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versum invuva n/s Deus usque in finem , & in Μissis de Spiritu Sancto ad rini Sancte Spiritus. In Missis porro Feriarum , & Defunctorum genuflectendum ad omnes orapiones, & a Praefatione ad rotam orarionem Dominicam, exceptis Vigillis Paschie, Nativitatis Domini , Pentecostes, er quatuor Temporibus Pentecostes. Rubr. MisDI. II. n. s. Carrem. Disc. Lib. 2. cap. II. n. 7. Quando in Missis Defunctorum distribuendae sunt Candelae, hoc fieri debet post Epistolam . Accenduntur autem ad Evangelium , & ad elevationem Sacramenti, & post Μissam , dum fit Absolutio Misses. Rom. in Rubr. r3. n. 3. de Ritu se . in celabr. Mis
Caput omnino aperiendum, quotiescunque Canonicus Chorum ingreditur, vel egreditur, aut a proprio Stallo discedit pro Lectionibus , vel aliis Μinio steriis in Choro subeundis. Quum aliquis Antiphonam intonat, Orationem dicit, aut Lectionem Iesit 'Ad aspersionem Aquae lustralis in Dominicis ad Evangelium Missae: ad incensationem , & pacem . Caerem. Disc. Lib. 2. cap. 3I. n. q. Hebdomadarius, qui Benedictiones in Μatutino pronunciat. Caerem. Dis.
In Μissa Conventusi a Consecratione usque ad Sanguinis sumptionem . Sacr. Congr. Disco'. in una S. AEngeli s. Novembris Iclor. : ibid. Qui assistunt in Choro missae Conυenivali non possunt portare Pileolum per rorum Canonem . Ni I. verb. Pileol. n. Z. cum aliis νelatis in Synodo Fastinaten.
Baptiselli append. Cap. 3. capi . 3. otiescunque in Evangelio, vel in Missa Celebrans genuflemi, Ch rus pariter genunectat capite semper aperto, ut supra dictum est. Quando Sacerdos induit sacra Indumenta, consuetas Orationes deuote rem citans , laudabile ellet, si staret aperto capite sine Pileolo .
ALESIAE RO Μ-TEI do' Duehi di Giove, Parrinio Romano, delia Santita di N. S. Pap. PIO VI. sel. regn. Prelato Domesico , Gssente ηι Solio Pontificio, per ia Graetia di Dio, e deIIa Santa Sede osolica Arcivescovo di Ferrara. Q Uantunque da' Nostri Predecessori sia stato con matura provvidenra fiss to ii regolamento per te spese da sarsi in occasione di Funerale per laCitta, e Diocesi , con tali precauZioni , e cautele , sicchὶ sosse sem- pre salvata giustigia, la carita, la compassione, come si Iegge diffusamente ne' Si nodi
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oppressi, ed angustiati per la perdita de' loro piu cari Congiunti, sono spe Lin foretati soccombere a spese gravola piu dei dovere , e dati' altrui albitrio
Volendo Noi, com' δ ben giusto , opporci a tali inconvenienti, ed impedirne it loro progresso, abbiamo unito insieme quanto da' medesimi Nostri Predecessori ε stato ordinato circa questa materia, aggiungendo pol quel dipiu , che atteia la varieta , e circosianZa de' tempi abbiam credulo necessario . Percth comandiamo, che i presenti Nostri ordini, e Tassa sano inviolabiimente osservati, ed ad empiti solio te pene, che verremo e sprimendo, ed attre ancora ad arbitrio Nostro contro i trasgressori a misera delia loro delinqueneta . Ad oggerto pol che sia sicluso ogni pretes o d' ignoranχa, e sappia ognuno come regolarsi in tali spe se, ordiniamo, che la presente resti sempre assilia alia pubblica vis a in ci cuna Sacristia Parrocchiale, anco de' Regolari, tanto in Citta , quanto in Diocesi. Ci lusinghiamo di una elatia ubbidieneta, ed intanto rinnovi amo alla meo moria di tuiti, e specialmente di quelli, i quali sogitono avere Ia principaldireZione, e l' incarico in questa materia, quanto prestrive ii Rituale Romano in ordine es Funerali: cies, che nulla deve patiuirsi, niente estgersi a ti- toto di preaeto r I J Sed iis eleem dinis contenti snt, quae aut proba=o com