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egida, asta e clipeo. Ben 8' intende la ragione della preseneta di questa Dea , quando si ram- menti che te tibie sonate da Margia eranoquelle me de si Ine , Che e 88a efisendo stata derigagetid via imprecando Contro Chi te ave Sse rao colle si). Simile scena e pur e Spre88a in altro vago della se Onda raccolla hamiltoniana sa)ed e piu ricca in si glare . Manca Minerva, maolire Apollo e Marsi a vi sono due femini ne coronate d' ellera che impugnan0 uia tirso 3), edian satiro a Marsia rivolio colle mani stege . Davanti a Marsia vede si ii vago , e sotio di esso
e la cetra ; indigio fors e che Apollo ha gia fat-
Ii Minerva con te due tibie comparisce in bassori-lievo presso Winckel mann mon. ant. in . n. I 8. Vegga si la spiegarione di quel grande Antiquario alia p. 2Osq) T. S. tRU. I 2. 3, La tradigione che assis tessero te Muse a questa diffida , come sopita e detto , mi fece dubitare chedue di queste Dee si fossero volute rappresentare inquelle due iam mine Con tirso . Il dubbio pero mi di-Venne quasi CertEZZa quando mi rammentat che Pro
se occupate net loro ussic j, Ce ne presenta alcUna intenta a Cogiter edera per formar tirsi:
Diυersaeqtis novem sortita ct Hira PNCllas Exercent teneras in sua dona manu S . Haec ederas logit in tharsos, haec Carmina nervis Aptae, et illa manu tExit utraq&E robam .
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gare it gesto gloria o delia festa di Cerere destinato agit onori di Bacco . Altre spie gagioniuguat mente vagite date a que Sta rappresentan Zauon te ho riportate per non recar tedio at mi olet tore, e Ine ne a Sterrd pure tal altra volta per
Verago Ora at vago inciso alla tavola quinta dei tomo tergo . In esgo Apollo in veste da cita redo salito su di uia plenistallo suona la Cetra-ed una vittoria 8vola ZZante Io ha coronato . Al-Ia destra det Nume stello Marsia e 1' a Scotta attentamente . Sia di e880 vedegi sedente e con duo faci la feminina che neli' iatro vaso ne ave vatina sola . Alla sinistra e a8Siso sul pallio ungi Ovane nudo Con herretio frigiis, cui scendonsulte spalle lunglii capelli. In alto gie de Minerva CO n e lino ed asta pura e te si app0ggia sulla sinistra spatia Marte con pallio e Celata . Ρoco rimane a dire di questo vago. Nota e qui Diana , noto Marsia , o facit mente si ric Onosce
Olimpo, scolare ed amasio det Satiro , in quolgi 0 vanetio che gli sie de di contro ; ed e figu-Ta Che Compari Sce varia mente atteggiata in varii monumenti che hanno emgiata P ege cuZione det ' inumana sentenga di Apollo, di che or orparte remo . Nulla resta a dir di Minerva . For-
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se Marte te sta pres80 n0n per altro motivo cheper aver con let Comune la cura delle opere della guerra . Apollo e in abito di citaredo come in statua dei Museo Pio Clementino si), ed hala b0 Cca un poco aperta in alto di unire ilcanto at dolo e suo no delia sua lira : lo che cilia pur lasciato scritto Diodoro sil). Altra pro va delia non rimota generale anti-chita dei vasi dipinti l' abbiamo nulla vitiori ache e presso it capo dei Νume vincitore. Essae alata, e it primo che te dili ale fu il pad redi Bupalo, o Aglaofonte Τasio; notigia serbataci datio scoliaste di Aristo fane , ii quale premet-
che dia si alle pitture dei pila di questi vagi, chemo strano arte gia adulta e talora an Co gia depra-Vata : perche quei che poss0no chiam arsi i seri patetici deli' antiquaria si sono sinti a capriccio gli avangamenti deli 'arte molio piu solleciti di quello che non ce li presentino Plinio, e glialtri antichi , che ce ne hau lasciata diligente
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simili stratinenti si) . L0 che speciat mente Valer
dia delia cetra d' Apollo : perdonabile errore per chi non ha a viato me ZZo di fare quel para
ta . Esso e it templo d' Apollo , e spiegasi concio che abbiamo detto sopi a partando dei tripode e delia statuetia di quel Nume . Ma se gulamo la gloria di Marsia . La pittura della ta v. 6. det tomo 4. ce lo presenta gia Superato da Apollo, e vicino ad effer da lui scorticato. Sard breve anche nulla dichia rugione di
