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citavas da tuiti a vicenda duc me sit c cadauno, a comincia da uello det Cassaro che abitava piti a vicino alli Pala ZZO scendendo poscia a uellideli 'Albergari a Capo Cal Sa ConcCria terminando ali altro de Cassaro. ira precipuo overe de Sena tore Priore surrogare ii retore elcaso di legittima assen a di quest 'ultimo e complere, at pari di questo tuti ipli alti di amministragione , Om prest edere ai congressi senatorii firmare te scri itur e i mandati di a gam Uni conVocare a Deputagione di N. Gabelle rice vere ii iuramento
dat Governatori delia avola e agit altri uiciali subalterni imporre lameta a talunt comestibili scri vere lepro uviste senatorie dicti O ai memorial o alle lettere direti ai Senato.wscrivere i libro de gli appus tamentialia sine elle sed ut senatorie cc.
in compenso di quali obbliphi magiliori . tributaxans at Priolo nori si
cenZe piti Ospicui. Os in assen Zadet retore occupava exti it lato sinistro de re o dei vicer allor quando recavas alta Catte irate Venixa alia porta rice vuto allo intero corpo dei canonici in abiti canona cali i). Alia carica di Priolo cra an che attribuito qualch particolare ui ficio come uello di uno dei Depta
tali deli 'opera de Figliuoli Dispersi
delia quale it retore era capta Lale ire dei a dicembre 18 16 riformi per questa parte 'antico ordinamento abolendo 'usticio di euatore Priolo e chia mando in casO di a XCnZa, alar te voci de Sin laco senatorepiti an iano in ordine di nomina. Un 'altra carica non men O delle precedenti importante era quella di in daco. In tem p di est rem Mare Unicipali e quando 'importan a di una citia era solo determinata dat numero dat valore dei proprii privilegi rite 'ava non poco che vi osse stato ut usticiale it quale vesse assunto lacura e la responsabilita della offer vanga di questi e ei suo i ampli po-
ve incarico peltava at in laco a) il l late, appresentando con sistatio a rattere a universalit, de citia lini in terveniva at civici consigi e in no me dei popolo rispondeua alle pro- poste retori ac cogitendole O re
.luto piti conlacente agi interes si ullaciti . Per a tessa agione nessunbando pote, a pubblicai si che non osse stato prima da lui faminato e sul quale non avesse cxli prima se nato ii suo consenso colla nota Ornatila
P. S. P. U. Pol licetur Sol iue Prioilo siue Urbi . Apparteiaeva at in laco ancora
tato ai di illi ed alia proprieti di s so e nihil assare di importanga olea
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tratias si dat Senato sen a hic de prima ij parere di questo magistrato, chedovea riterirne con sua coiisulta O memoriale interveni vacille iunioni della Deputagione elle trade, tene 'a pres-
o di se una delle chiavi dei pubblico
Te soro e colla sua firma convalida va te partite ' introito ed sito registrate ne libro di cassa vi conservato. Oleva anche chia mare a sinda-cato it retore O uel senatore chenon Vesse reuolai mente fercitato ilproprio miniStero.
