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tim Mn medicum. eloe si serna no male dei sacramento delia Peni leuga alletiando te Donne ad alti dishonesti, ne dubitano di far ingluria a colui. che riniti tui nostro signore Dio,e Saluator Giesu christo. e pol, & in carn-bio di ricociliar I Anime a Dio Creator nostro per me zo di questo Sacramento, Paggravano con pesodi colpe maggiori, dandole in mari O det Diauolo con octu della Maesta Diuina,ri uina delli Anime, e non piccoIos cando lo de se deli t hristiani. D. Che ordino Papa Pio lv. ali Arciuescouodi Stui.
ne,cio per i Regni di Spagna e
do tal de litto in qua is uoglia modo diffamato proc desie contro quelli in degni Confiliori iecolari, o Rego-lari di qualituoglia ordine. 6 Religione dimandando liquidsentirent de Fide Catholica ..e come sosperei d heresia li gastigasse conforme ii delitio lino ad arriuare alia Degradatione, ea darii alle mani de Giudici secolari. quali ii punissero. derogando a qualii ita essentione . o priuilegio, che i Cons .uori rci potessuro opporre . D. Cheaggiuusea questolabantita di Gregorio XV. nella sua Bolla spedita pol nes lora. alii 3o.d'Agosto
che Pio lV. haueua satio peri Regni di , pagna, e t amplio per tutioilmondo ordinando che inuiolabit mentes'olseruasse. a Dichiara piae te persone, che loponno Commetis
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dine, o priuilegio. Quanto as Iuogo,o netratio deluta
Consessione,o in qua lituoglial uoto oue si asto itino leConfestioni; o prima, o dopo immediate Ia Conscssione. h sotio pretesto di confessars , ancorche non sepulti l Co n D ssion e, o suor di consellione net consessionale,ost qua, si ira lucago stello per confessarii, fingendo di far lacon fellione. Quanto at De litto, o si a da commettersida sh, o si a me grano daliri. quaisai Penitente. 6 Fcmbna, 6 Maschio. sollecitarantio con atti illeciti, edisonestiragiona menti, consertando it modo it tempo dic. trati do di cio con palo te amorose,e lasciue &c.
3 Ste de rautorita tanto asi loquis tori, quanto agrordinarij de luoghi, che nc ili loro Territoris, e nelle l6ro Diocesi si a no incio Delegati Giudici da sua bantit deputari,cmenelle causedi Fedeid Mercsie. 4 Splega la pena. che si pud imporre pro uato ii d litto a delinquenti Confessori sollecitanti, conforme greccessi, e conditioni dei de litto. sospendendoli dati eie- cutione deli Ordine. Privandoli de beneficii, dignita, &Oisc ij, restando per quelli perpetuamente inhabili. e sesiisse Religioso priuando lo di voce attiua, e passu a. conressilio .con it condennario alla galcra,o a carcere ancoperpetua seeta speraneta di gratia.e se is delitio sua en' me, anco alla Degradatione, dandolo alle manides: Corte secolare per effer castigato.s Da it modo come si ha da proeedere per prouareun tal det illo,che dissic timente si puo pro uare,e dice, checon correndo inditi j,o altri aluti.&amminicolis stia aldetto di vn solo testimonio,e si proceda at eastigo . 6 Si ordina, e si a precetto alli Confessori, checo. noscendo i& vdendo in Confessione alcuno Penitente, o maschio, o femina essere stato so llecitato da qualche
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vadi atrinquisitore, o vero ali'ordinario dei luogo a ri-
uelar tal de litto; n E li dia i assolutione,se non ha fatio segretamente questa denuntia. Che se iratastasse di aui-sare it Penitente, 6 insesnasse, che non e obligato a d Nnuntiare ordina a sylo quis tori, o vero a sit ordinaris .che lo castighino,come merita tal de litto. Fina latente deroga a tuiti i priuilegij, c hepotcsi ro opporret Religiosi in cio delinquenti, conforme d roga Pio IV. D. Si desidera sapere,isit Penitente sollecitato ha co-kntito at Consessore sollecitante, e fatio it peccato. contutio cio ε obligato it Penitentc sollecitato a denotiare it Confessore sol lecitante ξIn una lettera, che sci ille it Sig. Cardinal Mellino at Sig. Cardinal Carrasa a Napoli per ordine des la bac.
Congreg. tenuia auanti sua Santita alii a s .di Lugrio deiror . si risponde, che con tutio ci6 e pur obligato it se
nitente sollecitato,e consentiente a denuntiarescertisiciis
dolo,che no h necessario dire ii suo c5senso,e se ii Lapauedi bocca. si ordina, che non si sti tua, ne diciti si dimandi. perche non toccacio est'vilicio desta sania Inqufitione. . D. Se it Penite te co tutio cio persistenella negativa diaeon volere an dare in conto ucruno a denuntiare. che siba da sare.
D. Nella sopra detra Iettera si risponde; che N. S. si co-
senta, che at Vesco uo, o Inquisitore dia autorita a I Consessore di riceuere per istri itura, e giuramento la denum tia dat sollecitato Penitente per portaria a chi tocca. D. Se dopo questo ne v uorandare a denuntiare, net. vuol dar liceneta at Confessere. che scri ua dic. non pote-dos indurre per nivn modo alia denontia. In questo ca
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Roma seneta manifestar altro, se non che it Penitente smlecitato non vuole.e d alia Sac. Congreg. sa citi rispo. sta, non dando mai tralanto at sollecitato Peni nente rassolutione. Copia funa Ottera delia Sacra coiregatione , AMIllustrisse Reue rendis Vescouo di Occe; neva ausordina chenons dia Vescoui A llutione cum Reincidenii a abis. omnηualiter haure violata I Immunis.Eccles asica. A more, e M.R.S.Come Fratello I Vescino di Leere.
