Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum romanorum pontificum taurinensis editio locupletior facta cura et studio Aloysii Tomassetti, poi Collegii adlecti Romae virorum s. theologiae et ss. canonum peritorum.. Clemens 11. ab an. 1700 ad Innocen

발행: 1871년

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η Globrare e convocare ii captiolo. Ed in ei. olire alli delii salini penitenriali, man- tale evenso, elello it nuovo presidente. silpino pane ed aequa una volia. eelebri it ea plicio quatim anni dopo late v. Per ior via Ogni dubbio the potesse na- c,m .. meleriono, e cosi si seguili Poriline solito diiscere per i 'avvenire in torno a Gloro elie n ia, . t duo in duo anni. Lol quale ordine vostia moidelibano venire at capilolo per axeroi las imit mento che stano creati lulli li prelati voce ailixa e passiva secondo li gradie ossi riali e ordinali da un capitolo atrau et astutio, ordinia mo che at ea pilolo stanol ito. tro, e risi lii a mente da una dieia pone- lenuli venire si ' intrascrilii monaci, e non rate atrali ra. Ε dato ebe it presideule pas- altri: ei Oh il padre presidente, si visitatori fame a mi plior vita lanio vicino a dottaigli abali eolles inii d 'abbarie uni io, o che si

domentea terra, che non ei regiasse tempo unissem per i avvenire alia Congregagione,

a noli si e re it ea pilolo a 'prelati di Lotu har. si a li quali abbali collegiali die hiariam odia o pisi loniani, in lal ea so vos liamo chelessere, come sem pre e stato insino at pre-il padre vicario e li dua visitatori abbiano sente piorno. t abbate di S. Bariolo meo disaeolia di prolungare dello capit olo a qua- Ripoli. Item stano lenuli a venire sit abbati e D. ii . qni tis. rania piorni do po delia domenica, per inti- priori non eoilesiali, quali usi eli iam iam omare alli prolati elie velagano at ea pilolo elii lolari non lanis dasse suilose ille priorie alia erearions dei nuovo presidente; dichia-io abbarie. ma se ali re se ne aequislasserorando ebe ogni volia ii delio presidente alia Congregarione; die hiarando, de ili abbati venisse a morte per i ullo delio giorno inie priori titolari a vere la voes altiva e pas-della domenica terra per insino alle ore si va quani unque per quale he legit limo im ventiqua tiro inelusive, ii ii uoxo presidente pedimento nota risiedessero ne' propri lusthisi et erga intra dolio tempo di qua ran laide' liloli loro. Debbano pari mente venire algi orni dopo la terra domenica, e pereloieap toto ii priuri abaes ali, citio di S. Milolo-debbano emaro inlimali subito li padri as- meo di Novara, e di S. Benedetis di Vercelli senti, eoma s)h deito; ma raso che ii pre- e si almente is decano di vallombrosa, ilsidonio mori se dopo te venit quailro della inaestro di Passignano, ed ii proe uratore della ierra domen ira, uogliamo ehe in luoto generale di Pirenae. E a tuiti ii supraddotii

suo sueeeda Pahhate di vallo in brosa per vocali di voee altiva e passiva insieme s 'orvirario sino alia lena domeni ea dopo Pasqualisina che tini lamente rappresentino lulla ladi Bisurrerione prossima sutura. E in exen-is ongregarione e ivlio it ea pilolo nostro golo. the erealo it presidente passasso a mi- nerale, e nessuno altro possa venire a delioplior vita avanti Pelerione de ' prelati, nὰlica pilolo, nh axerxi voce aliiva, ancore h8quat easo per i 'assoluetione non ei sarobheiaxtisse avula amministrarione di qua lunque vicario generale, ordinia mo ehe quello elio sorte, se siti non sisse chia malo dat presiera prima abbate di Vallombrosa esu voelii dente e desinitorio, elie aliora sia lanulo it capitulo per relerione di un altro prasi. xeniret, ma non per questu s' intenda avere dente. voce, proibendo a ei ase uno delli suddeltimp. ... c..,4. v . A sane che i prelati e monati capitolari lebe vanno at capi isto, eho non possano solio solio preleslo d 'andare at ea pilolo, non ah iquat fixoglia prelesto, n- an eo d' in semila, . ietilina bandonino re' si orni sanit i loro monasteri,ime nar sero monaeo aleiano cha non abbia ordinia mo elie quelli di Lombardia e di BG,υhbligo di an dare. ma non si partano prima che il luneisl dom vi. Le badie e priorie di nostra Congrega- αν ., o ui ut lava di Pas tua, e gli altri pili viei ui seirione solite darsi in lilolo, siano la inha-

irastaranno, die ano ii salini penitenriali neli S. Iriolo di Bara uolu a nonia. merro dei reset loris mentie gli altri padri S. Maria di Vigesimo. mansieranso, e se Faranus monaci sempli. S. Maria della Serena.

