L'architettura generale di Vitruvio ridotta in compendio dal Sig. Perrault dell'Accademia delle scienze di Parigi, ed arricchita di tavole in rame. Opera tradotta dal francese, ed incontrata in questa edizione col testo dell'autore, e col commento di

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gia i piu semplici artigiani , di

penetrare i segreti pili reconditi, et ut te te dissicotth d'un' arte cosi vasta e cosi dissicile , com'e P Ar

chitet tura .

Nulla pero dimeno, siccom o

deit' arti conoscersi facit mente quale sa Ia capacita di coloro , chevi tra vagitano ; quella di Vitruvio, avanti la pubblicarione det suo Libro dati' Autore composto in ela gia matura , non ebbe tutio quel credito, ch'essa merita va : dimostroab. 6. almeno nelle Prenetioni siue Vi truvio di non essere in questo par ticolare soddisfatio appleno . Equel suo secoIo, in cui si sono pur rovati gli spiriti cosi ragionevoli, appunto come gli altri, non ebbeche scarso numero di persone , te quali fossiero in illato di guardarsidalle serprese delia falsa apparen eta, e datringiusfigie , che fa farela prevenetione in pregiudigio diquanti si applicano a beta coltivare

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i proprj loro talenti , pia che asarii compari re. Era Vitruvio un uomo di poca Lib. 1. appareneta nel P esteriore , che non Libra . avea accumulate moIte fortune dat P esercitio di sua professione , Pro eni e che etando stato allevato , e con tinuamente Occupato nelle scien-Ze , non avea ne studiata , nὰ

praticata Parte della Corte, nἡ Iadegna maniera di portarsi innam xi, e farsi valere. Imperciocchε , quantunque stato fosse raccomandato ad Augi isto dalia Principessas ib. i. Ottavia di tui sorella , non pariae R 've cli' egli sosse implegato in opere di grande importanZa . LaFabbrica pili bella tra te falle fareda Augusto , ch'e it Teatro di

Marcello , fu ideata ed eretia davn altro Architet to e la sola , che noi sappi amo essere stata con-dotta dat nostro Vitruvio , non ἡ neppur in Roma , malin Fano, che e una piccola Cittadella. Quin-l ib.

di essendo per la maggior parte

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LI VITRUVIO. Ipsi Architetit, che aveano voga alia eta sua , ignoranti a tal se-

qualita semplice d'Architet to eradiventita tal mente dispreZZevole , ehe se ii Libro di tui non aves avulo carat teri di un sapere straordinario , e ch'egii non avemesmentite, com' ha Latio , te di-sau va ntaggiose testimoniange, chepotea darne dei di sui merito ilsuo poco d' implego; i precelli dalui lasciatici non avrebbero glaavula queli' autorita che si com

Imperciocchὰ essendo i Architet- tura un' arte , la quale in tutiocio che fa la bellerga , onde lyopere sue sono capaci , non haquasi altra regola che quel cheappella si ii buon gusto , e che fail vero discernimento dei bello edet buono da cio che non δ tale tali e assolutamente necessario il

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persuadersi , quel gusto che sis uita, effer migliore d'un altro, a tine che questa persuasione insinuandosi negli spiriti di quanti aun tale studio si appigliano, venga

a formare un dea corretia e rego

lata, la quale per altro senZa questa persuasione restarebbe vaga, edincerta . A fin pero di stabilire questo buon gusto , di cui ἡ uopo

convenire s' ha bisogno d'aver qualcheduno , a cui riportarsi , che meriti tu ita la credenZa a motivo della dot trina grande scoperta negli stritti di lui , e che Laccia credere aver tui tu ita la necessaria sussicien Za per bene scegliere Deli' antichita quanto v'ha di pili

sodo , ε di pia a proposito persondare i precelli deIl'Architet tura . La venerario ne che si haverso i primi Ritro vatori delle Arti , non E sol tanto naturale , ma o fondata ancora sulla ragione , per cui si giudica che colui, ii quale ebbe it primo Pen

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aver anche un astro cervello , emolio pili di abilita per digerii nel' idea , di quanti poscia dopo dilui hanno trava gliato neli applica-gione di conduria ali' ultima sua persegione. Avendo i Greci , chesono stati i Padri deli Architet tura, come lo furono delia maggior parte deli' ait re scienete , lasciate molle opere tanto in fabbriche , che in iscritti, considerate as tem-

po di Vitruvio come i modesti di quanto potea si avere di pili coinpito in quest' arte et fece Vitruvio

scopo suo principale it seguirit et imitarii ; e percio egii composeil suo libro, di quanto d'eccellente e di raro in tui te coleste operei accolse. Il che debbe far credere , ch'egii non abbia trala sciata coealcuna di quelle che poteano a Parte nere a formar quest' idea generale dei bello e det buono : pol chε non v' ha appareneta , che po tesse qualche cosa scappare ad um

