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8pontanea merite con Paride dalla casa di Menelao, secundo altri pero fu rapita dat servi di esso Paride si ). Ma mi costringe ad abbandonariat' ira doli' uomo sedente , e l' aspro g0Verno Chesan delia donna quei che la conducono a tui. Lequali due coge disconvengono a Paride, Che pre-FO Coin' era dalia passione , d Ovea certo espri mergi desi0go ed impagiente che gli fosse recata iu
tata Issipite, menti e fuggita da Lemno, perchescoperta liberatrice dei padre net comune maS- sacro de gli Domini, e venula in potere di alcu- ni corsali, fit da loro vendiata in ischiava n Li-curgo re e sacerdote di Nemea . Infatii per so- Stenere tale spieganione converrebbe dire, chela donna uscisse lalla barca : e cid di falli asserina it d0tto Antiquario . Ma non e COSi; et lavi e pluito sto gui data; e lo mo8tra ad eviden gala seconda replica det Gori sil), ove la nave termina alia destra detru0mo sedente . Nel confutare te altrui sentenge non ho qui scelio chele principali ragioni. Attre ne derivano dat rega- me di ci a scheduna figura , e p0tra farne di per
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sh il mio lettore l' applica Zione . Paggo in tanto an es porre it inio sentimento, che sperd potraaltrui persuadere . . II. Rappresenta quest' urna Elena tralia a foreta da vanti a Menelao dopo l' eccidio di Troia. Euripide nelle sue Τroadi ne scu0pre Sen Zaequivoco it te ina . Se condo esso pertanto Menelao presa ed incendiata Troia , e vendicatosidi Paride, tutio rivolgo l0 8degno verso P infida Consorte . S' inCammina percid alia casa , ou' ellastava Con te donne troiane de8tinate schiave dei Greci; e deliberato avendo di conduria dila in Grecia su di una nave s 1), per i vi uccider-Ja come in sacri sigio a quelli che per c agione di iei morti erano sotio Troia, ordina at suo is ergenti, Che, prefata pe' capelli sa), alui latraggano a foreta . Eggi ege guiscon tosto ii co- mando, ed ella a lui trascinata timorosa Io interroga quat Sentenga esgo ed i Greci tuiti data
abbiano sulla sua vita 3) . Fin qui Euripide :
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confronti amo ora Con t 'urna tiraeconio . La nave, ruomo irato, Che Vi Si ede presso, e la d0nna a lui di mala v0glia condotta si vellono in ogni replica: indigio manifest0 , che in questi oggetti racchiud est principalmente Parg0mento, e che percid P interpretagione da n0i data einControvertibile, Consonando e 88a a maravigii acon cid che Euripide ne ha Scritto. g. III. A maggior chiarezza dei tema si parta di clasche-duna fg ura , e si considerario i cangia menti introdotii dat sab artesci nelle diverse repliche feto a not g iunte. Deest in cominciare da Menelao . Nella replicadet Masset, in quella della Imp. Galleria di Fi-renge, e in ali re egii lia sceltro . Mentre questo assi cura Che it personaggio non e Paride, Comevoleva ii Ch. Morcelli. non rappresentato maicon sceltro dati' antichila, ben si Conviene a Menelao, c0 me a re di Sparta . Ρ0 tria opp0rsi , che Igino si) il fa erede dei regno d0p0 la mor-
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te di Tindaro , ii quale comparisce in iscenaneli' Oreste d' Euripide , quando Menelao ha gili
2ὶ Iliad. l. 3. U. 243. 3, V. Winchel mann Mon. ant. Ined. tav. II 3. Nella
gemma riportata da questo grande antiquario at n. III. la quale rappresenta Paride che si appoggia at basione, la parte curva di esso e certamente nascoSta solio P ascella.
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una Deccia ad un Greco, cui cu0pre ii capo 80-migii ante berretio . Venendo ora alia donna , si ponga mente Prima di segni altra cosa alle pic cole mutarioni introdot te nelle repliche da i diversi arte sici ; e si deduca clie allorquando nei monumenti, in i spe Cie in quelli che son unici, e che percit, non dantu0g0 al. parag0ne , at Cune pic cole particolarita
ge la Spie gazione , Π0n deo questa solo per talmotivo abbando narsi . Infatii abbiam 80pra ve-duto, citando Euripide , clie Menelao C0 mandaai su0i ministri che gli conducano avanti Elena pregata pe' capelli , ed uia di loro in effetio per eg sit' afferra n et Gori alla tav. 139. mentre Un altro la sospinge investen dola rael capo dati' opposta parte : pel Capo e pur prega ne li' urna ri- portata dat Guaria acci. Tal coga non ho io Ve-duta in attre repliche; eppur non lascia nes8e Perquesto di rappresentare uia simit fatio . siccole sono te diversita che s' in contrano inquesti e secutori dei comando di Menelao . Que-gli a destra trae perpetua mente la donna , edora e Servo, ed or Si manifesta per tale che si aedi men vile condiZione . Que gli cli' e a Sini Stra,
che net Guar nacci e in qualche altra replica, hauia Temo , Cui si agglugne to scud0 uel rame del
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con Achille vu0l togliergli Briseide, spedisce alia nave Τaltibio ed Euribate, e impone loro, Che prendano per la mano la lanciuila, e latraggano a lui 1) . In combe allo stesso Τaltibio presso Euripide sil) di conse gnare ai capitalii dei Greci te solitave d0nne di Troia da loro scelled0po la ro vina di quella citia . Asiatione edEteoneo erano gli araldi di Menelao 3) . Ulao ad unque di essi pub credersi qui figurato . Ne
sono chia mali da Euripide quei che ademptonogii ordini di Menelao; glaCche e88a n0u e Sempre usata a significare i servi di bassa condigio
2) Troad. V. 297. 3, v. Sch. Veneta a Villoison ad Iliad. lib. 2. v. 4j Iliad. l. IO. v. 58. 5, Ibid. l. 23. V. 893. 6, Ibid. l. 2. v. 65 I.
