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tercetiare et tragitio e navi dire itea Palerna armamenti di egni contruppe per allonianare e correri dei pirati una parca distribu Zione di grano
contrabbandi e contro quanti a Vessero
ardito portare uori della citi, pici digrana Ualtro di pane. Da documenti di quest 'archivio accogites che gravissima si a stata aliora a perdita dei
Senato, per Vere comprato it rhi mento ad Onge scite o otio a salmae ivendia toto ad onge due che 'an ministra ione delia coloni a frumentaria abbia offerto a attura di cudi tremita a giorno e che a citrii si ain tutio rimasta debitrice a Bancodi cudi ollocenton ita 1). Da altra nota apposta at libro de Patrimonio civico deli 'anno 1671-72 emerge chei numero delle persone perite inquella trista congiuntur per tutio ilregno , Sclusa a nostra citi si a asce SO a Uecentottantam ita a). Conae ei attre fiat in simili oc corren Ze Palermo avea dat telo ri conosciuia a sua liberagione , costiae 16 a ii popolo di Palermo crede iconoscere evidente a celeste protegione negli inaspellati ed ab bondanti arrivi di frumento durante lueli 'inverno. E segnata mente fu credula manifesta a divina interposiZione ne latio di hin vascello iam ingo
s pedito da ei ova con mille e quat-trocento sal me di frumento ii quale,sviato per a densa nebbia dat suo
corSO Sarebbe certamente naufragato
presso a plaggia dito Sello se da
quei torrigiani non osse Stato XCO-perto e rimus o in via per aler-mo 3). Era ad unque naturale che cessato appertullo it flagello la no stra citi, ave se con pubblico segno testimoniato at illo a sua gratitudine, che ii Senato iacendo si interprete fe-dele de popolare sentimento, VCS- se ademptuto at suo pietoso Dissicio, dedicando alia Vergine n simulacroche attestasse a sua perpetua ricO- noscenZa. Statua e lapide la presentedi vennero poste sulla portadella tanga dive rise leva ii retore, innangi a camera dei congressi senatorii ossia ella moderna sala dei l'Antinoo. E qui iova riportare hin lati , C-gno di nota ella nostra storia municipale Niuno ignora come in uel-l' epoca a lotta secolare tra te due principali citia deli is Ola Pales mo Messina, pel primato sul regno Utto, toccasse a SUO apo eo Eppure, ia
letto a lode di ei trambe neti ora infausta delia sci agura gli odii municipali ac luero subitamente la elice
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si di manita e ad una nobile ara
di generose manifestagioni PreceSSO prima ista ei trambe uno scambio clic Ortes lettere ii Senato di Messina
alline di significare eglio ii deside
ri di una reciproca amici Zia invio Suo ambasciatore a Palermo it P. Giu ses e Reitano, hierico eatino, ilquale, ric exuto a Solenne diei galei palaggo comunale alo' agosto 167a, ostri a nostro Senato in nome delpopol meSSinese Sette catene 'Oro, sim bolo della uova amici Zia ed una
med agita portante a ui lato a figura della Madonna della Littera e ait 'al-troci nomi de Senatori messi nesi I). Riusci gratissimo que dono a nostro
Senato, ii quale per manifestare ancheil suo gradimento rispo se a 2 margo 167 con altro dono non me nopi egevole e consistente in una reliquia de corpo di S. Osalia, incastonata in una pietra de peso diun'oncia e sedici grani e ripost inun iccolo simulacro 'argento et lasanta ing hirtandato diciose anch 'esse
cante in occa n ramo di gigli e 'pi edi una avoletia pari mente di argento era incisa a se uente scri Zione
CAROLO II HISPANIARUM ET SICILI E REGE MARIA ANNA REGINA MATRE GUBERNATRICE D. CLAVDI LAMORALDO PRINCIPE IGNE AUREI VELLERIS EQUITE PROREGE, ILI MO SENATVI MESSANENSI PRO EIUS CIVIBUS PERPETUO SERVANDIS MELESTI DIVAE ROSALI VIRGINIS PANORMITAN PATROCINIO INSIGNEM AEIVS SACRI CORPORIS RELIQUIAM IN ARGENTEO SEMULACRO ILL. MVS SENATVS PANORMITANUS D. D. 'BLASCO CORVINO CENTELLES DIMIDII IUSSI PRINCIPE, PR&TORE D. FRANCISCO CANNlZZARO, D. FERDINANDO AFFLITTO , D. FlDERICO SABIA , D. IGNATIO TERMINE . D. FRANCISCO ROSSELLI ET IJ. FRANCISCO ARAGUE MEDRANO SENATORIBUS,