suetudine dari Iolent, aut ordinarius constitierit; giacchὶ i sacri Riti, e leCerimonte sacre pe' Desonti sono instituite dati a Santa Madre Chleta a j ad Defunctorum salarem , smulque ad Vivorum pietatem , non .... ad quaesum. Finalmente desideriamo , che stia sempre presente alia consideragione d'ognuno ii nobile avvertimento a questo proposito dato in una sua Lettera adun Vescovo di Sardegna dat Santo Pontence Gregorior g ὶ Procul nimis es a Sacerdotis oscio pretium de terra concessa putredini qumere: o quel chetergesi poco dopo . Valde irreligiosum es ut in aut fortasse venalis quod
assi in dicatur Ecelesia , aut Vos de humanis videamini mortibus gratulari,s eκ eorum Cadaveribus sudeatis quaerere quolibra modo compendium.
I. ordiniamo, che qualunque Paroco delia Cire , e Dioces, tanto Se- colare, che Regolare, susito cne avra notiEia della morte di alcio de' suoi Parrocchiani, faccia colla Campana delia sua Chleta sonar il segno di Transito, detto volgarmente Pa ta in , accib i Fedeli scossi da un tal segnorifletiano seriamente di douer essi pure un giorno morire, ed in olire suffr ghino con Oraetioni queli' Anima passata est' Eternita. Se avvenisse la morte
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clopo l' ora di nolle, darassi tal segno Ia mattina per tempo. Successivamenteit Paroco stella procruri informarsi deli' ultima volont dei Desonto , accit, possa, in caso di bisogno, invigilare per la pronta , ed elatia eiacuZione. II. Resta proibito a chiunque siasi , specialmente a' Sotterramorti di foris mare , o dar suori Liste di spela γ' Funerali, se non plenamente uniformi; illa Nostra Tassa ; es quia effetio douranno prima far offeruar tali Liste dat Parochi ris itivi, e farte firmare da Ioro ancora, accit, resti estiuis ogni
III. Siccome it Paroco, a norma dei Rituale, ὲ 1' unica Persona necensaria per te sacre Cerimonie in occasione det trasporto de' Cadaveri alla Chie-sa, cosi non potranno mai sorZarsi gli Eredi ad invitar altri, neppur col ti- toto di Compagno, restando questo in plena liberta degli Eredi medesimi. IV. Che se mi sossero invitati Regolari, o ii Cadavero si portasse coldi loro intervento a seppellire nella loro Chleta, in questi casi douranno pure invitarsi i quattro Parochi viciniori secondo 1' antica consuetudine di questa Citta : si eccettuano perb la Nostra Chieta Metrodolitana, e la Parrocchiale di S. Romano, te quali in luno de' Parochi viciniori si servono de' lorori eitivi Beneficiati, e Sacerdoti delia Comuna. I nominati Parochi pol V,
ciniori quatvolta saranno invitati, e non andassero in persona, potranno fur rogare in loro vece it Cappellano, o altro Sacerdote , non perb mai un sem-plice Cherico. V. Nel portarsi i Cadaveri alia Semltura doura farsi Ia strada piu comO-da, e breve, e non si porteranno in giro, eccetiuatone qualche particolar cata di pura necessit 6). Non si usino per la strada canti concertati, e musicali, ma un canto grave secondo it Rito. Tuiti gl' invitati a tale accompagnamento, cies tanto it Clero Secolare , e Regolare , quanto i Constatell1 delle Compagnie , ancorchὶ coperti di Cappuccio, doVranno Onninamente cantare , o recitare ad alta voce alternativamente , secondo it proprio uis , e regola ,
i Salmi, che stanno assegnati nel Rituale Romano ) . Pe' Morti di Stolanera non si pongano mai net Cataletio ornamenti di vanita, ma solo te cose convenienti ai grado , e alia dignita , e proprie di lutio . Non si debbono portare Cadaveri in giorno festivo per quanto si puo , massime se sia de' piu s lenni ; e ne' casi particolari si ricorra a Noi, O at Nostro Uicario Generale per I' opportuno proUVedimento. ε .
