Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo

발행: 1974년

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ro 783 per cui per iron O nulla sola

ne a), e quanto uello di Catania legi ii gennaro 1693 che con ' a

circa So oo ii numero de gli est inti pure ii nostro et 18a ebbe ancheesso e sue vitti me 19 morti e a ieriti e anne Rio e distriasse ut considere vole numero di diligit. Oggi

Sono scors sessanta cinque anni alterribile dis astro eppure a dolorosa memoria non se ' si peranco penta,

cora con ac capriccio a piti io vani

braro at cune est xi e re cosse Crano state avvertites alle quali orano successe una pioggia diro itissima e una furiosa nevata. lndi i tempO, IS SC- renato si era durato calmo in O at mat-

tino et torno de sequente mal ZOche in queli anno ricors di mei cordi Verso a meta pero di quel gi Orno it illo si offusco almei te 'aria

lit , a resagire qualch disastro li

mincia rono uelle forti scos se Ondu latorie e sussultorie te quali durate

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circa a o siccandi, minacciarono ri-durre is tantanea mente a bella Palermo in i mucchio di ovi ne La prima cossa tu da ex ante a Ponente te attre da ramontana a CZZOxi Orno. Nella Otte e convulsioni terrestri sexuirono altri cotimenti iurono avulsati verso e 3 a. m. , Opo

quali , ambiat Osi repentina mente illem adde una pioggia copiosa ei freddo si lece cosi intenso che 'in

domani e montagne tuti circondanti Palermo apparuero operte di ex C.

E in descrivibile it terrore che invase a popolagione patermitana alprimi segni det terribile a vveni mento. Uanti poteron O col pallore ella morte in visc, suggendo alle case

pii o ei plani o uor te porte dellaciti . Persona degna di sede mi as si cura che, a tempo tesso in cui primi movi menti ulla terra furonoavvertiti it iretiore di Poli in Pie tro Uilo marchese elle avare trO- vavasi a passe ggiar in carroχga et Foro italico, quando I 'onda di po- polo bucata di hin subito a Porta Felice O re se consas evole de luttuoso

mente alia adula di uno de vas cheadornano in ima ii prosperio de pa-la χχo dei Principi di utera La nolle

rientro ille proprie dimore La citi

vel ter maggiori anni alia loro atti Va Ostrugione e alia poca solidit)pella loro ecchie Zχa , e che in c-nerale i anni di uel rem uoto ab-bondarono nulla parte assa delia citrii vicina at mare e in ut te uelle partiove anche ma glori erano stati et trem uoto et 726. Di questa notabile coinciden gessi t ovo a ragione ne iatioche ii uolo sui quale que ili diligit

Sorge Vano essendo stato anticamente Occupato dat mare e templuto artiti ciat mente , quantunque eno ad attoper a sua compressibilita a rice vere trasmittere gli urti soli erranei, non presentaxa pero alle ovi astanti edifica ioni quella solidita propria di unsvolo natural mente OcciOSO.

An mirabile sopi ammodo e i ricordi in croni convengono in io fuin uel angente a condolia elle

autorita politica e comunale . rutti, UO Otenente , retores, Senatori euisciali et comune assistiti agit genti di Poligia fecero a Mara crat lenire pii fiet ti di quella sci agura,

Or sotti acndo i cadaveri alle macerie delle abbriche, ora salvando Uanti, per a minaccia elle cadenti si trOva vano in peri colo imminente di vita Or in altra uisa recando Occorso a

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ci in agiamenti ai retore acta noParisi Principe di Torrebi una e a tuiti quanti 'aveano eguito ella nobile

Opcra A te po tesso delibera a dilare caldi voti l . overno , perche conforme a uel che V ea praticato in simili circostange per e citiadi Messina e di Catania, venisse anche aliora ara munificen Za a Socco rei Patermo alleviand Ola in propor-gione dei anni solserti dat peso et lason diaria i) c ac cor lava parimcnteal retore a a colt, di cavare da qua-lunque fondo de bilancio comunalete somme in dispensabili illas puniel latura elle a se gretolate e alia demoli ione elle gi, crollanti a). Tre ax visi frattanto et retore

