Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo

발행: 1974년

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serio it Pi aggi 1) il non a Vere curato di x via re alia nociva molle plicit dello corde per a misura Zione de terreni non aver latio precedere alia sua pubblica gione i cam pioni che oveano servi di is o allepubbliche misiare e ii non a Vere ad otiato tin partito baste vole ad assi curarne 'esecugione Per questi di fetti, non per intrinseca di coli dellac OSa, come credette i Testa et om mento at capitolo sud letto et 382 la sospirata gua glian Za non tu ag giunt e te os continuarono eli'i- sola peggiori di prima, ad eccegione di a termo e di attre poche citi ivel 'incitamento overnativo assistito dat-la cooperagione comunale e da speciali uicii era molio pii emcace ad Ottenere io che altrove mira vasi in-darno a conseguire. Fra Oi olire eleggi generali contenenti te ordina-gioni comuni a tuti ii regno , particolari uiciali erano ad letti ait 'ispe-gione dei est e deli mistire, comei Console dei panna ivoli , ii Regio Tumoliere it pubblico Aggiustatore. panna ivoli costitui pono in aler-mo una di uelle numeroSe corpora-

si Nella nota lalla relagione presentata a S. M. nel 18 pel uovo Sistema metrico perta Sicilia, a quale a parte de Codice mefrico, che su istampata separatamente et 8 Oin alernio per a R. Stainperia, e a Cura della suprema Deputagione metri Ca. a Delle associagioni artigiane i Sicilia hanno in questi ultimi anni pubbli Cato pareC-chi statuti e scritio con erudigione e Criti Castorica i iei egregi amici sigg. FRANCESCOLA COLLA FERD1NANDO L1ONTI il Primo coloilol, Statuli inedini delle an iche mae-sIrante ZID LII. di Sicilia cc. nel vol. III

gioni di arti e mestieri elle qualituita a classe operata di gni aeseando divisa ne lungo orso de medio evo a). I consoli de mercanti amiteri, olire a privilegi comuni a tuti i consolati, go levano per speciale concessione affermata a Vari lettere os- servatoriali e da una lettera patrimo

gnare o bollo delia citii tuit te mi

fur di una canna di me ZZa canna

di due smi di concedere e licen Zepe r apertur di vove botleghe di panni, sete, tele cc. di visitare i ne gogi per a veri sicagione elle mi sui e di punire i mercatanti dolosi, at sificatori. Di questo diritto si alsei Senato a pubblico beneficio, d , levando a legge generale Obbligatoria io chein 'aliora era stato ristrettoa n privilegio particolare contando deici geni aro 7 7 consermo i di ritto sud letto e stabili per massimache essunc potesse riZZare bottegadi panni, sete tele ecc. senZa i per messo de Console dei uni ieri cheogni mercante do 'esse fare so di

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misure Ostruit e bollat da deito

Console e fosse ipso jure oggetto alia pena di onge dieci in aso di rodeo di falsifica ione i). Dat 7 7 in pol questolando formo parte di quelliche per a loro superiore importanZa, pubblica vans annuat mente dat Senato.ll Regio Tu moliere soprintende Vaal tramco degit aridi che si vende Vano per isti re di capacita , come frumento , OrZO , Sale , egna ir Utta, carbone ecc. Era suo diritto esclusivo a costru ione di tali mi stare conosciui in Sicilia coi nona di uiuoli moudelli, curo i quarti e uurti li; il pareggiamento di quelle sate dat

venditori co campioni uiciali in suo potere, e la visita, re volt i anno, delle rispellive botleghe. Tanto perta vendita come per 'agguagii amento gli si corri spondeano dat negogianti alchine competenge determinate alle

bile alsermare quando questo timciosi stato stituito in Palerna, credo probabile che si a coeuo alla informe costi tugione dei nostri comuni ali epoca normanna allorquando recipuodo vere dei nostri iurati era a vixi langa stili 'an non e sulla regolarita deipe si e deli misti re A tempi di e derico 'Aragona era xi stato ostituito ei et capitoli de 133o per 'um ci O di catapania Oppro vati da uel

monarca , si a men ione di tum olisegnati de bollo municipale coli' quila patermitana e deli obbligo dei

venditori di legumi, sale, fruita carbone, ecc di servirsi di questi et loro tramco, Otto pena di Onga una o diui agos tam per Ogni rasgressione 3) Un alto senatorio et 447, pel quale si in giunge va at tu moliere, s eu justa tori tumiuorum, di costruire i tu molidella stessa alte λχ di uello stabilito

sicura delia esisten a in queli' anno diquesto pubblico uiciale destinato ad ne iustare i tum oti a norma di unmodello preesistente approVato ali autorita comunale . Un altro attodello tesso Senato, det 474 contenente una simile in giungione ci laad lippiti conoscere che ' u scio di