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An. c. 1 64 L ΕΝς x . . 445 An. c. 1704s. Maria di Tartiatine. s. Salva lore di socina. Badia di puro litoro. S. Salvi, liloto dἡl padre generale. 8. cio. sualberto di Potnato, iliolo dolprimo visitatore. S. Andrea a sandali, liloto dei seeondoqisitatore. S. Maria de' D. Magi di Bibona, uiolo dei proeurator generale di Roma. s. Maria delia Bomita di Spoleio. s. Trinita in Alpe . S. Zacearia di Trieento. Priori- ιiiotari di sorerno. s. Benedεlio di Mulo io, vicino a ve eelli S. Bariolo meo di Novara s. Maria di Sesio nel Frtuli. 4 desania di Vallombrosa. La proe ureria di Firenre. Prima di puro litoti. s. Maria ad Γghi. s. Her a cello. s. Donato in vinea. Tulle te attre hadie a priorie di puro li-iolo non si conseriseono pili ad aleiano. mala prima volia esie vaeheranno. s' intendano ipso Delo soppresse e dei tutio est inle. cap. vii si vii. simit mente ordiniam ct ehe ei ascian pre-

po u pi' iuita quella homnia di danari elie gli strahisogno per eo ursi si luogo dei eapitolo per te spese di esso ea pilolo. per il suori torno, e sinat mente per pagare nelli ea pitoli oeni alira cosa elle lasse eonsueta Porii aneo li bitanel delle enlrate e ustiteo delli dehiti e e rediit o ira iii da' libri sal- dati dat prelato e seniori det suo monastero. cost anco porti ta nota di tulit li istro montie eoniralli niti infra Panno spolianti ai suo monastero, purchi stano di eosa notabili, o a iungo lempo, ii quali ii dps nitorio laeeia

registrare net libro da esso ordinalis a quosis eskllo. ε maneando d'ale una delle pre. de iis ema sia privo di voee aliiva per que l- xararatio .l aluio in quel ea pilolo: nella quat pena

via. avidi auh ineorrano quelli aneora che non averanno

'''' parati i prava mi delia Congregarione in tempo, eiM la leras parte per iuilo se itembre, ratira per lutio novembro, e P alira per lutio margo sequente: e se questi talisaranno essenii dat ea piislo, siano priti delia vote passiva, se pili in qualfixoglia dolii xuddelii easi non avessero maneato per ea usal ρgillima appro vala per la maggior parte dat ea pitolo o desini loria. Iolendo di pii, Alessandro IIs n/ suoidhereti, salii per noi nel MDcLI, Duin . um,ehe: duelli abali o ea moriens hi, the non ave ranno pagato la prima terreria, mangino una volia pane ed aequa in re seliorio, e r eii ino i Selle Salini: se non pagheranno laseeonda lereteria colla prima, gli abali, olim te pene lassale dalle eosii iurioni, siano rimossi da quella hadia, e mandati in attradi governo inferiore, e i ea merien ghi restino privi de trossato, e gia obhligo dei padre depositario dare in nota at superiori quρlche non averanno pagato, solio pena delia privarione dati ostiato da incorreret ipso facio. Addueendo pol ili abati e ea mariens hi lae auge per te quali non banno potulo pagare, dat padre generale e visitatori sta rieon

seiula tale impoteneta, e seeondo la tro v l ranno, oudie hino ebe siano o non siano ineorsi nelle sopraddet se pene. Da gravamipa mali nessu no s 'intenda assoluto, ma o ianno se ne paphi qualche parie sino ali inti ero pagamenio. S ordina simit mente solio te medeme penesopraddeite, cho gli abali e priori illotari, ehe saranno residenra nelli loro ilioli, deh-bano portar seeo quella somnia di danarietis ti bigognetii per te spese delli via petiloro, det ea pitulo, o per Ogni altra eosa e hepti lasse stala ordinata da' superiori. viii. Aeetoe ih nel iem po elie si celebra it c,p. 4m. D. iii ea pilolo non nasea eonfusione nelli monasteri, ri' dove riman gano i prelati elie non vengono

at ea pilato per qualelie legillima causa am- pora notis, uti. tamessa ed approvata dat padro prosi detiis . M p visita lori, ordinia uio cte ii predetii prelatinet tempo det ea pilolo come vicari ee nomi, o pure eome amministratori, e noneome abali e prelati, abbiano la medesima o eontinuata aulori lii nelli loro monasteri, eost nello spirituale eome Bel temporale, e

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tengano li loro soliti inocti in ea pilolo eo ro e refellario, ed in Ogni altro luogo. in- sino elie dat nus vo abale o prelato non sarhalirimento disposio o ordinato, ovvero in- sino elie li xece hi ahali o prelati lasserodi nuoxo eletii o conser mali, eome erano prima nelli medesimi monasteri; ma se al- cun ahate o prelato mane asse di venire alea pilolo senas it consenso dei padre prest. donlst o visitatori, e che non avesse avulo da loro la lictura espressa, ordiniam o ehequesti tali, in quel giores elie glial iri abalio prelati di nostra Congregarione sono asso.lsit datio dignito, autorith, amministragione s'intendano an eo, essi assoluit e deposii costin spirituale eo me in temporale, e quello eho pol se ea dera disporre eis ordinare indoili monasteri, vogliamo elie immediata. mente spei li at priore o decano o altri deputati. E similinenle ii prolati illulari, eho per legitii ma causa non laeessero residenranelli loro iii oli, do po i 'assolutione ea pilo. lare di gli altri prolati, vos lis ino elle aneor lossi rii omino alli tuo; lii delia loro prose sione nelli monasteri collegiali, do xe si tr veranno; ma quelli che risiedendo noi lorotiioli non verranno at capitolo genra lieen ra, eome di sopra, logii amo elie stano soli posti a pena arbitraria dei padre presidentuo visitatori. cap. n. visaelo II. Amnes h le eose tro valo dalli vigilatori. ut i ... ,.. vel iemps delle visite non rimangans in eo.

