Opera;

발행: 1760년

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la aura et delli accusatori diabolici , icchi , esercitat . e pollenti a nuocere. Addolci u pocora adri illainargi cognoscere una causa secondo it costume antico . Manlio Patruit Senatore si querelo 'essere staton ella colonia Sane se a popolo 'ordine de Magistratori fiuitato di pugna per giunta fati oli intQrno cerchio,

pia gniste da morto , O vituper che occaVano tutioi Senato Udite te parti , e cognosci uta a causa , fu- rono condan natici colpevolici e per partito de Senatoam monita a plebe Sane se ad aver tu cerVello. Anto is

ni Flamma facin que di condan nato di mal tollo a Cirenesi . e bandito per crudeliadi. In que mentre soldati retoriani levaron quasi si mini di seditione. Vole vano i cassi da Vitellio. stati pol soldati di Vespasiano.riaver' i luo go li letti delle legioni ad esse pure Pretoriani . domandavano te paghe promesse : non si pote vano i Vitelliani manda via senZa molto sangue. Entiato Muciano negli alloggia menti per pote me glio conoscerem servito di iascuno , fece stare i soldati it toriosi , concior arme , e in segne partiti in fra di loro con pic coli intervalli. Alloram Vitelliani a re a Bo- isse , come dicem mo , e altri cercati per a Citta . ed 'intorno , furon quivi condotii quasi ignudi , e messi in disparte essi is se altri soldat Germani, e Britanni, e 'altri e serciti 'eranora cosa che fece loro in prima icapelli arricctare , edendo si in chiusi, gnudi, Hordi

con uno sercito ut peto armato , e feroce. Comincia

toti potis brancare una schi era qua e una laci tuiti imp auri ro , e spe aiat mente i Germani , 'esset cos se. parati , per me narii alia maZa abbracciavano de compagni t retti . sittavan si a collo , hie de vano liultimi baci di non esse lasciati soli, e patir in pari causa non pari ortuna uaccomanZavan si a Muciano a Principe assente, a Ciel , agi' Id dii : nch Muciano dicendoli obligati tuiti a me desim g iuramento soldati de me desimo Imper adore , levo loro it timor falso Ι'eser cito vincitore anco favoriva conatida te lor lagrime. Cosi sin4 que di Pochi di pol aia essendo rassi curati Domi Ziano ringo e offer se loro terreni Ricularonii.

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zavan per furonai cev ut ne Pretorio Iosci, vecchi bene meriti, licen etiat con onore : altri cassati percolpe , or uno , or 'altro spiccio latici modo si curissimoda indebolit te laetioni. In Senato per bisogno ero , sint , si pose uno accatio 'un milione , e me Eo 'Oroa privati Poppe Silvano fu deputato a risquote Ilo indi a poco vani it ligno . ora' infinia. Domi Ziano per Iegge annullo i Consolati che ave va dati Vitellio A Flavio Sabino fu fati de sequi da Censore arandi e sempichecla fortuna ta alto , e basib. In questo tempo furammaZato L. Pisone Viceconsolo Go ne diro la propria verita, ricercando prima di tali eccessi 'origine, e lecagioni In Affrica la legione, e juti te nutivi per guarda te fronti e re deli Imperio . obbedi vano otio Agusto

