L'architettura generale di Vitruvio ridotta in compendio dal Sig. Perrault dell'Accademia delle scienze di Parigi, ed arricchita di tavole in rame. Opera tradotta dal francese, ed incontrata in questa edizione col testo dell'autore, e col commento di

발행: 1747년

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Il Ginepro, e ii Cedro hanno-la virili medesima di preservarsidalia corrugione; il Ginepro perlasma gomina, ch'ε la Sandaracca ;e ii Cedro per Io suo olio, chechiamasi Cedrium da Latini. II Larice possitede anch'egii questa 1lessa virtu ma la sua particolarproprieta si E , chyei non s abbru-cia. I a Storia riserisce una costa memorabile di questo legno; ed e, che Cesare avendo assediato unCastello a piὰ de 'Alpi, dove una Torre vi avea , fabbricata di questo legno, la quale facea la di tui principat disesa , credet te d' impadronirsene assai facit mente facendo un gran fuoco a piὰ della Torre; ma dopo che tutio il legnameche a questo fine fu accesse, re sto consunto , rimase la Torre seneta punio essere stata dan neg-giata dat suoco. . L olivo ancora ε di grande vietio per effer posto nelle fondamenta e nelle mura delle Citta :

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ci . ma essa E migliore per la muratura, quanto pili te piet re sondure. Qtiella, ch 'e di pie tre spugnose, e piu a proposito per te

in camiciature .

quale strofinato tra Ie mani , sed ello strepito; ci occhὰ non a uvie ne in quello cli' ἡ terroso ; pol chE non ha punio d'aspre7Za. Unaltro contrassegno della bonia dei Sabbione , ἡ quando essendo messosopra un drappo blanco , non vi

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lascia alcula segno dopo d' essere stato scosta . e. ' Il Sabbione, che si scava nella terra, e chiam a si Sabbione di Cava, ha te accennate proprieta, edὰ stimato it migliore di tuiti glialtri. Vitruvio ne assegna quatim sperie, ci οὐ ii blanco , ii nero, ilrota, e it carboncino. Fitime luOgo alc uno , da cui possa trai si buon Sabbione di Cava, si potra usar Sabbione marino, OV ver di Flume, cli 'o anchemigliore per P in camiciature diquello di Cava, it quale E eccellente per la muratura a motivo che pronia mente si secca.

no I perchE V uole gran tempo a se carsi. Per questa ragione ἡ cosa necesissaria it far la muratura,dove conven

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6 ARCHITETTURAga usar si questa sorte dii Sabbione , in pili volte, e in tempi diversi . b. Sabbione , che si ritro va a plana. presso Napoli , chlamato Pogetolana, ὀ cosi a proposito per sar buona malia , quando Venga mescolato con la calcina , sae non solamente nelle Fabbriche ordinarie , ma egiandio nes sondo det mare questa sorta di malia se corpo , es'indura a mara vigila. Se ne servi-

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Deli' uso de' Materiali. A prima cosa, cui bisogna Pietre. Aia ter cuia nel porre in opera fle pietre nelle Fabbricbe , si o di cavarie daIIa petriera due anni a-vanti d'implegarie net lavoro, e ditenerie e poste in luogo scoperto, assinchε quelle , te quali in questomeZZo rimarranno dan neggia te dat-le inglurie deli'aria , sieno postenelle fondamenta; e Palire, che do-po d'essere state pro vate dat Ia stes

fa natura, saranno ritrovate buone, si eno per la muratura sopra

terra . , Dua COn Vien ancora usare molia cau- Lib.

I :. tela per porre ii Iegnam e in ista- λ' to di servire alle Fabbriche . Im- perciocchῆ bisogna , che questo sastato lagitato in un tempo conve niente , ch'ὰ quello appunto , in cui rumore che conservava la sor-

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PAutunno e it Verno , net qualtem po non E il legna me ripienod'umidita troppo abbon dante, chelo indebolisce col dilatar te sue fi-Lib. ibre; ma E castigato dat freddo. Clotanto h vero, che ii Iegna me degi' Alberi, i quali crescono e divengono assai grandi in brieve tempo amotivo deli' abbondanga delia loro umidita, ε tenero , facile a rom Persi , e poco alto ad effer messo in lavoro sicco me lyesperienga fa ve-dere negli Abeti chlamati Supernati , i quali crescono neli 'Italia diqua dati'Appennino verso it Mare Adriatico . Imperciocchὸ son essi grandi e belli, ma it loro legno nulla punio vale per uso di fab-bricare : Iaddove quelli che sonodali' altra parte delia montagna, esposti ai caldo e al secco nomina ti Infernati, sono molio migliori

