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,, laazo , & tui erano ii Giardini delle Hesperide: ma esse , , do molia varieta fra detii Sςrittori, oue si a questo fiuine , ,, ii prefato Pilotto. dice ua valet si accostar ad opinio ii diis Tolomeo, che lomelle gradi ast sopra i Equi nonigiel; e,, pero pensiva questo poter esser il fium e , che d alia regio- ,, ite, per donde passa, e chlamato Sus; & va in mare a Messa, &e in gradia se meeto aequisoprati mare si vedecu-,i minciar ii monte Atlante misy're,quat scurre per Leuansq,, davncapo ali altroja Barberia, druidendo laeon diuersi,, bra etai in molle pro uti cie &fino qui si pensa elix,, trassero i Romani, nE piu Oltra passas ero,per esserui gran ,, ὸissime solitudiui, e deserti. Oue vera mente si a I Atlante maggiore , quat Tolomeo mςtte in gradivinittre, R Plii, vio lib. s. dice esser inmeZodelle are necos, alto, quinoii non si poter congeiturar at presente. Da ppi parech ς,, detio Capitano scorresse Capo de Non, ea pudes Biai, dor, & artiuasse a Capo Blanco gradi viniiuno , che e tu
nominandua Cerne: Oper i pacio deua nauigationes Uagis dicauamo che I sola Iusse a diratio Gamthagine; flercische pareua simia la nauigatione fulta da Carthagine insino alis OM
I, RHA M.' Et quivi voltando a torno desto Capo versa
- I, lauante per mea agi ornata, venisset atrisolaid Arguis is as pra la.qu leat presente .e fabricato vn Castello dei. R dis, Porrogajlo sta .quai per esset placiola.di circuitos, presso terra, questo Pilotio diceua potet esseta sola poe=3 mmata da Happon Cerne: ma co ella s . pera, Cauhagine, nore correndu nel paralleloidi baret in ,
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mente; saluo che non sapendo si ali hora queste alteZEe , , t de 'gradi , det to Capitano volesse dir , che tanto camino ,, erada Carthagine alle Coloniae, quanto dalle Colotimo , , a questa i sola Cerne dulche c vero ue & chi compas ora so . , ,
praele carte, tro uera esser tanto da Carthagine allo stret- ,,
to di Gibrat terra, quanto dat dc tio stretto at g olfo d 'Ar- , , sine & ancorche .l 'i sola Cerne sa posta da Tolonaeo as , , spadi, di Argin ita in vinii, si conoste manis: stamente che isti gradidi det to Autore sono stati variati da coloro che Dirasci issero ii libro , coine tu ili gradi deste i sole sortunates rite quali si certo esset te Canarie, essendo che tuiti gli,,
Scritiori te mettino vicine alia Mauritania , e sono da 27. 28. gradi. Et discorreua ii det to Pilotio detriis te det- is te alpresente ii Capo verile, che sono 17. in I 8. che pO- ,, tria no forseesserite Hesperidet. ancora chev nigran Gen- istit hvomo, e dottissimo Historico deli'In die occidentalimonii nato it Sig. Gonetalo Hernande et di Ouiedo, si affati- is .ehi di pro uar nelli suo i libri che tui te ili sole trotiate in det- ,, te Indie , sanole Hespetide uesina essendoui tanta varieta, ,, e dubieta fra gli Scritiori antichi, non si pote ua asserinare.,, Ia verita ; ne sidoue ua alcu non ara uigilare dice ua ii Pi- is . Iotto 3 che Hannone non secesse mentione di det te is ole is fortunate ; perche prima egit an dando a terra con legni , , p;ccioli, non hau eua potitio vederle; pol sapetia libando, ,, diuietoch 'era in Carthagine di nominarie ὁ percioche ,, Aristotele scri ue,cli essendo stata trouata da Carthagine-. G
-sori disiuiti. infinite persone di Carthagine vole uano ,, and arui ad habitare ; ondeii Senato Carthagine se dubi 'tando di dishabitare la sua citia , ordino che sotio pena isdella vita nivno vi andasse; S che quelli,che vi crano,non ,,
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parte illa palude ; di seria la quale severi nomentagne ac. ii me, che leseoprasDuano; doue erano huomini saluarichi, vesmii di pelli di flere ; i quali tirando deue pistre ci distaecia ia
