Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo

발행: 1974년

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accennata alia lapide lene a corri- Spondere con quella indicata dat do

opera et Principe di Resutiana Sicco me es post elle precὰ lenti illu-Stra Zioni a p. 233 e 288, tu et I 6 , per cura det uca di Pra toameno arricchito, alia fine di una aggiunt , he in porto a civico a

trimonio a spes di onge ottanta- nove e grana sedici per remunerapione gli usticiali che lavorarono alla accolla, come apparisce agit alti senatorii dei 4 aprile, II mag-

MENSAEQUE PUBLICAE LEGIBUS IN

I V. sopra, alia p. I e Seg. e a nota a P. 274. - Il DU ANGE , Glossarium mediae et insimae latini Iatis, attribuisce anch eglialla voce aureus il generico significato cli ιυι- mu aureus , he specifica pol in Alphonsinus, rhenanus, lubecenses It TORREMUZZ nella sua dissertagione sulle ecche e monete di Sicilias Opusrosi di aufori siciliani, Pal. 773, P. 26 I),

LUCEM EDENDIS . - ostilli se ii des Pecuuiario Pater Milano Dauco, accolle

dat Cresci manno negli anni 739 176o, furono pubblicate ne 1761 come alla data della stampa e alia presente lapide si accogite. Vedasi quanto crissi sui proposito ella antecedente illustragione atri Argentariae legibus u et e lectis ecc. p. 288 )

MAR14 1MUM AGGEREM EXPLEVIT.

s a ui oblua a Foro italico che principiata ne 17 34 a Duca di Mon talbo continuata et 739-6o dat Principe dirae sutiana, ricevo i suo Om-pimento a Duca di Pratoamen O et 1761. Ne holaia detio ne commento alia lapide degli anni 17 2-33- 4, al Sedilia ooi marginibus Xstricta,

uesta scri ione ora scri ita dat Villabianca ne primo tomo delia sua collegione, a Og IJ2.

Non enumera, fra te varie monete sicilianeanti Cho e moderne, at cuna colla speciale denominagione di aureuy.

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A DIO OTTIMO MASSIM REGNANDO FERDINANDO ORBONE

ESSENDO VICER IL MARCHESE OGLIANI

MICHEL MARIA GRAVINA, PRINCIPE DI COMITINI, RETORE PER LAXECONDA VOLTA, EMANUEL PEROLLO ED ALLIATA , SEGRETARIO DELLA S. INQUISIZIONE, QUARTA VOLTA, VINCE ZO PARISI DEI MARCHESI DELI 'OGLIASTRO QUARTA VOLTA, BARTOLOMEO VASSALLO TERZA UOLTA, MARCHESE DOMENICO CALDARER A TER ZA VOLTA, VINCENZO MORTILLARO, DE BARONI DI MORTILLARO E DEI MARCHESI ARENA, SECONDA VOLTA,

GIUSEPPE DI APOLI BARONE DI FRANCAVILLA SENATORI, VOLENDO SOLLEVARE 'ESAUSTO ERARI E PROVI EDERE ALI 'At BONDANZA DELLA CIT Ti, L DIRITTO PROIBITIVO DELLA MANIPOLΑ-ZIONE E VENDIT DEI SAPONE LOCARONO, INNOVANDONE COSi II MONOPOLIO, MASSIME IN TEMPO IN CUI, PER MALE ARTI, SENE PATIVA NON LIEVE PENURIA. NELI 'ANNO D SALUTE IT66.

L monopolio de Sapone, celebrato alia lapide deli 766 tu uno dei diritti

pro ibitivi sercitati a Senato di Palermo ne tempt

andati .li Ost O sorbitante delfrumento, agionato alloscarso accollo e alia siccit 1 sopi av- Venuta ei me si stivi dei 1766: a

Magnum fraus ot ibi lucrimi monopolio invenit, de nulla o crebrioribus senatus consubtiς nulloque non principse adit querint ni is provincialibus PLiNi . Vi . nudi, L. VIII, O.

