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chi Giovanili, penso it clitato Liplio, Che ε on it variar degli anni cangi assero di natura , ne piu sossero dicentisci, ut videantur , ii Iudi tune quidem , cloe a te inpi di Sidonio , centeum nihil habusse , atque ita distiugula etiam . ns fallor, Capitolinui in Gordianis: Corsis dieis in Omuibus Civitatibus Campaniae, Hetruriae, Umbriae , Flammisiae, Piceni deproprio illum, cloe Gordiano ilVecchio , per quatriduum Ludos Scenteos, ct Iuvenalis ediasse, quod notari volo . Ma quel che io noto e , Ch Sidonio cli tutio altro Daria, che di questi giu hi Gio- venali, e che questo solo passo di Capitolino non paresussiciente a liabilire questo cangi amento. Uero e Che io non tro vo , Cosa alcuna su cui landata mente asserire . se questi Giovanili continuar no sempre ScentCi , come lurono instituiti , se sempres celebrarono nelle private abitagioni , e ne' privati Giardini, oppure cangi arono natara, e maniera- Percibe che non vo piu di essi discorrere. Passiamo brevemente alia seconda IQrigione guasta , ta Mur p. istia e mal Concia , CO io dicea nulla raccolia dei Muratori ca ,
ROMULESIA MATER FECITfILIO SUO DULCI EUNU IN PACE INNOCENTE
Dat Muratori presela it Chiarissimo Padre Corsini, e Inseriti 1 nella terEa delle Dissertagioni , che sermano lla pendice at bellissimo Libro intitolato et Notae Gra eorum dic. Dotte , ed erudite osservagioni vi ha eglisopra lavorate , a cui altro non manca , se non che ilMarmo dica in salti, come stampollo iI Muratori, maquesto neli' originale e in alquante cose diversb , e in , uelle appunto su cui Iavoris ii dottissimo P. Corsini leue osservagioni . Se vi ricorda tra Ie molle Istrigioni , che vi mandat, clue, o tre anni sono quella ancora im
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serii ; ma senga che dobbiate andarne in CerCa, ve la torro di nuovo sotto gli occhi , tal quale la copiat sua Lapida , ed holla in appresso fatia riconoscere da aru Ira persona. ECCO vela
ROMULESIA MATER FECIT FILIO SVO DULCI EUNTI IN Pt CE INNOCENTE DEPOSSIONE VIIII. KAL. AUC. A DEO
Al hasso della pietra veggonsi mala mente formate , Comsorme lo e tutia lustrigione, una palma. una Corona sed una tella umana . Οr io leggo nella seconda linea Dulci fumi in Paee Iunoeenti formando di questa ultima voce non una Mettivo, ma sinene ii nome det Figli lo di Romulesia. L ' Eunti in Pace non e formola dat te Cristiane I rigioni aliena , tergons tutio giorno in esse Reee ς, deces P. e tro vasi ancora ivit in pace conforme presso it Muratori co). MARIA PUELLA IBIT IN P CE. PRIDIE KAL. OCT. Sc. cost in altra in . EXIIT. ET . MANET. IN. PACE . Abire in pace non ho tro-vato , che usato fosse da Cristiani , comeche per testimoniana a di Tertulliano ce) il verbo abiit fasi da Centili usato di coloro pariando , che erano morti . Nam si de aliquo , jampridem defuncto tamquam vivo guiI requirat prae manu occurrit dicere abiit jam ct reverti debet. In pace morenti: Ueggo presio Io steta Murat ri nulla seguente Istriatone
IULIO FILIO CALLISIUS QUI VIXIT ANNIS H XESEI MESES DECEM ET DIES DECE ET NOUEM NO F. IN PACE MORENTI .
