Gasparis Aloysii Oderici Genuensis ...Dissertationes et adnotationes in aliquot ineditas veterum inscriptiones et numismata. Accedunt inscriptiones et monumenta quae extant in bibliotheca monachorum Camaldulensium S. Gregorii in Monte Coelio explicat

발행: 1765년

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n. I.

issus Italiae dominatiouem semel nacti , brevi tempore orisbem terrarum sui juris fecerunt et ara torni amo a nor . Tralas iando te monete di Eraelio, ove leg geli Gloria Aug. N. Victoria Aug. , e a piu bassi tempi scendendo Salse Sancta Crux trovo in una di Gio vanni XX ll. presso ilFioravanti G , in altra di Cario VIII. presso it Vergara b , Per signum S. Crucis liberet N. D. N. in altra di Ludo vico XII e) exulcent oe in me linteutur omner. Crux sol tanto legges in alculae delle monete de 'Re di Suegia, publicate cla Elia Brem, er come in quella d 'Olavo cd . Ne uti ol tacersi di quella di Lutero riferita dat noli roGret sero se), net cui rovest. io tha nci mea Eo una Croco, e in torno ques a tergenda Crux risi nostra Salus, e net Campo tra gli angoli della Croce queste in igiali CCNS, indicanti lo stessio ; ve ne saranno anche delle ait re, malo non vo scarlabellare tuiti i te fori numismatici, e vos ni re di nojarvi.

Scritia, e mandata questa Dissertarione , net pse pararia che fac evo per te ilampe sui principio dei pase sato Aprile, mi capito final mente alle mani Ia Storia de' Uesto vi Volt errani di Scipione Ammirati, accrest iu et a dat gio vane Scipione Ammirati, che ave vo per lungo tempo inutii mente cercata . Due Monete Uolt errane del

le quali do qui it disegno , riporta qui vi 2I Gio vane Ammmirati nella vita dei primo Ranieri ;

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RAnus, ta combinagione di risco vo , e di popolo Vol- terrano in quella moneta pol rebbe dar luogo a molle riis fessioni , ma non essendo io at giorno de' fatii Volterrani in maniera da filiare scuramente ii pi ede; ne avendo alla mano libri che possino insor marmene, lascero ad altri . che ii voglia, questa briga. Oster vero sol tanto dipassaggio it titolo di Pasa dato a un eso vo net XIV. o at piu net XIII. Secolo; che altrimenti che Papa non

possano spiegarsi quelle Sigie PP. ed e qui rimarcabile,

pol che non tralia si d'un Santo Vesco vo Iacui improniata sa nella moneta scolpita , per litoto di Protegione , come Delle Anconitane e quella di S. Cirtaco , nelle Aretine quella di S. Donato . L' una e l'altra di queste due monete viene attribuita ait 'eletio Ranieti dati Ammirati , ma senZa reCarne escuna pro va, seppure in conio di pro va, et non met tesse, l' aver Ranieri nel 1 a 38 a'due di Decembre eoncessa Ineuta, e libera Desua , a

guta chlamata. de' Felieiani ai Piscenas . . . . di isattere esar ba tere moneta Volterrana grossa, e minuta della lega , e valuta della moueta di Uouerra e di Pisa , e di Siens, e di Lueea, o di Areazo, at Casello di Monterio. o in auro Gogo Ge. questa pero , non serebia ragioria, suffciente , per assicurare . che queste monete sono clinanieri , ed io sto sem pre fissio a non riconoscere monete di Ranieri eletro Volterrano quelle, ove vegga it ti-

toto di Vesicovo , Episcopus; o P a , pol Che , comeliopia detio, et fu sem pre intitolato Getto; e di piu eglisses , ne' publici alti, cd instrumenti, seppure t 'Ammirati cita giusto, preis il litoto di Elatio, onde pare cheanche nelle monete do veste usiario . Comunque pero sa

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manifestamente la X , che tale non puo dubitarsi , chesia quel k, trovandosa in simit gutta formata la X in altri monumenti a un di presso , di que' tempi, ne quisti la nostra moneta dovet te egere bat tuta; io non ne an-dero in cerea perche sono basiante mente noti , e Conosci uti, mi cade pero in acconcio di qui inseri re una piceola Istr lxioncella polia su la porta est una Chies non sciquale ne doue, datami a leggere anni sono nella qualela X , non molio da quella Glla moneta si alloniana .

