Nuovo atlante istorico

발행: 1831년

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MEMORABILI

I PIRieomineia ben presto a guerra eo Maggior furia. loco temporaopo una reccia, coccata alia mano di Ilisse omenelao aveano richi esto Priamo perche restituis Paride, terminaci glorni di Achille Paride istesso agio , Elona, o concludesse a pace. I consigit de Troiani ne di questa guerra e pento da illottet cho axea desithera per 'asseruiativa; a ii Be mosso a' planti reditat lo recce di Ercole. di lena ora Paride, non scoliando checi' odio antico I due serciti resta privi in ta guis de loro pluria- controci elopidi rompe ogni traitativa, e agi ona colla mos P guerrieri P Trojan maledicon Elena i rodisua ostinatione la propria ruina, e quella delia sua patria sospirano et ri torno an patria ; a se te di vendeti do. I 'artiseioso lisse, gelos di alamede principe dei ludo tuti i voti formati per a pace.

I isola di sub ea. proclive alia pace, e stimabile per DOp dieci inutili attaglie, i reci si nascondano ne et, lita .h. Ivalor o scion et , a nasconderemella tenda di tui una ventre di unimmenso cavallo dilegno,chedovea essere con Troja. grossa sonam di danaro, e giunge a sar credere che ria secrato a Minerva. Entrat di nolle ella citia, estermina nomo gliel 'avosse inviata, per compra rem tradimento. Ιr i Trojani sorpres da quest' assalto improvviso. e case,

ritati l Groci ordinano a morte di Palamede a palaggi, i templi sono ridotii in Cenere. riamo peri- Achillo suo amico non potendo salvari si stacca dat Sce a piede degli altari, opo aver edulo cannare suo crud0li alleati , ne tu combalte per essi L inagio suo sigi sotiori proprj cchi. Ecuba sua moglie, Cassari ne di tanto ero diminuisce a fora de' Greci, exau dra sua sglia, Andromaca edova di Et tore, tuti leprin-menta quella de Trojani. cipesse e tuti te donne Troiane, cariche di catene eguo- Et toto oo' suo fratelli, molli alleati, come Sarpedon nori vincitor e terminano a vita ella schia vi tu . te, Reso, Mentiones anno grunde Strage de'Greci. Finalmen Tale i l scioglimento di questa guerra crudele Ilo Et tore, sorgando loro trinceram euti, incendia i 'armata. Re treci appagano a loro vende ita ma quest, sata II uti annungia chei vitiori si dichiarasse per Tro placere e i termine delia loro prosperitu , ed ii prinia; a Patroclo, amico di Achille, non potendo tu op eipio delle venture, checli attendo no in patria. portam oltro il trion de' suo P ne mici, a vangare i ochi di loro riveggono i proprii tetti Menesteo, re Tessali, istabilisce a pugna, e et te in fugaci Trojani dira tene, uore noli 'i sola di Mela; Ulisse a errando die- Molli valorosi guerrieri periscon in questa attaglia. a ci anni prima di rivedere Ita ca Ajace ro de 'Locresi peri- troclo, vestito colle armi di Achille, cci de Sarpedon sce colla sua notta; Idomeneo Filotte te, Teucro, Diomedete, o perisce egit tesso Per mano di itore vitro vano ii trono occupato da n usurpatore, it talamo Itisutiato Achille perta morte deli 'amico, dimentica it ingluriato, i suddititi bellati, o vanno in lire contra de per proprio risentimento versori reci DOp aver sacrificato ricercare asilo Ιl solo Menelao gode de tristo stulto di quo dodici prigionior ali'ombra di atroclo, si precipita et sta spe digione e Ticonduce la colpevole lena a Sparta. mpEgo de 'Trojani per cercare di Ettore, o combatte, ne n con alcunt Trojani corre te coste della Grecia, doli'uccide, o strascina it corpora lui attaccato ad un car la Sicilia, deli 'Africa od approdando sinat mente in Italia r intorno ulla citia di Troja. vi sonda una colonia, samosa pera origine de' Romani.

UOMINI CELEBRI

A. . .

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37 a

Fenic son conosci uti eli' antico Testamento sottoi nonae dimananei. Si a uogo a credere che Canaan loro adre, o si gli uolo di Cam , co' suo undici gli popolasse assai di uon ora a Palestina, o vi venisse subito seguit la sabbrica della torre di Babel; come non si et te in dubbio, che quando Abramo tuns in questo paese, manane vi erano da gran tempo stabiliti, non si a notigia che altro popolo vi si stato prima di ossi.

