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splagia e la cost pugione di Una
diga lungo i lido che pro ibisse alle
acque di latrare in terra a istagnarui.
tre uelle che si reputano di origine sicula sono per o pisi agitate elle paret verticali
de monti e alvolo in tanto numero e a tale vicinanga rami loro a liminare completa mente qualunque sospetio che si traiti digi Otte naturali piutiost Che cli cavi operati Galla mano deli 'uomo v. CAVALLARI Le cisti ie se opere di esca agione in Sicilia auferiori ai Greei teli Archimio forico siciliano Xuova serie, a. I asC. ). Queste dei Colli, at contrario sono tuti ne sottosuolo, vi si latra per una apertur di uia metro o Poco pisi in diametro. Sono proson de quasi hin metro C OZZO, Qualia parte interna si allargano Sempre iusino at inclo Ai lati Ostrano Pare Clite Por- ture , overte da una astra di pietra, tetroogntina elle quali si vituppa laterat mente unloculo, i forma irregolare e CAPACO A Contenere uno o Pisi cadaveri. In alunt i questi loculi si h alvolt trovato uia gran numero di ossa circlinatamente dispostes segni o che medesimi ossero stati elle sepol ture genti-ligie, o che ueli ossam fosse stato colli iu-nito per da luogo in altri loculi a vovi sep- pellimenti. Si Crede e Con agione Che queste neCrOPOli OSSer appartenui a qualch citia Sicana Cola una volta Sistente imperocchyliopoli che abitaron it seno egestano Sino a Palerna appariennero a gruppo di quei Sicaniche, dissalti ai Siculi, si riclus ero alia parte orientale e meridionale deli 'i sola in quella set-tentrionale ei occidentale, ove ecli sicaron varieci ita , taliane elle quali Perveniaero PPreSSO in potere et Fenici. a quale o quali sos- sero state te citici che costru irono per Orouso que sepol Creti h incerto. Rouine di antica illi si sono Coperte sui monte Gallo equesta Circostanga dei sit δ Prova manifestache a citi si stata sicana et costume di quelle antiche opolagioni, oggi a tuiti liStorici riconoscitato, di preferire a loro cli morae dises i luoghi alti e montuosi Altre Ovine erano visibili ai tempi et AZELLo vicino Sserracavallo tuti cli pietre quadrate di meravi glios grosseZga lapidumque quadratorum
eorumque ingentium mira monumenta, Deca ,
t Vicere persuaso delia urgen Za delpro Vedimento non frammis indugio ri Spondere, e con suo lettere dei
L. VII. c. VI) pisi ii men come uelle apparienenti allo cos deite ostruZioni ciclopiche e ritenute ora in lubbi amente per si Cane, como it CA VALLARI et citato studio ci dice. Cadde per , in errore it AZELLO, quando per una Sconcia interpretaZione di hin passo di TV-C1DIDE e i iii altro cli DIODORO, Ome scriSSeii 1 BLAS nella sua foria, a cap. V delprimo libro , cred ravulsare in uelle anti Ca-glie i resti di Mogia: e col AZELLO errarono pari mente ii BoΝFiGL1O AREZZo che stabilirono in uelle vicinan e ii sito eli antica Citta sicana. Fu primo i CLUVERIO A COrgeret inefatia interpreta tone clata at detii due passidat nostri storici perloch con sano tu ligio argoment Ch Mogia osse stata eli' isola di S. Pantaleo, at apo Lilibeo, vicino alle attre duo solet te , u rone e Longa, e fra it apocli S. Todaro e Marsala. Al CLUVERIO Si op pose ii CARUSO, che iudicandocili sola di an Pantale troppo iccola per Contenere una Citta di tanta importanga civile e militare quanto Mogia, indico 'i sola et Burrone, alquanto id vasta della prima, come ii sit delia citi sud- deita Ai torni nostri it te lesco ADOLEO HOLM, da Lubecca, et suo erudito opuscolo Delmgeogrosa aurica di Sicilia re at in taliano dat Pros . . . LATINO, a ri pristinato 'opinione et CLUVERIO Sebbene ii CARUSO appoggi a sua indugione a ragioni apparente- mente pisi valides, pure i vestigi di abbri hes enicie inventite eli' i sola di v. Pansa o con- soli latio 'avviso et CLUVERIO e deli 'moL M. Quale citata adurique a Citta sicana presso Sserra cavallo e sui versante et Gallo Non essendi per ora possibile rispondere a questa climanda , bisogna attendere iach nuove investiga Zioni risus itino alla vita della storia lam Orta Citta. Ringragio pubblicamente tiros. S. V. OZZO, che lavor con me eli 'archivio et Comune per a spinta datami a tendere questa notae per te comunica gioni cli utili notigi , he discorrendo fovente con tui stili 'obbieti, milia gentii mente atto.