Iustio successivi intima vano aiproprietarii delle a se anneygiat di

s arte appuntellare restaurare o demolire intro hin termine rescritto lasso it quale e non sequite e pere ii Senato te avrebbe assunto a SUO carico , per rivales sene pol dat proprietarii morosi, renitenti Comes ij Ii voto et Decurionato non est , ine-saudito. Un R. Re Critio ei 6 novembre 1825esent , Per 1 anni a contributo fondiario tW gli e litigii est inabitati purcii ne corso di inque anni veni sero riaitati gli ecli figit notabit mente anneggiati, urch in te anni OS ero restaurati. ACCOrclo una dilagione di hin anno et agamento delia assa a tuitii proprietarii i quali per a perdita e ovina dei magaggini, civ oratio ripostici vini, i gratii ed attre errat , o sero stati est inabili ali Agamento dei est, em que proprietarii che, Possedendo at tempo tesso molle case nn-neggiate, avessero bisogno cli sare elle spese significanti per i sarcire e mantenere i Oroera da attendet si , molli per assen Zad alia citi, o per deficien a di me ginon Ottemperat Ono ait 'invito tu opopercio che ii Senato a s pro 've-desse a biso'no. A questo sine ilDecurionato , ella sessione dei oa OSt Seguente , lodando a cura ela sollecitudine de Senato facilitavait retore ad scri vere sul fondo ellespes impreve lute a somma di 1 Z 2168 Occors per quei pronti ri

ge ooo a fondo degii aboliti cu sciati per c correre at restauro de liedisi ii di pertinen Za municipale, Uasti dat tremuolo. Fra questi uello che risenti it danno aggiore lucio tesso patag o det Comune Le volt di parecchi salevi crollarono: a tanga et te soro et Banco vi Ovino inti eramente: 'antica

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Scala marmorea, atta e 1396 ali retore Aleramo de Carreti O, Onte

di Gagliano precipito anch 'essa e id hae pro spelli, Orientale e meridionalene andarono si sortemente crepotatida far preve de re prossima una totalerox in a. Se ne die dero quindi tosto in appalto te opere te quali importarono a patrimonio civico a cis ra di

la presente lapide ci conserma inqueti occasione non solo si risecerole abbriche e si rico strui pii solida mente a stan a dei Te soro mun tiori uerum H, a tali novita si arre carono alla disposigione interna dei l 'ediligio che ogni traccia deli' antecedente vi fu affatio distruita Ail antica scala tu sostituita a presente in armo di Castet laccia, assa magnifica a molio diversa ello vi luppo. Ne sondo meridionale deli atrio

presso alla tessa scala , innalgate aso stegno della abbrica OVrastante, te quattro colonne marmore di or

dine dorico che formano i maesto sotetrastilo menZionato alia lapide Nellato occidentale deli 'atrio tesso e rim- petio a porta che quas da a Discesu dei Giudici, prima erano e carceri senatorie C le tange et magistrato di,an ita cretio ii moderno fonte e suque sto collocale te due statue di marmo, sistenti antica mente in uncinetolo

comunale e re lute nulla nostra e gendari a storia municipale, appre Sentare Roma e Palern O che si stringono a mano e si uniscono in reciproca allean Za i). La porta ne latodi m eZZogi orno, a principale de pa-la o alla sondagione di questo sino a tutio it secolo che sino at 1813 conservava gli antichi basso rili evi et armi de re aragonesi rimpiccio lita

e latiavi ai di uori una scala di et cc tolta opo it 186o per o abbassamento et livello tradate in occasione delia ricostru gione de Tole- do. a coloni et ta di Orfido , ostenente a conca e la statuetia de Genio di Paternao rimossa dat sit O antico sit uata et primo ripiano della scala grande , ove oggi si vide. Esotto ii portico, in due icchic separate, posti a ritia it iccolo sarcofago colla testa dimiano bifronte colla scri gione di Cecilio Metello

che era stato no ali Ora in uia muro

della scala ne primo pianerottolo) a

a sinistra tin' aquila insegna delia citi . Ridotte in fine a sale per u o di ulticii comunali te tange ali 'ultimo plano, prospicienti ulla piaZZa retoria OVeda molti anni sono stati nil ullici id Contabilita e di csOrcria.

