i contributi scientifici di Baldini, costituiscono uno strumento preciosissimo e tipicodella siluarione culturale dei XVI e XVII secolo per studiare l'evolvere delia dottrina delia Compagnia di Gesu: ne documentano la logica e la struttura-Zione semantica delle opere tanto a livello formale che contenulistico. D'altra parte, come it Baldini stesso mostra amplamente, servendosi di diversi tipi di documenti, anche delle scritture private, te censure Vanno an ancate appunto ad altri tipi di documenti, per esempio te osservagioni delle Ρro vince alia Ratio studiorum dei l 586-l 99. Esse, se pure insufficienti a restituirci ii proselo di alcun autore, mettono in chiara evide a gli orientamenti della periferia rispello at centro in merito at problemi dei caratteri delladottrina e deli'articolagione detrinsegnamento. Ci dicono, per eSemplo, quanto it tomismo era criticato e a volte, come net caso dei padre Alsonso

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tanto gli strumenti detrindagine devono essere scelli accuratamente, ma eSSe-re i piu vari e completi possibili.

Quanto alia Seconda ossemagione, nella nota 6 al testo di pagina 79, Baldini orere gia in nuce almeno te linee documentarie di una ricerca semantica fugit usi di termini come uniformitas, soliditas, unitas, securitaS. ESSa cipare non Soltanto di grande interesse, ma veramente neceSSaria, SOPrattulto perche disponendo di fonti diverse provenienti da diverse gone detrordine, Sipolrebbe osservare l'oscillagione, la preserenga e la diversita degli usi di uno stesso termine. Chi schive si occuperebbe volentieri di una si atta ricerca.

mano: note su un testo inediton Baldini, mentre ricostruisce it profilo intellet-tuale di una operetia risultato di una conferema, che mostra la viva sensibilita delia Compagnia di Gesu, in un tempo di crisi detrastronomia aristotelica, ait'osservaZione dei senomeni celesti, assai innovatrice per certi aspelli, gelia luce sulla personalita intelleituale e morale dei suo autore o relatore, queli 'Ο-don van Mael cole, hanco spirito scientifico, sui quale te fonti dicono poco. Egli mori troppo giovane per innuire sulla storia dei pensiero scientifico del-l'ordine si T2-l6l ), prima dei decreto sul CopernicaneSimo. Fra te note di commento at testo erudite, filologiche. storico- archivistiche, scientisiche in senso epistemologico, te piu interessanti e significative sono quelle raggruppabili intorno a tre temi: la noZione di esperienga; il rapporto con Aristotele; il rapporto tra esperienZa e principio di autorita. Ιltesto e interessante anche sotto altri due prosilio gelia luce sutratteggiamento poco indagato dei matematici gesulti verso it copernicanesimo prima dell6l6 e verso Galilei, entrambi non ViZiati da precomprensioni. Ma ritomiamo sui concello di esperiema. Maelcote usa una noZione chepoteVa essere letia anche in chiave aristotelica, senZa disturbare it pubblico dei filosofi e dei fisici. Tuttavia lo suiluppo dei discorso lo conduce verso una a egione di essa simoito precisata rispello atrindeterminato senso aristotelico in quanto riserita a qualcosa di metricamente sta Sottolineatura e mia)struiturato, in cui it dato perceitivo e silirato e reso interpretabile da norioni quantitativen p. l6T). Questa Si consigura, Pertanto, Come una apertura Verso la scienZa moderna, mori da quella scolastica qualitativa. In merito ad Aristotele c'e un paragraso dei discorso di Maelcote particolamente duronei riguardi degit aristotelicisi . . . Aristotelici vero quid' An veterem de stellis poSuere sententiam, visa nova lMutarunt fortasse nonnulli, sed pars tamen maior adhuc Suum Sequitur ducem, facitque quod faciendum Aristoteles praecepit: et sua in arte credit cuilibet, et Astronomis in sua. Itaque astro huic eundem inter aStra locum concedunt, quem Astronomi, ve-Tum generatum esse, aut corruptum prorsuS negant. Et quia negare non est tutum, ubi

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de experientia agitur et sensu, non desuerunt qui . . Varia excogitarunt effugia, quibus salvare Aristotelem se posse arbitrantur, in illa praesertim area, quae diVina persuadeo, Aristotelem tale effugium admissurum haud fuisse qui nisi naturale miraculum non agnovit: admissurum fortasse si agnovissetis p. l60)

Gli aristotelici vogitono ad omi costo salvare it Maestro, anche trovandogli degli siesfugio. Tuitaria la polemica di Maelcote non mole esSere ad perSonam. Egli e contrario sottanto alia sua teoria che sacrifica o non vede dei dati di fatio, non in quanto storia in se stessa. Commentando Maelcote Baldini rilevasiche e invece una teoria che nega la realta di dati certi ad essere contro la realia... Esiste un obbligo per la teoria di essere congruente con i dati, non un obbligo per al-

cun dato di esserio verso di essan p. l703. Questo atteggiamento e comune a quello delia nuΟVa ScienZa e puo eSSere chlamato siemptrismo scientificon. Quanto atrauctoritas, accanto a quelladi Aristotele se ne configurano altre meno universali sima non meno significative per seitori specificin p. l6T). E tultavia significativo che essa ha per limite invalicabile sita congruenZa con resperienZa attualen p. l6T). Ρertantorauiore puo commentare 6Questa postrione, che sottende rintero testo, e ben lontana da quella che sulla scorta delia polemica gasileiana contro Grassi di per se necessitante d'un'attenta revisione)viene spesso riserita ali intera tradicione dei gestati sino at medio seicento e oliren in. l6T).

