Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo

발행: 1974년

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cedesse 'allor in pol sol tanto a nobili individui come faceas una Olla: e a legione infatii che sequi a questa reale determina gione e che

cadde sopi a D. Francesco Maria Roma nolo it quale essendo stato alti evolt senatore di questa citia, era, perte leggi dei tempi considerato comenobile illa lino. re approvo queSta elegione con dispaccio dei a dei se-guente iuglic partecipato a Senatocon biglietto di Segreteria dei a 6 dello tesso me se a). Ali ordine reale dei ali' elegione senatoria et 7, 3 allude a presente lapide colle parole poste a capc diquesto paragra Q. Alia carica di capitauo pratico 'accOppio anche a Senato circa lo tesso tempo quella di capilauo 'ambasciata la quale avea n aliora costituit unseparato uicio Era obbligo di que sto capitan assistere cuΠ tac Senatu ac hic Traetore ad essectum ei sonaliter gelidi uncios, vulgariter di-een o portare ueli ambasciale che ldello liccum euato ed como Pretore

Saggi eran Sempre diretii a personeragguarde voltis ad alti magistrati fucre luto conveniente addossare ancheal capitan pratico ita elevato a pristino rado di nobilia te fungioni dimessaggiero de Senato Belache o gli anni a carica di capitano praticolosse stata idolia a uella me no importante di semplice capitano delia mitigia urbana pure quest' ultimo continuo sino at 186o a sostenere te uu-gioni di capitano 'ambasciata. 'ultimo timciale che abbia come amba- Sciatore appresentato it comune di Palermo tu il signor Ferdinando Se Vans Ultimo capitano de soldati ur

bani come gia dissi tu sopra: e 'ultima missione alia quale egi parte-cipo con tale qualita, V per Uantolio in teso a dirne, o invio a Napolidella sella de Vicere Vigliena do nata dat Decurionato di Palermo a re Ferdinando I ne se item bre del

labianca ne suo Falermo 'oggigiorno ), i liene anche discorso dique sto abbelli mento fatio dat Senatone 17 a delia trada che dat sol,-borgo di S. Lucia a sino at Molo

con alberi, con anchetta e con uecolonne alle stremita di quest 'ultima sostenenti te statue ella Immacolata di S. Rosalia; oggi ne te ne ne te alti e sistenti pii, in que sito. Tuite queste opere ut Ono Seguit per cura della ephitagione elle trade, 'archi vio della quale essendo stato distruito

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nelle vicende politiche de 18a , SOpra 'angati ne solo pochi rammenti posteriori ille poca de fati nulla presente lapide notati mi si impossibile indicare gli atti corri spondenti l Vil labianca reca et tomo primo delia sua accolla epigrasica , ' f. 113 119 te due scrigioni che erano state appost a detii due simulacri.

PECU IAS ITERUM DERELICTIS CREDITORIBVM DISTRIBUENDAS. - os o listessi creditori di posto dei quali ho pariato elle illustra ioni alte lapidi dei 168 N. XIll e 742 n. XX l . Nel 17sa - Senato ricavo ait 'am

ministragione annonaria tan Opra' aDZO

legi anni 16 8 1638 e 1683 edelle lettere reali de gli anni 1683 i 69 e 1699 i), implegarsi in sod-

diffagione di sud letti creditori , nec hie se ii Senato a Re it permesso con consulta de gli 8 gennaro 7 3 a), Ottenuiolo per reale diploma de gli

guente novembre ne ordino ali agionale erit De tentore de libro

di posto a ripartigione Da 17 42 alIJ J non Ssendo si ricavato at cunavango ella gestione ella Olonna, nessui a distribugione era stata atta questa classe di creditori, cosi per