Junga durata della sorbitanga e lecon Seguenti aggior spes sui ondi

della colonia frumentaria per it et-tovagii amento di questa citia a Veano apportato ali amministragione annonaria it grave di savan o di novem ita Onge a riparare ii quale essui altrom eZZO parve piti acconcio at Senato

che ii solo che a scienZa economica de tenapi suggerisse: it monopolio.

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E questo si volt appunto sercitare sui sapone come a lapide ci ricorda. Perci ocche a cattiva qualitu di uelloche aliora fabbricavas in Paternao ilcaro re ZZo a quale vendevasi e a penuria che spesso se ne perimenta Va,

axeano almente disposto a pubblica opinione a favore de privilegio uni cipale chesi Senato per porre Un argine allo arbitrio dei abbricanti e per Sorreggere come extio possibile lavacillante coloni a si risolvo in fine ad assumere ii appaltare per proprio conto 'esclusi vo serctgio della manipola-gione e vendita de genere. Ottenuia ne quindi I approxagione dat Tribunale de R. Patrimonio e latio bandire ili4UOVo appalto, diverse offerte iurono tosto avan Zate delle quali, opo maturo sanae, si accellata uella dicerto Damiano Corpora, Un re Stan J-

me di varii speculatori compartecipiali 'impresa e o quale u infine stipulato 'atto a' o maggio 176 6 pressole avole dimi rotamo tonti notaro ordinario dei senato 1) l Corpora ob-bligavasi a mante nere sem pre a citi pro ista di hion a ponere a Venderio a Sequenti preZgi grana Mil rotolo a minuto a granam i rotolo peiri venditori a gr. 16 il rotolo per glios pedali obbligavas ad lippiti a corri spondere annualmente a Senato, per preZZo ello appalio , a somma di

durante 'impresa, come augione perta salta Os servanZa elle proprie ob

bliga ioni. a durata deli appalto fucon Venuta per anni dieci. Con que ste condigioni gli appaltatori si mi sero ait 'opera macie sperange de Senato, come i narra it illabianca a);furono interamente fruStrate. AVVegnach gli appaltatori non emendo On- cor Cn a, VeSSero continuato a abbricare it sapone pessimamente, a C DOche ii Senato ovo osteneri in pri gione e sottoportici una multa di onge trecento: amministragione comunale dat suo canto non ne ricavo isognati profitti, Vendone per pochi anni ritratio appena it magi O provento di onge in quecento e quasi nulla per li anni appreSSO. Cion onostante te menti erano cosi terme ed ostinate ne principii e conomici di que tempi che a cattiva proVad questo primo decennio non distolseli Senato da ritentaria, O reale asSenso dieci anni opo come per Dispac-

progrediti i tempi e invalsi con quest i vovi principii di civile conomia i monopolio sud letto adde in- sieme con ulti i ecchi siste mi amministrativi di una volta. Questa scri Zione tu composta dat P. Giuseppe GraVina . C. d. . Sic- come ci avverte ii illabiane che lari porto ne suo Diario ) e et tomo Ill della sua accolla lapidaria a f. 689

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REGNANDO PERDINANDO, RE DELLE DUE SICILIE DI ERUSALEMME ECC.

ESSENDO VICER II MARCHESE IOVANNI EOGLIAN LO ARBELLIMENTO DI EST AMPIO PRETORIO MOX RECENTE STtLE E CON MAGNIFICENZA INCOMINCIAT DAL PRETORE ADRE, ACClo DAL PRETORE FIGLIO IU ACCONCIA MENTE SI COMPISSE

CURARONO ANTONIO RAIMONDO SAMMARTIN RAMONDETTA, DUC DI MONI ALBO, BARONE DELLO STATO E DELLA TERRA DI CAMPOBELLO, SIGNORE DEI EUDI DI SPADAFOR , ORGISISSIMO, AGAGI IUSI ARSALEMI, INTORIA, BARLETTA, SERI CALDO, CUGNO 'AGOSTINO COLONNELLO DEI REALE SERCITO, CONSIGLIERE DI S. R. MAEST E SUO MAESTRO AZIONALE DI TOGA CORTA EL TRIBUNALE DEL R ATRlMONIO TESORIERE E AMMINISTRATORE GENERALEDELLA S. CROCIATA IN QUESTO REGNO DI SICILIA E SUE SOLE ADIACENTI, DUE VOLT DEPUTATO DEL REGNO, MAESTRO PORTULANO, CAPO DELLA SUPREMA GENERALE DEPUTAZIONE DI SALUTE IN QUESTO TESSO REGNO E SOLE ADIACENTI, E PROTOMEDICO

