Opera;

발행: 1760년

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placeri , tanto attenuit gli , quanto si penava a pigliaria citia: forte per o sit , essendo in monte se per I fortificaetioni alte vi , ast evoli quando tuis in pianora vendo vi due alti colli ripidis limi inti di mura con risalti a feri di dentro per anco gli scalatori e ne due ripidissimi colli et Eno torri le plantate in eo sta, di sessant pie dira in fondo , di cento venisti in ista mirabile ; che da lontano Parean egud-li. Attre mura entro cingono i Palagio con a mi- rubile roire Antonia . cos de ita a rode in onore

di arcantonio. v v i Templo a modo di occa con ut i proprie di tu forte Σ , e dilegno , circondato di loggia tua nobile dilata Montana viva montiforati , viva , citerneci tuit cos da reggere ad gni iungo assediora vendo li edificatori, antive duio uerre assa per i loro ravpganr costumi ompeo

spugnatore , molirat quanto do ea temere, e pro Uxedere : e Claudio avaro vend loro a licenta delfortificar onde fecero in pace ripari a guerra : ecresci uti in gran genia alle ovi ne deli attre citia e la ii fulgitti tuiti i tu protervi , per id erano turbolenti. Tre Capstani erano di ire ferciti Simone uald ava e mura ampissime iovanni deito Bargiora , i corpo delia citia : ElepΣaro illem pio : questi era forte di luo go que di numero e 'armi tra essi egui vano et usse, in ganni, incendi ars gran quantita di grano iovanni mando gente , sotio speeti di far sacri faeto Dccidere Eleataro suo : res ii templo cos la citiam divisa in due faetioni : ma , appressandosi i Romani , it timor i uori gli uni. Apparsero prodigi , che quella gente supersti Zios , non religiosa , conor aetioni , o agri fici non purgara ne cieto serciti conabat tenti armi lucci canti tutio it templo dibalent allum te sue porte subito palanco udisti voce bpra mana dire , Fuggit gl'Iddit . e grande strepito di urgenti l quali segni tu non face ano

paura . pertulis da riscontro di antiche sciitture che

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verrebber i adroni de mon do , he accen navano Vespasiano , e Tito mam popolazo , se condo mandesio , a se appropriava cos alto destino ne a veroli volt avano te oersita. Secento mila tro viam ilnumero 'ogni et . e sesso delli assediati t armatii potent , e molli tu , per pari ostin aetione , di

donne , e uomini. E dovendo muta tuo go , plutem evan de vivet che de morire. Contro a si attacitia , e gente , non alendo impeto si alti Oi- solvette Tito Cesare steggiare con cava lieri, e vinee:

Alle legioni divise e cariche fermo i combat ter e , si osse presti quantunque ordigni a tro- varo antichi , e moderni da prende citia. a Civile opo a rotta ne ' reviri ritatio in Germaniae sercito ii sermo a 3mpove cchi , tuo go sicuro , eda crescer' animo a Barbari per e passate prolpe rit ad i. Ceriale gli tenne die tro ramor Zato alle legioni Seconda . Sedicesim . e Quattordicesima mfant , e cavalli chlamati . opo a vittoria sollec tarono. Ne 'uno , ne 'altro Capitano era tardo ma gl impediva a gran planura acquid os , e Civile con certa pesciij fati attraverso a Reno vi volgevat 'ac qua , e quelli allaga v cos era i luogo di gua do non curo , ovantaggioso per no per chera

Romani son gravi 'aime , e uotan con aura

i Germani armati leggieri , allevati in su 'acqua alti di corpo I unti ad unque a Batavi , i tu feroci de nostri attaccaron attaglia . e impaurito ramo gando eli alte paludi armi , e cavalli Germani pratichi ne fondi , a quelli ast aliuί no non a fron- te mari anchi , e te palle , e conabat levasi non come a te de alle mani , a come in nave qua el on deggiando trovandos tuo go sermo 'aggrap-pavano con ut te e forZe ferit con sanici chi notars apea con hi non sape , per agogari ma e si fece tu ro more che male , perchem Germani nons at dirono a sci deli Acqua , e tornaron si alii allog gia menti la iustita di questa attaglia innanimit 'uno 'altro Capitano a sollecitare 'ultima pro-va , per agion diVςsse Civile per se suitares fortuna

