Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo

발행: 1974년

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QCARANTORE.

tua dei sedet , in iro per tutio lechie se di una citia per o pagi di

qua tiro gloria successivi in lascuna e per dieci ore a giorno. Introdotta per

ta prima volta a Milano et 133 4 poscia in Roma da S. Filippo Nerine 1 48, non indugio a distondersi

gione di due nobili citia lini i quali sotio a residen a de Vicario Generale, o di altro eminente ecclesiastico, e coli' assistenga di hin Ministro attendesse at ego lare an lamento del-l'opera e a Iovi ennaro 6o lo Stesso Senato ne emano coli appro 'agione

deli 'Arci vescovo 3), te analogi e Stru-gioni Spetia a deputati a pubblica ione det olla triennale che reuola ra te diverse hie se it iro delia cerimonia,

BΟ I IN Custode Paleografo in Ossa Biblio-teca alia voce Caricatore, p. 3 2. DiverSO nquello et Os I, quest indice Comprende alfabeticamente tutia amovigiosa suppellettile deimss. dei quali h icca a nostra Comunale. Sen' sinora pubblicato solo una parte e quando Completo, iuscir certo di locle all'istituto, at Compilatore e di somnio prositio gli studiosi. ii Affi de Mnaso a. 6O5-6 f. 24 V.' a Pro Pisse, a I Ο6-7 f. 62 v.'

male procedimento dissicio de Mini stro vigilare alia riparti ione ella cerae alla conserva gione de gli arredi sacri e riserbata at Municipio come fondatore a nomina dei deputati e et mini stro. Per te antiche strugioni e per un

a ni una hies: si lectio istulare ' spost Zione circo lare se non acci a pria costare delia agionevolegga de motivo qua lora questo si dati a De-putagione riconoscitato valido, 'espo-

sigione e devoluta alia hie a di an

Francesco, nulla cappella senatoria dei

l Immacolata: et qua caso, in virtud' altro atto dei 16 iuglio 1 64 la hie sari hutante do uri corri spondere On Ze

alla hic sa ric evente j) Non si resto contento ii Senato alia intro iugione ella nostra citii dique Sta religiosa pratica egnachoabbia sem pre cercato di accrescerne

anche in gni modo ii lustro. NelI693, come a presente lapide icit

testa, Ottenne a Pontifice innocen-go ii 'indulgen a plenaria per Utte

gione circolare 6): e con lettere ei studii ulla S mi in ornm rei is, pedite in Roma a Io aprile 1776 ed secutoriate in regno i 13 et se

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guente luglio, ottenne a gragia chetulti gli altari sui quali si sponcsset 'Eucaristia alta Oragione circo lare κο- dessero de privilegio di altare privilegiato per tuti e singole esse chev si celebras sero durant ii quatriduo. Le ultime isti tigioni colle quali que-

si 'opera e presentem ente ego lata, Ono uelle edite ne 1871 allo limo

Revmo Mons Can Antonino Cervello Vicario Capitolare.

x magnificare vi piti l culto per

S. Rosalia, alia quale questa cittii eradi tanti celesti lavori debitrice Otten- ne i Senato ne 1693 allo tesso Pontifice Innocengo li che a 4 discitembre di gni anno, torno addita Santa dedicato, e si celebras- Scro per tutio it regno di Sicilia messa ed ut scio proprio Pero e ustange de Senato altari Sede comin- clarono in dat 1678, , ei che lagragia osse stata concessa at 693, secondo 'assicut agione di questa lapide , pure it rei e non tu pedito prima dei 18 iugno 1693 i).

a presente scri ione 1 Ovasi nullarac colla de Villabianea a f. 386 dellom ill l capitoli per a attura delia

i illa 'o euatorio per ullo alii allo emi isterio di dello Tabellove di marmosatio iusta tu forma delii Cupitoli liberalioue saltas per ello Ill. Si uuln

