L'architettura generale di Vitruvio ridotta in compendio dal Sig. Perrault dell'Accademia delle scienze di Parigi, ed arricchita di tavole in rame. Opera tradotta dal francese, ed incontrata in questa edizione col testo dell'autore, e col commento di

발행: 1747년

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temersi che it grande loro sporto

non te renda pelanti , e sottoposte a cadere. Convien percio farIelut te di Stucco di marmo senga gessio, affinche seccandosi tutio illa voro .nel tempo medesimo , siamen soggetto a rom persi. ΛRTI COLO SESTO. Delle Inca clath re . 7 DErfare Incamiciature che du-Ieiu-r rino iungo tempo, e che non eram silano mai soggette a screpotature, α 'iii: bisogna aver attenZione di non aplicarie sopi a muratura, la quale non si abensecca: perchὰ altrimenti succede , che P Incamiciatura

cli' ἡ es sta ali' aria , seccandosi pia presto della parte interiore deIMuro, si fende e si rompe.

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ARCHITEΤΤURΑla sopi a cui debbe effer posta, non si a prima quasi secca affatio . Seimani ne metieano gli Antichi ;tre di malia fati a con Calcina e Sabbione; e tre di Stucco fatio conpolvere di marino e di calcina. Le prime mani che vi mei te vano era nossem pre piu grosse che l'ulti-

me ed aveano ancora questa at- tenetione, di non me iter in o prata

malia di Sabbione o . di Stucco Deli' Incamiciature , se prima non fosse stata iungo tempo bat tuta e mesco lata principalmente lo Stucco, chelo douea emere fino a tanto , chenon si teneme pili alta Carruola.

Isa vano pari menti gli Antichi

diligena a molta n et battere te Incamiciature e net ribat ter te pili volte dacche erano applicate, e net lisciar Ie: cio che dava loro una dureZZa , una blancherga,ed una puli leaza tale 1.LἹh. che faceale lucenti come specchi. canini uelle Incamiciature falle in tal

da pitu modo servi Uano ancora per dipi

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nendo applicati sopra la Malta priache si iacchi, Ia penetrano, e fanno in sieme con esia uno steta corpo , di mantera tale, che quantun que pol la pittura si lavi, non ἡ pilisoggetta a cancellarsi : cio che non avviene di quella , Ia quale satias a sopi a Ia blatta gi1 secca .aLIiD Applicavano pure gli Antichi. V. queste Incamiciature sopra i Trape' si a mergi o Pareti di Iegno riem piuti

di terra graua, inchiodando delle Canne, come noi sacciamo Ie Lat-te o vogliam dir Cantinelle , estendendovi sopra delia terra grasia: pol vi metievano vn' altra fila di Canne a traverso delle prime , epol un'altra mano di terra grasea ;dopo di che applicavano sopra

di quella gli strati di Malta, e di

miet is interne : poichὰ per quelloche riguarda ii di suori, si conten

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ta vano di farvi PInca miciatura das basio de Muri sino atral terra di trepi edi con Cemento . Ma at di dentro, quando it tedireno nella parte di suo ri era piualto det pie piano interno, vi fa-

cevano contro at muro maestro un altro muretto stretto, tra Puno e Paltro de'quali vi lasci avano solamente Pintervallo d'un Canale o Condotto , che faceano pili basso dei piὰ plano della stan Za, ac cloechε ricevesse P acqua traman data dat muri, e la facesse scolareat di suori. Ed a fila d'impedire ,

che i vapori, che poteano rinsera arsi tra questi muri, non V 'ingene rassero molia acqua , vi faceano ver so ratio dei contra muretio at cuni Spiragii, per doue potessero i vapori sortire: pol questo contra mu- Tetto veni va in camiciato at di suoricon Malia e Stucco nella manieragia es post a. Quando ii sito era troppo ristretis, tal che non permet tesse che

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DI VITRUVIo. 77nel di dentro si facessero Contra muri, vi metieano delle Tego te incava te, Pune soprat attre controal muro; e queste pol le ricoprivano, e se incam ictava no di Maliae di Stucco . Tali Tegole ch'erano impegolate nella parte interiore , e che formavano certi mereti canali, lasciavano scolare netraccenna to Condotio P acqui che stillava dat muro maestro, e lasciavano an

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CAPITOLO III

Della comoda Siluatione delle Fabbriche . b-I principali cosei dee considerare PArchitetto, si e la comodita dei luogo, dou gli intende di fabbricar un Edisi-Zio . Qtiindi ἡ , che l'Architet to Dinocrate su biasi malo da Alese sandro, perci E aveagli propostolin bel di gno per fabbricare una Citta in un suogo sterile, ed inabile a sostentarne gli abitatori. Ferti' Convien per tanto sciegliere tin Lib. r. luogo fertile ed abbon dante da se* Τ' et Acees stesso, e che per altro abbia Fiu-i 'ς--e Porti capaci di somministrar

gli tui te quelle comodita , di cui proved uti sono i luoghi circonvicini.

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do pero non si dia it caso, che IePaludi appreta at Mare sano

sollevate in maniera , che se Ioracque vi poseano scolare; echeatrincontro anche it Mare quando sigonsa in tempo di burrasche, posse portarvi te sue, e far morire consa sua salsedine se bestie venefi-

il caldo indebolisce i corpi , e che

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il freddo gli fortifica ; e resperien eta se vedere, che coloro i quali passano da paesi steddi a paesi caldi, dissicii mente resistono a fovgiornarvi seneta che vi si ammatino I Iaddove per Io contrario gliabitanti de paesi caldi, qualunque volta passino verso it Settentrio ne, stanno meglio di salute. ι, 'Antichi aveano in costumecono- di formar giudietio delia qualitatin Iraeli'Aria , delPAcque, e deTrutti ''0 che potano rendere mal sano unluogo, dalla costituetione de corpidegli Animali che vi si erano nutriti, considerandone di questigrin testini . Imperciocchὸ se inessi ritrovavano corrotto o livido it segato, congliietturavano quin

mini ancora .

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res ri- sigione sera di fare che ii vento non: es imbocchi te contrade in que luoghi, i .dove ve ne ha di assai freddi, est raordinaria mente impetuosi. Aspetio delle Case privates ib. i.

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di' effer piscitissimo dominati dat rau

diversa gi det Pote .

eamenti .

. si- Le Biblioteche effer debbono bliote rivolte a Sol Levante; percho gliust loro richiedono ii chlaro della mattina e olire di che i libri non si guastano tanto nelle Biblioteche esposte in tal guisa , quanto in quelle che guardano a MeZZOdi e a Ponente, te quali sono sog-gette a'tarii , e ad una umiditache ingenera musta su libri.

Le Sale da mangiare per la

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