Archivum Historicum Societatis Iesu. Vol. LXII - 1993

발행: 1993년

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di Bella ino nelle Lectiones Lovanienses, in prospertiva delia dottrina circa D preMSti-nagione e la gragia py. l I9-l88; G. Nardone S.I., Lia controversia fulgiudice delis controversis si Cardinale Bella ino e Thomas Hobhes pp. 543-628. Van Boxel studia Bellarmino come ebraista cristiano concentrando la Sua attenZione su tremano scritti Vat. Lat. I 628. Ms. 3855 Archivio delPUniversita Gregorianai e Ρistola in II Biblioteca Fabroniana). Ιl primo appartiene avn gruppo di ire contenenti raccolle di excerpta dat commentari rabbinici sulla Bibbia ebraica, dei quali Bellarmino su uno dei revisori. Ιl mano scritio delPA-ΡUG contiene invece note esegetiche e filologiche at Genesi. Le figure dei rabbini esegeti piu importanti e citati piu frequentemente sono Rashi, David Κim hi, Ιbn Ezra, Levi ben Gershom e Baal ha Turim. It man oscritio della Fabroniana di Pistola consiste in una scella di excerpta presi dat commentari di Rashi alta Torali. Essi non si danno come Vere e proprie traduZioni, ma come sintest dei pensiero ivi contenuto. Lo studio dei mano scritti mostra che Bellarmino, quando usava la tradiZione rabbinica per i propri scopi esegetici, non traitaVa quei passaggi che erano profondamente contrari alla Chiesa. La sua regola d 'oro era chel 'interpretagione delia Scrittura cloveva essere grammaticalmente e sintatticamente accurata. Quando Pinterpretagione rabbinica ademptua questo requisito,il teologo Paccettava SenZa esitaZione. L'interesse di questo studio e mori discussione ed e douuto in buona parte alia sua novita. Sol tanto due autori prima di tui si erano confrontati su questo tema

Per quanto concerne it citato saggio di M. Biersack, La conoscenga desie fonti protestanti di Bella ino nelle Lectiones Lovanienses in prospertiva delia GItrina circala Predestinagione e la Gragia I Vol. pp. l 9-l88, ii centro delia sua analisi e ii temadella conoscenta delle fonti e delia letteratura protestante in Bella ino at tempo delle sue Lectiones Lovanienses. Tanto i termini temporali prescelli, quanto te tematichea rontate dat teologo cattolico, conducono ii Biersack a concludere che ii testo fondamentale da analiZZare e PDdex haereticorum. Siccome Bella ino dilande un ago-stivismo molio stretto, i teologi protestanti non sono per lui it principale obiettivo polemico. Ρiutiosto te sue critiche e i suoi strali si appuniano at teologi cattolici e dei suo Stesso ordine, che inclinano at sinergismo, come per esemplo F. Toledo l 33-l 963. Inolire dalle Lectiones Lovanienses e possibile concludere che Bella ino deriva lasua conoscenZa delle sonti protestanti in modo indiretio dalia letteratura controversistica cattolica, in particolare da Tapper, I. Fischer e I. Cochleus. Ha usato it melodo selettivo nelle controversie confessionali ' Ρer rispondere a questa domanda bisogne-rebbe studiare approfonditamente te Lectiones Lovanienses, che e quanto it Biersacksa nella sua ricerca uisitis bella inianaM die Praedestinationslehre hei Robert Bellar-mino bis gu semen Misener Uori ungen Ibm-IIJ6 Historische Forschungen Bd.lI, Stutigari l989) pp. 550. In questo voluminoso e ben articolato contributo allo studio della dottrina bella iniana circa la predestinaZione, rauiore conduce una accurata analisi delle Lectiones Lovanienses dedicate a questo tema, che era at centro della controversia fra protestanti e cattolici e fra gli Stessi cattolici. Dopo una breve biograssa di Bella ino Teii I), nelle parti successive esamina la via Augustini seguita dat giovane controversista tra il l 567 e il l P0, sullo flando det modello scolastico tradicionale e la via augustiniana moderata steti ΙΙ), da un forte agostinismo a un cattolicesimo normale integrato l P0-l Tl). In quattro test finali rauiore da la propria va-