Questa foverchia umidita ἡ tab

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DI VITRUVIO. 69miente contraria agit Alberi , chetat volta si ἡ in necessita di sorarii nel piede per Iasciaria scolare re questo ὀ il motivo, per cui si is introdotta la pratica che debbesi os servare per sare ii ta lio det Iegnanaeda servir sene nelle Fabbriche; eioὰ , di fare alcuni tagii nel piede detraI

bero attorno attorno, lagitando non solamente Ia corteccia, ma ancora

una parte dei vivo dei legno , e dilasciario cosi qualch e tempo prima di gettario a terra, assin chε questa umidita discenda, e si vada a tempo

Egli is ancora facile it giudicare quanto sa importante l' evacuaetione di questa umidita fover-chia per fortificare ii legna me, eper Pardario da Ila corruetione, se si considera, che i pali soliti a por si trameeteto te pietre nelle muradelle fortificaetioni delle Citta per chὰ serva no di chiavi, quando sic-no stati un poco bruciati esterior-

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toni. Plegati, te non In muri assat grossi:

e questa e la cagione, per la qua te nella Citta di Roma non fab-bricavasi con mattoni; perchὸ a moti vo di risparmiar luogo, non era per meta di servi muri pili larghi d'unPiede e meZZo ; ciocchε non se pia di1edici pollici e mergo incirca delnostro piede. Non facevasi ne anche Ia parte Lib

superiore delle mura con mattoni;

poichε siccome questi appressis gli

Antichi non erano cotti , cosi quella parte di muraglia factimente sarebbesi guastata dair acqua della pioggia, in casio che quaIche tego la dei coperto si fosse rotia o mos se di luogo. Quindi ὀ , che lasommita delle mura facevasi di peetetidi tegole dei alterga d un piede emeZZo ; com pres avi una cornice, Osia un coperto fatio di questa mat

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Di VITRUVIO. si fia, per portar suo ri Pacque, edi-fendere it rimanente dei muro. Sce glievan ancora per la costrugione diqueste tali cornici i migliori pergidi tegole , cloε quelli che essendo stati fatii di tegole te quali aveano

Iungo tempo servito sopra i tetti,davano a conoscere d'esser ben cotte , e di effer falle di buona materia. La muratura di Matione era stimata a tal segno dagli Antichi , chele loro Fabbriche tanto pubblichequanto private, e i lor palaeteti pili belli erano fatii di tal materia. Macio che principalmente rendeacon siderabile una tal forta di fabbricare, era la iunga durata: impercioc-chE quando i Periti erano chlamati per essi mare te Fabbriche, diffalca- vano sem pre da cio che giudicavasiaver costato it fabbricarie, Potiante sima parte per clascun anno dac-chε era 1lato satio it muro ; pol chὰ suppon evano, che i muri non potessero ordinaria mente durare pilid'ottant anni; laddove te Fabbriche

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3a ARCHITEΤTURAdi Mattoni veni vano sempre appreZ etate quel tanto appunto che a-veano costato, come se avessero do-

utito durar eterna mente.

4 L'uso per ben implegare la Calcinae'l lesii, Sabbione , e farne buona Malta , convien primi eramente, che laCalcina sita smorrata bene, e chesia stata iungo tempo in conserva , assinchὰ se vi ha un qualche peZ Zo men cotto degli altri nella fornace , posta ancta' esse, venendo Gorgato a belragio , stemperarsicosi facit mente , come quegii altri che sono stati cotti perset tamente . Questa e una cosa chemolio importa, mamma mente ne l-le incamiciature e ne' lavori distucco: perche quando vi restano

di questi tali piccoli peteti di Cal-

no pol a sinorgarsi , sanno schieg-giare e rompere it lavoro . Per conolliere, se la Calcina sasmorgata bene , ella si laglia con

tina scheggiadi legno, o pure se le

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