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Mondo . Ed Osrvate se eost ἡ . Cres Udiola materia , dice Renato , pigra , ed informe ἰquindi impressole it moto. la sece in tre di siremti specie di corpi separare , Terreo , Celeste , e Solare. Piglia it nostro Scara faggio lo sterco , ilquale pud giustamente chlamaria materia prima er imprime ii moto , ed in ire differenti manierela modifica : Ia crusta esteriore unita insem colla polvere, ehe net voltolarsi per terra raduna .rappresenta la superficie de' Vortici,giaeehὰ lacrusta de' Planeti colla materia pio grotalana componesi ; la parte di meaeto composta tutia dipicciole granella , o globoletti , la materia dise-gna det secondo elemento . Nel meraci di questa ripone egii ii suo. seme , che da moto , calore, e movimento alle attre parti , siccome ilsole net merro dei suo Vortice opra, ed agisce.
Nella superficie pol det suo piceolo Mondo v egii di segnando colle sue mani tuiti i corpi celesti : poichὸ tenendo it volto fita es Gelo verisse Oriente v spignendo eo' sedi di dieito ilsuo globo verso occidente . Io mi contando lquante gran cose egii net tempo stes ne mo-stra i Colla siluaetion det suo corpo ne se conciscere ii moto proprio de' corpi celesti essere da occidente in Oriente : colla direrion det moto impreta at Microcosmo ne is viaere ii moto apparente, o se vopliam pariar con Ticone, ilmoto comune di tu ita la machina celeste ecser da oriente in Oec denre . La figura Ovaledella sua pallotiola ne inlegna ques sis la curva
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ra delia terra . offerva inolue Diogene Laeretio , che lo Scarasaggio col suo moto ne di- nota anche l' obliquita deli' Eelittica . Chemeravi glia 4 dunque , che i savi dest ' Egitto per esprimere ii Monta , per esprimere Ia comversicine dei Gelo, per esprimera in somma unperseito Astronomo , ae altro Geroglifieo non sival sero, che dei nostro Insetto, come lo attesta Valeriano. Ma seguitiam la portentosa produ-Eione det nostro Eroe . Dopo avere egit perse-monato it suo Microcosmo lo nascon sottoterinra , ed ivi per lo spaetio di 18. giorni is lascia; PerchE , come Osrvano i Naturalisti, egit incomincia la sua grande opra neI novilunio ; eeNndo intendentissimo deI eorso de' Planeti,
ehe it periodo det moto Lunare E di quasi 1 8.
Marci, ehe 1' aequa 1 il principio universiae di
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lutae se eose at dir di OMero : Ωκ-άs , . -ρῶτον μὲν πάim' ἐγ ι ΘM. Ed ecco dimostrata ad evidenra nello scarafaggio e la Mecanica , e l' Α-stronomia , e la Fuica. Da lui apprese Cartesio Ja forminion det suo Mondo ; da lui imparo Kepleto l' orbita de' Planeti essere ellittiche ; Da 'lui tu insegnato a Picard e Cassinita figura delia terra essere ovale ; da lui su ammaestrato Talete a dire chel 'acqua era it principio universale; in tui vide Aristotele dalla materia prima esset composta Ogni cosar per lui scoverse Anassagora nello sterco la sua Omeomeris : Da lui finalmente , da lui se co-stretto Platone a chlamar la terra uia grande animale , cloὸ uia grande scara sanio . Ma che di- teste voi , se io vi secessi vetite nello scarasag-gio uia gran Medico , maggior di Esculapio, d'Ippocrate ., di Galeno 3 par che ciδ si impossibile , e pure ἡ certo : ε l'estremento, come, dimostra Ermanno Boetinue in un suo discorso, uno de' segni pili certi della costituetion det co umano οῦ la quantita , ii colore , la qualia dello ste rco sono te talamite , che diriggono lamente det buon Medico . Dunque se per ess r on Medico bisegna tan contemplare l' escrementi ; non essendo altro lo studio dei nostro
Inserto , che lo sterco un Medico eccellente e- i esser deve : tanto pili , essendo questi un granFilo se , un. celebre Matematico , come abbiamovedulo. Nes giova qui it dire, che lo scaraseg-gio non . paria'; e percid non pud etar Medico, ii quale tina thrae sua neue chiacchiare sonda .
