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AppENDICE APOLOGETI A. 9 neli' utero, parisca nello stesso tempo te affeZioni me desinae, che si patis cono dati a madre , ma perche acagione deli' organica disposiZione dei corpo simile alla disposiZione dei corpo materno , ii bambino pure
senta a comuoversi da' sensi, e portar si a quelle stesse cosse , verso te quali si sente a commvoversi , eportarii la madre. In tergo luogo, perchst questa ob-blaetione della morte dalia madre si do urebbe an nove rare tra te oraZioni, che I Autore stes confessa po- ter esse re ajuti a rice vere it ri medio , non it rimedio quali si furono te orae ioni insegnate da S. Car-lo Borromeo, da S. Francesco di Sales, da Gior Gersone.
Per soddisfare a tal forte di dissicotta , alle quali
Vengon dietro tui te te attre, preghiamo it Chiarissimo Censore n ostro, che voglia porre piu di attenZione nello e faminare te opere, prima di condan narie alia censura. Chi pol rebbe mai negare, che i bambinichius iaeti' utero ino astatio incapaci δ' intelleZione , di voligione, e di locu Zione , se queste si prendano
format mentes' Chi avra mai l 'ardire di combattere , che te immaginagioni della madre non agis cono ne lfeto, che per Virtu meccanica, e produrre i suoi effetti per mereto gli spiriti animali ) nel corpo organico, e che ii bambino sente per una con si mi te disia posigione di organi commvoversi da' sensi , e portars1 a quelle medesime cose, Verso te quali sente a com-m voversi , e portar si la madre t Ma che t Qualora la
te dolore di poter facit mente perdere ii suo bambino senga battesimo dentro rutero, e offerisce viva- mente, e fortemente la di tui morte, se accadesse net seno, a Iddio in contestaZione det battesimo: non pubameno dati a prima DissertaZione sotio la pag. 63 segg. che nelle tenerelle fibrille dei cerebro dei bambino si facciano quelle stesse commoZioni degli spiriti animali, che dalla vivida, e veemente passione si sono fat- te nelle omologii e fibrille dei cerebro della madre; e
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98 APPENDIX APOLOGETICA ter & animam , fieri non potest ex eadem Dissertat. sub pag. 6 seqq. quin mechanismi ope eamdem sensationis , imaginationis passionis affectionem pro eo tempore experiatur anima pueri , ac experta est mater hoc tantum discrimine, ut alibi innuimus, quod mater intelligat quod sentit , velit , quod patitur ; puer Vero intellectionis , ac volitionis pro eo tempore impos, affectiones illas, quae, si capax esset, eum ad intelligendum & volendum inducerent,
praecise sentiat. En itaque , ubi ex cursu , occursuque caussarum naturalium nequeat puer vires inditas ad egressum eXerere , ac mortem debeat subire , aliunde vero praegnatio altera naturalis caussa impediat modo su
perius dicto ablutionem: a En, inquam, anima pueri , quae a corpore divellitur , ea divellitur affecta sensatione , imaginatione , ac passione , quin
tamen noverit , quibus assiciebatur anima matris . Quemadmodum autem anima matris assiciebatur format i ter vivido , ac vehementi dolore de pueri am- missione in utero sine baptismate , ac vivide , &vehementer Deo ejus mortem formaliter offerebat in baptismi contestationem; ita non est, qui ex prima Dissertatione velit temere a nobis judicari, eOdem vivido ac vehementi dolore affectam esse animam pueri , re ab illis vehementis desiderii commotionibus excitatis in matre , quae , si puer intelle in ioni s , dc volitionis esset capaX , eum dirigerent ad formalem baptismi contestationem . Hinc ejus mors ex se indifferens , harum sensationum vi, determinatur ad naturam mortis , quae virtualiter contestatur baptisma , quo mater affe
ctam se esse intelligit , ut ei appetat formaliter .
