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gentes. Quartus fiuit anachoreticae vitae mundum usque ad tremum solitudinis fugientis et cumiem insteritate macerantis suoque eaeemplo totam ecclesiam instar solis et stellarum illuminantis. Quintus fuit ita communis, partim zeli severi, partim condescensivi sub monachis et clericis temporales λossessiones habentibus; seaetus est renovationis evangelicae vitae et e tignationis antichristianti sectae et natis conversationis cum nati conversione Iudaeorum et gentium, seu iteratae reaediscationis ecclesiae similis primae septimus vero prout spectat ad vitam istam, est quaedam quieta et mira participatio futurae gloriae ac si coelestis Ierusalem videatur descendisse in terram, prout tamen spectat ad aliam vitam, est status generatis resurrectionis et glorifcationis sanctorum et consummationis omnium. Item cuilibet praedictorum statuum attribuit certa principia et certos sues.'
ProeeSSo, sentenga et morte di Maestro Cedd Stabili
Νο si ato deusto orontino doli ordine si s rati minori conventu ali per utorith apostolica Inquisitor deli Erosianella provincia di os cana saeuiamo altis a tuti l buonichristiani come es ercitando romZio commesso ei ello In quisitore precedente a fama publica o per i moglio infamia sparsa da molle persone degne di sed ei venne ali ori ecchio,
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he aestro Cocco figli uolo di nostro Simon Stabili da Ascoli andava spargendo per a citi, di ironge moliuerest con anno e peri colo non piceiolo deli anima sua degli altri; o, quello che e uos pii brutta, ava a leggero
per e Scuot publiche in certo suo retico e brutto librotto satio da lui sopra a fera celeste, e tuit OPernva perSuR-dondo gli et i Di volo per sua dannagione e contro ut iuramento alti e volt da lui dato rit ornando com i canea vomito.
Adunque per ritrovar a veritis per debito di nostr of figio, non potendo altrimenti iure salva a nostra Oscien ga, ei metiemino gni nostro tempo e latica con sedellii e avendo trovato tunt per detio libretio, ii quale a divina boniti, per cui dis pregio era Omposto, alle OStre mani Condu Sse, quanto per testi inon degni di sede, te redette os esservere et esse plene di scandali, lucem in alia resonga nostra venire it deito Maostro Cocuo e netr famine riuovendo pri in il iuramento di ire a verita non solo di se madogli altri si colla rivorsing e timore de detio iuramento Senga alii a stretteZZa e 1 orga uia di sua libera e spontanea volontis, costituit uvanti no et in iudigio disse e cons osso:
Com ess sindo gia stato citato e richi esto dat seligioso reverendo irato Lambserio de Cingulo deli ordino di pr0- dicatori, inquisitor deli Eresia ella provincia di Lombardia, compari avanti di uello se consesso in iudigio, sic orne gli aveva et to et insegnato publica mente leggendo
per te scitote, he ' uomo potova nascere Oito tale costella gione, che necessuri amente Sarebi, o ioco o povero, o m-
piceat o moggogli a testa, se Dio iis non mutassuri ordinodi natura, ne altrimenti poti ebbe essere partando della po- longa di Dio assoluta. Ancora ave deit in una sua legione, che dat dominio doli quarte doli' ottava sera nascano omini divini, che si
mniasso, sicco me su Moisse, Mortino e Simon ago. Ancora disse aver insegnato, he per aver Christo ne lingua nativit, ii segno dolia libra et ii decimo grado di quella
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per Ascendente, a sua morte Oveva esser iusta e mediante la predicanione, e che oveva morire di quella morte, ch et mori, e perche Christo vova noli angolo delia terrai segno de capricorno, oveva nascere in una stalla, perche aveva lo se orpione nella Seconda casa, oveva essere POvero, e perche ave va Mercurio ne segno di Gemini nolis propria casa e noli non parte det telo, oveva avere una Solonga pro nda data otio metas ora. Ave deuo che Anti-eristo oveva assere ' una vergine e che verrebi, finitigii anni duo mile alia nativit, di Christo.