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lutagione delia dottrina di Bella ino circa la predestinacione Teii 4), offrendo anche un'edigione critica di alcuni testi delle Lectiones Lovanienses inediti o pubblicati La bibliograsia e abbondante, ben scella ed accurata. Quanto at saggio di G. Nardone S.I., Lia controversia sui giudice delis controversie. II Cardinale Bellarmino e Thomas Hobheg pp. 543-628, Pautore, preSO alto che it filo sola inglese e profondo conoscitore delPopera dei teologo cattolico, che egit ri prende estesamente net capitoli 42 e 44 dei Leviatano, ne studia Panali si leologico-politica, che ri vela traiti concordanti sui tema dei giudice delle Controversie. Qui tanto Bellarmino quanto Hobbes si mo strano critici nei riguardi det gludigio privato. Di esso it Nardone in pagine profonde, rico struisce ilcomplesso pro filo. Esso passa attraverso tre momenti logici, proposti in tutio illoro rigore: quello morale Non e presuntuoso giudicare' Ρerche dare tanta seducta at versetti biblici dimenticando te virtu cristiane e la carita che unisce' Cioche si domanda al privato e una maggiore umilia e carita, p. 590): quello psicologico-empirico sit gludi Zio di un qualunque cittaclino, di un sici ascuno fra i tantinvede affidarsi ii compito di sidirimere te controversie entro un clibattito a piu Vociis. In questo quadro lo si Spiriton sicliventa fatalmente un argomento gellato entro it clibattito, una realia cui si puo far appello di fronte ad altri ... Ma cio chepuo essere notiticato in questo modo e ii fatio come tale ita solio lineatura e nostrat dei proprio giudicare che, dice la critica, si vorrehbe far passare come Voce interiore dello si Spiriton. Tale voce interiore elevata ad argomento disponi bile per convincere gli altri, o prima ancora se Stessi, e lo Spiritus privatusis, p. 59 l):quello critico, che costituisce ii momento finale si . . . Ogni uomo e invitato a CΟ-gliersi da suori, prendere distanga dat proprio giudiZio ... ii priVato che si a in grado di operare tale critica di se stesso, ed accedere cosi ad una nuova idea di ugua-glianZa, potra tinalmente comprendere la ragio nevoleZZa dei Giudice Unico pertuitin, p. 592). Senga questo eserciZio di ascesi det glucligio, si sarebbe di fatio condannati ad una guerra naturale, di tuiti contro tuiti, p. 568. Non e possibileam dare la Scrittura - le cui proposigioni at tempo di Hobbes e di Bellarmino

questioni: l) la fungione dei linguaggio entro la sistematica di Hobbes e presso coloro che lo diffusero prima di tui nel P Europa det cinquecento: 23 i teologi cheprima di Bellarmino hanno traitato it tema dei giudice delle Controversie. Lostes so tema in Bellarmino; 33 la somi gli anga non casuale dei Leviatano con il giudice delle ControVerSie. Ρoiche i contenuti della sede e i suoi articoli - tranne uno, che Vi deve eSSere una auctoritas judicante - sono indecidibili, occorre amdarsi atrautorita legittima delpotere assoluto, che e Punica via adatta allo scopo. Nardone nota acutamente chesiHobbes esalta la capacita inventiva della mente umana, eppure tale invenZione quella dei potere assolutol sembra operare come una protegione di possibilita cui faseguito una loro rasSegna che si conclude nella scella detrunica percorribile: piu che lalogica di invencione domina la logica di esclusione: la raetionale necessita dei judice si impone come la necessita dei residuale a conti falli sinon ci resta altro che ... D. QueStomovimento della mente che giustifica la solucione mediante un processo di esclusionee piu visibile presso i teologiis, p. 569. Questa acuta analisi della mente umana e dei processi logici che essa meite in attonet govemo delle cose della religione e delia politica, porta ad una importante conclusione per Bella ino. Egli parta at cattolici, a un pubblico univerSale, non certo per offendere i protestanti, ma per mostrare i loro limiti e per dire che Punica cosa che re-

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sta da sare e statuere. Questa aZione non spetia at singolo, ma at pubblico. Lacontroversia sui giudice e olire la teologia. Quando tutio e incerto e anche un angelo dei cieto polrebbe sarmi una qualunque rivelagione che io potrei credere, quando cosi labili sono te ragioni dei credere, non resta altro che affidarsi ai giudici, alPauctoritaS. Hobbes estende questo criterio, che poggia sulla logica diesclusione, at politico

Conclude ii volume degli Atti di Capua una bibliograna degli studi nove- centeschi sui Bellarmino a cura di chi scrive, che si e avvalsa della collaboraZione dei p. LasElo Ρolgar, delΓΙstituto Storico delia Compagnia di Gesu.