a carica di in laco era hinc deglitis dii nobili de Senato e confer vas da Uesto, Ome per privilegio
Dura, a re anni secondo a disposi-gione dei cap. XX de Conte di Oli
Non chiridero questi cenni sui nostro antico ordinamento municipale,senga di qualch cosa di altri magi strati de comune, che tanta parte ebbero della giurisdigione comunale di una volta intendo delia corte retorianae dei iudici dioli l impossibile, perta carse Za elle antiche memorie, asserire in quale anno 'una e gli altri abbiano vhito origine credesi ea agione, che rimontino alla primi tiva e informe costitu Zione dei comuni iciliani ne tempi normanni enei sequenti lino gli arax Onesi. ln- vano si ei cheribbe per tu ita uel-l epoca prcsso e popolagioni de maniali deli' sola esisten a di uia magistrato normale e indipendente alquale fossero stati sci usi, amente devoluti gli ordinarii uicii municipali
essendo stati questi aliora deleriti ai vice-comiti o baiuli heri conte Rug-gieri ave istituito per Ogni terra demantale, e che nullo serctgio di loro carica erano assistit da uia numero di iudici maggiore o minore Sectando ' importan a dei luogo a quale Soprii tendevano Nei tempi Ormannici baiuli dis impegna vano vn triplice incarico riscuote vano per conto ullo stato a rendita pubblica ne proprio distretto e ne amministra vano te ga- belle rendean agione elle cause civili , eccetio e cudali , e cile criminali conosceano dei furti di leve momento e dei delitii non puniti conpena capitale adempte ano inline ei in ioni di ossiciali de comune Sequiti ai Normanni li Suevi, 'imperatore ederico cerco di dare a comuni qualche appresentanZa C Una
giurisdigione separata da uella dei giudici mediante 'istituZione, per O-gni terra demantales di due iurati a quali assido 'in carico di in vini larsuli annona ma , in complessc , lasonam a cile os municipali resto albatulo e i iudici in potere dei quali rimas sino a principio et regno dil ederico 'Aragona. Eu Otto Uc Stomon arca che i comuni siciliani attin sero it loro pleno vi luppo e veranei ridotii a forma completa di magistrati
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proprii e in dipendenti e segregati dat potere iudiZiario a quale erano stati uniti in dat tempi et Conte Rug-giero. ederico com inciO 'Opera sua costituente O restringere Plautorii
dei baiuli quali tot se ii ritto diriscuotcr c amministrare te imposte,
che allido invece ai segret e a vice segreti e spogliatili indi di nn au torita amministrativa, rivesti di que sta i iurati elle universit, i quali se non a lui per a prima volta creati pure ripeton da lui quella plene gadi a colla che oderono ne lungo corso det medio evo i capitoli dei marZO 324 e dei 3 novembre 33ocirca te attribugioni dei iurati formaron O O statuto fondamentale peli eggimento dei nostri municipii , egellaron te basi di queli 'ediligio chei tempi avvenire doveano perfeZionare. Cio non pertanto i iudici non fu- rono da uel pro 'vido re scius in-tieramente dat OVerno de comuni,ch angi iurati e iudici otio a presiden a ullo tesso baiulo, conti
ne , restando ai primi commessa laam ministra Zione civile e a secondit esecti ione degli atti dei iurati et amministra ione delia iustigia ei limiti di loro pertinenZa l nomedi baiulo fu ne comuni di piti alta
importanZa permutato in qualch altro derivante alvo ita a circosian Zetradi ionali de luogo medesimo in Palermo si ri pristin antico e ro-
I Sul diverso valore delia voce sede, et medio evo, si logga ROSA ne cit indice, a p. 262.
di Ziario composio dat iudici gliuni che gli altri in Palermo a numero di ei i). uesti ei iudici detii co tempoidioli e di tribuiti ei varii quarti eridella citi instem ad altri re checompone vano te due corti prelorianu capita ulule, costitui rono per parecchi secoli a magistratura iudicante delnostro municipio La corte retoriana su prima composta da due iudiciletlerali o perili de drillo, e sottola residen ga dei Pretore conosce-va elle cause civili di sua compe-
le molli Difficii et regno stabili distini
livamente a re i numero di essi tu dici per amendue te corti cito anche te Orme che rex Olarono inoai primi anni ci corrente secolo lacostitu Zion attribu ioni delle
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navan si ad amministrare agione neb
la corte retoriana obbe a sua residen Za assegnata a tanga otio ilportico impcito a scala grande, ad ritta di hi entra dat lato orientale, ove suit 'architrave di una porta ammiraris talu ne pic cole figure marmore in ille credule appre Sentare
i baiulo assistito dat suoi iudicie eli 'alto di tener corte 3). Indi et
I 636, cessata 'antica accademia dei cava lieri che i Senato avea dat pa-laggo di tutamici isto trasportato nulla casa per SSa apposta fondatane 162o ad angolo ira a moderna
pia ga Bellini e a via ac lueda visu invece installata a Corte retoriana che vi di moro no a quando