Ave detio, che ntieristo oveva venire in forma disoldato valente et accompagnato da persone nobili Ancora disse e coni essi, come egit avunt ii deito rate Lamberto Inquisitore di ombardia aveva Con iuramento PromeSSO di lasciare gni regia e credenga et gni favore degli retici e massime degi Astrologi e promesse os servare la sede cattolida e ricevette a penitenga a dotio Inquisitore e elgiuramento 1 uti per et to Mnestro Cocco, a qua penitenZabenche non sene ricordi, disse reverta interamente satia. Ancora disse che opo ii dato iuramento e salta a penitenga e potoli venit in Firenge, gli su dimandato, seper scien ga d Astrologia si pote v sapere, se a fortuna disgragia, uia serdit o ' in prineipse dipendesse allas ortuna o lisavventura principe o cupitano di dettoeseruito alle quali eos prestando sed rispo se , he si po- leva sapere mediante ' insu0nga de corpi superiori e per
tuna 'in seruito opende alia fortuna o insortunio 'in capitano, e che siccome ii capitano e fortunato o si ortunatocos e fortunato o sortunato I eseruito, he e sotio di tui, questo ia provato e disses e lo pro vareb b c disende- rebbe per veri argomenti e ragioni ' Astrologia. Ancora disse, che tulte te predette eos si possono sapere per via delia scienκ doli Astrologia sicco in una uos che e possibile, si pia comprendore mediante una scien Za Ancora disse uti do mese di aggio pros Simopas Sat uia certo illud in o. Mul nolite de quale non si
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ricorda, gli domando doli arrivo de Bavaro, he veni vapor ' imperio, se gli arrivserebi, o no e rispos che
vero, he verris, a non Con tanto onore e gloria, quanto
desiderava, e oggiunSe che deito avaro mori ob be presto domandalogii quando, rispo se quando detto Bavaro A in coroner, dicendogii ii di e r ora ulla uorto si a qualitudi 88a e che questo si tib aper perche ne rice vere delperi colo e d ian onore si grande i corpi celesti erano nellamedes ima disposiκione, che ut tempo delia nativita e con-Cegione, e che i luogo ancora si poteva sapere secondo altri
Ancora disse ver consiglinio i ignori, non esse bene per ora combattere conci nostri soldati contro etto avaro, che se gli concedesse ii passo e lacii conga, undare ovo voleva in Sino a tanto che mediante i corpi superiori e levit tu celesti con vera scienZa di Astrologia si potesse ripigliare ii tempo e it torno alto alla guerra e re combatiere con ut e disse credere che te predet te cos Si pos-Sano Sapere per se tenga d Astrologia e che non crede esserqueSto contro a sede.
Ancora disse e consesso ver deito pili volt da deito tempo in qua auanti a pili persone di Firenge, come si pubsapere per scien ga, Astrologia la vitiori d una citia sopi ni altra in quosi modo, che si consideri it suo Ascendent o i segno quando fu guttata a prima pietra di deita tua, aliora si odo ii dominio deli Ascendente o Segno pre- deito, e se tu segno o Ascendente a re dominio sopi a ali' Ascend sente o segno, quando su etiato it primo asso deli altra lita, aliora quando i sognora una citia a dominio sopra i 0gno ' uti altra, ne nasce a vittoria diquello, che a i Segno dominante, et a pro vare e re dichi arare questo disse e consess aver dotio: a citiis di irongo esse fondata solio ii segno deli Ariote, perche questo apparisce allo donne di questa, e quali vanno Colla testa ac concia di troec e ricci a modo doli Artoto, o a iiiii di Lucca Sotio it Granchio, aggiungendo cho quando it segno
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deli Ariet avosso dominio sopi a uel segno Sotio ii quale solidata ueca, aliora se i Florentini scis spro contro a Lucchesi, omineerobboro a prodominargii e questo si sa- prebbe per vera scien Zara Astrologia. Confossb aver otio piti volt avanti di piis person da lotio tempo in qua eli siccomo ni otio de primo asso doli' dis agi on d una citia, uosi interviene et geliareit oui uella matrice ' una donna, se qua tempo dependela polonga dolio stato futuro de nato cosi ancora igni ordinagione o iuscita sella guerra depondo ' sit fortunato si ortunato della nae desinia guerra ser a solonga di tal