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I9 Se Uente, approxando it pro cito, lava lacotti ai Senato di servii si, perta secuZione deli 'opera manuale didue cento orgati 1) l lavori subito promossi durat Ono, comesci assicura il
Si, Vendo vi pres parte quasi trecento servi di pena, e costarono a patrimonio civico a non leve somma dicirca onge milles 3 . Di quest primo
bonificamento si volt perpetuata lamemoria Olidue scri ioni una delle quali composta a D. Cario anni,
tu allissa ad n monumento che Venne Cretio in una parte eminente ullo
Stesso uogo l alti a scri ita almarches di Regalmici Antonino ac rua, figlio et retore e che si a
preSentC, Venne attaccata ad una delle
paret deli aula maggiore de pa-laggo di citia. Sino ait ultimi dello scorso Secolo, i pantano, per a copia degli otii mipesci che vi si generava no e nutri Vano, Oleva concedersi a gabella dat nOStro comune , come risulta agitati analog hi presso questo Archivio: ma, Orta ne primo decennio de cor rente secolo a Favorita per opera dire Ferdinando, uegii stagni instemea parte delia montagna di Gallo, propria lino allor della Mensa arci ve- sc ovile di alermo furono anche alli sit aggregati. Molli sthidii sonos sinora alti sui modo di rei de sano que villaggio, parecchi monografie anno a talescopo isto a luce. Di queste sono mi a conoscenga te Seguenti
tu palude di Moudello, memoriadi Giuseppe oggo, Paternao, 84 ,scritia in occasione dei lavori di bo nificamento intrapresi dat Marchesel Orcella, amministratore aliora di Casa Reale: e turtiue di Moudelio rus portodella commissione uotiri ala a MἘ- uicipio di Falermo, Palermo, tam pe
Sol paulauo di Moudelio e sui me' id sum cessare a malsa uia relaῆisHeu . . t tu istro 'Agricoltura, Industria e commercio Murco ictu belli, per R. arcto capo dellaci divisionea detio ministero, irenge , Stabilimento dimitis eppe Pellas 187o: ut boni camento de bacivo di Mou-dello studio di Nicolo uti si Colon na Palermo, Stab tip. Vimi 1887. J Villabianc inseri questa scri-gione ne suo diario , fra te memori pubbliche de Senato deli anno
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REGNANDO FERDINANDO ORBONE, II DI SICILIA, U DI NAPOLI, EssENDO VlCER ARCANTONIO COLONNA, PRINCIPE DI STIGLIANO, DELLA PATRIA BENE MERITARONO NELL ANNO IT 8 AN O loGRUA E TALAMANC , ARCHESE DI REGALMICI , DEI PRlNCIPI DICARINI, PRETOREI UIGI ASELLI, MARCHESE FLORES, SECONO VOLTA DOMENICO ASELLI, DUC DI GELA FRANCESCO DE CORDOVA MARCHESE DELLA GIOSTRA. GNAZIO FAS ARCHESE DI S. Α-BRl LE: BALDASSARE PLATAM NE DUCA DI REI MURGO, SENATORII OVALI RESTAURARONO LE PUERI ICHE PONTI DECORARONO CONNUOVI INTONACHI ED ORNATO L MURO DI INTA NE L MARINA COSTRUIRONO, A DELIZl DEI CITI ADINI, A VILLA IULIA PORTARONO A PERPEZIONE L PONTE DI MARE, Gli 'ANNO ANTECEDENTE COMINCIATO ABBELLIRONO DI FONTI LA ANCHINA INSTAURARONO PIU NOBILMENTE A PORTA CARBONE E TUI TOSENZ ALCUN DETRIMENTO AL CIUICO PATRIMONIO A lTTADINITANTO SOLLEClTI DELI 'ANNONA, DE COMMODI DELLA MAGNIFICENZA, DELLA DIGNlT E DELLA GLORIA DI PALERMO, SI QUESTA LAPIDE MONUMENTO DI L DE E DI ONORE.
