Le opere di Galileo Galilei

발행: 1855년

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S Lv. I quesiti son belli, ed i ci ho moli volt pensato vi diro ii discors satisci attorno e quello che ne hoin ultimo ritratis. mp essermi certincato, non esse veroehe i medesim mobile in mega di diversa resistenga Osservinella velocita a proporgione elle cedenae di essi meagi; ne men cho ne medesimo meago mobili di diversa gravitaritengano ille velocita lom a proporatone di esse gravita intendendo anco elle gravit diverse in ispecie). cominetia comporre instem amendue questi accidenti, avvertendoquello M accadesse dei mobili dissereni di gravita post in Meggi di diverse resistenZe e 'accorsi te diseguali iii dellerelocii trovarsi tutiavi maggiori et meggi tu resistentidhe ne piu cedenti, e cio con diversit tali chera due mobili che scendendo per aria pochissiuio disperiranno in velocita di moto, eli' acqua 'in si vovera dieci volt pii, vel odeli altro angi che tale, he netl'aria velocemente discende, Mil acqua non solo non scendera, a restera de tutis privo di moto, e que chera pili, si vovera ali insu: emeli si Dir ta volt trovare qualch sorte di legno o qualchenod o radica di quello che eir acqua Otra stare in quiete,

neti aria vel emente discendera SAGR. la pii volt mi son messo con una estrema stemma per edere di ridurre una palla di cera, che per sestessa non a a Mndo, conra agglugnerte grani di rena, a segno tale di gravita simile ait acqua, che ne meχχ diquella si sermasse ne a per diligenZa sata mi successei poterio conseguire onde non O se altra materia solidas ritrovi tanto naturalmente simile in gravita ait acqua, cheposta in ossa in gni luogo potesse sermarsi. SALV. Ono in quesio, come in mille attre operagioni, assa pi diligenti moli animali, he non iam a no altri. Ene vostro cas i pesci vi avrebber potui porge qualchedocumento, essendo in quesio serctgi cos Diti , he ad arbitrio loro si equilibran non solo conon acqua, a con disserest notabilmeni O per propria naturam per una Opra venente iorbida, o per salsedine cheria disserenga assa grande; si equilibrano, dico, tanto saltamente che senZaiunt muO-

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versi restano in quiete in gni iungo e cim per mi credere, sanno egi in servendos deli strumento aiogli dati natura a cola sine cloe di quella vescichetta che anno in corpo , la quale per uno assai angusio meato risponde alia lorbocca, e per quello a post lor mandatio suori parte detraria che in detie vesciche si contiene, o venendo colnuot a galla, altra ne tiraggono, rendendos con tale arieor tu or en gravi deli acqua, edis lor beneplacito equilibrandosegli. SAGR. la con uia altro arti sigi inganna alcuni amici, appresso i quali mi era antat di ridurre uella palla dicera a giust equilibrio con P acqua ed vendo messo ellando de vas una parte d'acqua salata, e sopra quella delladolce, Ostra loro la palla, che a meZZ acqua si sermava e spinta ne land o sospinta ad alto ne in quest ne in quel

SALv. Non e cotesta speriunga priva di utilita perchetraitandos dat medici in particolare elle diverse qualita diacque e ira attre principalmente delia leggereχχ o gravita pii, di questa che di quella con una simi palla aggiustata

si che resti ambigua, per cos dire, tra o scendere e i salire in un'acqua per minima che si la disserena di peso tra due acque, se in una a palla scendera, netralira, chesia tu grave, salira tal mente satia Cotale esperieuga, che a iunia di due grani di sale solamente, che si me tano in se libbreis acqua, sara salire da sondo alla supersici quella palla che vi era pur aliora cesa. Eisi v v glio dire in consermagione detrisattegga di questa sperienZa,ed instem per hiara prova delia nulla resistenga detracquaalr esses divisa, he non solamente r ingravirla con a mistione di qualch materia pii grave di ei induce tanto notabit digerenga, maci riscaldaria o rameddari u poco produce i medesimo essetto, e con si sottile peragi e, .cher insonder quattro occioleis altra acqua is poco pili calda o u poco tu redda delle se libbre, ara chera palla viscendam vi formontici vi scendera insondendo vi a calda, montera per I insusione delia redda Or edete quanio Mn-