tanti anni dimenticati derelistis relitoribus) Un altro ripartimento iterimi fu

steriore atto dei 7 maggio i), ai

PLATEAM ET PONTEM IN MERCATORUM FORO PENATVS DEFORMATA NOUOCRATERE CONSTRUCTO , IN AMPLIOREM

SITUM REDACTA. - odierno fonte

Garras sello it quale, costruito ne IS9Ιnella pretura di Andrea ala Zar, Omeci informano 'iscrigione che vi si leg-ge d ambo i lati compo ta a nostro poeta Antonio Vene iano e lapartita di agamento a iocinio deli 'anno 1391-92 a f. 114 6), Venne ne 173 quasi de tutio is attoed ampliato. capitoli per quest 'opera trox aias ne libro di Alli, an

rio et agamento dei l ori sequiti in i ista di onge a l3. Lo partita con

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tabile si registrata ne libro di adstro Ragionale deli 'anno 7 3- f. I 6. a pia ga de Garrassello si chlamatanella lapide mercatorum oro , perche

in essa e 1 elle sue adiacen Ze sta Vanota tune ogge di a laui strauis e cheesercita a no a mercatura in Pater mo.

Da ioci quella parte delia nostra citia i nonne di orgia che altri or-rebbe tu antico e preesistente allelo ge mercantili, e che arebbe invece derivare da altra antichissima lor iuo euecheria che era in quella contradavicino at mare in da tempi di e derico lit e ricordata a uel re ei capitoli per 'umcio di casas auia confer-

d ei nego tanti stranter stavano colit a tempO remotissimo, e di quella dei Pisani sita pure in que pressi , silia noti ia in questo archivi O Omia

nate in dat 327 a). Adigni modo

e certo chelella plagga de Garras fellosorge vano due di velle ogge una de Catalani uia altra dei Genovesi

che a via della o ora era anticamente Occupata a mercatanti pisa-ni 3) e che in generale tuis laparte delia citia nostra designata colnome di orpii , era it Unt OVe,

i DE VIo Primi legia CC. P. II T. It Pros. VINCENZO DI IOVANNI et suo discors, Ilotia, fiere degli Schia oni ne Secolo X, CC. Arch. Mor. Sic, f. a. XI, HSC. Di, a P. 56 Classicura che la loggia per a vendita dei pes i. deita perci della es heri , era vicina alia Porta monima , che orgea et punt ove hora a chies dira Sebastiano in lagga Fon

per a frequenZa dei nego Ziant , si compleva una volt ii maggior nu

mero dei pubblici affari e deli ope

ragioni commerciali.

Riguardo pol alte coloni mercantili stabilites antica mente in quest' i-Sola, ni uno ignora come a loro as fluenga nelle citia siciliane rimonii speciat mente ali 'epoca della domina ione normanna ). Sin a 'tempi di re Rug-giero Genoves e Lombardi Vennero astangi ars ira noi occupando i primi Cattagirone est secondi Butera, PiaZZa, Nicosta e alti e terre 3 ove die teroi primo sempio di quelle costitu Zioni municipali che i genio dei conquis tatori normanni seppe pol stabit mente fondare in tutio ii ream siciliano Erapero riservato ait 'epoca famosa elle crociat lo stabilimento fra o dellam aggior parte di quegli janieri Lapotenga e la ricchegga a cui te repubbliche talia ne erano i arri vatele pinsero aliora ad spandere altrove it rigoglio delia loro vita e a cer-

poco o nulla alia sine u ad agnarono alla religione , uadagnaron peromolio alla civilia, avendo egito

4 Anche i tempi degli Arabi trafficanti

ven egiani e pisani erano sta iliti in alernio, ove abitavano a regione transpapi retica V. ilcit discorso et Pros. V. DI GIOVANNI, P. D. 5 R. GREGORIO, Dei favore compari, Io aicommercianti stranseri in Sic, fia da re normannie suevi, et volume di opere celte edito in Palernio ne I 858, p. 766.-M AMARI, Ioriades usu aut Ol. III, P. I Cap. VIII. 68