e Tiberi u Vice consolo Gaio Cesare , cervel torbido, che te mea di M. Silano , he tenenci'Amica ali tot se 1 Iegione , e mando v vi u Legato : cosi co dare adue eguale carico , e consondere i lor mane ggi , miserie accese tra loro discordia , e male conte se Le quali acincrebberori' autorita de Legati , o per Io stare ne it ussicioferna , o percherit 'inferiori tu cercano ovrastare Deci Vicecon soli di piu splendore , pensavano iv alla salute che alla potenZa. Legato delia legione alsora era Valerio Festo , iovane penditore, aspirante a gran cos , a rente di Vitellio : per in gran pensi ero : se Pisone tentodi a novita , o stasse tentato da tui: non siciaci perchen iuno v a segretori e morio Pisone , i tu in gra etiadeli ucciditore avano la colpa a morio Certo chegli Affricani, e i soldati odiavano Vespasiano. E certi Vitelliani fuggiti di Roma mellevari a Pisone , mose trandogli essere e Galli non hiare , a Germania presta, tui in peri coli, e tu cura a guerra, che lapace sospetia. In tanto Claudio Sagitta Capitano dellabanda Petrina , avulo uo vento , arrivo prima di Papirio Centurione mandato a Muciano , e v verti Pisone che questo Centurione veniva con ordine 'am nanetarioa che Galeriano suo u gino, e genero, Si eralevato dat modo e speran et di salute non Veva chenel P ardi re questo in due modi pigliar 'armi ubi tamente , o navigare in Gallia, e steriri Caro '

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Vitelliani ferciti. Pisone non se ne osse Arriva in porto di Cartagine it Centurione , arida ad alta voce es, buo ne novelle, Pisone, Impera dore ς alio pol cor soalla subita aravi glia, e attonito disse, che insimi gliantegri dassero. I volgo credulo corre in piaza , e chie dedi ve de Pisone : empie ogni cola 'alle greZa , arida senZa intender neci vero , per volonta 'Edulare. Pisone per 'avvi Iorai Sagitta , o et modestia sua naturale non sci uoti a lasciar si edere : a domando it Centurione che cos fuste , e pol che conobbe che egli avea voluto farii fare it sacco per c ciderio , fece ccide tui non znto per sperangu di salva se, quanto per irache collui , uno delli amma Zatori di Clodio Macro

LegZto conde mani ancor sanguinos venisse ad amma et a re it Vice consolo. Diio a gramente rip res per bando Cartagine si non e icit avarae pur suo ussicio serrato si in casa per non dar agione diiu OV movimento. Quando esto sep pe a popolo bigottito , de Centurionem orto que che era, pila, come iacia Diana, mando gentea cavallo a ccide Pisone Esli furiosi mente, non essendo ancor di hiaro , abbation la porta sua conci spade ignude , gran parte di loro no conoscendo , per cheera tuiti Cartagine si 'ajut , emorici avvenuti si vicino alla camera ad uno schi avo , illai mandano, hi do ve Pisone : egit con norata men et Ogna disse dissicco mi cc fu mort come attres Pisone poco appresso , cono iaciuto a Bebio Massa , uno de Procuratori 'Affrica

peste in aliora di tuit imi gliori iura spesso tra lecagioni de nostri mali. Festo da drumeto, ove Attende vati' effetto , 'ando alia legione e sece piglia Cetronio Pisano Maestro de Campo per odio privato , malo dice va agnoti di Pisone : erat cuni soldati , e Centurioni puni , altri ne premi ni uno et merito , maper parere d'aver sopito una guerra L po ac concio ledisserenae tra gli Ofensi, ea et litani, che da pic coli ru- bacchia menti di bi ad , e bestiam tra conta dini eranventit ali arme, e battaglie popolo fense , inferiordi numero , chiam i Garamant , gente indomita, ea vve Zara rubare tutio dici vicini Cnde laetiit an ebberche lare aud sto ii Paese, si serraron entro te mura

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vennero e fanti e cavalli , e cacciar onori Garamanti,

si riebberia reda , da quella in mori che la venduta per

I cap anne , e catapecchi lontane. opo a vittoria di Cremona , est' attre buo ne nuove per tutio , mollita 'ognis rado . messi si con pari ardi re fortuna a navigar di, erno portaron te mortes di Vitelli a Vel pasian Eranu gli Ambasci adori de Re Vologese is gli offerseroquar Antam ita cavalli Parti Lieta onore vol coriali fura' offerta di tanti juti non averne ligno es loxingraZio, disse , che mandasse Ambasci adori a Se . nato , e sapesserit tutio esse quieto Vespasiano , tutio intes alte cose 'Italia , e Roma, fastidjose novelle hache Domi Ziano esce de 'termini deli et , e de te cito a figli uolo Laonde a Tito consegna agitardissima parte deli 4sercito per fini de tutio a guerra di iudea, Dico no ches Tito ab partire molio Irego suo ad recis non si levasse a furia per maligni apportici non si re-ocasse a noj a P Figli uolo : non legioni, non armat' asti curar Imperi quantoci numero de' figliuoli: a percheali amici . per tempo, fortuna, desiderii, o