ANNO DOMINI MDCLXXIII a).SVenturatamente uella pace fu i breve durata e te rivalita ben prestorinac luero tu agitarde di prima. li Mongitore riporto questa scri-Zione a f. 139 de suo volume di Memori lapidari e a pubblico anchene primo tomo de suo Pularius dii olo a cari 2 26. 'in ganno pero quando, ella nota che seque 'i scri Zione net a nosci illo sud letto, asseri che
hi statua posta e 1672 ulla portadella tanga et retore in occasione delia carestia si stata a tessa che, prima di queli' anno, orgea sui maga gini alia Consola Zione e che, a suo ire , era Opera de Serpot-ta. li Mongitore scambio a statua el 167 per tin altra che real mente era stata modellata dat Ser-
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che ne 166 era stata rimossa da ima aggini sud letti e traflerita et palaYZ di citia ove duro sino a Ochi anni addi et ro in una icchia et centro della paret meridionale delia sala ali angolo . . de palaZZO colla casseti dei privilegi alia a se: menti e uella de I 672, Ome rica-vasi a ui atto senatorio dei a mag-gio di queli' anno tu in ulli 'annostesso scolpita e pella sonam a d onge dici otio. Si cura mente i Mongi toredovette ignorare 'atto et 16 a valersi sui riguardo di qualch in
Ma quale recisamente ii punio in cui statua e lapide lurono collocate ΘNeli 'atto et 1671 si detio hiaro chela statua tu siluata Sulla porta della amera Pe risii de ii retore iuuau ita camera seuatoria Ho iii a proposito delia lapide dei IS9 e altro Ve, esposto che la tanga per gli ordi narii congressi de Senato tu ne secoliscorsi quella ait 'angolo . . e chei Pretore celse a sua ordinaria residen Xa quella precedente ilsimulacro deli Antino , indi idolia a seconda antica mera, pel passaggio de Pretore in altra tanga , e final- mente ri tornata negli ultimi anni priade 186o alla tessa antica destina-Zione. Or, alle parole deli atto delI67a orge evidente che a statuadella immaco lata colla corri spondentei scri Zione, hi post in questa seconda Stanga e polcho nello pagio de muro SOpra a porta che dividea a mede-sima alia sala senatori , OV oggie a piant topografica deli 'antica Pa-lermo, cra stata ' anno antecedente siluata a statue ita di S. ROSalia, pos- si amo On quasi certeZZa con Ctturare che a statua delia Vergine e lapresente scri Zione iano state collo cate alta sopi a della porta oppOSta, enello tesso spa io di muro et qualeam mirasi presentem ente ui quadro rappresentante a morte di una anta
formagione che essa a suo templlegge vas ancora nulla seconda anti- camera de palaZZo, iob ella tangaddit 'Antinoo. Ecco 'atto senatorio dei 2 ma O-gi O 67 , registrato ne volume di
tui ilibus de Gulis e Grai tua luralis
quod de limina unciarum Noo quasill Seuutus expendere potest vigore pro- Oisionis . . per iura Tribunalis ego Patrimoni j acie die a Icariij proximi praeteriti exequule per dictimilli , latim die s eiusdem solet a iture solo debeti ut unciae undecim e la-rmi 19 Antonino apsu cui solet untur et solo facit ut ad complementum
i'. b. et buciis suis in eius certur Uore notus acti die o Aprilis pro
Ximi praeterili et dicte luciae II et ta- euus I. suus Oidelicet ou e 1 pro ultractu et magisterio ut dicitur di uua
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statua det immaculatu Couceboue ullud marmo posta sopra a porta delia Camera doo risipde 'Ill Pretore iunctu i a Camera Senatoria e per u lachia sulladi stucco e pol dorata in alat ne parti
per servitio di essa statua ou e 3 per attratio e magisterio di uua labelli di marmo lavorata con lettere l. I per altrullo e magisterio dello lucco sutio alla porta di delia camera solio etiastatua e l. Is per precio 'uua Cassacon sua firmatura uella quale si po- sero ulte te sortitur ritror ille uella casa de quondam Icarii Mirabellu procuratore 'esso Ill Seuato et ut melius dicto Ili Seu alui coiislat Unde etc.