Con clo ecco Danito it Funus, e I'Eunuchus dei P. Corsini. Sebbene, ne l'uno , ne l'altro face a qui bi gno, N a qualor
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rualor anche netri strigione fosse si letto EUNU, conci ache ignoto non sa questo nome ne tra Gentili, ne traCrilliani . M. Atiresio Eunu Scriba Tralliano trovo in una me diglia di Tralli, riportata dat Froeli Ch sa); L. Grai dis Euno Liberto di Caia Gratidia in una Lapida presso it Fabretti M . Di Euno Martire Alessandrino , memoria abbiamo neli 'antico Marti rologio dat Ros eido publicato, e su cc me veggiamo in Eusebio cc , cognome di certo Cronis servo deI Marti e S. Giuliano. Suantio e aItresi Panno 63 a. deli' Era Dionisiana , che t erudito Autore avea insegnosa mente ricavato daquelle ultime lettere , in parte Greche , e in parte Latine, miche non DTIFΘ ma si v vero A DEO si tro vanel marmo; cosi pure VIIII. Kal. Aug. si dice in esso, e non sutrimenti VIII. H. ripetendo in Greco , ii numero Romano.
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OLYMPIADISODALII V V E N V ML. D. D. D. llaeeompagna d' alcune mie rissessioni per cui congyriet- tura vo . Che ii Collegio o Sodali aio de ' Gisvanidalia L Iida indicato lasse uno di que' Collegi, a cui doue daeuogo Pistituetione de Giuochi Gio vanili satia da Nero- Imperatore 3 ne' quali per testimonianeta di Suetonio,
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e di Tacito luogo ebbero ancor Ie Donne , ed in questo numero voleva io Che lasse Giulia Olympiade. Daquesta ad altra conghi et tura passando pensat , Che non in Roma sol tanto , ma in attre Citta egiandio dei P Italia, e si sostero celebrati si salti Giuochi, e Collegia tal fine isti tuiti . e Sodalizj . Quindi tro varii nelle Iscriaioni Collegium Iuvenum Puteolanorum , Brixianorum , ed altri, che dat Iuogo di loro isti tugione prende vano ii n me . Tal se aliora it mio pensare , e tale par mi do veressere ancor di presente , non otiante, che a trarini disi satio sentimento , Opporre mi si Dossa la contraria
spiegagione, che de' sedetii Collegj die ii Cardinal Noris ne ' suoi Cenotas i Pisani , abbracciata e seguita in appresso dat Marchese Maisei nella sua Verona illultrata se . Io non avea aliora solio gli occhi quelli Aut ri , e non prima de' passati meti m 'imbaltei a leggervi, quanto se di quelii Collegi aveano eis divisato ; percio e che aliora, non potet delle cost oro ri fessioni far uso,
nella mi a lettera , ne at Cuna Cosa , Come ragion volea ,
dirve ne in appresso . Il sero dunque adesio , i motivi accennando vi , Che meta probabile mi rendo no i 'opinione di questi due celebratissimi Antiquari, e per cui non credo do vermi per anche di partire dat mio Sistema, pronio a farto , ove at Cun antico, e legitimo monumento mi si presenti, che ii divisato da me distrugga , non enim is sum, ut mea me maxime delectent. I. Penso dunque ii Noris c, , che i sopraci tat i CONJerj Iuvenum Puteolanorum GPe. apparte nessero agit A guttali, de 'quali cresciuio olire modo ii numero, sossed 'uopo dividerii in due corpi , t uno di Uecchi, i altro di Gi Ovani, con a Clast uno i particolari suo i Se viri: Cum eorum, Augustalium, Numerus exerevisset, in plura Collegia partiti suuς, nempe Iusenum ae Senjorum, quibus distinctisviri praeerant. Haec ex vetustis elogiis lapidum nobis consavi, cum hae de re Seriptores ne verbum quidet a