errori si perdono . se ne anno , o I 2n Cano at cuneas volt il sangue proprio non si uo separare, massis, mamente da Principi , delle cui felicita godono molli Gle avversita sono de congiuntissimi r non arebbero ,, es fratelli χ' accordo . se dat i ad re non avvester λ, ,e sempio. Vespasiano non cos mitigato con Domitiano , come alle grato della boni di Tito gli disse chei esse di buon animo : facesse grande la Repubblica conla guerra, e conci 'armici gli penserebbe alia pace, alia casa. E carico di grano velocissimi legni in mare

ancor crudele , per Roma condo ita si a verde , e chea is arrivo non ven avea che per diecerat. Fece Provve-ditore a ritare Campido glio L. Vestino Cavali ere . ad 'autorita , e fama tra primi Gl 'indovini a costui ra-gunati dissero doversi te ecchi materie Sittare in palu- dici ii templo ritare sopra cla me desima piant , ella me desima forma r cosi volere I' Id dii. I ventu ne simodi giugno aiorno sereno , tutio latro de nuovo tem- pio su operto di ingre en de , ahit lande. Entraronvisoldati aventi nomi di uon uti rami di felici arbori

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arbori is vergini di Vesta con piccoli iunci ulli, e lanciuile

aventi adre , e madi , Palpei sero 'ac qua di rus celli fonti, e fiumi. Et vidi Prisco retore , o Plauto Eliano Ponte fice , che dice varae parole . secero in uello spa-etio it agri fici di verro . pecora, e toro, e post te interiora sopra n cespugli , rebo G1ΟVe , iunone e Minerva , eat 'Id dii proteitori deia Imperio che volessero favorit 'opera e la lor sedia in cominciatu conum na pieta , ergere con juto divino , occando estole chera pietra a funi legata fascici Van t eat altri Magistrati . Sacerdoti , Senatori, a Vatieta , ear En parte de popolo con allegia fora tra in Arono u gran Esso ne fondamento , e gittar onVI presenti 'Or , e arient , metalli gregi : avendo predetto gli Aruspici checi 'opera non si contaminasse di io . o asso concio per altiousaggio Ri fece si piu alto : id solo permise a religione rcredet te che questo mancasse alla magnificena deltem pio vecchi , he di tanta gente oveva est e cupace. In questo tempora morte di Vitellio dita si per te Gallie, e Germani raddoppio la guerra. Perche iVlle, laiciata gni fintione , alia coperta fulminava contro alPopo Romano , e te vitelliane legioni OIe vano angi servire a foresti ei , he edere Imper adore Veipasiano. ndera tuli rizaron a res credendo , per tutio in ostri seicit farta male , dicendo si chera armati ,

Daci assedi assero gli alloggia menti di Mesia , e Annonia i ii simile si finge va di Britannia r u sopra tutio I 'arso Campi doglio indicava la fine deit Imperio: cantandori vani Druidi heri Galli re sero gia Roma , mano Campido glio, casa di Gio Veci per rima seri 'Imperio Roma ii questo uoco, legno da telo delia tua ira e di volere chera Oltra montani abbiano la signoria elle

cole mane E era fama checi principali , alli mandatida tone contro a Vitellio, inniana bl partire re illii serd' accordo di non manc ire alia libe Ita se ' Popolo Romano vovinasse per te continue Sueri ci Vlli,e mctioi Interni.