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Con queste modificagioni si rimodernava ii nostro patag o civico Pero due prosperti meridionale ed Orici tale rico struiti illa parte interiore la sola che vesse riportato i tristi esset ii della cossa terrestre , Ut Ono nulla superiore lasciati quali nocique lem po eran rimasti. Fosse stata vagi eZZa di conservare qualch trac-cia deli antico e di lasciare ancora visibili te oda nature di alunt de liarchi che ricors evanc una volta pertuita a parte superiore de prospettodi meg ogi orno, o deficienga di on di, uelle due acciat non furono i

vestite 'alchin intonaco Ome te al-tre due scitentrionale ed occidentale sic che ebbero a presentare ella loro

apparen Za Una trana e indecorosa

nione di vecchio e di vovo. Negli

tacente alia dignit, deli editigi , si penso di fare uello che ella ri forma

dei 182i-26-27 non hi latio. Se netratio una prima volta verso it 18 3 in occasione deli Ordinange aliora em esse alioverno per o abbelli mento dei pubblici prospetit ma eccet-to poche novita apportate alle acciate settentrionale ed Occidentale null'altro piti si fece Torno indici pensar visine 18 9 ma ors le vicende politichedi uel lanno distrassero ii Senatodali attuagione de disegno. Restaurato it noverno orbonico ed ema

tive dispos igioni per a decoragione dei prosperti elle a se elle vie principali della citi, si penso dare all'opera dei privati cin sempio ed nosti moto abbellendo pria 'Ogni altra la casa et Comune Le ristretteZZepero et bilancio e te vicissitudini della salute pubblica negli anni 183 36 non consentirono a Senato a pronta attuagione de suo divisamento Funel 18 38 che per te ulteriori sollicita gioni de Governo, si ri torno con decisa volonta ait 'opera. liret ore Principe di Galati die in carico agi archi tetit comunali Pietro a ineri e G. B. Filippo Basile di compilare 'analogo progetl in il quale , sequito solleci lamente e ella cis a complessiva diducati J9 3, IIO OO, , , Venne dat consesso decurionale dot talo ella tornata dei a giugno dique ii 'anno 1 'Intendente dat suo canto approvo a deliberagi One decu rionale con lettera dei a dei succes

lo sauri mento de fondo destinato dat lo Stato discusso quinquennale alle opere pubbliche fece differire a secu-gione et progetto ad altro tempo a). adulo it overno orbonico et 186o e rilatio ij dcchio Senato et Oderno Municipio questo non dimentico 'antico pensi ero. li Consi glio comunale nulla ornata et torno di cembre 1864 senχa ei marsi a iudicare it pro cito Basile intimo al-l'uopo tin concorso fra tuiti l 'inge gneri comunali fruito di questa ara

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esequi in disegno a decoragione O- tale de palaggo in bas ad n restodi belle forme inque centistiche cheri mane Vano ancora ulla cornice e sui

balconi de piano nobile. Nel 1873 essendo in laco ii Cav. Emmanuele Notarbariolo di . Giovanni ii pro-getto Damiani hi solio posto ali e sa- me de corpo degi' in egneri munici pati e delia Commissione de Lavo Pubblici che vi arre carono qualchemodificagione, opprimendo i modi glioni della cornice e cosi modificato, ricev l appro va ione de Consi gliocomunale ella sedula dei 3 dicem bredi queli anno unitamen te a fondo preMentivo di L. 14oooo Ai di Seguente geni aro it reietto munide suo isto a delibera ione et Con

si glio per a qua cosa datis gli ap-

palli per te opere queste Urono On- doti a fine ne 1873 allorquando ilpalaggo si ostro alia citia linanga patermitana rivestito quale oggi si ammira a). Non hi leve il lavoro di idus re tutio in urit mi a se laga arbuto alc in ambiente ne facile a for tifica ione di molle parti deli 'edificio

cadente per vetustii vigio di struttura ed satirita resisten a di materiali. resti degli archi et in quecento, et prospetto -O, costituenti 'antica log gia che corre 'a per tutio uel lato

i ii progetto Damiani su ii solo presentato, e Crine in massima aclotiato dat iuri