Confesso h per via, Astrologia si poti obbe saperegii aceidenti o contrar o favore volt, come per sempio: Tene
uno a casa mi e dice ni aestro, ob alia corte per hie-dere uia beneficio obori ei Sapere, o debbo cons eguire al- cuna dignith o quollo mi si per Sue edere. Disse nauestro
Cee eo, che si piab is pondere in modi come dimostra Er- mete, Che si os sono Sapore gli accidenti degli omini, cloe per natura, mediante i principio sella nativit, do primogenito e de questo molt tempo in angi con steti se sollicitudine pensato, perche ' intelligenge, che vovono i teli, hanno influsso sopi a degli omini inclinanilogi a sar uni luosito in modo otio in tali qu0sit gli uomini sono piutiosto spini dii altri eli da loro medesimi e che eos pongono i iiii li filoso se astrologi antichi asserendo ancora pigliare noli prodotio cos la dispostgion de eloti se odore a contrarioth de eorpi celesti e la convenionga d essi orpineis ora dolia convexione o nativit e cos iudieare ' eo idente buon o altivo e cosi avanti che venisso a Firenκρ potelii iti in irongo ris posse a hi gli domandi, eonfiglio massim a nobili e seligiosi e persone letterate, e queSto Socondo a vera se longa st Astrologia e secondo che si con-lieno ne libri dogli antidhi astrologi et filosofi ob sera parecchiat a diro Maro questo a chi gli se richiodosse edit endoplo a tuiti.
Cons0SSO aver os servato se eos tollagioni se corpi celesti
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credendo che secondo it cors doli stello si onosenno costumi, Zioni e accidenti degli omini che nascono e he ancora secondo uelle aveva iudicat ne compi are vendere per augu utentare ii bene se fuggire it malo ne i a regii seruin e altro cose mane. Consesso he essendo stato domandato da in Florentino rispos che credo vn esse vere uelle eo se, he si con- tengono eli arte magica e segroniangia se riplicando ilii orentino, he se cibo usse vero, i principi e uomini pol sentido mondo aequis torsebbero ullo it mondo, egi rispos edisso otio non ' aequistavano, perche non sono ne monilotis astrologi che Sappiano Servii si bono dicia arte, e questo asser averto detio per se modestino he vova satio iuprofitto eli astrologia che leuia altro che si stato maino mondo da Tolompo in qua . Confess avor detio a modosimo forentino a regolao i modo e insognatoli como per via d astrologia si po-
leva sapere deli adulterio eli avova commesso a donia acon uia uom e disse cosi se tu domandi alia donii peccante, poni quella ne luogo doli' seendonto uom nelluogo dolia stiti ima se se domandi ali uomo, facit contrario, dio poni l uomo no luogo delia et tima o di pol guai dui planeti se sono in uia segno e si vardano di senigno aspello significando incesto e congi ungione deli uomo colla donna o he domandato a dotio forentino h gli disthiarasset libro doli Aliabiκκ cho tralia di segni e cognigione di Sognidolia nativitii dogli omini oratili elogger i tempi do com- praro se de vendero e degli altri atti e seret mani so-
condo arte astrologica, gli disse che aveva salto uia oomento sopi a dotio libro h porci procurasse ' averto. Consessi, eho venen dolo a trovare quale uia per domandargii quale he cosa, dice va che gli potev sapere per viad astrologia quo che pensasse uel tale elio oboleva domandare o di ho eos volesse interrogare et ancora, Se Ortava operto in ano at Cuna Osa sopi a questo vesse inmano e ii, quanto alia nuturale condigione non gii quanto ali artis uiato vorbi gragia se avesse auuio uia sorino ' oro,
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didora tu a doli' oro, beneli non die esse uti orino, eos inneor dii ebbe tu i de sorro, e non dirobi, uti coitello,
simit monte se usse biane o nero, bene he non apeSSe, Sesiisse Deve o carbone. Et in questo die0va est considera vala natura deli Ascendent se de Planeti se se condo quelladis postgion doli cognigioni e pensi eri is pondeva Aneora
