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ESSENDO RETORE D. UIGI ASTRANTONIO RARDI, E SENATORI,D PIETRO OPEZINGA, TOM VASO AC ASCINA, ASPARE A GLIATA ViXCENZO ANNI, RENEDETTO DE RADO E FRANCESCO SCIROTTA.
A UONO E FAUSTO VENTOLA AVOL CO SUO LIBRI, PER DELIBERALIONE DEL SENATO, INQUESTA PARTE MELLA CASA PRETORIA TRASFERITA EL CORRENTE ANNO 46L , ESSENDO G VERNATORI M. LUDOVICO VASSALLO D. II SEPPE COI NAGO E BELLACERA CLEMENTE TALAVERA.o pia detio a p. 24ψ comehi avola, aperta et 3 3prima in una casa in pia ZZa
allorquando compluta ia a labbrica
delle tange e di tuita a parte anteriore de pala ZZO verso tra montana i Overnatori et Banco vi si ras cri rono solennc monte a prender possesso deli stan Ze Oro asse 'nate iaci primo plano siccome scri si intilla pagina succcnnata, restano ancora le
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vestiuia ella di mora altavi anticamente alia avola Stimo opportunori portare quest atto che forma ii b liore commento a queste due lapidi.
el diruituti ea perlue uoque ipsius
Tubului Misistri liberaliter seri Ire Πύ-
que etiam tu uente uerotiatore pluue perfecteque expedi ipsa scripturit,
sic uim et Tubulae Tubulari que ecori, et si mul eulo, o Ciuistrorum et negotiatorum Commoditati cum Urbis ei
Curiae splendore tu poster couStilitur, eualui placere, Tubulae, Tubularisque, et eoru tui, tris locum cous fui, qui me ius uel tu a domus retoriae ti bissima quae ad septem Diovem specialea tructione, inferiorem ulmi citru
pecuuia et edificio belle extructo, atque is marmoralis lascriptionibus positis, scilicet supra Porta tu ciorum
Ut tu et ad caput scaturum Tabulae
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DO LUDOVICO VASSALLO, DO J SEPHO COI NAGO BELLACERA CLEMENTE TALA VERA GUBERNATORIBVS.
Suprascripto die V uti usti tu diliouis 61 7 cum mi ima utque η- credibili mutus bomiuum laetitia, o lis si uestrisque retori, laureasis, cstoribus et intri oudibus is et illuc passim sparsis aereisque machinis i ueet sulphure relouaulibus ili Praetorium et Nervii predicti Tubulii Gubernisfores cim caeteris o fotalibus ipsum Tubulumni proseu autes ibi ou risiice eicioli ab Illustri et illi fueritu eitude cim Guberuatoribus as ei dii Illustris Praetor, mediusque sedit uter eos dum ipsi uoi Aiu sedibus Octo suo satis ut Dudi in tium fecerunt Uude ad futuram rei uemoriam factus est praeseri acilis et . Giova qui rite are a salta Orri
sponden Xa delia lapide et pala o diciti, ait 'alto deli 'archivio comunaled a me pubblicato. a prima ci diceche te cose traflocate furono gli us
ficii de Banco libri di esso Tu
bulam et eius o i ma tace affatio de te oro. E il secondo consermando et modo tesso it alto de lora si erimento , ne sclude anche t te Sol O, C ce ne addita a ragione oggiungendo tu Praetorium ubi est e lium Aerarium sit e Thesaurus tu praeseus Ed o ho iii sposto ella precedent illustragione a p. 364 e sulla assi cura Zione di due documenti uno
come it toforo de Banco osse statori post per aggiore sicure Za in alprimo dei sud letti re anni delatrolo tesso pala ZZo comunales, quando questo lil in grandito dat lato di ira
l 'apertura et Banco in pia ZZa Garras
Da quest' atto si ac cogite anche vident ii modo come a parte ulla casa
recentem ente Ostruita tu aliora asse-
gnata I plano interiore come scrissia p. 36j, Oggi sono gli uilicii di Patrimonio e di Statistica e fu periungo orso di anni sino a 186o a Deputagione di vove a belle Venne ne 161 destinato agi ufficii a trimoniali it secondo a questigiorni 'ufficio dello archivio di talo civile e uello di Leva tu addetto al
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cevimento decorosa mente addobbate,
servi per 'abita tone dei Pretori e pei congressi senatorii eicit 'ultimo oveora si tro vano gli Difficii di Conlabi lit, e di Tesoreria e de quale non si parta ne illatio Opra riserito, furono prima semplici oppalchi , convertiti indi in attre camere ad uso anchedi ufficii comunali. Nello tesso volume di Alli, a lo-gli 24 I, J2, 26j, 2 8 292 .', 26,
nungiava colouono della campana che ancoroggi sta et centro et Prospetio ettentrionale, stilla pori 'ingresso, ove prima era n bali Onetras mutato in finestra negli ultimi restauri tellelacciate et ala ZZo si come su atto per rutili alconi ello stes o plano In tempi id recenti si iis apri r , gni torno a pubblico ser
