Opera;

발행: 1760년

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terra : la quale. da pochi luo ghi in suora, ciuita elveirride o paludi veri Gallia mi da : verso Norico, o Pannonia , ventosa ove si lemma, fertile arbori da frui te non vi tanno bestiam minuto assai ricche et alor sola , e grata Arient , e oro non anno Q per ira , o gra Eia degi Id dii , non o. Non dico che non ve ne a vena alcunaci perche chi 'ha et cato Ma poco te ne curn no , o 'ulano. Adopera nori vasid 'arient donati a loro Ambasci adori , o Principi . alle me desime cole che que di terra : se bene vicino perio tramco regiano 'oro . era 'arient , e conos cono e pigliano e monete noure 'at cune ampe tam fraterras' ut ait aratio delle merci se implici antico Amano iconii ecchi iungamente noti , ella se ga e carretia e luci 'arient , he 'or ora non perche e placcia lorpi , in perche a pagare te merci acie , e vili sonatuco modi gli arient: Dei ferro ancora non anno ovi etia aero Iano poche spade , o pie da : Ortuno aste oggi iccole con poco e laetio ferro , T si trafizgenti, e destre , he con esse combat tono presso loni uno secondo it iligno a cavallo asta loro cudo , e asta a te di tirano reccie , parecchi per uno Montanissimo , ignudi , o in farsetto non premo no in Orn 2 menti ii cudi Eta vergano di color gai. poclii Enno cor ZZZ uno , o due , et mo celata : cia valli non belli, non

corridori , ne di mane ggio , come i nosti : pronanti innanai, o a destra : anno in sieme si retti , cheniuno rimane ad die tro La foetet lor principale piede ; per combat tono me scolat con atta propor Zione cavalli , e fanti velocissimi , celli di ut tara a gio ventii

mei innanzi alia battaglia , cent per cantone , trator nomat Centi fati nome di de gnita que che erad numero ordinansi a punte Lascidi i luo go in attaglia , purche vi si torni , stimano Ite , e non aura porta via i corpi de loro , an cor mentre a vittoria

dubbia. Chi lasciario scudo. yilii vituperato ificio. in consigito non pu compar re is molli se ne lono impiccati. Fanno Re i m nobilici Capitant i tu valenti.

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governa noli comi es pio deli esse pronii, an dat innangi, tarsi edere e ammirare che conci comando. Non Olecito gastigare, legare, battere, salvo a Sacerdoti, non per pena , o imperio di Capita nori a quasi comandatida Dio it quale credo uti sopra a combattenti is sue immagini da boschi rati portano in attaglia Eclom aggiore prone a virili si, che non anno lor punte , froite a caso ma cias na di proprie famiglie, e parent , o cari pegni accanto , per udire te lammine stridere , e figliuolini plagnere , testimoni antissimi acta scheduno , e lodatori grandissimi r porgono te ferite alte adri , e oglici ne quelle si paventano di contarie , e succi arte portano cibi a combarient , erit 'in cor aggiano. Leg si di alcune schi e re gi a legate . erim esse sura donne , o preghi , o petii, o molirarche cos ama 'andare schi avo essi molio tu insopportabile per amor elle donne loro Onde hi tra glira

tichi dalle citia patieggianti riceve an ciuile nobili inapi sicuro. In esse credon esse qualch divinita , e pro uvedenZara tengon conto dicior consigi , eoi sponsi. Vedem in sotio Vespasiano Velle da tenuia Id dea da molinti. E Aurinia, e tu alare furori ia adorate non per adula Zione , a per Ιddee. Adorano inura gli altri Iddii Mercurio . a cui hanno per bene in certi giorni sacrificare omini. Con animali conceduli placano Ercole, Marte Parte de Suevi sacrificario anche Iside. Non hotrovato onde e perche prendessero questa religione portat avi di uori come ostra a nave che tengono per

figura. Rinc hiudere dentro a mura gl' Id dii , o figurarIi uomini par loro , discordarsi alle grande Ee celesti Sa- grano bolchelli , foreste, ove appellano per nomi divini quella incomprensibilita che adorano. Ubbie . e sortiost ervano tu che altri uomini. e sorti gittano gro solana mente Tagliano una vermen d fruttifero arbore in peetuo lici farinoci lor carat teri spargongli a caso sopra una veste bian cara cercandosi di cosa pubblica , un Sacerdote delia citia ; se di privata , it adre delia famiglia fati orazione alli Iddi , e gli occhi letati a cieto tira in alto que 'deauoli tre volt clascun . e Studica