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Ceriale per istancellar a vergo gna 'orgo glio ellebona cce tiroci Germani 'onore i Romani Laio ite is rono i Barbati in canti rida nostri conira , e minacce La di mane Ceriale ordina in fronteli cavalli , e fanti 'ajuto ; appressi o te legioni : secoritie ne i fore a tuti i iiogni Civile si presenta non in istes ordinaneta , ma in tu punt BataVi , e Cugerni a destra : gli Oitrere nani a sinistra Iungo I ume. Capitani fortarono i soldati

non tuti in aringo qua lunque 'avvenieno It corda vano . Ceriale , 'antica gloria Romana , le ecchi , e nucve vitiori : a plantas sono per sem re que nimico perfido , poliros. . into aDυ ligo do vergit . non attagii : pochi con mollis di anzi aver combati ut , e bara gliato it fortea de Germani uello a an Taticcio portare fuga in uore , ferite a tergo es pro nava cias cuna legione coi suo proprii vant , dicendo a Quattor diceti man . domato ii della ritannia : a Sestani , eletioridi Galba Imper adore Se condant , futuri consa- gratori in questa prima attagii di uove in segne e aquila assuto alio e ser cito Germano , o rega-Va a mari iunt e coverassono col angite nimicola riva toro, it loro Campo. Tulli levarono leto

grido parte tuggendo per a lunga pace , di bat lagitare , parte iacchi della guerra , desiando pace premi , eoi polo. Ne Civile schieroci suo tacendo. a Que tuo go, o diceva , , esse testimonio di lori Vi Iti , calcarem Germani . e Batavi vestigi diciora gloria : ceneri, e si di legioni : ovunque Vol a gasi ii Romano , non edere che sue Etene , inor I Orro I non si perder 'animo per a dub-ο bia tornata ne Treviri : a vittoria nocque 'o Germani , he , lascia tera 'armi , 'empteron te manis, di preda : gni cola pol esse succedula lor bene os e male a nimici. vere egit, quanto accorto Z- Pitan pote V , prouuedulo : condottili a coma battere in paludi , ove so pratichi ; a nimiciva contrarie ne cos pello co favore de Reno

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Druso Germanico levo di ineno gl' impedimenti alsuo rovinciso cors in Galliati e cost o letto et quasis ecco fume fac eva parere terra ierna a che appiccan ei 'i sola cori da Germania lassaron id ineri anche u

tore , e Cldflico . e cento te dici Senatori Treviri , tru quali fi Alpino Montano mand3to, come Icenam ,

di Antonio Primo in Gallia et o m. Alpino suo fratello alta , che con presenti compassione a Su-

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navano juti di uelle genti arri chi evoli. Eoinia sevi tanto da uerleggiare , he Civile flavo i iesidii nosti spatiit in quatit borghi , io tu lagio Decima in renaco , a Se condit in Atavoduro tantica valli in tuan UZda. E , a Verace , natodi sua orella , a Classico, e a Tutore asse gno a latacuno a tua schiera con ip et an Za . non che tutio gli iustisse ; ma ei che ne tenta molle cole , ne verrebbe en atta quat cuna , e Iotrebbe Ceriale non trOppo cauto, per varii v visi qua e la corra Eant , da loto ne ite mani I deput Et contro Eua Decima legione , tenendo per diu cile si altare glial loggiamenti, compiglia rono i ulciti a far egne ;uc cito it Maestro de Campo , inque t trini Centurioni , e pochi oldiit gli altri si dii e sero ne ripari. In tanto una mano di Germani in Batavoduro rigava di agitare uri ponte com inci lato con dubbia bati iglia cia divise a nolle. Con tu peta colo iassu tirono , Civile ad iri e Classico Grinne , ne si pote a resiliet essendovi morti ista gliori . tra gli altri Brigantico Capitali di cavalli fedete . come dicem mo , a Romani , e nimico a Civile , laterno io. Ceriale con uona mano di clavditi occortem e Ii volto a Mit una Germani si iti .iron ne fume. Civile et alter negli su conosci ut aettuto lus- ei it cavallo a. so a uoto cos si arearono gli altri Germani. Tutore e lassico in archetle. Ne anche aliora 'armata Romana si trovo , come fuco mandata quella azione , per codurdia . e Ver 'in alito a turma sparsa. Vera mente Ceta ne era sa-bito ne risolvete , e non uva tempo ali elaguire ma ove 'arte incava , o fac eva con li eventiri splendere a fortuna. Pero egi est 'eiercito face vano a fidant con li ordini deria milietia E pochi glomiappie illa 'effer res porto sera colo erat, simo Tomdndo per nave da rive der ii an po che si fac eva a

