Tertia diaecesana synodus bariensis. Habita. Ab illustriss. ac reuerendiss. domino Didaco Sersali eiusdem ecclesiae, & canusinae sedis archiepiscopo, & summi pontificis assistente. Die dominica 18. augusti 1658. ..

발행: 1659년

분량: 257페이지

출처: archive.org

분류: 그리스도교

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lle ordinia tho Atto l 'istessa pena, che ncst uno a que licin polegga libit,o lettere,neragioni con altri, ben chedi cose honeste. Item,client flano ardisca partire dat Choro, ben chefin iro l'Ossicioi se non dato it segno dati 'Eddomadario . Item ordiniam o,che nes uno solio pena a Not riseruata Mitreta pradet ladelli putatissa da conla Cotta v st ito suora della Chiela, se non per cagioni di processi o-nt,o di ministrare Sacramenti. E perche vos liamo. che questi nostri ordini falli per seruitio di Dio stano essequiti, ordiniam o sotio pena didieci docati per Ogni volta si contra uerra, ait 'Archidiacono delia nostra Chiela Cathedrale. & in sua aliena aali'Arciprete : costat primo,che sara net Choro .& a glial tri luothi della nostra Diocesea gli Arcipreti. chodebbiano subito far puniare in casu non obseruantiar, Et accioche non flalleghi causa d 'ignoraneta it presented opo haverto fatio leggere si affgga nclla Sacristia Dat dic.

Locus 1 Sigilli.

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DI EGO SERSALE.

per lagratia di Dio, e d alia Santa Sede Apostolica Arciuesco uo di Bari, e di Canosa. Ι ' Precello Diuino, cheligior ni di festasiano santiss-cati, e celebrati religio lamente con diuotione da tuiti, edi clo it Sacro Concilio di Trento ha in caracatoogni Prelat o,acciochenella sua Citta , e Dioc est ii fa cia celebrare, & os cruare inuiolabit mente; e Pio V. di Santa me moti aperte sue Bolle rinouando li Star uti, e Canoni antichi l Opra questa osstruatara, sece alcuta prouisioni, e commando es pressa mente a gli Ordinarijde'luo ghi. che procurassero la deligcnte tilocutione, e

per questa causa imponessero pene contra li t asgress ria loro arbitrio inco formita , ikessecutione dolle quali, cosi ne i Sinodo Diocesano sono stati falli alcum decreti in questa materia , per ii quali sono stati prohibiti gliabusi e corruitele, che in questa Citta, e Diocesse eranopi u frequenti contra i 'osscru an Ea d'esse feste, e disturbo,& impedimento alia loro conueniente,le debita fatificatione. E perche con l'esperienda habbiamo vedulo,che in questa Citta,& habbiamo in teso da buon luoro, chenella Diocese non Oii ante questo, varie persone perseuerano in detri ab usi, e corruitele con gran presiuisitio deli honore di Dio . e dei Posteruanaa, che deuon o alli Sacri Canoni , Constitutioni, e Concilis , per te quali habbiamo Atto queste pio hibitoni :gia che sappiamo, che questi publici peccati,e principalmente inquet chespetia at culto Diuino soguoaoptu grauemeate prouo

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deli ossicio nostro Pastorale leuarii via, e procurarἴ con effetio si esseguis cono te uide ite prouisioni, & ordini Pero con questo nostro Editio per prima secoda, e ter' apremptoria monitione comandi amo Pinsi asseritte cose

quelli, che immediata mete cotrouerranno, ma ancora

chi faru controuenire ali altri, comet Padri ii Figlivoli, si Padrom li loro servitori,& i Maestri li loro Lauoranti. Pri inieramente commandi amo, che ogni periona dili stato,grado e conditione, ne sia inuiol a-

giorni di feste, la cui osieruaneta in comincia, dati a merane precedent i giurno desti sella, sino passata Pal-tram eZano ite seguente, ordinando solio pena di et o libre di cera lavorata per crascheduno,& ogni volta, di in- sussidio solio pena di Scommunica, che cosi debba osseris uare da Carrettieri,muallari, Mulattieri, Condottieri . Barbieri, Pan attieri, Fornari, Molinari. Sarti, CalZolari, e da alita BotteFata, Artegiam, e loro servitori, var-Σoni,e lavoratori , & attre persone di qualsilio stlia r

te neti istesti gloriar non si portino in torno delia Citta o Terra, ne si camno suori co se per vendere come 'Libri. Imagini, Pitture, Mercurie, Flori, Plante, 'ccelli dialire

is ars, ne Zappi, ne si facciano altre opere Icruili sottot'

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19 vendersi col porticello aperto dentro Ia Bollega. Item, che l'alire non tanto necessarie at vitio quotidiano , come grano, orZo, & altro non si possa venderoauanti, che si a finita la Mesa solenne ; ma dopo con licera n ostra, si dei nostro Vicario Cenerale,e per la Dioc se con licen et a de gis Arcipreti. Non si tenga se uoladi ballare, sonare, Bdiscrimaso to i'istesia pena. Non si flacciano mercati, come net Sinodo e stato de

