장음표시 사용
81쪽
O si toerano per alcune parti selamente, e allo. ra si dourebbe supporre , che queste parti non eon tenessero , nὸ fisssero composte di attre parti-eelle di materia : locchὸ ε falso , percia contrario ait' esperienete , e alle dimostratiotii della divisibilita delia materia ali' infinito . Dunque se icorpi non potano mccarsi seneta compenetraetione , non puo nella materia solidita concepirsi , si cehὸ se te proprieta esknriali det eorpo sono latrina di mons one, e la solidit , tolle te quasi toglierassi anche ii corpo ; e se di queste la m teria non E capace ; bi segnera pux consessire ,
Accademici, che la Materia sta niente. Uargo-mento ε di Sesto Empirico si in; ed ἡ tale , cheBayle si) conse si ingenuamente , non e&rvixisposta bastante a potello sciogliere . Onde ὁ , .che posto ii sistema de' Materialisti , si dout pur dire, e Noi, e 'i Mondo tutio effer Niente . Che domine di arrigogoli son questi , dire- te Vol Vi E cos, pili evidente , che tu parti, e dici spropositi ; che noi sedendo con tanta paeti eneta ti sentiamo ; che questi quadri pendanodalle mura 3 Planci coli' evidenra , Signori mici . Vi ἡ co se pili evidente , che la Luna sta egualea un mediocre piatio ' Vi ἡ eoa pid evidente , che ii vostro corpo presente sta io stesso di quel, ehe portata dati' utero di vostra Madre 3 Vi E
82쪽
schio odoroso 3 E pure io stimeret vot troppo ignoranti , anti stolidi , se vi eredessi capaci di sup-
porre, che queste cose stan vere, che queste qualit1 sian ne' corpi, e non in not stessi . Sedunque l' evidenta E uguale nelle cola fit se , enelle vere ; chi mal potra servirsi di questo meΣ-Zo per giugnere alia distinetione dei vero dat El-so 3 Eseminate di gragia la foreta di questo ar-gomento . Vi E cosa pili evidente, che un uomomet tendo la mano nel suoco debba sentit dolore 'E pure i Paralitici Francamente cid sanno sen dolore. Vi E cosa piu evidente , che uno , acui E stata lagitata la mano , non possa pili sentis nella mano dolore E pure si osserva 4 chera luno anche molio tempo dopo il lagito sentaquella parte dolersi, che pili non har. Ed ἡ cio tanto vero , che Arnaldo si) si serve di questa esperienZa per fir vedere , come l'Anime net Purgatorio , e netl' Inferno possiano sentire te pene corporali, ancorche lontane da' corpi. Enir
te , Uditori, per uii momento negli Ospedalide' Paetri , e sentirete delle cose biretarre : Chilien per certo di aver te corna in fronte , chiessere un fiasco di vetro . e scostarsi da ognuno per dubbio di rompers; chi di essere un Gallo, e saltare addosso a tuiti . credendoli Galline . Ma voi direte questi son paetet . perchὰ credonodi vedere cole , che gli altri uomini non veg-
83쪽
eessi, the veggo tuiti voi colla testa in gid, e ipiedi in arta , sarei tenuio certamente per paZZO: E pure io vi dimostreret per te leggi deli' ottica, che voi v 'ingannate , e non io . L' esempio, ehe a tal propolito figura it P. Malebranche si),ὸ degno di esserui ricordato . Se un uomo idio ta avesse gli occhi tariente disposti, che vedes.se la Luna tale , quale it Teloscopio ce la di-mostra ; e dicesse gridando a circostanti : quanti
mari, quanti lashi io veggo , e quante montagiae t Ecco nel meZm vn mar negTO : Non ve dete uoi quel monte altissimo dalla parte occidentale o che tratio immenso di terra at meetis zogiorno , quante acque vi sono neli' oriente i Chedirebbero a queste voci coloro , che col cannocachiale quel Planeta non avessero mai osservato . Direbbero certamente : ἡ paeteto ii poverino . Epure direbbe egii la verita , betachὸ contraria at senso comune . Or dunque , seguita it Pa- , dre Mahbranche , se tutri gli uomini creadessero esset simili ad un Asino , ehi volasse sestenere esser tale , quale ognun crede at presem te di essere, non serebia egit tenuio per parao
meno astratio in queste materie , ne dice , chela propria essteneta da mi si conosce per una intuitione , o sia criscieneta interiore , che cia seu nota di se stesio , e che deli' attre cosse , a riserva
84쪽
biamo noi la certeaeta e tanto meno detresisteneta de' corpi ε, giacchὰ nὸ deli' evidenra de' sensi possiam fidarci, come bastantemente si ἡ vedulo; I E della propria costienia interiore : michὰ sequesta intuitione sesse una prova irrefragabile , sarebia ella costantemente in tuiti , ed ogia unos ebia sicuro di sua esisteneta. Ma noi sappia mo , che it fimoso Gorgia Leontino , at riserie di Sesto Empirico iij, sece uti Libro intitolatodi quel , che non v' ὁ, o sa delia Natura ; in cui dimostrava tre cose . t. Che ogni cosa flniente. 2. Che sebben vi. fusis qualche cosa , non potrebia da noi concepirsi . Che quan- tunque vi iussero, e si concepit sero te cose, non trebbero da noi spiegarsi. Dat che si scorge ellere stato lui se non certo , almen dubbiosa