Novesio , e 'onna , per sverna rvi e legioni senet al- Ciana ordinan Ea , ne sent inellaci accorti senem Germani , gli te sero insidie r una nolle cura m per lofium calarono eliora cato uena octiacolo. ccisi,

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di Civile. I fume mello se orcio deli aut unno ii 'ass aipi Oggie in grossato coper se da basi paludos, sola in forma di stagno navi non 'era , ne a vi Vere e id per a a correntes det rium es se m 'an lavano glial loggia menti Civile si vant pol, che potendo si aliora

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eo in ganno ne gli distoi se riscontro ' , ch 'eis' a tres pochi di pol avendo Ceriale per segret me Glaggi offert a Batavi pace , a Civile perdono confortato Velle da e luoi di voti a scambiare , a grand uopo loro , a fortuna della uerra , per ante Iovine contraria , ad n e merito col popolo Romano in Arusca gio di Civile essere stati ammazatim Treviri si accesi gli Ubii , patriatici Batavici e tratione hectva Ferite, fughe, planti tui esse re scacciato , ban vadito grave a chi unque ii accella. Averem Germanis, peccato 'Avaneto a passare ii Reno ante volt 's non armeggi assero tu ; perche loro Iere , e colpe Utroveri eno Id dii , e Vende ita. α iel colava con minacce prona esse. Eata balenando a sede celli lite renarii . dice vano tra lorori Et avi de popolo, DionMdo versi cercare maggior Οvina non potere urias: sola naetione rarre di servitii ut loci mon do. e c-mcise legioni , e ars che Ver fatio me non chiam arnes, piu , e tu forti essi dve vano guerreggiato pers, Vespasiano ; ecco cli 'et cmi nava i tutio. Se la voleano col opo Romano muZnta parte deli umans, genere esset i Batavi Dare iis et , i Norici altri acco mandati tanti tributi est non altro che viri omini poco men che odere liberta r e do vendo pati padroni , esse pure tu onore voli is, Romani Imper adori , he te lammine de Germani. cc grandi diceano , ascia rabbi a d Civile aver loro in si ossate 'armi , fatio riparo. alle clagure di casa suas, ta ovina di questa gente aliora essersi crucciati,,gi Id dii eo Batavi, che 'assedi avano te legioni ,,s 'ammazavano i Legati . si pigilava guerra nece assaria a uno , pestifera a tuiti. Et Tere lpacciati , non com inciando ad apri gli occhi , e coli unire ii reo s.capo, Mostra C lentimento Non a nascosta a. 'La fra se eguente, oscura e uasta in tui te te edi-xioni Vtrovo ne Politi altro tradultore di Tacitoris te mac-

chiner anno altro iii , ara alia banda loro lacolyas e l'ingi uri , alia nostra la vende ita tali Dei. Tomo Secondo. R