Vivente Ordeonio Flacco , non appali segno di conglura motio tui ora Civile , e Classico Cupitano 'una banda di avalli de Treviri Asilaro ambaiciate. Civilico , di nobilia, e ricchea era it primo malo di sangue cale , e Tomo Secundo. O

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d' uomini chiari in pace , e guerra, per ii quali si vant avara' esse nimico tu tost che compagno de Popol Romano Meicolar Onsi seco Giulio Tutore Treviro , pol od a Vitellio a varda la ripa delinen , e Giulio Sabino Lingone , che rara' est re sue vanita si vantava di sua bas- tardigia deli aver a lallavola sua odistatio della per na a Giulio Celare uerreggiante in Gallia Questi secretamente tenta ron degli altri , e fati complici iliua proposito, agunati in Colonia Agrippina in casa privata, perche i popolo abbor riva cotuli impres , tro-vando visi non dimen certi bi , e Tungri , mari forte Treviri , e Lingoni , non ebber paZien Za a discorrere ognun rida, UI Popo Romano iser acciato alle furi delle lor discordi , agitate a pezi te legioni ,,guastara' Italia inoma preta tu che gia a , tuti gli Meserciti impacciati in proprie uerre Chiudendo i, , passi deli Alpi, e acqui stataria liberta cie Galli por- ,,rebbono i termine di lor potenZa a modo loro. Ognun appro voci det to ma de rimanente deli elat- cito Vitelliano dubitava no . hesdove farsici molli con- sigilavano ammazar gli come cando losi , felloni ucciditori de lor Capitani Vin te, che si per donasse. Meglio allettarii a esse compagni ammaetando i Legati oli, delle legioni ali liri di gia colpe voli, per la speranetas, de perdono se ne terrebber di pulti se os conchiu sela prima diei mando per e Gallie sommovitori alla

ma non avea o IZ da rimedia re essendo e legioni diradate, non fedeli Trovandosi in me et a sol dati dub-bi , e nimici occulti, prese per o mi gliore in fingersi anch 'egli , ea iugnet loro con 'arti loro Vasthiae in Colonia Agrippini ove Claudio Labeoneri che no dicem ira pres , e manclato in Frisia da Civile , per chenon pratica deo corrotte e guar die fuggitiosi, gli promise , dando gli foret , and Are u Batavi , e rit ira lamistior parte de popoli a divo et ione Romana randovvico pochi tanti, e cavalli nulla vi fece tam is in armecerti Nervii , e et asii iu tost o di furto che conguerra, cor reva ne Caninefati e Marsaci Vocula tirato

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con in ganno de Galli ando a trovat i nimici ne dat

Campo ecchio era molto lontano , quando Classico Tutore passiati innan Zi quasi per Pacono Icere . capitola tono o Capi de Germanici aliora aperta mente si divi dono alle legioni, e di proprio si eccato cingono ii Cam-Fo loro , protestando Vocula Non asso gare i Romaniis colant ne ii 'armi civili che in sino a Treviri , e Lin vagoni I de ano stra paZare rimane loro fe deli vias silli, α, vittoriosi sercit , a fortuna deli Imperio . vendi ca-

toti Iddiici cos prima Sacroviro erili dui dian Zira Vindice . e Ie Galli die deratu, iaccheduno alle pri γα me attaglie Aspetiasson ora traditori li me de simio Id dii , e destini. Megliori divini ivli , e gusto avermaconosci ut i loro animi. Galba , ci 'elen Elon tu avertia levati in supe ibi a ; e fati nimici ora che i giogo es suave algiati, postliati sarebbero tuti amici opoque sto feroce patiare non lasciundo Classico Tutorelo tradigione ; voltu briglia inverso Novesi Galli sifer man in uri plano lontano due mi glia , a volgere comperare gli animi de Centurioni , e soldatici per che odimu ova sceletate ac ii Romano est rcito iurasi a Barbari servi tu , e desse per egno i Legati morti . optigioni Voculari enche da molli consigit ut a fuggi res

