장음표시 사용
151쪽
bunale e con forte animo it soldato ptes , aridante comando enarii a lupplietio ci malvaggi impaurito. i uoni steti ero a obbedieneta : hi edendo pol tuiti Vocula per lor Capitano , Flacco gli a scio tutio j carico Ma que discordi animi 'imbestialivano per iucontici mancava no te paghe , ' grano Galli non volex ano da sol dati, ne tributo Reno , non piaved ut si basi , mal si pote navigare , eravi carestiadi viveri auar die per tutia tu riva per non lascia passar' gua et i Germani , it che agio nava piu ocche , emen da mangilare emplici 1 recave no a mancata ac qua a ubbia che in sino a fiumi 'antiche di sedet S Impeti ci abban donassero muello che ella Ecesi dice calo , o natura allota si dic eva destino . o iad'Iddio. Entrati in Novesio . si uni rono con a legione Tre dicesima , ci Legzto Erennio Gallo a con Vocula compagno P go verno. non 'assi curando 'astronta rei nimico, potero ii Campo ne tuo go detio Gelduba. Qui vi col mettere in ordinan Ea fortificare, bastionare, altri set citii a guerra fac evan uonici soldati : e per adescarli a virili con a re da , Vocula concusse 'eseris
cito ne vicini vili aggi de Gugere collegati si con Civile,
lasciatone parte con rennio. Una nave di grano erape sol te arenata non iungi da Campo Germani latiravano alia lor proda. Erennio mando una coorte perdifenderi : en nervi tu Germanici e a poco a poco
cresci uti juti , si combat te Germani con moua strage de nostri preser lamave es inti l come 'et antatio us, non la avzno a loro potironeri perfidia de Legato Mirant mori dei adigito ne inraccianglii panni, domandangli a suo di basione , per quanti
danari , con qua compagni avea tradito 'eser cito Tor nano a mala dire Ordeonio Qui autore , costui ministro dei tradimento egi per paura della morte minacciata
anch egli disse averti traditi. Ordeonio su legato De allave nuta di Vocula sciolio, ii quale it di eguente amma 15 iCapi della se digione Manto diversa mente era quello e ser cito licenetioso, Iaziente Senra dubbio i soldati privatieran fedeli a Vitelli grandi vole vano Vespasiano.
152쪽
Iavas col furore t 'ubbidieneta ne si pote van frena quei che si pote van punire. a Civile ogni di avanaand' si per grandissimi a juti herili piove vanora tutia Germenia , stabilitaria lega con nobili issimi statichi, comando adigni vicino dare ilisuasto alli Ubii . e Treviri is parte passa lamola per intenebrare limen api . e Morini, e confini delia Gallia : furon fati prede per tutio enelli Vbii crudelissime , per chiam arsi Agrippinensi
essendo Germanici e vi negar a patria per o nomenomano et agitaron a per i lor genti ne borgo di Marcoduro alloggiat con poca cura per esse disco sto alla tiva ne si steti ero S Ubi di non redar lamermaniaci prima a mari salva , o furori colli in me Zo,ed bbero in uita questa guerra pia sede che fortuna.
