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l 'altra e la famosa di Rimini nelle Novelle Florentisne co .
PANTHEUM SACRUM L. VICRIUS CYPAE RUS SEX UIRET SEXUIR AUGUSTALIS
Se Sevis, e lo stesio , che Sevis Augustalis, perche inquelle Isiri γioni , a cui una terga si pol rebbe aggiungere tra fram menti Pesaresi b) , perche ii dice VI. VIR. 9 v I. I R. AUG. dove avean mai essi la testa . quei i he si fati e Iscrigioni, composero si non sonelleno deo i s ue III. Sebbene anche seneta di esse s accorse ii dotisto Cardinat Noris, cille questa preteia medeli meZEa nonera sosteni bile, quindi dom aver dulto anch 'egli , che Sevis & Aurusialis era lo stesso soggiunge immediat mente : Uertiis probabilius , dicentur Sepiri in memoratis elagiis sex primi inter eorpora arti eum designari, ut in ord ne Equesbi plures erant turmae, in suarum sngulis sequiori aetate VI. Viri strineise Deo numer isantur , quod staret ex Capitolino num. 6. de vita M. Amrelii , se tet,siis inferistionibus . Ita in Collegiis, seu
eorporibus Animum Setiri primo loco censebantur , ια- corporatis ereati, gui eisdem corporibus praesidebant. Ex-ισι inseriptio pag. 43. Num. I. Narbone , in qua Deeu riones . Sepiri Augustales Motuum decernunt P. OIA
Seviro Augustoli, Naviculariorum . Cum leguntur Se viri , o Augustules ii designantur, qui praeter Augusta- Iitatem , Seviratum in aliquo eorpore, seu Collegio gem ruvl: Tutio at roversito det Noris ha Latio M. de lata. Torre avea questi det to se); Iuod nomen Sepiri ab uenota augustalitatis exculmum adhue augustalitatem recondere putarant viri docti, quos retuli, borum auctorit rem non ausim sollicitare, quamvis noster Lapis Heus fuadeat, in quo cum Scaptor in tertia linea notam Augu-
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Falitatis adjecerit, quam omissι tu octava, Sevi Iuinta,
hune Augustalitate de di tutum , diversam D se dignitatem a priori Sestratu Augustali videtur indicine ; aliorche il
de, iderio di trovare Augustali nella sua Aquileia, ne pserendo gli verisimile , t he non vi sollero stat i in una Citista ad Augullo assai devota, gli se mutar sentime nio, e Concluse : Luamobrem ubieumque in Saxis Aquilesensibus VI. Vir aliquis nominatur, nulla addita Augustalitatis nota, eum nihilominus A usalem DFe ,'ex primis eonDeio: Se la conglii et tura si a ben scindata , altra ne gludi chi,
io per me non m ndurro senZ ilire prove a Credere Se- viro una medes ma c Osa , che Augustate, un me desimo i 'or
dine degit Augus ti , e t 'ordine Sevirale , e lasciando, che ii Muratori se riva ca) : pene certum puto nihil inter eos, Cloe tra Seviri, e gli Augustali , fuisse diserim, nis nisi praeeminentiae, seguiterti a stimare gli uni da glial iri disserenti , e diversi in qualche cosia piu che in preminenda. Se viri di piu sorti voglion si cinnina mente dis linguere; olire gli Augustali , aveangli i Corpi, e Collegi degli Artisti, e d 'alira si fati a re te , Come Ce nefan sede te IIeriaioni , Sestro dei Corpo de' Navieella; alibi amo p 'angi vedulo in Noris, Sestro dei Collegiode' Fabri, presso it Muratori cis , Ordo Seviralis Coia legit Fabrum, che mala mente ad Augustali riserisce l'autore; Sevis Centonariorum ne marmidi Pesaro cc . Gliaveano i Municipj , e Ie Colonie e perche no i quando in essi Duumviri tro viamo Triumviri , nuatuorviri , eotio viri, perche non anche Seviri r C. Ottavio Zosimo VI. VIRO M. R. , rio e Municipii Ravennatis, abbiamo ne ' marmi di Pestro da, Sevis Opitergi , in Grutero ce) : Sevis Brixiae, ct Veronae in Muratori et VI. Uir Mediolani in Fabretti Q) r ivi medes imo δ): Sesis A tui . A questi e sempj, di cui pol rei tessere un lungo Catalogo, aggiungo la seguente I rigione di Gudio ιὶ, ehe fa manifestamente v edere , che v 'ebbero Se viri Municipali, disi inti da gli Augustali, a chi Iegger la voglia, sena a spirito di preven Zione.