Considerava qua lunque planet e Sopra a te cos avesse
dominio, iudicava secondo quo dominio, o percho i sololia dominio sopra ' oro, quando veni v aleuno che portava qua leti eos in ano dinotante i sol dicova tu ai in ano doli' oro, e perche arto e dominio e significa sopi a ili erro, aliora se ventua leuia a ti Ovari portando qualeo sain uno die ova ta ui se serro. Similitiente peroli Mor-ourio a significato e dominio sopi a te eos misto se Mercurio dominava, aliora che a tui veni v alciano portando qualch eos in ano diceva che era eos a molto Seio rea, questo quando colui e mosso a prima volt per volor sapere a veritii e non vlene con animo di tentare, e eos id ogni altra eos simile. disse saper questo gni giorno ris pondere ii certo e la vortiti a hi o domandava hequesto se a minima parte delia selonga d astrologia, Og-giungendo si dichiarando che aprobi, que pensiori in
tonsus et in generale, Onde se venisse leuno coli imaginanione persetta, guarda i dominio doli stello asc0ndonii uella quarta parte de cieto, che Significa oro, campi, cosse ooeulto et it no dolle os se dirobbe in confuso tu pensi
d ale uti a cosa e uos in confuso risponderebbe sopi a dulciana cosa ponsata per via di Scienga e che questo se pos- Sibile, a non per nee essita, pere heri pensiori doli individuo se in pariteolare appartieno i saperto solo a Dio se non ali uti creatura mana ne ali astrologo ne ad altri se disso: che tali eos si os sono sapere solo in confuso, perche talpen Sior corris ponde alla costellagione dolio stello in quolt imi quando si ominet a pen Sare. Disse aver composio uti libro sopra alia Aser dot monil Oebe comineia Gloria si moriem vivero in monte humanorum,
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finis e scriptum supra sphera mundi secundum magistrum Uieeum de Aseoli dum juvenis erat, electum per univsersi tabem Hononiae ad logendum. ASSersendo sessore stato gliautore di detto libro se disse ' ossero stat corretio da rate Lamberto Inquisitore predetto.
noli prosia, s eo a ponitenga, oicho h in Firenge, in so-rentino lo venia a trovaro interrogo ' aleuit coso, alloquali rispo se positiva mente e con assergione di verit secondo a scienκ d astrologia, sicche rasgredi a presogiura monto satio ' avanti ali inqui sigione di ombardia se hara pol vani a no conssessato, elio te predette eos equolle che si contongono in otio libro non iste per dotio
Inquisit Ore Ono con maneamento orribile e soloech e contrari alia natura se semiel, alia veritis attolica Clio cosa
dunque e tu orribile od rotida o pili a Dio se agit uomini in sotta, eho dire o insegnare di que singolare pastore e Dio
h pose ' anima sua per te sue pecorelle e per sua liborat illi divina ci avo da podeat nostri ne sangu di Gesu Cristo nostro signore, per i quale sono stat sati tuit te
eos e senZa lui non e stata salta costi alciana, fosse oggotio allo oostoli agioni de eloti non se uti orosia a iudoiosiabit it diro h la divina sapionga opporto a sua passione e morte per necessit, de corpi superiori se virtudelle eo stoli agioni colosti, o otio ostringendola in necessitulor bisogno cli sus sepo vero Che aggiore ignoranga chedire, Anti eristo avere a nascere ' una virgine se finiti liniani 2000 olla nativitii de Crisio abbia da venire ne mondo in sorma di soldato valente a compagnato da nobili se non come potirone ac compagnato da poltroni Qua muggiore e retica salsitis e chori porro it tompo, ' ora, i luogo e laquali ii della morte, e quali cos sono a tutio instognito ut
genere uniano, et aneora gli accidenti degli omini uonio aliivi, prosperiis au versi ne ibi e gli foret , quanto nolsare ' loggione se tompo sella guerra se eli ottenere levitiori se in qua linque alii e nκioni mane iudicare socondola dispos igiones ot peragione de corpi celo sit e superiori,