Roma. A. MANCIA

Ιl Convegno e stato organiZZato, in occasione dei centenario ignaZiano, dalla Compagnia di Gesu e clatia Deputagione di Storia Patria delia Calabria. Esso si pro- pose di indagare lo sfondo storico nel quale si e mossa la Compagnia in Calabria. Icontributi vertono soprattulto sulla duplice e distinia, ma interserente prospettiva delia missione e detreducagione, due momenti talora complementari detraZione ge-suitica, di cui sono studiati piu che i risultati - che richiederebbero integrarioni dasonti ancora inesplorate della storia regionale -, te ispiragioni, i plani di intervento gli strumenti, i metocli, gli spaZi e gli ambienti. It Volume rappresenta, in queSta PrΟ- spettiva, it primo tentativo di una visione globale e unitaria della presenga detristituto ignaZiano in Calabria, almeno in riserimento alle Vicende precedenti alla soppressione Canonica.

L'indagine storica non poteva non prendere iniZio dalla figura di Nicolo Boha-dilla U. Ρarente), uno dei primi compagni di Ιgnagio, che, intrepido e infaticabile

predicatore, percorse in lungo e in largo la terra calabreSe, entrando in contatio conmolli vesco vi locali e preparando it terreno per Pintervento organiZZato delia Compagnia. Accanto alla preoccuparione antiereticale, sottolineata dagii studi delio Scadu-to nel l 946 su questa rivista, e, piu recentemente, da MarranZini e da LopeZ, ragione dei Bobadilla rappresento anche it primo tentativo di missione popolare in terra calabrese. ESsa, una Volta attenuiasi rimpressione di pericolosita esistente per la dottrina cattolica, ebbe una prevalente preoccupaZione preVentiVa.

Le missioni popolari det Sei e det Settecento sono esaminate da Elisa Novi Cha-varria che illustra la molteplicita delle tecniche e degli strumenti operativi utiliZgati, lapromoZione catechetica e devoZionale, nonche la sapiente concertagione delle diverse componenti sociali locali; ed anche la diversificaZione melodologica delia missione, che ando progressivamente ri utando certi eccessi scenografici e spellacolari: tale percorso e visibile soprattulto nella seconda meta dei '600, quando si ando imponendo ratiencione a nuovi obiettivi, quali la repressione delle retarioni extra-coniugali degli scandali e di certe forme di socialita conviviale e it hispello delle seste di precettoe deli ordine sociale vigente. Ιl secondo filone dei volume, come detio, suituppa Pindagine sulle strutture permanenti. Ampio spario e dedicato at collegi: it p. Filippo Iappelli pp. 77-l0 l), con lanota competenZa, paSSa in raSSegna, uno per uno, Sulla base di documenti per lo piu

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durata ed esiti diversi, l'apostolato educativo. Questa relatione costituisce anche labase per lo studio di G. Caridi inp. l47-l 9) sui beni delia Compagnia in Calabria prima detrespulsione dei lT6T. La genesi, la produZione, PamministraZione, l'uso e la gestione dei beni consente di farsi un'idea approssimativa suirentita delle riccherae del-l'ordine costituite, prevalentemente, da beni immobili, cui si aggiungevano altri cespiti sporadici, mentre qualche prositio ptu consistente derivava pure da investimenti mobiliari. L'eversione dei beni delia Compagnia e i prooedimenti govemativi, con iconseguenti incameramenti alia Cassa Sacra, iungi dat portare ad un miglioramento delle condicioni di vita dei ceti piu indigenti, finirono con l'acuire te sperequarioni sociali e per aggravare ulteriormente ii disagio delle masse contadine. Un largo spatio e dedicato, insine, anche agit aspelli architettonici, urbanistici e

corredati da un'ampia documentaZione sotografica, offrono importante materiale per la rinessione, rilevando la centralita dei discorso artistico ed architettonico per una comprensione piu articolata e prosonda della presema detrordine ignagiano nella realta calab Se. Non mancarono net Convegno sguardi sulla Compagnia ristabilita net Regno di

so agione dei laici net Novecento mediante l'Apostolato delia Preghiera: ma sono restate in Ombra Zone di non trascurabile rilevama, come te dispersioni ollocentesche: il ruolo suolto dat seminario regionale pontificio sorto atrinigio det secolo xx pervolonta di Ρio X: i nuovi orientamenti culturali e te nuove strategie di intervento inquesto secolo di fronte ai nuovi e gravi problemi della secolariZZagione e progressiva scristianiraagione. E sarebbe anche giusto sar largo a personago di un certo SpeSSOre. Fra esst, si puo qui suggerire it p. F. Meduri, pioniere degli studi di storia delia Compagnia nella realia sociale e religiosa calabrese. poli, Universita. U. PARENTE MARTIN MURPHY. St. Grego , College. Seville, IJ92-J767. - London Catholic