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Civile questa disposiZione , e penso preveniri aci raccodi tanti tanni , e anco sperando salvar a Vita ove gli animi grandi si perdono molle volte. Domando ab boccamento. Tasti ossi ii ponte a Vaale Capitani ven Dero alle teste , e Civile os cominς ibo HS i mis, scuta sit con ego i Legato di vitet Iio, non meriteretas ne per dono de fatio io, ne sede alle parole oratis, tam mo da nimici tui te e cos tramoi ei comincio,s, io in foret at Vespasiano homo em pre osservato esse quando gli era privato, no eravam detii amici. Antonio Primo i ta , che mi chiam per lettere ostener, che e Germaniche legioni . e a iovent ds, Gallica non passa mero 'Alpi. In prmania uellei, armi ossi che egli lontano, e Ordeonio Flacco prφ-s, sente mi ordinaron quelle che uesano in Soriaris, Aponio inmesia , Fabiano in Pannonia.

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TA CITO.

tuti l a Germania a Galli, Reti. Pannonii lineno ' Danubio fium ris a Sarmati e Daci e montagne la aura reciproca. Circondalo rimanente con larghi golfi 'Oceano , ample sole genti , e regni scoperti ali ultima uerra. I Reno nasce ella ripida cima deli Alpi Reeti . e torcendo atquanto a Ponente entra et Settentrionale Oceano. II Danubio cala da non arduo glogo de monte Abnoba , e trova molli popoli , sin eo se bocche scorganelia Maggiore racsettimana in ghiottiscon paludi. Credo, i Germani effer nati de pae se mi erit mesco is lati per arrivo . o raecello di forestieri r perchecli sciam iche mutava paeseri non andava per terra si ammai

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in urinate ; e rade navi oggi tuta no uel dismi furato

e . per cos diro . a no contrario Oceano. E chi,pospost anchem peta colo dei loci pavente Vole , e non coΘnosci ut mare, lai cerebbe 'Asia , oci 'Affrica, 'Italia per a Germania , paele ruit , di cruda ari , incolio e place vole a edere , se non le e patria Z antono loro antichi versi me quali solo clivo no e lor memori ea che lo Iddjo uisione , nato delia terra, e Manno filo figliuylo produssero que jla gente. Manno ebbe re gliuoli , da quali furori det ti l 'Ingevoni In su' mare , gli Erminoni vicini , isti Voni gli altri Alcvni , per licen Za 'antichil , anno , quello ditio aver iv gliuoli da que nominarsi tu genti, Marsi , ambrivii, Suevi , Vandali, veri nona I e antichi Germania esse vocabo nuovo aggiunt per chera primiche, passatori Seno, acclarono i Galli si disi ero orTungri , o Germani , di Vincitore , per a aura posci si tro varo quest altro di Germani Raccont Anoancora che tra loro furar cole , it in sorte di tuti gliuomini. Entrano in attaglia cantando versi con tuo noda mi delici Bardit . se condo I quale gli animi accendo no . rabi gottiscon quindi agurano I 'esito dellabattaglia , stimando quello non conseito di voci , a divirili. E studiano in far suono aspio , accoliandos alla hoccaeso studo , perchesia voce Ii percossa, si pluarolla, orrenda. Alcuni credon che liis , opo uel suo Iungo is avoloso correre ora portato in questo Oceano venisi emelle terre di Germania , e plantali in ripa di Reno Aschel burg, da lui det to σκιπυργω . e gia visi tro vasse uri altare coningrato a Ultile , di Laerte: e sepulture con lettere Greche ancor eder visi ne confinidi Germania , e Rezia. Io tali cos non assermo , e non ni ego: cia scheduno ne iudicii a se nno suo E me nevo con quei che tengono , i Germiani per ni uno matrirnonio foresti ero imbas arditi aver mante nuta loro schi atta propria , sincera , a ni una altra nazione somigii ante perti sono tuiti benche in tanto numero, d 'una iam paraocchi fieri , cilestri, pelo rosso . corpi grandici alti a uno forΣ non a iungite fatiche, a lavorii, a se te, a caldo assuefatii, adreddo, e fame da quel cicio, e da quella

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