Tre dissertazioni

발행: 1770년

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ΡRopos 1 TIO V. 243tet . . . . Da questa volonta indi antecedente in Diodi salvare tuiti, non si deduce un altro Dogma: CheDio per Ogni tempo non nega la graZia sufficiente, oit i ussici e late rimedio, det quale, se i 'uomo v uole, sipuo servire ' . . . Final mente , o messi tanti altri piugenerali principj. Non c' insegnano i Santi Padri, ei Sacri Dotiori : non emere necessiario , che tui te leverita si1 e straggano dat te sacre Carte sormalinente, mabastare, se si e straggano virtualmentet Lo Scoto poj non

scrive' Origene deli Area di Noh dice Ni una scien-Za ha spiegato te cole tui te, ma quelle, dat te qualisὸ ne possono facit mente est rarre delle attre: Onde mol te Demia non ι 6primorio neila Scrittura , benche in usa si untei sinu, come conclustioni ne Princis , alla inde uadione

delle quali e utile la fatica degli Espositori, e de Dottori, edove si tracta di questioni Fisico-Theologiche si deeaggiugnere: e de Filo ui.

IV. Supposti per tanto questi principi, Chi piu che

chiaramente non Vede , che la opinione nostra , la quale astarisce, che ii Ri medio de a eterna salute per li bam- bini, che muolono neu utero, Abba e fere una obblanione della morte dei bambino, fatia a Dio per medio della Madre , che Iddio fli degni di accellare la di tui morte in confessa Tione delia Pede , e di un ardente defli derio di essere regenerato neli' utero, con quel lavacro Veso , col quale sarebberegenerato 1 ori deti' utero Chi, dico, pili che chiara- mente non comprende , che questa nostra opiniones inclitude quasi nominata mente in questi principj tΙmperocche, se dentro l' utero is contrae la macchia dei peccato se a mon dare questa macchia vi ha adessere it ri medio, e Dio lo ha preparato se questori medio sta unicamente assimo at baltesimo, dat qualene deriva la spirituale regenerarione , senZa di cui none possibile conseguire la saltiter Se ne casi di necessita la misericordia di Dio supplisce a ci6 , che e diragione det Sacramento: Ni uno certamen te potra negare, che a motivo delia impotenga di applicare t 'u-

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in utero contractam emundandam macillam , si tuisse Deum pro eo necessitatis casu , quo infantulus moriatur in utero, applicari ei posse , ac debere eo meliori , opportuniorique , quo fieri potest modo; nihilominus ac supponitur Deus statuisse adultos posse , ac debere sibi applicare , quo meliori possunt modo , ejusdem Baptismi , ac Poenitentiae Sacramenta in voto, ubi modus desit ea sibi applicandi in re quin imo conveniunt cum Ecclesia Doctores , quod etsi periculum fui, sit frustrandi effectus Sacramentorum , administrentur nihilominus moribundis , dummodo saltem remota spes insit eorum salutis , de quo inferiuς. a Cum nulla autem melior , Oppor 'tuniorque Via e Xcogitari unquam possit ad hanc remedii , Baptismi scilicet applicationem pro parvulis, si in utero decederent , quam quod filius in utero

moriens , qui nutritur sanguine matriς , matriS aerem respirat , vivit vita matris , una cum matre in jure eadem reputatur persona, ac de matris affectiOnibus participat : Le per matrem Deo onerat , urmortem ejus excipiat in fidei contestationem, ac ier- ventissimi desiderii eo regenerari lavacro , quo regeneraretur extra uterum: Qu is dubitare poterit, hanc remedii applicandi rationem esse non debere unde sicut odium Tyranni in fidem immutavit Infantium innocentium mortem , ut de morte e X se in disterenti , fieret mors in contestationem fidei , &eos Martyres constitueret; ita conte stadio matris , filii nomine porrecta , immutet eorum miserabilium puerorum in utero decedentium mortem , ita ut e X morte de se in disterenti , fiat mors in contestationem

Baptismi suscipiendi, atque ita evadant spiritualiter regenerati Z Quis dubitare poterit, non statuisse Deum

horum puerorum in utero decedentium mortem, ita

a ma- a) Non E unt, qui velint Deum supplere defectui Baptismi, ubi , puero moriente , minister deficeret in essentia- ώui ; melis s est enim nihil ιnexper

tum relinquere , quam morientem nullo curare , maxime quia nescio , an suextremis aliquid tentare, medicina sit ;certe nil Wentare perditio. Salvianus.