Record Society) l 992, , vin-223 p., i ii. Catholic Record Society Ρublications T 3). Coincidiendo con et IV centenario de la fundacion dei colegio ingles de San Gregorio Magno, de Sevilla sib92), regido por la Compania de Iesus, se ha publicado este volumen de la CRS. Cono dor dei contexto historico que marca la fundacion dei co- legio y su posterior evolucion, et a. habia publicado Los comisngos dei colegio ingles deSan Gregorio de Sevilla sen 6Archivo Hispalensen 204, Sevilla l984, p. 3-24). Ahora, edita una sele ion de dieg documentos referentes at colegio in. l28-202), precedidos de una introduccion historica l-3T) y materiai documentat auxiliar: mentes p. 3842): inventario det Archivo de San Gregorio, conservado desde la expulsion de la

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Dada la finalidad de la publicacion, los documentos seleccionadOS, enmarcados cada uno de ellos por excelentes introducciones, junio con et inventario det archivo y la reconstruccion dei catalogo de los alumnos dei colegio, Se pue-den considerar la parte mas interesante y vallosa. La introduccion historica, necesaria para la interpretacion dei conjunto, esta sustentada por abundante bibliografia y datos de archivo. Ademas dei de San Gregorio, ha aprovechado et dela Compania de Iesus en Roma ARSI), hasta ahora casi inexplorado en cuanto at colegio ingles de Sevilla se renere. Con sus datos, ha elaborado et catalogo de jesultas ingleses admitidos en ta provincia de Andalucia ylo que trabMaron enella, en total unos 45 de l592 a l660. Los identifica por sus alias y nombres Ver-daderos, en muchas ocasiones espanoliZados o transcritos aproximativamente

segun la sonetica castellana. QuiZas la urgencia para la publicacion de la obra en et mismo ano jubilar, ha-ya obligado at a. a poner sin al acopio y elaboracion de datos. Asi, la serie de rectores termina en l65t y los extractos de las cartas anuales en lT4ll2, en veZ de l76T, secha tope indicada en et titulo de la obra. De la siluacion sinanctera dei colegio in- gles trata el a. en et apartaclo 6Τemporalitiesn 2l-243. Ρero se echan de menos ci-fras concretas que hubieran ayudado a captar mrior la gravedad de la siluacionque, por otra parte, pienso que sue similar a la de los Otros colegios de la Compania en Andalucia en ese periodo . Tambien convendria maligar la afirmacion deque la bancarrota en 1644 y no en l649) dei colegio de San Hermenegildo, de laCompania de Iesus en Sevilla, influyo en ta vida intelectual dei colegio ingles deSan Gregorio p. l 3. Habria que distinguir entre colegio de la Compania, de cu-yas rentas se alimentaban profesΟres y estudiantes jesultas, y eScuelas publicas que siempre meron gratuitas. Asecto economicamente at primero y asi los estudiantes jesultas se trafladaron at colegio de San Ρabio de Granada, pero continuaron los

en la asistencia de alumnos externos y de los tres colegios-seminarios dirigidos porta Compania: ingles, triandes y el llamado de las Becas. Solo posteriormente, dehi-do a la peste de l649 y a la crisis demografica que marco la segunda mitad det sigio XVII, Se redvio et alumnado. Ρor ello, creo exagerado afirmar dei colegio de SanΗermenegildo: sitis siZe and status Were reduced to those of an obscure provincialcollege p. id). Otra cuestion seria la calidad det prosesoraclo que et a. acertada- mente encuadra en ta crisis de la ciencia teologica espanota de la segunda mitad dela centuria sib.). Esperamos y deseamos que ei a. proSiga, con la misma diligeneia y maestria, sus investigaciones sobre la actividad de los jesultas ingleses en Espana. Lo acabade hacer con et Ρ. William Iohnson y su apostolado en Cadiz: The Cassia Letters of miliam Iohnson, vere Purneli S.I. II97-I642 , Recusant History 2l l 992-l 993)l-l0. Y seria deseable tambien, como insinua ei a. p. 25), que se hiciera con Otras provincias de la Compania de Iesus en Espana, especialmente Castilla y Toledo, una investigacion similar a la suya sobre los ingleses admitidos en esas provincias,

o que trabMaron en ellaS. Pont. Universiaiad Gregoriania. F. B. MEDINA S.I.