tan pei molli e sostangi ali antaggi Onde questa citia
confini urbani allargat e inque uove te aperte ne suburbio: il brullo squallido campo di S. Erasmo con Vertito in amenissimo ritro vo per a
deli iosa villa fondatavi a via principale delia citii convenientem ente pavimentata con astre di calcareo compatio te ecchi porte abbellite: il ubblicco passe'gio a mare Ornatodi fonti it culto ne ita hiesa sui Pel- legrino splendidamente accresciuio ad
onore delia nostra Vergine patrona Son tulte per che ambiaron ai
latio 'aspello delia citia e cheianno res la memoria di uel retore cara ed norata presso di not. a ii nome
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de Regalmici pili che a tante pub-bliche lapidi alle quali e con Segnato,
restera imperituro fra o pei verside nostro sommo poeta, Giori anni Meli; a fantasia de quale ne sonetio che chiud coi due versi recati
ad epigra se di questo para graio non potea me glio odare it pro 'vido go-
verno di que Pretore che Ol appresentarci ille chio reto ii quale a rumore di ante novita, alga a testa alia corrente , attonito, stra luna gli Occhi dubbioso di iconoscere ii suo in-gi Oxanito vigino, Palermo. E qualmeravi glia per quella Sitan Za, quan
do opo tanti anni di famigliarita colet ecchio e ueschino 1 Palerna delia Fierave cchia vide a si tu vicina la
si Epiteti dati dat MEL alla statua dei Genio di Paternio, una volt sulla fonte, et centro della plagga Fieravecchia et ora sol ra Unpie listallo marmoreo ello Stesso uogo. Sin date inpi remoti l Senato volt sem pre questa piaZZa, come tuti te attre ella Citta prox vistad' una sonte, non solo ad ornamento dei luogo
dileti dei citia lini ma, uel cli' pisi, perta coni odit dei venditori di comestibili cheivi sono Sempre, Corne Anche Ora abbon dati.
Di una fonte in essa pia ZZa verso a meta delsecolo XVI h ricordo in questo Archivi comunale in uia ait senatorio dei 2 ottobre
uti certo barbiere, di nome Ludovico Cor-teSe, per tenere ne ita a fonte et orso di unanno. econdo a deforigione lascia tacene dat D G1oVANNI I sermo res auraso, et Ol.
IIuies fa e Panormitana, l. I, p. 3 9 essa era tutiadi marino e sormata alia vaso e da clue Onche, ella superiore delle quali flava una infaCon Una cornucopia elle mani e versante ac tua, a quale, gorgando ella conca inseriore, sciva da questa per e bocche di quat-tro ostri e Cadeva cosi ella vasca Ma et dicembre et I 638 essendo retore D. MA-Rl AN MI ILIACCIO , marches di Monte mag-giore, non reputandosi quella opportunamente collocata e volendosi renderi visibile a littele trade che convergono ella piaZZa, si pens ,rim voveria a primo sit e plantaria net centro.