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REGNANDO CARLO I RE DELLE PAGNE E DI SICILIA ESSENDO VICER PER LA SECONDA VOLTA IN QUESTO REGNO DISICILIA D. IOUANNI FRANCESCO PACECO GOMEZ, DE SANDOUAL, MENDOZA ARAGON, TOLEDO, VELASCO, TELI EZ, IRON, DUCA DII ZEDA CONTE DI MONTALBANO MARCHESE DI EI MONTE E MENASALUAM, SIGNORE DI ALVES E UMEL , GENTILUOMO DI Α- MERA I S. C. M. CAMERLENGO PERPETUO DEL R. ESORO Α-DRILENO. II SENATO DI PALERMO , PER LA SUA SOMMA DEVOLIONE E PELSUO RICONOSCENTE OSSE UIO OTTENNE COL VICEREGIO PLAUSO

CHE GENNARO DI GNI ANNO SI CELEBRASSE UNA FESTA IN ONORE DELLA VERGINE IMMACOLATA : CONSEGE PER BREVE

PONTIFICIO, AD INCREMENTO DEI CULTO VERSO A NOSTRA CON CITI ADIN S. ROSALIA, PLENARIA INDULGENZA PER GL II DEI LOSTESSO MESE E RIPORTO ANCORA COL REGIO ASSENSO, CHE GNI ANNO ALTRA FESTA SI CELEBRASSE AD NORE DI S. FRANCE-SCO ORGIA , PER LA MIRA COLOSA PRESERVAZIONE DI QUESTA CITT DAGLI ORRORI DEI UE TREMI OTI DELLO SCORSO ANNO. D. STEFANO RIGGIO E SALADINO, PRINCIPE DI AC S. ANTONIO, DI FILIPPO E DI CATENA , MARCHESE DELLA GlNESTRA , SIGNOREDELLE BARONI DI VALGUARNERA , AXALI E BONACCORSO, CAVALIERE DI ALCANTARA, GENTILUOMO DI CAMERA I S. C. M., PRETORE PER LA SECONDA VOLTA D. BERNARDO TORNAMIRA BARONE DI Gl AC NI SECONDA VOLTA D. IOUANNI MAURIGI SECONDA VOLTA D. IUSEPPE RIGGIO E SALADINOD. ANTONIO MAESTRE, REGIO SEGRETARIOD. FRANCESCO APPINOD NICOLO LO RURGIO, BARONE DI SERRAVALLE SENATORI

NELI 'ANNO DEI SIGNORE 694

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si stra anta concitia lina il

de trem uoto, non at SC acontenere a plena di uel sentimentodi gratitudine os de ' animo di unpopolo inter si senti coimo , a ri conoscimento de celeste prodigio.L'anniversaria festivit votata a Se

nato 'anno antecedente era ancor pocacosa ei Patermitani di aliora desiderosi di ve de di qualch graZia particOlare insignita a votata cerimonia talagragia non tardi iacche per sollecite istange ello tesso Senato, Una plenaria indulgenZa su per Breve pontificio ottenuia a Roma in queli'anno me desimo per quanti alia votiva anniversaria solennita prendessero parte Bencho negli alti di questo archi

vi comunale niuia documento avessi potulo invenire che a questo attooffrisse attinenZa, pure 'assi curaZione

portaci alla presente lapide si tale da

Ja a vergine et Pellegrino non tu a sola a cui a servida piet dei

nostri maggiori et secolo XVII a vesse attribuita uella miracolosa liberagiones tanto singolare benefigio

non potea non es Sere anche ascritio

alla protegione delia Vergine, 'immacolato concepimento delia quale Stato sem pre et Opolo patermitano

Ex illo colobratus Ono laetique minores Servavore diem l . ViRG. me, de VIII, 268-9.