Battuli gli Ubii Civile diventato aggiore , e per lisuccessi tu fieroci strigne vaci 'ast edio elle legioni intedi tu uardi , perche v viso non penetrasse de ve-gnente idccorso e lascia a cura degi ingegni, e lavortia' atavi quelli 'olt e Reno hie denti Udsi alto
commette che ad in a rompere te trince essendoribuitati, comanda che rit ornino, essendo vi gente troppa, vile it anno ria noti non sermo la fatica porta nullegne intorno 'accendo no levansi a mangia recie , se condo ch'eron caldi a vino , corrono a com-bat tete ali imparata 'irando a van vera et vj iRomani a mira ne ii oste allumato De scoprendo si alc uno apparente per addobbamento . o per ardire , te 'im
herciavano Civile en occorse, e fece spe gne reci uo-chi , e Ogni cosa consondere, 'armi, e di tenebre. Qui vipaeti strepiti strant casici non si sape va ove ferit , ne conre riparare : alle grida si cor reva , o recciaua monvaleva virili ha turbava tutio fortuna : cade viso spestis di fortissimi per inani vilissa mea ne Germani era imprudeneta Romani , coni pratichi , avventavano pastoni co ferro , gran assi non a vento dove senti- vario balter e mura , O appoggiare scale , face vano inimici conme argate cadere , e eguit avant con lanisci ottici molli salit in surae mura feri vano Con pugnati cos consam alacia nolle , a gior no appari uova oggi ad combattere Avevano i Buta i rietato una torre a duo
153쪽
sIlai, a quale accostata alia porta retori , Iuogo planissimo , a eo lavoloniis travi battuta fracassata conmortalita di hi 'era sopra E sciti mora fecero eo nimici sbattuli subita , e prospera cara mucci da legionarii di i sottigit et , e arte , si ordinavano altriin gegni Spaventoso fu uno stru naento sospes in ilico. che di tepente abbassato tirava su , a loro occhi eg genti, uno , o tu de nimici , e stagii avali rivoliatoi pes , ne campo Civile perduta la speranZa 'averte per foreta, vi si stava oetioso et tentando con ambascia te e promesse te legioni ella sede. Queste cose se guirono in Germania innanet alla tornata di Cremona , sa puta per lettere,' Antonio Primo , e bando di Cecina e per 'appunt di occa di Alpino Montano uno de Prefelli inti. Quin diis acquero diversita 'animi. Cliajuti di Gallia , che non ve an ne amore , ne odio
alla parte . subita mente di consigito de Capi si tibellanoda Vitelliora i soldati ecchi icchian pure ossi daordeonio Flacco , e stimo lati a Tribuni gli fecero
parole et iuramento spiccate . ma a stento, o tra identi, o lasciat que nome di Vespasiano riuro lette in par lamento te lettere 'Antonio a Civile, te quali inso spetiirono i soldati quasi stritte a uno di sua fatione ,
che di loro traitava come di nimici. Questem vovevennero a Gelduba in Campo le cola me desime visuro de ite, e fati , e mandato Montano a dire a Civile che potasse 'armi strante re coperie concla masthera nostra : se gli ave va intes giovare a Vespasiano , bastare lata fatio Civile rispo se prima con astu et te a pol
considerato , quanto Montano era di natura feroce, epioni a novita, dolutosi elle sue fatiche , e pericolidi venticinque anni ne Campo Romano , in Belli meriti,
vadisse, ora ne rice Vo , a morte di mi fratello le cute ne mi , e te crudeliis me voci di questo sercito miche in chiam ava a supplietio , delle quali io cercox gi ulla vende ita E voi, Treveri, e alti e mime schiave Uche uider done alpetiate de vostro ante volt sparso M sangue se non mili Zia mil gradita , tributi sempiter
154쪽
s Ecco cherio con una sola coorte , est Caninefati ea Batavi, uno spicchi di Galli , abbiam que 'vori pa diatii 'alloggia menti abbat tutici ou vero ii stringitia moον con fame , e ferro cit nostro ardire o ci ara liberi