II lustre , e M. R. come Fratello. Non essendo permetiis a gli ordinarij,seneta es pressa sacolla di questa San. ta Sede, di assoluere gli scommunicati per caula di violate Giurisditioni,Immunita, e liberta Ecclcsiasticha; percio V.S.si doura alicere dat dare in questa materia Asi lutioncietiam dio con Reincidenra .ma di quanto in cisi oecorresse.o da gli scommunieati susse fatia istaneta, V.S. ne dara avulso distinio a questa S.Cong.la quale data sit' ordini,che saranno espedienti, &di Giustitia, e Diola prosperi. Roma i&di Giugno i 63 a. Div. S.
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g orno fler magiar a diiuno esuonar ι'Aue Maria sideLIa mezza norte, donis comincia, e finisce tonseruanna deuei e commandate; del Digium rario Ecclesiasico, quanto naturale per la Santisma Communionei dei precerto de Cibi Gera iis condo tuorologi Italiani 2 ruore.
scrupolo per tutia Italia, non si pretende assignaret 'Hora precisa,e pontuale det mezzo giorno; percio ches acendo si Ogni di quasi mutatione di qualche minuto, non puo haversi ii vero, & astronomico meZZo giorno, se non con l'vso di qualche tauola spala, delle quali mol-te,e varie ne vanno a torno. Ne anches pretcnde trairare, e molio meno determinare, se per thsseruaneta delDigi uno sia tal mente necessario cenare ne i m eZZo gi Orno,che non possa it deito tempo anticiparsi; perciocho
questa determinatione to cca a Theologi, de quali alcis-ni vogitono potersi anticipare meet 2'hora,altri vn'hora, di anche pila seneta peccato di vertina sorte. Quel che diique si pretede e stegnare in questa prima Tauola l'hora det mezzo giorno stimata da medesimi Theologi suffciente per seruanga det Digiuno , chlamata per cio da loro meZZo giorno morale, cloe poco,piu,o meno dei vero, & astronomico. Onde quei fedeliquali comici arano a cenare, anZi si trouaranno anche in fine delia cena net Phora oui assegnata sodisfaranno a pleno alla circostaneta dei tempo richiesto per l'osseta uanaa dei digiuno Ecclesiastico conforme alliso comune della Chiela. Uistessa hora puo seruire alle Chie. st per sonaret Aue Maria det meZZo giorno.
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Per tutio it mese ad 'hore 16.
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Dat i sino alli is .ad hore i 8. EmeZZa. Dalli i s.sino alli 3 o. ad'hore 18c tre quarti . . DECEMBRE. Per tutioil mese adhore i t
detrastine eta de cibi vi tati, edet rosteruaga delic seste in quanto at lauorare com incla,c finiscenella.m eZZan Ottcs quando anche comicia i 'obligo dei digi uno naturale per quei che net glorno seruc rate vogitono comuniis cars, per ii quale si prohibisceii mandar giu allo stom co quat si uoglia cibo, o bellenda di vertina sorte;percio in questa secoda Tauolas a stegna I hora della mezra . nolle sim timete Morale ima conquesta differen Zai checaminandosi communemente da se deli nel Posse ruanzadet digi uno natu rate, e de cibi vietati co qualche streγreaza magi ore thenel Phora di cenare,potrebbecia scheduno per toglier via li scrupoli cominciare te deit Goseruan Ze vn mezro 'quarto in circa prima deli hore qui assignate, & a spetiare attret tanto per finirie. Perche Puna e l'altra Ta Eola e coposta consor me ali horologi a ruote, per cio non si deuono da queste horesce mare Ii Crepuscoli, comesi suolenetralire riuole, ma thora v. g. 12. sera quando si sentono dat te Campane sonare ii sti tocchi. Non lasciando finalmente d'auuero tires
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68tire,chedoue sono pili horologi, clascheduno pud segub tare quello, cheptu gli piace, ancorche sidoni o piu pre-n o, o piu tardi degi'altri purche la differenga non si a tacito notabi te, che mostri euidente errore. Listessa hora puo seruire perii Regolari, liquali sile.
Per tutio it mese ad 'liore q.
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Da Osseruarsida Commissarij della Fabrica di San Pietro ne i Regno di Napoli.
i He si Commisarij artiuati alli luo ghi conten uti uella loro Commisso ne si ano obligati mostra te a gi' ordinari;,6 suoi Vicarij, e farti consapeuoli dellelae facolia accio neli occasioni ne possino riceuere alitaro,e favore. e sinit mente votificarie alii Sindici: & eleuidi id cito Iuogo, accio sano informati della cominea χa, e tenore di etae, e volendone copiaeela lascino cauar gratis,senza mercede alcuna.
et Delii Commissarij ri cerearaiano ii Notari, Attua- uarij, Archiuisti, e Conseruaxori ad e sibi ro si a compet re termine nota di tuiti i Testamenti, Legati pii, Codicilli,Donationi per causa di morte, & attre pie dispositioni inter vivos da classe uno di essi rogati, e conseruati;pro metiendo a detii Notarii che ii danno autentiche, di pa-garte due, e meZeto per cento di quello, chcs asscgnara a benestio della Fabrica per te sudette Note . e sano obiugati pagarie essetiua linente secuta tessartione. 3 Perche ii Commisiarij non hanno sic Olta di conoscere cause se non divalore di cento docati ab asso. inquelle che eccederanno det talamma li detii Commissarij pigliaranno copie autentiche di legati, & attre pie dispositioni,citando gl heredi posseslari, o debitori i comparire at Tribunale di Napoli secondo it solito. e per mercede, e fatighe di detii Notari ii pro metieranno diser pagare dat Segretario durie meZZo per cento, come