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D G. CORNELIO TACITO iss

secondo che vengono i carat teri Se a cosa non si deefare uel torno pi non se ne cerca se mais ci uoleta confer mala li Auguri , inpendo , O me nol le voci, volt elli uccelli interpretare. I proprio di questa gente, pigliare indo in amento , e consisto da certi

cavalli lanchi nutriti dat publico in agri boschi

o elue , non sati a servigio mortale Sacer dote gli attacca a n carro agrato I Re , o Principedella citia , gli a tetro osset vano gli annitriri , egi tribu fiaticiis a questi anno tu sed , che ad altro indo vinamento , non solamente i popolo , maci nobili est Sacerdoti. Questi si credon avere alli Iddi i ministerio , quellici segreto. Un altro modo hanno d' antive de re hi vincera te gran guerre Mettono a combat

tere an prigione in qua lunque modo fati de nimici col tu valente di loro con 'arme di sua patria Aia DC uno che vince , mostra che vinceranno i uoi L cose importanti deliberano tuttici te pic cole it Principale , intervenendo uncora a quelle che occano alia plebe Ra sun an si , se rasordinario non 'es, a luna uoua , optena credendoli gior ni felicissimi a gni negotio

principiare. Non dico no a tanti di , comemo i m alletante notii. Cos solarivon , cosi citano , parendo loto chera noti si guida dei di. 'esse liberi cagiona questodi sordine , he non tuti in sieme ali Ora ordinata Consum An a agunar due , o re di. Quando vi sontuit , seggono armati Sacerdoti , he anno aliadi correggeri , impongon silen Zio Ilis , o principale, secondo tua et , nobilita , splendor di milietia , o fa condia arm gara e puci tu persuadere , he comandare. Sem deito non piace: buffano se placera percuo tonsit 'aste modo orte votissimo Ocon 'armi Iodare. Pu ossi anche in consigito accusare, e di cos capitali. essene sono se condo i peccati. I traditori, e fuggitivi impic cano ad arborici potironi , vili , e de corpo nefandi a traganonella mota , o paludi, gellando Vi sopra graticci, per chedicon , te sceleratere over eder si punire ci fetori nata condersici e peccata minori punis cono in tanti cavallio bestiami anno me Zi a comune , e me Zi a dan-

negSiato , o a' suo i. In questi consisti eleggono persone

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Principali a render agione per i villaggi, e conta dini

ci a scheduno con cento delia plebe per loro juto, e consi glio. Ne publica , ne privata cosa fanno se non armatici arme non piglia , se non chira approvato allacitia. Aliora ello stesso consigito uno de grandi , o ilPadre , o parente adorna ita iovane di cudo , χ' asta che sono lor toga , e primo civile onore : primata stato membro delia sua casa alior ῆ della Republica Granno bilia , o meriti de maggiori anno ester de grandi ancora diovanetli , i quali co piu robusti, e molio Prima approvati ac contunsi , ne si vergo gnano 'esser

forteZa . ornamento ella pace, ei cure Tamella guerra.

Questi sono per te Ambasceri desiderati, di presenti ono rati , e spesso te uerre esse sc2ccion conma fama :In attagliaci vergo gnara Principale esse vini di viri licia compagni , non pare ggiario Chi di attaglia escevivo ovem Principat suo a mort in tu ita suavita vituperos , e infame lui dimendere . vardare , alui pro ae Ze attribuire iurano principalmente Combat-

tono essi Principali per a vittoria, i compagni per IoPrincipale. Se la citia marcisce in Zio per unga pace i gio vanetti nobili chieggono 'andare ove ciuerra gente che non ama ripos , ne pericoli si in tu cono Gcere gran compagnia seneta foret , e guerra non simanti ene : perche i Principale dona a chi cavallo daguerra , a chi asta inta di angue into . e in vece di soldo , ian avola , se bene alla rosta questa liberalita esce alle uerte, e prede non licia resti ara laterra per spetialem anno ai tosto fida rem inrici e proc Accia I si ferite anχ par cosa pigra e vilest' ac qui starco sudore que che si uot co sangue. Quando non sono alla guerruci attendo no qualch poco alla acci emaci pi de tempo si stanno a mangiare , e pol trire :Iastiando a casa , e lacolia overnare alle donne,

a vecchi, a pii de bolici essi fortissimi latia glieri r

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mavravi glosa contrari et di nature, tanto amare l'oZio e diaria quiete i me desim uomini questi Principali per loro nore , e bilo gno . i pzriticolari ellecitia proprie anno spontanea mente a decrma delli armenti eoi colle particolari pubblico dellegenti vicine presentano id che anno est rem alleg tega'