della propria inesistenaa. Che dirδ io idi Pitto ne , di Sello Empiti eo , di Arcesila, di tuiti gli Scettici a Che dird di Socrate , di Platone, degli Acca Omici tuiti. i quali ass rivano francamente di non sapere , nὸ poter sapere glammai , se essi, nonchὸ gli altri corpi, esistessero i me diris io di udis ori, di Moro, di Myle , di Malebranche, de la Motta te Vayer , e di tanti grandi Vomini Cristiani , e Cattolici , i quali confessino di
85쪽
gionevole, che non vi ἡ uomo di buon sensio. e che Appia penare, it quai non consessi , ensere impossibile it dimostrare con certeam MaTematica per lo solo lume naturale l'esisteneta de corpi. Ed eccoci gia net sistema intelleituale de-gi' Idealisti, in cui se tutio ἡ spirito. ii corpo , e ciocchὸ at corpo appartiensi . ara niente . Ed in Atti che bet sistema saretae questo, in cuiniente dobbiam temere, niente sperare , e di niente far conto in ordine a G,rpi et efindo queste
apparenre, che svanisconci colla nostra morte pia morte pol ὸ da desideraria, anetichὸ da temer-s; se non ἡ altro , che un' aboliatorie , ed uncancellamento di rutte te idee avute in vita , edun acquillo di nuove idee eterne e vere . Il .
merito degli spiriti in vita consiste in non Aecorato det corpo , o sia deli apparentii ideale diquello , e in non complacersi di ques vani allattamenti . Il demerito pol consiste net darsi tut-to ait' idea dei placere, della gloria , deli' ambietione , e in istar sempre occupato nea' apparenueor porre. Felicissimi bono i primi in vita , per-chὸ conoscendo se essere non altro che spiriti. da puri spiriti viverebbero , nulla des corpo curandosi . Felicissimi dopo morte, perchὰ di nuove idis arriechiti eternamente nella contemplaetiondella verita sono occupati. Infelicissimi sono alcontrario i secondi in vita . percia credendo nella vana apparetam corporea trovare ii fine de loro desideri , in continua sollicitudine mirovansi. non potendo glammai uno spirito nel corpo , che
86쪽
che 8 il suo contrario , ii centro di sua quieterinvenire. Infelicissimi dopo morte, perchὸ privi sono per una eternita deli' unico placere , chepota. avere un puro spirito, piacche acquistanoessi l idea di uti sommo bene spirituale, ma nonne godono pol l 'intulatone beatificante. Plano , mi direre vos , Accademici : esto sistema olire
ad essere un perseitissimo senatismo , e contrario alla Religione, la quale prova a maggior segno I esisteneta de' Corpi. Io porrei qui ris ponderui, Uditori, che se ii me Eo pid sςuro, aneti unico, che not abbiamo , per accertarci dςll esistenra de' ἡ l eviden q; e se l' evidenra appunto Equella , che it pia delle volte ne' nostri giudinc' anganna; impercettibile sata a noi l'esistenχαν delia materia ; onde se la coscieneta interiore al- .
da conchiudere, che non sanatico, ma verisimile pio degli altri ὀ il sistema degli Spiritualisti, pdi meno incerto . Potrei dirui con Bayle si), che. o Pirrone tornasse es Mondo , exosse Cristiano, sosterrebia egit con pio calore , francheaeta resistenza de' corpi rgiacchὰ la Rivelaetione , ed i Misteri di nostra credenra sono incompatibili con t 'esistenra delia materia; e che la Teologia Cristiana sernisee dialomenti insolubili it Pirronismo . Potrei seste
87쪽
nervi con Malebranche , che Pinesistem dol co po niente pregiudica alia nostra Religione . Masono io troppo persuaso di avere un corpo informato da un' anima, per non lasciarmi sedur-re o da qualche Epicureo . che voglia farmi per-der lo spirito o da qualche Idealista , che voglia sarmi uscire dat corpo . Ho io una certeZZa trop-po sicura delle verita rite vate , ed ho un' idea troppo chiara dei Creatore , somministrata mi dat-la Fede, per non invaghirmi, nὸ restar serpresbdi una delawle, benchὸ visto a , prova portamidalle tenebre di mia ragione . Esistono i corpi , signori mi ei, esistono gli seiriti. esistiamo noi, ineui si uni seono meravigiloramente queste due so- statue diverse. Siano pur Attili gli argomenti , siano te pruove insolubili , sano te ragioni alia . de iram dei nostro ingegno incontrastabili. Noldo iamo credere ii contrario , percM la testimonianeta , ed ii consenso di tuiti gli uomini , di turei i Secoli, di turte te Religioni lo persuade, e la nostra Fede santistima lo insegna. Non ἡ questo un sistema ma ἡ una verita chiarissima per noi , che fiam tuiti Cristiani, tuiti Fede-li , tuiti Cattollet. Ma che Percid λ Esistimo nes, e tuti iocelia de' nostri sensi ἡ il placere. esiste. δε : ma se rissextest alla piceioleZeta, alia brevita , alla maniera dei nostro esistere , delle co- se, che a' nostri sensi diletiano , quasi perderemo P idea e dellii nostra, e delia loro esisteneta,