Tumoliere non era solo circoscritto alia nostra citia a sten levasi aliora

regie an lette rende vano a sua carica molto lucrosa e ne se colo Vsque lucri lurono ri velati ella citra diong 16o annuali di che la . .

no at principio di questo secolo Uso qualche volta it Tu moliere di riscuo-tere olire irari iti sud detii anche unaltro per a mi sui agione di tuiti lis. 42 v. o. TORREMUZZA, DEII et cche e mones de regno di Sicilia ne volume XVI de-gli opuscosi di ausori Siciliani P. I De Seg. Ho cavato 'indicagione di quest attosenatorio et 474 da uia antico indice in di-setto de relativo Olume.

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aridi che si ossero immissi in citia; ma nato litigio per clo ne I 77 trai medesimo e i ottegat di questa

che rite ne vano arbitraria tale SaZione, tu per littere patrimoniali dei a margo di esso anno i soluto che tuite emerci misti rabili a tumoli, mondelli ecc. che cntrassero per e porte delia citi trasportate a carri o da mulatii eri fossero in avvenire senti da questo prete so ritto, e che non potesse ilTu moliere, solio pretesto della riscossione dei ritti doganali, Ostringeregi'immissori a mi furare Oi suo tu- moli, essendo che fiffatii ritti non

douessero pero i particolari ne loro iras sic privati di queste merci, servirsidet tumolo e non della stadera I).

li R. Decreto dei 1 aprile 181 2 cheistitui in molle citia di Sicilia e de

putagioni me triche per a secti ione de nuovo codice metrico siculo, non

aboli 'ulficio di Tumoliere che continuo percio in Palermo in a 183 . Ma in quest 'anno, volendos dare

i Capitoli della cilid, P. IV, P. IJ J. a L'ufficio di Tumoliere apparten ne net Se- coli seorsi alia . Cortes, nil' Che negli attipubblici h seinpre designato coli' appellativo iregio. Si iis , prima conseriri liberamente Cor-rispondendo allo letto hin annuo salario sui sondi overnativi, e consentenclogii anche la riscossione di alcuni lucri: a Cresci uti et se- colo XVII i bisogni deli 'Erario, a R. Corte Comin id a venderio per una vita solianto, come iis ficio vendibile figura infatii ella relagione di tuiti gli officii vendibili et regno compilata per ordine et Tribunale dei R. a trimonio uel 168, v. nota 3 a p. 32 Il primo

nino a Glorianda, che se 'ebbe a Tribu-

adempimento a RR. Decreti cxli 11 dicembre 18 1 e 1 iugno 18 a ad n Rescritto dei 1 gennaro 84', che innova rono te dispost ioni della ostiiugione siciliana el 181 e ellei strugioni dei 17 margo 1819 circa

l 'aboli ione ella fetidalit e di o ni

tritio angarico e signorile it Consi-glio 'IntendenZa con sua decisione dei a margo dichiari, oppresso 'us

invece it Comune , per a parte cheri vardava a vigilanga sulle istare a costi uire queste per meZZO di ar tefici celli alia deputagione metrica, giusta 'art. io et citato decreto dei XII, e a riscuotere instem colla deputagione n ritto per a reo sturae bollabo se elle med est me Final- mente es teso alia Sicilia it iste mametrico decimale colla legge dei re

co R. Decreto dei 1 de succes-Si Vo Ottobre n. 32o, ulla abbrica gione dei vovi est e delle uox emis ure, cesso et Comune qua lunquenale dei Patrimonio, per alto dei 2 maggio 1656

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ingerenga alia erifieagione degit stessi, a quale ei ne assidata a speciali

Regii mei Metrici stabiliti ei varii Distretti de Regno i).