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gannino que silosoli che Oglion mette noli acqua viscosi ius altra congi ungione di parti, clie a sacciano resistente alladi visione o penetraZione. SAOR. Vidi molio concludenti discors intorno a questo argomento in v iraitato de nostro Accademico tulta via mi resta uu agitardo scrupolo, ii quale non si rimuOvere perche se nulla di tenacita e coeren Ea risiede tra te parti del-racquB. Ome Ossono ostenersen assa grandi globi e molio rivelati, in particolaro sopra te Oglie de cavoli, unga spargere e planarsi SALV. Anco che vero si che colui che a alia sua laeonclusione vera ossa risolvere ut te istanZe che vengono opposte in contrario, non per mi urmghere i ii poter iolare, si lamia impoteneta deve denigrare a candide Ea dellaverita. Io primieramente vi consesso che non O Ome adat uegogio de sos teners que globi d acqua assa rilevati egrandi, sebbene i s di certo che da tenacit interna besia tra te sue parti ei non deriva onde resta necessarioch la agione di cota esseti risegga suori Cherella non stainterna. Oltre tresperienZe ostrate e lo Osso conserinare conon altra emcacissima. Se e parti di quelr ac tua , cheri levata si Ostiene mentre e circondata dati aria, avesserocagione interna per i lare, molio tu si fosterrebbon cir- condate che sussero a n eZZο, ne quale avessero minor propensione di discendere che netraria ambiente non hanno: ma n eZZ tale arebbe gni fluido tu grave detr aria. V. g. il vino e per in landendo in torno a uel globo 'ac- qua de vino se gli mirebbe alZare in torno in torno senZa chel parti detraequa, conglutinate dati interna viscosita, si dissolvessem ma ei non accade gli, angi non prima se liaccoster il liquore pars agi in torno, che senZa spetiar chemolio se gli levi intorno si dissolvera e pianera restandOglidi solio, se ara in rosso e unque esterna e sors del- raria ambiente, a agione di tale esset to vera mente si 0sserva una gran dissensione tra laria e P acqua, a qualebo io non altra sperien gaisservata ; e questa e S i em-piora acqua una palla di cristallo, che abbia n or angu-

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sto quant e la glosseZZara' u si di paglia, e cogi plena la ouocon a bucca ali ingi , non pero acqua enche gravissimae prolata a scende per aria, ne laria attrettant disposta salire, come leggerissima, per acqua, si accordan quella ascendere scendo et Oro, e questa a salire entrandovi, marest an amendue ritros e contumaci Alr incontro mi socio presenter a uel Or u vas con et in rosso, che quasi insensibit mente e me grave detr acqua, O ved rem subito con traiti osseggiant lentamente ascendere per meZZora'aequa, e r acqua con pari lardita scender et in senZa punio mescolarsi, sin che final mente la palla si empirii tuita di vino P acqua calera tuti ne sondo de vas di sotto. O che si de qui direm che argumentarne suo che una disconvenienaatra acqua e raria occulta a me, a sorse . . .

Sivp. i vie quasi a ridere ne velle la grande antipatia cheis i Sig. Salviati cones antipatia che ne pur uolnominaria, e puris tanto accomodata a scio la dissicotta. SALv. O si questa, in gragia de Sig. Simplicio, la solu-χione de nostro dubbio e lasciat i digredire Orniam alnostro proposito Vedulo come a disserenga di velocita ei mobili di gravit diverse si trova esse sommamente mag-giore ne mea Et tu e tu resistenti ma che tu, ne meZEo deis argento vivo Pir non solamente vaci Mndo tu vel cemente de piombo , m ess solo vi discende, e gli altrimetalli e pietre tuti vi si muοvon in s e vi galleggiano, dove che tra palle 'oro di pionabo, di ame, di Orfido o di alti e materie gravi, quasi de tutio insensibile sar la dise-gualita de moto per aria che sicuramente una palla d omne sine delia sces di cent braccia non reverrhina di ramedi qua tiro ditari eduto, dico questo cascat in opinione ches si levasse totalmente a resistenZarae meZZo, ut te te maiori discenderebber con eguai velocita Si uP. Gran detto e questo, Sig. Salviati I non crederoma che noli is tesso vacuo se pur vi si desse i moto, unus 'cora lana si movesse cos veloce come n eZZO di piombo. SALV. Plano plano Sig. Simplicio: a vostra dissicotta non tantia recondita, ne i cogi ina vvedui che si de a credere