ordiniam o the se a leuno de ' visitatori per qua telis legit lima eausa approx ala sed ammossa dat presidente e da trailro visitatore non poles se venire at capilolo, eon proprioleilere signi selii alli propri prelati lo sis lodi quei monasteri che da tui saranno flativisitati. eas L Aehi x. Perelae eoi mandare i conventu ali alea pitolo si molli plieano saneta hisogno allax, rεligione te spese. e in delio tempo si privano te chiese o i monasteri do' sacerdotielio lo ossalino e gli servano, e polendo sidali 'aliro eanto supplire alle loro ineombente in mi glior forma e seneta disphndio: Da aerit,ix ordiniam o per tanto, ehe da qui a an iit' ossiis di eonveniuale spetii a quot padrepou mu An. s. sae vocale, che in monastero, latione it prelato,sarh il maggiore di professione; a non polendo questo venire si eapilolo, suheniri in suo luogo uti altro voeale, se vi sarh; e non essendovi, si supplisea per il prelato, comesi di rh net ea pilolo xii, non intendendo per quesio di progiudieare at relerione dρ' se ibi che vogliamo secondo it solito possa sarsi in quat ista monastero, pure lih in esso olireat superiore vi stantii no almeno sei allei monaei professi. xi. ordinia mo dunque, ehe quel vocale, cap. m. o. . ii quale ax Hi l 'ossetis di conveni uale, portispeo at capit olo la tellera testimoniale seritiae: A: I. per mano dei primo professo e igillata eol a proprio sigillo det monastero, i 'ometio delquale sarh informare ii padre presidente edestitiori dello stato dei monastero e g verno emi spirituale eome temporale; eomesi sta portato l'abale con li monati, e questicon il luro prelaio: sa ei sono nati scandali per la parte di quello o di questi; se si deve pro vellere cosa ale una a honestio di quelmonastera o delli monaei di esso. amno t. aps tos ehε il dosnitorio ptu facile o spe uramente 'ti,44 π.. ω' possa essere insurmalo, e pro vellere a quantum η ς φ 'sa di bisogno. nil amo ehe il eonventualesia lenulo e obbligato, olire t 'impostrioni oim baseiath saliegli, portare e presentare se delinente at definitorio la tollere di e laseunmonaeo sigilla le e perelo ordiniam o eheciaseun monaeo si a tenulo di seri vero una letiera dicendo almeno n0n gli se eorrere eosa aleiana); e venendo at ea pilolo seneta queste tellere, abhia ri pulsa dat presidante e visitatori, e si a privo di voce altiva epassiva in quel ea pii olo, se pero non glusii se hera it ea pilolo, non esser restato perlui di portare tutia la dei te letiere delii

monaei det suo eonvenio. xii. Ma se ae dero the in monastero non eas. xv. coi vi sta a leun vocalo che possa sara da eon-:Σ

enluale, o elie essendoxi non possa andare I: au :a capitulo, in lal easo it prelato sia o ligato a portar tui tulle te suddetie letiere; ovvero non venendo at capilolo, te mandi per il prelato ptu vieino, o per it pila Gmmodo ea pilolare, per ii quale pari mente staienulo mandaro ii hilaneio e te alue eo

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neeessarie da portar si si ea pilolo, eo me disopra si conliena net ea pilolo Tm: die lita. rando the nessun prelato o eonventu alepossa sostii uire a leuno elie saeeia Tomato, se non in questo, eo me si h delio. α eid I Iul. Rmerendissime paιer . sosque reteriaiuvioni la. rererendi patres. post lutulem tam menduli nem, ere., millimus ad reverendas paternitures strua dileetissimum constarrem notrum δε- minum A. seeundum for nostrae conpe salionis . eui oramus plenam et indubitulam Mem, in his qua/ fratrum et monasterii nostritis luatem eoncernunt. ndhibere disnentur re. erendae paternilares restrae, quibus nos ipsos et ciny alionis nostrae tini persule bonum

plurimum commendamus. Ea monasterio x. die. ele.. mense, ere.. anno Domini. ele. Bererendarum paternitulum res rarum,

indisni filii eon rentus. ete. mp. xiv. Bolla xiv. La terra domenica dunque dopo pas ua

Deus metia, ere. ORATIO.

Aelionea nostras, quaesumus Domine. aspirando praesent et adiutando prosequere, ut euntia bratis ei operatio a te aemper ine tales per te eoepta finiatur. Per christum simia

num Marrum. Amen.

Antiphona. o chri li mites, reterenda beare Ioannes, euius taerarium xiviena templumquenia imitemur eremplo. Per christum dominum

nostrum. Amen.

Impo queste ora et ioni, si rinino e pongansia sedera secondo li gradi loro. e honelth aiulii si spei ii in orni tempo mos irar segni dumilla, si ammoniseano do versi questo prin- ei palmenie e guire net tempo det ea pilolo, o non solo ii monaei, ma ancora ii prela limosirino sem pre eon partile e eon gestiessor preparati ad Ogni delerminatione e he

a proposito, qualche breve rasionamento edesoria etione conveniente a lal luogo o tempo, saranno per ordine di sua palern illi e hia-

maii ordina lamente quhi vocali elae sannot 'ussetis di eonventuali di ei a se hedun eon vento, quali presente ranno te loro tellere lesiimoniali nella forma deita di sopra ne leap. xiit, e cost dat presidente e dasti alui vocali saranno ammessi o ri pro vati dat ea. pilolo, secondo che la si usi tria richi ero. Popo, gli abbati, o a elii totelier. , paghino la parte delia lassa, te spem det ea pilolo, ed omi alire eoniri burioni elie stano secondotii ordini a la consuetudine di nostra Congregarione o si aluti det ea pilolo, o per e mandamento e ordine satio dat pa dre presidente e visitatori per eo mune nee essit, delia congregatione, ed in questo tempo iuili lieapitolari tengano i luothi de' loro tradi adignitis sino a tanto the siano assoluit; elaiia loro ammonitione dat padre presidenteche attendano ali 'orarione, siano lieentialisino alia seguente mailina. xv. La seeonda mallina immedia lamente αν ,α s.f. seguente, eoadunali tulit li soprannominaiidat ea pilato eon quelli dat convenio a D. Diali, nostrae te musae patronum poscimus omnes. ut Bominum nobis saetas mitem placidumque. i. Ora pro nobis, esc