la uox a lex Me di Ordinamento iudi lario et 181 la oppresse interamente 4). a competen Za ulla corte preti riuua non tu sum pre mantcnuta lastessa. Una volta hi stabilita alioue et aloris, prima sino alla lista di cinge Ottanta C indi elevata ad onge due
fembra che a criterio de valore si astato ostituito uello delia materia eche si anc state assignate Specialm Un- te alia corte suddelta e cause relative a te atri e pellacoli pubblici servitii prediati a lesioni elle com pre vendite col privilegio di Tole loe acque in e a debiti verso a Ta- vota in generale pol tuti te cause civili si a citia lini, e fra questi e stra-nieri per te quali non Essevi stata come diceas ne linguaggio rituale dei tempi, preet u iove alia Magna Curia, ossi a per c quali non osse stato ilniudi io introdotio prima ella G. Corte civile 6). I a Corte capiluuii
peten a delia curia retoriana Vxo quae Curio Regiae resurae hodienum compe causae suus omnes iis, Ies, iam ciet tum quam e v-Ierorum cum contra cines agerens sal o jure prae cuilonis M. R. C. praesen e Principe nam eo absens alia eri ratio Ic. E Per a Corte capitaniale cosi si sprime a p. 8 Capion, surbis... cum suis su ictus amplissima polle potestate procedendi confra iacinorosos homines, e I pellendY malandrinos ab rhe eiusque erres oriosi e cognoscendi causas criminalis et et coram pSosere praerensionis propos Has . e a II K. C. deo uias, in absentia Principis et euasi an-Che a P. O e eguenti. I AN Di No ubblicola sua opera in re tonii , ei primi anni di questo secolo rami iri, e ii Sos.
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pari mente ebbe prima limitata a propria competen Za a minori delitii maposci a te tu est usa in assonga de Vi
cause te pervenisset O per via di re et eu laue O lic Ossero state ad essa particolat mente delegate alia Graia orte in quale aso pote condannarii nanco ait 'esilio pratica tutio quanto a VCSse credulo opportuno nili interesse della glastigia e far ostenerechiunque in carcere a suo talento purcho infra ventiquattro re Vesseri velato a causa delia carceragione
e , opo re gloria pei minori de litti
una settimana ei a glori, avesse tradotio i colpe voli alle carceri re
tano di citi era delerita una plena giurisdigione sit tuiti gli pellacolipubblici tanto sacri che profani edera suo diritto ii derimere tuite econtroversi che ossero insorte frale persone delia turba te atrale a).La corte capitaniale infine solea se-guire e sentenge pro serite dati In
in potere di essa ita sciati i rei dat giudici di uel tribunale 3).
a corte pretoriana come si sidctio, cra composta a re iudici preste tuta dat retores la capitaniale Olire agit tessi re iudici e a Capitano iustigiere che ne era i capo,
contava anche n a V vocato scale unprocuratore fiscale e ut a 'vocato peipoveri amendue orano assistite allosi esso Maestro Notaro che possede vain ludo 'ut scio e che solea af t-tario separata mente per te due curie. Un solo archi vario conser 'ava te crit- ture deli 'una e deli 'altra Riudici dura vano in carica un anno, Crano lettida Vicero e pria di intrare in fun- ioni et mese di scitem brC, resta, an iuramento elle mani dei retore. Oveano pei privilegi della citiae come tuti gli altri u liciali et comune esset citia dini patermitant: e una Volta, et I 693 essendo stato nominato a tale carica uia messiDCXC, Ciu tosto imosso e ostituito in suo
Una prest a Zione annua in pesce e in carne stille tonnare e sui macelli dellacitia 6 a iurisdigione delia corte capitaniale non limita vas alla sola citia
nunginta a sentenga preparatoria per a qualeii reo era Conclannato ad esse punito juxta legum, sacrorum canonum dispositionem e gene- alem consuetudinem ac de iure regni etc. Con- Segnavato alia Corte Capitaritale, O, come i-ceasi aliora, o ritas lava at braccio ella corteseColare, a quale con alti a sentenga secutivato Condannava at rogo, I vi pus comburatur δε- nec in ciuerem c per Gur e ciuis vero disperga-
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ma esten levas a tutio it territorio, al-
lora assa piti amplo deli'odierno i)
le tava anche oggetia a terra di Partinico; ove olea it Capitano iv sti Ziere pedire uno O piti commis sarii pella secti ione di alcuni alti digiusti Zia a). alle sentcnge elle lue corti appellavasi ordinaria mente alla lagna Curia e da que Sta porta Vasi gravame, prima de regno di i lippo it innangi ad una corte pro Uisoria nominata ad hoc a Vicero e
bunal de Concistoro o della suoru regia oscisu a che da uel monarca
Venne Ur man Cnte mente costituito Sei Vicere pero osse stato assente allacitia aliora classo it triduo gli appelli alle cause osse ira citi ad ini decise in prima istanga a magistrati municipali si porta vano innangia uia iudice speciale deito de te prime appella iovi e ii potere de quale dura, a quanto 'assen ga dei Vicere a).
