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strato delia citia. Oggi, bencho et mutamento dei tempi non si is gapiti a tali pratiche ' importanga diuna Volta pure a concessione dei 16 onon a pel nostro Municipio per luto ii quo vigore Ecco Ora a compimento di questa illustra χione e per Ostrare me liola stretia attinen Za rari armi de pa-la χχ o di illa e i documenti di que sto archivio comunale atto capi
l uel libro correu te uiti determ uarioue de tenor se uerile videlicet.
passasse ii bussulo per Ductu erio Osci secrete come si uole et bat pudoo ui urio Poluto si Porus a may ior parte de et oti a Si cori che si termiuo hi sessione more solito L.
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una porta di una ala senatoria, alia parte della scala comu i a Vertiron
icilia Ma in tempi appreSS Stac cata dat suo sito primitivo , tu conservata in uia maga χχ in O dello tesso pala ZZo, sincti ne 1873 , volendos idat in laco Cav. ni. Notarbariolodi S. Giovanni decorare ii vesti bolo Orientale con tuti quelle lapidi chenon si Vcano potuto collocare ella grande sala de Consi glio opo i re stauro di questa veniae in sieme ad al-tre assissa et punio ove oggi si ede.
l' i scri ione per te mitre e te appe- magne assissa ne portico Orientaledella Chies: madrc.
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ERESSERO EL 'ANNO DEL lGNORE 69 I
Gia el 167ain 'altra iccola statua alia Vergine era stata posta dat Senato ulla porta delia tessa sala senatoria in ingraZiamento per a preserva ione di questa citia alia carestia, come i attesta a lapide delios tesso anno di et presente la- Voro e qua Si Vesta non astasse ad attestare a dex OZione dei nostri antichi adri Coscritti, ut altro simulacro alla tessa Ver in veniva et Osi leggevasi una Olta,
i 691 ella sala senatoria, e et plinto delia quale
eravi in alti a scri Zione che dic eva
Immaculatae 'furiae j iiii Conceptio Sit semper uobis salus e protectio
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169 a metiere solio ii celeste patrocinio uella sala ali' angolo . . destinata at congressi de Senato, sicco me a p. 9 e 123 ad dimo strat, edive si formavano uelle determina-χioni alle quali di pende vacit antag-gio morale e materiale di questa citi .li Mongitore che ne suo cit Pretermo ei sto, T. l. a p. 11 parto della re
gione di questo monumento e riseri anche a presente scri ione, i ta O- noscere che a statua tu posta ella sala o it et illo si a lesus a muni
ni cchia fregiata in Oro quali circo stange mi inducono a re dcre che Ussa si a stata uella tessa che ino alib68 te ite illa ala sud letia nulla paret meridionale ella ni cchiasotio a quale veniae in tempi posteriori collocata a cassulta dei pri
vilegi della citia 1). Questa Statila,
come scrissi a p. 28 e 29 , Crastata modellata dat ei potia e scol
magag Zini delia Consola Ziones, Crastata el 166 trafferita per aggiore custodia et pala ZZO Om Unale: VC,
collocata apprima in qualch punt opoco Ospicuo facile che aves enel 1691 rice vulo it collocamento accennato dat Mongitore e che riten ne invariabiimente, a traverso tanti mu-
tamenti, sino a I 868, quando per delibera ione ella Giunta Comunale dei 1 aprile di esso anno V. anota P a p. O iu donata alia Pari Occhia et orgo i Palermo ella sua Guida e alunt antichi inventarii
presso questo archivi O Omunale non ci conservano memoria di altra sta
tua retia alia Vergine in cita tanga. capitoli per a costru Zione di que sta tabella trovansi registrati ne volume di Atti a. 169O-9I, a l. 68 C SC ., nello tesso volume a l. o lex
Me si 'alto senatorio de a aprile di
morte lapidarie, a f. 138 il illa