88쪽
ta la Terra . Due sono te mitare pili ricevute dei giro delia Terra si): Una E dei Picard , Hae leda a 6so. miglia di circo teneta : L'altra ὀ det Cassint, che glie ne aliἡgna 1 7so. Prendi amola piis piccola; sara in ella it semidiametro della Terra di 387et. miglia; e in consegueneta it ceris estio massimo delia Terra avra di superficie 4777.1 o. miglia . Onde la solidita dei globo terrestre sata di 9ss . 8oo. piedi cubici. Un uomoanehe pili deli' ordinario non arriva a ottenere 1 o. piedi cubici di estensione . Cosi se si rete illapporto dei peso di tuitae la Terra alia quantita di materia di Ogni uomo, troverete una sproporrione enormissima . Dunque uia uomo per rapporto alia Terra sara una quantita picciolissima . Ma questa Terra per riguardo a tutia lablateria creata E infinitamente minor di uia pun-to Geometrico ; giacchε la distanga delia Terra dat Sole, che nelle distanete medie ἡ di s 'oooo. miglia, si considera dagii Astronomi , come unpunto indivisibile paragonata alta di Euna della Terta dalle Stelle fisse . Che sera dunque un uo, mo in consionis deli' Universo 3 Sara non chen ulla , infinit menae pili piceolo dei Nulla. V gano qua tutu i Giganti, vena Tiato, che Occupava diste se tre monia ydr terreno ; non Visembrano essi, se siete via entrati nella sona diquesta dimostraetione , non vi sembrano , dissi ,
Nani , Pigmei , Pulci, Acari invisibili 3 Uengano gl' Imperadori Romani, Pationi della meta F della
89쪽
della Terra, venga Alesiandro Magno , vengario .i Conqui statori tuiti. Non vi sembrano essi ridicoli che combattono , e fan tante guerre per acquis are una cosa , che appena con uno star-- di fantasia pud immaginarsi, che esista 3 ven-ga Mida, e Creso , e chiunque ricco si stima
Non vi sembrano esti pili disprezaabili di quelle
formiche, che con tanta cura procacciano, e con
servano uia piccolo granello di oraci . o di frumento λ Signori miri , io son cosi persuaso diquesta ragione o che pia non veggo n8 voi , n8la staneta, nὸ me in me stesso pici trovo. Bisb-gna , che io Accia violenza alia mente per Crς-dere , che questa casa , questa Citta , la Terratuita sta qualche cos, . Cicerone ci) , e Bo Σio 1ὶ non durarono minor sitica nel raffigura-
re se stessi , e i loro Beni nel niente det globo Terrestre. Ma che 3 Se i nostri corpi , e gli getti de' nostri desiderj son quasi niente per frande a , saran forse maggiori per durata ' Volo sapere , Accademici, se avete una giusta ideadi voi stem . Incorruitibile ὀ lo spirito , fragilissimo ἡ il eorpo Immortale E l' anima , brevis imo E il corta delia materia . Fate ora it rapinporto dei poco at sempre , det tempo ali' eterinnita , delia durata dei corpo alia durata delici spirito : troverete , che quello ἡ niente a proporetione di questo. La conlegueneta E di S. Gicu Gri stomo . Tullo ciocchὸ a nostri sensi appartiene , sebben picciolissimo per grandeam E a
90쪽
fatao nienae per durata . L 'argomento ἡ di S. Eucherio . La nostra vita, e tuite te cose , chela rendono aggradevole , son come un sogno.
Vengono meno come un fumo . La similitudineὰ di invide. Si amo noi , e te nostre letiese co-
me te bolle d 'aria che apparistono suli' acqua .ed in istante spariscono . Il pensiere E di Olea . Ma avrebia pur qualche tempo la nostra durata , se cosi fosse . Lo Spirito Santo si splega in rermini pili precisi per bocca det Proseta Amos: Latantur in nihilo si in . Niente sam noi, Emuli mi ei dilettissimi , niente sono te cose di questa Terra . Oh l che siccatura ε questa : direte voi :i Predicatori in Chiesa dicono oges mattina loinstesso. Ma tanto , e tanto una bella Giovane sera sem pre t oggetto pili caro de' nostri des de-rj r te riccherae saranno la caosa di nostre fatiche : l'onore , e la gloria dara moto alle nostre operisioni : se sussero queste cose con pie- cole , cosi brevi, cosi prosit me al Niente, non terrebbero esti in aetione un Mondo intiero. Ouesto appunto E l'inganno , Uditori. La opinion capricciosa degli uomini rende desiderabilequelle cose , che bene dat volgo comune si chia-mano : quandochὸ a ben rissetiere tutio ciocchὸ ii Mondo a nostri sensi presenta , come aggra- devole , e buono; tanto ha di essteneta , e di realita , quanto ne riceve dalla nostra bietzarra --