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sve lato ' Europa ali Europa te SSa, schius o 'Oriente ali' ccidentC, C, V vicinati cosi gli omini ira di loro astra ncato lo spirito mano dat pre-giudi i di un esclusivo dominio diuna agga sulle alti e e meglio inculcata quella fratellanga che enga restrigionier stata predicata a Redentores 1). Fuciliora che alle crociat religiose ed ostili successero e pacificii e commerciali torme dime nove si e negiani Pisani pinsero ardite e loro prore alte coste fricane de Mediterraneo, a uelle deli 'Asia Minore e del la Nero e sino alle attre piti remote de Caspio ove acqui starono in breve vasti possedimenti ei ove, ait 'ombradi speciali traitati cogit tessi ovrani

Orientali, Sercitaron Su vasta scala loro trafiici. In fissatio ungo e co- stante moto di scambievole commercio, ' sola nostra, per a sua situ a Zione geografica e per a benignita de suo clima , non pote restarc stranea alle impres di uegli audaci navigatori onde su questo volo is sal Ono numerosi a loro tanga Ge- nove si, Pisani VeneZiani, Florentini, Lucche si Milanesi Napolitani, Cala-

catura che qui este samente fercita-

rono, at cune di queste u lavi per

servirmi di una spressione medioe- vale ebbero non poca parte alle vi-cende politiche de regno Ora richie-ste di luto ora cacciate , Ora proteite, Ora depresse a seconda che ninteresse speciale portava l). Ben-che tangiat ira noi per parecchi se-

1onder i colla popolagione indigena in modo a cancellare te tracce diloro distinia agionalita e format Ono sempre dei popoli separat entro unpopolo generale, con leggi e iurisdi-Zione propria con proprie gra eZZe eiranchigie con proprii consolati e conproprio soro ) Accomodandosi alle est genge dei tempi, esse assui sero ildoppio carattere di compagni commerciali e di associaZioni religiose.

Nella prima qualita te pili importantidi esse ebbero in molle citia di Sicilia

le proprie log ge specie di Orse, veesei citavano i loro traflici i) in a termo quella ci Catalani la tu am-

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pia ed importante flava ella pia ZZa

nove si orge dirim petio, ella tessapiaZZa, e in uello pagio che e trai fonte e la casa una volt di ami-glia Rapetto , e ne prospitio delia quale ammirasi ancor oggi , in una ni cchia, il me ZZobusto di Cario V. tDimio, an i ci lascio di amendue una dethagliata relagione ne suo Pu-lermo restaurato 1). Oltre i negogii della uis seu alia quale apparten CVI-

pubblici come incanti di a belle regi e civiche vendite ello interessedi qualche redit, o de Monte, ecc. CV teneano a quest' uopo i loro ut scitat quanti pubblici notari. uella dei Pisani orgeva ello tesso quartiere della o pia e presso alla modernachi es: della Madonna de Lume aiCasue iri a) ma ignora si 'anno di sua aboligione che ovette essere prima

dei sec. XVII. uella de Catalani duro lino at 1771, quando it Console e Rettori della Chiesa di S. Eulalia

a causa di essere Venuti eno i pro

venti degli miti per gli usi suddetti,

la concessero ad ensite usi conlatio dei

1 Nel Ol. Citato, P. 2J6. 2 Cosita recentemente dimostrato it 1 1OVANXI, et lavor sud letto, faSC. Cit. P. O-JI. 3 Intorno alle nazioni essere CommerCianti in Palernio e specias mente sui Catalani e sulla loro loggia, si consulti it it discorso letto alia Societati toria patria nella tornata dei ligiti-gno 1885 dat pros. V. DI GIOVANN eiu hii Catoneli 'Archimio sud letto.