A R. Tumoliere era compagno il

derim et meusurarum che pie avata sua iurisdi ione sui varii est cheerano i rotolo coi suo summultipli: tu bilus civ di qua istas dimensione ipes degli refici, come licia, R - ' Ducia trappeso: a ludera i burite,

co sum multipli et vino cusso, coi summultipli per 'olio: a libbra coi summultipli , per te rogite e le

sostange medicinali ii deui 'aquilae a ule '' aquila per 'acqua ii co cis per te monete e te attre mis uredi alta ei lupini , ceci illi VC, Ccc. eguai mente impossibile prccisaret epoca quando questo uiciale ab-bia cominciato a far parte delia nostra costi iugione municipale erisimile che come it Tumoliere ripeta

ij 'ufficio di eri calore di est e messure pel distretto di Palermo h oggi occupato al-

la sua origine dat dominio normanno. Era suo compito rix edere ed faminare re volte 'anno ulti jesi sottoposti alia sua SpeZione, pare

giarii co campioni uiciali in suo potere e munirii de bollo coli in se gna municipale per quali operaZionigii compete vano at cuni emolumenti determinati anche alle audelle deli egno a) esto uicio in seu dato prima come tanti altri et Comune, fu i comprato et 18 6 dat Senatoche uso dario in appalio sino a 1863, allorcho per te uoue leggi e per laapplicagione et uox o sistem metrico decimale , Venne , Ome uellodi Tu moliere a mancare dei tuito 3). Ventre sotto a cura di questi his ficiali te cos procede vano ego lar- mente in Palermo e in lire poche citia deli' sola , ove questa parte dipubblico servigio era regolato stili 'e-

sempio della capitale ) in tuti le

alire terre di Sicilia era sem pre Unsu prima di libera collagione et Senato, manet 1625 trovandosi questo oppresso alle ri- StretteZZe nangiarie agi nate alle spe, Pelmorbo Contagioso vendo 'ufficio sui detio alsig. Abbundi Curti per alto dei 3 ebbraro di es, anno, in not. Nungio Panitieri notaro det Comune, pel preZZo a itale Donge 34 .

nuarono ne non interrotto odi mentia deli 'us fici ma per risolligioni Overnative anteriorial 88, e per deliberagione decurionale deia 4 iugno di queli anno, consermata a uia O-vrano Rescritio comunicato con ministeriale degli II et eguente settembre, 'ufficio sud- letto veniae final mente riconiserato a C

mune

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aggravarsi continuo de males a se-gno che dopo incessanti reclami ellepopolagioni , hi l overno, verso lamet de passato secolo, OStrcito a venire a vovi e severi ordinamenti.

Con rammatica dei a marZO IT 8, ii vicere marches Fogliari , confer- mando te dispost ioni dei nostro Senato impos a Giurati di gni terradi pro uve dei si di ut te te mi fure lineari presso it Console dei panna ivoli in Palermo e di teneri e sposte ella propria casa comunale a pubblico mo-dello che tuiti i venditori vessero anche a fame acquisio allo tesso console che tuti te is ure sate lino aliora si disti uggessero che perte terre ove Osse hin consolato dipanna ivoli, a visita alle botte glie si

lacesse a questo Ove mancasse, da iri spetii vi Giurati A mercanti dolosi minaccio ipso facto a pena tinge do

n commercio duro ella tessa perturba Zione di prima i richia mi diogni et di persone prosequirono a percuotere e recchi dei overnantisin che et So si penso altra volta ari parare at male determinando in modo inaltcrabile il valore di gni e so mi sura e metiendo in opera m caci rimedii contro a ri pro iugione degliabus secolai mente deplorati e secos afore dei summini per a morIesia in Siracusa aratus afore di summini e messore in Terminit 'aggi usta ore di pes, e mi stire. Altre Citta co- me iaccca Nicosia, Catania, Pia ZZ avex ano

gie dimandate ella sessione dei oluglio di queli' anno imploro alia M. S. che i est e te isti re venissero in modo stabile pareggiat per Uttoi re no a beneficio de generale con)mercio e che osse invariabit mente fissata a lungheg a delia corda peria is uragione de terreni li beneficio