DI QUEST CITT , RETORE

VINCENZO IOVENCO ED ABBATE, QUARTA VOLTA, GIUSEPPE SAMMARTINO RAMONDETTA , DE DUCHI DI MONTALBO ARTA VOLTA, PIETRO MORFINO, BARONE DI BELLAVILLA, SECONDA VOLTA, MATTEO VERNAGALLO, BARONE DI ES E PARACiΑ, GOFFREDO CALVELLO BARONE DI MELIA, GlUSEPPE ARCAMO, SENATORI

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i' lapide de I 42 di numero XX l ne l

8 presente lari Oro , cl rammentale pere

vanni Maria Sam- martino e Ram On- deita , pretore inqueti anno Questa

ora dei 1767 ci recaalla memoria gli ornamenti festi in eSso anno ello tesso palaZZO, macon aggiore magnificenZa, per Opera de figlio Antonio, pretore anche egli Le volt e te paret di parec chie tange ed antica mere fur Ino Operte di lucchi e regiat in oro ilquartiere destinato ad abitagione del

Pretore, e che era elle tange allato di ponente rimpello a Chie sadi . Giuseppe fi reso pisi comodo ed elegante tabelle marmoree deli 'aula maggiore de palaZZo , sino aliora di sordinatamente aflisse, furonocon immetria disposte e adorne ilati di scarlocci dis inti a fresco Amemoria di quali opere, venner,nella volta delia tanga, che varda a fonte, la moderna deli' Antinoo figurate learmi de Montalbo, che tutiora vi si

Di questa scri gione fit autore O-tar aspare arci , come i informa it illabianc , he i die anchenotigia, et suo Diari, delle opere sud lette, e che vi riporta a presente epigras. 1), inserita anche ne tomo III della sua accolla lapidaria a f. 9 V. '

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A PERPETUARE A RICONOSCENZA DI UEST ClTT VERSO LAGLORIOSA NOSTRA CONCITI ADINA E PROTETTRICE , L VERGlNE, ROSALIA, PER AVERE MIRACOLOSAMENTE PRESERVATO PALERVO DAGL ORRORI DEI TREMVOTO , DOPO PRESTATO ELLE MANIDEL DIOCESANO SOLENNE VOTO DI CELEBRARNE UNA FESTA COMMEMORATIVA GLI II GENNARO DI GNI ANNO , QUESTO SIMU

GIOVANNI LUCCHESE, PRINCIPE DI CAMPOFRANCO, PRETORE, FEDERICO GRAI'FEO, FRANCESCO BONANNO GUGLIELMO LUCCHESE, STEFANO AEENZO ASPARU LA GROTTA AE ANTONIO SALAZAR SENATORI. PERO NEL CORRENTE ANNO 769 A INNOVARE A MEMORI DIS SEGNALATO CELESTE FAVORE, QUESTO SIMULACRO DILIGENTE-. MENTE RESTAURARON I SOLERTISSIMI ADRI AGESILAO BONANNO IOPPOLO DUC DI CASTELLANA E DI S. BIAGIO , PRINCIPE DIS ANTONINO DE GRANDI DI PAGNA DI PRIMA CLASSE, RETORE, PLACIDO VANNI SETTIMA VOLTA, VINCENZO IOVENCO QUINTA VOLTA, BIAGI VIGNOALES QUINTA VOLTA, GIUSEPPE AMBACORTA SECONDA VOLTA, GOFFREDO CALVELLO, BARONE DI MELIA SECONDA VOLTA, LORENZO PILO, MARCHESE DELLA TORRETTA.