nobili cavalli . loro addobbi . magni Eche armi e collane emo abbiam loro insegnato pigliare danari. As Iainoto ε che i Germani non labit uno in cittici ne pur vo-glion ca se a muro comune : una qui , una qua , presso que fonte , in quel Ampo , te condo aggrada. Fanno lor vili aggi non a modo nostro con te calacongiunt ma lascuna a sua pia auola intorno persi cure et de suo co , o per non sapere edificare : nonhὼnno Zitoni , ne ego li , non legnam piallati , o in-t agitati per belle et , o dii et to Impia strano dicunduo godi terra si amnata , che lustra e par dipinto a colori. Fanno stanae tot terra coperte sopra di molio litanae ove si riparario da gran reddo e ripongon te blade re venendo i nimici saccheggiano I tuo gli aperti e queste,

V anno tuti in sator ne con fibbieci o mancando ne appuniano con spinera it re ito ignudi , in anno in torno a foco lare tutio diis caldarsi. moito ricchi si conosco noal vestire , non diri ob largu , che ventoti . come marmati , e Partici a s set tuta , che molir ligni membro. Portano anche pelli di fere vicini alis eno poco e ca-rano , I lontani te cercari , perche non anno trassico,

ne os forestiere Scelsonorae pelli elle or besti . evan nole indana jundo di quam me di pesci deII Oceanota olire , da no non cono Icluto Gli uomini esto noco me te donnera se non che queste portuno vel di lino vergati ci rotis non anno maniche , ma gnudemo strano te bracci petiori quunt unque elle o glim olio si an scrupolosi: ne vi odere it tantola 'auio coinstum , perche soli questi Barbari si contentano 'unamoglie se non qualch e nobilissimo, he , non per libidine ; a per esse raramato da molle. Non dacia dotela moglie a mai it , inaci marito aciei in ante donora piaci mento de padri, o parenti non ornamenti, non

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Picca , e spada. In queste laute everi maritora eos ella porta a lui qualch arme. Queste credon esse reci legami, i Sacrament , t Id dii delle note E perche ella non si Cred non avere a pensare a virili , ne a casi di guerra. la prima sera te e salta Ia predica, che ella entra Compagna alta fatiche, a pericolici in casa, e in battaglici medeissimo dove putire is ardi re cio ignificare o palafrenoguernit , ii uoi agglogati cie armi donate seco ovet

vivere t seco morire t e te cola che ella trova . salvare a suo figliuoli inter . e degne 'esse rendute allem uore , emipoli. Vivono ad unque benauardate , e pudiche , nona spetia coli, non a conviti invitute , o corrotte. Ne don-ne , ne omini harino squisite Ea di lettere Seguono in

tante genti ochissimi adulterii La pena, concedula suishito a marito Magi tale i capellici tralia di casa ignuda in presenEa de parent , e scopala per Ogni villaggio. Ne

Enche a sanci ulla si per donaci rotto onestadera per bella et , icche et non troverebbe maritora perche a non siride de vitii non si dice , , II temporale it a. Ancor me glio anno quelle citi ad ove non si marita chevergini. Cosi i moglie una sola speran L M, e amore pone u solo maritori che divi ene suo corpo e anima De si curo che altri ella non rami , qui in come suo non marito, m a maritaggio Bacchiare i figliuoli nati et

non ne aver tanti, esten ut scelerate Σ quivi vagito noi costumi buoni pili che altrove te uone leggi. In ognicas ignudi, e porchi , crescono in questi , moi mara vigilosi . corpi , e membra. Ogni madre de suo figliuoli balia. Allieuansi tra' me desimo bestiam in suri a me desima terram adroni , he i servi. 'et gli is separaree a virili conoscere Tardi cominciano idiovanastri a generare, e metrer barba le em mine alsi antengono Si ovanez , e crescono di persona quantoci maschici appa-jansi robusti, e fati icci, e tuli ven gono i figliuoli Stimano ni poti di sorella non men che si acciano gli essipadrici anti questa congi ungione di sangue pare ad alcunipi certa, e fant an e sonare si per ostaggi tu volentieri. perche stringono pluali animi, e obligan ossi famigite. Redan succedono nondimen a clascuno i proprii