RHAM. Onde per tornare alia isela di Cerne , pare., che di la partissero per il fiu me grande di Crete, & giun, i gessero ad una palude, doue erano tre i sole , & dies nissero soprata costa, doue si odeuam, quei monix;&m che polent rati in vi 'altro fiuine grandii si mo, doue eranois, ii Cocodrilli ,& li caualli marini, di nuciuo ritornasi uti in ,, Cerne r diceua ii deito Pilotio in questo golse di Arginesserui infiniti fiumi ; alcuni delli quali leo me E quel dio, S. Giouanni 7 per la tua grande Zeta, si diui dono in due r ,, mi, quali sboccando in mare, sem pre vanno arterrando, Sces, facendo i sole, & per questo vi sono digrandiis me paludi, b, die trole quali sipuo nauigare per molle miglia;&chi vadi, ali insu per uno di detri rami, passa tete paludi, troua il,, fium e principale,& nel ritorno a Iringiua seconda pub-ο, venir perrastro ramo at mare: &che questo Capita no,, douet te veder quelioche viera fin sepra la costa, & an- . ,, datout con queste suste per undi detii rami, da pol per, , i altro ritorno in Argin; & nel sopradetto fiume di S. Giori, vanni fin at presente si vedono cavalli marini, & Coe ,, drilli, & doue sbocca, vi sono molli bassi, &corre gradi
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mo a Duni monti, pleni di grandissimi arbori, i vini de i qua si eram odor i, se di varij coori. RHAM. Diee di pol che arriuarono appresso alcunimonii alii, & piental alberi, che erano di varij colori, de riodotiferi: ia questo tuogo dieeua ii Pilotio comprendersi ischiara mente che Hannone era arriuato a Capo verde 1 il isepiale e gradi I .& pleno di bellissimi Se altissimi arbori,& is hilpiti bello;& segnalato Capo, chesia in rutta questa n
RH A M. Partiti pol di qui par che trouino vn sondo divn grandissimo mare: it Pilotro dicetia poteresser in que - ,, sto modo, che prolongandosi ii deleo Capo verde molio is 4n mare, chilo volta, corre perlaeosta verso itfiunis di hi S. Maria Maestro& Siroceo; &quiui puo areadere cheli paresse qitella voragine di mare per causa delii legni pici si coli , con ii quali nauigaua. Uanno pol verso it Rio gran- de', che ε gradi is .ilqii alpensa chesia vn ramo delfiume is Niger ; & perche mena sempre torbida l'aequa , doue is sbocca in mare, E cagione che vi siano molle uole appres is se laeosta ;&inqiiel l go Hannone trouo quella cam- ,, pagna, sopia la quale si vedeuano suochi d'ogni banda si eleuarsi e maggiori e minori. Questi suochi die eua ii R. ,. i lotio vedetsi infitio ut presente da tuiti quelli che nauiga- ,, rncita eo sta di Sellega,& Ghmea,& delle Meleghette;per cioche i Negricte habitano alle mariae,& colli vicinia
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M a con mercia: laon agunt ob nimios Solis sirdores 3 ast ininterdiu co*cti ni orarim subterraneisDehasacis, qui biis utuntur ceu domibus, ns ictu ta*tum egrediuntυr ad aerem Icm- Peratiore in .s qu im temperiem cantibus S sonis concenti-Dusqiae satur pt ι ει saeptias altercome5 clamoribus aera complent , ut mihi t et ulit vir Lusitanus , qui per taxnnium
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xantes Carthaginenses, timore perculsi fugerunt ab insu- .la. Sed non solum ob intensionem caloris alicubi deou ne homines in errae cauernis; vemm etiam , ob intensi nem
frigoris 3 menim Eustates Dionysij Afri Geographi
R H A M. Fin chegiungono a quel monte altissimo, chlamato ipe arro 'delli Dei , - tόccar con te fiamme ii ,, Clelo. Atque top4sso it deito Pilotio dieeua the non mi 'vadit, che altra. montagna altissima si itegra naui isdietro a di gradi into infino alla linea, ,, se niar la nominata Serra Liona, quat E gradi otiosopra la ,,
detra linea &ancorche sia, lontana dat mare molle mi. ,, glia,noad: meso perla sua altea Ea appare,&si ede gran- ,, demente in mare'. havendo circondata sempre la cima da ,, Mitissime cleinis; che causa di continuo saetae e tuont, i ,, quul Farinis elidis notio lippa terio qtiei firochi , ehepat ische locellino uel elor &'discriti Nua elie per sua opinione is questa montagna-era qtiella , che intende Hannone, PIi- ,,