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IOVI FULGERATORI M. FLOSCIUS IIIIII. VIR. MUNICAEQUI COL. ET SE VIR AUGUSTALIS ET PATRONUS HUIUS
ti num in M-icipiis, ct Colonis eomponentes dives , tit mea fera opinis , fuerunt a Seviris Augusalibus , qui in stio Collegio religis viri erant, ct Deris re I pra erant , patronassique Collegii sui etiam foeminas si od i- vere . . . . Sevirum vero Munus , ct jurisdictio fuit is ei-silisui cte. Ma non solo i Collegi degli Artisti , e i Municipj ebbero Se viri, i 'ebbero anche essi i Gio vani, ei loro Collegj, che di colloro io interpreto quei Seu ri Iuniores Decariae, Seviri Viauiores di sipra citati; di essi quei. Seviri Iuvener Collegisti presso it Murato-
che i Collegj de' Cio vani quivi ram memorati, fisi Iero Augustali di qualuoqiae fatia questi fossem, che io non vo qui entrare in quelia disputa, se una , consor me UO gliono alcunt , o piu spegie di Augusaliid vi avellerofra gli antichi, come altri moltci ptu veri fimumente rensa rono; io mi terro a quanto vi ho Mel altra mia Dis. sertagione e spollo, cloe, che quesii Collegi de' Giovani, Collegj surono iiii tuiti, e formati sit con i istiiugione de
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Giuoehi Gio vanili celebrati la prima volta da Nerone. Si /Dectit utitor Si non placebit eo dium reperitote remui
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Moneta, che in altra mia vi ho pro- messo, e uni tamente Con essa , ioche sono an dato meco flesio , non so se ritu conghi et turando , o fani Dsticando, glacche ii deliderio di purdirui se di essa alcuna Coia . pert 'una parte , e per i altra la scarga materia , Che mi somministrava la moneta mi hanno fatio su cio diffondere , cho ad altri per avventura sem brera superfluo , e non necessario : ma voltra ne sia lacolpa , che troppo a mio favore prevenuto , non rima nete di continuamente iii molarmi a scri vervi.
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Moneta a questa quasi simile, se non che ii Ue ovo none in esia, che per meta rappresentato, e la seguente ri- portata dat Muratori sa) : Numam Mutinae a me viram, dice su di essa l'autore .... ibi Crux eum Stella in auis Io ct epigraphe aliquantulum manca, ubi Iegisse mihi
visus sum C eum linea forsitan signi caute US. E. VITORI AI . . . RA. In aversa facie eruier cujusiam via sopi , litterae istae limbo supersunt , IEPS DUUT. Di chi si a questa moneta it Muratori noldice, e lascia
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ve, Osservate id seguente moneta riportata da Vincemgo Bellini co , voi vedrete ii diritto , e it ro vescio as-
fatio simile alia mi a , se ne eccet tua te te due piccole Stelle intorno alla testa det Uesico vo in que ita mi a mancant i . La leggenda ci scuopre, di Che ella sia, e do vebat tuta EP. RANE RIVS dice net diritto, e net ro vescio DE VULT ERRA. Volgete ora Pocchio alla mla meda glia, e risContrate que ita seconda parte in quelle lette in re dei diritto Dr. V V che io leggo francamente DE UULTERRA . UpuIterra in vece di Volaterra , o Volaterrae, olire la moneta det Bellini, trovo in un Sigillo presso it Manni M , che ei crede det Secolo XIV. Uul erra disse Fagio degli Uberti nel Diti amolido , citato dat Manni : A resso queso soruamino a Uulterra . Ma questa mani era e anche piu antiCa, come appiri sceda parecchi Diplomi presso PUghelli, e l'Oriendi , ilprimo e quello di Ludovico Imperatore figlio di Lotario spedito Panno xxx Ii. det Regno dei Pidre, ad A drea vesco vo di Volterra , Chiamaro quivi Epscopus Uulterrensis , e sempj di maggior antichita non dubito visano, ma non e qui neCessario Pandarne in cerca . Po- trebbe anche legger L quci in Dominus , metiendo net secondo caso it nω me Gelle Citta , Dominus Uul errae: si acche alcuni vogitono, che Signori della Citta fossero un tempo i Uesco vi . Ma que ito farebbe foris it malpro a qualche Volterrano , Che ha divisato altrimenti, ed
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ed io non vo brighe per una Cola . che nulla m 'interessa: mi balta , che con l'ajuto della Meda glia Belliniana la mia, e dite lo stello di quella dei Muratori . seno di Vol terra , e a quella ZeCca appartengano , di cuic inque sole monete e sillono a mi a noti Zia , cloe quella det Bellini, la mia, quella dei Muratori non prima d 'ora conosci ut a per tale , e due attre non anCora stam pa- te, ch 'io sappia, una ne i Museo Imperiale, i 'altra ne l-la Raccolia Etrusca. Moneta Volt errana, olire la lettera di Gregorio IX. deli anno la3I. Citata dat Muratori, in cui leggesi Librarum Vulteranen ι Monuae, tro-vo in uti documento deit' anno 296. . spei tante alla Repubblica Florentina , riserito ne i Florin d 'oro sqq. Item placuit, . . . . quod Corionenses , ct V olaterrani argentei deverentur , ct inhibeantur omnino inbibitio dictorum Cortonensium Volterranoruis siet hoc modo Ge. Que sta pro ibi Zione su rinovata ne i i I i. pol Che tergo i altro documento Florentino pro ibito lo spendere , e ri-
tenere aliquam moueta in par Pulam Corionensem aut L canam , aut Valteranam , quae cuditur astud Berenonem.