Questo palaχχo, heia pigliato in ultimo it nonae dat principe di arderia, Mi hele Pla-

a settembre di queli' anno in notar armelo Gio vanni Asnago per CXXere convertita in case e per ' annuo canone di onge sessanta 3) attro anni Opo apertas una nuova loggia

per a vendita dei pegni et Montedi Pieta et orso litorio Emanuele in una deli bolleghe et palaZZod ei Principi di Gram monte e Conte

dei Genove si mancatote ' uso principale a quale serviva future abolita, cosi in pochi anni essu na tracciaresto di questi due stituti eccetto ilnome di ophia rite nuto ancora daquella parte delia nostra citia i . Come associagioni religiose quelle

pria hiesa e molle elle nostre hie sed 'oggigi orno conservano ancora illo me delia agione alia quale per ungo tempo appariennero. Cos i Catalani ave vano quella di S. Eulalia i ei ovesiquella di . Giorgio presso 'antica porta dello tesso nonne 6) Napolitani quella di . Giovanni alia Doganella: Milanesi quella di S. Cario alia Fie-ravecchia i Calabres quella di . Gio Sasset presso porta S. Antonino : li Spagi auoli quella di . Gia como den

tantone, ora proprieth dei signor Benedetto Mantegna ei Alliata principe di anci che oacquisio a potere ili Nicol Galletti e Plata-mone principe di S. Cataldo, per alto dei 26 margo 188 in nota Pietro Oscatello. 5 VILLA HIANCA, Diario ne vol. XXI ellacit. 6 Ul. Ior e fit. P. 256. 6 Della chiosa di S Giorgio ei Genovesiscrisse a iungo it sig. G. COSENTINO in una speciale monograsia Pubblicata et asC. II an. III, d Arch. Ior. Sic V., 878 A P. 226.

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tro ii quartiere dei militari in pia gaVittoria: i Pisani quella dei S. ua-ranta Martiri contigua alia Casa Professa d. C. d. G. gli Amalsitani quelladi S. Andrea ne piano di questo O- me: i Vene iani quella di S. Marco, ne i quartiere dei Capo in fondo allapia ZZettaimon ima di fronte aliuovo mercato egi Aragonesi i Lucchesit 'antica chi es di . ita. At paridelle corpora toni di arti e mestieri, Ogni a laue ademptu nella suachi es alle pratiche religiose e alle opere di beneficen a che a pieta di

qualch e munifico testatore avea isti tuito a favore dei proprii Onnagionali, come conferimento di legati per maritaggi , per pron Ogione ad Ordini sacri beneficii di messe ed al

Ogni a seu er governata a nconsole assistito da atquanti rettori, cons lier o massari, alia legione dei quali concorreva a uuῆione uita se

condo a forma dei proprii capitoli

neSSUno pote aspiraru che non osse

in I privilegio et soro non fu guale pertulte te nasioni, odendolo alciane pe' soli Diari Civili, attre ei civili e ei criminali Undiploma di Gia omo dei a febbraro 285, consermato indi da ederico III con altro dei aprile 306, verit primo h transuntato, COnce leva at console dei Catalani di faminare decidere e cause civili fra i suoi connagionali TEATA, VLIa riderici regis, P. 2 O . Man-sredi con privilegio dato in alta a 22 margo 125 Ia50 concesse a Genovesi che in ultele citia ove avessero una loggia, i Oro Con- Soli potessero sercitare iuriscligione civile criminale su loro naaionali ORLANDO, P. Cit., p. O Re Pietro conferna loro a ConCessione di Manire ii con diploma dei a iuglio

stato agi Onale in alchanes, come in

quella dei Genovesi era anche i Sin daco che, a somi gli anga di quello del

servanga dei privilegi delia nuQione. Tulle te irae iovi erano pol insignite

di particolari norificenZe e gn UnaaVeva Un gon fatone colle in segne ed

armi proprie in ricam bio di quali pre

vigio militare in aso uerra o didi sesa delia citia da nemici e in que

Ste circostange do ex ano a proprie SpeSe metier u e mantenere Un dato numero di fanti, sic come a Venne

ne 167 in occasione elle battaglie combal tute ei mari di Sicilia alles otte di Francia e pagna opo lari bellione di Messina. Ogni consoleco suo i assistenti amministra benidellatagione, ne regolava gi' interessi, ne nominava gli usticiali, e qua lora fosse occorsa 'opera de magi Strato, costitui va i tribunale privilegiat alquale era esclusivamente devoluta la

