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condo et Soo. uelli della uova serie stabilita agit statuti e 18 32 si compongono nora di nove volu mi e vanno dat 184 4 18S7. La presente scri gione tu composta da Andrea Noto, Barone de Petraro, come i lascio critio it Villabiancache la inseri ella sua accolla af 69 det tomo lil.
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O IN DIRE INFELICE, JOVO TANTO AL PAESE COL SENNO E COL-L OPERA CHE L SENATO PALEI MITANO SOTTO GLI AUSIHO DILUI POTl CELER MENTE AC UISTARE GRANO IN DA PIO REMOTI LlD DELI 'ADRIATICO INCETTARE OLIO E LEGUMI E CONSEGUI RECON LABORlOS COSTANZA CHE A CITI ADIN E A FORESTIERI N UEST CITT ACCOBSI L ANNONA SOPRARBONDASSE E A VICINI Si SOVVENISSE UEST LAPIDE, AD EDIFICAZIONE DEI POSTERI,
POSERO NELI 'ANNO DI SALUTE GJ9
ΗΑLDASSARE PLATAMONE E CANNIZZARO DUCA DI BELMURGO, PRETORE PER L SECONDA VOLTA lGNAZl BRANCIFORTE , DEI PRINCIPI SCORDI PER LA SE- CONDA VOLTA FRANCESCO PARISI, PRINCIPIS DI TORREBRUNA, ID. CARLO COTTONE, PRINCIPE DI VILLARMOSA, D. GIUSEPPE AMATO PRINCIPE DI GALATI ID. IGNAZIO MIGI IACCIO, PRINCIPE DI MALVAGNA, ID. PIETRO ASCENSO, PRINCIPE DI LERCARA SENATORI, ANTONIO SANDO' AL PRINCIPE DI CASTE REALE , SIN DACO OPOlL ENEMERITO CARLO CASTELLI PRINCIPE D TORREMI ZZA.
Eo anno. . . alim multi, gravius malum civit Meni, invasit, carita primum annonae. . famos deinde . . . ventumque ad intortium Sorvitiorum inique o plebis Ossot ni consules providi seni dimissis a in ad
icumonium coemondum in in Etruriam Od .... sed
quaesitum in Siciliam quoquo adeo finitimorum Odia longinquis orant indigere auxiliis. T. Livio. .. l. Cip. XXXIV.
deli 'i sola se Vicero, Senato Arci VCScO-vo e a nobile e generosa citia linanZa
non Vessero aliora latio a ara per
combattere it male e mitigariae e tristi consequenZe Encrgiche e cramente ammire voli iurono e mi furea questo sine adopi a te alle autorit1
locali e dat o verno Napoli e sela sci agura non hi de tu to evitata, ricotti deli anno IJ9 e dei precedenti a
nuria di vi veri che non avrebbe a certo a carestia coi morbi che quasi em pre 'accompagnano, mancato δ' ami gere misera
mente Palermo e molli altri tuo i
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veniae ridotta a brevissimo tempo Palermo poto ben presto allegi arsi di tanta copia di vettova glie da largit ne a quanti comuni ne aves sero osserto inopia . Quantunque non tuti i singoli spedienti Ossero a bene tu sciti , pure in complesso lsine u aggiunto e la citia da mag-giori anni rc SerVata. Ecco i principali di que pro vi edimenti Ridotio pria 'ogni altro ella capitale it numero dei consumatoricol rimando ei proprii comuni dei poveri qui accors e opo confortati a quest 'uopo di i uti pecuniari incari cati et invio i baroni per e terre seu dati e it Maestro Ragionale de Tribunale dei R. Patrimonio per uelle demantali i). Enorme quantit i digrano alta venire da Tri est a spese de Vicersi che vi obbligo nanco suo i Ondi privati e utoriggato it Co mune a far his di frumenti portati in Palermo a particolari capitani per privato interesse, opo sod dis attonei nolo e te spes corri spondenti a) Due ligni carichi di grano per Onto della Regia Corte pediti dat ea Palermo e pediti pari mente altridue che trox avansi presso e Calabri, proprii di hin tal barone Abonante percho it Senato corri Spostonei preZZo se ne servisse per 'appro-
da Senato due grandi forni per o pac-cio de pane a re go piti mites a C SOavvantaggiat ). irata in anco per ordine reale a conto et Senato dat ondo dei oppressi monasteri olivetani la ingente somma di Onge
Venti quatti Omila , e con questa salta
tale copiosa inclita di grano e legumi ches non bastando a contendi li
inibito che si vendesse a conventi monasterici riso a sacchi e permesso solo lo paccio di questo genere a minuto 6). Autoriggata dat Re ad stan a de Senato 'estragione dat regno di Napoli di inque o se mila