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Lo que comemo como investigacion de estudiante y auxiliar de biblioteca, se convirtio desde l9 3-60 en monograna de refereneia obligada para cuatquier estudioso de historia de la educacion en Espana. Nuestro AHSI te dedico la atencion debida

aunque limitada forZosamente a los archivos madrilenos. Se hacia necesaria una segunda edicion que incorporase los resultados de investigaciones particulares sobre los diversos periodos, y aliviase et conjunto de lamayor parte de los apendices, en los que se reproducian Relaciones contemporaneas de diversos sestrios religiosos y literarios. Queda asi un solo volumen, en elque la historia hasta l767 ocupa 239 p. y la posterior, 270 sin los catalogos de profesores y congreganteS).Las principales noveclades son las aportaciones de BernaldeZ Montalvo sobreel Estudio de la Villa, de Bartolome MartineZ sobre las clases de gramatica, de Rodrigueg de Cebalios sobre la construccion de la iglesia, y dei que suscribe sobre latandacion de los Estudios Reales por Felipe IV, con la convocatoria, en Su mayor parte frustrada, dei mrior profesorado europeO. Fue un prΟyecto deSmeSurado y enbuena medida utopico, carente de estimulos practicos no Danqueaba et acceso a launiversidad) y desprovisto de elactiva base economica. Un muy breve capitulo se dedica at Seminario de Nobles, fundado por Felipe V en i 25. Aunque es includable que los modelos franceses tentan que influir en et Duque de Aviou, no puede olvid arse que los jesultas regentaban instituetones se-mriantes en las principales naciones europeas, comO lo recuerda et autor de una Representacion de la Compania de Iegus a la Monarquia de Evana, sobre la educacion de la Iuventud Nobis de sus Reynes, atribuida por Uriarte con fundamento alescoces Ρ. Guillermo Clarke o Cierk), confesor dei rey y antes rector dei colegio de su nacion en Roma. Ρero et que dio definitivo impulso at centro en et ano si T464T) en que lo regento como Director Supernumerario sue et Ρ. Burriel que no semenciona en este capitulo ni en et apendice de profesores): sus cartas a Mayans dan se de su effuerZo herculeo para levantar los estudios 40.000 reales en libros),la siluacion economica no se cobraban las rentas ni las pensiones) y et prestigio sociat. Dei nivei de estudios se puede juZgar por los Mercicios Literarios o Examenque han de hacer algunos Cabalteros Seminaristas ... Dedica S at Rey Ν. S. D. Car-los III. . . Ibarra, l765, 73 p. otro de l766, 79 p. fol.), que pueden considerarse co-mO un programa completo para la juventud ilustrada. Para la historia dei sigio xlx-en la que solo de l816 a 1834 intervienen los je-suitas, y aun con la interrupcion det trienio liberal - se dispone de documentacion mas abundante, no solo administrativa, Sino iambien memorialistica, especial- mente para et sigio largo dei Instituto de San Isidro, centro piloto en ta ensenanga

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Et subtitulo delimita exactamente et proposito dei autor: describir la vida de uncolegio de jesultas en et marco diocesano de una tierra cali cada repetidamente portos contemporaneos como silas Indias de Espanan, lo que era indice de una indigencia espirituat, compartida con la vecina Galicia. Et capitulo primero se habia publicado como extracto de tesis con et titulo Un primer pro'ecto de Universidad en Asturias

La presencia en et ambito religioso espanol - como en otroS europeΟS - de ungrupo de clerigos sireformadosis, casi toclos de so acion universitaria, y su dedicacion simultanea a la pastoral directa y a la ensena a de la nineZ, suscito multiples peliciones y osertas de fundacion de sicolegiosis, que se concebian preciSamente con eStRSdos caracte isticas. En et Principado de Asturias la iniciativa provino de un prelado, R as y Sandovat l546-56), tan ilustre por la sangre como por et celo pastorat. Ei y Susucesor Ayora l56T-693 con et canonigo VagqueZ de Ρrada hicieron proposiciones a S. Ignacio y a S. Francisco de Boria: pero sue et astutiano y antiguo obispo de oviedo Femando de Valdes, inquisiclor general y argobispo de Sevilla, quien Osrecto a los je-suitas sus dos fundaciones de oviedo la Universidad y et Colegio de S. Gregorio.