Beua. qui per nos rae redempsionis salutiferum signum beatum Ioannem suanerium confessorem itium arque abbatem erieris pro Manditia de rasti, praeala, quaeremus, ut, quem laudia veneramur o eis, sanctae eon persalimbuon ora in thiesa dat pa dre presidente, o da elii agit averit eommesso, si tanti lamessa delio Spirito Santo eon it credo, a ei elth Gessi crisio nostro Signore, it quale eon la potenra e volonia sua risiaura orni eosa, si degni di eonservare i euori di iuili quelli det ea pilolo monili ed immaeolati daogni spirito di malignita, e driari la volonudi claseuno ad onore di S. D. M. ed arere. Mimenio di nostra religitine; e stitia lamessa, lulli quelli di ea pilolo, a suono della

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luogo depulato, e si proepila at Pelerione ldel presidenio. nεlla forma elia si dira solionei es p. xum; dopo la quato ebrione, ilnuovo presidente, net primo allo ea pilolarache gara per sare, proceda ali' assoluetione de' prelali nella forma seruente: Radunali a suono di campanella ne i solito lilogo quelli dei capitolo, e posti si a sedere, ii padre presidente parti in lal gui-sa : a Fralelli ditellissimi, egit e venulo

eome dhita ii nostro indulio, ii tempυ deleapitolo di nostra Congregarione, net qu*le tulit i hcte fiat, omni, dignita e prelatura

de ono vacare; e pero io N. abale, eee., e presidente di luita questa nostra Congroia garione, dedi eata e consae rara ad onore della gloriosa e sem pre vergine Maria, edet nostro palli e S. cio, anni cu alberio, perauiorilli apostoliea e de 'nostri privilegi, da ora vi pronuncio e dichia ro, con ogni altro di nostra contregarione, essere a soluti daogni benes rio, ossirio, dipniis edam ministrarione , . E salia in lal guisa la delia assolutione, initi est ea po seoperto e ineliinato persegno δ' um illa rilorneranno at lucro delia loro professione, ehe douranno tenere sino a tanto che non si pubblicherh la loro ri- assuntione alle dignita e gradi ehe dat definitorio illi verranno eonseriti. cap xvi. Pa. xvi. da tonsiderare, ehe gli stati e gradi I .',iii: C. dei monaei della nostra congregarione si ria νεMi dueono a otior ne i primo sono i noxial non

Da annis . . . .

M professa, ili ela compila d anni quandici;

nel Meondo, i monaei professi non sacerdoti, d 'anni dieiasset te; ne i ierro, i gaeer- doli pro sessi sena' altro grado, d 'anni venti. einque: nel quario, i priori elaustrali. lei loridei monaei, maestri de 'noviri. segre lario delgenerale, ea mertenglii e scribi, d anili ven

tollo; net quinio, gli abbali lilolari, priori abhariali, priori lilolari, ii deeano di Vallom. brosa, it maestro di Passignano, it procuratore generale di Firenae, e tuiti quelli eho dopo it saeerdorio, depulati dat des nitorio in eapitolo, o dat generale a visita lori

tinui o intereelli netli studi forma ii di nostra congregarione: i quali studi formatis' intendi ino esser quolli doue eontinua mente,

sus i d. llἡ taeanu ordinario, si lepse Aristotele in sieme con la leologia. e vi si di puta. d 'anni tron luno; nel gesto sono gliabbati collegisti e ii procuratore generale di Roma, d 'anni irenta qualiro; net sellimo, ii due visitatori principali a it vicario generat ρ, purche abbiano visitata tulis o parte delia congregarione , d ' anni trenta sella; ne trullaxo, ii presidenta o abbate generale, d anni irenibilo. Diehiarando, ehe ianio net preseule rapi.lolo, eonae negli altri dove si sa mentioniis anni. hasta che siano loce ali se non vi h espressa die hia rarione o manifesta eonM-gue nra elie abhiano da essere anni eompili. xvii. ordiniamo duraque, per dar pristipis cis ain. D. a un hen disposio go verno, ehe nessun m naeo possa a Mendere da minore a martior tu aradi. grado o digni vi, a caso, seneta ordine e ra

gione, e eon prρgiuditio de piu degni anteriori e bone meriti della religione. Per obtener tulto questo la d 'uopo ponersi avantipti Mehi, e piu nel euore, quanto diispona Papa clomonia Vlli ne' suoi deereti Pro r

sormalione regularium, at num. xIxv, xxxvis xxxvii. Si guardi Ognuno, dire egit, da, Pandar in iraeeia di guadunar voli, o per sh o por aliri, ne' eapitoli generali o nolle die ie, per che i trasgressori, olire te pene eeensure sulminate e lulla via persistenti nolsuo vigore contra simili ambiriosi, vos liam oehe in eorrano in pena di prixarione de' loro ossiri ipso saso, e stans tulit gli aliti resiitiabili per Pavvenire, n/ possano risere dispensati elie dat Papa. olire altro pene suddelle anelle a Vompliei e consa volt ehenon ri velano i delinquenti.