UI. Tulli quelli, che saranno invitati ai Funerali, doVranno effer pronti ait' ora destinata dat Paroco dei Desonto . Non facciano cicatecci per istrada, procedano con ordine , e con modestia s 8 ), meditando seriamente quelI'Hodie mihi, eras tibi: oggi accompagno alla Chieta un Μorto: posso doma. ni essere, com' egli E, cadavere, accompagnato alia sepoltura e questi ancora, ehe segnitano la Barra , preghino Dio per tui. VII. Ognuno doura seppellirsi nella propria Chleia Parroechise , sotio laquale avrk ii domicilio . Se pol siasi eletia sepoltura vivendo, o abbia it se-
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e cosi regolarsi negli altri casi e ressi in Sinodo , ove si parta di questa materia s ρὶ, particolumente pe' sanciuili , che muo no appresso alla Nutrice , e per te persone di serviZio , che convivono coi propri Padroni io 3. VIII. I Segni per la morte di ognuno douranno esser tre γ' Maschi,
e due per Ie Femmine . Comandiamo, che tali Segni, sieno due, Ooero tre , non passino lo sprato di meΣκ' ora in tutio II . IX. Ogni Par o deve essere plenamente instruito, quali sieno Ie pers ne escluse dalla Sepoltura Ecclesiastica. Sono queste distiniamente enumeratenet Rituale Romano at titolo Quibus non licet dare Eeclesiasticam Sepulimram . Ordiniamo dunque l'osservanZa di quanto viene ivi preseritio. Ne' casidubbi si ricorra a Not pel necessario provvedimento, o H Nostro Vicario
X. Quando it Desonio non abbia diversamente ordinato , net quat cased Iura estguirsi la sua volonta, saranno i di tui Eredi in libert, di valersi di qualunque Cataletto, e Coperta loro placcia per far portar il Cadavere allaChleia . Siccome perb diverse Compagnle tengono a tal effetio due Coperinte , una usata, ed antica, I' altra moderna , e con maggiori ornamenti, c
si comandiamo, che ouando si adopri it loro Cataletto colla Coperta pia uia,ed antica, purchὸ pero questa sa oecente, si debbano pagare Giuli due in Contanti, e non altro. Quando pol gli Eredi si servano deli' altra Coperta
moderna, douranno pagare ii doppio, ciοὶ Giuli quatuo in contanti, e nie te pia , nἡ in denaro, nε in cera, annullando in questa parte qualunque ab so sin ora introdotio di corrisposta maggiore tanto di cera , che di contanti.
XI. Essendovi it costume di addobbar te Loggie di Casa per e*orvi il davere, potra cib fars, ma colle sole spadiere nere a Iuno, traitandosi diun Μorto di Stola nera: proibiamo perb i Padiglioni suori delia porta di C sa, ed altri ornamenti di diverso colore dat nero, e specialmente ii Tend Ii , e Tele , che diconsi Tocca d' oro , e d' argento. Pe' sanciuili mi di Stola bianca polr, utarsi un modesto addobbo di allegreaza, come i Segni colle Campane, che douranno sonarsi in modo festivos Ia j. Per tali apparature sara in liberta de' Congiunti di valersi di chi lor place , linga che a So terramorti pretendano privativa: it che pure doura intendersi per sar assiggerie Arme alle Chiese pe' Morti di Stola nera I3 ). Risperio pol alla Nostra
Metropolitana ordiniamo, che tale affissione non si faccia senEa Ia precedem
te licenEa Nostra, o dei Nostro Uicario Generale I4 μ XII. Quando I' Esequie si facciano sopra ii Cadavere subito entrato in Chieta, comandiamo, che olire quelli det Clero debbano sermarsi in Chie ancora tuiti i Constatelli, che saranno intervenuti est' associazione , seno diqualunque Compagnia , anche coperti; i quali distribuiti in buon ordine in- torno at Cataletto, douranno inistere est' Esequie steri, e vogliamo, siano obbliis q. Part. 3. cap. 8. n. 23. , O seqq. Io) Convention. allegat. in prae.