quali ne it Presidente dei regno Duca di On- talio e Principe di Paterno con alto et 8 di uel mese ne ordin , it trasserimento e m- parti ai Senato a sacolia cli spendere illi posuit letto a cisra di onge umentate indiad onge i per altro atto deici det seguentegennaro 636 vol. di Alli, a. 635-36, . I,
II Il Senato segu bentosto gli ordini vi Ceregit, e lorasporto e t accomodamento fu- rono Compi uti ne primi et I 637, come orge da uno speciale ratio in is presso quest Archivio It progetto olla fonte su satio a ncerto MARIANO MERIGLIO , ingegnere ellaci ita e te statue che 'adornax ano e Che sim-boleggiavano a natura e i suo varii elementi MoX G1TORE, diario, ella Cit. γι tofeca, volume VII, p. 57) instem alle avole marmoree colle scrigioni e te armi et Vicer e ella Citth furono opera et due cultori marmorarii NICOL TRAVAGI 1 e LUIGI DI GERACI. Indi, et 1687, ostruitosi ii tea trino di musica a mare deito di S. essendosi ad uno ei lati cli esso collocata una sontes,s' intes il bisogno cli uia 'altra per 'altro lato perloch h, tolla questa delia Fieravecchia e tra- sporta tala ella Ira a Cosinna. oggi Pro Ia fico , hi in suo uogo ostituita uella ch eraaccanto at convento dei P. sella Mero alMolo MOXGITOR , . it. GAS P. PALERMO,
Quest 'ultima colla statua de Genio cli alermo in ima, dur ne ita pia χχa sino a I 852 allo-m quando abbattula a storica Porta di Termini e rimasta a sonte uia inurit iugowhro au-zich uu ornamen o per tiZIIa beta et e dice IaStra a veniae ello tesso anno i 853 tolla per ordine dato da . . t uogotonente Generale Principe di Satriano con ministeriale dei maggio 853 comunicata ali Intendente alPretore con lettera dei eguente, N. 693
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nobile e maestosa figura de Palermo
quest restauro delle ubbliche fonti fatio sequire dat retore marche sed Regalmici mi si impossibile accennare a documenti di questo archivio
comunale OV manca in gran parte come o in altri uoxhi manifestato, 'antico archivio della ephitagione ellestra te disperso nelle vicende politichede 18ao Maluo leggersi quanto sul proposito crisse ii illabianca, ne ldiario deli 'anno 1777-78 chesia parte de vol. XXV della citata Bibliotecastorica e elleraria a f. 23. Intorno alle fontane tuit che decora Vano una
Volta questa capitale, edas i ii s. di Vincelago Auria coloi toto Dei lumi delle oulaue di Pulermo , presso a Biblioteca Comunale a segni 83, uello de Villabianda assutauo rubia releu, ne primo volume dei suo manoscritii presso a tessa Bibliotec ove si conserva a segni qE 7 n. Palermo 'oygi toruod ello tesso ne vol. XIV della Biblioleca sud de ita a p. 242. Altri sS. di quella libreri contengono utili ri cordi circa te antiche fonti delia nostra citia. ORAM MARITIMAM TECTORIO ORNATIBUSQUE DECORANDAM, Anche dique sto abbelli mento delia cortina dia usi . 3 carico La fonte e la statua furono aliora conservate ei magaggini alio pasimo, ove restarono no at 186O quando it popolo insorio ritot se a queli ignobile rifugio a statua per rimetieria eli antico sito ove, per deliberaχione ella Giunt Comunale et 863 fumare alia Porta Felice a uella dei Greci crisse a iungo it illabian cane diario cit a p. 13 dei citato Volume. I capitoli e i relativi attidi appalto sono registrati ne i vol di Alti euatorii, 777-78 f. 8 e Seg.