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abbia trovat ripiego. Pero, per in dichiaraZione e vostra intelligenEa sentile it mi discorso. oi iam sul Olere investigare uello che accaderebbe a mobili disserentissimi dipes in un eZZo dove la resistenga sua susse nulla, si cheiulia a disserenga di vel ita che tra essi mobili si tiro-vasse , riseri si ovesse alla sola di suguaglianχ di peso perche solo uno pagi de tutio uoto di aria e di gni alii o

isititi e Meno resistenti in comparagiones di quello che sivede accadere negli altri manco sottili e pii resistenti. Clios no troverem in alto i mobili dissereni di gravita enoe ano disseri di velocita, secondo chora me Zi iii 'piu

mente diseguai di peso, ne mega pi di gni altro tenue, se en non uoto, iccolissima si scorga e quasi nosservabile la diversita delia velocita, armi che en Otrem conmolio probabit conglitet tura credere che ne vacuo sarebi erole velocita lor de tutio eguali Pertant consideriam cibche accade eli aria; ove per avere una sigura di supersici hen terminata e di materia leggerissima, Ogli che i-gliam una vescica onnata, ella quale ' aria che vi aradentro lesera me meχχ, deli arta ratessa miente O loco,perche poc vi si iotra comprimere, alch clx gravita e solo quella poca della siessa pellicola, che non sarebbe lamillesima sarto dei ies tat in mole di tombo grande quanto a medesima Vescio gonstata. ueste, Sig. Simplicio, lascias dati alteaga di quatir o se braccia, di quanto

spagio timeresi che it piombo lasse per anticipare la ve- scica mella sua scesa state sicuro che non 'anticiperebbede triplo ne anco et Oppio, se en gia aveste satio mille volt piu veloce. SiMP. Potrebbo esse che ne principio de moto, cloemello prime quatim o se braccia, accadesse cotest che dite mane progresso ei in rana iunga continuaκione credo che il

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piombo se a lascerebbe indietro non solamente delle dodiei pari deli spagi te sei. ma anc te Otto e te dieci. SALV. d io ancora credo Pristem e non dubito heon distange grandissime potesse ii tombo aver passato centomiglia di pagi prima chera vescica ne aves. passat unsori. a questo, Sig. Sin plicio mio, che via proponet mnaeosthit contrariante alia mi proposigione, e quello che massimamente a conserma torno a dire rintento mi dichiarare, come elle diverse velocita di mobili di disserenio gravita non ne si altrimenti causa la diversa gravita mache cio dipenda da accidenti steriori ed in particolaro dalla resistenga de meago si che, tolla questa, tuitio mobili simuOverebber conci medesimi gradi di vel ita E queu deduco i principalmente da ueli che ora voi stesso aminet- tete, e che e verissimo, cloe, che di mobili differentissimi dipes le velocita tu e tu disseriscono, secondo che maggiorie maggiori sono gli spaZ che essi a trapassando effetioche non eguirebbe quando ei dipendesse dati disserenti gravita Imper che essendo esse Sempre te medesime, medesima dourebbe anteners semprecia proporgione ira gli spagi passati, a qua proporgione Oi ediam anda Bella continua-χion det moto sempre crescendo; Oicli 1'un mobile gravissimo ella Mesa diis braccio non anticiperarii leggerissimo delia decima parte di tale pagio, via ella caduta di dodici braccia o reverra dena terga parte, in quella di cento lo anticipera di a SiΜP. uit bene ma eguitando te vostre vestigie, sela disserena di pes in mobili di diversa gravit non uocagionare a mutagio di proporgione elle velocita loro a tesoche te gravita non si mutano, ne ancori meZZO, che Sem- pre si suppone an tenersi cistesso, potra agionare alter Zione alcuna ella proporgione delle velocita. SALV Vo acutamente late instanga contro a mi detis,la quale e ben necessari di risolvere. Dico pertant che in corpo grave hara natura intrinseco principi di muO- versi verso it comun centro dei gravi, cloe de nostro gloina