va vini stremo i me desimi Cosi 'accese, e licen-Σ ioci a disse , non facesse 'ambasciata cosi risentita. Montano torno , come seneta conchiusione est 'ultre cose
che pol sc oppi arono , distimulo. Civile rite nutasi parte delle genti , mando i ecchi soldati , e it me glio de
Germani contro a Vocula solio tuli Massim . e latu-do Vittore figli uolo di sua orella. Rapis cono in passando gli alloggia mentila' una banda di cavalli in Asciburgo
si fulminanti, che Vocula non ebbe agi di fortare me
di metiere in battagii : solamente in quella furia misen et ego sol dati 'imegne 'in torno gli ajuti lacavalleria investi , e te su ris post da nimici ben ordinatici volt te palle per tornat a suo : e quivi si fece carne , non attaglia ali juti Nervii Aod ardi , o traditori lascia rono ignudi i no .iri fianchici ven ne alle legioni , e quali , perdate te in segne , erano uccis dentro allo steccato ma subitano juto muto fortuna Ve-
niva chismati que Guasconicita ceu da Galba appressando alii alloggia menti udite e grida et laetussa , assalisco di die troci nimici occupati , Ii pa
ventano ita che i numero non hi edea : credendo chi da Novesio , chi da Magan Za comparso Ozni resto. Questo errore accrebbe animo a Romani , e ment respera nomelle orae altrui, ripi glia te loro Muttici pe- doni Batavi an durono in rotta cava lieri con te insegne , e pri gioni delia prima attaglia scam paron ora mentre morinne uel giorno tu de nostri, e i peggiori de Germani migii orici I 'uno , e I 'ultro Capitano conpari colpa si fece it male , e non seppe valersi de bene. Impei occh se Civile fac eva tua rotia oste . non era acosi pochi ii condata , e diffac eva ii Campo gia fra cassa to ne Vocula a venula de nimici pio onde subito che sci uor , fu into pol confidando poco ella Vitiori . spes in vano pluat orni , e pol moti e verso it nimico che sera cari cava subito , e eguit ava o-
leva con queli impeto leva I'ast edio Civile in questo
155쪽
menire , tento gli assediati , come se i Romani suffero
disti uti suo vittoriosi portavan a mostra lenostre in segne , stendati , e pri gionici uno de quali conardi te Ea nobile, disse ad alta voce, comeri fati ando; fu iubito ucciso a Germani, e tanto tu credulo. l 'ardere , ea uastare te ille era segno che venis est 'eser- cito vincitore Vocula a planta te in segne a ista dei Campo , e ira inis , eineccato per mettervi te aga glie , accio combattessero pia pediti m che u loro occasione di grida battaglia at Capita nora a minacciar logia erano soliti Senta I petiar 'ordinarsi cominciano a conabat te e racchi , e composti eisendo Civilest illo innan Zi confidato non men ne dilatii de nimici,che ella viri de suo i. I a fortuna de Romani fu variari pia cando loti erano i tu potironici alc uni per a ri- cordant della resca vitiori . non sciva no de tuo go feri vano i nimico chi era loro ali Ato incora-vZno innovata la Euffa, te mani porge vano alli asse- diuti, che aliora era tempo. Esti edendo alle murail tutio, e scono da ut te te pol te per ventura a Civile cadde otio it cavallo voce ando per ambi gli sercitiche egli era ferit , o mort non si direbbe quanto spavento mite a suo , e ardi re a nostri. a Vocula in ambio di se guttar' i fuggent , at Zava o te cc deo e te torri de Campo , come aspeltasse altro assedi e per aver guail la vitiolia ante volt , mis sospetio non fallo . di volere checia guerra durasse : non patendo nostri tu che di fame , si mandarono a Novesio i carri aggi delle legioni con a turba di sutile , per quin dicondur frumenti per terra, si endo de fume adroni inimici Andarono a prima voltu sic urici non essendo Civile ancor en uacito, mala seconda, quando in- tela telle compagni date per guardi , e cheranda Vano come m molta pice, radi alle in segne , con 'arme insta carri, utri licenetio . e sparsi at 'in velitice en ordinato , fatio prima pigliar' i ponti is passi strettici labattaglia, fit unga e dubbia, divisa alia nolle Le coorti se 'andaron a Gelduba , e rimas ii Campo in suo esere auardato da sol dat lasciativi. Nel ri torno 'an dux asseri colo manifesto , essendo istumentieri carichi,