quintali 'olio per a pro 'vista di que- Sta capitale altri quin tali hiemi lasei cento acquislatine et Valdemone dat Senato 7). Data a questo lacolladi commetterne tuor regno a SUO talento per me Zo di qualche ricco negogiante di Messina 8 e di valdi si dei quintali millec inque cento che ilTribunale dei R. Patrimonio avea concesso a Un tal Giuseppe Rametiadi est rari e dat porto di Sciacca 9). Staggita forte quantita 'olio in potere di molti proprietari altri non
pochi obbli at per pubblici bandi a
ri velare quanto ne tenessero in Serbo,
pol messi a dispost ione et Senato
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i quin tali 3 34 ri velati I). OnSUntita a Re a ratia alle Calabri per JUC Slo regno di tremita cantara dica Stagne a e irata in Banco allostesso fondo dei Oppressi monasteri olivetani hin 'altra somma di Onge do dicimila a nome de Deputati l pub-blico macellamento pella somministra ione delia carne 3). A tulte questemisure di conomica amministragione aggiunta ' opera fervorosa della a rita largite e generose contribuZioni
latre dat ovi iosi a pro degi 'indi genti e inglunto ait 'Arci vescovo aiconventi tuiti della citi di addop piare a quotidiana distribu ione diviveri a poveri. uesti ed altri omi glianti pro 'Vedimenti alsero a liberare Palermo emolli luoghi deli' sola agi orroridella fame Se ne tempi rascorsi attidi minore ili evo erano stati creduli degni di ubblica ricordanZa, Ora Unimperioso overe di gratitudine si
disticili , cppero uardare a citia parte deli 'i sola da n imminente ca-
tati alta piti lontana posterit . E questa scri gione composta da professoresac. Omenico Salvagnini ) sod di
li Villabianca ci lascio di questa carestia inligiosa memoria ne XV illvolume dei suo diarii man Oscritti a. 793-94 f. 6 e Seg. il nostro leggi adro poeta Giovanni Veli occo quest' oggetto e corde delia sual ira in en comi de Vicer Principedi Caramanico per quanto fura que-st' ultimo operato a solli evo della pub-
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Mi SURA DI QUATTRO A VIPERDINANDO RE DELLE DUE SICILIE E D GERUSALEM MEA PETIZIONE DEI PAR LAMENTO DEL REGNO , ORDINO SI RI XOVASSE L ECCHIO PALMO PALERMITANO, GI PER INGIURIA DEI TEMPO RACCORCIATO, E AFFINCH SERVISSE DI NORMA A TUTTELE MISI RE DI SICILIA, SE NE AEFIGGESSE UN PERENNE SEMPLARE IN QUESTO MARMONELI 'ANNO SO9.
misure hie sta ira te ait regi agi da Partamento disicilia a . . e da Ue
sussistere elle diverse mi sure sicilianes, non si percio minor ode dadas si a chi cerco in gni modo di impedire it anno li R. Decreto dei 31 dicembre so ordinando, colle parole recate ad epigrate et presente arti colo aflissione ella ala senatoria di una mi sura in erro che servisse a pubblico e perenne ex lamento, i serba non solo a memoria de gli energici si orgi de governo perta oppressione di abusi secolari
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ma anche grato ricordo di hin 'opera, i Cotice pirico strulo , he non sipuo lcggere senZa profonda ammira-gione e che porta seco connesso illa Ome di ut sommo onore deli 'italia edella hie sa it quale quantUnqUC Straneo a quest 'i sola per natali fu pure siciliano per fietto, e patermitano per privilegio l . GiUSEPPE IAZZI. Pria che te uoue leggi amministrative dei regno ' talia avessero anche per a Sicilia adortato i sisterna metrico decimale , a misura lineare ista not fu per lungit secoli it paliuo co suo multiplo a cau/RI, e Oi Um- multipli in uia e liuee. E dubbio quando queste mi Sure fossero state introdoti ne i i sola. ' mari, iOvandosi di hin diploma arabico latinode 1187 riportato dat Mos so et Palermo culico I ela voce araba mal, si tradotta in latino per cauua Opina che questa mi-sura si stata portata in Sicilia in- sieme a pisi alti e dat Musulmani. Non manca pero a cui a congettura debi'Amari non arba e che merebbemeglio iconoscere nulla de ita mi sura a ri pro lugione delia lunghegga media ella planta ello tesso nome lat. a iuu), che i ingegneri sano ancor Oggi, Specialmente ella mi su-ragione de terreni, e corri spondente quasi alia decempedii dei Romani. Ecerto che per tutio it tempo de do
cempeda romana veclusi ROBERTUR CENALIS De et era mensurarum ponderumque ratione, elvol. XI et Thesaurus utiquitatum romanarum