Tras su muerte l 683, los testamentarios llegaron a comprometerse por eserituras publicas: pero las resistencias dei cabildo y de la cludad persuadieron a los generales Boda y Mercuriano a declinar los Osrecimientos. No se renuncio sin embargo a trabriar pastoral mente en et Principado, lo que ya Sehabia comem o con dos misiones populares en i 68-69. La munificencia de Dna. Magdalena de Ulloa, que Mahaba de fundar et noviciaclo de Villagarcia, permitio la construc-cion y dolacion dei colegio de San Matias, terminado hacia l583. Como la generosa clama habia renunciado at titulo y privilegios de fundadora, se acepto como tal en l64b alobispo de oviedo, D. Martin Carrillo, quien sufrago la construccion de la nueva i esia. Se dedica et cap. II a repasar en sobrevuelo sitos trabrios y los diasis de la comuni-dad ovetense. Muchos de los datos de las Cartas Anuas latinas, que Se Copian en et texto y notas, podrian haberse reservado para tos doS capitulos siguientes, en los que se referian las actividades pastorales relaciones con las instiluciones locales, predicacion, costadias, actividad docente) y las misiones populares, entre las que alcanZaronespectat relieve las det Ρ. Ρedro de Calatayud en lT36-37 y l762-65. En et epilogo se loca brevemente la expulsion de l767 y et destino de los bienes.

Impresiona el essuergo de acopio y transcripcion documental que se ha impuesto et autor. Los archivos historicos provinciales civiles y eclesiasticos, et Generat de Si- mancas para la expulsion), et Vaticano, los jeSuiticOS romano y loyoleo, fueron revisados con minuciosidad que atestiguan las notas. y junio con to publicado en Monumenta Historica S.I. han suministrado una maSa notable de DocumentoS que Se re- producen no solo en et volumen espectat, sino a lo largo de la exposicion. Es sabidoque los momentos fundacionales han generado siempre abundante prosa juridico- administrativa y contractuat, ademas de la correSpondencia entre los actores. En comparacion Son mucho mas escasas las huellas que ha dejado la actividad pastoralde los anos sinormalesn. Aun asi, no encontramΟS reSpueSta a alguna pregunta obvia

ὀcomo juggaron los sucesivos obispos la colaboracion de los jesuitas' ὀNada dijeronen sus relaciones ad limina' ὀSe dan datos correlativos de Otras ordenes religiosas

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La exposicion se amya constantemente en ta documentacion copiada litem ente sin- eluso la latina, o con la an quica grassa castellana de la lo que no facilita una comoda lectura), y sin ta conveniente disti on 6 Masica, cuando se incluyen - lo que es muyste ente - en ta misma corriente narratiVa. Se echa de menos in trabrio previo de poda ydecantacion, que dejam libre lo vertaderamente importante e significativo.

A pesar de estas limitaciones, ta historia dei colegio de San Matias cuenta desde

giens fous Irancien Regime. Etude de sis series dexercices latins rediges au college Louis-k-Grand vera I 720. - Ρaris Ιnstitui national de recherche pedagogique)

Nel l 720 il latino, non piu in auge come net secolo χVI, manteneVa tutinina te sue prerogative netrinsegnamento dei collegi delia Compagnia di Gesu: D'memberi non a vaancora scritio per i Encyclopedis it suo articolo Mollemn lT 3), singliandosi contro l'on presema delia lingua latina, lingua morta e inutile per la nuova cultura dei lumi. Ρercio i compiti di latino - sia it siteman, soggetto da amplificare o testo da tra- durre dat Dan se in latino: ' i siversiis, eserctgio di versificacione: o la siversionen dat latino in hancese - contano ancora. E, oggi, gli studiosi, fortuiti eredi di alcunt esemplari di quegli elaborati scolastici, possono assumerii - con la dista ala sicoscienZa diun mondo aboliton - sic me oggetto storicon e, restituendoli alle loro norme originarie, sottoporti ad indagine per trarre, at di la dei materiale documento, utili indugionidi carattere pedagogico e didattico A tal sine te aut ici hanno potulo eccessionalmente disporre di sei serie di compiti autografi, eseguiti da gruppi omogenei di studenti fullo stesso soggetto e riportanti isegni delle corregioni annotate inros ito delle sei serie a p. 22-23). Non si tralia percio di compiti di latino stampati, che, Olire a documentare Sol- tanto i risultati ottenuti dagii studenti migliori, sono anche stati rivisti dat maestri. Enon Si traita neppure di quaderi apparienenti a un solo allievo con la raccolla dei compiti personali da consegnare o gia Corretii. Se un tale materiale, destinato, com'e, alia distrucione, si e conservato, io si deve alia