Non si tengano aperte te Botteghe di panni, di tela , di feta, odi attre Merciarie se non per casione di transito alle loro case, quando altro non potessero fare solio Ia pena sudetta. Non cfercilino Ii Ciarlatani, e simili sorte di gente le vane clancie, ne vendano qualchecosa, benche sotto pretesto di vendere medicamenti solio riste sa pena. I Giudici non sacciano alti giudiciali, e li Notari non sacciano stipulationi, ne cautele seneta liceneta nostra, o dei nostro Generale Vicario, eperta Dioces e seneta licen ga de gli Arcipreti, alli quali diamo fac oli4,che pos-sno nelli casi urgenti dare liceneta, in caricando la Ioro conscien Za;ma perconto dei seminare , condurre it m sto,ebiade alle case non possino dare questa licen Za. Et accioche questo nostro Editio venga in notitia dilutti, ordiniamo, che una volta si legga infra Missarii s lemnia at Popolo, ela copia si assigga alle porte deli Chiese Maggiori;ecosi vogliamo, che fatia tale affigi ne habbia I 'istesta serra, comesse a tuiti susse stato inti

. Seriale rcius di Sari, e di Canosi Sigilli,

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Per la gratia di Dio, e della Sa nta Sede Apostolica Arciuesco uo di Bari, e di Canosa. Ι 'obligo deli'olscio Pastorale ne desta dei cotinuo auegliare inpra it buon go uerno delia greggia commessaci. E perche per lamento di molli, e relationi di persone graui habbiamo intela con nostro molio dolore. che sono cresci uti pur troppo,ecresco notuit hora diuersi perniciosi abusi & inc uenienti intorno a i prestiti di denari,ecambij inquesta Citta di Bari, si come anco intuita la nostra Diocesi. Per tanto conoscendo effer obligo nostro porre efficace remedio, nono stante alta iposti per il passato, a coli graui disordini contro la dispositione de Sacri Canoni.e Constitutioni Apostoliche, per non do uer residerne stretto conto at supremo Pastore deli'Anime. uas redemi anguineso. Siamo riso luti dopo matura consideratione, dichiarando breue mente prima la var leta di peccati,che in tali contraiti, e prestiti si commettono . publicare grinfrastritti ordiniaci ne,che tuiti inuiolabit mente s'osseruino. et E prim ieramente si da,e presta denari solio diuersititoli, ina veramente per mutuo, & ad impronio, pagando chi lo rice ue via tanto limese, e molle volte dando

anco di piu pegno. . a Di piu si da,e presta moneta di rame, con patio diriceuere l'uteta quantita in argento,b pure con tarsi pa-Z a gare

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gare tanto per cento, ponendo nella scritturali prestito

fatio in tanta moneta d'argento.

3 Si presta anco moneta di rame per pagars co'lPre ZZO maggiore, che correua prima checalasse deita moneta, secendo la strittura , come se fuse fatio it prestito in deita lamma.

Simit mente si dea censo, e sottoeotare d'alagio,bd ultro, dat capitale conuenit to se ne caua prima Vna cer. ta parte dei denaro per imborsaris hi chi da detio censo, tirando si polit censo, i come se susse data' tu ita laquMtita,chenei contratio inentiona, facendosi anco patio , cheliauendosi detto censo a redimere, si restitui sca dat venditore dei censo tutia Ia sonam a conte nuta in deito contratio,anc orche non si a stata rea imente riceuuta. 3 Si da, o presta certa somma di denari, per e sempio ducati cento, e sotto nome d'interesse di lucro cessante, si paga da chi loriceue tutio ii detio interesse, come da cati dieci,subito nel medesimo tempo, che deita sommae

6 Parimente si presta certa semina di denati. 6 altrata. cosa liberata per certo pregeto per riceuerne grano, Oglio,o altroia altro tepo, quando perlopiti suol valere deit'ogito,b grano maggior preZZo, che non e la quan

tita dei denaro prestato 7 Cossanco si presta ii denaro, o astro eon obligarchilo riceuea prestare perrauia cnire o seruirsi della sua. salica,trappito,bbollega,e simili obligationi ..8 Di piu si da certa somma di denari sopi a barche pi-Ωareccie,o altro.con patio, chechi la da no perda it capitalei tiri la meta, o parte dei guadagno, e non Suadam gnando si ii compagno perdele fatiche. st Si vende ancora 6 compra piu, emen delgiusto Ptereto pervia di crede et aio duaticipato pagamento, de