156쪽
pochi. Vocula chiam alia e sercito mille stelli de elegioni Quinta , e Quattordicesima assediate a Campo Vecelli soldati superbi , e crucciati co Capitanici nevenne tu ne mero, e buffavano per 'eser cito , chenon pati rebbero olire alia fame gl'in ganni de Legati e que che rimasero , si dole vanota' esse lasciati da quellicionde acque doppio sollevamento altri richiam avano Vocula; altri non vi vole vana ornare. In tanto Civile asse didit Campo Vecchio Vocula ando a Gelduba, e quindi a Novesio Civile res Gelduba Io presse a Novesio com-bati concla cavalleria ed ebbero it me glio Mari soldati nostri per te bonacce, eo me per te tempeste 'in fiamma vano controci Capitani. Arrivate te legioni Quinta, e Quindicesima, tuti chieggono donativo inpendo che Vitellio aveva mandato danari ne ordeonio tardo a dari a nomedi Vespasiano is su nutrimento alia sollevazionera dati si aspendere e gavaetare, e far in noti ea una te, Iinnuovano contro cordeonio l'ira e non avendo ne Legato, ne ribuno ardite di tenertia perchesia noti e cuo pre ergo gna, lotiron uor de letto , eQ'ucci dono. 'appiccavano anchea Vocula , se travestito a schi avo di nolle chel nonis cappavara sermo la furi . e torno timore. Mandano Centurioni con lettere per te comunita elle Galli ach: ede gente , e clanari Sentendo che Civile 'avvicina
come ii volgo seneta apo precipit os , auros , sconsideratori pigiton 'urnae alla peggio : lasci ante subito , e fuggon sici 'avversita genero discordiaci per chequelli deli e ser cito di sopra non concorsero : pure in
Campo, e per te terre Belge vicine fui onui post te statue di Vitelii , quando egi era in Ovinato : potii pentiti que delia Prima , Quarta, e Dici Ottesima se gutta Vocula mi quale altili ridar iuramento a Vespasiano , i me nava a liberare ait 'assedio Maganeta madi assediant , io me scolati Catii, Usipii, Mattiaci, 'era partiti sagi di preda , e non seneta sangue cos sparsi , e cur ii astrontalono i nostri Eri Treveriave vano alle loro fio nitere cortina , eieccat , e conabatie vano co Germani con molio sangue , sino ache non uallarono quanto aveano meritato col Poro Romano, libellandosi are sero in questo mentre
157쪽
vespasiano ii se condo Consolato , e Tito it primo
assentici essendo Roma esta, e plena di molle aure. ancor 'una falsa , chera'Affrica 'eraui bellata , macchi nando novit L. Pisone , he 'era a go verno , omo dinatura quieto ma e Iche per o crudo verno non
compari vano navi ci popolo , he Vive di per i , ne altro pubblico pensiero a , che de paneci te mendoche i lito 'AE ica non si potesse prati ea re susserlevate te rati , i crede va ne accresce vano la fama iVitelliani non ancor hiatici ne a vincitor eradii cara Ie cui cupidi gie ingor demelle uerre anche conrii strant non 'empterono a per alc una civile. Nelle Calendedi Gennajo i Senato agunato a talio prontino re tore di Roma delibet chera Legati, gli serciti Refosset lo dati , e ingra et lati Ter Eo Giuliano retorem deposto perche piant la legione che Pass a parte
Vespasiana ritatio Plo Zio Grifo Ormo litto Cavali et Romano Frontino lascio a re tura e presela Domi-Σiano Cesare L lettere , e bandi ave vano in cima Isuo nomeri a 'autor ita era di Muciano , se non εDominiano spinto da amici, o da se stesso, se a piglia -