sima illa Giulia ne piano diri. Era
tembre dei 1777. Di quest Opera pub-blica si si tanto critio che reputo superfluo ri petere io che da altri si detio ara distes i. hi ami cono scere i particolari delia fonda ione dotagione di quel uogo di deligia puci consultare it diario de Villa
blanda ne citato Volum a p. a j, e la uidit i Palermo de caU Ga-Spare Palermo in questo archivio comunale , lire i documenti di vario genere sparsi elle diverse se ioni attinenti a deita villa conservasi perta tessa uno speciale Volum comin
clam dat consigito civico de gli
noVembre 1777, e riguardante te per Littevi per a fondagione e 'ornamento ne duc anni 1777 e 1778. Per pregio pero della presente illustragione mi occupero sol tanto di ut monumento che si di essa villa it decoro principale la statua et Genio di Pa-lermo scolpita a Marabitti i). lGenio ne ita figura di hin re coronato,
itidi costruito ii monumento di base che oggivi si ammira , condotio sopra uti di segno delpros . . . FILIPPO BASILE. Io IGNAZIO MARABITTI, nato in Palernio ne lprimo ventennio det secolo scorso studi , a scol tura in Roma solio it L VALLE, e tornato in
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colla mano sinistra che riposa rivol-tata sulle ambe, Un Serpente, C p-poggiando a destra me ZZO di Stesa, Sopra Uno sceltro gli stanno a sianco destro tin aquila a pie di hin canes iraiato a terra a lianco sinistro una
cornucopia ripiena dei doni di Cere res i). Simboleggia, come o Vidente,
la citi, di Patermo antica dominante de illi sola e rinomata per a Sua prudenZa maesta, fedella d abbon langa. Ne lato sinistro delia rupe si una a pide col eguente distico rischiarativo det senso sim bolico de monumento, composta dat patermitano ac Giu-seppe Delsinc, Anytiem, aquilani atque cunem ruderis, augusta; delis ut ludis et Cereri do uti liuormus habet. Lasciando ad altri di me pili intendenti it dire de merito artistico dellavor dello insigne cultore placemiriferire per intero ui documento chetro' asi ricuperato a f. 8 de volumesud letto, e che stimo importante perta toria deli 'arte e de monumentos tesso. 'atto stipolato a 3 gen-naro 7 7 per te avole de Notaro ordinario de Senato iro lamo Lionti ora lo tesso Senato e i Marabitii per a attura della statua. Addi reuiuuo eunula, tindecimuiudi ione, mille felle eum sellaus otio. I olendo ' ocellentissimo Seuato diqueuela Capitale odi ure ille premure, bra me, he da ritu empo a Uulo
it Publico di questu suddelta Capitale di odere elle delibe delia medes ima,hu iudicato lare uel tauo
Patria, vi produsse ante e si splendide opere che o refero inomat . non solo in Sicilia, anche et continente taliano Cotti artesino ait 'ultimo di sua vita, che si pense a Iogennaro 7OG. Di tui a criti hin otio delaborato elogio ii pros. IUSEPPE OZZo, elvol. I delle sue odi dos piis IIusIri siciliani irapassati ei primi anni de secora XIX. In
questo archivio Comunale conservasi hin Ο-
tevole ricordo i questo simio artista E una deliberagione et Consi glio Civico dei I novembre 784 Pella quale, opo istanga ello Stesso ARABITTI, gli Si concedea gratis e in per tuo ii uolo ove orge it suo opificio tetrola Chies delia Congregagione di . nostio. vii altro piceolo ratio di terreno innanai lostudio e id, tu riguardo i particosari serri seipresIali da de to di arativi a ues o como
Senaso, e in remunerugione de gratuito donod uu insigne sfaIua marmorea si Putto ne meZZodella vasca centrale . he ostiene ' orologio Solare des inata per adorno fila tubblita CLIDGiusia , con ancora i r i decoro e onore harecato a questa Cay, Iale coIIa sua iri e peri-zia uesti scol u/a resosi insigne e famoso per D sus celebri opere anche in IuIIa P I alia. V. Cons. iv. 78I-ISI 2 f. 5. i Fu solennemente inaugurata a 24 Ο-vembre 778 Con intervento et Senato e diura graia numero di Citta lini, e con sparo i
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coui sciuio alla preseu a di me su esto Notaro e delii ius raso illi euesimo iij iuoi or de preseule di sua propria Οὐ-
'impie i di palmi disci ou due lapidi
s a di loro quali ou e so alti ullo eo caestria di defla opera i su Delli ho celleutissimo Sicuor retore ed illustri
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Statiliori u uome di esso coellentissimo Seu illo Statio ei uti e Diabligati, cou- forme in tris de preserite, pro metiolis
quanta uel es di prili 127S attre
se iove a su Delta latua, e prima diconsequa si ulla Persona, o Capo Mae stro che designer i su Dello ocellentissimo Senato ossi di patio etc. e Se tablet eruua contradi ione tu pace etc.