eua gili scritto questo articoloia qual-Che tempo quando sacendo noni uari elle ri- Cerche elle arte della Segreteria muniCipale, trovat una lettera deli 'Assessore dei LL P. cle-gli 8 iugno 875 n. 018, colla quale, opo invito et Sincla o per manifestare se , lire lolapidi assisse nella grande sala, attre, ne OS- sero colle quali pote decorare ii vestitiolo rim- Petto S. Caterina, 'Assessore Sud letto es Oneva esserui ancora attre lapidi tanto ella grande sala et Consilio quanto ella Camera terrana 3 'era prima 'Archivio e saceva di ulterin elenco Fra quelle uella prima cravene una cos indicata rastra simile che do ra pure ni muOPersi e ricollocarsi come sopra, iudicante ' macolata che ro asi ella Parrocchia di S. Lucia. Quali parole ostrano che non mi sono in- gannato ella miti cingettura e che u tai SCriZione, quantulaque osse stata in altri templseparata alia statua Por essere posta ella sala elle lapidi stello apprima ella camera senatoria Otto a statua suadetia come o indicato almo in ORE
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REGNANDO CARLO I RE DELLE PAGNE, E DI SICILIA GOVERNANDO UESTO REGNO D. IOVANNI FRANCESCO PACECO G MEL, DE AND VAL MENDOZA , ARAGONA, TOLEDO, VELASCO, TELLEX GlRON, DUCA DI LEDA CONTE DI MONTALBANO , MARCHESE DI EI MONTE E MENESALVAS, SIGNORE DI CALVES E GII MELA, IAMBERLANO DI S. E CAMERLENGO PERPETUO DELTES RO MADRILENO, PER LA SECONDA VOLT VICER ESSENDO RETORE D. ANTONIO GlUSEPPE OPPUI RiXCIPEDI S. ANTONINO, DUCA DI S. IAGIO CONSIGLIERE DI S. C. M., MAESTRO AZl NALE DEI TRlBUNALE DEI R. ATRlMONIO E SENATORID. ATTEO LUCCHESE E PORTO, PER A SETTIMA VOLTA, D. GlUSEPPE GIGLI , PER L TER VOLTA, D. Mi CHELE DE VIO ELO ERRA DEI VERMO, PER LA TER A VOLTA, D. CASI MIRO MULIO, BARONE DI GROTTA OSSA, D. ERVASIO ESCIA SECONDO BARONE 'IROSA, D. GlUSEPPE GARI, BAR NE DI DRAGONARA, CAPITANO DELLA Α- VALLERIA, CAVALlERE DI S. IAC MO, PER LA UINTA VOLTA
LA MAGNIFICENZ DEL SENATO PALERMITANO PERCH ALLO ERARIO CIVICO, ORA DA GRAVI RISTRETTEZZ LlBERATO, PIO LARGO ADITO SP SCHII DESSE , HA IN PIH AMPIM FORMA, AE PARI ALLAGRANDEZZ DI TANTI ADRI ANCHE UESTO INGRESSO tDOTTONELI 'ANNO DEI SIGNORE Hi I.
11 si lapide che resta an-li Ora murata sui frontone ove tu posta dat nostri a
t' ingrandimento della porta interna deli 'atrio otio ile portico antico per comodo de citra lini che accedexano numerosi a pubblico Banco an tunque insistenti te indagini a me praticate eli' archivio de Maestro No taro et Senato e ei libri di conta bilit, de patrimonio civico non Ono
mento alchino isqvardante tale ingrandimento e a costrugione delia tabella cindi io sicuro che , sic comesistati opere Orna vano a beneficio det anco, a spes: per e tesse iaandata a carico di questo e non del-
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i' amministragione senatoria. Vrci c- siderato intra prendere a ricerca nullo archivio dello tesso Banco ma lostato deplore vole in cui i libri di uel l 'epoca per e vicende dei tempi, si ri tro Vanc , togliendomi a speranga diuna favore 'Ole riuscita me ne a di stolio. Di modo che bisogna per Uesta volta starce ne paghi ali assi cura gione delia tabella, a quale dei re-Sto , si per se tessa tanto hiara da non abbisognare di ulteriore illustra
La porta che sistex a prima ello stesso uogo era molio alla emplice come i lascio critio ii Mongitore; mentre uella dei 1601 che si lastessa di oggi, si ricca di avori 'in ta lio, ricavati alla tessa pietra emanifesta uello stile di as Occa magnificcnga comune a tuti te peredi queli 'eptaca. li Mongitore rascrisse questa scri-
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A DIO OTTIMO MASSIMO REGNANDO CARLO I 'AUSTRIA RE DELLE PAGNE E DI SICILIA, E MARl ANNA DI NEOBURG, REGINA ESSENDO VICER PIETRO EMMANUELE COLON, DI PORTOGALLO, GRANDE ALMIRANTE DELLE INDIE, DUCA DI VERAGUAS, ARCHESED XAMAICA, CONTE DI MENINEIS CAVALIERE DEL TOSON 'ORO.LA EDELISSIMA PALERMO SCRIVE NE FASTI A PUBBLICA LETIZIA MANIFESTATA CON SPETI AC LI, FESTI E TRIPUDl IN OCCASIONE DELLA RICUPERATA SANIT DEI SUO PII OVRANl ESSENDO RETORE D. GlUSEPPE VALGUARNERA, PRINCIPli l lSCEMI, MAESTRO ALI NALE DEL REAL PATRIMONIO. E SENATORI l). MICHELE DE VIO EZQVERRA DEI VERMO, PER LA QUARTA VOLTA D. IOVANNI MAURIGI, PER LA TER VOLTA, D. Pli TRO LEDO, MAESTRO DI CAMPO, PER LA TER A VOLTA, D. II SEPPE GAROFAL E FILINGERI, PER LA SECONDA VOLTA, D. ANTONIO PARISI E FERRO, BARONE DI RECARCI FFOLI, D. UGO NOTARBARI OLO, BARONE DI ARCACI,