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PROPOSITIO V. 24θnico ri medio det Battesimo real mente , per mola dare questa macchia contra ita ne it 'utero , abbia Iddio stabilito, che per quel calo di necessita, ne i quale l' infante natioja neli' utero, si posta, e si deggia applicar-glielo nella mjgliore, e piu opportuna mani era , chesia mai possibile; nientemen o , che si suppone a Vere Id dio stabilito, che gli adulti pomano, e debbano applicare a se stem n et miglior modo, che possi,noi Sacramenti det Battesimo, e delia PenitenZa cogit af-ietti, doue manchi la maniera di applicarii realia en-te : ed angi convengono i Dotiori colla Chi es a , che ancorche vi si a peri colo di frustrare t 'estet to de' Sacramenti, cio nulla limen o si amministrino a mori-bondi, purche vi possa essere qualche speranZa, ben-che rimota di lor salute, dei che piu solio. Ora non

potendosi immaginare mjgliore, e pili Opportuna mani era ali' applicarione di questo rime lio , cli' θ il Battesimo per li bambini, che nati obono ueli' utero, quanto che, morendo it figli uolo, che si nutre di1 angue della madre , che respira aria della madre, che vive delia vita della madre, che dat gius vi eneri putato una flesia perso a colla madre, che parte ci-pa delle asserioni della madre: osse ri sca se stello per me ZZo della madre a Dio, che voglia accellare la dilui morte in contestarione delia sede, e di uia ardentissimo desiderio di essere regenerato con quel la Vacro laeti' utero , col quale sarebbe regenerato suorideli 'utero: Chi potra dubitare non si a questa la ma-ntera di applicare ii remedio; onde siccome Γ odio delTiranno contro la sede , cangio la morte de ' bambini , da morte indifferente a morte contestante la fede, e li fece martiri; cosi la protesta della madre anome dei figli uolo cangi la morte di que' meschinibambinelli , che muojono dentro 'l suo utero, da

morte indisterente a morte contestante ii Battesimo,

e li renda regenerati ' Chi potin dubitare, che Id-dio non abbia stabilito di accellare la morte di que

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a matre nomine filii contestatam , acceptare velle in Corum aeternae salutis remedium ; atque nostram hanc Opinionem , tanquan consequens esse debere erutum ab antecedentibus quatuor principiis superius relatis t Praecipue, quod votum Baptj mi a habendum est , aut per desiderium ejus , seu eX- pressum propositum suscipiendi illum aut certe

per talem dispositionem ad gratiam , quae hoc VO- tum implicite contineat . Quaenam autem maJOrdispositio ad hanc gratiam , quae contineat implicite votum Baptismi , quam Oblatio Propriae vitae , nomine filii morientis a matre , quae suo filio communicat affectus, Deo con testata in consessionem fidei , dc Baptismi suscipiendi i Si statuit Deus excipere infantium mortem in fidei confessionem , ubi mors in odium fidei detur a Tyranno , nullam cum pueris habente conjunctionem, quia, cum non poena, sed causa faciat Martyres , e Xcipit Deus non poenam sed caussam mortis; quanto magis statuerit Deus e X-cipere infantium in utero decedentium mortem modo exposito, nomine filii contestatam a matre, adeo intime conjuncta filio , cum non mortem , sed mortis contestationem excipereti b V. Quid vero i Si Deus vult omnes homines salvos fieri, voluntate saltem antecedenti, nemine CXc pio ; si per hanc voluntatem antecedentem non denegat Deus pro quolibet statu , & tempore ejus sufficientem gratiam, aut sufficiens remedium , quo si velit homo , uti possit : quaenam validiora principia , ex quibus deducere liceat , Deum pro horum decedentium parvuloram remedio acceptare statuisse eorum mortem in contestationem fidei , ac ferventissimi desiderii regenerari in utero, modo superIUS a) Suarea in 3. p. Div. Th. 3. de Baptism. b ) rabi etitur de aterna saluis cultas operis deest .