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I97 in species da grano,oglio,o altro con venders pici deIPrcZZo corrente con obligo di pagar per lo tal tempo in argento,e no dado argento pagar Palagio a Q. perceto . io Si danno denari a cambio singendo di cambiare per certe fiere, o luoghisen ga che si mandino Ie lettere, elepur si mandano passato it tempo ritoria ano senZa ellerstate compite per non havere in conto alc uno in tal luo go quel che prende a cambio denari per via di corrispo dente proprio,o d'altro amico,o vero senZa mandar lettere si paga Pinteresse coet capitale net medesino luogo, doue ii contratio si fa .ra Si da a cambio fra persone, nessena de quali ha denari altroue, 5 co rispondente' ait ualendos per tat' e si et-to di Mercadanti che fingono di mandar lettere, e veramente non si mandano, o pure ri tornano vote, determinandosivncerto ego, percentol 'anno, chedicon Ocambio stagitato, pagandosi nel medesimo tuo go scorta

in tempo,il denaro oue si riceue. i et Final mente si dά ogho,o grano, 6 altroi, cred&n-zaptu dei prezro corrente con obligarchi compra a ri- uendere uel me desimo tempo atris esto, da I quale rhacumprato per lo preetro corrente minore ancora.

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Et assine nessiuno per l'auuenire ardissica sare simili cisi traiti gia deici,vogliamo, & ordiniamo, che coli it principale,che ii fari,come quelli,c heli sanno,o vero estgono in nome loro,incorrino ipso facto nella scommunicam aggiore riseruata a noi : auuertendo a i Notari', Sens Ii, e simili megetani a non concorrere a cosi perniciosi co-tratii, non senZa graue scrupolo deli 'anime loro; altriarmente si procedera contro etsi contrauenienti con sacre censure,& attre pene. Et accio nesseno possa allegar'ignoranZa, ordinia mo, che'l presente Edilto si a assis o innanai la nostra Chies Metropolitana, & in altri luoghi publici consueti, hau&do l'isteta vigore, come se suile a clascheduno personal- mente presentato. Dato dat nostro Palaeteto Arciuescouale di Bari &c.

' Sersale Graiusc. di Bari, e di canosa. Locus i Sigilli.

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ORDIN ANDORU M

Ad Minores,& Maio tes Ordines Ea amen. Ex communi moralium Doctorum Doctrina. Pitus nonnulla praelibanda de Sacramentis in Generali.

Paruulis adhuc, m infirmissiliantur quaedam de no

crameutis , quia non possunt capere plenitudinem veritatis. S. Gqugust. in

D. Vid est Sacramentum nouae legis pH. Est signum sens bile practicum rei Sacrae sanctificantis homines institutum a Christo Domino . D. Explica mihi verba huius Definitionis. D. Signum sensi bile. Quia omne Sacramentum ii aliquo signo externo sensibus subiecto saltem ex parte consistit. Homo enim corporeus nihil intelligit in statu praesenti,nisi per modum rei corporeae, &sensibilis.

Practicum vero quia Sacramentum facit,id quod significat eausando, ut Dei instrumentum gratiam ex opere operato , id est ex vi, & cffcacia ipsius Sacramenti ultra, dispositionem recipientis. Iei Sacra fax ct rcaansmines. Quia causat gratiam sanctificantem , vel augme- tum ipsius in homine non ponente Obicem,seu recte di spositum ad recipiendii. &insuper quodlibet Sacra

tum confert aliam particularem gratiam. D. Quot sunt Sacramenta nouae legis.

R. scptem. Scilicci Baptismus.Confirmatio , Eucharistia

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ristia, P aenitentia Extrema Vnctio,ordo,&Matrimoniis. D. Quare non sunt tre dccim Θ cum Sacramentum ordinis diuidatur in quatuor Minores , & tres m aiores,& singuli lint sacramenta; &ideo quare non sunt tr dccim 'Quia omnes Ordines sunt unum totale, perfectum Sacramentum ; singuli sunt partiales, & concurrunt ad unum sacerdoti uita; & uc constituunt unum persectum ordinem,& totale Sacramcntum. D. Quomodo differunt inter se haec septem Sacramenta ξη,. Differunt primo quia aliqua causant Characterem,& non possunt itereri;vt Baptismus, Ionfirmatio,&Ordo. Reliqua non cautant Characterem, &possunt itirari. Secudo. quia aliqua dant primam Gratiam, & haec est peccatoris iustificatio, ut Baptismus , & Paenitettia . reliqua dant augumentum gratiae . illa, que dant primam Gratiam dicuntur sacramenta mortuorum , quatenus faciunt reuiuiscere hominem peccato mortuum,

ad gratiam iustificantem. Haec,quae dant augmentum Gratiae dicuntur sacramenta vivorum, quia dantur vi, ius in gratia,& in augumentum ipsius gratiar. D. Quod est Sacramentum Maximum omnium sacramentorum ρD. Eucharistia,quia continet Iesum Christum omni. um gratiarum donatorem. D. Quae sunt sacramenta consistentia in usu, &quae' sunt permanentia ξSacramenta, quae tunc sunt,cum actualiter sunt in usu,& conseruntur. lunt Baptismus, Confirmatio , Paenitentia, Extrema Vnctio, o do, & Matrimonium. tunc enim sunt Sacramenta cum actualiter Baptizatur, Con- Ω-

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