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cigio de' Ponti se ali ; e non essendo Vescovo, ma Prelato inferiore coli' uso de' Pontificali , sara sospes o per sem pre dati' esercietio de' medestini, e non avendo l' uso di essi , come pure qualunque altra Persona costituita in dignita, per sem pre sara sospesa dati' esercitio deli 'UT-zio , o de' suoi Ordiui.
Vercelli a7 Giugno 3832. Di pendendo in gran parte ii ben essere religioso dei Fedeli titilla
regolare disciplina cd esemplare condotta dei Clem, Not abbiamo riguardato questo come it principale oggetto dei Pastoral Nostro Mini
fileros e Chiamati appena a reggere questa Metropolitana Clitesa, subilole Nostre Premure si rivolsero per vegliare sui tenore di vita dulle lo-Dere pianti celle che vanno ercscendo atrombra det Santuario, ei te dei Cliteriai. Ora che compluto Panno scolustico si alloniana rono quasi tuiti dat nostri ocelli per recarsi in seno alle loro famiglie, Nol ne provi amogran Pena, ne Potre nmo abbas tanZa sui conto loro ossere tranquilli . se non sapessimo , che alia cura ed alia vigilaneta li commetti amo deirispellabili loro Pastori. Sicco me pero . edotii da giornalicra sperieneta, Don tanto di rado succede, che un momento solo decida dei piu importanti assari, e che basta una sola in avverteneta per perdere it frutio alle volte di una inti era carriera, quantunque laboriosa e distinia: Cosl, non os tante che Staino intima mente persuasi, che i MM. BR. Signori Parrochi non perdono glammai di vista ua tanto oggetto; nulla di me nopcro per quella viva sollecitudine, obe Ci deo star sissa continua mente vult' aut ino, Not non possi amo, a norma di quanto si a pratica rono i
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Nostri Antecessori, e speciaImente Monsignor Grimal di di sem pre grataericordanza , nou raccomandarii loro calda mente, richi amando alla metu orta dei Sig. Parrochi l ' aurea Cireolare da quest' ultimo pubblicata xl l 6 siusno i 8 ι9 per accendere net Chierici un vero spirito ecclesiastico, e per formarii alia pieta, allo studio, ed a tutio quello che diret tamen te riget te I 'eccellen 2 a dei loro stato.
Egli e appunto per questo, M. ' R.'' Signore, egit ἡ appunto per nulla perdere di quanto si δ ottenuto si nora, che allo zelo di Lei rac-
eomaudianio energicamente in Gesu Cristo questa piu scella porgione dei Nostro Gregge. Concorra Ella per quanto te e possibile a coronarei nostri voti, onde non permetia glammai , cho it loro es teriore contegno, ed ii loro vestire si a equivoco ed in deciso tra it secolare e l'Ecelesiastico. Troppo alta mente ri prouasi dat S. Concilio di Trento que-st' iudegna condotta di tenere uti pie de net secolo e l' altro Dei Santuario: Tanta aliquorum inMaluit temeritas, religionisqus contem plus , ut Propriam dignitatem et honorem claricalem parvi ρendentes , ωestes etiam deferant publico laicales, Pedus in disersis ponentes, unum in diuinis, alterum in carnalibus i . Eppurcio uel loro partare, ne lloro conversare, net loro operare niente vi Sia , che possa altrui pro-vare, o sar cadere sospetio, che nutrano ita capo ide e vane e di mon do.
I loro abiti statio decenti e neri, con collare e cappello ecclesiastico; e segnata mente ne i di sestivi non ometiano mai I 'uso delia veste talare. Ititervenire alle sante sun zioni della Chiesa: catechizzare i sanet ulli :ascoltare quotidiana mente la S. Messa: adorare la SS. Eucaristia, ac compagnaria Ogni quat volta si porta agit in sermi : frequentare i Sacramenti due volte at meso per lo meno , e nelIe principali Solennita, sono pure tui te cose di loro do vere in dispensabile. Inoitre vos iamo, eho di proposito attendano ait' ora Eione massimam cute mentale. Se uuChicrico nou e uomo di orazione , in vano tenterobbe di provarci lasua voca Zione a questo stato. Per lo che doura est considare at suo Parroco i libri ascetici, dei quali avra sculta lettura e meditaetione, pari argite ne e consurirne, per pol poterne dat medesimo riportare a suo tempo uno speciale attestato. Iu breve tutio quello che tende a pro-
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m vovere, radicare, ed accrescere Dei Chi erici una pieta vera, sod , Permanente, qitello sara, di cui piu seria mente si douranno occupare.