oggetto di viva devogione. E chequesta devogione si molio antica presso di noi si dimostrato dat Monotore che ne suo Palermo et olo di T. I, p. I), riseri Sce per eSteSO uno statuto pubblicato in Palerna ai marZO 423, in torno alle seste di precetto da osservarsi in questa e cheegli cavo da hin volume di queli 'an no sistente a suoi empi preSSO questo archivio fra te est in effocalendat si pure quella ella Imma- colata Concegiones, ella quale par-lasi come di cosa anche aliora dimolia antichita Se pol si aggiungano te hiese te appelle, i monasteri tuiti gli altri luoghi sacri gia rettio che poco opo si ressero in Pa-lermo ad onore della pia creden Za si edr, chia ramente come a dot

trina della concegione immaco lata axesse in questa trovato sem pre caldi Seguaci e veneratori. Ma era riserbato

a secolo Vl lo sui luppo aggiore presso no di questa parte dei culto cattolico e lo stabilimento di quelle

cerimoni solenni che accompagna noogni anno a celebragione di questomistero. Fu in uel ecol appunto, precisa mente et iuglio de 1624 che a citia di Paterna, rappreScntata dat suo i civici consigii e grata alia Vergine per a cessa gione delia peste che si orrenda mente 'avea tr vagitata si obbligo in perpetuo e colla

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venire una sontuosa testa ella cappella in . Francesco, coli' intervent ad ello tesso Senato e de suo um ciali 1 fu a I de successivo agosio che veniae in questo temploma giore pronunZiato dat Senato ilvoto solenne di disendere e serbare it mistero sud det to ad ultim mi itae spiritum a). Fu in novembre dello tesso anno che ii Senato et esse a Vergine a Patrona di Palermo sub ili lo

immaculata Conceptionis 3) e quando it trem uoto de iuglio 1638 cosse e

Calabri e parte di quest 'i sola, hi solola Vergine che i Senato chlamo in altito e cui in rendimento di gra ieri et esse Patrona solio i litoto de gli

tuti i Vicere che si successero elgo verno di quest 'i sola per an Ore vole

sqq.

il Parini Opportuno fare meligione di al- Cuni alti senatorii riSguardanti a Cappella sud- deita e cli uia monumento attinente alia dot- trina deli 'immaColaia Concegione preSSo di not. II ri 1 no embre 16 nel vol. di Atti a. 640-5O f. 37 '). Essendo in Corso a Co-strugione ella appella, i Senato crea una Deputagione, Composta da uia Deputato nobile e dat P. Guardiano pro empore et On- Vento cli S. Francesco 'Assisi, coli 'incarico di Soprintendere a uella regione e colla lacotthdi pendere in avvenire e Onge O annuali.

votate dat is sigilo Civico , in abbelli mento della appella e in uvantaggiamento dei sacri arredi salvo pero ii conto da clarne at Senato Il primo epulato nobile fui. ita seppe

impulso det enato e colla si e SSa pronte Z a colla quale si iaceano a iurarela osservanga dei nostri privilegi si

astringe vano Ziandio con Oto Speciale a mantenere e di tendere sino

allo spargimento de sangue i mi

stero della concegione imma colata.

tu in sine verso a meta di quello

stesso se colo che i Senato adorno pregi Osamente a cappella in . Erance Sco, nore precipuo di que vetusto templo, e deito, con alto speciale, lenorme che avrebbero per ' a 'venire rego lato invariabit mente 'annuale fe

stivita ) quali norme anche opo la

ete vagione a domina di questa parte delia sede orto dossa atta alta Chie sane 1833, in angono tutiora sic come Vennero stabilite per a prima volt ne l

sero varii altri ma letto et L O D. ederico apoli e Barre si Principe di Restitiana la carica su id ita non si h mat pisi allonia- nata da questa famiglia. Qualche volta a De-putagione cost , di re membri essendovisi ag-giunt uti Deputato civile. AIIo de' si offobte 165 vol di Isi a. 65O-5I, L 36 . Si stabilis e solennemente che tuiti coloro che vessero sercitato a Carica di iusti-Ziere, retore, Senatore e .ro Notaro et Se Dato potessero per privilegi speciale seppellirsinella sepol tura satia apposta in essa appella. Atto de 28 penna o 1653 Vol di II, 4. 65 55 f. Oo v.'). Si etiano te norme generali per regola delle annuali festivit si sancisce 'uso tella celebragione dei dodici abali precedenti