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PROPOSITIO V. 247sti bambini, che muojono laeti' utero, di tal modo contestata dati a madre, in rimedio deli 'eterna saltu te e che questa nostra opinione debba essere una cons guen Za dedotta dat quattro primi principi surriferiti, come da suoi antecedenti Z Particolarniente, che la protesta det Hattesimo ha da essere, o per de siderio dello stes cli' is quanto dire , una e pressa Volonta di rice verto: O certamente per meZZO di una tale di postrione alia graZia , che contenga implicita- mente questa protesta. Quat pol maggior disposaionea questa graZia, che contenga implicitamente la prO- testa det Battesimo, che robblarione delia propria Vita a nome dei figli uolo, che natiore, falla d alia ma-dre , che comunica i suoi asset ii al figli uolo, in consessione delia sede, e in desiderio di rice vere ii Sacro Battesimo' Se Dio ha stabilito di accellare la morte degi 'infanti in confessione di se de , qua lora questa morte viene data in odio delia stessa sede dat Tiranno, che non ha congiian Zione alc una coli' infante ;polchis non la pena, ma la cagione facendo i Martiri, Id dio accella non la pena , ma la cagione delia morte; quanto pici si ha sondamento adire, che ab-bia egii stabilito di accellare la morte de' bam bini , che muojono ne it 'utero, ma contestata ne i modo disopra es posto, a nome dei figli uolo, dalla madre tanto con-giunta at figli uolo, partecipe degli affetti della madre, non accellando egii la morte, ma la contestagione della morte'

uomini con volonta almeno antecedente, ni uno tratione . . . Se per tale antecedente Volonii , non nega Ιddio in qualitvoglia stato, e tempo la sua graZia sussiciente, o'l sufficiente rimedio, di cui vaglia a servirii l 'uomo, se vuole: Che valore non avranno questi principj, onde dedurre, che per rimedio di que sti bambini, che mirojono neli' utero, abbia Id dio stabilito di accellare la loro morte in contestarione della sede e di ardent e desiderio di essere regenerati laeti'

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et 48 D1ssERTATIO II. perius e X posito ' Cum per quodlibet aliud remedium a Theologis excogitatum pro ei tim per Baptismi praeparationem, qua communius dicitur Deus iussicienter consul uisse pueris in utero obeuntibus :demonstratum satis apte a nobis sit in secunda propositione , componi minime posse hanc in Deo voluntatem antecedentem salvandi hos parvulos Ialiunde Vero satis cornmode , ac clare intelligi , explicarique videatur per acceptionem puerorum mortis a matre nomine filii modo eXposito conte-1fatae cujus contestationis potentia pro statu , &toto praegnationis tempore non deeit matri quamque meliorem , Opportunioremque demonstravimus

esse modum , his pueris decedentibus Baptismi ef feet uiri applicandi ex assertis in tertia propositione , ratione communicationis affectuum matrem inter & foetum nulli dubium superesse pote st , consequens esse hanc nostram opinionem , e X generalibus principiis , tanquam antecedentibus, deduct um . VI. Hinc si non.expresse , θ' formaliter nostra haec opinio in Sacris litteris , & Sanctis Patribus haberi videatur ; neminem latere ex dictis poterit , contineri implicite , Θ virtualiter ; atque e X illis veritatibus hanc esse , de quibus Div. Thomas

ait : non esse necesse veritates singulas erui eX Sanctis Patribus formaliter , sed satis esse eas erui Dirtualiter : scut scientia virtute continetur in prine iis . Atque inter illius generis opiniones recenseri , de quibus subtilissimus Scottis ait : Multae Oeritates nouexprimuntur in Scriptura , etsi ibi eontineantur , flu ut conclusones in principiis , circa quarum invesigationem

utilis fui; laόor E Vostorum , Θ Doritorum , adde , Θ Philosophoram . Quapropter tantum abest , ut Ecclesiae , & Sanctorum Patrum sensui opposta Videatur haec nostra opinio , quin imo , CX tot , tantisque , quibus tanquam contentum in continen