implorato come gragia era n impe riosa necessita di che ii Ovrano accol se favorevolmente a petigione par- lamentare e ne dispaccio dei a deliostesso iuglio, diretio alta Deputagione et regno , manifesto a sua an-n Uen Za, prometiendo che di tuito avrebbe dato in carico alla Giunta dei Presidenti e Consultore a) incarico si conferito con dispaccio dei 17 novembre di queli' anno, a te agitagioni politiche di aliora distol sero fors eque magistrati a pronio adempi mento dei ovi ani Oleri, tanto che, en trato ii ii 18os non volendo piuit re tardare 'esecti Zione ella On-ceSSa graZia, con altro dispaccio dei 19 ebbraro 18o iretto at P. Giu- scppe Piaggi aliora iretiore ella Reate Specola astronomica dilatermo nomino una commissione composta dello tesso laggi e dei due professori Paolo Balsamo e Domenico Marabitti assin cho coli' assistenga di . Giuseppe

pure uia ubblico aggiustatore Ce ne assi curata citata rammatica de 3 agost i l. 1 Prammatiche, T. IV, p. 38 I. a Purgumento deici iuglio 8O6 PP. I, O.

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equa iove sui principii elle cie me e sulte e con uelle uomue che te pii culleva iovi ut ale da famosi mali mulici

hau fluora se uile, procurando che risultati Ossero clitari ed accessibili alia comune intelligenZa, e ritenendo per quanto si potesse te antiche de

si DoMEXlCO MARABITTI, figlio at famosos ultore IGNAZlo e disce olo et celebre 1UREPPE VENANZio MARVUGLIA, sui opo il IAZZI il SERINA, professore di male mali che ella nostra . Universit . . SCINA , Pro et O , T. III, P. O- I. PAOLO BALAAM nato in Termini, a 7 margo 1736 e morio in Palermo ' sett. 18 16 fu Professore i economia Civile e di agricolturanei nostro teneo. Egli h troppo noto perch habbia bisogno et nato ricordo. Di tui abbiam te odi criti dat Pros. GIUSEPPE OZZO, net secondo volume elle sue odi dei sita Llustri siciliani trapassari ei primi in anni delsecolo XIX, a Pag. II e una necrologia alia penna di NICOLA PALMERI, citata dat NARBONEnet T. I della Bibliografa sicilla, P. 42. Ve- das anche MIRA Digionario bibliogra co, P. I, Valerino, 873. G1UAEPPE VENANZIO MARVUGLI nato in Palernio net 7 20 e morio in questa et 8 I , profess archite itura prima noli 'ACcademia de-gli tu lii, indi ella R. Universita Dallo tesso R. Dispaccio et 10 sebi, raro 8O sorge cheegli era stato inconaberigato dat re di fissa rete proporgioni tra alcune istare di apoli conquelle di Sicilia e che egli ave a quest SCOPO Compilato at tune avole, Ch surono per id scit-

toposte in virili di que Dispaccio ali estimedella Deputa Zione per a qua gione ei peste deli mistare. Di tui scrisse anche uia elogio ii BoZZo et I vol. elle odi, a P. 25 e q. Il P. G1U EPPE IAZZ tanto inomato in Italia e speciat mente in Sicilia, che mi dispenso da qua lunque men Zione, opo i cordi e lielogi che di tui ci anno lasciat tanti egregiscrit tori Reputo per , mi di vere ricordare

m tuae siducia , velle menti lette si

accin sero subito ait 'opera Studia rono

prima con gni diligenga te is ure

di Palermo e metiendole sat tamente in apporto fra di loro ebbero confod distagione ad os servare come quasi tuti fossero fra loro legat da intima corri sponden Za, ad unita di sistema Ottopos te e non determinate agit atti che riguardo a quest uomo insigne sistono eli 'Archivio Gencrale di questa citia. I. Deliberagione et Senato dei ottobreI824, per provocargit almoverno it conserimento ella Citta linanga paterinitana. Vol di Deliberationi sena orie, a I 82 27 P. l. 2. Lettera et Senato ait 'Intendente et i otiobre 824 N. 00O, in confirmith ella surriserit deliberagione vol di effere ait 'Intendente, ei mesi di otiobre e novembre 824,

3. Lettera deli 'Intendente a Pretore dei 3 gennaio 825, 2 officio, ' cariCO n. 25 Colla quale si Comunica i R. Rescritto dei a dicembre 1824 Ch abili id i Senato a concederela citia linan Za suadelia MagZoii Iones Ana, 1825, net fasci colo elle lettere deli 'Intendente .