Dopo hemiosu ebbe salta a conquis in della Pa testina , d bbe terminat o disca cciati per la maggior

conosci uti presso i profani otio ii nome di Fonteii. Omero non parta di questo popolo che di passaggio; lodenomina industrioso, e d a Sidone ii nome di iocain a me. Erodoto gli asse gna una remotissima antichita.

Socondo lui l 'antica Tiro arebhe stata sabhricata 278o anni prima delia nascita di . , verso I 'anno de mondo IIIo, i che assurda mente precederebbe ii diluvio pii di o anni Giosesso non a melle che 9 o anni avariti it Templo di Salomone, ito verso I anno delmondo 276 , quasi a tempo della torro di Babel. Feuic aveano per 'ad die iro degli annali , de 'qualii mentovato Giosesso ci ha conservat ad uni rum meu ti Dione, Diodoro, Menandro, e molli altri ave an anche composiaci storia de Fenicii. In sine anconia tonsedi Berito, che secondo orsirio vive a 'temptra Semiramide, avea traitato O tesso oggetto , d rnsi consultato con Ierobat, sacerdote de dio a , che verisimit mente altri non secondo ii Calmet , a cui sono in parte ricava te queste osserva gioni hche Ierohat altrimenti Gedeone iudice degli Ebrei, o che ave sacrificato alDio 'Israelo, nominato Iao, v ero Iehova.

Da quant si e detio scorgesi heri Fenic si obbono an noverare trari popoli sanios deli'antichila, abhenchela storia di essi si molio incerta , Ρer disetto di monumenti. Ed in salti songa i thri do gli Ebroi o deglial tri cristiani, che Si sono interessati per apporto alla Religione , come S. Clemente Alessandrino, ed altri, a conservarci qualch avango della storia di questi popoli, Appena arebbero iunt a nostra notigia ' origine diessi, e ii nome de loro storici antichi.

I territorio della Fenicia non comprendeva che unas trotta lingua di terra tra it mare Mediterraneo, e lemoniagne I Fenicj merco it commercio fondarono molle colonie, edificaron Cartagine, Utica , e Cadice. Tra lecitia ella Fenicia, Laodicea chlanias Laiahieli Tiro Che era propria mente nulla Palestina , si di pol os trutta in un sola presso a costa da Sidoniti Essa sisteva a 'tempi di Giosue , o diventio per te sue nolle a regina de' naari. Il suolo, do x es iste va questa illustre citia, non presenta ch ruine seppellite sottoci arena, Sur, miserabile villaggio, addita a sua postgione. monti abitati da'Nagarent chia mansi tu ita via Nas sari. Diverse citia an conservat i vestig de loro antichi nomi ora o altro erit , he hi amasi erui. Si dono a rivale di Tiro, rinomata per arti e Commer Cio, e Coriose tuta presente mente solio it Do me di Seide,

abben cherunci uogo vicino conservi quollo di idone. Non ungi era Sarepta Sarnu e ella sua Osigione.

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AVVENI MENTI MEMORABILI

48 Sidon figlio di Canaati credes it primo re de Fonici. Si trova op esso u intervallo sino a regno di

Tetram neSt , sam Os per aver Somministrato 33 galere a Serse ella guerra controci Greci. Temno Suo Successore, si ri bella a Persiani, Dario Oeo assedi Sidone Gli abitanti di questa citia, non potendo Ottenere condigioni favore oli, e edendos ab-bando nati a nemico che alcuni traditori aveano intro dotii entro e mura, per dis peragione si inclitudo nonelle loro case colle ogii e gli, vi appiccanori suoco, o si seppelliscon soli le ovi ne delia patria. Vincitor Dario non conquis ta cherae ceneri, allequali purorae molle riccheet g in Oggetti regiosi, e inmotalli usi Ilino di Sidone solo era suggito allo fiam me, tanta villa glira inutile, perche molio famigii Sidonio suggite su lor vascelli si riti rano a Tiro, et sortificano. Si ei sabbrica Sidone, ed i suo i abitanti antengono nol ouore uia odio controci Persiani, che scoppia si compari re di Alessandro ii grande. PSidoni controci 'ordine de proprio principe, prono tosto te porte a conquista toro macedone, it quale volendo arti selici da loro Abdoloni mo per e , t tu virtuoso do citia dini Vieu βο questi ritrovato ne suo tardino da' deputati, cho gli porta nocia corona, intento 'lavori campestri Ricus da prima lungamente, non volendo abban donare la pace delsu ritir per u trono Final mente si arrende 'voti dei suo compatriotti, e con quella man O, che avea secondatala terra traitando a vanga per procurarsi inviti , ah henche disces da sangue reale , stringe degna mente Iosce tiro, e sorma colla sua prudengara felicita de'sudditi.