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ΡRopos I TIo III. 249 utero nella maniera di sopra et postat Essendo che ognialtro ri medio determinato da Teologi , particolarmente la preparagione det Battesimo,Wcolla quale piu comunemente si dice, che Id dio abbia sussiciente mente pro uve luto a questi bambini: dimo strato da noi si e nella seconda proposiZione in sussiciente a comporsi colla volonta in Dio antecedente di Calvare gli stes si bam-bini; Altronde piu assai comoda mente, C chiaramen te it ri medio s' intenda, e si1 spieghi in questa ob a-gione di morte de bambini, aino me dei figli uolo conte stata dalia madre, a cui per lo stato, e tutio it tem po della gravidanZa non manca la potenZa di conte-1tare; e che not abbiamo dimo strato essere la mi gliore, e la piu opportuna maniera di applicare a questibam bini l 'est et to det Batte simo, in virtu della comuni cagione degli a medii tra la Madre, e t feto : non pubri maner alcata dubbio , che la nostra opinione s1a una con seguenZa tralia , come da antecedenti , dat piis generali principj VI. Quindi, se questa nostra opinione non si ri-tro vi nelle Sacre lettere espressamente , e sormalmeHic ἰnon pub non essere manifesto ad Ognuno contenersi implicitamente , e virtuaimente ; ed emere questa una di quelle verita , delle quali San Tommaso dice :Non essere necessario , che te verita tui te si est raν gano da' Santi Ρadri formamente , ma bastare , che sies traggano virtualmente r come la scieneta si contiene virtualmente ire' princi e an nouerar si tra te opinioni di

quel genere , delle quali dice it sottilissimo Scoto :

fligatione delis quali e utile la fatica degit Opositori , ede' Dottori: aggiungi, e de Filo os . Onde tanto E lontano , che tale nostra opinione sia opposta a sen- timenti della Chiesa , e de ' Santi Padri , che aneti dat tanti , e tanti principj , ne' quali si riconOsce racchiudersi is come contentito nel continente r

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a3o DISSER TAT 1 o II. te inclusa esse intelligitur principiis : de Ecclesiae , dc Patribus quam maxime consentanea dici debet;& quantum fieri potest , comendanda nobis videtur ejus praXis , quae in Divinae providentiae e Xaltationem , in tot , tantarumque , quae certo perirent , animarum levamen redundare facile potest , quin aliunde ullum sequatur incommodum : a ) semper enim veritatem redoleret, ut Concilia , oc SS. PP. postulant , parvulorum salutem pendere a Baptismo. VII. Non deerunt, qui velint falso haec omnia deduci posse ex Baptismi institutione, cX remedii necessitate, ab aequitatis ratione &c. quod Praeceptum Christi per ea verba: Nisi quis renatus fuerit eAaqua&C. spiritualem regenerationem e X cludat a quibuscumque ,

quorum nativitas in utero nondum completa sit per nativitatem ex utero: cum Christus spiritualem re- nativitatem alligaverit aquae, nonnisi eXtra uterum

applicabili ; Unde si eX absoluta Dei potentia pos

sunt pueri renasci in utero , fieri hoc tamen non potest de lege ordinaria, nisi eXtra uterum , quia solum e X tra uterum adimpleri potest praeceptum a Christo impositum , quod scilicet renativitas spiritualis fieri debeat per aquam , tamquam Per unicum sensibile signum : quo posito, Deus redonabit pueris gratiam in utero deperditam . Hinc renativitas spiritualis, utpote alligata signo sensibili aquae , supponit ex lege ordinaria nativitatem in utero , & ex utero , quod totam vere complet nativitatem hominis ; cum debeat supponere omne id, cui possit applicari signum aquae , cui ex Christi institutione alligata est renativitas spiritualis . . . . Quis

tamen clare nitid rque non intelligit haec omnia veritatem redolere, ubi mors non praeveniat nati Vitatem e X utCro, ac in e X trema non redigat infantem neces state

s a ) Doectrinalis interpretatio sit e

riam a priυatis Doctoribus juxta re

gul f prascriptas , inter quas : Ubi eadem est ratio, eadem est 3uris dispositio . . . Prior debet esse ratiosequitatis, quam stricti juris . . . Odia restringi, dc favores convenit ampliari .