Cost opina rono i Padri dui prelodato Concilio: Sie decet omnino Clericos in sortem Domini moeatos miliam , moresque suos omnes comPO-Πere , ut habitu , gestu , incrasti , sermone, aliisque omnibus rebus nil nisi graWc, moderatum , ac religisno plenum praeseserant . Di qual giovamento pero sar be ad un Ecclesiastico la pieta sonetata scieneta Egli e Divino oracolo, clie queste due germane si dianissem pre la mano, ae ohe i' una non *ada dat Paltra disgiuntat Cor autem rectum inquirit scientiam a . Quindi ni una meravistia, se ii Signore clitude Egli stes so di sua mano te porte det Santuario a coloro cliel' li anno riget laeta : Quia tu sciantiam repulisti, rFcIliam, eo ris Sacerdotio fungaris mihi. Ma come mal seneta Io studio acquistare la scienda
delle molle, sublimi e dissicili eose di Dioῖ Lo studio dunque debb'essere peli' uomo di Chiesa uti oggetto dei piu grande ritieuo. E siccomela scien ga e la piot. debbono sem pre di pati passo procedere; cos , conquanto Ssordo deo uti Chierico sar divam pare ii euoce di fauti assetii;
Cou attrettanto riem pier dee la mente di lumi celesti. It campo deli' Ecelesiastica seletiza e vastissimo, ne Si Pretende Cliedai giovam Chi erici tutio si percorra quanto s' estende. La ScienZa perisdulla sana morale, e delia sacra eloquenZa d loro assatio necessaria.
li pereste vosti amo clie dat Parroco prendano consistio di quali autori servir si debbano, per evitare di darsi allo studio di quelli elie sono onicito buoni o incito dotii. Λ questo sine frequenteranno la di tui casa, consuri ranno con tui circa i d bj , o disticol in che loro potessero oc- corrore , ed aflui renderantio conto dei glomaiieri studi: anai, onde ovviare a qualutiquo pretesto di dissipisione seu 2 a pero proibire loro ii douuto sollicuo , vogliamo pure, che a Diun Chierico sia lectio laassentarsi dat la Patria , massima mente Dei di festivi, senZa averno Prima Otte nuta espreMa licenza; ed allorquando verranno in citia, non Sara. loco satia huona, se nou saranno muniti di una lettera dei proprio. Parroco a Noi dirutta, comprovante i plausibili motivi rite polrebbero avere
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, In tanto V. S. M. ' Rev. comuni chera la presente Ogni anno nel principio delle Vacanto Estivo-Autunuali a tuiti i Chlerici esistenti nolsuo distretto Parrocchiale per loro norma ; prevenendoli, che indaruo avranno a Not ricorso per essere ammessi Del Nostro Seminario, o per proseguire suori di esso la carriera intra presa, se non Ci constera, cheabbiano essi minuta monte eseguilo i doveri che con questa vennero loro imposti. Si complacera pure V. S. di tenere uri registro, uel quale segnera igi ortii in eui i Chletici della sua Parrocchia si aceos teranno at sanit Sa eramenti, te mancande dei medesimi alle suuEioni Ecclesiasticho ed aiCatechismi anche legit time, sacendo pero Per queste un' osservatione alato notando la causa deu' asseuZa, qualora sia da esso Lei rico nosci utagiusta e vera. At termine Helle vacanae Ci tras meitcra questo registro unita mente ad una sede per clascuu Chierico, in cui si notera se abbia ademptuto esattamen te at preseritio di questa Circolare, e se si asi resolato da buan Ecclesiastico.
Vosia it Signore benedire te Nostre premure pel bene di questa Chiesa e dei popoli alla Nostra cura assidati , mentre pregandole dat
Exemplar En elicas Distolas do Mercurationibus Spiritualibus a SCongregatione nidemini Concilii interPretationi, et executioni Praeposita, ad uniserins Italiae, Insularumque adiacentium Episcopos dat
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eam praeeipuo studio incumbit, ut quicumque in sortem Domini vocati sunt, praesertim vero Sacerdotes, et animarum Rectore1, tum s erarum litterarum, divinarumque rerum scienti3, lim etiam vitae, morumque honestate caeterict antecellant, ae in omnibus iuxta monitum
Apostoli praebeant semetipsos exemplum bonorum operum in doctrinaici integritate, in gravitate. Cum etenim ipsi. sint sanctiora Ecclesiae .