Ber ignone, e Ca sole erano i luoghi, ne quali i Ue ovi Volt errani tene vano la loro Zecca , po iche presio a quello ultimo erano te miniere di Montieri sto per te, Come raC-
Alessandro III., e t Imper ador Federigo , e furono C gio ite di iungite conte se se a Volterra , e Siena . Perque fle papa vano annuat mente i Uesco vi Volt errani at Fisco Imperiale trent a marche di argento, COme appiris Ceida un Diploma di Carlo IV. Imperatore, Che a ragione
EeeIesia Volaterrana nobis sae. Rom. I erio leveatur solvere annuatim xxx. 'mareas argeuti examinati ad pondus Camerae nostrae pro argenti fodinis exisentiatii tune in Casiro Monterii Dioecesis Vulte ranae concesse a prae
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scopis i s . . . . Te , praedictam Ecclesiam Vulterranam , successores mos . s solu/ione praedictarum triginti marcharum argenti de Imperiali muni eutia , intratia speriali ab Isimus , ct rotaliter liberamus cte. Voi vor reste m 'imagino , Che seoperta la ZeeCa , tro- vasti anelle it Vesco vo , da Cui D la moneta bat tuta; tiacche ii nome d 'un Uesco vo additarii in quella R. let re lettere, che seguono appresse Em, chia ramente i Idimo strano, che altra splegaZiUne aver non tanno, Cheus opus . o qui si che io torno ad effer Davo . Setra Vesco vi Volt errant un solo vi fosse stato, it cui no- me principiasse per R , la cosa farehbe falla, i applicherei subito a quel RANERIVS oella moneta Belliniana. Ma nove sono i Ue ovi, che ne' Cataloghi Uolt erranico minoiano per R, che io qui vi trasicrixo tolli dati' Ushelli a) , e dati' Oriendi b) .ROGERIUS I. ROGERIUS II. RANERIUS I. RANERIUS II. ROGERIUS II IRA NERIUS III. R A NUCCIVS ROBERTUS I. ROBERTUS II.
II. or io lascero a chi vuole , ct eris mihi m ejus Mollo, I indo vinare a quali di queiti Vescovi ampartenga la nostra moneta Io non voglio fare sopra cio Almanacchi, Che non avendo de' Ues ovi Volt errani a tra moneta, da Cui Poter ritrarre qualche indigio , quam to ne dicessi serebbe senga appare a di verita . Il Bellini attribuisce la sua at primo de' Ranieri et AI HIuuita, Resinerium spectare aut mo, es an i 23 I. Volaterraefuit Episcopus: cio Per quat ragione , et ima i accenna,
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ne io sep rei indo vinaria. Che si a di un Ranieri e chisero, che que iti si a per nappunto it primo, miria rivo carisi in dubbio , e chiam arsi ad e fame . Questo Ranie ri , non fu mai consecrato Ue ovo, e go verno la Chie-sa Volt errana col tit olo di Eletto , s no at Iasio. . o 6 l. , che ora ben non mi ivviene, in Cui rinunZiato avet do ii Vesto vado, fu per aleuia tempo Vicario det suo Successore. Eietto it Chiama Innocenaeo IV. in uri suo Breve a Frate Aldobrandino Cavalcanti : Cum igitur fleui ex
parte dilecti Uii Electi Volaterrani fuit propositum eo-ram nobis nonnulli Cives Senenses Cafrum Monterii, eum redditibus, ct pertinencis fisis , quod ad eundem electum pleno jure spe re diuoscitur, ex occasione detineant oee Eletu viciae chiam.uo ait resi da Alessandro IV., comevedesi presso l' ghelli . Quindi e , che sulle monete do vea egit , a mio gluciato , intitolarii Electas , e non Episcop- , consor me trovo eger si coltumato da altri. Cosi tra te monete degli Arci vesco vi di Colonia pub-hlicate dat nostro P. Hartzheim G, Roberto Figli uolocli Ludovico III. Palatino in una di esse , che qui vi preseruo s' intitola Roberius Et e I ia Ma torniam assa nostra moneta , di cui quelio , che puo acceditat amente asseriis , si e che effa non appartiene a
terrana tanto alto non monta . Comincio questa , comevoi ben seprete Tanno rigv. allor quando it Vesco vo Il- debrando clichiarato Principe, e Signore di volt erra da Federigo I. Imperatore, comestrive I ghelli bὼ . ot