1 Ii territorio di Paternio non si a conson- dei si coi cos detio agro palerni, Iano ii quale. CominCiando a se itentrione alia plaggia cli erracapallo, Si stera leva per e terre Hemi Grifesta e Molara in alia Grasia, alia quale per 5 . Ciro, Ciacus i illabaI scendevasino au' A qua ei Corsari. It territorio invece, assa Pisi vasto eli 'agro, arrivava et Pacco in a S. Cristina dat lato di ponente, in quellodi m eZZogiorno sino at ponte di orsi Ilii Iasodi , solo, mi, at quale, ancheggiando it ter ritorio imisit meri scen leva sino a Consi nare Con LemonD- e regno. Ea evan anche parte det territorio cli alernio te terre itin, Si Fa- Parolla, rapinio, missi ase ii seu Jo i aDoneri e suo aggregati, a terra et Boryelio, seudi elle clue fore, uita a terra ella m-ghe,ia sino ui tantini deli' osse e lungo illium Hella Milicia sino a CasleVacci e alponte ello Militio e in sine i cudi i N. Ono
frio S. I icosa e X. sino at mare. Tullo questo territorio era si iii in meno comel agro, oggetto alia iuriscligione e at overno de Senato. Erativi pol attre terre , e quali benchd non firmanti parte integrante e territorio Pure di on levano in qualcho modo Inlnostro Senato che vi riscuoteva alunt cla/ii evi sei Citava at uni atti speciali di amministra-Zione. Conae uelle cli Carini Partinico P, Ira longa, Macellaro. S. Gius me, est mons , Trat a. Erano separati a quello cli alermo i territorii cli Mon eo, o S. Marsino. IIo Cavato e Otigi di questa antica circoscrigione a nuptanta satia Seguire a Senato negli anni 18O -0, a quale per lunglii anni stette, instem Con attre appesa ad uia muro cli una elle AntiCamere Senatorie, dat 'tale rimossa, stata final mente depositata in questo Archivio enerale La legge organica degli O ottobrei si nello stabilire t comuni di Sicilia ne tot ea Palerna atquanti che costitui a Comuni ii dipendenti ei altri se ne staCCaron a PrCSS 'per a eguita colDIIazioue v. nota 2 a P. I 3 .
Nel 1855 , sorti dei litigi tra molli comuni di
Sicilia per a delimitagione ei rispelli vi territorii it e con secreto et I sebi raro, e norma cli una ovi una e termina ione ei Sgiugno 1828 ristabili a commi sione aliora stituita per a risorma ella circos ri ione territoriale doli' sola ma ignoro a che Cosa sina prodato il lavoro di questa seconcla Commi, - ione. Oggi ii territorio cli Paternam rappi CCinito sena re Pisi . non si ostendo a di a deicomuni iuniti.