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obbligati rispondere ad alta voce alternativamente alle facie Preci, ed ora. Eioni , Elae verranno intonare dat Paroco . Tanto intendi amo presserivere si per la Citta , ehe per la Diocesi : pol chε si e eoia tutia consorme ai sacri Riti, ed alia usana a di piu Citta, e dis intamente di Roma. Dichiariamo cib non os ante di non annullare eon quest' ordine rimardante l' Esequie Ieconsuetudini in contrario legitti mamente introdorte , ed approvate, o permes.se da' Nostri Predecessori . Ricordi si mi chiunque assiste ait' Esequie di com-iere quest' ultimo uffigio , che Ia buona Madre la Chiela presta sopra it Ca-avere espos o di un suo Figli uolo, con turta quella pieta , e riverenZa, ch'efige una tale Funhione ; onde ne venga suffragio ali Anima dei Desonto , rellino edificati quanti vi si trovano presenti, e tuiti si uni scano a pregare in ispirito di carita a queli' Anima pace , e riposo . Pertanto s' adoperino i Parochi, affinchἡ in queste pie Funetioni tutio proceda con esatteZZa , e divoZione ,ed apprendano i Fedeli a venerare te lacre Cerimonie , ed i sacri Riti, chein si usano , come veri Misteri di Religione, e Segni di cristiana pieta is . XIII. Sarebbe assai sconveniente , se in occasione di vestirs i Cadaveris facessero , o si accellassero colleatoni, e rinsteschi nella slesia Casa , che si nova per si miserabile circos an Aa in lutio, in planto, ed in tristezza . Chiandasse per un tal fine , perderebbe affatio it gran merito deli' opera di misericordia , che va ad esercitare . In vista di questi si giusti ri flessi vosti amosperare, che ognuno si asterra da simili inconvenienti. At Μandatari pol , Sagri stant, Avulsatori , e Sorterramorti prothiamo solio pene a Nostro arbitrio di pretendere, o ad limandare cosa iacuna , anche a litoto di regalo , odi reseEione piu di quanto nella seguente Tassa verremo loro assegnando. XIV. Egli ε antichissimo istume , che i Cheriei della Nostra Μetr politana sieno quelli, che Vestono , portano, e seppellistono i Cadaveri de' Sacerdoti , e de' Cheriei in Citt1: Not approvi amo quest' uso tanto Iodevole .ma ordiniamo, che sieno onninamente contenti di quegii emolumenti , che in appresso assegneremo . Che se in qualche caso specia)e non si trovassero Cheriisci pronii a si pio umetio , Noi ci riserbiamo a provvedere , massime avendo sotto gli occhi quanto serisse a tal proposito l' Eminentissimo Lambertini sis. XV. Quando it Desonio non si fosse eterea sepol tura vivendo, nδ i' ave sisse propria , o de' suoi Μaggiori , come si e detro di sopra ai N. VII. , maper mera volont, de' Congiunti , o Eredi si portasse a lappellire suori della sua Chiela Parrocelitate , ancorehε in Chiesa di Regolari, o Confraternite , ordiniamo, che gli Eredi passino at proprio Paroto dei Desonio tuite velle oblaeioni , ed emolumenti , volgarmente derii Sposito, i quali speriareb- bono a lui , se 'it Morto si tumulasse nella Chleta Parrocchiale. XUI. Se ii Desonio dour, sotterrarsi suori della propria Parrocchiale, an-eorchε in Chiesa di Regolari , e vi si saccia o malo presente ii Corpo, o in altro glorno posteriore , benche si lasse , quand' era vivo, esti eletia la Sepol tura , o r avesse de' suoi Maggiori , si doura dalla Chiela tumulante passar la Quarta es Paroco dei Desonio di turta la cera, che ardera per l' OLsaio , tanto sopra gli Altari , quanto intorno at Cadavere , e della precisa quantita, che aVanZera dopo p Offuio, e cib a norma della hen nota C stit
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stituetione della S. Μ. di Benedetto XIII., di cui inculchiamo la plena osservanZa. Dat passare tale Quarta dichiariamo esente la Nostra Metropolitana, non solo per l' antichissima consuetudine , ma molio pia per te Rejudicate indi Lei favore emanate , ed elaguite con pubblico Istroinento di TransaEione coi Parochi della Citi . XUIIL ordiniamo , che u i Parochi , che Sacerdoti , e Cherici , cheinterverranno at Funerali, debbano portare la veste talare colla Cotta, e cosi vestire.