fecerint: Cosi ii Noris ; si egue ii Mailai : Credes, chegia Augustali si divides ero in Giosani, e Ceeehi , ed aves fero i toro Se viri separatamente, e di questi debbano in
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unde Ur que ' monum euri , in cui si veraouo nominati Smeerdoti , o Coue, di Giosani, e di V ee ebi. Saeerdote de' Giosani , os vero Seviro Augustiti de Sacerdoti Giosani ,ra presso uoi intavio Primo Liberio , c. or veggiam O quanto pro vino . E primi eramente io non neghero , che gli Augultati fossero in Collegi raccolli. Ueggo recar sene in pro va lla utor ita di Tacito , ove at primo de gli Annali dice : GIanis objieiebat aecusator , quod ister cultores Augusti, qui per omnes domor in modum Collegiorum ba-δebantur : Ma piu decisiva e sorse la testimonianga delle Iscrtzioni , Patronus Collegii Augustalium, trovo ne lMuratori a , Augustalis Collegii leggo in Grutero b . Cosi pure negar non si v uole , che vi lassero Collegi di Seviri , aperta ricordanga facendone Ie Iscrigioni , Co Iegium VI. UIR . Soriorum abbiamo ne i Muratori ce), che questi Seviri lassero Augustali. lo affer ma it Murat ri d) : Seviri non alii fuerunt ab Augustalibus , ne dubita pero ii Gudio co : An funt Mem eum Sodalibus Augu- flatibus Mostrero in appresso che no , ma ammettasi per ora la Spiegazione dei Muratori ; e si conceda attrest, che Seviri vi fossero distinii in Uecchj , e in Gio vani , ein Decuric divisi , giacche di cio ci assi curano le Iscri-etioni: M. Cupelius Carito u TI. VIR. Senior ieggo ii Fabretti D: P. Uetius Gallus VI. VIR. Iun. tro vo ivimedesimo la): VI. VIR. Iun. DECUR. abbi amo in Grutero b , che ii Noris v uol che interpetri si Sevis Iuni rum Decuriae. Quello che io non cosi di leggieri concedo si e , che qualora s 'in contrano Colle, di Giovani,
Cesti seno a diit tura , Collegi di Gispani Augussali.
3esto e cio di che pro va bali ante non si e anChe re- Cata per mio avulso ; e se a giudigio delle Lapidi si dee stare, come v uole it Noris, nulla veggo, Che posIaobbligaret a seguire t 'opinione dei dotio Antiquario. LeIscrigioni recate. da I Noris sono te seguenti trat te dat Grutero c0.
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ASINIAE POLLAE M. NONII ARRII MUCIANI. COLLEGIA IUVENUM. BRIXI AMOB. MERITA 2. OCTAVIO Q. L. POP. PRIMO VI. VIRO AUG.SΑC. IUVENUM OCTAVIA TIGRIS PATCONIUGI B. M. ET SIBI
IVV. AUGUSTALES PATRONO. ET QUI PEM PETUO OPTIME MERITO. HIC ARCAE AUGUSTALIUM SE VIVO HS. XX. DEDIT UT EX REDDITU EIUS SUMMAE DIE NATALI SVO DII. ΚΑL. FEBR. PRAESENTES VESECRENTVR
L. CORNELIO PROSODICOVI. UIRO AUG. BRlXIAE , ET VERONAE. SACERD. COLLEGIVVENUM BRIXIAN PRIMUM INSTITUTI OB MERITA EIUS HONORE CONTENTUS IMPENDIUM REMIS DATIS IN TUT. COLONIS ES
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ΕΤ OB DEDICATIONEM STATUAE DECURIONIBUS ET SE UIRIS ET IUUENIBUS SPORTULAS ET POPULO EPULUM , ET OLEUM EADEM DIE DEDIT.