animosa mente chium a Cirtamento , e Isse : Io non arvi ho par lato mai si solle crio de caso Oitro ri a luto de mi perchesio do volentieri che si cerca lax x morte mla, a quale in tali mali alpello per porto a Mulcire 'a Eanni. Di voti vi e vergo gna , e Ieta di contro acui non si ordina ait glia con armi nimia che che, cola Id in ri , e da sol dati Con te votire,, mani spera Classico far guerra a Popol Romano, edistrasser ire an Gallia 'Imperio, e la liZia. O sempi, antichi, se oggi fortuna, e viri ci abban donano,ssove et voi Quante volt hanno Voluto e Roniri nes legioni anae morare , che lasciar si puniare de tot Uduogo : Quante i collegati nostri lasciato plantate te lors,citta con te ogli . e figit uoli ardere , iola mentes per man tener fece , e fama Tollerano tu he maiss f. me, e di sedi te egioni Al Empo Vecchio, ne leaamu OV e terrore , O PIO inesse. Noa abbiam armi

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is DELLE , STORIE

M uomini , eae muniti alloggia menti, et lova glie per lunga guerra r danari re schi de donativo di Vespa- asiano , o si di Vitellio basta che viene dat Romanoam Imperadore Se o vinci toti di ante uerre , fuga-Utori de nimici a Gelduba , at Campo Vecchio, e tantev d lite volt , ora temet de venii alle mani , , ergo-ο gnaci ce'c' stato altioni , at te da trat tenervi nova chera alle nostre piu vicine Provinci ci concorrano Maluti ed ferciti. Se io non piaccio ci sono altri Le- gati, Tribuni menturioni, e soldati final mente. Non Ufate dire per tutio ii mondo si i nostruosa cosa Dche votiate agnoti di Civile . e Classico , ad assali res Italia i se Germani . e Galli vi condur panno uile muram di Roma vostra patria combattere tele volt Mi racini capriccio a pensurui. Fare te per Tutore Treviro lexo sentin elle tiarauvii Batavo i segno alia battaglia H Ri forni rete te schiere de 'Germani Culit saracla ne di a

brutto missatio Quando te legioni Romane vi vertan-van contro , di verrete o di traditori ri truditori di fug- ω gici risuggiti, e fra ' nu ovo, e vecchioa iuramento odiosi Magi id dii vi and rete aggirando O IOV ottimo , - grandissimo, da nolit locentoventi anni con tanti trion fisa norato is Quirino, ad re di Roma, o Vi lego, est adoro posci ache a voi non e piacluto ante ne questi Galloggiamenti otio a cura mi senZa macchiari non ,,li lasciat almen da Tutore , e lassaco vituperare Des, tentate a sol dati e mani in eapo, he non falli nor, o tost si ii pentano , e len Zara ann aggio. Variamcnte fustes questo pariare , secondo che 'aveva speranΣ , tenax, o Vergogna Vocula si parti risoluto 'umma-xarsi innanzi che fusi e vilmente straetiato liberti e chiavi l 'impedirono. Classico sone cita mente Ando aucciderio milio Longino fuggito delia legio Prima. Erennio , e Numisio Legati gli basio far prigioni Gal-Σate 'in segne deit Imperio Romano venne in Campo e non ebbe Oraggi , quant unque ad gni malo aflare arditissimo, di forma parolaci a leste ita iuramentore uel che presenti eran , i die dono ait Imperio Galli co sal tori 'ucciditore di Vocula ad alti gradi ali auri premi se condo te comnae si e malva Sita Tutore , e