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celerat Sempre eguai mente cloe, che in tempi eguali si sanno aggiunt eguai di vovi momenti e gradi di velocith. questo si de intende vera ncarsi tu itavolt che si rimuο- vessero tuti gl impedimenti accidentari ex esterni: arx iquali uno e ne a che no rimuοver non possiamo, che et impediment de meEgo pleno mentre da mobile cadente deve essere aperto e laterat mente mosso, at qua mot trasversale it mergo, encherauido cedente e quieto, si oppone conresistenga or minore edis maggior maggiore, secondoche lentamente o velocemente ei leve aprirsi per dare iliransito a mobile, ii quale perche, come o etto, si a per

sua natura continuamente accelerando, te per conseguenga ad incontra continuamente resistenZa maggiore ne meZZO,

per ritardamento diminuχione metr acquisi di vovi gradi di velocita si che finalmente a velocita perviene a talsegno ara resistenga de meEgo a ta grandegra che hilan clandos Da loro levano it tu accelerarsi e riducono i mobile in v moto equabilo ed uniforme, ne quale egi continuapoi di manieners sempre dunque ne meZEo accrescimentodi resistenga, non perche si muti a sua essenZa, a perchesi altera a velocith con a quale ei deve aprirsi e latera l- mente muOversi per cedere ii passaggio a cadente, it qualeva successiva mente accelerandosi Ora it edere chera resisteneta detraria a poco momento delia vescica e grandissima ed a gran pes de piombo e piccolissima, miri tener sermo che chi a rimuοvesse dei tutio con arrecare alia vescica grandissimo comodo, a be mc a piombo te velocita loro si pareggerebbero Post dunque quest principio, che ne me o doue, o per esse Vacuo O per altro, non lasse resistenZa verun che stasse alla velocita de moto,

si che di tuitici mobili te velocita susser pari, Otrem asini congruamente assegna te proporatoni delle velocith di mobili simili is dissimili eli is tesso ex in diversi megetipient, per resistenti mei a consegui rem colisor mente quanto la gravit, de me2go detrae alla gravit de mobile, la qua gravitarari strument co quale it mobile si is tradarispingendo e parti det meggo alle bande, operagione obe

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si a da attendere alia diversa gravitii. Ε perch e manifestin il megκ detrarre alia gravita de corpo da lui conte- nuto quanto erat pes di attrettanta delia sua materia, sce-mand con a proporgione te velocitii dei mobili che et meZZ non resistente arebbero come si si supposto eguali, aurem I intento Come, per sempio, post cheri piombo stadiecimila volt piu grave detraria, a Pisano mille volte solamente, delle velocita di queste due materie, che assolutamente prese, cio rimossaigni resistenZa, sarisber egumi,

raria a piombo detrae dei diecimila gradi uno ma all'ebanosuitrae de mille gradi uno, o ogliam dire dei diecimii dieci. Quando dunque i plom, era eban scenderanno per aria da qualsivoglia alteZga, la quale, rimosso it ri tardamento detraria. avre On passata elristesso tempo, laria alla velocita delpiombo detrarrh dei diecimila gradi uno ma ire a detrae dei diecimila dieci che e quanto a dire , che divisa quella alieaga, alia quale si partano tali mobili, in diecimila parti it piombo arriver in terra restando indietro reban dieci, angi pur nove delle deite diecimila parti.

che altro e questo salvo che cadendo una palla di plom da una torre alia dugent braccia, trova che ella anticipera una 'eban di manco di qua tiro dita Pescribano mille volt piu deir aria, a quella vescica cost Onna pes sο- lamente quattro volt tanto raria dunque alia intrinsecae naturale velocita deli eban detrae de mille gradi uno ma quella, che pur della vescio assolutamente arebbe stata Pristessa, laria ne toglie delle quatim parti una aliora dunque che a palla di ebano cadendo alla torre tumerii in terra, a vescio ne aver passati iore quarti solamente. I plom, e tu grave deli acqua odici volle, a 'avorioil Oppio solamente P acqua unque alle assolute velocithloro, che arebi ero eguali toglie a piombo a duodecima parte, a tr avorio a meth neli acqua unque quando ilpiombo sar sces undici braccia, P avori ne avra sces sei. discorrendo con a regola, credo che troverem l es rienZe molio tu aggiusta tamente i sponder a colat omputo