II. or veggiamo se queste Iscrigioni ci presentino prove valevoli di quanto ha it Noris avvangato . Io Ieggo in esse Collegia Iuvenum Brixianorum , Maria frum Putenam : tro vo Sacerdocem Iuvenum , suppure non angi deve spiegarsi quel Sac. Iuven. Sacerdoti Iuventutis , cloe della Dea GioventP, che Sacerdoti come Giunone , Pollade, Cerere , do vel te avere probabit mente an he e Ita, che tempj ebbe in Roma , e sul Campi-doptio fit sotto i Re , e nci Circo Massimo, eret tole, e dedicatote da C. Licinio Lucullo : Ma leggasi pur . Sacerdoti Iuvenum , domando ove sono qui gli Augi iis It Z Nelle Lapidi , no certamen te, Che in esse non isCoringo Collegia Iuvenum Augustalium , Morisbum Pavonum Augustitium cte. Ella e Coa Certa mente rimarcabile , c he trovandosii fovente nelle Iscrigioni Colle, di Giovani non vensa mai dato loro it tit Olo di Augultate . Potrebbe forti oppormis , certa Istrigione di Lig
rio riserita dat Muratori co) . T. ROSCIO. T. F. IUNIORI IIII. VIRO. IVR. DIC.
MERITA. EIUS IUVENUM. VI. VIR. AUGUSTDEDICA UERUNT
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an he ii Muratori et Auc Iuvenum Ohalma est, aut oli--id bis des ratur, stula Collegium . Se la cor regiones ammette , converra dire , che Collegium Iuvenum, distimo si1 da Seviri Augustater, perche torni bene quel
vi Augustali. Le Istrigioni non Ci diCono , che i Gi vani Bresiani . quei di Poeteuolo ctc. fostero Augustali , dunque dic o io egi nol furono . dunque distinio , e affatio diverso si e it Sevirato Augustile di L. Cornelio , di Tito Funditio , di Ottavio , dat Sacerdonis , e Maiae sero de' Giopani da' medeli mi esercitato, dunque compi diversi, e separati , sono quei di cui essi furono Sacerdoti , Maeliri, e nulla ebbero e he fare con gli Α guttali ; e come di que iti , cosi diverso , e ii Ses,sio , e H MagiFero di M. Silio Epasrodito , di cui p.irlat Hol'N-G---seguente Iscrigione riportata dati' Olitento b) , e che' ' potiebbe aggiungersi dat te citate dat Noris.
MAGISTRO IUUENUM ITERUM IUVENES LUCO FERONENSES PHRONO OB MERITA &c.
to Memmio, che non ne Seviro , ne Augustale, comme dati' I rigione apparisce . Dico ne Seviro , ne At gusale, perche due distin te cose sono per mio avulso, ii Sestrato, e l'A Uulud, e per i spiegarmi piu chiaramente, i Seviri secondo che io ne penso, non furo
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no siem pre Augissali. Quindi diversa cosa e ii Sesis Amgusulis della presente Iscrigione mandatami da Citta da Castello , che sera sorse stampata .
VENERI VICTRICI L. ACRONIUS AMANDUSVI. VIR. AUG.soLo PRIVATO S. P. F. e ii Sesis Senior Augustalis presso it Muratori ca),
in que lio riconosco uno de' set primi, tra gli Augustali , in questo un Uecchio Seviro d'un qualChe eorpo , o luogo , e insteme un Augustate. E perche mal se fos. se una cosa ite sIa si tro verebbe eosi frequente mente Seis iis , & Augusulis nelle Iscriaioni r Quella particola dicongi unZione , non ci se ella conoscere che sono due voci diverse E' vero , ehe nelle antiche I serietioni veνgonsi annoverate piu cariche da una stessa persona seste- nute , seneta Che vi sa la particella congiuntiva , e malsi apporrebbe, chi tergendo per esempio ne' marmi di Pesaro ὀ s. VIR. AUG. ce) SEUIR. DECURIO, credesise una Cosa flessa it Duumvirato, e PAugustalita , it S pirato , e Ia dignita di Deeurione. Cio pero ha luogo ove te cariche , e gli uificj sono per se stessi si di- 1lint i , che pericolo non v ha di prendere abbaglio , non doue ilan implego puo con Paltro confonder si , e di due formariae un solo . Ma eccovi due Istrigioni, che Chi ro dimostrano, che Seviro, e Seviro Auguseate , non sono una cosa itessa, la prima e tra' marmi di Pesaro Q, e dice:
UALUAS SIGNA DEORUM AUGUBADUSIVS Q. L. DELPHICUS