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A DIO OTTIMO MASSlMO REGNANDO E1LIPPO IV, RE DI SICILIA E DELLE PAGNE, AUGUSTO, PIO, ELICE GOVERNANDO A SICILIA D. ENRICO PIMENTE L MARCHESE DI AVARAE CONTE DI UlLLADA VICER ESSENDO RETORE DELLA CITT PER LA QVARTA VOLT D. CENARE AETANO, MARCHESE DI SORTINO, E SENATORID. OTTAUIO CORSETTO CAVALIERE DI S. IACOMO, D. LUI SI DE SILVERA, D. ALFONSO SALADtNO ARONE DI ALGUARNERA, D. OT-TAVIO ORlOLIM, D. PIETRO OTTONER E LAGON E FRANCESCO DE AREZ FRANCESCO UZIO , DOTTORE IN AVRO LE LEG TRASPER IN EST ANTICO ARCHIVIO, ORA PER DELIBERALIONE SENATORIA IN ID AMPIA FORMA RiFATTO GLI ATTI ALLA PUBBLICA PEDE COMMESSI I COS 1 MIGLIOR MODO ALLA LORO PERPETUA CONSERVAZIONE PROVVEDENDO,
NELI 'ANNO ALLA NATIVIT DEI SIGNORE 627. mente vi perveni vano a LaZZaretio, gli tu mestieri cercarne n 'altra pili ac concia alia bisogna Ebbe ad unque con hin primo memoriale ricorso alSenato dat quale Ottentae r V Vistache, abbata donata a tanga v lino aliora era in Orato a disimpegnare leproprie sunZioni, passasse iacit 'altra vetro lavasi 'archivio senatorio Mala iolare, Cra ncccssario prima pendere qualche Omma per 'adattamento diquesta cc Onda camera e non potendo
Mugio nominato nulla pre ente lapide tu exto
da lui latio delia carica et Maestro Notaro de Senato
angusta a tanga v egit iste lea, si per a quantita elle critture dello stes sol scio che per te attre che continua-
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Strigione tuita uella quantita di id gnam che gli osse occorsa petitiovo
Ma quali erunc te tange destinate prima de 162 ad uici pel Maestro Notaro e per ' archivio senatorio Chi si a qualche Olla intrato lac pa-la ZO municipale per a porta impetiola disceueu iudici avra certamente
dente a di uor con quella impcito, at di dentro in comunica Zione con iuclla che a prece leva ello tessolato. Nella prima stan Za a di illa eraverso it isti epoca alia quale si riserisce a descri ione et D Giovanni l 'timcio de Maestro Notaro de senato e ii motio che tutiora si lex Mesulla porta post funera Pirtus,
era bene ad alto ad indicare a tanga V si compi vano e custodi vano que ibuoni alti di go verno municipale chetra manda vano a di lii della tomba in Omi e la lama dei nostri antichi P. Oscritti Nella seconda allo tessolato congregavansi i iudici pretoriani otio a presiden Za et retore, it distico at limitare ella tessa portaram menta, ' loro come i ritti dei it ladini assidat alia loro iustigia, spe t-ta S,Cro a questa Ostegno e di lusa Ledue a sinistra erano ad lette ad archivio e vi si conservavano te scritture delia corte retoria uti e cupit lutule Lil motioche rimane ancora ulla prima indicava bene agit spetiatori a destina ione della sala e la cura implegata dat Senato per a scrupolosa compila Zione d cria te dele conserva gione de gli atti 3). r illa prima stan a a ritia lava
a sinistra era appunto a tanga cheprima di queli' anno serviva ad archivio stuli lustrium , non puri men OmamcntCdubitarsi anche non tacendo at cunconto deli 'assicut agione che ci ostre lac ircosian Za locale delia lapide che a
Stan Za accinnata cli atto senatorio
dei 6 margo di esso anno e cita quale sui ono, in viriti di cito atto, trasserit te arte et Maestro Notaro , si a stata appulato queli unica asinistra che rimane ancor xxi. Opola rassormagione a scala deli 'altra che
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la sequiva e che comuni cava alia parte interiore colla precedente L parole pol della lapides tu utiquarium hoc ex Seuulus Cous ulto umpliore formae ediscutum , confirmando uel chedice ii Di Giovanni sono anch esse uia indubitato indigio delia esisten gadi hin archivio in quella tanga pria
dei 16 in quale anno questa Venn C
sol tanto in grandita ampliore lor mi aedi cuius is per renderia atta a contenere anche i volumi e te scritture deli'ussicio di Maestro Notar uale ingrandimento debbe intender si delmodo come uella tanga tu aliora disposta ed ad altata per a nuova rasia-Zione. O la ammento ei primi est de 1866 quando com incia a prestarela nata opera ait 'Archivio comunale lo tangone, quale in ample ZZa al-l 'altro di fronte avea e paret ri VC-stite a cima a fondo di castali edera alia et delia sua alte Z a diviso in giro ain ballato io molio spaZioso, a quale si ascendex a per una piccola scala di egno La figura e lo statodelle avole dimostra vano quella Ostrugione Olto antica, e non credo
improbabile che ueli assito rimon-tasse at 1627 e che la tanga osse stata aliora cosi bipartita per potervico struire elle scansi sino alla volta,
a umentaria per tal uisa a capa cita.