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succede ad esse re egaminata la figura Con re
ma i me desimi erano e remigatori e combat ten
si Apoll. Rhod. Arg. l. I. U. 358. 2, Iliad. lib. I. U. 3O9. 3) Virgil. Aen. l. 3. V. 5O9. 4ὶ V. Pol ter. Archaeo l. gr. 1. 3. c. I 8. Ricavo dκEschilo che quando i Persiani furon rotti dat Greci perseverava in Grecia tal costume. Il nun Zio infatii, che ne i Persiani di quel tragico porta la nuova delia totai distatiadi loro a Salamina dice che compita Ia pugna navale i Greci che ave an coni fessi combat tuto in mare, Si cu oprirono d' armi, halgarono suori delle navi e circondarono l' isola lanciando contro loro fassi e Strali: γαρ
V. 454. Si ha pero dalla stessa trage dia che a tal epo- ea i Persiani distingue vano i Sol dati di mare da que i
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si gura nella seconda replica det Gori ha remo escudo, Come 80pra su detto ; e due scudi si osse r-Vano eratro la nave in quella possedula dati 'ornatissimo Sig. Amerigo Antinori .L'agione della figura posta fra la donna, e
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nione di pili antichi, cho Elena partorisse a Paride qua tiro figli, ci0e Bunico, Corito, Agano
80n pur servi e que gli che porge it vas0, equei che da lui Jo riceve per riporto nella nave: la quale agione decisa mente , e meglio Chenelle attre repliche , si os serva nulla prima delGori. Non ignoro che avanti di scio glier dat lido soleano Ornirsi te navi di vino e d' ac qua 1); e percid p0 tria credergi ii vago destinato a tal ugo . Ma sapendo Che questi recipienti erano otri sa) ο diote ; e tali di falli si veggono , Olire e 880 vago, in una replica det mugeo Sermolli S); mi v0lgo volentieri ad altra interpreta-zione, Che assai mi gembra conveniente e Spontanea . Fuggenio Elena dati a Casa dei consor si) V. Schcsser. de mil. nav. lib. 4 C. I. p. 255. 2, Hom. Odys. lib. 2. v. 29O. et lib. 5. V. 265. 3ὶ Lo apprendo da un repertorio dei grande Ab. Lan Zi, cho in sieme con altri molli di queli 'infatigabile letterato e sisto in questa L Galleria sex comperantiane datPImp. GOVerno.
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le, agglunse at tradimento it furto di alc uno suo ricchegro si). Palamede, Ulisse e Menelao furono a Τroia spediti prima d' incomiticiar laguerra amn di ripe terie insieme colla donna g); e per i ' una e per te ali re pugno con Ρaride es , so Menelao 3) . O si suppone per tanto che ilvago si a d ' oro o d' argento ) , ed esso aliora for-
mera parte dei rapiti tegori, o si vorra di creta , e Sara it Continente di toro . Della condigione medesima deli' araldo e delremigante, che spinge la d 0nna , e que gli choe nella barca at tim0ne; quantulaque ii reggi- merito di esso spetii talora nei tempi troiani anche agi ieroi, rappre8entandoci appunio Omero Ulisse intento a tal miriis ter0 5) . Nella seconda replica det Gori sta vicina a Menelao una donna che incrociando colla mano destra it polgo della sinistra e tu ita maninconiosa e in arta di ammiragione . A me par certo chesi volesse in let rappresentare una di quelle donne, che i vincitori face ano J0ro preda e8pugnate te citia dei nernici, o per i FCelta ο per sorte.
si, Herod. in Euterpe n. II 4. 2, Dict. Cret. de bel. Troj. l. I. c. q. 3j Hom. Iliad. lib. 3. v. 7 O. et alibi. 4) v. Polluc. Onomast. lib. IO. C. 44