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porci cho si tolga a fuit i libero arbitrio se per conse-guunga i morit o demerito si tollo via, como die it deito maestro ecco . De quali errori Oiche con iuramento renungi ali 0resia se promesse di stare bone, scordevolo delbensificio rie uto alia hies a prodigo di se modo simo disavvedulo delia sua morte con grando ossos di Dio operieolo dolia anima sua diceva, iudicava e instrui va e vo- leva essere intes eXpressamente e benulle gli a presente proponosse a divina potonga e i libero arbitrio, nondimen e stato convinto per testimon che anno contro dilui deposto. E dato che ve88 Supposto, che gli omini per dispos igione de corpi celesti aves sero ad essorem ricchio poveri, O impiceat o decapitati, e se stano irati pili dati' influonge celesti ch da loro me desimi, o che gli accidenti dogli omini tanto delia vita che della mort si potes sinsapere et ancora uello che e proprio dimi sapor si potesse et i segret pensieri degli uomini, che si polrebbe dire quando S avesse a perare con tale suppostgione e che cos est Otrebbe sar eo libero arbitrio Resta adunque piuchiaro h la luce de sole socondocia fallaco paggia di quest' uomo fuit queSte coSe procedere per natura cors et altrimenti non potere essere, se ili Di per assoluta potenZanon mutasse ' ordine ella natura. E questa e uella po- tenga di Dio assoluta, cho dice stare di sopra, a quale Supposigione non seus in alcula parte gli errori predetti, ne velagono seusati tali errori per dilae che queste cos non procedono di necessith dicendo a sui0nga dimostra uel loche tu pensi, quello che tu porti Chius in mano, ero Obianeo, oro or argento e COSi ' alii e cos sopi a lette, nolle quali in alto suppone o colle parole nega. Ne tibi, ossere costui Scusato dicendo che crede, non essere contro las ede, che per scienκ d astrologia si possa pigliare ii tompoed ii torno ad logger a guerra, per he Sarobbo uti ignoranZa Olto Seioue e grossa, angi uia opinione reticae paZZa, Sicco me si pud plenamente provare per pili veroragioni di Teologia. I diu ancora, i suo seriit os sero stati corruit per
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il otio Inquisitore di Bologna, questo non e vero ne Verisimilo, angi e contrario, eo me appari se per te proprie et- ter deli istes s Inquisitore e post elle sussero corrotti, 0gli gli ha ostro, coui di Sopra a dotio e se 'o gliservito ne casi ove sono i aggiori errori. Ne lo obbescusare che ella fine di deiti critii apparisca esse det toche, se in quelli sussero leune cos non bene deite, se neri moti ulla corregione sella s. adre Chiosa, perche inquelli si sono tro vate spresse reste Seritte, oichea giurato e basta che una sola volt abbia ingannato a chiesa; perche questa protest agione e direttamente contraria alsalto tesso, per non vileva, maci aggrava maggiormente. Per tanto no Inquisitore prodetto volendo siccome non possiam ne obbiam passare alia chiosa tali e tante cosos atte per otio maestro degli errori in dispregio doli' terna maestu lesione sella sede cristiana vista e considorata diligente mente a sentenga data per detto frate Lamberto, inquisitor di Bologia a contro M. ecco et ii iuramentocho sed si a penitenga che viceve, dolia qualo non si curando disse non si ricordare essendo molio notabile et purcosa che occava a lui proprio e visi I altro cos choda medesimo Inquisitore avram rideuute, e visi ii testimon o loro detio deposto revanti di notiontro deito Maostro, lo confessioni che a fati et neor datogii ii termino per sinit te. Poteli ali sono state sate note tui te te os che controdi lui ' opponsono o dato it termine de defendet si e mo- strat quello che gli pareva e voleva e poteva per Seu Sarsi; infra it qua tormine o di pol non fece leuna Scus De sare procuro a se ne per meκgo ' ultri et offendo tuto plutem po benigna mente spetiato reneti ne gloria che Sugitiva dotio termine in presen κα do venetrabile adre Mons ignore
Ugolino vose ovo di Citta di Castello Cancelliore de Ven. Padro Mons Giovanni Diae in Cardinale e legat eon aut , ritis apostolica ella parte di oseuna et in questa parte Luogotenente de legato prodoti e di M. Buoso letto Aretivo o di M. Filippo Cancelliore di titio legato e di piu