. Leiter autograsa ello tesso Pi AZIi alSenato dei l obbraro I 825 in ingragia mento pella conseritagii citia linanga Maχ cit . di Peues Acta, asc. memoriali iners, p. Deliberagioni senatorie per a reaione diui meZZo busto nella R. Universit de ii studii. iaci vol cli et te deliberationi per gli anni i828e 820 ai nn Ilit, I 2I8, e in uello eguentepet solo I 820 a n. 25 Carte varie a que-st'oggetto elle arte delia Cancelleria centrale pet 829 serie per subbliche, asC. 5.

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capriccio da chi primo te intro iusse la sola che presentasse qualch di-

stesso Osi Oco disserire da lato diun cubo quale ad n tumolo , he non dubitat Ono a ritenere a differenga come casuale e agionata da accidentali altera gioni ella mi sura di am-pione posse tuta aliora per privilegio dat console dei pannaiuoli Accertatocosi ii apporto scientifico fra te di verse mi sure deli 'antico sistem a me trico siciliano, Opinat Ono uel otii,

che, ungi da sequire 'e sempio delia

Francia con una repentina e totale innovagione, Vendos in questa materia a far ire ita mente colla igno rante massa de popolo e non contina societa di scien lati sarebbe stato partito prudentissimo lasciare te cosequali erano, e rendendo obbligatorie per tutio it regno te mi sure delia capitale riten ute comuni a maggior numero delle citia siciliane, conSe-guire per a modo a sospirata uniformit evitando i anni che una subitanea rivolugione avrebbe indubbia mente agi Onato. Si fecero quindi a

sero sui campioni di Pater mo sequiti tuiti gli altri a pedire alle di verse universit, deli' sola , colle re

Ma questo proposito non duro lun-gamente che perventiti alia Commis-

sione i campioni de palmo di Me sina, Catania, irgenti ed attre cittit che per qualch tempo ave in VanoaSpeltat , e paragonatili a uello di

ma anche ira di Oro differissero. Per loche, vanita ad n ratio a suppOsta uniformita, iudico altro spediente non esserui che studiare it palmonella sua origine e in apporto allo intero sistema indipendentem enteda qualunque riguas do locale , stabilirne uno che osse comune illi solae servisse a tempo tesso di base tuti te isti re brutto di questo StU-dio su a ri iugione de palmo alia sua antica lungheg a corri spondentea lato di hin cubo guale ad n Umolo e pol ch il palmo di Pales mo, per a lenta alteragione ne campione de console dei panna ivoli era dixe-

nuto tu iccol Venne CT ODSeguen Za ad accrescersi, a Si poco, da essere a disseren a discernibile sol tanto in una misura a me ZZa canna in pol l l uovo palmo, rimesso Osi in armonia O restante Si Stema , ne

formo 'aliora in pol la bases os de si ebbe a corda composta di quattro catene la catena di qua tiro aurie, lacanua di otio uim i m molo quale alia capaciti di ut palmo cubo la qua micra re o a ite riguale in capacita ad n tu molo te mi fur di superficie . come alma, bisaccia, tum sis mori ello, ecc stabilite sui quadrato de palmo

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e sui multipli di esso Pei est , ilrololo tu determinato alia quantita di otio 'ulivo lampante contenuia in uia quartuccio ed essendo it quartu cib a ventesima parte delia quartara, e questa equivalente at cubo vacuo de palmo i rotolo tu fatio cosi di pendere anche da quest ultimo, he formo per tal uisa ' unita generale di tutio ii sistema metrico siciliano. Abolite in pari tempo tuti te mi sure difformi da queste rescri ioni alle Uarant atto corde esistenti in Siciliasostituita solo uella di anne se dici legali proscritii gli antichi es e mi stare illa rossu , t tu molo coimo me Go collus , a salma di tu moli oper 'orgo, di 24 per te fave ag giunt qualch altra misura, come labisaccia di quattro tum Oli , per Cn-dere pisi ego lare it progresso diquattro in quattro dat qua flatio, mi-sura minima pepli aridi alia almache ne si a massima. Semplis cate in tal modo e ira loro armoni gate te di verse parti de nostro antico sistema metrico , esse si resta rono meglio ait 'age volagione de calcolo e ad unapiti si cura quarentigia alle rodi dei

venditori.