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ll retore di a termo continuo adessere it apo ulla corte retorianasino at 813, anno in cui S. A. R. ii Principe Vicario Generale con rescritto de ro aggio stilla considera Zione che e molleplici in comben elam dateat retore dat vovi statuti municipali , promulgati alia Costitu Zione det 812, unde vano impossibile 'esci ci io deli 'altra carica di presidente
delia corte sud letta revoco quest 'ultima dat retore e 'amdo at Capitano iusti Ziere I). a te Organica iudi taria el 18 I9 ri formando tutio it preesistente ordine di magi strati aboli te due corti pretoriana capitaniale e come 'iudici di prima
ista laga tanto in materia civile cheie
nate isti tui i iudici di circondario ast. 3), appresentati Oggi dat prelori e da prelori urbaui a). inseriori per iurisdigione alle uecori , pretoriana e capitaniale erano altri magistrati de comune iudici disti. Trae vano origine da Ue-
yli antichi iudici che prima co solo
baiulo, come Opra si si cito e posciaco 'iurati res sero i comuni di i
cilia et ungo tempo dat Normannia ederico It 'Aragona Sino a tutioil se colo XV it popolo conservo lorola denominagione di vicecomiti rice xuta sin dat tempi de Conte Rug-xiero indi si dissero iudici disti, os
si a imperili de drillo, per contrapposto a quelli elle curi pretoriana capitaniale quali conoscendo si delgiure si quali rica rono literati, legum doctores 3 ccc La loro sis tenga condi ione giuridica in Palermo dipen- deva sclusivamente dat ritto con suetudinario. capitolo ellen Ostres consuetudini dispone va Ul
uuii ersis, et iuruli pleuitudo iustitiae superest ut potius, quum abundet Oice
comiscue, iri pro Pidi et discreti imm te deum, et iustitium feci lutes, iri sit Iuli ilia uis quarter itatis, X H-liqua consuetudiue tuti uulur, qui deum habet les prae oculis, et praestilo jura-
merito, quaestione tuter ille eosdem, silmina quatuor lares ortim laserius emergerites audiaul et deci aut ut iam pro modicis qua utili libus, quae es Hiliouem
ipsi Se ad Superiorum Ocialium audii ullum uti are ei hoc olui tale ili resutium obseri a fur ut iurisdictionem
lia Vol. I. P. I 03 q, C Ol. II P. I, P. I 05 Roc Curiit, Ordine dei fudi ici et V, T. I. P. 25sq. CANDlXI Codem tu is publici siculi T. III
3 In via privilegio cli Feclerico II et sebi raro 33 et quale si concocle ut baiuli
Q at iudici di Paternio 'immunit ma qualun-que angaria e Colletia imprasta e cla imporsi ualla R. Corte i iudici sono distini in hi Classici gli uni fenum per istam non habenses, glial tribulisperiti e iuristae DE so Hegia CCC. Pag. 3Ol. Da id si eclo Chu a parolaidiosa ebbe in quoi empi ut Signi sit Cato assai
diverso at moderno e su ad operata a inclicare C l Di i quali quantulaque ignoranti olla scien-ga et ritto erano Chiamati ad aggiustare colla sola uiua uel uota senso e delia morale se controversi di minima importanZa.
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ipsorum Pice omit mi voluntarie simbeaul, ou coticli. Da queste parole siri cava he i vicecomiti otiudicii di oti preesiste vano da antico tempo
st La compilagione elle ouxu ludiui pa-ferm Iane preced di Olto a loro pubblicaZione per te tam pe ne I 477-78. Un documento deli 'archivio cli questo Comune, ei 3 enna io 320, ubblicato dat GREGORI fraci documenti in sine ella sua Inlro zion e ConSistente in uia Ordine ulla nostra universit alproprio te sortere per pagarsi onge due 'oro a uia copista che avea rascritto te Consuetudini paterna ita ne a uia ecchio Codice Car- taceo; ih assai logor et inutile, Ostra ad eviden Xa che a Compilagione era ili stata attat ungo tempo prima el 320. In generales impossibile afferinare quando te varie usan Ze Unicipali, Contentate elle consuetudini, tibianori cevulo orga di egge e quando se ne si a intrat resti a Compilarione. Documenti che ri-salgono a tempi suevi, Pari an delle Consue
iudini di Sicilia come di os gi aliora sistente. Il GREGORIO, ella Afro fusione citata, rammenta una letiora deli imperatore ederi oal Graii iusti Ziere et regno colla quale in-giungevagii di sare inserire certi ordini imperiali negli statuti di ias una CorporaZione municipale Tal uno i questi statuti, Ome uel locli Callagirone, Porta una data di approx a Zionere ria Che rimonia alia fine det secolo XIII i 200 . Il Cons. VITO A MANTHA, Clio tanto onore a recato at soro a termitano e alia repubtilica letteraria ei uoi lavori ulla nostrastoria, e Clio, a maturit de suoi iudigii hatuite investigato te sonti et nostro antico di-ritto, et primo volume ella sua Ioria deflalegislatione civile e criminale di Sicilia, asse. 8S IT S . ha OStrato Conae in generalet' origine elle consuetudini siciliane rimoniasse ait 'epOCa normanna, benCh talune per a lororassonai glian Za Al ritto romano, imostraSsero un'origine anche pili antiCa, a come Per quaSituite a satagione regia e la compilagione sidovessero a dominio ni agonese.