primo , he i surriserito di Murabillisia leutilo, ed obligalo, sicco me in Lgore de presente pro melle e si obli adelle delle our e so preGO, Seu ultruus, Maestris di deita lati a come Sol radu ars dare e pagare tu denaro OH- lauti, e litori Tu Oola ut Mollo eo reudo Pudre Pilippo ouanus reposito delia euerabile Cougrega iove de l'Oratorio solio timio deli Olibellu diquesta Citi Persoua per esso se
ilima qui in Palermo a somma ili
uella Muriuii di questa illi ricet elle ut ello et erendo a re reposito o pure che i sud ello di Muru billi uetuli uulo ed obliti alo sicco me per i presente promelle e si obbliga fur euire
da P, Cassa Carrara ' quale tamato 'filsso di armo, e uel medes imo uo- o della Marma conse uario a Rei e-reudo adre reposito, o a Persona peresso legillima, e questo ad te iove del ello eoerendo adre reposito stanteche i deflo asso di marmo per arsi ella lalua su a delfo di Murabitu sat orito dat ello Re Pereudo adre Pr posito per arsi res lamente principio alla perse ione di su Della lalua, e per contribuire anche i su ello Re Pereudo Pa ire reposito a simile magnificen adella cili , cosi di patio et .
Vise ob tulte te spes o Correrari Hofuruet aulo per rasportare ii detio masso di marino alla urina tuo allos ludio de detio di arabitti, qua ulo pertrasportare a Suddelta tali a bellu LSbrigula, e compila ullo studio di deflodi Muru billi tuo ut piauo di S. Era simo si ebba Iure da dello coelleutissimo et alo cosi di pallo et . ualineus che ii dello di Murabiti sta e tuto ed obbligato, come iuet irii de preseule pro melle e si obli aut ello Eccellentissimo Seuato, e peresso a delio Ocellei lissimo signor retore e Illustrissimi Senatori per a lo-rii di iure uua tale opera, e come bl oui illa tuo di prestare ramisi eute ullula sua assisleu a , opera e dili eu alaulo sopra i mastri marmorari hesimisu tuo a tot lauti, e la delia lalua,
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gibusti che accrescono ii decoro dique luogo deligioso , come te due statue poste ello tesso emi cicio vetrovas i Genio di Palermo, e chein uesti ultimi anni sono state catl- telate con iccoli cancelli di ferro. Furono scolpite a Marabiti per rap- presentare una a I lloria elli Chis sa schiacciante coi ted i suo antico avversario, e 'altra a Religione e per essere collocate in uniunt eminente della Chies di Casa Protessa: ma , ondata a fora e perimentandos i bisogno di statue per ' ab- bellimento di essa it retore marches di Regalmici con consulta de-
cora e mede si me siluat in uel sacro lilogo fossero invece donate alia iit, per a uova villa limoverno, a cui quelle due statue erano pervenute pella confisca dei beni degli spulsi Ge-
sulti, accondisces alia richi est dei Senato con dispaccio de s sebbraro J7 9, partecipato a Pretore con bi-glietto vice regio et 1 sequente a) Tradotte cosi in uogo profano, edue statue non pote 'ano pici sim bo-leggiare tin' idea sacra perlocho quellaesprimente i Trionso della Chii su tol- tale a croce che randi va colla de stra, hi Orgata a rappresentare a gloria che alpesta 'invidia, e 'altra significante a reli ioue u obbligata a denotare 'abbouditu a Ma a parte diquesta scon Venien Za e de nocumentoche a siluagione assa arreca allo ei fetio estetico di due figure propor-gionate ali alte ga alia quale do
Veano SSere contemplate, certo queidue lavori instem ait altri ello artista patermitano costituiscono unornamento notevole per que pub-blico UO O. At Marabitti sono pure OV ut tredelle attre statue in giro per o tesso emici clo e rappresentanti ' resia ilICa slelta uesi vo e lo Scisma reco.