minio romano in quest 'i sola anche emisure di Roma prevat sero in Sici lia e non si quis di improbabile chei Siciliani di aliora avessero per equantita lineari usato anche o a d cempe ut qualch altra mi sura appro simativa, a quale de resto, come Utte
tanto naturale quanto una planta a). Ad gni modo comunque si a delia Origine presso di noi di questa mi- Sura in contrastato che ii sistemadi mi furare te quantit, lineari per cauua divisa in otio palmi fu ne me dio evo comune a molli altri popoliche poco o nulla ebbero a risentire deli' influen a mustilmana. lsu ange, alia voce catina, i a conoscere chele popolagroni delia Francia occidentale si alsero di tale mi sura ella compra vendita dei panni e che una deli consuetudini ecclesiastiche rego- lava anche i modo come seguirsila mi sui agione dei panni a Catilia. Nulla ei si noto delle leggi nommanne circa i est e te isti re ma certo che leggi su questa materiadove iter esserui aliora, iacch uno
dei proventi delia . Corte fu sottoque monarchi la abella o obauit biijulationis che riscuotevasi a ba-juli locali per e contra vvengioni aliclegyi sud det te ii nostro ritto consuetudinario contencva circa questa
dei GREVIO, Venegia, 735 Col. I 83, lettera E. Della metrologia araba a presso nolsoritio it se. VINC MORTILLARO ei uoi studii di archeologia e filologia araba ne III vol dolle sue opere, P. 68.
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materia anche utili ordinamenti che ciprox ano 'esistenga di simili leggi in
tempo remoto ii capit olo LX delle consuetudini pater itane , Op O premesso che a vigilanga sui pes e sullemisure peltava alia citia che 'esepcita Va per me χχ o di uiciali detii prima
spoiaeva che costoro durasset O in carica un anno che vanti di mettersi in te nuta di loro in comben Za preStaS-
Sero iuramento elle mani de Pre tore che ne disimpegno di loro lun-χioni ossero assistiti a uia consigitodi omini angiani e prudenti e ches osse loro uicio erificare due voltu a me se or O meno tuiti i pes et mistire plateat e infliggere ai contra, Ventori una pena pecuniaria non ecce dente il valore di un onga , ne fraus circa fudera et meumra Commiui ultra sed sit apud omne aeqHalitus ponderim ei Heuutus mensurartim. Gli Suevi manaron a tale riguardo disposigioni severissime e ci restano tutiora te costitu toni di ederico Su questo importante argo mento. In
lato a mercatanti di vendere con altri est e mi stire e loro merci e dimisurare i panni cor altra canna checon a canna e i pest loro apprestati
pro 'vide contro te falsificaZioni comminando a nego tanti falsificatori perta prima volta a pena di una lib-bra 'oro purissimo da corri spondet si a fisco in caso 'insulticien a dimeZgi, a pubblica iusti gagione coi peste colle mi sui e false at collo per laseconda, 'amputagione di una mano, per a terga; 'impicca gione Che sela persona in annata osse stata stra-niera at ad se volle colo it olo Lil che te predet te prime due pene si duplicassero. Ma questi suevi rigori non furono abbastanga a togliere ilmales rei dux Iapeti reuus reus humauu
ruit per Oelitum nefas, e quanto sar per dire altro non si che una lotta perenne tra a te Me da uia lato, checerca reprimere abusi e recare uniformit in elementi nocevol mente dii formi tali' altro a cupida astu glache tenta sem pre deludere a legge,
te ecchie satage si tenacemente
aggrappate alle menti popolari darendere dissicile qua lunque utile tela lativo di i Orma. ederico 'Aragona continuo 'opera delio suevo predecessore e pol chea suoi tempi lamentavas it annoch proveni v at commercio alla ne
guagli anga dei est e delle missi renelle diverse regioni di Sicilia , contino de capitoli conchiusi et paria-
i V. Coiissilutiones registi regni utriusuu Siciliae mandant Friderico I imp ratore etC. pubblicate ne i 706 a Napoli a G. CARCANI. a Nella tessa Cosli Iurione si parta di i-ritti che i negogianti erano tenuit OrriSPOD-dere alia . Corte ei est e pelle mi sure chene riCex evano; laonde hiar come it fornimento degli uni e elle attre avesse aliora costituit una regalia.