Nel Peletione adun qua di tulit gli ossa tali n. .um,i. e superiori s' osservi la forma preseritia dath saero conellio di Trento e datis eos iturioni detr0rdine, e plurino gli elotiori di eleg-gere in eostienis i milliori e piu abili; epereio, prima di venire ali elerione, si leg-gano te eosii iurioni, ove irallano de requi.

siti ε qualita degli eligendi, e questi in isp eie si elegetano agit osseti, gradi e prelature,

ehe vortiano e ponano osservare te emit.

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dri almeno. gravi o dolii, por maminatoride' letiori pubbliei. do' prodieatori, eon se fori s degli ordinandi: non solo in ordine alla dolirina, ma an eo in quanto a 'eostumi, siano questi diligentemenie esamiuati: circaeha s' servi il decreto delia Congregarione dest' interpreti dei sacro conellis di Trento sallo a tal proposito. Iogliamo pareth the nessuno possa 8Scenis dere at grado di presidentato, se prima non sarti stato nel grado di visitaiora principale, ouxero vicario generale delia congregatione, eo ma di sopra si dice net ea p. m. ulmente pero ehe eia seu no di questi abbia una volia visitato la congregatione di vallombrosa tulis o la mapsior pari. .

prima non sarh slato anni duo abale tolle P 3 Φ. legiato, ordinando di pii , ehe i visitatori non durino pili di due anni, ne gli abali collegiali pili d 'anni qua tiro nella me dema abharia, ina quelli dohbano vaeare, sitito iliora hiennio, per altri due anni, e questi per altri qua tiro, ne possano gli uni e glialtri essere eonferre ali se non per Breve di Sua sanitis.

Da primata his. che nesSuno possa essere etello abalo: nr: eollegia in se prima non sarti stato net quinto

sei sorte di persone, e tot abbati iliolari, priori abhariali, priori ii totali. decano divasombrosa, procurator generale di Firen res letiori di studi formati, hasti essere statisre anni continui o infercilii in una o pii, di d hii ε dignit, o osses o. per pster ascendere at sesto grado di s hale eollegialo. E quanto alla preeedenra si diehiara simili ments. ehe it procuratore di Firon re eli mitii iri di studi formati pree ano tu iliquelli ebe sono posii nel quarto grado, esiano gli ultimi posti net quinto.

Che nessu no possa essere elelio abbate

renae, se prima non sar. stato tre anni priore elaustrale, ministro de' monaci o novies, tamertenso o seriba, o vera mente treanni eontinui o interro lsi fra tulit delli OD sai ; dichiarando cho questo tale, quanto atrossirio di prior claustrale, ministro oeamertengo, debia essere eleilo o dat ea pilolo, o dat generale e visitatori sta Panno di ehe ne apparisca relerione negli atticapitulari, pigliando pero consigito, Sempreelie si pol rh sar eo in amente, dat proprio prelato, det Pelerione elle si avera a sare dei tre sudde iii o altri ossi tali di ei ascunmonastero, aetioe ih la de ita elegione di os.sriali si laeeta eon maggior x dissarionaehe si a possibila dei prelali di elaseun monastero; non intendendosi pero per questo pregiudiear punio alla debila e solita liberia dogli elelii.

Vogliamo ancora the nessuno possa es-sqra elello in ea meri go, se prima non Sara flaio almeno vn anno seriti, e chi ri- inmatera o non accellera, non essendo innanri passalo per tale ossirio, non possa a Mendere ad aliun altro grado della sola; li quali pero ea mertenglii e serihi, se hhenavorranno precedere di grado, debbano non .dimeno ioner il lnogo delia loro professione. Perh τogliamo eho i maestri de ' monaei ede' noviri precedano dolii ea meriens hi eseri hi, hone hΦ margiori di professione, eon forma ii decreto dei reminentissimo Allieri, gia nostro proletiore, dei 30 giugno 1600.

Clie nessu no possa esser priore alaustrale, ministro, camerten po o scriba, se prima non sara stato sacerdole anni ire eompili, o dalo che lasse etello a te uno at magisteroavanti a questo tempo, ii elie si concedapolemi sare dat ea pilolo, o Da l 'anno dat

presidente e visi latori. non possa pero detio ministro aseendere si grado superiore, senon do po the saro stato Meerdole anni tra eo me di sopra, percho da late dispensarioneasn s aequisla it grado ma l 'ometio solo. Non possa ascendere at quarto grado thinon sar, stalo η in messo eon previo e me

allo eonsessioni da qualthe ordinario, e alsesto non aseendano quelli the almeno non saranno versali nella leologia morale, e non

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Nh possa essere aleiano sacerdote, se prima non sarh stalo professo anni ollo compili, riservata do non dimeno sopra di ei 6 ilpoler dispensare at capilolo, e sta i 'anno at generale e visitatori, purchε in qualsi vos lia dispensa o diehiararione non si coniravvenga at tempo pressso dat saero concilio di Trento. NE possa esser professo aleian novirio in- lnanai alli sediti anni compiti, e se prima

non avra compilo l 'anno della probarione;

a vertendo, es e quelli che verranno alla

religione essendo saeerdoli, non possa noesser ammessi nel grado quarto se non anni otio dopo la loro professione nella nostra congregarione, riservando nondimetio la dispensa di questi tali at capitolo generale, esta l' anno at presidente o visitatori, qualili possano eou cedere ali ossi Et posti nel smpraddello quarto grado; ma non vos liam opia the possano ascendere at grado quinto, se non do po che saranno siali nel quarto grado anni ire compili. Vehiarando cha te sitit dei se ordinarionio progresso da grado minore a maggiore,s' intenda per quρlli the sino at di d 'optisono stati seneta prela iura o ossirio, ma thequelli the per ii passaio sono stati in qual-sivoglia grado, possano i in media iamente esia fer riassutili at med emo, purchh non si a nosiali de posti per loro proprl manifesti demeriti, ne i quat caso si auri, da osservarequello elie si conliene ne i cap. xxviii. helpR. 1 ab Dichiarando inolire che te sopra delia hiata tisu: iis ordinarioni salie net presente ea pilolo nono .4 ς a iano luogo nol monastero nuoxo di