Convento cli S. FranceSCO, An Cor Oggi Vigente. II de dicembre 18 vol di II, 4. I 8O9IO f. 23). Si ordina che gli arredi ella cappella si custodiscano in uogo sicuro, e Otto due Chiavi, una delle quali stia sempre in potere dei Deputato nobile, 'altra dei P. Guardiano. I uasta a chies da uri incendio verso il

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alia Vergine E come i ne 1638,

ii rem uoto et 1693 e a contemporanea prodigiosa salve ga di Patermone si rivano favore vole occasione. Ad istanga de Senato infatii una nuOva

anniversaria festa si istituita pellatorno gennaro ella appella in an

Francesco, e fissata ne r annua Spesa

in schidi inquanta che Venne dari M. approxata con dispaccio dei a giu gno 696 comunicato a Tribunale de R. Patrimonio a 3 de sequente ago sto, e da questo a Senato Oice

regio plurisu conii glietto dei id ello

SteSSO me se I). A questo voto e allare lativa regia appro 'agione si riseri scela presente lapide. A summentovati alti di pietὰ re ligiosa volt ancor ut altro aggiun-I85o, a Cappella ne fossi atquanto, onde uel Padri fecero istanga at Comune e at overno per a restauragione delia tessa e speciat mente dei magnifico quadro , a mosaico, delia Vergine , lavor di artista romano recato a a-lermo et 772 e pel preZZo i Cudi O . Vi aderi rono ii Decurionato e i Re i primo Stangiando ali oggetto una cista annuale et proprio bilancio, e it secondo assegnando anchein 'altra omina e nominando Con Rescritio degli 8 aprile 858 una Commissione formata dat retore residente e cla altri ei nil vidui con incarico di attendere alia hi est restaura-Zione La Commissione dura tutinvia, est Municipio Continua ad assegnare annuat mente una Somnia a tale CoPo. Alla dottrina, oggi domina, ella immaco lata concegione d unito it ricordo i ii monumento delia nostra Citta, a colonia in lagga S. Donaenico colla statua ella Vergine in cima , salta innalgare ali imperatore Cario Inet 724 ad stan Za dei P. di quel Con

geriae ii Senat, ii quale , ella sua

consueta effervescen Zarae sentimento cattolico crede a 'vantaggiar si di quella circo stan Za per accrescere ii numero

dei Santi tutelari di Palermo. In unmio studio su que Sto argo mento, Ub-blicato 2 1876, et V Volume, Se

mostra come a Chi es cattolica non credendo in io ax versare sempio dei Paganesimo a Vesse Sempre Sato

metiere te citiis deli orbe attolico sotio a speciale protegione di qualchesanto Palermo si si in io conformato alia generale sanga la ista dei Santi a quali ii nostro Senat commise ei templorascorsi ii patrocinio delia iit, , non si certamente re V2, raggua gliata a uella elle principalicitia strante re fra i motivi chepotean Spingere hin popolo inter a

Vento, Come protesta solenne di questi ultimi contro uri antica diceria Che ii dichia rava av- versi alia dottrina suci letta. Per o innat Zamento di questa coloniat lcggasi i Diario pa-lermi Iano et MONGITORE CRYGI. LI. Ol. IX, p. 93 Guida el PALERMO sedi A. Citata, p. 57ὶ Aggiungo solo che a plagZa cli S. Do-menico si satia i quadrare allo tesso imperatore, opo a demoligione elle a se che vi Sorgevano una volt occasional mente ali ele- vagione de monumento e che e guali sac-ciate dei clue grandi palaZZi che ancheggianoi plano dat lati di settentrione e di occidente furono salte a spes dei R. rario in uel tempo e per Ordine ello tesso ourano Ved ut memoriale a re et Priore e P. di quel

Convento, dentro una lettera di R. Segre teria dei 3 novembre Sit, et aago de Penes Ana di quest anno. I Vol di Proetet isse , a. I OJ-O6, s. 406. MONGITORE, Palermo devoro, t. I, P. 32.