Non sono mancati in gni et ingegni clienti iano a vantaggio et iure e della storia rivolto a loro atton Zione a ac rogliere e ad il-
la tone elle consuetudini patermi
lustrare te nostre consuetudini. Quelle di alerni surono per a prima volta riclo ite in istampa el 477-8 a Cura de corteones Gio vanni Naso, aliora professore di lettere in questa citi e segretario et Comune 'edi Ziones hi commessa at edes o Andreari yel cla Cornis, invitato et 1476 allo tesso Senato a Sta i-lire una lipografia in Paternao v. RAU. TARRABAA Dii, manni Naso e deIIa iusto fugionerilla Iampa in I fermo, nolle vope E emeridi, 87 I, p. 47O; I. L LCMiri, Lia Sicilia solio Carlo V, 1882, p. 36 G. M. MIRA Aquale LII i di Sicilia speIIa I primas delia intro fusione defla Iampa, Patermi), Ibiq). A Uesta prima ecligione elle consuetudini patermitane, Ch su ancheci primo libro stanapato nella nostra citisi attre due egit ordinate egui-rono negli anni 547 e 558 per te tam pedi M. G. Maida e per cura di Paolo aggio, aliora Cancelliere de Senato per legione fat-tano dat Configlio Civico a I novembre I 545, discendente di quel aolo aggio archivario delia citta trucidato nella Cattedraletallo quar-
Cit p. 26). e ripubbli Carono ne secoli appresso M. Muta ultri commentatori listatuti consuetudinarii deli attre Citta sicilianemrono anche commentati e pubblicati da altri insigni iureconsulti pei quali puci risO,atrarsi 'opera I mauoscri II Ha ibi, Iesea Comunal di Iermo, pel sac. L. LOGI INO, Ol. I, alia voce ConsueIudine e la H fio eca sic fu , s emolica de NARBONE, Ol. I. p. 93 e Seg. I primo che avesse Cercato di accoaliere inuti sol corpo e consuetudini siciliane, ii verso
Overno, meditava Su questa Parte delia nostra legislagione uia serio lavoro ma sventura tamentel 'opera di tui non ol trepa confini di una
parZiale accolla , che si conserva manciscritta
tento cliti ovare alia pratica foren e e a Com-pimento ella summentovata storia, a Cois e
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ga esten levasi alle cause il valore delle quali non sol passava i tari quat-tro elevati Oscia a renta, cio ad
rentite a litoto critio ed autentico: 3' che ovendo conoscere e iudicaredi cause di si leve momento non Sirichie dea che fossuro stati et terati elegisti essendo credula sufficiente guarentigia per a iusti Zia a loro probita e i loro timore di Dio hei citia lini non erano obbligati per lecatis sud det te ad adire ii iudici id toti
potendo anche introdurre queste pre S SO
magistrati superiori in fine chesin a antichi tempi essi erano pa-
divuli per e stam pecie consuetudini Siciliane, delle quali pubblico solo quei Capitoli che uvessero attinen ga attritio civile odierno, metiendo gli altri ma indicando per quelli messi neglistatuti di Paternio Messina e Cataniaci titoli, al-fincti it letiore potesse ello inter corpo dileggi formarsi uia 'id ea completa Per queste reprincipali citi ripori anche ad gni capitoloi numero deli 'arti Colo o egit articoli et codice civile vigente che vi Corri spondessero, per uelle dimit genti iracusa , Noto, Trn-pani o alti isti tui uia amronto satio colle altro di Messina, alle quali venia ero in buonaparte desunte. Compi ii suo lavoro con unindice a materia, per a maggiore ratica utilit ili esso Nel 186 il te lesco OTTONE HART-wic annungi la pubtili agione cli una este ara colla di tuti te fonti de nostro ritto municipale collat toto dimo ex iuris municipatas Si ciliae e Colla promessa di supplii vim capitolioni si a LA MANTI in fila dei continon ubblico che te sole consuetudini di Messina xl 'HARTAvi a succo Ase ne it 'impreS GU-GLIELMO ERUNXECK, he ne novembre 188 in Halle mand A suori alcune consuetudini si Ciliane Con uia 'intro lugione ei esse si Zione sistemati CR. Non vendo io avulo mai occasione di faminare o opere di questi due scritiori te les hi,
Sul merito elle quali si h a qualch tempo
xione pei varii quarti eri della citia 1).