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mento dei a margo 1206 1 di-Spose in generale che per e terre a dili de sitime salso si ovesse pes tumulo, pigliare a campione uello di Siracusa et cantaro e per gli altripes in unica massa uelli di es
Sina , e per e terre a di qua dei Salso servissero a modello i pes et mis ure di a termo. uale ordina-gione cibadi appresso ne partamento
trasgressori O minaccio a pena diuna libbra di oro puro e Molle chela vigilan a contro te falsilica gioni non spetiasse agi strati oti ai iusti Zieri a capitani o ad altri uisicialidi iustigia , a gli catapani riserbo solo a primi a lacoli di procedere per 'applicaZione delia pena, sulla denungia de gli acata pani e sulla testimonianga di due probe perso
dei iurati dispost ne 1324, OlSeagli acata pani it surriferito incarico, commetiendo agi uiciali comunali delle singole universiti l obbligo di invigilare sui est e stille misUre, ela a colt, di procedere contro alsilicanti se condo i modo in aliora con sueto agit catapani ). E final mente negli altri capitoli per o tesso u ficio di culi aula dati in Messi naa 14 ettembre 133o, Opo Vere prescritto ii modo come sequii si lavendita di talu ne merci Ordino chei est ovessero in generale esse re
di I regno, editi dat TESTA, a P. 87.
a Cup. XLII, ibid. p. 9. 3 Cap. XI, ibid. P. 3.giusti che velli particolarmente davnc a inque rotoli ovessero esseredi ferro , di brongo o di Vetro non mai di pietra o di altra materia,
che i falsificatori di est e di mi
nascente alia succennata difformitacontinuo ei tempi appresso , Sicche Alionso con uno dei capitoli appro- vati et partamento di Palermo dei I gennarO 433 fu ostretto di i chlamare in vigore te ordinange di ederico 'Aragona disponendo cheper e terre a di qua de Salso si prendesse a tipo per te vetto vagi tela mi sura di Palermo per te attre aldi a quella di Catania, che si credeessere stata simile a quella di ira cus inglunt da ederico 6). Ne aliora terminarono e leggi peria iuste Za elle mi stire e per laconsecuZione delia tanto desideratae non mai Ottenuia quapii anga Nel
IJ29 Una rammatica de Duca di Monte leones, ello intento di diri
mere e controversi sorte tra it Console dei palmi eri e la a laue Itali iti circa a misura, stretta O larga,
dei panni stabili che a larga oves se sem pre in avvenire pratical si con a canna di Otto palmi che uel pic- colo antaggio che Oleva accordarsidat venditori ai compratori e che li-
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natiora erasi fato di determinare colpollice do vesse da indi in pol con siderar si in uia quarto regolare di palmo: e per V Via re alle possibili rodi dei
mercant , agglutas che Ogni canna
nita di una hiera o Stampa di brongo, con te armi della citia e con dent ro
il a pone che serviva alia segnatura de panno benin teso che a parte se-gnata OSSe compresa, non ella mi Sura richi est a malet quarto di palmo
All 'agione de go verno si a xiun Se anche in Palermo quella de Senato ii quale a tenore dei summento Vaticapitoli de 1324, non trascuro di implexare 'opera sua perche questi meggi in dispensabili di a qua lio ei
traici commerciali ottenes sero laira mala uniformit . Perloch atti ne li 348 costi uire in bron o due mo-delli per laschino de se uenti est, cloeci ei liquidi , ut qui tuo se , Un
per xl aridi hin re rotoli uia ue
questa citia , consegno uno dei uem odelli a quest 'ultimo percho se ne servisse eli 'eserci io de suo u scio conservo 'altro ella tessa casa et Comune in una cassa a tre chia vi a). Se in Palermo i concorso deli 'ausi Prammatiche, T. I, P. 37I, 2 Sembrami utile riserire 'ait senatorio