PER GLI CHERICI DELLA NOSTRA METROPOLITANAPel Funerale delle Signore Dignita, e de' Signori Canonici toto Prebendati , che Sorannumerarj I7 .
i. Per Ia Passata , o sia Segno dei Transito Baiocchi trenta - - - Sc. - 3O. 2. Pe' soliti cinque Segni in ragione di Bajocchi trenta per Segno,
dovendosi sonar te ire Campane - - - - - - - - - - - - - --Sca I. SO.
g. Per Ia Longa portandosi in detra Chieta Baiocchi trenta - - - Sc. - 3 4. Per vestire , e seppellir il Cadavere Baiocchi trenta ------ Sc. - 3O. s. Per la loro portatura dalla Casa dei Desonio alla Chieta tumulante , in ovat unque distaneta stasi, si pagheranno in tutio Giuli
dodici da dividersi tra quelli , che porteranno - - - - - - - - Sca Iω ΣαPel Goerale de Mansionab , Benesciati, o di altri Sacerdoti, e Cherici della Citta: siccome ancora pe Secolari, i quali si xumulassero in deita Chi a Metropolitana, o facessere fecondo it eo tume, fonar la Passata, e i Segni con dite Campane .
6. Per Ia Passata , o sia Segno dei Transito Baiocchi venti α - - - M. - Σ . . Per gli Segni con due Campane, siano cinque , oppur tre, Bai
8. Per vestire, e seppellire ii Cadavere Baiocchi venti ------ Sc. - 2O. λ. Per portatura det Cadavere de' Sacerdoti, o Cheriei, ed in qua-lunque distaneta , come sopra, in tutio si pagheranno da di- . vidersi tra chi porta Giuli dieci - - M. I. Io. Per la Longa, O sia Segno delia Portata, tumulandosi nella s
Metropolitana Baiocchi venti - - - - - - - - - ω - - - - -- Sc. - Σοσ
r. At Sotterramorto per sua mercede d' invitare , levare, e ri- metiere la Pietra Sepolcrale , e far Ogn' altra cosa concernente la sua incombenga, restano assegnati in tutio, e per tutio Bajocchi cinquanta pel Funerale di clascuno degi' iudicati
Ecclesiastici - - - -- ω - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Sc. - sci
ret. Quando pol i Segni si sonassero in delia Chleia colla sola Campanas i 7 G pend. Syno . Crescent. si. 29
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pana piceola, e eost pure Ia Longa , avranno Baloech; dodici
I 3. Non potranno i detii Cherici in verunci di derii casi pretender cera, o Candele di sorte iacuna, se non quando porte-ranno A Cadavere alia sepol rura; mentre aliora porranno coninsemire una Candela per cadauno dei pilo eguale alle alue , che verranno distribuite at Paroco I 8 .