UESTA lapide, apposta dat Senato et 1769-7 alia statua di . Rosalia ella

camera Senatoria, contie ne

una conferna de voto gladallo tesso Senato proi ferito et 1693 verso la

pel quale si obbligo celebrare perpe-

Snovis. pericli Somati facimus meritosque noxamus honores. Vinci O . VIII. 188-8

tuamente gli 1 gennaro di gni anno una festa solenne in rendimento di i agi per a miracolosa preSerVa

gione di questa citia agi orrori deliremuoto che agello 'isola uita di

gi Orni gennaro di queli'anno Per deitagii sui tremuoto e sulla e- Sta anniversaria rimetto il letiore aquanto dissi in occasione ella lapide

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del 1693 commemorativa deli' uno deli 'altra. li Villabianca riseri questa scri-gione ne suo Diario tra e memorie

insieme ad altra scri gione appostanello tesso anno alla statua della Immaco lata , ella medesima tangasenatoria La ri produsse anche ella sua accolla lapidaria a L 399 deltomo II.

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A DIO OTTIMO MASSIMOSOTTO GLI AUSPICII DI RE PERDINANDO, E REGGENDO QUEST'isOLA GlOVANNI EOGLIANI, VICER , FURONO COLMATE LE AGUNE DEI COLLI EPPERO A MEMORIA DEI FATTO E AD EDIFICAZIONE DEI CITTA DIXI EST PIETRA UI POSER I ADRI COSCRITTI VINCE Z L GRUA ALAMANCA E BELLACER DUC DELLE GROTTE, PRETORE PER L SECONDA VOLTA INNOCENZO MULIO VINCENZO PARISI, CARLO VANNI, FERDINANDOLOGEROT, ROSARIO LO UASTO, IOVANNI GUASCONI

A deligiosissima campagna

lde Colli a norit oves di

' Palermo, meritamente e

8 lebrata per lamenit del suo sito e pella salubrita

palermitana amo di fon- dare sontuosi palaggi e ville elegantissime, contie ne nil suo ambito ilpic colo villaggio di Mondello it solo in tu ita quella vasta planura , che, fiancheggiato dat mare e in me ZZOai due monti di Gallo e de Pelle grino, tesca fatale Ogni anno a molle vite mane et iasmi che salano

Non molto a corso che trova una ama Nella qua si distonde mpaluda suoi di tale talor esse grama. DANTE, Aferno. XX.

lalle sue lagunc Lasciando agi scien- iati it compito di indagare a causa della mal sania e i lygi ad infrenaria, diro sottanto per imostragione delia

lapide dei 1773, come i primi segnidi malaria in uel punio una volta otio e pol pel lango e pei sedimenti

marini che impediva no a libera circolagione elle acque tramutato inest Ziale pantan γ fossero principiativerso a meta ello scorso secolo. Fu pero ne i 773 che, crescitate Olire- modo e morbo se satagioni, ii Senato di Palermo com incio a serie dique provvedimenti che , per quanto continui e dispendiosi, non sono mai

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- sono e Sue paroles serie per homines narum galearum regiorum hostium exis ensitim retro pos Moulem Peregrinim transmissi etc. LaStessa notigia i appresta IC SPECIALE Historia sicula, VIII, 3, PreSSO a Stessa BZbi, Ieca dei GREGORIO P. 40 I colle parole qui cum duabus ratibus ad eorum subsidia fancusum penerant arque os IIouiem Peregrinum o litora proxima fati Iaban . ei quali ciui passi ii refro post et Primo , tanto CCuratonelle sue indica gioni e che SCrisse Sempre colla guida dei documenti de nostr archivio co-

sente at Vicero a trista condigione di uel sito e nella crede laga che lelagus e sossero prodoti dat istagno

ti P. Monti 188 in post et secondo incli Cano se laga allo a Costiera di Mondello. I villaggio cli Mon ello parte i tu ita quella contra cla a nori cli alerna specificata Col noui di Cossi e che confinando ad Oriente Coi Pell0grino comprende da ramontana Ponente tutio loratio acchius tra it olim di Golgo ora i monti di Gallo Hiemi Di

silio si glio di io, anni glio cli Nicolo de Am

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delle acque mari ne in que bassi ondi