Sidone, come tuita a Fenicia, cade solio ii dominio dei successori di tessandro.

in i I primo re de' Tiri e Abibal, predecessore 'Iram,

tanto noto per te sue relagioni con Salomone. β95 Non sicia nulla di certo de' Re che gli succedono. Pigmalione loro erede non e che troppo celebre Per Varigia, e crudeliari uccide suo cognato Sicheo per Sur pargit oesori, a Didone edova di questo principe dolude 'avidita di tui oras portando te sue riccheZZesopra vascelli, co' quali trascors molli mari, approdasnal mente sulla costa di Affrica vicino ad Utica, ovesonda a rinomata colonia di Cartagine. Tiri invidiati per la loro opulenga da'Re vicini, eg g si fovente sposti a loro assalti, e ostengono in diversi te inpi ungi, assedi, de'quali uno diara inque edri altro redici anni. Alia sne sotio it rogo di uia dollor principi, Baal, Nabuccodonosor vince 'ostinata loro resisten Za. Non potendo ossi disendere tu olire lemura, si salvano in mare Opra navi, e tibi, an donano a vincitore te casu deserte, che tuti sono diatrui te. Tiri risabbricano una uox citta in lan 'isola pocolontana , te anno io tesso nonae, e la sortis cano ita modo a renderia quasi ines pugnabile. Repubblicano ilnuovo overno i capi chlamati Sugetti ne sono i iudici. Coiranda de tempo innovas i 'Autorita regia Duranteu interregno, sit schia i , he i commercio avea ingran numero adunati in Tiro ucci dono i adroni, usurpano i tesori, e sposano te odovo orae figlie di ossi. Volendo pol scegliere nine, convelagono di nominaretra loro colui , cho it primo ne gloria oppresso edeSSei sole, ed in ta modo compari rebi, ii pili favorito de-gli Dei. Uno solii avo che ave secreta mente salvata lavit arsu signoro, Stratone, gli riserisce questo decreto Ilrico noscente adrone gli dice noli istante che tuti glialtri osseret eranno domani oriente Per is lare ra να- rizione des sole, tu Prondi tin 1Pediente a alto 'Pο- sto, girari tuo sguai di amoccidonio sti luogo della Piualia torre dolia citia, o tu la edra in locata uiri-333

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mi aggi Segue i schi avo i consigito, e riesce. era- vigilati gli altri schia vi della sagaci tu dei compagno, 'ob-bligano a manifestare a persona, cherali ave suggerito talo spediente Egli confessa it tutio, ali schia vi attribuendo agit Deida salvegga di Stratone, to proclamano Re. costui succede it glio, Io celtro passa elle manido'suo discendenti l 'ultimo de'quali his mas Anselmo. Sot loci suo regno Alessandro comparisce innangi a Tiro. 361 333 I iri gli spediscono vn ambasciat con doni per es-s , e istori perci' esercito Voglion averto per amico, non gia per adrone Avendo dichiarato di volet entrarenella citi per osscire u sagrificio a iove, Dio tutela redi Tiro, gli e negatora' ingresso Altero Alessandro pertante vittorie, non a tollerare uri simile Monto, e ri- solve sorgare la pia ZZa CO uri assedio.