Erano prima et ted istallo della sta tua di Carlo I retia ne 17 34 et plano di S. Anna a Misericordia dat PP. di que convento 3) ma tolla lastatua e trasportata et foro italico ove tu non esiste per XSere stata disti uita elle vicende politiche deli Sao) anche te deite statue furonorim osse e trafferite ella illa , et
nobilia Esse erano state agat at MARABIT TIda Gesulti onge trecento cias una Cosi il' 11 LABIANCA, et diario , Ol. ii ld. p. 28 I.
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planto OV ancoriggi Si osservano I). per in sine ello tesso arabiti di pulto appresentante ut Atlante che
in me go delia vasca centrale , O
stiene ii do eoaedro e che da ui su
gratuitamente concesso alla citia a).
Dalla sondagione delia villa in pot
i Municipio non si si mai restato da mi gli orari a d bbelli ria semprepiti. Nel 181o vi costrui te due ro tonde a volta ferica agi angoli N-O S O con sedili dentro, secondo ilprogetio dii Vincengo Di Martino architello delia tessa villa 3). Ne
gli anni 183 4 e 1833 abbattuto il
vecchio muro che chiu levata dat lato de mare e da uello di via incoln vi ostitui a presente cancellata, assaipiti conveniente alia eleganga de pub-
blico tardino e a decoro de pub-
sondi de comune di Duc. I 46, Ι a. 7623 9. Nel 186 per deli beragione de Consi glio comunale dei a Dicembre, approvata a Presetto
VILLARIAN CA Palermo 'oggigiorno , elvol. XIV ella A,VI, oleo citi, P. 238. - Diario, net vol. XXVI, p. 372. e statue in tutio 'emici clo sono Otto. Olire te inque mentovatenet testo e ne Son attre re che affiguranor in idia Γ Ozi e Ingauno. a Questo orologio a sole, Coine i avverteil PALERMO nella sua Guida, ita opera et Sacerdote D. LORENZO FDERICI , professore dimatematica in quest Seminario arci vescovile e rebendato delia Cattedrale. 3 All 'angolo Ν- era un'altra rotonda Co- struita, Conae dicesilai PreSSO, a Pese cli Mons. GIOENI E VALGUARNERA. All 'angolo - uno litigio di forma semicircolare e di architettura dorico-Sicula, Con uti Portico innangi formatocla quattro Coloniae Cannellate ei intona rate. Per due scale alle stremita si ascende ad undeligioso terraggo Quest editigio si intes,comu-
con lettera dei a 4 ennaam 863 N. IS9, i aggrego uia ratio di
terreno di quello che vangava dello antico plano di S. Erasmo , per impianta rvi hin semen Zaio ad uso di
essa illa e deli attre ille comunali. Negli anni dat 1866 a 1869
demolite te antiche ccelliere che rano ella piaYZa centrale vicino aiquat tro grandi platani , vi res se equat tro edicole che oggi vi sistono, esequite sui disegno de Pros mihi
seppe Damiani de Alineyda, constucchi degli artisti si g. iovanni Bonini e Carmelo igni e si re schi alia pompeiana de pro L Giu- Seppe Meli. Agli antichi monumenti altri ne a aggiunt che, et loro
cere di quel uogo di deligi a Cosine 1869 vi colloco a statua et
r Archimede tot anello, che si in m eZ-go alla vasca vicina a triangolo de
nemente Coi nome di locale dei agni. opera ello cultore patermitano Signor ROSOLINO ARBERA, e su premiata conme agita 'oro ella spostgione di belle artitenuia in Palernio et 855 Il ARBERA t 'ODisti alia citia et 800 e a Giunta, ella tornata dei Io lugii di queli anno ne deliberbi acquisio per L. 275, disponendone a colloca Zione ella illa. 5 Fu scolpita ait 'artista BENEDETT I)ELISI e comprata dat Municipio Per delibera-gione ella Giunt dei i Aprile 873 per L. Ooo assii di decorariae a vilia Dei
DELIS anche a statuetia de Cristoforo Co- Iombo incalena o Che, sopra una base di egno, Sta reSenternente ella ala uelle lapidi Fuesposta in Palernio net 875 e acquislata alia Giunt Comunale et settembre et 876 per