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REGNANDO CARLO II RE DELI E PAGNE E MI SICILIAGO 'ERNANDO QUEST 'ISOL. D. FRANCESCO BENAVIDES AVILA ECORRIGLIAS, CONTE DI S. STEFANO VICER D. IUSEPPE LANCIA, DUCA DI AMASTRA, PRINCIPE DI ANTOSTEFANO , ARONE DELLA TERRA DI PETTINEO E DI MIGALDI CAVALIERE DEI L ORDINE DI ALCANTAR , GENERALE DELI 'ARTI GLIERIA, SERGENTE GENERALE DI BATI AGLIA, DEI CONSIGLIO DIS . . . RETORE D. FRANCESCO CANNIZZARO , BARONE DI TERRAT E CAUALIERI D. CARLO GALLETTI, D. ATTEO LUCCHESE DEL PORTO, D FRANCESCO ANNI , D. MICHEL MANGANELLA D. LOREN O DELLAGUARDIA E MOREDO, SENATORI PER CUMULA GLORIA E DIGNIT A POSTERI, II SENATO DI QUESTA CAPITALE COL PLAUSO DEL BENIGNISSIMO VICER , SOLERTEMENTE DOPRATO A RIAC UISTAR PER PREZZO ALLAR CORTE 'UFFICIO DI MAESTRO NOTARO E AD OTTENERE ELLE LETTERE VICEREGIE IL TITOLO DI C SIGNORI D DI SIFFATTE DUE CONCESSIONI , CH NUOVO LUSTRO ACCRESCONO ALLA NOSTRA PALERMO, NON TRASCURA II SENATO DI PERPETUA L MEMORIA, AL TEMPO TESSO CHE INTENDE A CELEBRA CON MAGNIFICHEGIOSTRE LE OZZE DEL RE COLLA REGINA MARIA ALOISI BORBONE OFFRENDO COS PEGNO SICURO CHE MAGGIORI OSSE II O ALI CHE SIANO LE MANE VICENDE , SARANNO SEMPRE TRI BUTATI ALLA R. CORONA DALLA PUR PEDE DEI L CITT EDALL INTENSO AMORE DEI CITI ADINI.
RE sono i alti alla pretiente lapide tramandati alla
pra deli 'ufficio di Maestro Notaro alta alia citia da potere deli R. Corte a la
Concinos laetosque dios et urbis Publicum ludum... forumque Litibus orbum. HORAT. L. IV, Od. u.
ricorrenga delle o ge di Carlo II di Spagna con Maria Luisa di orbone, figlia a Duca 'Orleans, fratello delre uigi XIV.
In tempi ne quali it laudatismo
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rigo rosa mente dominant informa valuite e pubbliche stitu gioni era naturale che overno e comuni, Seguendo
lo spirito deli epoca e spinti alle
ri spetiive ristretteZZe nangiari , VeSSero anche concesso in ludo a particolari, e per tan determinato ca
pitale te pubbliche cariche alle quali in or a delle antiche leggi erano
annes si speciali emolumenti Basta Scorrere i quattro volumi contenenti
git alti delia G. Corte dei Contidelegata per e liqui lagioni a proprietarii di sicli aboliti a quali
Venne accordato ui compenso in virtudet ourano Decreto degli 11 Di cembre 184 relativo allo sciogli mento elle promiscuita per ederea qua numero ossero, ne temptandati , asce se tali alienagioni i).
Cost fu pure conformemente allagen Erat C OStuman Za, praticato dat
Senato di Palermo perlocho o veg-giam per consigito civico dei a Novembre 1624 deliberare a vendita deli 'ufficio di Aggiusta est e mi sui e per opperire alle spese de morbo con
tagioso a) per posteriore consigito dei 16 Dicembre 1636 alienare liumcii di austri Notari elle due
Corti, retoriana e Capitaniale , per fovvenire alla R. Orte, impegnata al-
Sentire, per a tessa agione, a cheii R. rario vendesse per suo conto
se timcii di deputati di pia ga diquesta citia 4): ne seguente anno
1 V. I . ORLANDO, I fetidalismo in Sicilia Palermo. 847, CAP. III, P 73. 2, 'ufficio di Aggiusta est e misure sudat Sonato vincluto at sig. Abbundi Curti et
preZZo Capitale di nZe 3 per Contratio in Not. Nungio Panitieri dei 3 ebbraro si25. Le preeminenge e si emolumenti di questoufficio erano determinati dat te an lette, tam- pate et tomo III elle RAMMATICHE, alia-ragras, Iura reparatoris gubernatoris e custodis orologi ac adaequatoris seu iussa oris pondemum e mensurarum, P. 466.