Assedi di Tiro. Ri soluta Tiro di non arrendersi, distribuisce te maC-chine sopra te mura, e te torri Arma a ioventu, pre molle ossicine per altiva re i suo numerosi artesici. Da per tutio risuonano preparativi di uerra. impossibile avvicinarsi alia citia per darvici'assalto, Sen Za fare uri argine, che arrivasse dat continent fino at Pisola, ov'e 4ificata. Ahhenche questa impres presentasse dolio diis colla, che embrano insuperabili, nulla piab abbatiere, o vincere a costanga e intrepideZZarai Alessandro Ma revedendo che questo assedi sarebbel ungo, crede ove prima tentare uri accomodamento Spe disce alcunt arat di per invitar i iri alia pace questici ucci dono tuti contro it ritto delle genti, li gittano dat Palto olle mura ne mare Alessandros degnato per si grave insulto, si affretia a costruire una diga , e trova elle vovi ne Heli antica Tiro si tuata ne continente de'materiali che gli servon per it-tare e fondamenta I monte Libano famoso per i suoi cedri, quivi vicino, gli somministra i leguam pei lavori Α, is ura che gli assedianti si scostatio da lido crescon te dissicotta per a maggior prosondit de mare, e perche gli opera sono molestati a 'dardi lanciati dat Pallo delle mura. Final mente a diga incomincia a compari re sopra leacque e mentre i iri sanno uou sforat per impedirnei compimento, e ovesciata alle onde. er questo tale accidente Alessandro e quasi in procinio di abbatiis donares 'assedi O ma Ostante ne' suo disegni in poco temporia costruire una uova diga, non senZa in sinite dins colla Indi conoscendo 'impossibilita di prendere Tiro senZa orge marit time riuriis c d elle navi, investe dinotte a citia per mare, e per terra ed ordina 'assalto generale. In quest istante orge una sera tempesta, che obbliga gli aggressori a riti rarsi sui ido. a iit hseguita a disendersi con ardore Alessandro εtanc di una Cos vigorosa resisten Za, Ordina nuOva mente i 'assalio. Ilcoraggio cresce an proporgione de peri colo. du partiti, eguai mente in fiammati, si attono como leoni. Gliarieti de Macedoni sanno crollare e mura La citia epres do po ette mes di assedio I iri disperati suggotione Templo, implorando it soccorso degli Dei altricii n-chiudendos nelle loro case, revengono i vincitore conuua morte volontaria I Macedoni passano a si di spadadue mila omini Alessandro a metiere in croce in- torno alle mura due mila Tirj. Lamittara smantellata Soprale sue ovi ne Alessandro disica una citia, che rimane

colla enicia solio ii dominio de successori di tui.

UOMINI CELEBRI

A. . .

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I SSappiam quanto regiose ossero e rapperie, o letin ture des 'Foni j La loro porpora su per cos dire, ii dono de caso. Un cane a pastore timolato dati fame speZZ una conchiglia i sangue chemorusci gli in sqIa gola r u colore meravi glios percosse a vista de glia stanti si tro voci moggo di applicarIo alle rapperio ,

veri ne esso riserbato perci' ornamento de'Mouarchi.

I Fenic surono navigatori, e commercianti damn tem- po immemorabile. bitando un aes in fruituos lungo Ie coste de mare, sentirono i bisogno di es porres la loro vita in alia do' venti e delle onde, per andare otio altri limi a racco gliere ci di che loro era avara a natura Leriores te de monte Libano, e la como dilutae' loro porti erano regios doni, da cui seppero tra prositio. Non si dubita che i commercio loro non osse glustato larga mente, si da primi secoli opo i diluvio ilcbe reca tanto tu meravi glia , oiche a navigagione quasi sem pre suppone progressi in astronomia, e in mol- te arti dissicili. Non pote vano egi in aver che gli astriperaui de Seguirono a principio P orsa maggiore, esinat mento ad una stella si rivolsero deli orsa minore assai tu vicina a polo. Mentre cheali Egietiani superstigiosa mente abhorri vano i mare, i Fenic lo correvano con audacia, e colla mag

gior utilita Le sole dimi pro di Rodi, a Grecia Ia Sicilia, la Sardognacii videro moltiplicare te oro Olonie. Eglino pervennero alte pia gge meridionali delia

Spagna , passuronoes Stretto, penetrarono eli Oceano. Cadico divont,il loro magagetino Latetica, ed ii rimanent delia pagna lor somministraron immense riccheZZerne traex an egi in il mele, a cera, la pece, i ferro, ilpiombo, i rame, to stagno ec Furono obbligati a mettere alle lor ancore in vece di tombo, cli esse porta vano i 'argento che loro abbondava eccessivamente Poco tempo dopo I guerra di Troja, se condo Strabone. Fe- Dic aveario gia stabilimenti ullo coste occidentali del-ΓΑMica L scri itura parta di frequenti vi aggi, che sa- coano te noti di Salomon solio a condolia de Fenicjnella terra di sir, o di Tarsi che vie ri putata delrogno di os ala in Eliopia , donde in capo a tro anni ri- torna vano carichi di oro, di argento, di gemme, o di attre specie di mercangie Faltori di tuitici popoli noti, eglino occultavan gelosa mente i segreto della proprianagione, per non dividere con altri it loro profitto. Non ' ha cosa tu memorabile deli impresa seguitada Fonio verso 'anno co avaritim Cristo, per appagare la curiosita di Neca re d'Egitto. Questo principe li iace partire da marinosso con ordine di costeg-gia rori' Affrica, o di entrare et editerrane per te Olonne di Ercole, ossi lo stretto di adice. Ne tergo anno glino si recaron in essetio all'imboccatura dei Nilo.