Con quest 'ordinamento e con queste
attribu ioni i iudici id toti continuarono illa nostra citi sino a primi anni de presente se colo it Oro num Cro tu sem pre di ei, quanto uello dei iudici normanni e suevi divisi
mento come ii altri iudici ed ut ficiali, elle mani et retore. lire
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a dirimere e liti ne conlini della propria competen Za, i iudici id toti ser-Vivan a solio scri vere gli alti pubblici
n illo interesse di quanti per incapa citis naturale O legale, non basta vano a systes si interveni vano alla compila -
ione degi' inventarii, si a reditarii; si a tutelari sottosci vexano gli alti di cit ladi nanga ita sciati a Senato ecc. I). Per tuiti questi alti erano Oro do- uti alcunt emolumenti speciali in vir tu elle regi pandet te e come ii iudicidelle due corti , pretoriana e capita-
male, o de vano at cunc annue pre Sta- ioni in natura sulle tonnare e sui ma
di lario et 1819; ostitui ai iudici
i di oti i conciliatori, uno per Ogni O-mune e nulle citia di Palermo Mus sina e Catania uno per Ogni quarti ere art. 11), nominati a re sulle terneche i Decurio nati dovevano O ni anno presentare ait 'intendentes arti. 2, 3). conciliatori compone vano, da giudici arbitramentali e con sentcnge in appellabili, te controversi tra xl abitanti det comune o dei quartiere, qua lorarichi estines, e decideano anche in appellabit mente e senZa Os servanga dirito e controversi non ecce denti il
vaiore di onge due e dipendenti daagioni personali relative a mobili
di loro due registri numerati e citrati dat iudice di circondario uno per e concilia Zioni e ei compromessi, 'altro pei iudi Zii art. 18). Esercitavano gratuita mente e loro funχioni art. 16):
risit de vano in Palern O cia schino preSSOil senatore dei proprio quartiere , et 'archivio di 'nunc sol mava e forma ancora parte deli 'archivio tutio della propria se Zione 3)
La legς organica iudi giaria del
I 6 a Ver vitai capi an alent et praeforiam, secundum ans, quam urbis consu Iudinem in Cap. 6 , erant vice comites in singulis narIerii urbis creandi cum facilitare dirime di quae-sIiones infer cines ab unciis quamor Credo o- versi ire egit a farenis qualuor infra quo- Iies scilice ipsi illarum iurisdictioni submissi γο- δει rint. Ab si ipsi recesserunt e ii dices quos pol an idio ae subrogati et dentur qui pro stιmma unciae unius infra facultate pollent procede/rdi.
CANDINO, Codice etc. T. III, Desinit. XXIV P. O. Veda Si an Checit T. IV, a P. III. Cf. Commentaria Marii Musa in antiquissimas S. P. O. I consuefudines, Palernio, ID 4 P. 564. 2 Prammatiche, T. III. p. 426 3 Molle citia 'Italia conobbero et medio evo per e cause minori ' isti iugione diquesti magistrati popolari. a iuriscligione dei piali diiseriva in agionem materia, a PeSSO
tre ieci miglia alia citia e sino a olei piulontani I restori defle ille ne veronese iudi-Cavano no a cento soldi. Ad gordo e oldo Belluno i cus, Iani no a clieci ire. I re Iori risia ilia et a lovano giudica an sino aio soldi quelli cli Est e Mon felice sino a Cento ed a Monia ana sino a 25 lire A en egia
Pro peditori di suffigia uora Compone VADO in prima istanga te disserenge egit cisti e locandi eri co loro serventi particolarinente Sulle mercedi a questi ultimi ovute e te verten gerelative a contra it cli vino et inius tria recchia decide vano te controversi si apadroni e gargoni ' arti e mestieri. I iudici teli Audi or no issimo delini an lo cause di