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& dalla negligentia de gli strittoria ma li gradi, ehe soc .no sati ossemati dalli pretenti marinari per ordine deiis istioi Re, sono verissimi S gnisissimi. Come pol tinuasse-
,, ro tutiata costa insecata confiurridi suoco, chc sboccati vano in mare, questa parte dic eua ii Pil orto effersata ,, stritta a suo giudicio determinata mente da Hannone, non ,, per fauola ι percioche volendo dimos rarachi leggetiata sua nauigatione, esser vero cheglis,sse gici,to apprese,, so la linea deli'Equinottiale , la quale gli antichi, de massiam mamente quelli, che erano grandi de istimatinest e lettete, offermaiiano esset bruciata dat Sole, S non esseruia Itroche suoco, volse strauere cheliati eua ved ut Otuita la costa ardere di odori di prosunai , conli fiumi di suoco ache cegli haues edet tota verita, che in ii luoghi appres, so equinottiale ἡ vna lcmperie di aere grande, & ognico- ,, sa verde & amena, saria stato renuto per bugi ardoidi con ,, sequente mente che non vi susse stato. . LIC. Ego vero dum Pisis publice legerem, amicum Lusitanum ex Aethiopia venientem hospitem habui, qui triennium ibi habitauerat, testatusque mihi saepius est a
dore Solis aestiui uoca i quaedam adeo torreri, ut interdiu non solum aerem toto coipore, scd nec terram pedibus tolerare valeant habitantcs 3 quare diem totam in cave nis do imire coguntur, ti noctu ad negotia & commercia. Progrediuntur in aere temperatiori . Humina vero, ut exigua diurno rodcin calore poliunt stime seruescere,sic. seri potuit ut in ea regione tunc itui thermales suerint , quales nos hic habereus Aponensis,& alios in agro Patauino; ut propterea veram historiam Hanno texuerit, non autem verisimilem sabulam. . HANNO. Ma hau nia ραν tre ginnare Muigaunso de -ιλ cmi,g1 mmmo statama NMuc
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sia fimis alia prima, che have a una palude, or in esse et iera vis altra sola plena aehuomini se aiichi, se te semine erano asset pia, o quali haueuano i corpi iuiti pelose ; or dari In
rerpreti nostri erano chlamate Gorgoni. Noιhauendo ferseguttaio de go huomini , non nepotemmo prender nium ;percio berutri funison via in alcum precipit , ct con te pirare face uano diffar ma de si mine ne pigliammo tre; is quali mordendo, estgrafflando quei che o me uano, non gli ouano suuitare. Onde e havendole amaῆetate, o scorticamino, o te petii por-
rammo a Carthagine epercioche essendoci mancare se vitro - .glie, non nauigammo pia in V.
RHAM. Al fine perueiagono net golso, ehesi chia- isma Corno di ostro , ii quale da Tolomeo e pollo grado uno appresso rEquinottiale, & di longitudine 79. on de is
diuelia iidet to Pilotio che questi gradi 79 dimo strano eui- , sdentem ente a cias cuno , che habbia via poco di prattica isde' gradi, come essi sono dei tutio falsi ; percioche que- ,,ssa costa, che comincia a Serra Liona , corre Maestro, e is Sirocco in fino a Capodelle palme, & E in gradi q. mpra ,, requinottiale &dal Capodelle palme infino ali isela al ,, presente de ita di Fernando dat Poo, corre Leuante, & ,, Ponente , doue E il Rio tos Camerones in terra ferma 3 e is tutio questo tratio e come vn golso : il qtiat vera mente si ispuo creder che in ledesse Tolo meo esser il Corno d ostro; isperche e vicino alla linea , e corre di longitudine gradi 33. ,, nella estremita dei quale troia aro non sola, che hau euata is
palude, ne ita quat vi era vii 'altra i sola plena di liuomini & is femine saluaticher Et questa isela diceua effer quella di is detto Fernando, per effer in capo di questo golis ,& vi- ,, cina alla costa; laqua linquel luoco si vo glie verso me Eo ,, di; eruttala deserit tione di questo Capitano era simile ,, a quella per alcuni scritiori Greci, quali partando deli'iso- ,, la delle Gorgoni, dicono quella effer vn'isola in mezo