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DI G CORNELIO TACITO et os

figlivoli, i tu prosit mi , io sono fiat elli et ii paterni

e materni. Quanti pia parenti, e congiunt hari vecchio, tanto plui friato chi non ha tenui a vile Bisognapi gliare eos te inimcizie . comede amicieti dei adreae de parente. Unon durano terne Gunimicidio si rap-Pauum a con Anto numer,d' armento , o gregge, equitala casata se ne comenta con grande uti publico essendo I nimicitie nedi Stati lili eri troppo peri colose Non egente tanto vaga di mansiare instem , e ricevere fore Glietici tengono cola brutta hi negasse a quat si si l 'allog-giar seco gli da secondo it potere di quel che 'ῆ. Quando non vel 'ἐii , Io mena senEa invito a casa n Altro ac Mali ratia ambidue con pari manita , conoscansi on che a debito verso at foresti erecto non importa Sene partire chie gwno Alcuna cosa ra' usa daria, e conssui Murta chiodersi l 'uno ali altro Car hanno i presenti rma non option per questi restare obligati . ne obligare. Nangiano co fore itieri est evolmen te levansi a dot- mire molio tardi lavan si con acqua percio tu calda ;essendovi quasi sem pre verno anno a mangi ureciascurio in sua semiola , e de schetto , e spesso armati ruo alle faccende Consumare ii di , e la nolle beendo , non hiasimo rabbriacan si e dannosi non attives Erote. ma ferit , e morti Dei fare paci private , parent adi, lor

Principi is delia pace, e deIL guerra consultuno u tum vola come quivi pi che maici 'unimo Apra i concelli pic-

coli , ei discaldi a grandi Astuti non sono . ne cultritici hanno an cot' oggi in sila lingua quello che ne cor aggio; perchesi luogora libero. 'altro torno , ista in mente

di tuiti, ne ritratiano a digi uno , avula conliderZZione ait 'in tempo , e ali altro Consultano, quando non sun no fingere o i solvon quando non possono Ir Rre

sanno b evanda 'or Eo , odi grano, similitudine divino: de vino comprano i vicini a Reno. angiano cose naturali , pomi salvatichi, acci agione fresca , o alte Tappres laneta appare cchi , seneta condimenti si stam no mella se te sono men temperanti lasciandosi imbria care , e id c d nnare quanto vogiton , si vincerannoco vino tu che conci'armi. Un solo spe ita colo anno ,

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spade si lanci an . e saltano giovani gnudi in cui ha

fati l 'esercietio maestria, e questa cla belle et a I premiodi tanta ardit et D ii iacere elli pelta toti Ti aravi-glierest come sobrii rati in il gi uoco per cosa grave

o perdano vincano , si pungono Si rotta mente , clis quando n' it Ogni rest , et tono per ultima postata liberta hicla perde , 'arreca a esse re schi avo , e latacia si , enche tu gloVane e robulio , legare, e venis

de re tanta bestialita lis si dicon fedes hi servano in

Cosa malvagia. Vendono si falli chia vi per levarsi di naneti l a vincita vergo gnosa. Gli altri schi avi non servono. comes nostri, allebi igne delia famigliaci ci ascuno tenecata a se il adrone sicia dare , come a lavoriatore id ni grano . Brne e panno uello schi avo non tenui ad altro servigi di casa sanno a moglie , 'figliuoli Basto nano, in catenano , angari uno i servi di Iado. ccidon gli . non per astigo , esse Verita a per

furore , e ira , come u nimico ara non ne ne vanulla. I liberati in poco me glio che schi avici rade voltehdnno grado Ric uno in casa mella citia non mai, se non solio Principe , perche quivi eis cavat cano i citia-dini e nobili love i liber liti son a men che inobili, cie gnate che liberta. Non conos cono interem , ne usure r che Opiu , che averte vietate. Ogni villasgi pigii a scambievol mente tanti terrent , quanto post ora i suo coitivare sparten doli se condo qualita LaCampagna grande age vola o partire semina gn anno

maggese uouo , e loro foverchia terreno . perche non

gare gglacia fatica loro con a fertilita ampie 2 de campi , concilitant arvi anche pomi eri , chiu de pratora, glardini annamare frumenti soli vo glion dulla terra per lotesso anno loro vo men stagioni Vemo , prima vera, e late vi sono nomate . e intes d' aut unno ne nome , ne tutio vi ha In esse qui ni una premur a

sola mente con certa speeti di egne ardonora corpi de segnalati me vesti , ne odori gittano in suci catasta cie sue armi qualcuno i cavallo mi sepol cro anno dicespugi : e gravi arche . e memori di grande opera edura fuggono , quasi infrangano i defunti Lasciano tosto