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rico noscere e proclamare it i atrocinio

di uia sanio, non ultimo tu uello heebbero ijadri nostri et 1693 e Oicho a pieta dei sedet usa va invocaret 'assisten Zarai S. Francisco Boi uia ei frangenti di terremoto , non permi Scit Senato che ii di fastro di queli 'an

vo anto alia ista dei tutelari dellacitia. Era stato aliora it orgia levato di recente agit onori de gli altari e i frequenti miracoli da lui

perati ne aveano accresciuio a fama

presso i cattolici di uita a terra Nato amandia a a otio bre de 131o da Giovanni orgia, Ili Duca di quellacitia, ne regno di Valen a da io Vanna , ni pote di ordinando it at tolico si ad disse , in ta gi Ovanile alia carriera elle armi e milito negli serciti di arto : indi si die dea prestar 'opera sua eli' amministra-gione civile elle pagne : a final- mente disgustato delia vanita ellecos terren e atterrito da pensi ero della morte innangi a cadavere ella imperatrice sabella , penso separarsida mondo di che ess anco glo- vine et, di anni renta sette, opo inungiato prima a suo titolo ducale a suo largiti possedimenti in favore dei primogenito dei figli avritida donna leon ora De Castro, latron ella aliora nascente Compagnia dic es . vi tu tale 'e sempio che offrid elle sue virtu cristiane, tale 'auste-

V. H. PRESCOTT, The fife of Charies he lis offer his abdication, in appendice alla Storia cli quel monar a el ROBERTSON, e Histor of the rei Philip he secon in L. I, cap. IX.

1 ita delia sua vita e ii suo Zelo et promUO vere it progresso deli 'ordine, che si merito en presto dat sondatore S. gna io 'inore de genera lato, che fercito per quasi scite anni Ma tu che per altro egi si resec Ospicuo per a sua milia per cui si piacque di assumere i modesto titolodi Tuit et risu eueco it peccatore e quando it magnanimo arto , stanc O n-ch'egli de mondo si ritiro a S. Giu- sic , u solo otio uel litoto che ilBorgia gli si presento varie a te in

que tempo, a Compagnia cerco conogni meZZo di accrescerne O splendore de culto: e accaduto in Siciliai tremuoto et 1693 il Collegio di

Palermo tu sollecit a rivolgersi alnostro Senato , hic dendo che si a lnumero dei S. Patroni patermitanis osse anche t orgia compreso 3). suffragar a di manda di que Padri

valse non poco eli 'animo deli 'auto rita municipale de tempo a ricordanga di essere stato una volta ilSanto ella nostra Palermo, in sieme ait 'armata di Cario reduce dati'Africa, di vere gli appresso serbato grata

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memoria di a termo, inviando ai Pa-dri de nostro collegi di esti una deli copi e da ui atte e sequire delia immagine delia Vergine dipinta allo Evangelista S. Luca che conservarii si in Roma ella Basilica di S. Maria Maggiore i). Proposta a legione det orgia a civico consi glio , fusubito approvata ella tornata dei sebbraro 1693 2 , , OttopOSta alSOVrano, questi a consermo per di spaccio dato a Madrid, a 1 dei se-guente dicembre, partecipato a Senato con lettera di R. Segreteria dei

l Villabianca classi fico questa scri-χione tra uelle de volume tergo delia sua accolla Li. 387. Mi si stata inutile ogni ricerca per invenire 'atto senatorio riguardante a spes per a lapide.