membra , dispensatores m3steriorum Dei, Christiani populi duces etim agistri, mediatores. inter 'Deum et homines, lucernae super mydelabrum positae. ut luceant omnibus, qui tu . domo sunt; nihil est, quod . alios magis ad .pietatem , divinumque cultum accendat , quam illorum. vita, et exemplum ; omnes si quidem in ipsos, tamquam ut speculum oculos coniiciunt, ut inde sumere possim quod imἱ tantur. Porro .cum, diuturna experientiae compertum sit ad retine dam conservandamque Saeerdotalis indinis dignitatem, et sanctimoniam maxime conducere , ut Ecclesiasti et .vici, spiritualibus Exere uis aliquando vacent, quibus quidquid sordium de mundano pulvere eo tractum est eommode . detersit dr, Ecclesiasticos spiritus reparatur. , mentis auies ad divinarum rerum. contemplationem extollituc, reete sancteque vivendi norma vel .. instituitur, vel confirmatur; proinde Sanctitas Sua. pro eximio , quoslagrat , omnium salutis zelo, vehementer ex*ptans ,. ut Pium hoc , et saluberrimum' exercitiorum spiritualium opus ubique locorum magnopera frequentesve, ac vigeat, univer os Patriarclias, Arctiiepiscopos, Episco Pos, caeterosque tum Italiae, tum etiam Insularum adlaeentium ordinarios enixe admonet, ac o Domino hortatur, ut illud' in sua quisque Dioecesi, quo maiori poterunt conatu, et studio promtavere satagant ppraecipue vero iis districtu iniungit,. a praecipit, ut quae. dudum sanctιmem. In noeentius XI P. II. per En orclicam Epthtolam a Sacra Congregalione Episcoporum et RegularIum Consultatio uibus praeposita, ast universos Italiae , Insularumque adiacentium Episcopos datam die si octobris i 68 a. quoad huiusmodi spiritualia exercitia a singulis Clericis
decem dierum spatio antequam ad Sacros Ordines assum avitur peragenda mandavit, exacte, ac inviolabili levi observarr,. et exequi curent, et quos iisdem exercitiis per atiledicti temporis spatium minime operam dedi sie eosnoverint, a Sacra ord; natione repellant penitus, et arceanti Prae- terea. Sanctitas Sua eosdsm ordinarios admonet, et hortatur, ut . seu-'
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ctu, qui sane uberrimus ex praedictis spiritualibus mercitiis percipitur, opportune prvosito ac explicato, universos ex Clcro sibi subiecto, sed praecipue animarum Reetores, Consessarios, Canonicos , aliosque Beuu-ficia tos.chori servitio adstrictos diligenter excitent ad eadem exercitia saltem semel in anno peragenda in domibus Buligiosorum Societatis Iesu, seu Presbγterorum Congregationis Missionis, si adsint, sin minus, in
alia pia, seu regu Iari domo ab ipsis ordinariis ad id designanda, et
approbanda. Ut a tem alaerius ad eiusinodi spiritualem secessum singuli conveniant, Sanctitas Sua omnibus praefatis animarum Rectoribus
Consessariis, Canonicis, Beneficiatis. aliisque Sacerdotibus et Clericis, qui per decem dies singulis annis eadem exercitia peregerint in domibus praelatis, ibique diu noctuque permanserint, ac inter id temporis
vere poenitentes et co essi Sacrosanctum Eucharistiae Sacramentum sumpseri ut, quoties id egerint, Plenariam omnium suorum Peccatorum indulgentiam ,. et remissionem misericorditer in Domino elargitur. Parochos . insuper per idem tempus semel tantum in anno exercitiis huiusmodi vacantes a residentia benigne absolvit; quod ip um servari prae- Qipit quoad Canonicos; Benesciatos, aliosque. personali residentia ObstrIetos, et Chori servitio mancipatos, quos nihilominus lutrari decemnit in thgros fruetus oti quotidianas suorum respective Canonica tuum et Beneficiorum distributioues quascumque, perinde ac si choro, divi pisque ossiciis personaliter interessent, dummodo tamen eadem exercitia peragant, obtenta prius. ab ordinario licentia, a quo nullatenus conis cedenda erit Adventus et Quadragesimae tempore, ac in solemnioribus sestivitatibus, nec unquam omnibus simul Canoni eis, aliisque choro inservientibus, sed eo adb4bito modo, ut chori servitium nequaquam intermittatur, et quoad Parochos, idoneis prius subrogatis oeconomis ab ipsom et ordinario approbandis, qui animarum curam laudabiliter ad- mi uistrent. Mandat insuper Sanctitas Susti ut hae litterae publicentur. in ista Diodeest, et in Cancellariae registris pro perenni eorum quae in illis continentur, observantia describ nlur, et ad hunc sinom quolibet triennio caram publicatio imrosterum renovetur. - Quae omnia ita diligenter ab Amp. tuae vigili providentia ac pastorat i sollicitudine praestanda fore confidit Sanctissimus, Pater , ut a Sanctitate Sua laudem. a Caelesti vero honorum Retributore condiena
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praemia valeat promereri , et Ampl. tuae copiosa Divinornm Chari malum incrementa ex animo Precamur Ampl. Tuae. . Dati Romae die r. seb. I IO
Uti Frater B. Chan. PANCIATICUS Praes.