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donne d onesto plagnere irae sunt i ingli uomini ricordar- sene. Quei e cole abbiam intelo deli origine , e costumidi tuiti i Germani in generale; ori diro lor legite, colitum differenetiati e quai Germani passaron in Gallia. Dicerat divino Giulio . Re elli Autori, heri Galli furori Sia molto possenti ondeo ncora, da credere che passaia sero in Germania is quanto poco ume impediva li pia

forti occupare angi re sedi ancos comune , e trani une potente divisci Tennero ad unque ii di dentro alla Ercinia ineno . e Meno fiumi gli Eluieti di suo lici Boiici gente Gallica ambi. Ilio me di Bojemi vi mant lene ancora I 'untica memoria me en mutati gli abitatori. M leati Araviici passa tono da gli Os nazion Germana in Pannonia , o gli Osi agi Aravia ci in Germania , cincertori tenendo ancora a me desima favella , leggi , ecostumi per cherii vive vano i 'una , est 'altra riva conclamedesima overta , liberta . beni mali. Q Treviri

e Nervii molt si pie giano 'esser originali di Germania. per questo glorioso sangue non ltimi gliare i Galli dicorpo , ne di ac chera. ia riva de Reno abitano sen Eadubbio mei mani popoli, Vangioni , Triboci, Nemeti Ubii e questi si bene anno meritato δ' esse re Colonia Romana, si volenti eri si chiam an da chi a fondo Agrippine si . non per cici arros sano dicior origine. Glapati Erono di qua a men , e to vati sedet furo postitis tu riva . per lo passo Chiudere , e non prire. I BZ-tavi uti queste genti avarietano in viritici abit anil' i sola

vicini alia ripa de Reno : eran Catti , e pex e discordi edi casa rit irati si quivi , divennero partes de nostro Imperio . ei antengono tale onore o be privilegi antichi. Da bal Zelli AE ac catti non, loro cavat i saligue ne gli oechi dalli elatiotici sono senti da decim , e re Dianetoni Serbansi olamente a bi igni della guerra, quasi Cappa te armi Ne me desimo grado tono i Mattiaci est endo si alta a grandea de t/opo Romano olire IReno is alli antichi termini deli Imperio , riverire. Cosi vivono con a staneta , e contini ellarior riva; a conia mente e quore , con esso no , in tutio simili a Bata- vici se non che quella terra e uel I arici ci ci ancorpi devoti Traci Lerna non conto , Iesbe post Oltro

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al Reno, Danubio, que che lavor ano i terreni addecimaisti Infimi Galli cacciati dati a fame preser que pae se sen-Σa certo adrone Dallargati, e afforzati, ii tentam per unricet to e parte di Provincia deli Imperio. Dicia da questi concia selvararcinia cominciano , e con te fini iacono i Catti non si plano aes . e paludos comesi'arutra Germania , essendovi colline , che continuat al- quanto dira dano Hanno i corpi tu durici membra rac- colle : viso bi Zarro piu vigori'animo tuo discorso, per Germani is accorte et in dare i carichi a chi aesubbidire a chi liis a rive de te fit e conosce t 'occa sioni : frena gl' impeti cilcitorno ordinare otte fortificare dubbiacla fortuna , certa tu virili reputare is, que che di ad avviene . e per mero super di su erra, far pi fondamento ne Capitano , he ne it esercito.

Tutra a fora ara negli uomini a pie dici i quali lite ali'

armi caricano di ferramenti . e provisioniciali altri pa-jono an dare solamente a combaxtere, i Cati ulla guerra. Di rado correre . e a caso venire a battaglia , perche ilproprio deuiis cavallo, presto vincere , presto cedere. La velocita s' accosta a paura tardita a fermeaea. Quelehe negli altri popoli di Germania usa solo qualch granbravo , i Catii tuiti osservano per magnanimo boto itost ehe son falli omini di lasciar si crascere barba , capellici si abbiano nam aetato uri nimico allor so praque sangue , e quelle spoglie, si tondono , e scuo pronta fronte , e tengon si 'aver odistatio ali obligo dς II esse nati , e degni della patri , e de genitorici tuo. dai di si stanno ne ita loro squalli deaea Dpiu valorosi portano di piu un anello di ferro i cosa ergo gnos a quellanaetiones quasi per catena, sino a che con 'uccidere unnimico non si disci olgono Piace a pi de Catii a portatura. Eata canuti sona uardati , eho strati etiandi a nimiei. Questi cominciano te battagliera questi son sem pre la prima schi era, di strano spetiora ne anche in pacerasserenano punio la faccia : niente hanno , ne anno dove anno civi mansiano di quella 'altri in prodis hi it loro dispreetano tanto che per ecchie 2 pi non possano si dura virid. opori Catii , ii Reno si in cana pro-

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