Josephi Paschalis Cyrilli consummatissimi J.C. et in regia Neap. Academia primarii antecessoris Opuscula varii argumenti poemata item varia quum Latine, tum Italice scripta collegit, ac in lucem edidit Franciscus Leggius ..

발행: 1823년

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questa tutio ote e conturba ii sui ue , di cui Milo' metti,

puli ella pigliarsene lasgevole godunento: ovo por contrario noli' amore umano non mendo. oliauto. iut a ulla estorior forma dot eorpo ma trascorrendo ancor uello Spirito , Se ni ZEanamente e eom mossa per clo che alia corporat belloZa si a Spelta , in nilimeno nerquel clie appartiensi allo spirito , ulla e placida e traii nullis Λωgiugnesi , cho P amore onesto h una SDla Passioue ; ma I imuum lascivo e un torbido mescolamento di molli e contrari affetii da

is tanta conaniorion d astelli in qu uiua Hivorse guise vien me in il sanguo Aeli ira spargosi per te gi te di vernii glio color tingetid L nulla Paura at cor si risi ge e strigiae, lusciando it , otio di natim pallor macchiato. E questi varj discorriinenti dei saneue si

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oielth Ia soriuna degi' Ini per j rivolgi trice questo gentit Pae-

se , ele era stato itinaneti altissimo segetio cli elitari Duchi e di Ile. alia duraucondietion di Provincia condusse , et bera i nostri Padribon donde ira portassero a i tempi loro , ea invidia a trapaSSali'. Ma noi , o citia lini , a' quali di lauto h stata savo vole ,-che ne Ita gratiosaniente rendulo it Τrono e i I Re; se vaglieaeta es prendedi paragonare i nostri ces pili lieti secoli di quesia Citth , troveremo , este quanto oggimai questo Regno per amplegeta e per digni-lade. e quanto ii nostro Principe per consigii 'e per valore ali' at ii ea Repubblica , ed agit antichi Re Napoletani soprasis , tanto

delle trascorse pili bolla si a e piu avventur a la discorrente elanostra. Ed oli se so ser locche te sciolle anime dat lo cure de mo lata , - vero Se dalle pol verose tomim, ove si gia iouo , levar P tessero ii talio i nostri magiori , quale allegregeta'e' non sarebbouo in veggendo Ia patria loro alia primiera dignita ritornata l uuello solo pareva che a rasserinare ii novello imperio maneasse, e la n stra ventura , che per augusto Norae lieta speranga ci si purgesse. che non solo pel corio spuetio della prosente vita , ma δε bene olima milli' anni . e sino ali' ultiino diseioglimento delia natura salila Edinioru la Napoletana grander Ea restasse, οῦ quando ecco dalia Sualontana Reggia fiumi monti varrando venire a nes la Regal Do

Eelia Maria Amalia Walhumai di Sassonia , e di Iei sarsi sposo P ottimo Principe Cario di Bori one . Or mentre it Senato , i Patri etj, it Popolo per lioli suochi , per superbi archi, per earri adormi, e per novelli sestivi giuoehi menan pompa de' fortunati auspi-ej di si bel maritaggio : monim s nostri colli, e te vicine eampa-gnes , E 'l lido, e la riva dei nostro mare , o deI sume , de i nomialtori di Cario e di Amalia alteramento risu ano , e 'l ripereoMoaPro Λ malia e Cario di Ioniano risponde : ora egii diritio , che Purvoi , o Prosessori, i quali siete merce dei nnovo Principe a mag-mor deeoro , ed a mi gliori speraure saliti , Per voce e Per inclito a suo Disitiato by

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εlro ehiara sat gle alirui testimonianeta , μ' eroale dei vis dono Onoscitori , e che quanto ha di arcatio I' Ebrea Duella , quanto dicopioso la Greca , quanto di grave la Latina , e quanto P Italida di legeti adro tutio si spendesse at gratid' uopo : che s se te proine i versi vostri piu giusta e priὶ nobil casune non ebber gia miliai se non cha'era'pur' egli diritto , che io solo infra di voi tui lacos-

noi . mi studiero dimostraruit, clie gli auguri di nothe s i liel se pro- mettono letitia intera alta Coppia , virili somnii alia P. Ole, imova grandereta o felicita at Regno . Ma quat gravo Peso lin tolto io so-pra di mei Sol ch'io ripensi, che deblio clir dolle lodi di due Spost