a. a molto tem eva Muciano ci Antonio Primo , ed 'Ario Varo , inomati per hiare geste , e se Oche amati a soldat da popolo , perche ni una crudelia uia rono suo di battaglia. E dic evasi aver Antonio in animito ali Imperio Scriboniano Cr. Assio per o plandore de maggiori suo , e elle immugin de fratello negli mancava se Suaci , 'e voleva attendere macie cose
plane , non che di peri colo , non 'avrieno corrotto. Muciano ad unque non potendo ro vinare Antonio pale
semen re, to celebro in Senato gli fece segreta promesta de go verno delia Spatana di qua , Lisciato a Cluvio Rufo Tribundi , e relat tu reali offeri per suo amici. E quando 'ebbe pie di sperange , e di vento, gli leucile for Ze , mandando in uarnigione a legion Settima Discerata di tui De la Terga divota di Varo rimando ita Soria Parte deli e ser cito se 'anda va in Germania. Cost paetato tutio it fastidio delia Citta , vi rito in lama forma, leggi, e ordini di Magistrati. o di ho
158쪽
Fratello assent , Qui gio v ne , oche parole , 'Oderate , nobil mente vestito spes cirrostare , non essendo an cor conosci ut , area modestia. Propos eche si rende issono gli onori a Galba Curaei Montano , he anche si celebrasse a memoria di Plione Puta partito 'altro a Padri u into quello di Pisone non seguito Trasse si per sorte deputati a far rese
ximet ter te per diate avole de bron et stritto vi e leggicie a correggere ii Calendario , per te.adulazioni de tem pi in . brattato De a rego lar te publiche spe se. Quando si1eppe , Teret Giuliano essere riiuggito a Vespasiano gli a renduta a re tura A Grifo resto ii suo grado. Tra Musonio Rufo, e P. Celere fu i assunt a la causa dan nato Pubblio , e soddissulto in quel gior no ali anima di Sorano con laude pubblica , e privata Encora parendo che aves se quest accusa Musonio con ragione pro se gutta per lo contrario , he Demetrio , he fac eva professione di filosofo Cinico , a veste dilas conpi saccenteria , che onesta, uno risio manifesto , chenon ebbe animo a dire una parola. Aperta la stra da da vendicar si delli accusatori, iunio Maurico domandando. Cesare che consegnasses diarii de Principi a Senato , do ve egli edrebbe ut te te queret date a tempo egi Imper adori ait post esse cosa a domandar ne ii Principe.1 Senato iuro, cominciando i principali, em Magistrati a gara , oi gli altri che se condo loro ordinen'era richi est chidimati per testimoni l 'Iedii conqueste parole Non effersi per opera loro ui offecidi, lasalute 'alc uno ne aver premio , ne nor rice Viato
vi per annaggio de citi adini remando que cheerano in peccato, e sottit mente travolgendole parole de Igiuramento. I Senato approvava o scrupolo chem 'a- eano , a non to pergiuro E questa quasi censura collene vivo Sariolen Voculai, Nonio Aeiano, Cesti Severo, famos spie sotto Nerone: Vocula di uovo sotto Vitellio. Ne i Senato di minacciario con ano ristet te; si sen 'usci. Pa Zio Affricano ancorae ne sic acci ut per aver a
Nerone additati ii due Scriboniani fratelli di singolare unione, coicche Ze , ex fari mori re i cho Affricano
159쪽
non ardiva confessare , e non pote V a negare a Voltato si a Vibio Ctilpo , he Io errava concie domande. ac comunando seco te colpe che non pote va di fendere
mitigori' odio. Nome di grande eloquenZa , e pieta quelgi orno acquist Vipsanio Messalla , che 'et da esse re Senatore, ardi ringar per Aquilio ego lo frate suo odiatissimo per aver distruito e famigii de Crassi . ed 'Orfito, e pare va che egli molio giovane non per fug-gi peri colo, a spirando a grande Za , avesse volontariri a mente quel P accus abbracci Zto se ' Senato accel-tava a causa , era pronii alia vende ita Sulpizia Pre