Queste asse agioni sono importanti polche implicano la revisione delgiudigio su un intero periodo storico Visto come un unico blocco compnito, mentre in realia non e cost. Mi pare, tuttaVia, che essa si polrebbe dare anche per i filosofi, sia pure con modalita e ampleZZa differenti, Se solo quest area fosse indagata a fondo nei documenti disponibili. Ιl punio in cui Mael cote si alloniana piu decisamente dalla fi sica celeste aristotelica e la dove egli sa riserimento atruso codificato da Brahe delia mi- suraZione delia parallassi diurna, per affrontare ii tema della postgione delnuΟVo corpo luminoso. Con esso si procede Verso reversione delle flare concentriche ed immutabili. L'analisi di questa conserenga non si chiude in Se Stessa, ma Sbocca a una SegnalaZione che e apertura di una ricerca: l'esistenga di un codice net Fondo

Gesuitico delia Biblioteca Nagionale di Roma ms 4583 contenente una serie di componimenti relativi ad una delle comete dei l6l8, e recitati nel Collegio Romano nel corso di incontri analoghi a quello dei dicembre dei l604 p. l l). L'aspello per ii quale meritano di essere studiati e che sidocumentano vn dibattito approfondito che fu la matrice detropera a stampa di Grassin p. t Pl). La storia si is attraverso ranalisi di scritture private, di documenti d'archivio che sono te premesse degli altri a stampa. Senga entrare specificamentenet merito di un'altra conserenga, quella detrAlbergotii fulle comete, tenuianel Collegio Romano fra it l6l8 e il l6l9, se ne indica qui il valore storico in relaZione alla cosmologia gesvitica. La cometa dei l618

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siper piu aspelli segno ii punio di massimo avangamento dei clibattito cosmologico negli ambienti gesvitici italiani prima che la pubblicarione dei Dialogo galileianonet l632 aprisse una lase conceltuale nuovan p. 25 )

La conferenga deli'Albergotii e ii testo di un fisico. Egli is una dilasa del-l aristotelismo, che non evita tuitavia di lasciar cadere test cosmologiche in-sostenibili. In esso si possono leggere insieme te seguenti asse agioni su Aristotele, sui matematici e suli 'incorruitibilita dei cieti

HNonne ab Aristotele discedendum nobis est si cum sensu pugnare nolimuS, et opinio, quae coeli incorruptibilitatem astruit, ab animis evellenda, expungenda e libris, e scholis extrudenda est' Haec inquam sunt auditores quae turbas movent, et digladiantes inter se philosophantium sectas abripiunt in diversa. Ego vero in praeSentia de loco horum luminum, quae recens in coelo observasse se dicunt Mathematici non disputo. Illud unum hac disputatione contendam evincere, tametsi daretur ex hi-pothesi ea fulsisse in coelo, non tamen inde confici, coelum esse corruptibilen p. 2603.

La dilasa dei ve hio quadro cosmologico e qui ancora molto sorte. ΙΙ. 3. Astronomia e donio criterio delia gerarchiggagione Cristo foro Clavio e Roberto Bellarmino. a) Clavio e la theorica planetarum. Struitura delia lettura dellast Theorica SolisM.

Perche costruire un intero saggio sulla Theorica Solis di Clavio, opera incompluta, che per di piu non era destinata alia pubblicaZione' La risposta sideVe cercare nello stato delia fisica e deli 'astronomia tra l570 e l6l0, quando si poteVa osservare una grande disso ita tra i dati detresperienga delle mi su-re dei moti dei planeti osservati con i moderni strumenti e te lavole delle mi-sure offerte dat sistema tolemaico allansino. Lo studio dei moti dei primi mobili, in un tempo di connitio tra it sistema eliocentrico e ii geocentrico, non poteVa portare alcuna prova a Sostegno deli'unΟ Ο detraltro, dato che essierano simmetrici a quelli che l'eliocentrismo trasse iva alia terra. Lo studio dei moti dei planeti, invece, permetteva di Scoprire incongruenZe fra te misure dei moti calcolati in base alla teoria corrente e quelli osservati. Di qui it rove- sciamento deli'interesse dat moti dei primi mobili alta theorica planetarum. La ricostrugione deli'itinerario intelleituale di Clavio non segue assatiosollanto linee interne, ma e offerta conteStualmente alla puniualiZZagione de-gli suiluppi storici deli 'astronomia fra i 70 e l6l0. Essa non e sottanto retro- spettiva; piutiosto fa sua una metodologia di analisi che assume la logica interna delia tradigione cui Claviol appartiene come metro per la rilevanga dei problemi che tratio e dei risultati che ottenne' p l3l). La storiograssa in cui Baldini si colloca non si serve di criteri estrinseci, ideologici, ma si ssorga piutiosto di ricostruire te linee genetiche dei concelli e delle strutture di pensiero tradigionali entro te quali Clavio Si moSSe per mostrare come egit te utiliZZo e quali potengiali altivo.

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