Regali , un secreto discorrimento di rivo leta e di timore te venemi cerea e 1 petto , e δε mi turba altari ute, se consonde , che inisi smarrisce, e mi sugge la lena. Voi, Sacri Geui .che alle curede' Monarchi intendete , e che ,' siccome di credere mi conviene , dat Merelo det Divino C si gliovi modi avulsaste , olide oggi ustretio it gran nodo ή dami celth io 'mi apparocchio a celebrae lagratid'opera , che lulla d viaira , it paventoso finge o, e la stupitlawlingua rogete e 3 Sticclio ne pensier mi si in iova in mentc., ne parcita sul la iro , clie a questo' luogo , a questo tempo , uil a 'lii 'lla hon nata Coppia non si convelaga , che ora io, vjutanti mi voi,

a laudare in omin io'. l . .

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verse forme di pensare , e pes diversi abiti di volere .riche Segnanella monte e Deli' animo it sangue discorrevole o pigro ; la clata-rila o P oscureaza dei nasci mento : l alta o la dimessa sortuna . Diqua e ancora , che Volle it saltientissimo Platone , cho i Magistrati,

i quali egii nella sua Repubblica a i maritageti prepose , deSSero

opera , che 'l buono la buona , e 'l reo uomo la rea donna toglie se . Or se dei diletio , e quinei deli' amore, ed ultimamente delia intera letitia di due spost la simi glianta h castione, lictis, imi esserdovranno Cario ed Amalia , in cui sono cotanto pari i beni deli' animo , della sorte . il la natura. E per comi uciare da quelli , che in ulti ino luogo sola posti , vo leto hen mi . Ascoliatori , chel' una δ aggiuntii appona at quali ordicesimo anno i I altro e BPPenadet venti duesimo uscito: vedclo in amendue quot sano abito di cor po , e quella serine aeta di membri , di eui clopo la diri itura e lahonili dolia mente non v' ha dono maggiore in terra , e Senza dirui lieto in loramento non e i' uonio etiammai . Quanto h pol negliSPost Rogali quel clitaria ornamento della sanita . che hellegeta viendello' 'ella negat D inna si amin ira lo splendor deIIa Donte, ildoico mover dogli occhi, it candor delia ei laticia sparso di bel Ver-miglio in alio di suggirsi, la onos la logeti adria dei volto , te gravied Ornate mani ere . il nobile Dortamento .-ed in tu ita Ι' esteriore

alitudine dei genti l corpo quel propormionevole rapporto dei dissimili nil uno , net quale tu persolla bellereta h vi postae. Or clu h ,

che in i et rignari laudo vera non trovi l opinione, che gia gli anticlii S ipienti portamno , clio si a la umana bellade un ri Percesimen ira i tot ruggio , che move italia Divina , od nn essempio di quella

prima idea det lielio , di cui lassii net monito intelligibile ardono in Dio gli spiriti ix nudi: e cho., doue te sensibili forme . Ond' e

rono clinento , ut supremo Furit ore bellissimo soavemente ne Sco

M. Nol Regio spos , ancora io v egio quoli accoucia visit Sembi an za , clie appellasi dignita e che desta ne'ris uardanti ri erenaa ianua ore; e quel nobile misto di soave, e di altero , onde fovente a iura compose ii volto agit Eroi. Ne men larga de' doni suoi e

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Mala Ioro fortuna . Vii non e qui mio intendimento risalire alle aliissimo origini dello due Regali Famiglie , e da i somnii princi-rj lom di cia in clade agit nitimi nostri tempi discendendo ritra re il l ungo splendentissimo ordine de i Sovmini Duellii, de i P leniissiini Re , de i magnanimi Imperadori , clio ri lucono ancoranella me inoria de i presenti uomini , e passerauno Pur chi iri a w- coli avvenire: che sol cli' io volessi non nitri menti l i re clie thi addita altrui in hriere tela dipitate te grandi Citili , Ie ample Provineio , i vasti Brami , e gl' Imperj ; vi verrebbe trapassato senes altro diro it rimanente di questo giorno . Ict pol chi e non dico tra voi. od in questa Citta , od in Italia, od in Europa., no in Ogiti piii hirania parte, ove s' intenda virilis, elie at nome solo di Curio di Bortione , o di Amalia Walburga di Sassonra non si scuta ricorret vel pensiero i tanti Eroi deti' una Regal progenie e deId Mira, clieper domo Provincie , t aer vinii Regni , per Iinperj teuuti ngli est remi segni pervennem delia n mana gloria e dest' onore Z Clii h chanon avulsi progenitor chiarissimo dello egregio Sposo'l' Augusto Imperador Cario Magno, Pio , Ottimo , Felice , che 'i decumulo Romano Imperio per armi , per consi glio , per Rcligione restitui, S slenne , dilato ; e delia illustre Sposa progenitor non men Chiaroil Priveisin Vitichirido , di eui piu nobil nemico in guerra , e Pilio evole amico i in pace it Franco Imporadore non est,e giam maiy