si di iunga durata. l corriere dei de se uente oti obre reco a lieta noti ia che ambedue gli augusti posierano uori 'ogni peri colo e prossimi alia uarigione , delia quale si eratanto disperato ondecho, ambiatosi in hin ratio ii dolore in iubilo, ne seguirono uelle magnificii teste chec sono ricordate alla presente a pide Dura rono dat 6 at o di quel
r EL ettembre dei 1696 una - infausta uox era Cnil tua attristare gli animi dei
r Carlo I era grai ementetulermo e me era stillo atre ore se i a parota e chela re ina Maria Anna ancheeSSa grailemente iuberinu, osse ia
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stume dei tempi, in ca Malcate, paridi arti glieri dat castello e da ba luardi campanio in ut te e principali hi es , cerimoni straordinarienella Cattedrale gi uoco et Orci et plano dei R. palaZZ la sera luminarie per a citi musiche ella
strada Colonna toro talico inpiagga Vigliena commedi e leste diballo presso it Vicere. Di tutio cilia lasciato una rela tone deitagitata il longitore ne suo iurio i). e varie egioni di questo archi Vio contengono molli documenti chesi riseriscon o a' alti cennatici citer solo te lettere patrimoniali deici novembre 696 che appro Varono a spes adi On Z IO9, 9, 3 per tali teste, el
l atto senatorio dei 7 det sequente dicembre che ne ordino 'esito ne luoi di aut ello tesso anno , ni II V. a partita corri spondentendi libro di Ragionale dei patrimonio civico per cito anno a f. 66, it conto ne relativo volume di Cau-lete a f. 296 C e . uesta scriZione composta dat D. mihi seppe Prescimone a) tu recata dat illabianca et tomo tradita
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celebrare degnamente a Venuta in questa di it torio me deo, i acclama-χione di tui a ovrano cl-l' sola e la sua corona-gione ella nostra cattedrale, sono
lati hi da alti e penne si bene c-scritii da tu scirne ora , Oncho superflua , ma impossibile una tu mi
nugiosa relagione. Ne crisset O prima
m C moria perenne et volum che
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cilia, Gerusalemme e Cipro, celi bra la
ria di Agostino Epiro 1). Mi dispenso
quindi di dii ne anch io rimando alle fonti sud lette quanti abbiano curiosita di conoscere uel particolari. Diro invece delia magnifica tabella
marmorea che contie ne incisa a presente scri Zion C. a tabella porta et clatro C SO-pra ' scri ione , una me da glia colle immacini in bassori litvo det re edella regina e sulla med a glia uia 'aquila coronata, stemma di questa citi . 'epigrasse si chiusa ait 'in torno a uni regio in abeschi soste nuto at hanchida duc pulti e terminante a di solio
con Una conca. Sotio at due pulti
campeggiano due cornucopi ripicne dei doni di Cereres emblema delia nostra Sicilia Tutia a tabella echiusa da una cornices in ima alia
quale stanno due coni ram panti cheSOSt Una Ono uno cudo colle armi colla corona reale due angoli superiori alti e due med agite Ostranol 'aquila et Municipio patermitano, edue corone principesche sim bolo delia nobili, dei nostri antichi Pretori Tutiata avola o in marmo di Carrara e
in diaspro siciliano Ne fu sequi toti di segno dati in ex nere ella citi, Paolo Amato, id assunto 'appalto da
dei pala go ait 'angolo presso a via lac queda a) ove duro sino a 1873
quando his alte te qua tiro acciate futolia ait 'antico sito e in castrata et muro Orientale della scala grande instem ait 'altra non men O rege Vole per arto lil affissa ra ne muro Uridionale. Traitandosi di una lapide tanto note vole et suo merito artistico credo non si a in Opportuno pub-blicare per intero i capitoli per leopere relative e ' atto senatorio pelpagamento elle tesse amendue c- cuperati in hin volume deli 'archivio delpatrimonio civico ve si conten Onole cautele elle spes tuti lati dat Senato in quella fausta congiuntura.
a 'li' an to Opposto era prima una lapide
Commemorativa de regno cli Carlo ma assata a si ilia in t 735 a Carlo II Bor- bone, quella lapide su tolla e in sua CC SO-stituita ' altra per quest ultimo non inferiore
nello stile e ella magnificen a a uella Per Vittorio me leo Ved. 'illustra ione alia lapide et 735. di N. I VIII in questo lavoro).