insieme, per riversami i suoi appunti di erudito una Censura liturgiarum e in commento at Cantico dei cantici quest ultimo censito come manosinito dat Sommemogel). Ρ. Har-

dotio solo relative modificia delia loro seque a nei blocchi originari, ne ha pero compromesso rintegrita materiale per te innumerevoli macchie domis viri hiostro silirato. Nelresame di questi eferciri di scuola te aut ici non hanno inteso metiere in evidenZa, attraverso it contenuto, la loro implicita legione morale o apologetica - come estato satio da altri con materiali consimili - quanto piutiosto, sisutiando la concreta condigione di documenti attestanti un processo di apprendimento, fissare rattemione sui modo in cui lo studente s'appropria dei testo, i me anismi attraverso cui junge alsuo Senso e asserra quanto gli vien chiesto di eseguire.

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Gli esemici esaminati, sono tuiti approssimativamente clatabili intomo al l Tl8, eappartengono a l72 alunni diversi delle tre classi di grammatica nessuno di umanitae di retorica) sulle cinque classi o sigradush, cf. Mon. paeae V, p. 404, 8, k l e 2) Le minuriose analisi, cui te autrici det volume sottopongono i materiali in esame corredandole con 22 tavole e illustrandole con riproducioni in facsimile - non consentono di rendere plenamente conto degli innumerevoli particolari fatii emergere. Cilimitiano pertanto ad indicare te principali linee esplorative. Vengono antitutio presentati i protagonisti inp. ll-l63 gli alunni, privilegiati studenti di un collegio sociatmente elitario, come parrebbe dat pochi riscontri esset-tuabili: e i simaestrin, certo brillanti e qualificati, che si segnalano per qualche opera

letteraria o religiosa, modesta e scolastica o piu ambigiosa, senZa che di essi - cinque in tutio - molto emerga da un punio di vista biografico-culturale se enZion satia per

Si passa pol a una presentatione materiale dei sidocumenton i compiti degliatunni inp. lT-40). Se ne mettono in evide a gli elementi abitualmente presenti nome-cognome, data, classe) e altri ancora ordo o gruppo di apparienema nella classe siprimuSD, HSecunduSD, Utertius': cs. Mon. paed. V, p. 404 reg. 8 k l: titolo o desini-Zione detresemiZio: tema, Versione, versi; corregioni: ValutaZioni numeriche: giudiZi abbreviati). Se risultano incompleti i dati di cui sopra si 'unico dato comune a tuiti e ilnome e ii cognome), abbondano sui sogli di queste esercitagioni te usantasie decorati-ven, a modo di intestaZione. Esse privilegiano la scrittura dei proprio nome, ed eventuali preghiere ed invocarioni a Dio, alia Vergine, at santi: liturgiche e bibliche: in

Dan se e in latino) o massime. Ιl che determina una certa compartimentagione delsoglio e simmetrie compositive, accompagnate anche da un certo gusto calligrammatico cf. te riproducioni alte pp. 26-333. Appalono espressione di una cultura elico- devota di tipo collegiale, non assoggettata pero a un dirigismo costrittivo: meta dei compiti omettono queste forme consacratorie. γOtiamo per inciso la scorretia tradu-Zione delia massima: Christiano crastinum non est, tradotia 6L'avenir n'appartientpas au chretienis, p. 36, invece di: 6Ρer ii cristiano quello che conta e ii momento pre-

Senten, non esiste cloe per tui la parola: lo faro domani).Ιl tergo capitolo insorma, in termini generali, su sila teoria, revoluZione e la pratica degit eserctgi latiniis: il siteman, i siversiis, ta siversionen pp. 4l-69; alte pp. 43-46un'analisi semantica della parota thema nella Ratio Studiorum). Vengono compendiate te norme che regolano tali esemigi e guidano l'apprendimento: dalia dipendenga dat

maestro alia personale autonomia scioe at comporre Suo marte, nelle classi piu alte terZa di grammatica, umanita. Un appunto con l'eSpreSSione ad inventionem exercendam, citata a p. 43, la Ratio non intende riserirsi alia 6faculte d 'inventionis: si tralia invece di esercitarsi a ritrovare per meZZo della memoria te idee adatte per svitupparei'argomento proposto). Si indicano i modelli cui ispirarsi, e la Varia e ricca manualistica gesvitica che, insieme all'insegnamento orate, Sorregge i 'impegno letterario da correggere a p. 64 l'autore dei Rudimenta e du Coudret, non du Coudray). Codici prescrittivi a cui si guarda la Ratio studiorum si rimanda alle diverse redagioni i586 l I9l; i5993 e la Ratio discendi e docendi dei IouVancy. Ρer quanto attiene at siversiis rilevanti sono il gusto e l'interesse fravvivati si in elabarocca) per ii sipoema breven epigramma, enigma o emblema, nei cui confronti il