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Poichε egli non esercita la Medicina in parole , ma in ratii ; dando se stesso per medicamento agit ammalati . Ed eccoci ali' ultimo punio delnostro Discorso , in cui dimostreremo l' utilit grande, che da Scarasaggi a noi deriva. E' utilissimo in vita questo animale , e chi no 'l vederGiacche col suo esempio continuamente ali' acquisto delle virili, alia persegione ci guida .i E' utilissimo dom morte, e ne san sede i libi tuiti di Medicina . I Scarafaggi cornuti servono per i dolori, e per i 'attrazioni de' nervi : attac-cati a guisa d' Amuleti ai collo degli infanti trattengono i' urina ; e negli altri sermano lasebbre quartana. L' olio , in cui sono stati immersi , serve per togliere ii dolor dati' orecchie . Soffocati nel mele , e pistati sono vn timedio efficacissimo contro l' Idro bia, at dir di Weikeardoriserito da Iunkero . Marcello de Medieamentis dice , che lo .Scatasegsio verde, ἡ tanto benefico acti occhi , che chi lo guarda attentamente , eipes . acutissima la vista ne conseguiste Dice Elmuliero at T. 4. Iez. 2. , che te corna de Scarafaggi potuerietetate sono efficacissime a facilirare ii parto alle donne : eosa per altro degna di rissessione, che te coma giovano alle donne. Nella Farmacopea Schroderiana al L1bro I. g. I ILp. 6 6. si legge , che i Scarafaggi Pilularj, te euilodi in particolare abbiam celebrate , cocii neli otio di lino, ed applicati colla bombace giovano mirabilmente in procidentia ani ; e me ladi loro potvere sia utilissima ad hamorroidas is
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sratificar quella parte , donde rico semio laloro origine , e la lor gloria . Dice ancora, chel' emplastro de' Scarasaggi sta un licum rimedio contro la peste. E per non sar veramente uri inventario di spectaria , bastera dire , che ogni nostro membro in particolare , e tutio
ij corpo in generale ne' pili dissicili, e disperati malori riceve da Scarafugi sicuro it rimedio . Per la quat coia, o Signori , avendo io dimo- strato , per quanto la deboleeteta dello ingegnomio ha poluto in un pelago cosi vasto di lodi vellere , questo incognito Eroe nobilissimo peri' antichita deli' origine, per la chiareara de' natali , per la grandeara degli onori, per Io splendore delle virtv r virtuosissimo peret,E perserto in se stesse, perchὸ posseditore di tutae te virtumorali, percha Filo M. Meccanico , Astronomo, Medico . Utilissimo final mente E in vita coli' esem pio , e dopo morte col suo corpo . Altro dire per me non saprei , se non che esser tui degno 'd' amore, d' imitazione , e di lode . E per to-gliere at Mondo qualelie pregiudietio, che mal a suo dis favole avess. , vδ dimostrario e pulitin simo , e bellissimo. Attenti di graaia, ed ho finito . Se uia uomo tutio pleno di odori , di prosumi, di acque distillate andasse , nὸ mai sen-ra questo arredo comparisse ; non sare e egliten uto per l' uomo it pili pullio che mai y Certoche si . L'odore , e l'unguento preetioso de' Scaraiani E lo sterco : Dunque andando questi sem-
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pre di sterco provisti, pulitissimi dire a buonaragione si debbono . NE vi lia chi torca d mu-so at nome di sterco : poicia siccome a noἱ ,e alla costituetion dei nostro corpo ε giovevole ,ed odoroso so sterco di eerti animali , ii quale non stagnano te pia pulite donne per veZZoLrtar seco : cosi lo sterco umano, i 'asinino, ilvino sin buom sensagione at nostro insetto . Anzi vi sono anche degli uomini a cui giovata puma, nuoce t 'odore: E, come attesta Al-drovandi, vi sono de' popoli, che non ibio fab-bricano collo sterco , ma in vece di Tonica in-erostano te mura delle loro case cogit escrementi . Dunque pulitissimo ἡ il nostro Marafugio; Dε sena ragione i Greci lo chlamano quasi , puro: perchὸ talia rosa e simili odori, che per lui sono immondirie , sta sem- pre lontano. Che bellissimo sia , meolo conuia amomento invincibile dimostrato : bellissimo ἡ il sole, nὸ vi E chi lo contrasti r lo Scara. senio at dit di Appione presso Eusebio , animmata est selis imago : Dunque ἡ bellissimo . V detene Ia deserietione. Ha lo Maraiauio la testa
adornata di rami, eome quella di Febo : ha uenta pitat , quanti gradi appunto eamniina ii Sole in un mese net et lico e retro it corpo δlarso , e ben Armato : d' un color nero, marisplendente, e che si accosta at ceruleo: il pet-to ὀ grande, e sermo : ogni parte dei corpo Ecoverta di risplendenti laminetae , aalche rassembra appunto Marte, quale ce lo deserive Ome-
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to, delia sua luce da Panopita tutio cinis , edormis. Puo viaersi cos, piu bella , e propor- di questa γ Οr dunque , se at dir di Virgilio: Gratiar pulero veniens in corpore virtus e amar dobbiamo la virili delio Scaraisg-gio net suo bellissimo corpo . Anai se amar dob-biamo te stelle, come la pili risplendente opera delia Natura, amat douremo ancora lo Scarafag-gio ; giacchὸ nella costellision d'Aquario risplen- Gono tre stelle eoi nome di Scaraianio dagii Astronomi deite. Deli l perchὸ non son io alsertunato te o di Ovidio , e delle sue Metamorfosi : non to pregherei io gia, che in Giacinto , in Ciparisso, o in Ganimede mi irasserinyrasse , ma in un Scarafaggio. Ho finito .
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D IsoFISTA PERICALLE, ACCADEMICO
In me elitare Evilla io riconosco , Or che mie voglie accendi , che al ben lente Fpron degli error miti nel ibito bosc0. iPer far lume at Ρensier torbido, e sosco Mostri di virili vera un soco ardente In questi eletti spiret , onde it pili Josco 'Ingegno illustrς farsi, e puro sente, Qual dom iunga oscura notae sucile ivago augellin det Sol nascente at rugi l A Splegar l' ali pian plano, e sciorre it canto erat 'io dei saper loro es dolce incanto Comincio a poco a poco ad esser samo , Ed a mutar pensieri, alti, e Parole. AL
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Destumi la Ragione , e oppressa racque ἰTanto ali' iniano cor quei volco piacque,
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SONEΤΤΟ-CIgno , che a soavissimi concenti Negli ultimi momenti it flebit canto' Muove, e a quel dolce incanto i fiumi attenti Sospendono, ed i venti it moto intanto; Usignuol, di cui tanto i bei lamenti Posson, se avvien, che allenti it suono atquanto Al duol, che cede at pianto , e a sue dolenti Note de' lieti accenti it pia bel vanio ;
Campo , cui pinge it manto un ει alto ameno; Flume, cui gonfia it seno vn blanco latte ;Fonte, orid'estono inlatae, e limpide onde. Planta, che manna asconde, o mel dissonde ;Son, COLETTi , inseconde idee non alte Cui det tuo stit si adatte, o agguagii ii meno.