S. Giovanni Gualberio di valle Benedella, di esso, e vi si praiiehi sem pre eon fedellaed e salterra la regia a di S. Benedello, e lepresenti eosti iurioni vi abhiano luogo solamente in quello ehe non si oppon allamedema sania regola ed alia dispositione di deito Breve, e non ali rimente. xxiii. Is p ad te presidente si etergera dae tulit αν. k- D. l.

ii monaei eapitolari nolla solisseritia forma eloo it tune di promimo semente at prineu sis pio det ea pilolo, e convocati tutii ii padriea pilolari ne i luoto depulato, ii padre pr sidente proponga a uno per uno tulit que imonaei, aneorehh lassero assenti, ehe po sono essere elelii in presidente, elo/ iuili quelli e he si trovoranno es ere aliora o sa

ranno stati per Paddielro visitatori prinei. pali o xi earl generali della nostra congregarione, net modo espresso nel cap. x .

per se hodolo da nol eon indulio apostolieo da molli anni in qua nuova mente praticato,senra Ombra d' inganno o disello ver uno, eda osservarii per i 'avveni ro: In primo luogo si venga ali' eleetione di n. .mm,..due serutinatori, quali assieme col generaleo due visitatori sar devono is seruiinio so-pra it paritio det Palerione dei nuouo abale generale ; si eleg no qumii dalla maggior paria det ea pilolo per save nere e bianebedat numero da' voeali quivi presonii:

In se condo lilogo siano gis seri lii O si amispali i nomi do' prelati ea paci di esser g

nerali secondo it me iodo della preeedente eosi iturione nella sommiih della schedola, ehe si a iunga poto ineno d 'un palmo e alta

un soldo: si flampi o si serixa per lungo ii nome deli 'eligendo, con lasciare di quae di la per la iungiterra it margine eguale; si piorbi della schedola per lungo in torro,

latinente che ii nome stam palo neli' estremita resti chiuso nella plegatura di merroma elie in es so it priore, camertengo emacti ro di noviri, ed ogn 'aliro ostiriale, si e tergano dat rabale di dello monastero biennium, cun sa colth at medesimo abale di poterii conserinare per us altro biennio at pisi, e the in dello monastero fi osservi

in tulis a per iullo it Breve delia sania memoria d' Innoeeneto XII per la solidarione delia seliedola. Cost pie galo, si meliano separata mente in ianti piecoli piatii quanti sono i eandidati nominaii at genera lato, est ponsano in eis seuno di delli tante sehe-

Disposte in lal guisa te se hedola a i pialii sopra la laxola a tulli visibili, si aec uno

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seri us ii nome di elii gli piaee eleppere perabale generale, e eon la manu sollex alaaxanti ai pello per ordine di processione ornu no riporii la delia se hedola in mano

deli 'abale generale, o di chi unque altro anome deli 'eminentissimo protellore dux esse prest edere at capi solo, ii quale assieme colpadre generale e visitatori, iro vanilola ocularmente in lena e canonica, la ponsa enlro una horsa da calice, in cui scolendo

della horsa si possa sta inmischiare colle altro, accio non si possa distinguere da quelle, ne in quat parie si a colloeala. Bello pol iatia omn/a, dati' abale sen rate, visi talori e scrutatori si ea vino dat laborea te schedole, si eo niluo, si si ieghino ad una ad una, ed i in media lamente si leg-ganu; e salia ne la ripartiri ono, si pubblie hiele illa per abale generale quello che liaptu voti ed in easo d 'egualila de medesimi. sia generale chi e margiore di pro sessione. Se nella rex istono de' suffragi si ire asse qualche schedola duplicata, cimbigua o Mnranome, olla si rigelli come di niuii valore nh si eonsideri a saxor di veriano, come Seehi la dieite non abbia in teso di eleppereton essa aleiano, rimanendo serma Peletione in quello nel quale, come supra, s0no concorsi piti voti. Portalo it susco, si abbrucinopubbliea mente ivlle te schedole che a cia. scun vocale son rimasle in mano olire resibila per la suis sella oleri ono, ed aliorar abale generale vacante dat Pi isti io, a no- me di tulis it capitulo, con parole di numero singolare, alia presen ra di tulit, proelami ed elegga ii suturo generale ; e sequesto h slato etello a voli pleni o iuili saxo revoli, olire at voto da esso medestiuo ad altri esihilo, proclami Petello, e diea : Goli. in nomine meo et omnium eleelorum, elHoti denuntio X. esse abbarem generalem ordinis

nostri vasto Musad; ma se i voti sarannoslati diserepanti, dicasi: Ego A , in nomine

etione et nominatione, eligo et denuntio N. esseuhbalem seneralem ordinis nostri resti sumis Ue: ed a quesio rassognato elie sta rabito

prelatilio, la heredita, it libro delle eos liturioni. ii sigillo e la grue eia, o salta dat