Deest applicare in parte 'Fenic quanto si s in torno te scient degli gigiani. Ad un popolo navigatore et rassicante, manca non poteano cogniZioni di geometria, di occanica, d artimetica, di geograsia c. e acqui- Staron essi a poco a poco, e non ' ha ubbio che una pratica molto imperseita per loro Suppliva alta teoria Viene loro comunemente attribuit la invengione delia scri itura alfabetica. In somma embrano egi in superioria gli Egigiani per la orga de genio Schiavi questi dei

loro regi uili 2 e delio loro sanete, si sermaron a termine, ove pareva che ogni cos i invitasse alia persegione, alte coperte quelli secero nuovici rgi per occare lamelo loro passi surono tuti in certo modo segnatida prosperi eventi. II avidit de guadagno vi contribulsors attrettanto, quanto la tempera de' loro ingegni.

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L'atti una de trassico non resoru da gni superstigione la Fenicia, bericli sembri ch 'essa sosse vi meri Osog-getta dolPEpitio Ιl culto di Venere a Biblide ora mi

sita di libertinaggio, Di sagrificii umani erano una pratica religiosa. Si ad Ottaron assurde tradigioni in proposito di Adone, hi amato ancora siride, O Tam nuZ.

Quando it sium Adonide , pareva into di sangue, se-

nomen assa naturale, Olche te sue correntiora evansidietro alvolt una specie di creta ossa, te doniae aliora amara mente plange vano la morte deli 'Adone di Vonoro segnala vano con agri sicli su nebri, ed anche con flagella gioni it loro cordoglio. Ne di eguente supponendolorestituit ne cieto, si ad evano it apo sicco me gli Egi-Ziani, che perdui aveano ii di Api. Quelle che salvarvoleano i loro capelli oveano , per quanto dicesi, prostitu irsi, e applicavas a templo ii proχgo della dissoluteZga Strane illusioni , he oltraggiando a religione,

degrada vano a natura mana.

Fenici adora vano ancora Eliogabalo otio a gura dilucono, eastarte soli quella di una donna cla cui parte inseriore terminava in coda di pesce L fggiam in Eusebio che essi sacrisca vano alites de' sanci ulli a Cronos e che innovavans ogni anno tali orrendi sagris 2j. Questo popolo originaria mente in vece di tem p avea de boschi sacri, che chiud eva con siepi O mura. ante neva perpetuamente i suoco sacro sopra gli altari Psa cerdoti anga vano durante i Sagri figio, d invoca vano gli Dei sintanto che la vittima fosse consumata Nelle loro cerimoni si suonava lamin gina, flauto su nebre di avorio, iungo u palmo, edi loro particolare invenZione. Ad onta

di tali colpe voli sollio isella cosmogonia di anconia tO-

ne, savolosa come tuti quelle che sono parto detrumana

Bmmetiem caOs tenebroso, ed uno spirito, che pone inordine universo Pneuma . e sue de sopra tutio ilrimauente, nulla hanno di comune colla Bibbia Non paria ostiis della caduta detruomo, ne pur de diluvio, edolla dispersione d0'popoli. Si e duraque troppo leggier-

monte astor malo, ch'egii ebbe notigia do 'nostri libri sacri Eusebio, chea conservat uias ram merito detropera sua trado ita a Filone, accusa ch'egli oti duce atra teismo Certi autori anno ripe tuto a COS Stessa, ostenendo non dimen che suo intendimento era di accreditarela idolatria Queste due accusa Zioni Sembrano contradit-torie exestu verisimile ched 'autore abbia se inplicem enteri rite te opinioni leologiche de suo paese, o me crede- vale egit stesso. Et puri a dii primo uomo, edi una prima donna assa diversi da Adamo, eda Eva; attribuisce a loro discendenti 'invengione delle arti ait 'uno di fato it suoco, at Paltra di costruire capanne e cos delia cacciae delia posca , degri strumenti di serro ec Posa glici sondamenti della sua storia su gli sortiti diva aut cheri Greci nomina rono Ermete, eri Latini Mercurio I 'opera sua oggi vie tenuia per autentica; esse tante favole ed allegorie, scorges inessa conplacere la sanciuilegeta dei mon do.

Si conosce poco a forma degli abiti de' Fenicj ab biam sola mente alle otii attiche, cherae maniche ditati abiti erano molio Iunglie La algatura delle Fenicietas clava ii pie de sco verto te doniae de popolocia lega-Vano con una Semplice coreggia Le icche orna vanodi oro, e di gemme La mitra di esse pii O men pre-Zi Osa, erasormata aguisa di cono e vi attaccavano uri velo.