3 I 'usficio cli Maestro Notaro ella Corte Pretoriana e Capitaniale, si per alto degli illigito 637 encluto prima alia R. . a D. Erancesco Mugio, per reZZo di onge 2 , e colpatio delia ricompra. M acquislatosi incli il tritio a tale ricompra dam Giuseppe Chacon per contratio deici gennaro 645 e Pel regetodi onge 8683, costui ne ottenne sinat mente cla, M. a concessione in leti vim per alto deia aprile 645. I lucri annessi a detio iis ficio erano alutati iiii anno per i altro , ad onge 55O. - . Dis insa refatione diuulfi I'ossici fiendibita di ques o regno di Sicilia te scri ita per ordine et Tribunale e R. Patrimonio et 168O e alciane copi delia quale si Conservanomanos ille presso a Biblioteca et Comune,
Il Maestro Nolaro sud letto soleva pol inga- bellare separatamente i due officii ROCCHETTI, Ordine dei fudisti cimi , Paternao, 8O3, T. I
set ussicii di deputati di plagga urono indi venduti alla R. Corte negli anni 1637 1645. 646, 72O, 742. Gli ultimi possessorine surono i in BrancaCCio, Sargana, Mugio, Dolce, Colluetio, anni ecc. V. Hi della, Cor edeligata, P. IV, p. 77. Circa ali 'origine, id ritti e a proventi deli antico us licio di De- putato di piaZga, edasi quanto pisi particolarmente se ne dice nella illustragione alia lapide det 7 i5 di N. XX in questa accolla. V. anche CAPITOLI DELLA Ci , DI PALERMO P. I. P. 23 e 24 e sq: b. P. II, p. 235,294, 337, 338. - CANDINI , Codex Iuris publici sictili T. IV, P. 74.
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I637 per altro consigito dei a sei, brat O , o veggiamo ostri re in dono a S. V. 'ussicio di Archivario della d avola per sollevare ii R. Erario alle angusti e elle quali versava 1) e in sine per atto dei 6 agosto 1691 in Not. Fietro Privitera, alienare anchel'usicio di adstro Notaro della De-putagione di vovem abelle a). Lostes so su operato per 'umcio di ad stro Notaro della Orte senatoria che, dato anche alioverno soleva da questo Vendes si per Una o tu vite sincho et 168o ritorno di uovo et possesso de Comune, et Odo se-
rere alle spe se agionate alia rivoliadi Me sina e da tentativi frances di Usurpagione ebbe a solito ricors alta
nostra citia, che , gener 'Sa per On-Suetudine, largamonte lo Ovvenne didanari e di vetto vagite et ante nimento delia quadra dei siditerraneo. Fu caro uel sussidio a Corte di pa gna, si che ne Vennero in tosto albenato te reali graZie per lettere vi
ia promessa per giunta di una pronia restituZione dello inter prestito, am montante alia considerabile iista di seu di I 333. Vive vaci senato sicuro deli superiori promeSSc mascorsi due anni infrui tuosamente premendo'li che alle promesse corri-
spondessero i atti, per essUre statii danari e te vetto vagii cavati quellida Banco ove tene vans in sorbo perconto dei depositi dei particolari que
ste alle ordinari pro 'viste deli 'amministragione frumentaria con grave
peri colo deli' annona pubblica secesi infine a chi edere alla R. Corte i sod
di facimento de debito. Pero e strettegge de R. rario rendendo impossibile una dire ita prolata restituZione penso imo verno
di soddisfare at proprio impegno per
via indiretia. Era aliora Maestro O-taro et Senato, per concessione Ot- tenuia ne dat OVerno, ut certo iu-
cigio de suo u scio, era stato priVato de posto e vitici suo beni traiquali 'issicio suddet to , erano stati devoluti a fisco per sentenga d in corporagione resa alta R. Gran Corte Col capitale ad unque di esso m- cio si credo opportuno di ademptere
1 I 'ufficio sud letto su pol et I 3 inlaudato a Filippo IV ulla famiglia orno , Primogeniti ella quale ebbero os il litot cli