Compluta per tal modo 'opera delia Commissione restava quella del Joverno. R. Decreto dei 31 di cembre So9 considerando come per manc O di ut magistrato speciale diluo'hi pili importanti deli' sola , ledisposigioni anteriori fossero sena preandate a uoto isti tui nolle citra di Pater mo, Messina Catania, Sirac USI, Callagirone, ii genti, MaZZara , Castrosiovanni e Nicosta at cune particolari deputagioni metriche , Ol carico di vegliare alia conservaZione

dei est e deli misti re pare giamento di quelli plateali coi campioni in loro potere , lasciando alle alti e universit dei regno libera fa- colt, di dirigersi per o acquisio dinUOV misure e per a quaZione ellegia esistenti alia deputagione pili vicina O a quale osse loro me illo piaciuta. Volle in olire che dei pesi edelle mis ure determinate alia Com missione si es eguissero tanti campionio Semplari maestri , quale in ferro quale in marmo , quale in pol fido che tuti si chiud essero in una opiti casse a tre chia vi e di queste ultime una si consegnasse all'Are, Vesco' O un altra a Presidente dei Tribunale de Patrimonio , a terga a Pretor a cassa ovesse depositarsi et Te soro delia Cattedrale. Suquesti semplari se ne sequi SSero molli altri per essere distribuit alle

VCSSero rimanere sempi e sposti elleriSpettive a se comunali per pubblico regolamento Dei vovo sistema si Stam paSSero inque avole, da venire

pubblica mente assisse elle botleghedei venditori e ei anchi dei notat. Fosse a cura dei iurati di gni citiae terra rix edere e corrcggere in gni agosto ut te te isti re plateali elleri spetiive popola Zi Oni aggi Ustare Ogni qua tiro anni i proprii campionicon quelli di una citia ove osse una deputagione cie deputagioni , a loro Volta , ovessero gni quin dici anni paragonare i proprii con quelli maestri de Tesoro delia Cattedrale pa-

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di est e mi ure diversi a uellisi sati alia Commissione at tras ressori innovate te minaccc elle antiche rammatiche e la Ospensione d illa carica.

uesti primi generali ordinamentifurono indi a poco modificati. Due dispacci dei 3 aprile e T OVem bre Sio accrebbero a dodici l nu mero delle deputagioni , erigendone

alti e re in rapani Pia ZZa e Sciacca; riconosci ut anche queste insum cient , ut altro dispaccio dei 13

prile 18 12 che approvo hin piauo dipoli ia reuerale per 'attuagione deliquovo sistem a porto ii numero sud- letto per 'i sola uita ed sole adiacenti a venti quattro e assegno a cla

schina it proprio distretto di qui sache non lux vi piti in Sicilia aliora alciana terra che non dipendesse a Una propria deputagione Addippii, asser si che tu ita 'isola otiostesSe perque Sta parte di pubblica economia a

Un OVerno uniformes, iii, in virtud ello tesso liquo sondata in Pales moiana Deputagione Suprema, compo Stadal Conservatore generale pro lem pore, da due emeriti professori della R. Universit, e da uia egretario Versato anchlegii ella scien ga metrolo

gica da eleg et si questi re ultimi da

, M.) e furono stabit mente deitatele norme che vessero per 'a venire

i ego lato i doveri e a competenga delle deputagioni partico ari e ella suprema in Palerna di retto gli Difficii deipubblici agglustatori , dei mis uratori

pesatori, de maestri o deputati dipi a ZZa, degli agri mensori consoli dicampagna, periti Urbani, appreZgatos di abbriche e di egnam ossi a capi- maestri. Fia anche rescritto i modo come farsi 'esam de gli agri mensori, inflitta una multa pecuniaria i semplici violatori delia legge emi falsi