eletio apposta pel iudigio Al Damiani quindisii conserito ii premio cli 275 stabilito alCon igito ella sud leta sedula dei licembre 1864. 2 Eu lo levole pensiero et in laco Noe tolla ne restauri de s 26-27 sui Ono

aboliti l l muro di fondo della ala hi alia quella de piano nobile ait 'antagolo in e ne quale si trox arono glia vangi ille antiche finestre a sesto acuto, di assai bella torma a cosi malanda te che non vi fu nulla a salvare dique ruderi, tu ris atto ed appoggiato O-pra uia grande arco des citcsSO Sesto. 'antica coloniae ita di tufo con capitello romanesco e simile a uelle onde sole Vansi adornare ne secoli an dati liangoli dei palaggi, inventita iacit 'antico angolo lentro ii moderno uicio di Leva fu lasciata in talia con

ciale portello E da lato di via Mac- queda tu ostruita a legante ed artificiosamente informe bas di calcareo compatio ulla quale 'intero pro- spetio riposa a fine di far si che tuitele quattro acciat si reg*CSScro Sol ratin plano ori ZZOntale, i alterato pello abbassamento della via sud letiadopo a rico strugione det Orso . E. a spes: totale di tuite ei per ascesea L. IJ J89, j Deli' originale della prcsente scri ZiO- ne a dispello di tuit te inda in dame alte non mi si tu scito trovare chi osse stato autore E i uasti chele vicende dei templi anno arrecato a-yli archivi det Comune mi anno anche victato di conoscere a spes: per lascultura e la sit uagione delia lapide.

tarbariolo di fare in quattro iccoli quadri riti arre i prospetii et palaχχo prima di subirela loro ultima trassorma tone. I di egni in ac- qua rello, Seguit dati' spetiore edile si g. Salvatore Bonomo e Posti Cias uno entro una Cornice, surono depositati in quest Archivio, vestanno oggi a decorare te pareti eli'usficio.

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A PERENNITA DELLE ARTI. CESTO STEMMA, AVANIO DELLA VECCHIA CITTi Ri CORDAIL ALI ARDO OVRA,TANTE ALI 'ANTICA PORTA D MAZARA INNAI ZATO Si DALLE ONDAMENTA EL 3 9 DA FRANCESCO AVALOS ARCHESE DI PESCARA, R STAURATO DAL CARDINAL DORIA, ARCIVES OVO DI PALERMO E PRESlDENTE DEL REGNO DURANTE A VEMORABILE PESTILENZA DEL 624 ED IN UEST 'ANN ISSO, PER VETUST E PER INGIURIA DEI TEMPO ROVINATO, PERCH SUE VICENDE FOSSERO TRAMANDATE LLA POSTERII i 1L PRINCIPE DI MANGANELLI, PRETORE, COL VOTO DEI DECURIONATO,

CHE QUESTO STEMMA QUI SI AUFIGGESSE, ESSENDO INTENDENTE DI QUESTA PROVINCIA ERANCESCO BENZO, DUC DI VERDURAE UOGOTENENTE PER FERDINANDO SECONDO CARLO FILANGERI, PRINCIPE DI SATRIANO E DUC DI TA RMINA . DEL RE E DEI POPOLO BENEMERlTO, PIO, ELICE, AUGUSTO,

coli aquila stemma della

Zo civico , vicino at fonte, e Opra Suilli sente lapide accennato la tessa lapide. Da tempo della co-strugione et baluardo i Porta Mon

talio, Ovrastante ali 'antica Porta Ma-

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do ei a rimasto attaccato ad n an-golo di quel astione ma in quest 'ultimo anno 1 mentre tenea in Siciliata Omma elle cos Carlo Filangeri Principe di atriano e Duca di a Ormina a) e reggendo a provincia di a

termo rances co Bengo Duca di e dura, alchine piogge assai Orti e tem- pcrate cadu te ei primi de gennaro antesignane quasi di uelle che do

tati anni at aluardo che uella parte

Ove loci cudo era athsso Ovino total mente i Decurio nato, iunito subita- mente per ordine de imo verno allo