mroni defla avola o defla ede, per a sedeche meritava unifficiale a quale dipende vala sorte di tanti capitali depositati in an CO. VILLABIA CA, Sici a nobis , T. III, p. 2I. D. ORLANDO, P. Cit., P. 3 74 2 La Maestro Notaria sud leti su prima acquislata dat ne iovanni SapienZa, pel capitale di onge a Io ma indi , per distragione giudigiaria, passὼ in potere di Guglielmo Faltae atta, Earone di arbonogara e suoi redi. V. II cit. P. I, p. 66. 3 Vol di effere e BZgii II, , a. Orq-78,
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bando di vendita de me desimo ad asta pubblica e per o pagio di una due vite Essendo uel primo in
i Vicere Gon aga a cui l interessi
Movernativi sta Vano molio a UOre, si is segretamen te a lare is tange
a Senato , percho attendendo allacompra, VUSse fui rientrare ne patrimonio comunale hin us fici di som-ma importanga. ostrossi a prima ii Senato a 'verso alla propo Sta Viceregia macilla ne a speran a di for-nire alia . . il me ZZo come debitat si verso a citi di quanto te do Vea, V l in diasse, , a gi Orno stabilito offri per a compi a col si Stem delia subastagione ii capitale discudi 36333. . , che, icon OScillio
Vanta giOSO, Venne subito accellato.
il agamento tu latio per via di depositi in avola, ove Vennero OStogis a te alla R. C. at conto delia citi gli cudi I 333. . , restando it rimanente a beneficio de R. Erario Lavendit fu stipolata presso i R. uo-gotenente di Protonotaro a 1 mag-
Ne quindici anni che immediata- mente sequirono, 'ui scio di Maestro
La vendita avveniae pelle clue cariche climaestro Notaro de Comune e et Caricatore tella nostra citia, come per amendue era an-
citato da varii individui a) ma et
1691 volendo it Senato risiora re i suo patrimonio determino di metiere 'us ficio ait 'incanto perloche, hi est edottenuiane ' appro vagione Viceregia
con lettere dei 4 iuglio 169 ,
aperta ' asta at torno sisSato , accello in fine ' offerta di D. Lorengo Celesia , o quale conchius definitiva mente a vendita per atto dei luglio di quello tess anno, prESSOil proprio notaro ordinario , D. Pie-tro Privitera 3). Ne fu i preggo stabilito in ong 136o in due por-Zioni, cloe, Onge 96o pagate a Senat e da questo confessat ne illatiomedesimo: ed onge oo computate come capitale di hin censo villii di annue OnZe 8O costituito da Senato in occasione delia com-
pra deli' ut scio a favore di . Giulio Lati marches di is es e Duca di Villarosa con alto dei 4 iuglio 679 in Not Giusippe Calderone q), edato in accollo a Celesia. Tra glialtri pati su anche conventito clieit Celesia e suo successori VcSSero potuto sercitare a carica di persona o delegare ad altri loro piaci mento, e proprie Veci , prccC- dente pero 'approvagione de Sena
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l Maestro Notaro su sem pre ne itempi passati considerato come i pri mo de li iliciali nobili de Comune, e la carica tu sempre assidata a persone di nobili natali Go leva in ulte
le pubbliche fungioni ii privilegio di ac
mento dei pubblici assari assisleva laci ci collegial mente iunita per ' a dempimento de gli obbli hi a tui commessi Nei volumi de Ctipholi muni cipali rovai si pubblicate e varie ordina ioni risu vardanti 'umcio di ae stro Notaro Dat 1691 in pol a Mae
Stronotaria de Senato , in sic me a quella de Caricatore, si o permanente mente possed ut da primogeniti
della lamistlia Celesia de Marchesidi S. Antonino ma abolite alia Costitu tone e 181 e dat ourano Rescritto dei lo margo 1819, mediantegi analogii compensi tulte e cari che fetidali, si a che ossero pro 'en uteda iurisdi ione signorit o da causa onerosa 'umcio di Maestro Notaro
cesso de tutio per essere surrogato
da uello di Cancelliere Archivario, norma della uox a legge stili 'amministragione civile dei a dicembret 816. Oggi per a legge dei a margo I 863, N. 2248. suillam ministragione comunale e provinciale de Regno di
Italia e e regolamento degli 4 iu
gni comune si v vale deli opera diun segretario per a compilagione destiati e per a te nuta dei registri voluti alia leuae.