testata moglie di Crasso con qua tiro gliuoli Messallae ad unque seneta enitar ne meriti . fac eva di se studo I fratello e pie gavan si alcunt. Quando Cur Zio Montano si volt a Rego lo com uri aspido venne fino a in fac-ci argii 'aver dato danari opo a morte di Galba a Muccis e Pisone, e dato di ni orso ne te schio suo , R quelle crudelia disse non ici for Zo mica Nerone,
foene ricovrasti per queste tuo on ore , O salute. Si le-. x xcito, an et che oriere tantino dicit schio , proscindat viil compagno ; tu non ne corre Vi Ver Uno , orche tuosa padre et a bandit beni uti a creditorici non eris ancora abile agit onori Nerone a te nulla pote vara volere, nulla temere affetato de sangue , e ingordos, di premi , facesti cono cer 'ingeἶno tuo noli im-mplegato mai in dilata 'a cuno , quando facesti uccide a re que chiaro uom quando usurpasti di queli e se . τα qui nella Repubblica te pOglie Conlitari, e centop,asettant ac inque mila orini 'oro, e u Sacerdogios che ne andavi gon fio quelli innocenti figliuoli Millustii ve cchi e agguur devoli donne mandasti cis, perdiaei onera quandoaridasta Nerone che affati cava ,σω, e te pie . a mandari a cuia , potendo una voce, ro vinare tutio ' Senato Consettat elo, inadii Coae titti,s, quest uomo si peditivo mante ne telo per questas dottrina a in segniare igni et L; e comessu a nostris, ve cchi Marcello Crii po , si da giovani imitatos, Rego lo: 'iniquit infelice a trovato eguit oci che fari orit , e forte Semo ci peritiam a toc cariosa ora che e stato Questore , e non ultro che axe mo
160쪽
x quando iura stato retore, e Consolori Credete volsa che Nerone si per esset I 'ultimo tiranno ξ Credetteriodis rima si do po Tiberio , e Gajo , e par ne Venne uno peggiore. Non si te me di Vespasiano di tale eta, es, modesti mariti omini non viVono, quanto gira e sempi. O si amo peggi orati, o Padrimo scriniici nonaasiam piu que Senato che, cciso Nerone , volevadi, alte pie ministri dare ii suppliZio antico. opossun a Principe , o di primo QO mi gliore. Ilparta di Montano piacque tanto a Senato , he Elvi cito Prisco spero di potere abbatiere anche Marcello. cominciat a benediae Cluvio Rufo, di pari ricco edaloquente , e pur ni uno Vea Ovinato solio Nerone
conficcando Eprio col atto , e cones 'elam pio ali accen- deva contro gli animi de Padi de che avvedulosi Marcello si osse come per an dar sene , edisse , , Nolndice ne andi amo. Prisco , eo lascium it tuo Senato x, regna in presen Ea di Cesare Vibio Crispo gli and avaciet x , ambi crucci οὐ con volt diversi : Marcello fac eva occhi acciri Crispo hi gnava amici accorsi liri misero a lor tuo glii uel torno fu consumato infra batoste , e pertinaci odit tenendo i tu e mi-gliori damna parte De Ochi . e potenti dati altra. 'alistro dira Senato com inciando Cesare a dire chei lasciasset dolore , o te conore nate per necessita de tem pici Muciano con unglie paro Ie a re se perti accusatori. avverti olce mente coloro che te abban donate accuse contro a loro ripigi iuvano, e quasi prego a lasci arte cos i adri , po iche fu dato loro sulle mani , lasciaronta presu liberta. Muciano . perche non par esse ita iudicio dei Senato spreZato, e ut te te cola brutte atte bito Nerone , approu e , rimando a confino a Senatoriche 'ave van otio ottavio Sagitta per ver amma zata per marte Ilo 'Amore Pon Zia Oitumia iaciuta si seco . e non volutolo per marito et e Antistio Sotiano
per sua natura pessima. ovina di molli. I Senato per grave decreto li acci via , oificco nelle medeli mei sole ienche altri fusi ero e tornati Ne questo morabi odio contro a Muciano perche Sosiano , e Sagitta