e devolo a' Sassonici Duchi, olt re alle molle Provincie venule loro per antico diritto di sangue , il. vastissimo Regno delia Polonia , at quale virtu gli ha condolii 3 Immagini ora clii puo ii compia-eimento , P amor, la tulitia , clae sentita ii buon Cario vellen si felice posseditor diventito di eccelsa Donna , di . cui sorSc non erachi Per somnii doni di natura e di sorte pila a liti si convcrit o :e 'l compiacimento Pavior, la tetigia, clie sentira Amalia vede

dosi donata a Sposo, in cui tanto natura si compiacque e fortuit . Or sebberie a sarritiela e prosperevole I nmana sorte per Sunt inen to di ei asculi' ottimo esti inator delle cose ii huono od accoucio abito dei corpo , la chiarit, det saligne, te ricchoete , Ia potet Za giΟ- vin il assai, percitu lontani ci tengouo da quella triste2Za , che Pro - Iu nostra mente di sua origine immortale, hellissima , sublime, dat corrompimento e dalla dolorinita di sua spoglia , dat verg0gno - εο hi Sogno , E dalla vit servitii ; tulta via sol da i pregi deli' animo vera letitia deriva . Potche essendo i beni delia natura e des la So

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fortunal dove per contrario , perci h i Leni deli' animo via

rituali modi P sono d' immortale sustaneta , piti durevole godimen m', e men turbato da pauroso sospelto ne prende . Or quali sono.

quante, e come pari te doti deli animo di Amalia . e di Cariol hii questi in quella dei Mondo Cristiano'soritissima. Parte, ove aliam cute impera it gran Padre , ed in quella Reg a'ne*li annidella in segnevole sanci oria vivulo . la quale.insea tui te ili Religione ἡ priruiera r mincio per P oitima disciplina , e Pe' lumin Ri escini j de' piissimi Genitori a formar l' animo giovinelio di quel

nu is quella , cho gli manifes id essere i dutii della nuru raro de N

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Ia,sorte desiderevoli sol per cio, clie tenendo in mento da i di sa

st Credere , clie vi si a clii nella socosa giovent i,,uella 'tu do eta Per la copia e pel rigogito dei sangue con pili sora evole spingia

giovane Principe nolle morbideate , o nello deli hie dulla Reggia Fertii quella italia purita di mente , a sorbar la quale allat si ri-

altri in Citta grave e dis igiosa vita sostentae . E pure dulla custita pili clie di altra virlude i giovanili anni si adornana det Signor

quei cli' e clato a noi di ve iere net Giovane Regale, dat teriore delia di tui vita Io strantero ricolga . In quella et, , la quale Lai - didi costumi, e puro voglie san bulbi, id paterno sono divellesi, cd . a sornire it vasto disegno nulla mente des Genitori concello , scioglio da i lidi Ispani , e con Dauco ed alto euoro iiii mica sortuna correndo tocca tu Livortiesi arenu , o di l, in Parma Si P0rta ad occupare la vitota Sede de i Farnesi Signori, e di Parma in Firenae a riconfortare i Toscant animi dolenti della cagione volevecelii Zeta deli' ultimo loro Duca, e di Fireuhe in questo Regno a riporto neli' antico splendore ; e qui or fuga l' Osto ii emica , Orta rompe e la dissa , ora balle l' ardua Gaeta , ora espugna tu sor . te, scara , ora la munita Capua in durissimo assedio strague: emeutre se gravi eose volge eutro a so, ora i di voti Popoli acci glie, Dra per nuove leni, e per novelli Magistrati ni buou reggi inculo delia Citi Itio desse Provincie intende, e come sente coliqui stato per virtu delle vinci trici suo amni ii Siciliano Reaine , in Mobsina, e di Messina trapassa in Palcrino, o quivi emptuti laudevoli uentu gli uni ij di Re a noi sa ri torno . Or C amore , che d OIio naSceu di uinina lascivia, e che di Pensier dolci, e soavi si uutre, LO