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PROPOSITIO IV. 251dee dirsi, e a' sentimenti della Chiesia , e de' Santi Padri consentanea; e per quanto e pollibile a noi, sembra do versi raccomandare la pratica delia stessa , la quale pub facit mente risultare in e saltagione delia

Divina pro uvidenZa, in solli evo di tante, e tante anime, che certamente an de rebbero in perdigione, sen-Za che altronde ne derivi alcun inconveniente ; pol

che, sem pre is vero, come vogitono i Concili , e i, S. Padri, che dat Battesimo dipende la fallite de' Bambini . VII. Non manchei anno di quelli, i quali dii annoche falsamente si possono dedui re tali cose dalia in-

αstiturione det Battesimo, d alia necessita det ri medio, d alia ragione di equita ecc. perche it precet to di Cristo per quelle parole : Se alatino non sara regenerato dracqua ecc. es clude la regeneraZione spirituale da tuiti

quelli, la nativita de' quali non si a compluta per lanativit1 fu ori deli 'utero; menti e Cristo ha legata lare nati vita spirituale ait 'aequa, che non E applicabile, se non che suori deli' utero. Onde se possono ri nascere i Bambini ne li' utero per assoluta poteneta di Dio, ci6 non puole pero avvenire per legge ordinaria, se non che suori deli' utero; pol che sol tanto suori deli' utero si pub complere it precet to imposto da Cristo , cloe, che la renati vita spirituale si debba fare col mergo deli 'acqua, come per unico segno sEnsibile posto ilquale, Dio ridonera a' bam bini la graria perduia Deli' utero; quindi la renati vita spirituale, come legata alsegno sensibile deli 'acqua, suppone per legge ordinariata nativit 1 neli' utero, e dati utero, Che tu ita completa nati vita deli uomo; do vendo supporre tutio cio, acui si possa applicare ii segno deli acqua, at quai se-gno per instit*Zione di Cristo is annessa la renati vita

spirituale . . . Chi pero non Vede chiara mente , chetulte queste cose sono vere, do ve la morte non PrC-venga la nativit 1 suori deli' utero ; e non ponga inestrema necessita l' infante di applicarsi ii rimedio net

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232 DIs SERTATIO ILsitate sibi remedium applicandi, eo meliori modo , quo potest . EX eo quod regeneratio spiritualis sita Christo alligata aquae , evincitur quidem , mortis oblationem in aliud dirigi non debere Votum , quam in votum aquae a Christo ordinatae in sensibile signum regenerationis spiritualis . At minime ex eo evincitur , in extrema illa necessitate oblationem mortis in Dotum Baptismi , modo a nobis CXposuo , satis non esse ut Baptismi impotentiae supplere valeat . Regeneratio quoque a peccato ad tali alligata est verbis e Xpresse : Ego te absolvo ecc. Spiritualis quoque nutritio alligata est reali manducationi corporis , & potui Sanguinis Christi in extrema tamen necessitate , nemo inficias it , eorumdem Sacramentorum Votum supplere , quemadmodum in extrema necessitate supplet quoque in adultis votum Baptismi . Cum itaque oblatio mortis puerorum in utero, porrigi Deo a Matre in hac nostra opinione supponatur in contesationem , sue in Dotum italus aquae , cui Obrjltas alligallit regenerationem Diritualem: Sicut votum ejusmodi supplet ex lege ordinaria de sed i aliorum Sacramentorum , & sanctificantem gratiam communicat ita cum e X a med una communicatione oblatio mortis pueri in Baptismi contestationem evaderet, modo in antege denti Dissertatione exposito, propria filii : non est , cur Deus , ut in

caeteris Sacramentis , e X summa ejus misericordia , quae non est coarctanda , non debeat eam acceptare , ac spiritualem regenerationem puerulis in utero decedentibus impartire . Videantur quae sparsim dicta sunt in antecedentibus propositionibus ; An in iis, quae a nobis sunt deducta, rite factum sit, satis superque quisque cognoverit. a VIII. Consentaneum visum fuit E ccle si se , quod

post

a) Ubi conclusio sit deducta ex

praemisis , quarum uua continens ,

scilicet conriusionem , altera explicans , scilicet eamdem conclusio em, legitima deducta esse diciιur . Exam Inentur primissi, intelligitur statim veritas conclusionis.

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