COnsegnalal ubblico a iussalore et modello dei est melagionati et testo e in Conserva-gione deli 'altro nollo tess palaZZ Comunale, percii parmi avulsare in essO ' origine , O almeno, a Conserma di uia Costume durato sino a templo not vicini quello io di tenerespost at pubblico nella tessa casa comunale uia sempio di gni peso e mi sura per norma generale. Il DI GIOVANNI, it VILLABIANCA, ii PALERMo nolle loro descrigioni et palaZZodi citia i anno uiti attestata ' esistenga dial quante mi sure in varii punii di esso, e anchea questi torni una lapide di NXII et presente lavoro attaccata ad una elle paretide portico orientales, e impello a modernoufficio cli beneficonga i mostra a misura delle pietre a sabbrica: c una iunga asta di ferro, in castrata at asso delia Paret occidentaledella ala elle lapidi ci stabilis e 'antica lun-ghegga delia corda siciliana Ecco' 'atto sud det to
Ouia pro ιnescio publico huius urbis spet Ial, Iesdomini o seciales p ejor et iurali huius ti bis decrePerun et fecernu iacere I dici fur si mensuri et pisi virifice unum qua luctum dimirium quar- fucium unum eroesum e unum qua sum te a j seu bruu nec non res rosulos duos rosulos unum rotultim dimidium rosulum res uncias dua uncias unciam unam e unciam dimidiam e sun omnes predicte mensure e rostis aliqui omnes fuerunt a ijssali bene e humi, prous d ce per magni scimi rarum erubeo ad Osfaiorem huius urbi cum quibus de ceIero debean a ustari omne mens ure et pondera cinium huius urbis per ipsum magni scim ponderatorem ei ad gum effectum teri fispectabiles domini lociales consignaperunt predicto magni sco erubeo ad justalos unum quar- Iucium dimidium qua Lucium unum Iercium I
nnum quartum runcsi nec non res rosulos duos rorulos num rotulum dimidium rorulum res uncia duas uncias unciam unam e unciam dimi
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torita municipale rende, a pili facilei compito de governo in molte alti e
parti de illi sola 'Operagione OV Urnativa scema di quest' appo gio, non riusciva a ventare a r de e ad e- stirpare inveterate abitudini : agione per cui i est e te mi sure continuarono ello tesso di ordine e ella inegia agit anga tessa di una Volta , a Segno che avanti che i secolo fosse Spirat tu necessiti che ii overno
It Partamento dei 18 iugno 382 considerando che si pes e misi re sono et arie, de me e resullano molli tuo tu Peuieuli, hie se fra te alti e gra iecit Vicero che si de nasse comaudare trei sui li pes ei misi re elle citi se terre de re uo debbiano essere quali e Couso mi e i Vicero ac cogitendo a di- manda delia agione ordinava subito di farsi intorno a cio speciale prammatica Ma a prammatica ignoriamo
per quali motivi fu i tardata sino algoverno de Duca di acque da allor- quando finalmente veniae uor addi 3 ago sto 6OΙ, io dici an nove annidopo che ne era stata in gitanta a com
Ma encho itardata per dici an nove anni, ei quali a nuova te Re Ovette
Senχa alcula dubbio essere ungamente discussa e Lesaminata essa non mancodi unire ad una parte uona uia 'altradi fetiosa che ne difficulto per 'avvenire
La parte uona fu a cura impie-gata aliora dat o verno deli' sola
non restringersi in vane in iungioni circa alia ramata uniformit, , come per 'innangi eras praticato ma a Sta
bilire dilia entem te il valore di o mi
peso e mi sura e deitare alciani prov-vedimenti per 'esectigione delia legge. Cosi per te quantita lineari , ordinoche a canna Ovesse costare di otio palmi hin palmo di Odici Once , cogni oncia ovesse equivalere a cin-que granelli 'orgo post perpendicolarmente in contatio ista loro e mi-surati ne punio pii largo Volle nol-tre che hin campione di gni pes emisura in metallo e bollato colle armireali dori esse perpetua mente CStare
di gni luogo do esse ei tempi consueti regolare a norma di ess i peste te istare plateali Dispos infine chein gni illa o terra, ella prima festa posteriore alla data della pubblicagione delia prammatica, si osse a rispellivi
consigi civici letta una temporanea deputagione di inque persone Piritisseed illiui che vessero OV ut compilare te avole di agguaglio tra pesi e te isti re antiche e uelli uo-vament fissati, e determinare ii v lore dei est e delle mi stire che Oc- corressero negli alti pubblici gi sti putati in apporto a uelli della nuova