lio videatur distingui non debere a cursu , ct occursu caussarum secundarum viresiimpedIentium ad egressum ab utero cum puer , qua vel intrinseca caussa eum e vita ab ripiente, clausus maneat in utero , altera dicitur esse caussa relate ad
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AppENDICE APOLOGETICA. 99 per legge di commergio tra it corpo e l ' anima , non puo ameno dati a stellia Differt. sotio la pag. I segg. che t 'anima dei bambino non sperimenti nello stemo tempo l asterione stes a di sensagione, di imaginagione, di passione, che sperimento la madre: con que sta differenga sol tanto , che la madre intenda ciochesente, voglia ciboche patisce; ma ii bambino, impotente per quel tempo a intendere , e a volere, non altro precisamente senta, che quelle amerioni, che se capace fosse, to porterebbero a intendere, e a Volerecto che intende, e V uole la madre. Ecco per tanto, qualora per cagione delia occorren-Za, e concorrenZa delle cagioni naturali , ii bambino
non pub spiegare te forZe ad uscire dati' utero , made e Loccombere alia morte; e la gravidanZa alti a ca-cagione naturale impedisce t 'abiurione ne i modo dis pra es posto alia pag. 161. numer. XII. e pag. 34Znu. ΙΙ. Ecco, dissi, i 'anima dei bambino, che si distacca dat corpo , vi si di stacca commosi a da quella
sensaZione, immaginaZione, e passione , senZa conoscerto, da cui commossa era i 'anima della madre . Sic come pol l 'anima dellaimadre commossa era formal- mente da uia vivido, e veemente dolore di perdere ilbambino senZa battesimo dentro P utero ; e vividamente , e veementemente offeriva la di tui morte a Dio in contes agione det Sacramento: cosi ne avviene d alia prima Dissertagione, che dallo stesso vivido, e ve emente dolore ne sta commossa l'anima dei bambino, sen-Za pero conoscerne la qualita: e da quelle commoZioni di desiderio eccitate nella madre stellia, te quali, se capace fosse di intellerione , e voli Zione to porterebbero ad una formale contestaZione di battes1
mo. Quindi la di tui morte per se stessa indifferente, diviene in foreta di quelle sensarioni stesse , chesperimenta la madre, diviene, dico, una morte, checon testa virtual mente quel battesimo , che la madresi sente vivamente commossa a desiderargii format men-
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aco APPENDIX APOLOGETICA atque e X remedii necessitate ratio postulare videtur , ut a Deo sit acceptanda ; quatenus mors , quae a corpore separationem e X hibet animae , quae dolore matris filium sine baptismate ammittentis fuit affecta , atque cum matre experta est sensatio
nem voti baptismum suscipiendi ; Quod si non in
telligat formal j ter quod sentit; nec formaliter Velit, quod patitur: intelligit, ac vult virtualiter , iis affe-etionibus moriendo affecta , quas formaliter intelligit , ac vult mater I cum his pueris ame-etis iis deria, quibus mater, commotionibus applicari commode possit id , quod Chrysologus pueris morti
traditis ab Herode. Constentur Baptisma tacentes , ne scientes pugnant , vincunt infra i , moriuntur inconscii , gnari tollunt palmas , coronas rapiunt ignorantes . Vide
pag. 176. seqq. Nonne pluries dictum a nobis, sensationem vulneris inflicti mulieri praegnanti in odium fidei , ct sol maliter ab ipsa cognitam , ejusdem fieri generis virtualiter in foetu intra uterum delitescente , & quidem etiana si Tyrannus non dirigat serrum in puerum; quo fit, ut sicut e X actu formali fidei , & justitiae fit martyr mulier praegnans s ita ex actu fidei , & justitiae virtuali fit martyr filius in utero decedens; a9 unde ejus mors ex se indi Te
Ten S, a communicata sensatione matris determinetur ad naturam mortis contestantis virtualiter fidem l Nonne hoc idem exposuit nus de morte SS. Innocentium p. 186.&in hac Append. apologetica p. 48.& γO. Nonne & ipse CL Censor fatetur metaphorica loquendi ratione In
perdiderit animam suam propter me , inveniet eam , existimant non
nulli nullam fieri mei confessonem
a pueris , intra , sive extra ute rum , morti in odium fidei traditu . uod advertans tamen est nectile
quod si eorum confessio formalis di- cnda non fit, virturii ter includii tur in eorum morte , habito indicio abl odio oranni. Hinc Ecclesia ait : Non loquendo sed moriendo confessi sunt.' Matth. Io. 32. Qui confitebitur me coram hominibus &c. Qui perdiderit, D propter me , quod consci Mnem includit; unde vim summam 1 habet comparatio.