modestino la professione delia sede, si ea nili inno Te Deum, etc., an dando tulit in chiesa a reniter grario a Dio, dore da cla sciano glisia dato obbodienta. e sinito ii quadriennio

det suo ossirio, saccia da esso vacaneta al-meno anni et iique compiti. E in evento the i n.mala. tald olello presidente sisse assente, o non hi potesse comoda in enlo aspellare la sua Te ah m i a

nula ne i capitolo, ii padri eloggano per xi cario imo di quelli che possono essere elelii

tu presidonii. ii quale spodisca, dia gli o dini opportuni, e termini it ea pilolo collamedema autorita elio avresse it presidente

se vi sosse presente. xl x. Elello it presidente, si proceda ali ele-i eas in. Ρει 1ione di pli ullo desinitori uel modo infra scri i- d. 1itiuora io, eloe: convocali tuiti ii monaci eapitulari,

come di sopra, ii padre presidente propon religendo per primo desuliore uno di quelli ea paei di icit eariea, cloe di quelli elio sa-ranno almeno nes quailordicesimo anno delula sua professione, ed assentato it proposis,

i ullo it corpo det capitolo lo hallolii per

saxe e lupini eonforme Pordinario: o rinno.

dente ne proponga uti altro in luogo suo, o eosi si proceda di mano in mano, si noche restino elelii otio definitori. xx. 0rdinianio pari mente, Secundo Pantica cap. - D l. o laudabile consuetudine di nostra congrega- . . trione. che it presidente duranis Possirio suo tini iurusia se in pre per il nono desinitore capo dolea pilolo o desinitorio senaa esser balloitato,il quale cogit si essi defluitori abhia iiii ieraautorita d 'elepsere lulli i prelati e ossit alidi nostra Congregarione, cloh li visita lori, abbati eollesiali e litolari, priori abbatiali, iliolari o claustrali, decano di vallombrosa, leario di Lombardia, depositario, procura-lore generale delia corte di Roma o di Harenae, letiori de monaci, maestro de 'nox iri, ea mei tenglii, e snalmenla quelli che si axe

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ranno a porro per ministri in qualusque luogo, servando pero quello eho si h dsellodi sopra nel cap. xxv in torno ali elerio ne de ministri e ossaiali. Lot eos si glio gel proprio prelato di ei aseun monistero a ra similae ente autorita d 'ordinare ivllo quelle esse elle sono necessarie at buon go verno della congregarione, latinente the per i 'av- ventro abbia saeolia di tullo quello the peril passato ha potulo sare de itire o eonsuetudine, eho non si a pero eo nirario alle pre-D. senti eos lilurioni. Vogliamo nondimeno, se lorbis itiema. condo I 'antica approbabile eonsuetudine dei

tempi pastali, ehe ii padre presidente solo abbia laetili4 di mei ter eonfessori e foveo natori alii mcnasteri della monache dei nostro ordine. visitarii, e lare Ogn 'altra eos ache studichei4 eςpediento per seruietio disio e salute delis anime loro. Ibi quali σω

vernatori, pote he sono lolai mente occupati in servitio delle monache, non vos liam oelie diano gravena ple una alta Congregarione. lanio ne i vestito come in rin 'altra eos aneeessaria alle persone loro, ma et e proeliis Irino di esser si v xenuli dalli monasteri, at lsertirio de quali sono destinati. , p. - ni XII. Atei the tutio te esse si saeeiano estu Ti. ii mor di sio, e seneta oceasione di disturbo dei d. xino', ordinianio cho nessuno de 'desini lori, o altricho per alcuna ea gione lassero elii a mali indes si lotio. ardigrano di rixelare quelle eose elie si traiiano net ea pilolo, in quat fixoglia modo elie ravessero uilite, in sino a tanto eha it ea pilolo non sarci assoluto, e ne an eo da pol per aleun tempo, se non in casimolio necessari e seneta scandalo a leuno. Eehi eontrassata in tal modo elio per lal ri

velari ne ne nasca o ne poteste naseere

seandalo, innanai alia sne desti alli capitolari. quel elie avra rive lalo, o si a des nitoreo altra persona, mangi pane ed aequa in terra una volia in deilo lem po det ea pilolo: e se si seoprisse dopo it Opilolo, saecla quolla medestina penis enaa rael prossimo se- tuente ea pilolo: e non venendo a ea pilolo, hii sta imposia da ' desinitori la peniten radi mangior pane ed aequa ire volie pub-hlieamenta net suo monastero. cap. v P. Bal. xxii. Elello it vicario dei monastero, ii panoMΛΝrv An. c. IMdra prosidonia o li des nitori eleg gano uno dei tui. iioh. thii, prede iii d finitori per scriba det easidio. 4 i il quale abhia eura di serit ero tuiti gli alli i .m iis .iuae. pilolari, ed ostii altra eosa elia si ira ueta in ea pilolo degna di memoria; notera a niseora iviis te petitioni elio si tiranno da diversi, leggerii pari mente in presen ra delpadre presidente e desinitori lulla te thitere elle saranno presentale at ea pilolo, noterat ulte te cose trovale per retarione dei visitatori, abali o altri, te quali a suo lunoe lem po proporra pol aeeiseelth siano esa minale a diseus se ; serixa luile te eoso Gn- eluse per ii dessitorio; noleta se s ' hannoda saro lettere grari me per i beneditiori delia Congregarione ; risponda alle letiere geritie at desinitorio seeondo gli ordini e hesi saranno dati, e saecia Ogni altra eosa eonveniente al sito oss1io eis octorrente in- torno a gli tilli captiolari. xxiii. ordiniam o, ehe, se condo la laudabile cap. om. n. ε antica eonsuetudine di nostra Congregari d.i ehi,

