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lo a serrando col motio diceua SEMPER, trouato antich Fmo delia Casa de' Medici. Sotio altarchitraue H quesIo fregis si primo Gadra auguri asta pelia dei nome di Θio fatio dat Signor Filippofuderio , accennaua ruite se imprese militari di cosimo Secondo, is quali tuite insieme cois di terra, comς
di mar etsi mentua con queue paroti ricordando
TRIREMES MUNITISSIMAS, AC ETRVsCAM J V VENTUTEM IN ARΜIs TERRAM A R I EXERCITA M SEM PER H Α B VIT
E negotiat' siveriore dei quadro una gloria di soldati rei motio amico GL JRIAE EXERCITUS. Posianein amento distio questu ritto M
NON AMITTI, SED PRAEMITTI VIDENTUR, Hos NON ABSUMPTURA MORS, SED AETERNITA RECEPTURA EST.
MAXIMA ANIMI TOLLERANUA sEPTEMNEM CORPORIS A GRITUDINEM PATITUR. CIVES, AC MATRONAE NOBILISSIMAE NUDIS PEDIBVs COSMI SALUTEM A DEIPARA IMPLORANT.
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' VOTA PUBLICA P. FLORENTINI. si vel bis amento distio SUB VMBRA ILLIUS, QUEM DESIDERAVERAM , SED Idalia Cantica ut scondo . Ionata liberato dalla morte per lepra biere de suo iouuendo at voto di Saultra Predito A net basio ritieuo, che vicinosucce- deua, dottamentesplegato.
II ter o duadro opera dei pradetto Signor Pilippo ii pio legato fatio da
UIRGINIBUS INOPIA LABORANTIBUS DOTEM TESTAMENTO LARGITUR ANNUIS REDDITIBUS EX ILLA PECUNIA CONSTIT UTIS,QN PEPROPRIO F V N ERI IN SERVIRE DEBEBAT
E volendo ancor mort ouuenire alle necessita de' suoisi getti , Dos neLl'ouato dei Gadro una Prouident, ali' antica maniera effigiata. Nella bisse distio, che intorno it Teatro raratraua , ὰ gran lettere eraseritis.
IUSTUS MORTE PR)OCCUPATUS IN REFRIGERIO ERIT dalia Sapienda al 4.
L 'A fabilit i cui io Cosimo e regiumente dotato, a' pieri desta quale sit gema HAC ITER EST. L' Amicitia, e pareua che it Serenissimo defun-to die se NUNC SCIO QUID SIT AMOR ,poicbe permeVo di que-sio amore, e caritὰ egii sali alle glorie dei Gelo. Della Forte a siriceua A RDENS EVEXIT AD ME THERA UlR I US . Della Giustitia TERRARUM DOMINOS EVEHIT A D D E V M . E sinulmente chiudeua l'ordine la Uerita , dicendo MONSTRAT ITER. R in vero, cbela sordida adulatione non troubmai Logo nen'orecchis di Cosimo, e molio meno. appresso di me vel racconto felle gloriose operationi di lui , oude si ὸ peccato piis preso nella Farsezga deueludi he da me glisieno state attribuite desie non Nere. I 2
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Cou quecto ricco apparecchio essendosidinuouo confarse disci miti braccia di tela formato in perbissimo 2 empto, come ne0recedente rame, che tuitat opera in se raccogne si puo chiaramente osseruare, si celebrarono mectissime equie at Serenissimo D. Cosimo Secondo αuarto Gran Duca di risiana datala Natione Florentina in Venetia illiorno ventesimoquinto di manis delita anno I s 2 E in vero, Aera stimata gratiasurana di Dio, ese in a Sione si malagmole, eperacolosa non succede scandalo, operturbatione aliuna. II Clelopesso vestito ὰ bruno di quando in quandoripargeua quella mattina mollegoccie di lacrime. La Stagione,che fuor delouo costume correuafre issima, tempero ii calore, che per la frequena a de' lumi in in ebius Teatrofarebbenato disrum antidio ὰgli iditori. La Nobilia Venetiana in gran numera concorsa quecta solenniia, honoro con lasu a presenna la memoria dei noctra Principe,e Argent uomo.