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REGNANDO CARLO II, RE DELLE PAGNE E DI SICILIA GOVERNANDO UEST' ISOLA D. IOVANNI FRANCESCO PACECO GOME , DE SANDO UAL , MENDOZA , ARAGON , T LEDO , TELLE DEGIRON, DUC DI ZEDA , VICER EU DAL SENATO , IN TANTA DIFFICOLT DI TEMPI , ARRECATO VALIDO SOLLIEVO ALLA CASSA DELI 'AMMINISTRAZ1ONE DELLE VET-T UAGI IE SODDISFATTO SENZA RITARDO A CITI ADINI LGNTIERO BIMESTRE , PER VARIE CIRCOSTANLE IN PERICOLO , E SUSSIDIATOIL HANC COMUNAL RAFFERMANDONE II CREDIT CHE, PER MANCO DI DENARO , ERA SCOSSO AD ARGOMENTO DI TANTA EDE EDOPEROSIT LASCIANO DI S EGREGIE COS LA MEMORIA I POSTERID. BALDASSARE CACCAM ED ORIOLES, PRINCIPE DI CASTEI FORTE, BARONE DI PIERO SOPRM PATI I, CAVALIERE D'ALCANTARA, PRETORE D. FERDINANDO 'AFFLITTO, DECIMA VOLTA

D. MARTINO CHACON, SECONDA VOLTA D. ART L MEO POLIZZI, SECONDA VOLTAD ARCADIO PEROLLO, D FERDINANDO PERISTANGA E MUSCICA, BARONE DI S ROSALIA, D. ASPARE VILA E MALD NAD , SEGRETARIO DEI TRIBUNALEDELLA S. INQUISILIONE DI QUEST REGNO, SENATORI.

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privilegi ottentiti id j non eno importan' di tuti te pre- in cedenti ci richia- ma alia memoria le' pro vide mi fur a dotiate a Senatondit' anno 169 , in ordine a due considere voli isti tu toni della nostra citia laDopuli seu di uor e Gubelle, o Bimestre, e a TnOola pecuniaria, o Bauco Comuuale Diri, qualch cosa di n-

Di PCTAχioXE D NUOVE GABELLE. hi consideri come questa, stituita a solo scopo di re ola con normapiti certa e con uarcntigia pisi si cura

i sod di facimento dei debiti della cit-t, abbia offerto in Europa uno deipiti antichi sempii di debito pubbli

ne fiducia, gi atquanto cossa allevicende de tem p . abbia o libero

In primis aut in videnduin orit o qui rempublicam administrabit, ut sitim quisque tenon nequo do bonis privatorum publice diminutio fiat. CicERONi o L. II. 1. Mensam poni jubet atque Effundi saccos nummorum, ac duro phir SAd numerandum H - f. II, 3, 1 8.

trasserimento deli rendit age volatolo scambio iro dei capitali avantaggio ulla pubblica prosperita,

non poti a non iconoscere a prox viden tale vicenda dei casi mani, per cui it male si a pesso orgente delbene e per cui alle turbolen e politiche che agitarono Patermo neglianni 16 7 e 1648 ebbe a scaturireun opera, a quale, durata presso dino per in I anni, non dubito i- tenere come it pii splendido monumento della savi egga dei nostri mag-ui Ori. Ho altrove in questo lavor rammentato come a sedetissima Palermo ne se colo XV, per ovvenire at iso'ni et . Erario, Vesse contratio ut enorme debito con mollissimi privati individui si citia lini che fore-Sti Uri, e come, a cautela de me desimi avesse lotaraato numerose Og iO-gagioni stille civiche a belle special- mente su uelle di uva, vino, carne farina e sui tari de Nuovo imposio. a Regia Corte si vero, VCI SSUgnato a suo canto alia citia varii ondi per rifaria delia non leve cifra alia quale i interessi annuali ammonia - an ma non essendo stati questi susscienti l agamento dei rutti ilSenato cra stato tu volt cost retto

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