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χω - ine aver Iungo in un euore, net quale altamente sedeva la solleci. a cura ili Principato e di Begno i Che se neis' ore , in cui deliopulit licite rure e disciOlto , lo stanco animo riconforta , i Sum di letti non sono quelli , Omle fovente si lascian romtiere gli animigio vanili, naa te salicose caccie , colauto in un Principe commentiate da Senosonte , cum e quelle, clie ritraendolo flava morbule Letat' inclit nano a castita: il percile P antica saxosa festo poetici velami ulta sapienda ascondendo Diana castissima Dea ci appresenta Caccia in

trice. Ma tonipo h , clie io dica dolia Sposa Begale . data ella diquei Pollivio Be, a cui passo l' indolo valorosa degli Avoli , e laticligitin purissima dei Graii Geuitore , e di queli' ottima Reina , in cni la pieta e 'l generoso ingegno ri luce degli Austriaci Imper adori, crobbe pia , magnanima , ςctilite : o heu di si nobili pregi nel solo tempo , clio ualla sua clipartita dalla paterna Reggia .

orso , Clitaris a me Pruove ne lia dato. Ella la magnanima Don in tenera et 4 i di sagi di hinga via appareccilia si a s lenere , e tan io ἰ: Iunge , clauila spaventi sume o Penilice . clio aura a gui cly nomo, che m Ova da loninua P rte a grave vopo di guerra , iurorio sparto di ter alio a questo ite o per leue . Clie se tempo lusu e per questi Lxieri di more, e clie in placer te torna di iure inquat clie Cit tu , nou lo sugge o negli Spettacoli , o nes Giliochi , manelle pili venera te Basilicue , o e o i sucri a vanai adora dei Saliti, o prondo di mun des Sacerdote ii Corpo Santis lino dei signore. Equando lo divolo onoran ac dolle uatiche Citta generosa riceve , Fὶ

s rura , non esset si ve luto Inui in uua Donna d' lini striale immutunata, in una Cortu vivitia d' allelia plena e di splendore , si retia per leganti di murit inio:c di sangue ς Monarchi pili teni illi d'En-ropa , Nil oto cgregii di immitii Imporii lori cd Augusta Si sa dichiarissimo Re, si Len tomperato ut ii maiiit, nisi gnardi, ni i dctii , net modi qui ii iii iero e quoi grate , clie alia somnia Pi C, aed alli Imperio Si conviciac. Ma non vi desie xiii , o Cilla diui , inquet saustissimo di , net quale a ti bi voti uti coni nulla ora in icidi alteriora , nulla di fastu '' dj quanta doleo χχa ora sparsa la mae si a di quel .ciglio I quanta sca ia era in quot volto Rogate Ioconquant O di g nerosa buvignita de es ianuandanti popoli si volgea Z OArualia , o Corto , o SpOsi pili clie oui .i altra Cophia selici l Ardi rete Volidi quel btiouo amore , clie nascondo da per ita simi gliunga di lut ii que' lieni, cndu la felicii i uni alia si compie, vi puri erano' cnori quest' in aera leti etia , la qualo non ra clio ni anchi Perib

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stra Virili. Coneiosi ethh le ragi evoli anime sieno deli' intullo pari Infra loro , siccome est amarono i pili dotii in Divinito fi Mi h eer

di talento . Ma h chiam oggimai , cu' e' uon proeedo dareti auri che ut truscuuento intendano di clascuno , pol chh , dove anche si vero quanto degli astri gia scrissero vanegetiundo gli Antichi , neria vastissimo spadio, che Da la bas in terra h posto e mirati aliissima cerchi, es non Possono in not: non dat piis o men pii ro etera , che Ie anime'avvolga prima cho scendano ad informare la nostra's linglia , ch ae sono te pensanti Sustange d'ogui qualuiuiue materia disciolte ; ma solo dat corpi, e dat sangue , per cui si rice- Uno negli a iunii diversa mente io ideo . Quo' lievi spiriti , che dat rancontro e dati urto S ingenera nos delle commosso parti dei san

ra , 'or di serta. disugnate Iliovenit Si , e' sono dei s i divo i , o contrara abiti della uui auu mente cagione Ur quel sis e , clie perle vene delia prole si move , h Ptello appulito , Hic per te enedo genitori Si mosse, e da questo in quello trapassa, i suoi movi menti , e tulte te naturali suo via liladi sorbando . Qui lici e , cho

Regal

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