La acci sormava a deligi delle donne Fenicie vianda vano con arco in mano, e conda faretra sulle palle.

loro corti abitidas clava no edere a calgatura in formadi Coturno, che per tetro risaliva sino alia pol parael lagamba, ora'avant sino a ginocchio Tale algatura eradi lino, di uoio, di iunco , di legno, secondo te lorosa colla. Esse pingevano di nero e palpebre, erae loroci glia, onde far compari re gli occhi tu aperti, e tu grandi. Quest' uso conservas ancora in tutio Oriente. Eino de sesto articolo.

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ro aes si videro figurare molli ero de tempta volosi. Ercole silava presso ad nsale regina di idia. Riesce impossibile it rimoniare ali' origine di questo popolo, eguai mente clima quella di tuiti gli altri deli' Asia minore. La storia tui volt ceci presenta in granditi alle vittoriori portato sopra i vicini, e ora inchius ne limitici iuangusti per te loro dissalte. Invasi successivamente da gli Assii j, da gli Sciti, da' Medi, da' Greci, provatorio in fine tu sorte di tutheae naetioni incivilite, o divennero provincia detrimpero romano La idia porto ne'primi tempi illo.

Gli Eraclidi, o discendenti di Ereole, regnarouo dopo diloro. Credes che Argone si stato it primo re di questa stirpe eri'ultimo undaule Essendo questici primo, di cui partano con distingione gli storici deli'antichita esso segnera parimente la prima data degli avveni menti mo- morabili do regno di idia, iacche solo Per favole econosciutori regno de mentovati suo predecessori.

La parte mariti ima di questa contrada, essendo Stata OC-cupata a coloni di Jonj si chlamata Ionia, a cui capitale Efeso su laudata da uti sigii di Codro re di Ate

vine alcuni Frig scampati dat sacco di Troja essendo vis risuggiti, a chlamaron anche Frigia. Un gran numero di id essendo passati in Italia, 1ondarono uella Oscana diverse citth. Tra te citia della Lidia. mirne, che portavari nomedi uti Amaggone, o a conserVato. La citia di Focea colonia tentes sormodo sciam cheo disico la citia di arsi glia Cuma, Cimea fucia tu potente delle coloni Eolle Clego me ne hi amasi Vulsa, edΕritrea Eretri Dirimpello a Scio l'antica Chio, isola, lacui

capitale orta vacio tesso nonie, ora una colonia Ionia.

I 'isola di Samo su popolatu da' Carii prima di esser i d gli donii. Quella 'Icaria, samosa et nome 'Iω-ro, divenne deserta Essa chlamasi Nicaria Nella parte interna della Lidia, la citi di Sardi era a capitale del

to da Ciro, questi sece delia idia una provincia delia Persia La citia 'Ircania, a cui Osigione pare OCCupata a Marmara su popolata agit Ircani, che i Redi ersia vi trasportarono. Quella di Magnesia, presso delia quale Antioco it grande su dissatio da Scipione chiamasi agnisa. Rimontando verso it Meandro edu- vas la citia di Filadelfia. Ιl attolo, te cui onde roto lavanori oro, era n sume ulla idia.

Chiamasi Catakecaumene, aes incendiato, In a Stoterritorio che si ostendeva alia ista alia Frigia, o ildi cui suolo ora vulcanico Sotio Tiberio a citit, principali delI' Asia minore, tra te quali eran Sardi, Filadelsi , surono quasi ovesci a te da uia tremuot a. Quest ultima presente inente viei chia muta agi Otto mani la-Shelit, ossi bella Cistis. 23

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Argono, proni poterat Alceo sigilo diircole, ori primo degli Eraclidi che regna ella Lidiani' ultimo e Candaulo.

Invaghitos questi perduia mente di sua moglie , e par-Iandone incessante mente, hara 'imprudeneta di es porre glioechi di Gige , uno de suo favoriti, tuit' veggi della principessa. Uscit Gige da luogo secreto, ove line loavea collocato , Q ved ut d alia regina Essa non ne famostra ma animata , o da desiderio di vende ita, o dacolpevole passione, chiam a Semige, ear intimacia scella o della morte sua , o di quella de Re onde spia roi fallo commosso Questi si appiglia ali ultimo partito; uccides Candaule, e divi ene adrone de suo talamo, dolorOIO.