ouvancy mette in guardia gli apprendisti di lettere pp. 50- l).Ci si inoltra quindi con i capitoli dat quarto atrottavo pp. Tl-l9l) sul terrenodella pratica scolastica, verificando sui compiti degit alunni modalita e risultati degli

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OPERUM SINGULORUM IUDICIA

cente: di qui Pimportaneta di guidare it giovane insegnante netrelaboragione det testo francese da solioporre agit alunni. I due sitemin che fan parte dei corpus dicompili ritrovati non sono retroversioni ma eserciZi composti dat simaestrin, Semplici lavori quotidiani per studenti di grammatica sitnsiman, che, deitati, servivano per veri care te conoscenZe grammaticali degli allievi. Manca, per un confronto, illesto originale francese: si procede alia sua probabile ricostruZione pp. l99-200)tenendo conto delle espressioni maggioritarie e dei manuali in uso v. pp. 75-76). Analogamente, si risale, per i vocaboli latini scelli nel tradurre, a qualche manuale di fraseologia come possibile fonte: quelli, ad esempio, dei padri Ρomey e Gaudin . Ma ne risultano solo accordi pargiali, che sottolineano come t 'uso dei digionari non sta sistematico e generaliZZato. Quanto alia normativa grammaticale, neti Tl8-l9 la pratica pedagogica sembra esitare tra un conservatorismo prudente e latentagione delia modernita. Circa il livello di apprendimento che gli alunni dimostrano di aver raggiunto, sirisponde che e un buon livello medio. La maggiora a applica correttamente te regole grammaticali apprese sche erano pure regole cimentalin), mentre non v'e dubbio chel insegnamento orate e la pratica scritia quotidiana sopperiva a una certa consusione dei manuali privi di struttura logica come it Despauterio). Si arginaVano anche cosi, positivamente, gli essetti negativi conseguenti atrabolito uso dei latino nella vita corrente degli studenti. E ora i siversiis inp. 9l-l25). Si traita di tre esercipi di diversa dissicotta. Il primo consiste net commentare in Versi una figura rappresentante ii sibuon pastoreis: il secondo nella compostrione di un epigramma, anch'esso a probabile commento di altra immagine: it tergo netrimitarione di un passo delle Troiane di Seneca. Il primo e secondo eserciZio rispondeVano alla voga degli emblemi, it tergo rispe hiava nella scelta detrauiore it gusto per un tragediografo appreZZato e stimato anche per te Sue Virtu pedagogichen. Gli alunni dovevano ricomporre in versi dei testi in prosa di questi Viene proposta una ricostruZione, relativamente facile per i primi due eserci Zi, piu difficile, com'e ouvio, per il terZo pp. 202-204).L'argomento dei versi veniva deitato: di qui possibili errori di trascriZione. Per il resto, non e facile valutare adeguatamente i versi composti, tanto piu che citroviamo di fronte a una pratica est ranea alia didattica contemporanea. Comeprocedevano gli alunni a modificare in versi la materia proposta in prosa' Corrente era rufo di manuali come it Gradus ad Parnassum, e ii Dictionarium poeticum delp. Iacques Vaniere. Nel primo se secondo) eserctgio - per studenti alle prime armi - si chiedevadi trafformare la prosa dei testo dato in alcuni esametri, sostituendo te parole con sinonimi e epiteti liberamente scelli a comporre ii verso. Gli epiteti dovevano naturaimente essere adeguati alP argomento proposio. It terZO eserciZio, chedetermina maggiori scarti tra un compito e P altro, proprio perche comporta maggiore liberta espressiva, sembra indirigZarsi ad alunni gia alienati a traspor- re in esametri dei testi che sono in prosa o in altro metro nel caso, in dimetrianapestici) e gia in grado, almeno iniZialmente, di inferire net loro compiti brevi composiZioni personali. E verosimile che si traiti di un esame di fine anno destinato a decidere ii passaggio dalla classe piu alta di grammatica alia classe diumanita, per cui si dimostrano come gia acquisite te nogioni di base e la capacita di esprimersi in talune variagioni originali.

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