scopo di prevenire anni maggiori, ne l-le sessioni dei a 'iugno e a lux lio

successivi, deliberava a demoligione delia sola parte rollante ma liuo O tenente Generale con Ministeriale dei I de Sexuente ago sto Ordinava ad emoli ione di tuito ii baluardo e lacostru Zione in sua vece di tin muro di inta che servisse a premunire laam ministra Zione civica dat Ontrabandi. Per o cudo pol una lettera del-l' Intendente di questa provincia, deia settembre deli 'anno teSSO, N. 9863, disponexa che lolio ait 'anxolo antico, Venisse tras portato ne illatrio delpata ZZo senatorio e vi collocato in- sieme ad una leggenda che ait 'uo post sarebbe alta comporre. l letterato a cui a composigione tu comm CSSI,

l e simio e tanto delle os siciliane benemerito, Vincengo Mortillaro, Marches di illarena si debito deli 'o no revole in carico , deitando a presente et suo originale latino, di N. LXIll in questa accolia. 'appalto per o sco imento e lasi tua tone delia tabella marmorea fuas sunto da uia certo maestro Piltro

stemma Armoreo.

a It Principe di a triano, comandante incupo it corpo i spodigione che veniae ne se t-tembre et 1848 a ricon qui stare a Sicilia per Ferclinando II ricev da questo in i compensa Col Decreto et ' iuglio 840 il litoto cli Ducadi Taormina in memoria certo dolia ΝPugna Zione di questa Citta 'a aprile 184 i tra-smessibile ai uoi discendenti legittim e naturali in perpetuo con ordine di primogenitura. nella linea collaterale sino a quarto grado. li assegn ad lippi uia magxiorato cli annui luc. 2 L. Ic o per ut e per a sua discendenga legittima e naturale. IIa cadum ilgoverno Orbonico uia decreto ditiatoriale dei a iuglio ib6O inverti a delia renuita almante nimento uel l ospigio per i invalidi diguerra. E Credo verso quest epoca iano stati cancellati alia lapide loliolo cli Du. v an mi mi alia sine et is 'rigo erit nonae Coro nel Principio Per lasciare ne centro e rima

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Romano colla malleveria di hin in cingo ita gliano e pel preχgo di Duc. S, T, J L. 279, 34 l relativo capitolato presso a Cancelleria comunale si dei a selibraro 183 e conservasi et volume de capito latid 'appalto per queli' anno. Lo tesso Mortillaro pubblico questa scri gione et vol. Vill elle sue

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mentano re avxenimenti di quella memoranda popea che si a rivolugione

de 186o pella quale a

Sicilia , inungiando allesue secolari aspiragioni al-l in dipenden a , nixa Si indivisibilia ente a regnod'Italia solio lo celtro costi iugionale di re Vittorio Emanuel l e suoi legittimi successori Narrare questis alti a viventi che ne furono parte O quelli che, quantunque aliora non esistenti ne edono uni anno rinver-dita con pubbliche teste a memoria, superfluo posteri li narrer la

storia.

Dico solo che a scri gione di N. LXIV fu deitata ait 'illustre stO

sto 870 quella di N. LXV a vi

dali egregio a 'vocato Gaetano DCl- tignoSO, Orto non juari a I Ottobre 1886. Ne tabulario di questo archivio generale de Comune, si conservant in unico volume una copia autentica delprocesso Verbale delia Corte Supremadi iustigia dei novembre 186O, co quale si proclamo it plebiscito siciliano dei a deli antecedente tiObre una copia autentica de processo verbale deli 'alto et quale S. M. Vittorio Emanuel accello in Palermoa a Dicembre 1861 i plebiscito sicilian ,, e una copia autentica deli . Decreto dei a Dicembre 186 per cui si isti tui in Sicilia a Luogotenen ZaGenerale e su nominato a uox Otenente Generale Massimo Cordero Marches di Montegem Olo.

fu apposta el 188 in occasione et Congresso degli scien Ziali in questa.

t Queste due scrigioni anno an he parte di tuite uelle accolle e salte tam pare allos tesso Municipio ne I 884, Ol titolo Iscrisionι in monumenIi e lapidi dedicare alia liberi di Sicilia e I risorgimento Iasiano, subblicas occasionamente Via spoSicione nationale di Torino, Palermo, Stab tip. Vires, IS84. a compilagione di quest opuscolo h do, ut a Pro

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