I regno di Gigo se dapprima convolt da una sedi-Zione, eccitata datPorror che inspira i suo delitto; in idue partiti invec di combattere convengono di deseri reali oracolora Della Gige pedisce a templo ricchi, magnifici donativi, sed i Dio si dichiara per lui. Gigo non regna chera anni. Ardi suo glio gli succede Sotiori regno di costu i Cimmer caeciati agit citi ven gono iii Asia vi com- metton grandi stragi, o 'impadroniscono di Sardi Eglimia ore opora aver regnato 49 anni.

Sadiati suo successore iacia guerra a Milesi, e muore prima di averta terminata. Non regna che I anni.

I rogno diraliatio si glio di adi altera glorioso, e dura 5 anni Egli prende te citi di mirne, e Clazomene,

cacciaci barbari a suo stati. I suo sercito continuata uerta colla citia di Mileto in cominciata dat adre. Avendo Aliat te in viato un ambasci adore per traitare una tregua, trova costuicia pubblica plagga plena di provvisioni orali abitanti intenti a banchettare magnifica menter ne a vviso ad Alia ite, it quale in ganna tota tale artifigio, disporando 'impossessarsi di una sortegeta cosΙ bene prox vista di vitiova glie, leva l 'assedi e traita la

pace.

Conthat te iungo tem p questo Re contro Classare, esiuisce questa guerra conis matrimonio traci loro sigit.

Is nome di Croso ricordaci fasto est opulenga. I ric- hi doni in viati a Dolso anno credere immense e sue ricchenge Egli uniscera a gloria delle conquis te a quella deli opulenga Aggiunge a suo statici Frigia, amisia, la aflagonia, a Britinia, a amsilia, e tuti te pro vinci de'Carj, degli Jonj de'Dori e degit Eoij. Proteg-ge te scieuge, e la sua corte e Segna lata alia presengad molli de sotto aggi della Grecia. Si complace particolarmente di a pompa di sua magnificenga innangia Solone mos trandoli i suo tesori. I flosos legislatore non ne rimane abba gliato, e gli manifesta di nonsa per ammirare altro in uu Om che te qualita personali Cres gli domanda se ma ne suo vi aggi abhia co-uOsci ut alcuno perlattamente felice Gli risponde Solone , esse questiis citia dino di tene di nomo Tollo, che generat mente stimato, avea passata tu ita a sua vita agi a tamente, cheavea edulo sempre florido it suo paese, e che opo di aver edulo i gli do figli era morio combattendo per a patria. Meravi gliato res ueli 'udire cheilsilosos citasse co- me sempio di felicita, si mediocre stato gli domanda Se VeSSe trovato persorie ancor tu selici di Tollo Si, gli is ponde Solone, orano questi duo fratelli Cleombio Litone d Argo, celebri Porcia loro faterna amici-zia , o Pel filiales amoro. In ura torno di solennitauedon do cho i uoi destinati a carro, che Portar

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emosti A Unit oecidenti, cho non si Ossono Pr Medere e e siccom non iam lia corona, ch αγο i combattimento , cos non iudichiam dolia felicitis di tin uomo , ch a sni di sua ita. Nol tempo tesso trovas a Sardi i celebre sopo, che improvera a Solone a sua severa rancheZZa, o Ioavverte, o di non avvicinarem grandi, o di presentarior soliant ci che pu dilettarii Solone gli rispondech bisogna, o vitarii, o dire iocche debbe essere utile ad essi. Non tarda res ad accorgersi, in Solone gli avea dotio ii vero. Due do suo figli divengon oggetto di affigione a suo uore Uno perisce algrado tuti leprecaugioni prese, onde evitare l'adempimento diis ora colo, che ne avea predettacia morte, i 'altro diviene muto. Verso questo tempo a gloria di Cir ro di Persia incomincia a templerera oriente Cres deciderat op porsi a progresso delle sue armi Invia ricchi donativia Delia per sapere qua sarebbem evento di questa guerra, e quanti anni durerebberi suo impero. Le risposte deli oracolo sono scure ed ambigue. Annungiala prima che se gli porta te armi contro i ersiani, u grande impero arebbe interamente ovesciato Predice la seconda cheri regno di idia durer sino almomento, in cui u mulo occuperebboci trono dimedia Colpito da questi presagi non trascura it Re alcunmoget per rendere probabile tale successo Stringe al-loanga o due popoli iii potenti della Grecia , i Lacedemoni, e gli tentes comandati a celebro Pisi

strato.