sendo CCorso che ii retore e i iurati di questa retendeano chlamare ad n interrogatorio innangi ai magistrati municipali alcunimercatanti genovest, ii Console ne osse rimostranga at Vicero, he con lettere a Messina dei a seitembre, ingiuias tosto at Senato di non estrarre que forestieri dat proprio soro in maggio alle loro prerogative Ibid. p. 26). Eisello tesso anno essendo Stato per ordine det enato tradotio elle ubblichecarceri di questa n genovese e vendo Ontro quest'atto protestato it console per quale protest anche quest ultimo era stato ostentatoprigione it Vicerὰ sui ricors det con ole dei Genovesi di Messina e con lettere dei et-

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Alcune di queste a io Hi, appresentate alle loro hiese vivono ancora a gloria nostri come opere pie, it loro patrimonio stremato dimotio alle vigenti leggi, si ancora amministrato da deputagioni compO

ste a nagionali o da individui di scendenti da famiglie agionali Laindividualita della a seu si de tutio

ScomparSa, e come elle oggerat una Volta non ne rimane piti che a memoria. RURALES VIAS COMMODE DISPOSITAS FRONDOSIS POPULIS CONSiTAS.-In diserto dello archivio deli 'antica eputagione elle trade mi iesce impossibile indicare tuti te vi suburbaneche negli anni 1733- 4 furon adornecon lari di alberi Nello archivi dei

Maestro Notaro resta memoria di una sola via rurale accomodata in que tem-

po con fila 'olmi e di pioppi quellacio che ali antica porta di Termini conduce 'a a ponte deli 'Ammiraglio oggi Corso dei Mille Ne volume di Atti deli 'anno 1 32- f. 73 e regi-

Strato ut atto senatorio degli 11 di cembre 17 3 pel quale si ordinava, in fondo delle spes straordinari eam messo alla risorma un esito di

certo igna io Vitale per preago di oo alberi 'olmi e toppi plantati ella via sud letia a ragion di tari hin perpi ede. I libro contabile di Maestro

Ragionale ello tess anno porta registrata questa partita a 1. 36.

BASILICAE MAJORIS AREAM MARMOREIS CANCELLIS CIRCUMDATAM. - Par-las delia magnifica balaustrata marmorea che circonda da tre lati it plano delia Cattedrale verso it Toledo Perquesta piaZZa e per e statue che sor-gono in iro ungo a inglii era leggas quanto ne crisse ii Cav. Ga spare Palermo ella sua Guida, atembre ordinὼ che subito i rigioni eri fos- sero rimessi in liberth, e che i privilegi diquella narione non ossero considerati per cassi nulli come si retende dat Senato, a come in pleno vigore est Stenti Ibid. p. 3O . Dalle sentenge dei consoli non Poteva appellarsi ad alcuri magistrat Superiore Pure, Perun capitolo di Alfons la sancito Che qualora una SentenZa portasse evidente a sua inglu-stigia pote ricorrersi a Vicerὐ ii quale, atta prima relagione at suo consigito di tale inglu-stigia, clovea rimetier a causa a uia ConseSSO di mercadanti non sospetii per 'ultima decisione CTEST , Cap. Regni T. I, p. 268 Una rammatica de Vicer Duca deli Infantado dei 16 iugno 165 , et determinarmeglio i poteri et Console dei GenoveSi, am- mi Se per tuti te causeri'appello alle sentengedi costui alia G. Corte, e Cetto per e CaUSemercantili Chesdoveano decidersi Collegial mentedalia tessa nasione Pragm. T. III, p. 39). Di tuitici privilegi concessi dat nostri So- Vrani alte varie nationi reficienti in Sicilia sonoa Oi Conosci uti sol tanto quelli compresi et codice di Giov. Matteo Speciale , accollo edesemplato nel q92 ed illustrato dat si g. D. Or-lando col suo citato lavoro in codice di egres dis mi siclitani ne medio et o Cio quelli dei Barcellonesi, Catalani e Maiorchini, compresine cap. X e gli altri dei Genovesi, he formano 'inter cap. XI. ei Pisani vi h alvolta fati ricordo di qualch immunith a loro go-duta, marit testo de diploma vi manca Seuna a Cotta Completa di tuiti i privilegi et levarie nazioni in Sicilia osse possibile, 'acquisiosarebbe at certo per a nostra storia di grave

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pag. 63 9 della digione de I 838.