ne, ii padre presidente e li desinitori elogiano uno dolii eapitulari per vi eario o priora delmon stero dove si eelebra it rapilolo, pervoli segreli; quale emi et ello a vera eura dii iiiii li padri, eost voeali come non voeali,eoncedera licento pars teolari, avra eura delsi leario, degli ossit divini, e di tutio la al- ire eoso resolari piu o me no, secondo e hadal padre presidente e desinitori pli sarheommesso, acetoelth essi non abbiano adessere inquietali ne oecupati in ali re euroelia nεgli alti ea pilolari; o questo priora longa it primo lucro dopo ii desinitori. xxiv. Accio ecbh il padre presidente e li du- e p. in sinitori, alli quali s' apparitene la eura dei mo- : .iri ης '

iis fieri a la risormarione universale di tui in D. . pii mala congregarione, non si ano molestati dati a st ais eura delle eose temporali e iu multi delle

eause, ordinia mo elie secondo Pantica eon. suetudine eleggano quali re auditori dellaeause dei statelli capitolari, che stano persone esperie e discrete, quali iniendam ininui amenta in elio stato si rilrotino luiti limonasteri nelle eosa temporali, e vegganoli bilanet, sopra ii quali a sua ora e tempono informe ranno ii padre presidente e desuliori, e li eonsegne ranno pol ai padri vi-

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libri d lli propri tuophi; chi sarh tro valo in fraudo, si a punito ad arbitrio dei pad represidente e vi silaiori, e ses it eas o sarii degno di depmiriono, s o servi il modo chesi diea di sotio net ea p. xxviii, ordinando elie non si pori ino piu at ea piloso li libri,ina pli es irai si e bitanei ilhil en trala e ustila, eost de ' denari eome di grauia, li do bili o

sero ira ii monasteri, o persono di quelli,ed alia sentenra loro tu ili stano lenuit Ohbedire, aneore h/ sossero desinitori. E sh aleiano si sentis e gravato, pii sta lectio appellare at presidente e desinitori dei presρnio capilolo: la quale appellarione Lila. li pro- senti auditori non s' intrometrano piu inquelle tauqe; ma M il gravato dispo it dolio eapitolo non aver1 pro eguito Pappellarione inierposta, tala sentenra passi in rem iudi

tam .

cap. in Dol xxv. Ita terra seria, celebrata la messa della

eongregali nei luogo solito ea pilolare, se-eondo Panti ea e laudabile consuetudine, eon diligente eramine, salta anco atquanto ora. Iione mentale, intendano lo stato di iuiti imonasteri e persone di quelli, cost in temporale tome in spirituale, esaminando prima

diligεntemente ii vigilatori, dalli quali in-lendano in elie si ato trovarono e laseia rono

i monasteri in lem po delia visita; chia minoaneora in desinitorio li conventu ali, li prelati e qua lunque altra persona dalia quale si pomano informare delia verita, e pol se-eondo it piuditio loro pro venano a quanto

ia r e sopra, it padro presidente, at quale spe ita

tulo, avendo avulo in nota distin tamen leluito quellu che dallo geriba sar, flato notato, corruga e ri prenda prima la negligenta de' prelati e monaei, e bisognando lar ea ligo di sorie a te una. sa it dolinquenlegara presente, 'intenda la sua ea ueta, e laproponga a ' desinitori per axerne ii paror loro; ma se ii delinquetite sarh assente, ri- mella it definitorio is causa at presidentea vigilatori, ii quali ageollino it ren, e losaeeiano udire da chi eglino gludie herannoche sia piu egpediento, e secondo la qualit, ilet delitio, gram ponga la solidis sarione: eost saeciano in torno alle eauqe de ' spe olari eon. eernenti si 'interessi dolia congregarionp, se aliune ne venissero loro alle mani. Aseol lino te ea uis irat tale datii auditori, dat liquali inisenderanno a neora ii hilan et sopra

tortili loro. E net terminare te sopra delia cause, it pati re presidente te proponga ad una ad una alli des nitori, intendando daeiaseuno i l. suo parere, comine iando da ivltimi ordinata mente procedendo sino alliprimi; e quando diranno ii parer loro, stiano in pi edi eoi eapo seoperio, eon poche p role, ed a proposito, e quando alcuno paria, tulit gli altri eon grata audietiza sliano e laeti,aecloeelth non nasea eonfusione. E eost ii illi ulli, quella opinione e giuditio prevalgaelio dalli dua terri dei des nitorio sarh eon

serranio. Dopo questo si leggeranno te or p. . a ,,u..dinarioni salie ne' proredenti eapitoli per illius v edere M si sono poste in uso, o se hanno a risormare in eosa alcuna. sichiarando

pero elie te presenti eonsermale dalla s. Sedo Apostoli ea in modo aleuno non si po sano

alierare.

xxxii. E perelth dat relerione de 'ministri, e r. ν.inis. ω. di iri aione di iulia te prelature ed ossat, besti' aehe piu propria mente si duxeranno e lita mare pesi e GHelii, anticamenta instiluili in qu sta nostra congregarione. eome sono li presidenti generali, visitatori, dps ni fori, abali, priori, procuratori, vieari, ea mertenglai,

se ibi, ed aliri simili, dipende veramenta ilbuon foverno e la conservarione ed augmen lodella congregarione, tonsiderando sim timent

ehe in tutia la congregaetione ei sono mo-

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