Less gia: Anno Dominisse Natselastis Millesimo treeeuoles no LXXUIIIL Indictione Secunda. Un altra scoperta ho latio ptu recentemente , nello scarlabellare te Simbole Goriane in cerca di non m quale is rigione; Hotrovato net Tomo VII l. σὰ che ii ch. Signor bellari , avea anche esso scoperto Che la moneta Muratoriana di cui ho pariato sul principio diquesta dissertagione apparieneva a Volterra. Non e do- ver dunque ch'io mi attribuis a. ii merito , qtialun-que sta di aver fallo it primo questa piccola stoperta ἔil cedo pertanto di buon grado , e godo . Che te mie Conghi et ture s accordino con quelle deli erudito Signor Sellari:

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peratoris.

oriendio mi Dei. Erud. T. I. P. I96.

xv I. XVII.

XX. XXI.

XXII. XXIII.

xxv. XXVI.

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DISSERTATIONE VI IL

UN' ANTICA IS CRIZIONE

NEL PALAZZO BARBERINI.

Arehbe desiderabile, che alia qualita det Personaggio di cui e la presenteucri gione corris sto avesse la diligenda det Quadratario, che la in D

ie; ne avremmo allora piu sicura, eptu certa la spiegiZione ἔ Ove 'he presentemente Corrotta , e Confusa in

alciane sue parti riesce atquanto dis.ficile it pote ne a segnare it giusio senso . Quella i hia-reZZa nondimeno, Che ella non ha in se medelima p io altronde a let recarsi, e Coi a juto ri' attre Iscriκioni, senon la gi ulta significazioiae , ritra rne almeno la piu λ- misti ante , e che piu at vero S ippressi . Or primi era mente cosi io ne risormo te parole, e te lettere , chela componsono

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KAMENIO . U. C. Κ. PRAETORI TRIVM F. VII. VIRO. EPULONUM. MAGP. SC. SUMMI. INUICTI. MITRAI. IEROFANTE AECATE ARCB DEI. LIB. XV. VIRO. SP. TAUROBOLIATO. D. M

PONTIFICI MAIORI CONSULARI PROVINCIAE NUMIDIAE IUSTITIAE EIUS PRO UISIONIBVSin CONFOTIS OMNIBUS DUECESEOS GENTILIS. P. M. RESI UIUS CORNICULARIUS CUM CARTVLARIS OFFICII STATvAM IN DOMO SUB AE :. E POSUERUNT.

Cosi risormata , ecco con ' io conget turi do versi ella laggere et Ramenta . Alfenis CGonio Iuliano Ramento, Uiro Clari mo , Iussori Candidato , Praetori Trium- fuit , Septem Uiro Epulonum , Marisero Publico Sacerdo--m , o anche Sacrorum, Summi Invicti Mitrae, Perο- furae Aecate , Arebi culo Dei Liberi , Luindecimstro cris Dei undis Tauroboliato Deum Matris , Pontisi Maiori, Consulari Provinciae , Iusulae ejus , Provi niburique eon lis omni r Dioec eos Gentilis P M Re ius Cornicularius, eum Canulariis Offit Statuam in Domo, sub Ae ἀ . . . e Posuerum. Della spiegagione clille sigie daro a suoi luoghi ra-8ione; intanto verro esponencio , Cio , che a mi O giu-dizio puo dirsi su te parti , che la compongono e me tamen , giovami premetiere COI Romano oratore ca), quas orbius ApoIIo eerra , ut Ant , G quae dixero , sed ut homunculuI usul e mauis probabilia eonjectu

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ra sequens , ultra enim euo progrediar , quam ut veri milia videam non habeo: certa dicens ii , qui . . . se . sapientes esse profensur. II. QMΕNu. Ossierio gia Mon signor Fabreiti a , che in questi elo- Fabr. a. γgj onorarj posti nelle basi delle Statue solea vedersi stae ' - cato dalia istri et ione , ed inciso nella Cornice un qual-che nome , o di colui , at quale la isori Zione era fallao di chi dedicavae quella memoria; talora anche dyal cun luogo , che goueta la protegione dei personaggio

III. ALFENIO. CEIONIO. IULIANO. ΚAMENIO. La moltiplicita denomi in una sola persona, di-venu si familiare dopo l'estina iove delia Republica

Romana, non re herebbe alcuna Confusione, a poteriae

age uot mente distinguere la famiglia, e formarne la Genealogia se coloro, i quali ama vano di portar piu no- mi , aves Iero sem pre seguite quelle regole, e quelle leg-gi, colle quali i Romani soleano prendere i loro nomi vale a dire , se a vesicro conservato nelle loro famiglie un nome a tuiti comune, che da padri passasse a'figli uolt, e questo steta λδε regolarmente posto dopo, ii pre-nOme, che vario in clascheduno serviva loro di di itin-tivo. Quindi malgrado i parecchi nomi ad una sola perinsona attribuiti, non ve chi non riConosca la Fami glia Rosia nella seguente i rigione trovata l' anno IIIo. in.

Tivoli, ii di cui originese conservavas presso it Conis te fode. t. RO

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