La costru Zione della balaustratasti intrapres dat Senato ne ii anno IT 33-J e 'appalto fu assunt da uncerto Cono calidi carpellino per

atio dei 3 aprile 73 i presso il

laestro Notaro dello tesso Senato.

Abbench i compimento deli opera fosse ovuto at overno retorio de Duca di Pratoameno . iacinto Pape e Garofa ne 176 I, siccomesorge alia lapide di esso anno ella presente accolia e da attre due Scrigioni post allor alle mura delia Cattedrale e riferite a Villabianca ne suo Diario a , pure non pubnegarsi che deli 'opera uita si debba principalmente i merito a Pretore Duca di Montalbo e a Senato delIT 3-34 che aVanti Ogni altro ne formarono i di segno e ne impreser laesecuZione. Per due con Sulte, una

de margo et 173 in 'altra dei de susseguent aprile 3 manifesta-rono essi a Vicersi , Duca di avie-fuille it loro divisamento, proponendo

parimente come ondo per e spese Occorrenti una Sonam di onge sei- cento che trovavas depositata straOrdinariamente in Banc, per coni a parte, e che proveniva allo avangoche ii Banco avea ottentito in uel-

i' anno alla monetagione di onge trecento Settanta luemita di oppi dissipa

gi Unge ano che, come ne 1736 il OVerno ea consentit che o beneficio ritratio aliora alia monetagione si osse ostruita a cancellata in torno a fonte retorio, consentisse

anche per quella volt che il uox obeneficio ad n opera di cos inestimabile decoro si addicesse. I Vicere accordo alla eligione de Senato a Vorevole accogitenga, e con bigliettodi R. Segreteria dei a dello tesso aprile a implorata apprOVagione Venne impartita ). 'opera fu tost inco- minciata; est 'atto senatorio pella Spensione elle onge eicent e in data

nostra superba basilica, come icii

ferina illi iovanni 7), serviva acina itero iusta it costume di tuti lenostre parrocchi , ed era attonato

circondato da cancelli in ferro e sedili. Durante i giorno secondo ciassicura it Mongitore citato a Villa bianca 8 , solea servire a ritrovodella gente nobile, che, in mancanZad pubbliche case di conversaZione cola si adunava a pende parte deltem po talch fu detto il lauo dei a

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Palieri. Ne meZZo, e in prossimi taal luogo ove ora orge 'obelisco colla statua di S. Rosalia in ima , retto in occasione della peste di Messinadal retore de tempo D. Ignagio Sebastiano Gravina, Principe di Pala

moso alla caritu patria dei nostri crit- tori per SSere stato come dicon o)testimone de parto delia regina Co Stan Za, O glie ad Arrigo Vl quando in et senile si gravo, in quel plano, dello imperatore ederico, Otto unpadiglione alla presenga di molle eragguai devoli matrone I) a fonte,

Strutta et 773, quale distriagionere sterii celebre per te copiose e in cessanti lacrime sparse, a queli attovandalico dat uon Marches di Vil labianca che vide cos irrevocabit mente per luta a pro 'a tu luminosa della patermitana citia linanga de pri mo ederico a) A giorni oggi e sotio a inda-catura di Emmanuel Notarbariolo di S. Giovanni 1873-76 il plano e stato ulteriormente abbellito. I varii passinet re lati della balaustrata sono stati proxue luti di eleganti e leggieri an celli di ferro plano tesso, adorno dicit uole, presenta Ora uia pili ago piti deligioso aspello.

NVND1NAS MAJAS AD ANNUUM CONCIVIS PATRONAE TRIUMPHUM TRANSLATAS.