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ΑppΕNDi CE APOLOGETICA. IOIte, e clie per necessita di rimedioivi ha ogni fondamento a credere, che per tale sia accellata da Dio; perche morte, che deriva dalla separagione dei corpod' un anima, che ha sentito colla madre it dolore de L la perdita tenea battesimo, e colla stessa madre ne hapro vato gli emetti dei desiderio di riceverto ; che se
non conosce cio che sente , se non vuole cio che desidera format mente: lo con Osde, to desidera morendo virtual mente, perchb sente , cisi che intende , eivvole la madre sormal mente ; potendo si attribuire a' bambini , che muojono commossi da tali amentoni
consimili a quelle della madre , cio che ii Cris
logo va decantando degli innocenti falli trucida re da Erode confessano ii baltesimo tacitamente , non
li muhono , ignoranti tolono te palme , e senza saperto rapiscono te corone. Si Vegga alia pag. IIJ segg. 233Νon abbiamo piu volte detto , e giovera ripe terio, perche dat dotio Censore si comprenda chiaramente ii sentimento nostro, che alla sensagione delia ferita data alia donna incinia in odio della sede, e format mente dalia stessa conosciuia, si forma una consimile sensagione dello stesso virtuale genere net setochius o ne it 'utero, quantulaque ancora it Tiranno non diriga it serro a dari la morte al bambino ; onde sicco me per mereo deli 'alto formale delia giustigia , edella sede si ita martire la donna incinia r cos permeetro della sensa Zione comunicata at figlio, che dee contenere lo stemo alto della giusti Zia, e sede virtuale , si fa martire it figli uolo, che inuore neti' utero ; per cui la morte dello stemo in se considerata indifferente, si determini per meZZo la sensaZione comunicatadalla madre ad una natura di morte, che contesta virtual mente la sed et Non abbiamo es postolo stemo della morte de'SS. Innocenti p. 187, e in questa stessa Appendice Apologetica pag. 49. e pag. II. Lo stemo Chiari L simo Censore non consessa, che in termini di parta
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AppENDIX APOLOGETICA nocentium mortem ex odio Tyranni appellari fidei
consessionem ; & assimilari fidei Christianete , quam
profitentur infantes, qui ante usum rationis baptizantur , & moriuntur : quae fides sane non format iter , sed virtualiter ab iisdem profitetur j Hinc sicut signum virtualis fidei in puero, intra uterum decedente ex odio Tyranni in mulierem praegnantem, prodit a sensatione vulneris ab eodem Tyranno inflicti mulieri praegnanti, & ab eadem per communicationem a fleetuum transmissa in puerum ; &ut signum virtualis confessionis fidei in pueris, ab Herode morti traditis, prodit a sensatione vulneris realiter infli dii in corpore puerorum a Tyranno in odium ejusdem fidei; ita, quid unquam impedit, quod non assertive , sed opinative dicamus , signum virtualis contestationis baptismi, in pueris intra uterum decedentibus, existimari facile posse a sensatione timoris , & doloris matris formaliter exoptantis baptisma ejus filio decedent i O quae sensatio per communicationem asted tuum transmissa in filium decedentem , ejusdem mortem ex se indifferentem determinet ad naturam mortis contes antis virtualiter
baptisma quatenus licet Infans non intelligat for. maliter quod sentit nec formaliter velit quod patitur: quantum tamen est ex natura sensationis ,& passionis , nisi aetas impediret , intelligere , &velle deberet , quod sentiendo , & osterendo intelligit , ac appetit mater : hinc non intelligendo , non loquendo , sed moriendo , contestetur virtualiter baptisma Z Veniam petimus , si eadem pluries a
nobis repeti videantur noverint necessitatem urgere , CX toties repetito , non immutato Censoris dissicultatum pondere.
ta , quod sicut sensatio Muin ris communicata hIs pueris ab odio Ioranni , moriis naturam immutare potuit in mortem contestantem virtualiter
desiderii communicata faeitii a matre ex voto baptismi , ejusdem farius
mortem immutat in mortem virtualiter contestantem baptisma.