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di una palude: ma in questa i sola di Fernando non si vede,, altro che vn laghetto vicino at mare due ni iglia moltciis ameno per infinite fontane d acque dolci che ci corrorio,, dentro. Et conciosi a cosa, che hau ea in teso che li Pomti dic euante Gorgone esser semine terribili ; pero scrime,, che erano pelose: che vera mente questa tal specie di femi- ,, ne vi fosse at tempo di Hannone, & che at presente non si is v eda, diceua ii Pilotioche non sidoueua rhuomomara uigilare ue essendo che la reuolutione det Clelo va conti- ,, nuanaen te alterando te cose di questo mondo ; onde que ,, sti, & simili altri mostri, come tutio it resto , sono solio po- ,, ni a mortalita, Sc varie murationi: & affermaua hauer paseis lato eon via Pilotio delia Terra sua di Condi, persona pru- ,, dente & degna di sede , che hau ea fatio molli viaggi ver-
,, se Calicur, quat disse, che passando una fiata appreta lais costa detrEtiopia di la dat Capo di Buona speraneta, ando,, tui con alcuni marinari a far acqua ad vn luoco delia det ta,, costa, che sichiama Las Corrientes,& vi corre sopra il,, Tropico di Capricorno,& per mea o risola di San Loren- ,, Zo; & come giun sero in terra videro via corpo morio,, grande, battuto dalla fortuna sopra la spiaggia con te ma- is ni & pie di, & corpo simile in tutio ali huomo, eccet to cheis era tutio coperto di squame &c. LIC. Nauigauit igitur Hanno per oram occidentalem Africae extra Columnas Herculis, habitatam Aethiopibus,& vltra Tropicum Cancri, seu potius intra Tropia cum & Aequinoctialem comperit sinum Amaltheae, qui de Cornu Hesperium nuncupatur, ubi defluit multis os ijs in mare fluvius Niger, post Nilum omnium Lil yae fluuio-
Ium maximus; ortum ducens ex montibus Aethiopicis,
di ad instar Nili mire soccundans regioncs, quas alluit dc inundat, alioqui nimio calore Solis aridas de squalidasse. turas: Qui quidem fiuvius voluitur in Atlanticum Oceanum a
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rium,adeoque in mare extra Columnas ad Promontorium
viride nuncupatum; & in Libyca regione suetas , praeter solum nomen, habet omnes & singulas conditiones fluuij Chremetis Aristotelici. Porro Niger, seu Nigir, seu
Nigrites amnis, talis a Ptolemaeo describitur in Libya interiori , Aethiopiae contermina, dum sic infit: IcJ Et Nuis lib. . fluuius tangens is i e Mandrain, or Thaia montes. Fin is au umor hic Nigritem paludem, cuius suus head mentriones diuertigia bina constituit, ad Sagapoia sicilicet, o
Sala montes. Ad orsum autem diuertigium unum supra paludem Ubem, cuius suus 3 3. i 6. 3 o. Admenaeem autem uertigium unum seupra Daradon fluvium tax aduos Musa r. 17.es a I. I 3.3o. dubiacet autem Mauri anise Getulia. & mox: Et Nigritinum Aethiopum gens , qui magis oeptentrionales sunt Nigrite amne. Quin & Boccario, Idl Niger fluuius ori--πων inter Cinitas Aethiopes in Getuliam risi arem omnem, an μ' que Aethiopiam ab Africa diuidis . Eum autem pauem Nili parant eo quod eodem rempore augeatur, atque acrescat ;quum eadem animalia gignat or nutriat,'calamum is pagyrum. Quem elIe Chremetem Aristotelicum non impedit varietas nominis, ut diuersitas appellationis non obstitit eJ Stra- Hlib. ra.
boni, quominus Thraces & Sinti, Sitines, ac Sapae forent ijdem populi. Sed & Nigritem omnes habere conditiones alias Chremetis, ac primo fontona Aethiopicum docet Solinus inquiens: si Omnis haec μίαν ab Aethiopia
reminis Asia, Nigri flumine, qui Nilam ρamet ab Hispania Vario.
feroscinditur. O in loco notandus est Munneriis Scholiastes falso dicens, huius fluminis non meminisse Ptolemaeum in suis tabulis. & postea de Nilo Solinus agens infit rumusquesul dis , nec se prius reddit , quam post intimatila iunois extemi comisgat Aethiopas: Ubi exit Nigrum fucus aium, quem supra vix mus terminum esse limitis Africani. sapum eum indigeteu vocam ,sinuet aquam e ιμι ινδε py