fac eas a proporre a tempo te SSO, come unico me ZZO di i sanamento,

ia sua stremita Settentrionale, entrare in tale denominaZione. Questa timologia cincontra- stabit mente Provata dat Succennato diplomadet H)o, et quale letto che a vendita proce leva per meta dei colle Bilfiemi e dilutti ci che vi si trovava, Come PalaZZ , CaSe, Chiusa , igna , tardini , alberi, fonte et OZZ , e che a proprieta vendiata confinavacon altri cotta, vi , caverne ello tesso attodescritie. op il lasso di quasi sette secoli, Sono anCor sui monte, lire una larga coltivagione gli avnngi 'un antico castello Metto ancor oggi ii asse accio , ii sonte et ii oggo; at quanti nomi di parte delia montagna, OC- correnti ella confin ione sud letta, si man- tengono ut lavia vivi presso que conta lini esulte arte topografiche. Cosi p. e. ' seres

sena diibbio a terra 'oggi imminente alsi femi laturi de Ora 'odierna collina coda di fusi ii campo arcaru agmιn Zarcardel I0O, di uisa che non si pud dubitare che ii colle Billiemi si la montagna ello stessonome, e che i varii costa mentovati eli' atto Jel 110 siano altre collineis rupi ello stesso monte. Una seconda prova della timologia cla me additata si ha in altra Pergamen anCorpii antica , ello aprile et i 84 , pubblicatacla TRI CHERA et suo Ullabus graecarum membranorum Napoli Cataneo 1865 a p. 87sotto ilis CCXIX at Us ne l. I el-rOPer Cit a P. 22-23 uno strumento pelquale ui Giuseppe Chennete , figlio et presbitero Basilio , o Maria sua moglie vendono a uia Basilio Rome, figlio cli Stesani e pelpreZZo di tari inquantolio uia predio inculto,sito et suburbio di Paternio e Confinante comes egue da oriente col colle et Pellegrino per

iiu degit Arabi : a meχχogiorno Colla ignacli Abdesset Traulis da settentrione Col glardino di Riccardo elocano. Da questi confinisi ricava che la denominagione di colle eraanche data a uella parte et Pellegrino cheguarda ponente che ii reclio vendato ovea

il progetto ait 'uopo formato agi 'in gegneri comunali, clo it coimamento delle paludi con arena dati a vicina

essere tra it Pellegrino e a via pubblica , lastessa probabit mente di quella Che an Origgi, clopo Sam pol e per equitana e S. Lo-rengo Conduce a Mondello polin P altra via parallela che comincia a Du Leoni esianche gia tutia a Favorita sino a Casino reale di Poca moderna e coeva alta struZione ella tessa Favorita per opera di Ferclinanilo I verso it 18 Io. Non se uinclita a cogiter i 'opinione et illabianc e di altri nostri Critiori Che vorrebbero a voce Colliclerivata alle montuosita che si offrono pertuita uella vasta Campagna, si perch l 'esistenga di tali montuosith h Stata Sempre Actu a allo Atesso popolo che a costumato Costuma anCora Chiamare quella contrada piaua

dei Cotta, espressione indicante at Contrario una iacitura di volo tuti'altro che montuosa si perch h certo che essa planura glaCque Perparecchi secoli incolitvata e deserta per a sua pro simith at mare e et timore di incursioni barbaresches oricle non nemineno a Sup porre che costisatte montuosit issero state altra volt Cospicue a segno da impedire 'inter prospettiva di quella estensione rurale ecla apprestare cosi ii nonae alla Campagna SteSSA. In generale pol sono poco attendibilite timologio assegnate dat nostri critiori ivarii nomi di uello tesso territorio, e secondo te quali ii monte Gallo sarebbe tam cosi hi amato alia orna di uia gallo a esso presentata , ii Alsiem, da uia Aggettivo arabo significante ferILI , e i Monte ruccio da unpretes, cti arabo significante acuto.

In questi ultimi anni t attengione degli archeologi h stata attirata alia planura dei Collida atquant necropoli Cola inventite una uelle quali d quella solio Carini lara de Sicani, distruita agit tente i et i a C.

Sentinis de Greos en Sicile, p. II cap. XXXIV, e uia 'altra 'incontra solio ii monte Gallo grande tanto da stendersi elle terre ei in Rasso e elle attre et principe di calea. A iudicare a sit e alia sormati loro es ravaZione, non si sit ad asserire che si an si cane men-

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