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ARCHITETTURA

mente, la quale da tanti lumi disserenti appariste rischiarata. Ma perchἡ la stina a di Vitruvio ε ora mai cosi generat mente stabilita , che tuiti i secoli gia lo hanno me ita nel primo posto tra Iebelle menti che per far valere iprecelli deli' Architet tura non omestiere altrimenti it raccommandarii , se non se coli' assicurare ,

che son em cavati dat libro di Vitruvio; si E giudicato ne i di segno, che si ha di far un Trasunto , edtin compendio di questo libro, po-

tersi recidere tui te queste eccellenti e curiose ricerche, che sono per

Ie persone erudite , te quali vitrovano la mille belle cosse cava teda una infinita d'Autori da Uitruvio letti, ma di cui te opere s sono at presente smarrite ; e si o

mario , che si ha fatio di cias cun libro at principio di questo compendio ; net quai compendio si haposto cio sol tanto , che puo servir

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DI VITRUVIO. 9preci se mente ait 'Architet tura. Lematerie pero si sono disposte conun altr' ordine da quel di vitruvio, ii quale fovente lascia quelle, di cui egii traita, per riassumerte dap Oi.L' ordine , che si δ proposto inquesto compendio o tale , chedopo d'aver rapportato in pocheparole quanto E contentato in tutia i 'opera , si spiega piu particolarinente cio , che si o giudicato

esser utile , ed acconcio a servir a coloro , che vogitono studia re t Architet tura . Questo Traitato δdiviso in due parti La prima par te contie ne te massime ed i precelli , che potano addat tarsi ali Architet tura Μoderna. La seconda comprende cio , che appartieneall' Architet tura Prima , ed ali

Antica , te quali tutioch E per lopili spessis desii nate a tali cose, lequali non sono pili di nostro uso , nulladimen o servir molio potano

a formar il giudietio , ed ii gusto,

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e a somministrar degit esempi per

ma quella , di cui ha scritto Vitruvio , e di cui veggonsi ancora degit esempj nelle Fabbriche , chesono restate netl'Antica Grecia :l Architettura antica E quella , che si vede nelle Fabbriche statent te dopo Vitruvio in Roma , in Costantinopoli, in Francia , e inpiu altri luoghi : e l'Architettura Moderna e quella , che per addat- tarsi agIi usi nostri , o per attreragioni, ha cangiato qualche cosanelle disposietioni e nelle proporetioni , che la Prima, e 1'Anticaaveano in costume d'osservare.

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Economia di tuita P opera di Uirrhvio cogit Argomenti Somma di ei cun libro . i. T ' opera tu ita ἡ divisa in tres ta parti . La Prima riguarda lanie . dicostrugione delle Fabbriche la. I inseconda ἡ per la Gnomonica Ilerga per te Macchine, che servo-no ali Architet tura , ed alla guerra. La prima viene traitata negliotto primi libri ; la seconda nel

nono, neti' ultimo la terra.

La prima parte , che e per se iFabbriche, ha due capi: polch E siroii gli Edisti o sono pubblici , O sono Fibbsse privati . Dei privati se ne partanei libro sesto I e per quanto con cerne quelli, che sono per lo pub'blico , la parte , in cui se ne traita, o divisa ancora in tre parti; esono quella , che ri varda Ia sicurezra , la quat consiste nelle For

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xx ARCHITETTURA

tificationi descritta at capo tergo dei primo libro; quel Ia , che ap partiene alla Religione , delia quale si parta ne i tergo e neIquarto libro I e quella , che ap' partiene alla pubblica comodita , la quale comprende te Piarge, IeCase di Citta, i Teatri, i Bagni, te Accademie , e i Porti, delle quali cose tui te si s a discorso nel quinto libro . 13. La La seconda parte , che e perta Gnomonica, Viene traitata nelea, libro nono.

La parte terga , che E per IeMee,,' Macchine , si tralia e splega n et decimo ed ultimo libro . s. i- Oltra queste materie particolari

capo set timo det medesimo libro