l. At proprio Paroco deI Desonio per la Levata, e per l' Meompagnamento det Cadavere alia sepol tura in qua unque distanEa , un Giulio in contanti, una Candela di libra , e litte Candele non minori det inglio di un -- eia i rq i e quando it Paroco non andasse in persona, ma mandasse altro Sacerdote, si dar, Ia stessa limosina, se a pretendere eosa iacuna di piu ; e se H Funerale vi lassero atrii invitati, anco Regolari, non sidoura far disserenEa aloena Da loro net pela desse Candele, ma ii P roeo dour, averte eguali apti altri. a. Aura it Paroco γ' Segni Baiocchi due , e due Candele per ei ascheduno: alererrano per la Longa , se ii Cadavere si portera alta Chleta Parro chiale . I Segni pol douranno sonarsi assa Chleta Parrocchiale , ancor ei, ε it Morto ivi non si lappellisca. g. Quando it Desonio non abbia nella sua Chleta Parrocchiale sepol tura pr pria , o de' suoi Μaggiori, o da lui stesso eletia , ma d esse lappellirsi in Area delia stessa Chleta Parrocchiale eomune , it Par o esigera Giulidue pel lando delia sepol tura , e cib in compenti della spesa , che ungiorno dour1 sare per Ι' espurgo di quella. Negli altri casi vraindie ti nulla potr. pretendere , suorchὶ la lassata limosina per l' accompa-
4. Il P roco dour, eon guire Ia Quarta delle Torcie , o Candele, ehe si portano accese sopra it Cadavere , anco da quelle persone a luito, Servitori , che dalla Casa glicino aceompagnis it Cadavere alla Chie-sa , ancoreh. questi non entiano in Chieta , ed arrivati alia Porta daquesta , se ne ritomino . Cib e intende , quando it insonto sia portato ad stra Chleta suori della propria Parrocchiale . s. Se dagii Eredi dei Desonio a' invitasse ii Compagno det Paroeo , si dar, a questo una Candela di meaza libra , quattro Candele, e Baiocchi quatuo . 6. Se pol dagii stem Eredi s' invitassero altri Sacerdoti, olue ii si, detis Compagno, o stri Parochi, come sopra at numero IV. degli ordini generali , si dar a cias no d' em una Candela di mezza libra , due Candele , e Baiocchi quattro . . Se invece di Sacerdoti e invitassero merici, Noi Io permettiamo, pu ehὶ questi sano almeno in Minoribus i ma esigeranno solamente Ia mei,delle limosine qui sopra lassate pe' Sacerdoti, tanto di cera, che di co tanti . 8. Di
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S. D ehiariamo, che. i Parochi non possano pretender cosa alcuna pel Cherico , che porta Ia Croce , ed ii Secchiello deli' Acqua Santa , ma essidovranno riconoscerio dei proprio . q. Quando it Cadavere venga dassa di Lui Casa portato alta Chiesa da' Fratelli delle Compagese a cib invitati, determinimo, che a questi de . o h no starsusi Giuli cinque per loro mercede , da dividersi tra quelli, che portano, in quaIunque distanZa sia la Chiela tumulante , e non po-tranno pretendere cosa alcuna di piu, ma solianto la consueta Candela. Se pol sar, un sanetullo portato nel piccolo Catalerio , detti Fratelli est- geranno sottanto Baiocchi quaranta, e Ia Candela, come sopra . Che se' il sanctullo fosse portato suile braccia, ed intervenissero due soli Fratelli υ colle. Torcie , si daranno in tutio per mercede Baiocchi trenta, e la Can- , i dela. E quando finiamente invece de' Constatelli delle Compagnie i iterramorti portassero ii Cadavere, avranno te stesse mercedi qui pra lassate in contanti, ma senZa cera di sorte alcuna. Io. At Mandatari delle Compagnie per loro mercede di portar il Cataletto alia Casa dei Morto assegniamo in tutio Bajocchi seclici. Per mercedemi ai medesimi delia Comandaria , come volgarmente dicono, cies delia latica di girare per la Cina a far i' invito de' Constatelli, assegniam Baiocchi quaranta in eontanti, senZa cera di sorte alcuna . II. Suecedendo Ia morte di due infanti gemelli, o della Madre colla Creatura in uno stesso tempo, la di loro sotterr ione doura semire unita- mente, quando questa sta stata hariezaata, e fi potra essere una sola mercede, considerandosi una sola Funaeicne.