DELLA S. CONGREGAZIONE DELL' IMMUNITA'
Seritia ae ordine di Sua Santitd si i4 giugno i 823 tali Ordinarii delia ooeest dei Regii Stati di terra frema.
Primo -- Chiam ato I' Ecclesiastico a deporro innaneti la Curia Laica in cause civili e criminali di sua competeneta doura questi prima diportarsi ali' invi Io chiedere it permesso ali' ordinario, ii quale lo ae- Cordera . . . colla Iegge che nelle cause eriminali Deli' atto deli' esa medebba constare dei permesso dati' ordinario rilasciato. Secondo Gli ordinarii autori χZeranno Dello stesso tempo l' Ecclesiastico da esam inarsi a Poter emetiere avanti it Giudice Laico Dello cause di sua competenga come sopra si civili che criminali ii si uramento de meritate dicenda Lacto Pectore more Sacerdotali, dovendosi uelle cause criminali premetiere dagii stessi csa minandi negli alti la protesta a sorma dei cap. Praelatis de Homicidio in sexto a preservadeli' irregolarita che polrebbero incorrere; ed osservare in simili casiluite te cautele di rispello e di riguardo ancile di luogo verso gli esa- minandi, scgua tamente se constituiti in digiti ta Ecclesiastica.
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DEI REGISTRI IN GENERALE. Art. iv Chiareaza nello serioere. Le parole tui te che si scri vo no negliatii devono essere formate con carat teri clitari E iacit mente leggibili , massime nelle coso essen Ziali nei Domi, e nolle date. I Domi e cognomibanno a scri versi in carallevi piu clitari e piu appa viscenti.
a' Notare ii nonio degli ini. A sine di xico noscere piu facit mente lepersone, cui si riserisco i 'alto, osortia mo i Parochi ad indicare olt rei nomi dei genitori quelli pur auelle degli avi , speciat mente doue si , .uo vano molle famiglie deli' is tesso cognome. 3' Le date in disteso. Tuite te date riclites te da si alti, ed.ogni attrache POSsa Oecorrervi devono sem pre scri versi in disteso soneta alcuna abbrevi azione, o non mai con numeri arabici. Le ore si accennerantio
dat mezrodὶ o dalla meetra nolle, e si avra per norma l 'orologio stanccse. 4' Ordine di datis. Nello stendere gli alti in cadun Registro de vesiosservare t 'ordine di data . . . 5' La si ma dei Parroeo. La firma dei Parroco , o di chi ne sa loveci, appie d' ogni atto e di massima necessita , senga di questa non sarebbo piu autentico l' atto. Nel caso ad unque che ii baltesimo O ilmatrimonio a' amministri da altro Sacerdote, si sara be usi menetione di Lui nel corpo deli' atto di battesimo o di matrimonio, ma tale attodovra stendersi e sottoscriversi sem pre dat Parroco o dat Vicecurato. . 6' Inites le sirme nollo stesso tempo. Tutin te firmo ricti teste dat lanatura dei diversi alti si devotio apporre contemporaneamento atreStena io De do' mcdcsimi, immedia tamen te prima , od immedia tamente dopoli initesimo o la sepol tura, ed immedia tamento dopo it matrimonio. e si tro no siletterati che ribbano segnare. Ove lal uno di quelliebe debbono sottoscriversi agit alti non sappia o non Possa Scrivere, deve formar di sua propria mano ii segno di croce ncllo Stesso sito, in cui dourebbe sottoscriversi; dopo ii quat segno it Paroco scri vera
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segno di N. F. nome, cognome e qualita di sposo, padre , dictita-raule, testimonio ec. 3, a qualo. dichiam non saper so non poter9 so
8' Mentione di due. Par echie in un atto. Nello stendere gli attis ui Registri Parrocchiati, ove si accenui una Parrooelii a diversa da quella in cui si sata l' atto, sara bene indicaria ool nome non solo dei santo a cui δ dedicata, ma con quello attrest dei pacse in cui si trova. 9' Certi uti di serisere eondannali. L' viso di abradoro te parole, disopracaricario, di scri verne at di sopis Q at di sotio, esti e assoluta
linente cotidan nato, Perche non avente carattere δ' auten licita.