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ehe a uel I di Aristotile. Con simi progresso troverem laproporZione ira te velocita de medesim mobile in diversi meχχ fluidi paragonando non te diverse resistenge de meZZi, Ma considerando gli eccessi di gravita de mobile sopra legravita dei meZZi v. g. lo stagno e mille Volte tu grave deliinaria, e dieci tu deli acqua adunque divisa la velocita assoluta delI stagno in mille gradi, et I aria, che glie ne detrae a millesima parte, si vovera con gradi novecento

sendo che P acqua gli detrae solo a decima parte delia sua gravita est artara millesima. Post u solido poc piu grave detracqua, qua sarebbe v. g. il legno di overe, una pallade quale esando, diremo, mille dramme attrettani acqua nepesasse novecenis inquanta, a tanta aria ne esasse due emanifesto, che post checla velocita sua assoluta lasse di mille gradi in aria resterebbe di novecent novantOtto, mari acqua

solamente di cinquanta, attes che P acqua dei mille gradi digravita gliene toglie novecent cinquanta e gliene lascia Ol mente cinquanta tal solido dunque si,uoverisbe quasi venti volt piu velocemente in aria che in acqua, si come r eccesso della gravit sua sopra quella deir acqua e la vigesima parte delia sua propria. qui Ogli che consideriamo, chenon potendo voversi in iis eli acqua se non materie iugravi in specie di ei, e per conseguenZa per moli centinata di volt pii gravi detraria, ne ricercare qua si laproporgione delle vel iiii loro in aria e in acqua possiamo senEa notabile errore sar conto che r aria non detragga cosa di momento alia assoluta gravitii, e in conseguenga alia assoluta velocita di tali materie Onde peditamente trovator eccesso della gravita loro sopra a gravitii detracqua di remora velocitii loro per aria alla velocit loro per acquaaver a medesima proporrione chera loro totale gravita al-r eccesso di questa sopra a gravita deli acqua. Per sempio, una palla di avori pes veni Once, attrettant acqua peSaonce dictassetie adunque a velocita deli avori 3 aria alia sua velocita in acqua hirossimamente come venti a re. SAGR. Grandissimo acquisi h latio in una materia per

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se tessa curiosa e Bella quale, a seneta prositio, o molle volt affaticatara mente ne ancherebbe altro per potere anche praticare queste speculaZioni, se non it trova modo di

pote venire in cognigione di quanta si la gravit detrariarispeii ali acqua ei in conseguenZarati'alire materie gravi. SIMP. a quando si trovasso che P aria invece di gravit avesse IeggereZZa, che si ovrebbe dire degli avult discors per altro modo ingegnosisSΑLv. Converrebbe dire che iussero stati veramente aerei, leggeri e vani. a vorrete o dubitare se laria si grave, mentre vetera test chlaro di Aristotile che P asserma , dicendo che tuti gli elementi anno gravita, anco raria tessa segno di be sοggiugne egit ne e chera Otro nato Pesa tu che gonfiato. Sio Che ritrois pallone Onstato est iu credere ioche procedesse non a gravit che si neIr aria, a ne molli vapori grossiora essa mescolati in ueste nostre regioni hasse merce dei quali dire i che cresce la gravitii detrotro. SALV. Non Orre che o diceste voi, e molio men chel saceste dire ad Aristotile, perche pariando gli degli lementi, e volendomi persuadere che relemento detraria e grave sacendomelo velle con resperienga se ne venire alia provae mi dicesse piglia unistro ei empti di vapori grossi edosserva che i suo pes crescera i gli dire che piu ancora peserebbe chi impisse di semota Maraoggiugnere dum, chetali sperienZe provano cherae semole dra vapori grossi songravi, a quant air elemento deir aria rostere ne medesimo dubbi di prima L esperien a dunque di Aristotile e buonae a proposiZione vera. a non dire gia cos di certa attraragione res pure a signo di un a filososo, det quale non mi souviene' nome, a s che Pio letta, ii quale argomentar aria esse piu grave che leggera perche tu factimente portara gravi ir ingi chera leggeri ait insu. SAGR. Bene per mi se Adunque per questa agioner aria ara molto tu grave detr acqua , avvegnache tuiti gravi son portati tu aciImente ingi per aria che per ac- qua, o luit i leggeri piu agevolmente in questa che in quella,

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