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AppENDICE APOLOGETICA TO3re metas orici la morte deg Innocenti dati odio dei Ti-ranno si appella confessione delia fede; e rasibmigliar-s1 alta sede Cristiana, che professano gli infanti bat teZZati prima deli 'uso della ragione, e muojono: laquai fede non sit professa certamen te da essi formal mente, ina virtuas mente i Quindi siccorne ii segno della fede virtuale in uia bambino, che muore netl' utero per odio dei Tiranno verib la donna incinia ,e d alia stema per la comunicazione degli a stetit iras messa nel bambino; e sicco nae it segno della confessione virtuale delia sede ne' bambini falli mori re da Erode, deriva dalla sensagione delia ferita real mente inserita ne i corpo de bam bini dat Tiranno in odio delia stema sede: Cosi, che cofa impedisceimai, chenon asserendo, ma opinando, dici amo , che ii segno di una virtuale contes agione det battesimo ne bam- bini, che m uolono ne i seno delle madri, si posta facit mente argui re dati a sensarione det timore , e deldolore della madre, che desidera format mente ii bat-tesimo at suo bambino, che muore la quat sensa-Zione tras messa per comunicarione di astelli nel si-gli uolo mori bondo, determini la di tui morte, per sestessa in disterente, ad una natura di mori , cheCΟΠ- testa virtual mente ii baltesimo; in quanto che quant unque l' infante non intenda format mente clo chesente, nε format mente voglia cib che patisce: pure,perchb d alia natura della sensarione, e delia passione , se la eta non to impedisce , dourebbe intendere , e Volere cio , che sentendo, e offerendo intende , e desidera la madre: quindi non intendendo, non Partando, ma morendo contesti virtual mente i libat tesimo ' Chleggiamo per dono , se sembri , che piuvolte ripetiam o te stesse cose ; vedra ogia uno esse rea cio cos retti dat tante Volte ripetuto, e non Can-giato pes o delle diis colla, che vengono promosse .
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Cum Ecclesia itaque ex verbis Christi Domini Ioe3. statuerit: Nemincm introire posse in regnum caelorum , nsi renatus stit ex aqua , is Spiritu Sancto ; Hoc autem intelligi cum Sanctis Patribus voluerit vel in re , vel ex necessitate in voto . Aliunde opinio nostra pro pueris in utero decedentibus determinare
ex dietis intelligatur remedium , baptismi votum in ipsa tantum morte includens : hoc discrimine ab adultis, quod isti moriendo, quia moralis in ipsis requiritur dispositio , sentiant a se votum elici formaliter ; illi in quibus nulla , sal tem formalis, requiritur moralis dispositio , nisi peccati emundatio contrasti
per propagationem , sentiant moriendo a se ex affectuum matris communicatione votum elici virtualiter : quid unquam quod impedit , saltem ex natura sua, totisque, quibus innitur , rationibus Ualidum reddi posse ejusmodi remedium , cum non assertionem , sed opinionem tantum exhibere judicemus e contra id quod clarissimus Censor ut videatur palmam prίeripuisse , falso ait : Blanchius
Oero certum nobis pollicctur suae orationit effectum in sua Disser latione pag. SI Miracula Oreo poscit Blanchius . in imo ετ monstro a portenta pag. I 8. . . . . EN quocumque principio Blanchius quamlibet extorquet Dei in- Oitam illationem pag. 6O. Blanchius doctrinae a
se tradita es immemor , Θ nulla negotio in contradictiones incidit pag. 64, cum si res, semoto partium studio , ac ingenuo Veritatis amore, eXpendantur, in Censorem ipsum potius debeant detorqueri. Neque reprobare nos Velit , quod detorqueamus ea verba : Nisiquis renatus &c. quia non comprehendi debere in illis verbis pueros in utero decedentes opinamur. Si enim sub illis verbis non com
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Avendo per tanto stabilito la Chies a dalle parole di Cristo in S. Gior at 3: Che ni uno puo entrare net