Poti ei qui me itere sine alia illustra-Zione di questa lapide ma iacemi
prima volgere 'attengione de letiorea una circostanga di qualche ille vonella nostra antica costitu Zione municipale Dissi pili sopi a che i Mugio
Stesso, e non it Pretore, si ast con suo memoriale diretio a Vicero per ottener da questo a licenga alia straordinaria spes: incrente at nuOVO adat- tamento deli 'antico archivio escio con
tore a corrispondere colla OVerno ue sto latio non Umbres a strano se si
latta qualita che gli atti de Municipio
pregiudicassero gi' interessi exii e aris erit ne a Vicer qualora cio acca C se. Per queste agioni gli compete ait titolo di regio che leggesi se preinnangi a so stantivo indicante a carica Or, ovendos ne i 627 erogare dat ondi municipali una Omma non prevista alta irma, e necessitando a clo it permesso de Vicero, Cra p-punto ii aso et Maestro Notaro dive tiare ali' affermagione delia suprema Zia Overnativa mediante a satiae sectigione delia legge che sottoponeVaali' approvagione superiore qua lunque Spesa stra ordinaria de comuni ualmeravi ilia uindi che gli per i Oppogelo si osse dis etiamente rivolto inqueti' Occasione a Vicer per pro VO- carne 'indispensabile permesso illi e-tor avrobbe certamente poluto arto
anch egit ma ' esset si io praticato dat Mugio non costitui aliora uia usurpagione dei poteri pretorii che angi
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a iii antica disposiZione GOVe nativa, a nata saputa che Vesse ri- vestito a carica di M. Notaro dei nostro comune di questo Oppio carat-lere si hin privilegio di Alsonso dato a Messina ottobre 432 i). Pere SSO uel re, dos O di avere determi nato raritti e te prerogative di questo uiliciale dichiara solenne mente CSSUrsua volont, che it austro Notaro intervenisse coi iurati in tuti gli ai fari comunali ello interesse della R.
role quod cum ipsi Iurali possit elou ut tu iuuibus et iuruli ue oliis,rpbus publicis e prii uti exequeudi per eumdem uu e Silutem et perureudi protuleresse curiae ostrae etc. Nei templche eguis Ono i M. Notaro riten ne
qualui qUe appresentanZa OVel nativae qua lunque intromissione con tale
qualita negli aliari comunali , he si
al cui limite dati Intendente. ggi, costituito it regno 'Italia ii R. De
obbligati a st risultare ella execu seue ulu ni ut ori che ut usscio cornu uale
alle Parole a ne citate, et suo libro De Maiestate panorum, Iuno, P. I, pag. 25 Aure volutoris ortare te parole Che egui vano Iaan non mih riuscito trovare ii ocumento in quest'archivio Comunale no in quelli uella R. Cancelleria ciet Protonotaro. Presso a Sopi intenden a gli archivi siciliani per te acutae clio te vi conde cle tempthanno lasciato in tuti i ubblici archivii Rendo tonon ei tanto te mi gragio a , Print D dente, agi implegati di queis istituto per te cor- teste sat emi in CCa,ione di tale icci Cn. I A Caio et suo Gius me γ' essi non omise cli avvertire a questo duplice Carat-tero de M. Notam olla tostra citia. Ved. IU
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Di OTTIMO MASSIM REGNANDO PILIPPO IV RE DELLE PAGNE E D SICILIA AUGUSTISSIMO ESSENDO V1CER D. UIG VONCAD D ARAGONA , PRINCIPE DIPATERNO, DUCA DI MONTALTO ECC. PERCH NIUNA PARTE D SPLENDORE ALLA ALERM1TAXA MAEST1MANCASSE, E PERCHO DA OUINCI INNANZI I IUDICI PRETORIANI, A RENDER RAGIONE ERA CITI ADINI CHIAMAT , IN Pic DEGNO
LU GO RISIEDESSERO, A CURIA DEI PRETORE IN QUESTA PUR-BLICA CASA TRASUERIRONO. D. MARIANO MIGI IACCIO, PRINCIPE DI BAUCINA, PRETORE, CAP. D. PIETRO PALALLO, D. PlETRO ICCICH , D. ASDRUBALE DETERMINI, D. V IERO DE SETT1MO, TOMMASO 'AFFLITTO, CAP. D. ERANCESCO FERNANDE DE L NO ALED . SENATORI
7 della corte retorianae de suo varii rastoc:
sente volume dissi a uia ci ricorda ora a sua destini tiva allo a Zione iaci I 636, entro a casa di s Catald O la via ac lueda, servita sinc aliora
costruito questa casa iaci I 62o per servigio di de ita congregaZione, fui vi una rimessa che o tesso Senato solea togliere a pigione per custodii vii proprie cari OZZc ma progredita la