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li anno illustrato sonii gliante argumento . Note-rd 80Jo qualche varieta che s' in Contrano tra' Ior monumenti, e ii pregente, e n0ter6 alcu- ne piccole in avverten Ze dei passato illustratoredi esso. Sta ii Satiro ginocchione con te manilega te die tro it tergo alla guis a dei viriti. Apol- Io impugna it coitello per trario egit stesso Dalla vagina delle membra Sue . In molli monumenti egeguisce la sentenZa uno Scita; di che e da veilergi it Vis conti ai luo gocitato, che dotia mente ne parta . La figura sem minite , che e di et ro ad Apollo , a de ita dei Sig. Fontani ha in mano ii Sistro, e Sembra in
ca glie, e colla destra una freccia che porge ad Ap0llo, quasi gli 0frra altr' armi per piu punire ii Satiro orgo gli 080 . Essa e Diana, e la cussi a Che ha in cap0, 8 omi gliante a quella di cui si veggon coperte te Ama ZZoni , non parra discon- Venirie quando ci 80 en ghiamo che la s fida su
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salta in Nisa per tegit montanta di Di 0doro . Si mile ornato barbarico ha in capo una Dea in vaso presso it Sig. Millin at tona. 1. tav. 46. Egli Con multa gagacita veggen dola pre880 Apol
So Che illustro avrebbe certamen te det to cib8en Za egit anga . Bene pol ii Sig. Fontani ha ri Conosci uto Apollo nella statuetia siluata sit dialta Colonna. La patera che ha nella sinistrail manifesta per uti Nume dispost O a rice ver benigno te offerte s1), e mostra egger Apollo it ra-m0 che llen nella destra su). Il simulacro d' Apollo ove Apollo e in agione, non disdice punio allateologia gentilesca, che die sede in Clelo nisu Oi Dei, e contemporanea mente gli se operare
dat V una parte e dat V altra da duo filari di globotti . Con corona di tal fatia e ghirtandato Apollo presso il
originale che e in questa Imperial Galleria . Νon vi hadunque dubbio che non fiasi Cosi voluto es primere illauro . Ο quei globetti pertanto indicano te sole baC-che di csso lauro ; o e tras urat ZZa di particolarigi usta l'uso deli' antichita , o mani era di Conurn Zione ; di che pur non sola rari gli e sempi presso gli an cichi artisti.
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la Causa d' Oreste, e questo matricida gie depresso it simulacro di iei. E Sen Za CerCare e8erH-pi in attre Deita, uno ne abbiamo insigne in Apollo steggo che ben convalida la prop08ta Sen- tenga . Neli 'inno on1erico dedicato a questo Nu
vinita , che ii dotio illustrat Ore non 8a definire se stano allusivi al principat fatio rappresentato , o Servano di Semplice Ornamento . Il dubbio non haluc g0 , insegnando la pratica di questa gorta di monumenti, Che deo tenea Si per unica mente Vera la prima opinione . 80ggiugne p0i, cho que idi me ZZO non si p0880no Carat teri ZZare , perCho mancano affatio di attributi. Ma ei non ita scorto
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8 Ii due laterali; prima uel crederii due feminine, quando quello posto a sinistra e mas Chio , pol neldar loro i nomi . Egli ha credulo che ii busto alladestra rappresenti Cibele I) o Minerva. Dop-
ga dunque questa figura per una di quelle Nin- se , che se condo Ovidio sa) piansero pur esse ladisavventura di Margia . Il busto corrispondente e credulo di Diana. Ηο 80pra avvertito Che est' uomo; ma tale pero che ha dei muliebre. Questa proprieta stessa it douea far creder Bacco salutato ne li' inno orsico come avente doppia natura, διφυὰς; cui P0teasi agglugnere la Consideragione dei capelli , che gli scendon sulcollo , attributo che LacCO ha comune Con
I, Cibole comparisce net bassorili evo illustrato dae in chelmann. Fa specie che queli' uom dottissimo epadro deli' antichita figurata dicesse di non saper laragione di sua presen Za . La da pero Diodoro dicendo-ci cho Marsia era amicissimo di Cibete, e Che ando secolei a Nisa ove se gui it contrasto , com' e det todi sopra . V. Diod. l. c.
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8a Apollo sa) . I pendenti che ha agit orecchi non
cipem coronae plane laureae, in qua ex Indis tri umphavit, etiam vulguS agnOScit .
si in chel m. storia tom. I. p. aret. et in Non ignoro che win chel mann s Mon. ant. ined. n. I 3I. ὶ ha ved uti in un vaso di pinio i pendenti ad Achille ; ma non io cito in egem pio dopo che ii dotio Sig. Millin Peint. de vas. t. I. pl. I 4.ὶ ha OSServato