Seppqlliranno i diveri miserabili tanto piceoli, quanto grandi per carit , ex Gratis, ed in caso di dubbio sopra la poverta , spetia a Not, o M NODi tro Vicario Generale di dar gli ordini opportuni , quando non riustisse, at Par o di provvedere . Pe' Fanciuili minori di sette anni si pagheranno Baiocchi trenta in M. - 3O.
Per gli Artisti Baiocchi cinquanta - - - - - - - - - - - - - - - - - Scs - s
Per portar i Fanciuili sopra te braccia alia sepoltura , se in poca distaneta , un Giulio , se in molia , due Giuli , commetiendosi at Paroco la diehiaragione delia poca, o molia distinga. Per qualunque Ecclesiastico, come sopra nella Tassa per gli Eccle
siastici at num. II., Baiocchi cinquanta - - - - - - - - - -- M. - so.
Non ardistano i Sotterramorti, olrre cib che qui Ioro ε stato assegnato , di pretendere, o addi mandare eosa alcuna di qualunque genere , neppur atitolo di cortesia, to donativo, solio pena a Not arbitraria. Non diano suori liste - alterate, e che non siano uniformi alia presente Tassa; at quia effetio douranno prima essere state rivedute , ed approvate dat Paroco dei Desonto, e mancando sarrano singetti alla pena di Scudi
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dieei, da distribuirsi ai poveri delia Parrocchia, e ad altre a Nostro a bitrio , anche alia privagione deli' offiZio. , Non si servano di Garzoni, ma essendo essi ammalati, o legittimamente imis
rediti si servano di altri Sotterramorti approvati per far te loro veci .ispensar te Limosine , Cera, stimo suori di missa, o delia Casa delΜorto, e la facciano con quiete, con bucin ordine P ei seneta strepito. Non potranno conseguire , nὶ pretendere dat te Confraternite ιi Conservatori, o da stre persone, che imitassero at Funerali, cosa aloena , nε anchea litoto di recogniZione, ma 1' eleZione, e l' arbitrio sia sempre libero agit Eredi dei Μorto, me , vivendo questo, non abbia cib prefisso. Dichiariamo, che nelle sopra lassate mercedi vi sia compressi quanto mai p tessero i Sotterramorti pretendere per loro fatica di aprire, e chiudereti Sepolture, invitar Ciero , Compagnie , o altri ait' accompagnamento det Cadavere , ordinar Segni da sonarsi alle Chiese , e sar Ogni straeosa loro spetiante K Funerali, senEa poter pretendere cosa alcuna di
I. Primieramente rinnovando alla memoria de' Parochi quanto viene prestri to nelle chiare Rubriche dei Rituale Romano , delle quali intendiamoesigerne la tia elatia ossema a, ordiniamo, che esascun Paroco delia Diocesi , ali ora destinata per portar il Cadavere di qualinque Desonio alla Chiesa , debba onninamente andare alia Casa di quello, ancorchἡfosse an lanciuilo, es ivi recitare te Preci, ed ademptre a tuite te sacre Cerimonie destritte net citato Rituale, prima che tal Cadavere sia levato dalla propria Casa sao . Per sua mercede in qualunque distaneta avr Bajoechi ventiquatiro , ed una Candela det lagito di una libra. s. a. Che se in Iuogo dei Paroco andasse ii Cappellano, o altro Sacerdote, non si porra esgere, che l' accennata mercede, nἡ il P roco potra pretendere cosa aloena di piu, es per se, ne per altro Sacerdote, che fa