Accennas alla era di S. Cristina,

edasi quanto su questa avolosa tradi-Zione, messa in iro dat agello e accolla contanta uoria sede a atquanti dei nostri storici , crisse ii nostro an GIOAC DI MARZΟ,

che celebravas anticamente in Pater m ne mese di aggio, in occasione delia festivit Gella rastagione in que sta elle reliqui della Santa, VVenuta durante ii regno dei primo Guglielmo

corsero ' invengione delle reliqui edi S. Rosalia; a principale proteitrice delia nostra citia sicche a festa colla relativa sera si prati cava da Senato da popolo tutio con straordinaria

pompa.

Col progresso de tempo, dimi nullo o splendore elle antiche feste di aggio per a concorrenga delle attre piti sontuose di iuglio introdotte

da 16 a 4 in pol per a vergine et

Pellegi ino e sulla consideragione anche che i mese di aggio non si reputaVa tempO opportuno at mante. nimento di hin pubblico mercat , Si perche molia parte delia citia linanga Soleva, Siccome uole anda suora axilleggiare, si perche i mutamento delgoverno senatorio in uel mese impediva che i Senato avesse On Utta cura poluto attendere alle feste si penso ello scorso secolo di irasse rire la era a uelle di iuglio. Ne te' i Senato una prima volt di manda algOVerno con speciali consulte neglianni 74 e 1741 ma nulla aliora Ottenne: onde innovo te praticheiel

nella nota a.' a pag. 34 det vol. XI della cennata Biblioteca. a Riblioteca citata, vol. XIII, P. 3. 3 Vol di Consulte. 75O-56, 1. 3O0.

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sta seconda volt te istange senatorie riuscirono ait 'intento e la hie sta

con dispaccio per a via deli R. Se greteria di agienda, dei a giugno IJ J,

comunicato con lettera viceregia dei 1 dello tesso me se a). La novitas ero non hi di iunga durata VC-gnache , essendo ricors i capi delle maestrange a R. overno ei anniche i mutamento enixa a recare aiiorO interessi e rassegnato 'assare alre, que Sti iconobbe a iuste ga delrichiam e ordini, che tutio a pri Stino stat ri tornasse. Quest ultima R. risolligione, pedita a Vicer condi spaccio dei a gennar IJ J J, suda questo partecipata a Senato conbiglietto dei o det sebbraro eguen

In torno ali origine ella siera , almodo come celebravas e alia sua durata rimetto il letiore a quanto ebbe ungamente a dirne it ac Beneficiale uigi Boxlino ne Cap. V P. I de suo lavoro Falermo e Si ta ristiua Palern O 188 , in base a documenti che questo Archivio ebbea fornirgii suit 'obbietto.

guire ne i 734 dat retore Duca di Montalbo a in di ingrandire e ab belli re it orso della Marina, O soroborbonico; oggi foro italico, leggasi

pugnacul Ο abbattuto in ulli 'occasiones, orgeva fra te due porte Felice e de Greci, ne sito che corri- sponde tetro a Chiesa e i Novi - lato dei P. Crociferi , Occupandocosi parte delia trada e impedendo illibero transito, massime ei me si estivi, quando molio aggiore suo leesse col, 'asi uen a dei pubblico. Erastato Ostruito verso i IJ Jo duranteit overno vice regio dimi ovanni de Vega, aliorcho it timore ' invasioneturca suggeri a governo dei tempol' id ea di cinger a citi di baluardi emuraglie, e di fende te coste colle torridi segnate Chiamavas de Tuouo pello assordante strepito che o sparo elle artiglieri vi produceva e da esso edali 'altro vicino di egi avevano Patermitani fulminato 'armata di Fran cia quando questa a 2 giugno 1676 edurante a ri bellione di Messina veniae a battagii colla Jotta spano-olandesenella nostra rada. cosso indi dat successivi tremuOti, era ne IJ J proS-simo a ovinare e formando nolire una minaccia continua alia citia eiguasti che 'esplosione elle colubri ne arrecava at muro di cortina che ravi appOggiato e alle case adiacenti si penso di atterrario, e dilata cost

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