Sordo Cres alla voce di uno do suo ministri chogli dico: Guardati, o Signoro, atrassatiroci Persianii quali sono nati in v aes iamr o montuoso incallui ne travagii isella fatica , estiti ed ali mentat grossolanamente, risei elle oluttis , cho cihanno iam molliti. Tu rischi di Perde tutio con es si, Messi non hauno ch a guadagna tutio con s. si eo di combatterii, doτresti allograrii di non essere attaccato a costoro. Persiste res nella sua idea Vinio e scacciato da trono ede ii suo aes devastato, Saccheggiatici suo tesori , distrutto ii suo impero, e sarebbe perito sui patibolo, se ne momento in cui a per incamminarsi alia morte, it nome di Solono da lui pronunciato non avesse fissatara attengionee occitata la pietata Ciro, che informato de motivo di talo sciamazione, e di que che ii saggio reco avea detio allo venturato monarca in meZZo alle sue prosperita, temendo verisimit mente te tesse vicende per se medesimo, se non avesse donata a vita a suo il

A. . .

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RELIGIONE COSTUMI MILIZIA.

I id adoravano particolarmento ii di Anaiti. Gli altri loro numi erano Giove Diana , o Cibes inmasnosia solio ii nome di pilene, perche veniva venerata in una particolare mani era su questo monte 3

pure, come altri Vogitono, in una citia ol medesimo nome, a quale a riseri re di Strabono su ovinata davn tremuoto otio it regno di Tantalo Ella vione pesse volt rappresentata et roVescio di molle antiche m da gli di agnesia, ne frontespigio diis templo aqua tiro colonne, e tat volt sopra diis carro. In Magnesia oravi, templo dedicato a Diana Leucorina non inserior a quello tanto celebrato di Diana sesina. Essi aveano preso agi Assiri var costumi infami converion doli in alti religiosi rae loro sacerdotesse celte traIo tu bello donne de paese, si prostituivano in onore delia mentovata deita, e cui principali seste si cele-hravano con eccessi simili a quelli de baccanali. Lid auoanora uso religioso di sotterrare i morti. Gigo uno de loro Re vendo perduia a sua innamorata, sece elevare come si dice la sopoltura di Ioisopra una eminen Za cos alta, che da qualunque parte dolia idia si osse venulo, si scopriva. Alia ite ad re

ti collo di terra , che avea tu diis quarto di lega dicircuito, e 56 pie di di diametro. Quosti iccioli

monti di terra, che s innalgavano sulle ceneri de trapassati, era te tombe sate ne pili remoti templ.

I id portavano doli Iunglie vesti, de pari heri popoli deli alta Asia Prosso di ossi ora n infamia ilcompari nudo in pubblico. I Re porta vano de mantelli di porpora, di serma quadrata a di sopra delio loro lunghe vesti Ercole avendo interamente dissa ita lapolita regina delle Amaggoni, sed dono delia scure a oppio agito di questa oroina ad Malo regina dilidia. I successori di questa principessa lamsaron come Cettros a Candavi aboli que si uso, e la sece solamente portare avariti di tui da unservo Gige avendo satio ostruire in Milas citi dolia Caria un templo in onore di iove gli foco metiere questa scure in ano in voce de fulmine.

Secondo Filostrato i id ed i Frigi, loro vicini privano conrarappi leggieri e parti de corpo , cho

Greci lasciavano scoperte, e particolarmento it viso. Winckel mann se a quest proposito a descrition dolia pittura dilan vaso che appresenta Ercole tra te amoro se catene di onsale la quale si ede con re attre figuredi donne. Questa Regina vi e in vituppata in una stossa Sottile e trasparente, che passa a di sopra dolia sua

tunica. Questo rappo come Un Vel copre non Olamente la sua mano sinistra, a risale sulla parte inferior do viso sino a disopra de naso Gli uomini di idia portavano eguai mentem abito, eho discendova sino a piedi Le oro tiare, o berrette,

erano simili a quoli degli altri popoli deIPAsia. Ciro opo di ver into Creso, per avvilire i idj

renderi essemininati, volt in avessero delle tunichesotto i loro mantelli che portasser de' coturni, e sa Cessero imparare a cantare e a suonarcia cetra a loro

figli, con altri simili seroigi.

I id orano uoni cavali eri e catti vi marini Leloro armi quasi simili a quelle de Greci erano lestesse per a cavalleria, e per i insanteria. Si servivati di carri armati ed erano inomati per agili tu , celerita delia corsa di questi. In tempora pace so spendevano i loro scudi, o te oro saretre alle muradolla citia. Fine de settim articOIO.

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