3. Se in circostanza di tempi dirotti, o di strade pericolose , o per qualcho altra urgente necessita, satia che sia, come sopra, Ia FunZione della Levata , it Paroco, o Sacerdote suddetti lasciasserci portar il Cadavere perla Uia pubblica, ed egi douessero venire per strada pia sicura, e breve, e , come laol darsi, per traverso ; vogliamo cib non Ostante, che in vicinanza della Chleta debba di nuovo o un Sacerdote , o it Paroco stesso incontrare ii Cadavere, e accompagnario, precedendolo, entro in Chi si , recitando te solite Preci, e colla debita sermalit . Per questo non potra esigere nuova mercede, ma doura esser contento della gia stabili ta: mentre si valuta per continuaZione delia stessa F Eione, ancorchεfosse un Sacerdote diverso da quello della Levata Se olire es Par o sossero dagii Eredi invitati a tale associaetione det C
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flavere altri Sacerdoti, ed intervenissero alia Casa dei Morto a sar laLevata, clascuno d'em esigera Baiocchi ventiquattro in contanti, e non aluo. Che se invece di andar sino alla Casa dei Morto , come sopra, lo incontrassero solo per strada in qualche distaneta talia Chleis, esige u. ranno la sola mei di deita mercede, cies Baiocchi dodici per cadauno. s. At Cheriei , Diaconi, e Soddiaconi invitati , come sopra , si diano Bainioechi dieci per la Levata, e cinque, se sara solo Incontro. La mei, diquesta mercede si dia ris itivamente H Cherici Μinoristi, se saranno invitati . 6. At Cherico, che porter, la Croce, mi chi quattro. Alt' altro , che porteth il Secchiello con Ι' Aequa Santa, Baiocchi due solamente . 7. Circa l' uso, ' h, di accendere Ie Candele agit Altari in occasione d' introdursi ii Cadavere in Chieta, e det Funerale, dichiariamo eoli' Emo Russo, che non possino obbligarsi gli Eredi dei Morto adaccendere piuche quatuo Candele di in incia r una ali' Altar maggiore, e due simili pra it Cadavere. Volando pol i Parenti, o Eredi accendeme maggior numero, e di margior pessi, si lasci in loro arbitrio. It Paroco perbnon potra laruarii in niuna maniera, e tacendolo, non saranno Mella te- nuti aI pagamento sar . 8. Dichiariamo, che non debba pagarsi cosa alcuna per la recita dei Notturono se che fota fatia dat Paroco, o suo Sacerdote enuato in Chieta col d Vere ia , quando perti non sosse diversamente ordinato dat Dein fonto, o dc Parenti, ed Eredi di Lui. 9. Celebrandosi Orerio con Μesse , tanto presente , che sepolis ii Cadavere, si allagnano at Sacerdoti per limosuis di tal Messa , per l' interessen ra, si' CGaio de' morti in Coro valle Laudi, alia Messa eantata, ed Essequie, Bajocchi venti in tutio . Le Candele , che si accenderanno agit Altari per la celebrarione delle Messe basse, non douranno effer minorid' oncte due 1' una: tutio cib valga, quando it Desonto , o gli Eredi, non avessero essi di pio ordinato , oppure per gli omi, che volgarmentes, chlamano Obrto, vos vi sine per qualine Chiela una particolar consuetudine legit rimamente approvata in lata It Par o della Chiesa, ove si celebreta 1' OSgio, estger, Ia sudderea limosina duplicata , cies Baiocchi quaranta . Tulli gli altri, che saranno invitati , purche personat mente intervengano, celebrino ivi la Messa ,ed assistano cle gia de ite Fun Eloni intieramente , esii geranno Ia steta limosina di Bajocchi venti, e . non piu; giacch E in tal caso a che i Par chi si devono considerare come semplici Sacerdoti. Clie se iacuno interis venisse solo est' OHEio senZa Glebrar ivi la Messa , es gera solamente Bajoechi einque: Coti celebrando in deita Chiesa la Messa, e non assistenis do xli' Omeis in Coro , Messa eantata, ed Esequie, aura la sola limosis, na della Messa di Baiocchi quindici . Tanto ancora si osserui negli Cmi