Olire a Maestro Notaro , UrVi Vaanche eli' amministragione comunale hin Pro Maestro Notaro, ii quale nonera n ostituito di costui comesi no- me parrebbe indicare ma n ussicialea si alto separato con distinti overi econ proprio salari e proprie rerO-gative. Erano sue inc OmbenZ scri- vere in particolari volumi te delibe ragioni senatorie apporre i prori ve- dimenti de Senato sulle lettere e sui memoriali a questo diretii e indi re
gistrare de pari gli uni e gli altri
compilare tuti gli atti amministrativi custodirne e cautele Nelle pubblichecerimoni e nolle adunange senatorie pigilava i suo posto a sanco de Ra gionale. Sino at 173 i Celesia odeillimitatamente a facottii delia surrogagione concessagii ait 'alto de 1691:ma essendo stato egi nel 17 33 elevato alia nobili col itolo di marobest di . Antonius, que dritto ne risenti per
tendeva i Celesia in viriti dei l'atto di compra e de R. Dispaccioche gli conferiva il litoto sud letto gli riconosceva que dritto, di arsii appreSentare da proprio attuario
Hallam Corte dei Conti, con decisione ei a gennaro 18 3 approvata dat ourano Re-Scritto et 3 et Seguerit labbraro liqui lato ii suo credito per 'annua renclita sulla R. Te- Soreria in Duc. 32o insicine alle annualithsca lute dat 1 settembre 18I0. V. Alli deID G. Colle dei Consi De gala, IS 3 1 SemeSIre, P. 2.
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consermavato in io ' sempio dei Sergente aggi Ore, de GOVernatore Magagginiere delia citi dei ad stri Notari de Tribunali che non erano obbligati a nominare in loro
VCCC Una persona nobiles replicava il, o nato che, essendo it Celesia hin nobile e tenuio ad assistere ii magistrato Senatorio, non pote ad n ignobile assidare a propria appre Senian Za SOg
iunge 'a non valere gli sempii ad dotii non avendo gli altri uiciali obbligo di personale assisten Za preSSOil Senato o i proprii ministri. Ne Venne n litigio e tale che i Vicere a cui si ricorse alle due parti stimo a iusto rimetiere 'assare a Presidente Loredano, perche, ponderate lyragionidi enti ambi a ui ne iterisse. I Lore-dano, considerata a sondo a faccenda, men o uone te agioni et Senato laondes, riseritone at Vicere , questi ordino subito chesi Celesia, desistendodalia sua irragione 'Ole reten Sione, paSSISse tantosto alia nomina di hin
nobile a suo ostituito. oicho il elesia mandava in ungo a imposta presentagione d et a iii rascorso iltermine a tal uopo stabilito a Senato, fu da questo nominato it ira
tello di tui; D. Simone Celesia , ilquale collo poco opo da inferinita
costretto ad abban donare Palermo per limos arsene in On reale Venne conaltro atto senatorio surrogato da D.
Francesco appino i). Torno i Celesianel 17 37 a implorare da Re a chie
Sta dispensa: a domandatas da So-vrano 'informagione de Senato, Orno anche questo On uox a sustilla
ad sporre te tesse agioni e collo Stesso effetio talcho con bi licito di Segre teria dei ai scitembre 737 ludefinito che ni una innovagione si ar- recasse allo stato precedente delle
cose a). Per sis fatia uisa la caricadi M. N. fu sempre fercitata a nnobile e te due cariche di . . e Pro
M. N. restat Ono se pre ira loro divise rette Cparata mente a speciali re-golamenti Anche pel riscotimento dei profitti spetianti a M. N. in virtudeli 'alto di compra dei 1691, questivi delego sempre hin particolare Ol- letiore che a tui ne clade Va agione, che rimas pure in que Sta parteestraneo at Pro Maestro Notaro
Nello serctgio de suo uilicio so- leva inline it Maestro Notaro arsi assistere da alchani nullarii, a quali era lalle riforme comunali assegnato nparticolare stipendio sui ondi de patrimonio civico te oro fungioni corri- spondevano in qualch modo a uelle legii scieri de tem p posteriori. Essendo mestieri che l . . ri ponesse in loro illimitata iducia, a nomina era stata ne 160 1 attribuita agi stes iCelesia Vox ea pero essere convalidata a Senato e regolarmente regi strata Venuta meno a carica di M. N. veniae anche meno uella di attuario.