IO' Correetioni e Postille. .Qualora occorra it caso di uno sbaglio nello scri vere, per cui debbasi cambiare qualch e Parota , si lirera una litica orthroti tale sulla parota inutile, in modo che si possa ancor Ieggere comestava scritia . per Memplo cosὶ: ML - . . Subito dopo la parota cancellata nia modo siaudicato , si seri vera quella che sata dei caso. -
ovo non si avi piu vacuo lusilesente si riporier con postilla a pied est 'atto flesso nel vano posto tra it corpo deli' atto, e te sottoscrinioni. ii ' Modo di fure le postille. Ogui altra postilla. cbe sar st douesseolire at predesto caso di cancellaetione , devest pur H portare net vario sit periorruente alle firme, E subito dopo di quella scri vere per esempio eosl: Si appro- la presente postilla indicata alta linoa tereta, oppure Si an Mano te due precedenti Postille , di etii la Arima e indicata alia
linea quartia, e lia seconda allia linea decima. ' . ia' Amro rione Milo cancellarioni. Avventost, cte come te postille. cosi anche te cancellagioni. si dovono approvare scri vendo nel vano dicui sopra in questi o simili termini: Si πρω .la cancellaetione deualinea Prima seconda o terea a seeonda det easo eollo parole sostitu resei neuia qui aseanti postilla - 'Si approυα la cancellatara delia linea terra, e que tia delia linea quinta instans eolle Parole sostituite a
Prima cancellaetione subito doμο la medesima , s la postilla murascrittasOstituita alia secongia eancellaetione, O viceversa a seconda dei caso. 33' Paroti stan ate, chs stans inutili. Le parolo stam pate , che nellaredaetione di certi uiti compa tono inutili si devono cancellare tirando uua linea orietzontale. addosso te med est me e non di solio ), e cio' in modo che Si. Possano ancor Iuggere, benche eancellate come al u' IO.
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is Depennamento dei ouotl. T vani' che restano tra te parole scri ite o te stampate net corpo deli' alto si devono riem pire tirando una linea retia dalla parota seritia a quella stam pata, per esempio cosi: fglio di
La stessa linea devest pure tirare per depennare i vani clie rimangono ra Ie parole ed ii margiae, ita modo che non vi resti pili alcuti vano vEI corpo doli' altoi -- 15' Modo di eaneellare gli alia malo redaui. ove sosse necessario ooonveniente di annulla re qualebe atto perchd male redatio , . od inutile elo si sara tinando duo lineo diagonali da una es tremita ali' altra delini'atto is tesso tu questa guisa X. Nel seno detristessa gasella, ed iis uti sito non intersecato dalle pr
det te diagonali, Μ approvera tale cancellamento adducendo ne la casione con iscrivore per esemplo eoia: - . II presente asto is stato cancellato per . . . .. Vi D sortituito evella che immediatamente di segue: N. X.
Si descetvera quindἐ r atis elle deve sussistere nena casella Segucule. 16' Modo di eaneeliare te caselle o figli Muoti. Le easste od i Agli. che per in avortenda fossem restati vuoti , come pure tuite te caselleo Agli ita eadua Registro ebe so pravatigassero sui si uir deli 'anno si devotio cancellare ua modo indicato neli' arti colo Precedente, tirando duo diagonali. da una es tremita ali' altra: desta ea sella o det lagito v uoto,
t ' Quando proretaersi di I li stan ait. Qualora i sosi det Registri
non Assero sum cienti per Ia, rispettiva an nata , non Sara permesso diaggiungervii i Agil mano ritti, ma doura it Parroco , cio prevedendo, . Ohic derne per tempo uu numero sume tento at Veseovo, e riceven dolidovra unirii col. Registro prima delit ultima pagina , onde conservare I ordine di. data ,, salvo . siet se di spedisca. un secondo Regium εepa
i8'Mo . registro. In ques s ultimo caso non man obera di . notare in uo canto dot frontis prato di Ogni' nuovo volume. il giorno In cui avra princἰ piato a vale sene in continuaetione deI ' Registro, e di clausurare pol anche deito Duovo Besistro. ia sne deli' anno, xtemplendo bxaecii dei verbale deli' ultima saeclata. . . .