Jnteruenne 2 queste sequis ZIAufisi fimo, 'V Eccellentissimo Sig. Mamches Rinalia Mauspina Ambasiadorsir ordinaris di condo glieno 2 que-sia Serenissima Republica per te Alle di Tosiana, accompagnato dasi'IAlustri . Signor I ccolo Sacchetligenti uomo Residente per is deue Alterae a que Za mede a Republica, con lassilenta di molli, e molli Gualteri di
Santo Stefano, egenti uomini Florentini venuli 2 farseruitὰ, e cympagnia at*Atto EAmbayci adore. Sedeua LI'altra parte in unahggiola riteuata di riscontro at Signor Re sidente tystuarissimo Conselo, e Consigneri, coirimanente delia Planca r cosa chlamano in Venetia i Signori Florentini it . Magistrato delia lor Natione reformauano tuiti insieme GDn nobilissimo Teatro. Denuta thora di ter , ttigustrissimo, e Reuerendissimo Monsignor Anto nio Grimaui, eletio in Aquilea, inuitato dat Conselo delia 'atione, von potendosori dolia sua Disces cantar Me si a Iolenne congli ornamenti Episeopali, si Henga di altri quattro Vesoui, come, condo it cerimoniale si era de
Inamente concertato, volendo in Uni mantera mo Dar talsetto verso la Serem ima Casa de' Medici, essetido con tanta sua gloria Liato Nuntio e solico per molli anni a quella Corte , ed bauendo tenuio at Sacro Fonte ii Serenissi mo siccessore Ferdinando Secondo, in nome delia Santitὰ di Saolo 4uinto , inuitato di nuouo WDenne a celebrar una Messa piana Dra it nouello Altare , ebendos per riceuerto con queu bonor, che sipoteua maginore, satio accendere hiu di due miti lumi di cera lianca, o cantar aliuni Pauissimi molietti da. Musici apparecchiati alia futura solennita. K Finita
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Finita quecta Mesia, che a tu trigli uditorismma consolatione arre o , es .sendosi sua Signoria Idustrissima ritirato in unpakbetio decente a posta jabbricato persimilipersonacii nesta Capesta dei Rome di Dio,volle cortesemen te assistere a tutia la cerimonia sino alia sine deli'ultimo Reg onsorio , che benquatiro bore duro. II Fadre Fra Saluador Tretune Venetiam Vicario dei Conuento hauedo
flaita ii Padre Fra Celestino lasea carica di Friore I canto la Mesa solenne eos Passistenta di quattro altri Religiosi di molio merito, destinati ai cinque Responiseris, che veli' essequie de' Principi Ebono col celebrante intorno alia
La Musica desta Mesia, e de' Responsorijsu di nuovo o concertata, o composta dat Signor Claudio Monteuerti Mae uiro di apella di San Marco, cheda lorioso nome deu' Autore sipuo ottimamente comprendere L qualita deli opera, egendosi Cli conparticolar affetio in quecte compositioni implegato per L Huotione, che lo rapiua ad honorar con LIua viria i nostri Serenissimi Pa-droni . Primieramete con mestissima Sinsonia alta a cauar te tigrime no che ad ec-
eitur il dolore,imitando l'antico tuono Missolidiogia da Sasso ritrouato,si die- de principio alia dolente solennitὰ r e tacendo la Sinonia iI SQ. D. Francesco monteuerde Hliuolo det Signor Claudio, queste sebili parole dolcissimamente intono.
O vos omnes attendite, & videte dolorem nostrum. Pupilli faeti sumus absque Patre. Matres nostrae qua fi viduae. Egressus est ὰ nobis
decor noster, cecidit corona capitis nostri, o vos omneS, O VOS attendite, S: videte,videte dolorem nostrum. Vir in Sion inclitus amictus auro primo, qui nutriebatur in croceis, heu, heu, heu, deputatus est inter vasa testea, opus manuum figuli. Praecipitauit Dominus omnia speciosa nostra, polluit regnum & Principem. O vos omnCS, O VOS attendite,& videte,videte dolorem nostrum. Deficiant prae lacrymis oculi nostri, clament corda nostra. hiccine est ille per feeti decoris, gaudium uniuersis temeῖ Vertatur, vertatur in luctu Chorus noster,& organa nostra in vocem sentium. Non taceat pupilla oculi nostri, nec demus requiem nobis: tu vero Requiem aeternam dona ei Domine, & lux perpetua luceat ei, coirimanente deli' Introito. Lequali benespso trame ate Lila Sinsonia sepraritia furono consommo di-
letto , edattentione ascostate. Cantato
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fantato con messitia singolare L Introtto delia Mega si menne di Κ iste
compo D dul Signor Gior Battista Grillo organisadi San marco, e rappresentati con tromboni si ordati,fagotti, e quattro organi coperti di tele ne re, che illutio a me Titia, e compassione inuitaua. li Graduale, edit suo Tratio, fatica delSQ. D. Fraoesico Usper sommamente ditet tarono. II Dies irae opera det Sig. Claudio sudetto , vnsuaui imo Deprofundis alleleuatione deli'Ontia purdet medesimo, tartato ὰ dialogo quasit da anime, che sisero nίlle pene det Purgatoriores ero dagli Angeli sitate,partorirono ammiratione per la nouitὰ, ην eccellenda deli'arte. II Domine Iesu ali offertorio , ed ii versetiodopola Comunione, composti in tuovo Ipondio, cloe non tanto lamenteuole , dat Sig. Gis r Battissu Grillo Iurono di non minor contento , e meraesiglia. Insomma cosὶ nel resto delia Mesa come ne cinque Eesponsorijdel Signor . Monteuerri,cbes virono, jugiuditio uniuersale,che ii Signor Claudio, e gli altri Compo-
Hori di que Iasacra fatica non si sieno dimostrati diuersi da tante attre, che
Nanno con tanta gloria loro per mano degli buomini. E in Dero, che la Musicasu corrispondente al resso deli apparato , come talia Hampa, che di iei ira potia it Mondo conoscere.
Finita lis celebration delia Messa Io Giulio StroVi partui desie gloriosaVioni det Serenissimo defunto mio Signore in quella miglior mantera, chemistoteua in tanta ricchedra di senetio sommimurar L poueria dei mio inge-gno e e dastu copia deli Oratione, che io recitat, chiaramente sivedra, che pote- uano l'Eroiche virtv di Cosiimo Secondo esser moliopiil dottamente celebrate rΕ se Ade dicuna io meritui, si a alia boniὰ di Dio Signor Nosero attribuita, a glo=ia di cui Ogni honorata fatica siprende.