regno de' Cieli, se regenerato non si a di acqua, e di Spirito Santo; E avendo voluto, che cio s' intenda co 'Santi Padri, o real mente, o nelle est reme necessit col desiderio se la opinione nostra determini per libambini, che mirojOno neli utero, uia rimedio, chenella stessa morte per capo di necessita racchiude ilvoto det battesimo: con tal disterenga dagli adulti , che questi morendo debbano eccitare tal voto formalia mente, perchis si ricerca in essi la morale dis posiZione; sia per quelli abbastanZa , che per la comunica-gione degli asthiti lo sentano in s. stem morendo virtual mente, polche non vi si richi ede in essi dispoligione , ab-meno format mente, morale,a cancellare it peccato contratio per propagaZione : che vi ha mai, che appoggiati a tante ragioni, Possa non rendere valido uia tal ri medio; mentre lo Propongni amo, non come un asserZione , mauna opinione, contro a cio, che per di most rare diaver ottenuto la palma, asserisce falsiamente e qua ela it P. Bias nella sua critica Dissertagiones dicendo II
Bianobi pol ci promerte certo efello della sua orazione , pag. 37. Ricerca por miracoli it Biancbi, anzi mastruosi portenti , pag. 38 . . . . Da qua ivrelia principio ii Blanchi netraraei orTatamente illaAioni e pag. 6O .... a Bianc bi ἡscordepole della Mitrina da se proposta , e s' involae sen-za piis in coniraddizioni pagi n. 64 mentre se si vo-glia esseminare la cosa sἡnZa impegno per una pia,che altra parte, e per puro amore delia verita, tui to cio rivolger debbas contro lo stesso Censore. Ne ci voglia ri prendere it P. Biasi, che stravoglia-mo it senso di quelle parole: Se alcuno non sara rimatodi acqua ecc. perche samo di opinione, che dentro aqvelle parole non si abbiano a comprendere i bambi
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1o5 APPENDIX APOLOGETICA prehendimus hos pueros pro tempore, quo clausi manent in utero, quo ad praeceptum suscipiendi baptismum in re a) eos tamen comprehendimus, si morianturi, sub lege moriendi in con testationem baptismi , non per actus formales, quorum sunt impotes, sed per actus virtuales vi communicationis affectuum matrem inter & foetum. Existimat Censor
nostras retundere rationes variis habitis compagati nibus : quia vero nobis non vacat in tot tantisque
supervacaneis tempus terere ; sat est invicte probasse praeceptum renascendi eX aqua &c. realiter ,
referri ad natos e X utero , non in utero , Ut Rpag. 198. n.XII, & legem baptismi in re non disterre ab iis legibus , quae traditae sunt pro utentibus ratione ς sicut enim nemo dicere audebit, legibus pro iis traditis , qui ad usum rationis per- Venerunt , eos quoque subjici , qui usum rationis nondum sunt adepti ; ita lex baptismi in re pro iis, qui nati sunt eX utero , non cadit supra eos,
qui extulero nondum prodierunt , ac tantum nati sunt in utero ; quanquam enim regeneratio spi ritualis per signum aquae facienda , quae sane sine egressu pueri ab utero redigi ad actum non potest, neminem excipiat ; e X his nullum excipere est intelligenda , qui huic legi subjici valent : intelligendo quod caeteris applicetur eo , quo meliori fieri potest modo, juxta praxim Ecclesiae , & mentem SS. Patrum circa caetera sacramenta , aliaque praecepta , cum ad impossibilia nemo teneatur. Videantur eXposita pag. 198. XV. 2 . not. b a U4.
XIV. not. b) seqq. Neque est, quod, ut videatur palmam praeripuis
a , Si mocabulum omnis in Sacris litteris non semier omnes , edi singulos comprehendit, ut ab eruditis divinarum Litterarum interpretibus observat noster censor : quare mun ea merba : Nisi quis renatus
suevit ex aqua o c. quod idem es lac dicere : Ii omnes , qui renati l
dere omnes , s singulos , pueνos quo que intra a3erum' Noster Censor , sub merbo omnis , omnes,st pngη-los comprehendit , dum ei ιonfert nostri reprsbandae opinioni ; quod flet non conferat , non omnes o sin gulos comprehendit.