ficatori comminato it procedimento criminale . Finalmente perche ognus O potesse da so solo comprendere ilvatore elle uove mi stare in apporto alle antiche e ridui re queste a uelle,

ut dispaccio degii ii sebi raro 18 11

commis alia Commissione ri formatrice di agevolare 'opera individuale per 'attuagione dei novello sistema mediante a compilagione di apposite lavole e a pubblica gione elle tesse inin sol corpo instem ad una relagione

di quanto eras latio antecedente mente si tale materia La Commissione sod

dissece o solito elo at rice vulo incarico compilando it codice metrico siculo che divise in due parti dispos ne l-la prima ulti Hi atti overnativi attinenti alla risorma a comis clare alia petigione de Partamento siciliano del18o6, e via' espost Zione agionata deliquovo sistema ella seconda letavole anZicennate. odice metrico,pubblicato per a prima volt a Catania e 18ia 1 fu lo splendido

l architello GIUA CALDARA, Ch vi agglutas una appendice ostrante Pras porti delle nostre mi Sure con quelle di Francia. Inghil terra e Napoli.

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coronamento deli opera innovatrice

de go verno siciliano e dei re sommiuomini chlamati a sopi intende rvi ed

e a pro va pili luminosa della boni i

deli 'antico e secolare sistema metrico

di Sicilia , ii quale , combinando ira

loro con costante apporto ad una unit generica tuti i est e ut te emisure, conteneva in s il requisito in dispensabile a uia rege vole sistema scienti hic O, e merita va a Dion rittodi essere alia tessa Commissione tenui in conto di hin regioso retag-

La suprema deputagione metrica istituita, come si o etto , et 181 ain Palermo e te deputagioni partico lari rette et So , umentate et I 8 Ia, e soti Jposte indi alia vi i-langa degi 'intendenti elle provincie de Sottii tendenti dei distretti, continuarono 'opera loro scientifica e re

pressiva per unglii anni opo, sino

Stituita appen ri pristinato ' ordine per disposigione de Card. Gravina LVogotenente in Sicilia dei 9 aprile

1821 a). Ne fecero sem pre parte uomini eminenti ira quali ram mentol 'Abb. Domenico Scina , t an Salvatore Calcara, it an Alessandro Casano an Salvatore Mancino i Cav. Emerico mari. t Codice metrico siculo continuo anch 'esso in Sicilia ad essere a sola norma regolatrice elle pubbliche mi stire in alia legge det uovo regnod 'Italia applicata ali' sola nostra et 186'.

li R. Decreto dei 6 aprile 18iosulla uniformitu dei est e delle mi

sui e stabili con vovi criteri scientifici il valore di questi per te province apolitane e ii regolamento dei genia aro 84 pro 'vide ali' secu-gione de decreto: ma esso non ebbemai vigore per a Sicilia rego- lamento non immuto tra no xii or dinamenti et plano generale di po-ligia dei 18 12 3). Sol tanto per ulti

I Codice Mefrico, ella Memoria a S. R. M. in fine.

3 Il si stoma metrico dotiato aliora agit scienχiati apoletani e sangionato dat . De creto dei 6 aprile 84 per te province a diqua de Faro, segno clavvero uia Progresso inquesta parte di scienZa economica lasciando in iis te principali elle antiche mi Sure, ea lotiando ei summultiplicii sistema decimale, proclamato ella fine et secolo scorso Hai dotii ella Francia in bas ad uia unit me- Iro equivalente ad una parte et meridiano terreStre, recluta acii mente e insallibit mente Calcolabile. Orci regi dei sistema napolitano inclussero altino di quegii scienZiati a tentaredi introdurio anche in Sicilia ristabilendo cis pei dominii a di qua e a di f. de Faro uel

l 'unith di sistenta che assumevasi duratu eidue regni sino alia loro Separagione o o loguerre dei Vespro Questo scienatato su ii Om- menclatore CARLO A FAN DE RIVERA, nominatonet testo ii quale nella sua opera Deffa est AIugione de nosIro sis ema misure, est e moneIe Ilia sua aurica perferioue Napoli, 8 O Seconda digione, secesi ad saltare ii meri to de sisterna napolitano sui siciliano laConvenienZa i stenderio anche ali' sola e vantaggi che questa ne avrebbe ritratioci non

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