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Classico si partirono i carichi. Tutore con for Ze grandicii concla gli Agrippine si . e quanti tot dati e Iano malva diiseno di isopra, a iurar i me desimo , e ccideri Tribuni di Maganeta , e caccia iaci maestro delo ampo che non volt ero giurare Classico manda elli artendutilii scelerati a offerire alia astediati perdono , accomo dandosi alle cola presentici altrimente protestare fame ferro, e tuti te crudelia. E confortavant i mandati a imita loro. sed , e la fame 'onor l' infamia combat te vano gli assediat Gera mancatici cibi soliti is gli strant . iumenti, cavalli anim ii Ozi , e stomache voli, hecia fame fa saporosi Muttici' erano manicatici final mente fratche , sterpi orbe velle tra sussi furonoe sempio di misera offeren et a Ma cos bella laude ac chia rono con laida fine iri an dando a chi edere a Cixile lavit De non prima impetrarono che iuratacla edella alte Gallie con pati di lascia tutio 'avere is con essi manda gente che ritenga i danari , Iagazi . e stat metiae gli ac compagni cir senem vali gluti Allecmque mi gliae sco loro i Germani addosso . t tu bravi m tu I tuo gora molli furo morti bandati ali altra fuggirono in die trone Campo dolendose ne Civile , e ri prendendone iterniani . come rompitori di sede non 'ager m . se glifinis, o pur non pote rite nere gli efferati : pogliato ICampo , vi ficcan uoco che arte tuti gli a vanetati allaetussa Civile , essendos , quando prete 'armi contio a Romani , botato , alia arbuta , di non si tondere sino a Vende ita quando ebbe cci se e legioni, si tonde tua hi onda e petii nata aZera , e mise , se condo si disse, certi prigioni per eret agit alle recce bol Zon che u suo figlio letto tirava per gi uoco a gli , ne Alcu Batavo

non si gluto ligio alle Galli confidato elle forZe Germane , ii ignando co Galli combalter a signoria et I Imperio , si lenti Va pii forte, e tu ri putato A Velle damando Daci presenti Mumio Luperco Legato 'una legione Coste era Vergine . di nazione Bruttera, signor digrande stat , e pro se tessa , comem Germani per anticoc una cie dono , molle donne esserva le tengono per Iddi , quando 'reici uta a divo Elon come liora a

Velle da , che ave va predet to felicita a Germani , s

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disfacimento delle legioni Ma Luperco fu ammaetato pedcaminino inlcuni Centurioni , e Tribuni, nati in alti a fui on salvati come pesta di confederagione ali allog giumenti de fanti , cavulti, e legioni uasi , e ursi lasciat soli que di Magana , e Vindonissa comandato alia legione redi cessima , e suo ajuti in sieme dati si andar sene amove si omelia i olonia de Trevirici e re fis is di da usci delli ullo ggia mentici tra tanto te me vano ipi codardi 'ener' uccisi come quelli aliam po Vecchio: migitori , ella ergo gnu , e infamiaci come and Iieno da hiaui dati alle merce di cui eis ave van alti ad toni di lor vita , e morte altri, non emendo ergo gna, si et te vano addo is 1 anari , e te cose tu care : altrisi rassint avnno , e igne vano 'arme per Andare a com- balteie Venne i 'ora de partire , tu dolorosa che non

si erano immaginatara perche dentro alii alloggiamenti non si notava tanto a cosa brutta, comes ora, e di di. Lecim magini delii Imper adori per terra. Le in segne lor- deci risplendendo quinci . e quindi licite ali Gallici Lefle chete come lunglie sequiem dato loro per apo Claudio Santo , di poco cervello , di pietato viso , eclec da n occhio Il male raddoppio perci'altia legione che lasci gli alloggiamenti cli Bonna , e me scolosti conquesti Alla fama delle res legioni cor si a campi, catalici popoli che prima tremavano de nome Romano,

gongotaVano et nvo V. t et tacolo Laianda de cavalli Picentina non potericlo opportar eoi sate de volgo insolentem con tulte te prona est , e minacce di Santo iam 'ando a Maganza per avventur ri contrato Longino , he cci se Vocula cil salutaron co lanciottici equesto su principio de loro discolpamento . e legionises uitando it vi aggio , si fermano otio te mura de Treviri Civile , e Classico . insuperbiti per te piosperita

consulta rono di concedere a loro sexciti it sacco delia Colonia Agrippina Crudelia naturale , e agonia di predali vi traeva ragio di guerra non era utile 'nuovi statici 'esse bociato clemente Civile ancora si ricordo de heneficio delli Agrippine si , he custodirono con onore it gliuo suo fatio vi prigione a principio de movimenti. a te genti olire eno odi avano quella

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